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Il giardino di Elizabeth
Un giardino "tutto per sé" dove leggere scrivere e sognare.\r\n\r\n«Se entri nel mondo di Elizabeth von Arnim non lo lasci più.» - Natalia Rancati, Elle\r\n\r\n«Ho letto tutti i libri di Elizabeth von Arnim. Straordinaria» - Edmund de Waal\r\n\r\nSposata da cinque anni con il conte von Arnim, ben più anziano di lei e prussiano fino al midollo, Elizabeth abbandona la caotica Berlino per Nassenheide, enorme tenuta in Pomerania. Si innamora della pace, dell'isolamento del luogo: il tetro convento seicentesco viene ripristinato, come pure il vasto e derelitto giardino che lo circonda. Il libro, pubblicato anonimo nel 1898 (e con grande successo, tanto da spingere l'autrice a firmare le successive opere con «l'autrice del Giardino di Elizabeth»), nasce in questa oasi, ed è profondamente legato alla vicenda biografica della giovane inglese trapiantata in Germania. Ma non si cerchino, in queste pagine, l'idillio o il romanzo pastorale: Il giardino di Elizabeth non è frutto di torpore e abban-dono; nemmeno tradisce debiti verso l'estetismo tardoedoardiano. Nel giardino (lo ammirerà estasiato E.M. Forster, insegnante privato a Nassenheide nel 1904) Elizabeth legge, sogna, prepara la sua carriera di scrittrice. Nella cura delle piante e dei fiori, nella maternità, nel...
Una principessa in fuga
Via da palazzo e dagli obblighi di corte. Da sola, per cambiare vita, in cerca della felicità.\r\n«Definita “la donna più intelligente della sua epoca”, Elisabeth von Arnim è capace di confliggere, attraverso il dono di una grazia urticante, con il durissimo velluto della società che la circonda.» - Mirella Appiotti\r\n«Cattiva, spiritosa, anticonvenzionale, lungimirante, Elizabeth von Arnim… racconta con verve e un acuto occhio sociale i tic e i tabù della buona società.» - Irene Bignardi, Vanity Fair \r\n\r\n«Ho letto tutti i libri di Elizabeth von Arnim. Straordinaria » - Edmund de Waal \r\nLa giovane principessa Priscilla è stanca, stanca morta della vita di corte, del protocollo, delle dame di compagnia e di tutti gli obblighi cui deve sottostare per il solo fatto di essere figlia del granduca di Lothen-Kunitiz. Così progetta la fuga da palazzo, una fuga inesorabilmente e frettolosamente anticipata non appena il granduca decide di dare Priscilla in moglie a un cugino. Accompagnano Priscilla il bibliotecario Fritzing - ufficialmente bibliotecario, in realtà una via di mezzo tra un padre, troppo assente quello vero, e la madre che Priscilla ha perso anni prima - e la cameriera Annalise, ignara del fatto che...
Storie che ci raccontiamo
Un'irresistibile commedia degli equivoci, ambientata nel luogo più pericoloso che possa esistere: la famiglia.\r\n\r\n«Il meraviglioso, generoso, intimo ritratto di una famiglia. Sublimi, delicate osservazioni, illuminate da lampi di umorismo» - Jess Kidd\r\n\r\n«Nessuna famiglia può permettersi di prendere il Natale alla leggera»\r\nDopo trent'anni di incomprensioni passati nella loro casa eternamente incompiuta sulle Alpi francesi, la frustrazione di Joan nei confronti del marito disattento ha raggiunto il limite: Frank è un architetto di successo, ma irrequieto, e Joan è logorata da anni di aggiunte, cambiamenti, progetti rimasti sulla carta, disfunzioni plateali. Frank, poi, oltre che sempre immerso nei suoi hobby, è distratto da un affair via Facebook con l'ex fidanzata tedesca. \r\nLa tensione è palpabile. Ma si avvicina il Natale, i figli già da tempo lontani da casa sono in arrivo, e Joan vuole con tutta se stessa che le cose vadano alla perfezione. Anche i figli però hanno i loro problemi. Lois, la maggiore, sta cercando di recuperare il marito dopo un tradimento e un aborto spontaneo; Maya, la seconda, vorrebbe andare a vivere con Liz, imprevisto amore saffico, ma ha due bambini e un marito buono e disponibile che non sospetta niente; William,...
Costruire. Le storie nascoste dentro le architetture
Un viaggio riccamente illustrato attraverso la storia degli edifici, dal Pantheon alla Tour Eiffel, dal ponte di Brooklyn agli avveniristici grattacieli di Dubai e Kuala Lampur.\r\n\r\n«Roma Agrawal intreccia spiegazioni accessibili dei principi scientifi ci insieme a storie coinvolgenti e aneddoti personali. Un libro puntuale e appassionato» - The Guardian\r\n\r\n«Agrawal è una rarità: un ingegnere strutturale donna in una professione prettamente maschile. Ispirerà le giovani donne che stanno prendendo in considerazione una carriera in ingegneria» - The New York Times Book Review\r\n\r\nSpesso le ignoriamo o ne siamo inconsapevoli, ma le costruzioni intorno a noi hanno tutte una storia. I cavi tesi che si allungano sopra un lungo ponte che attraversa un fiume, lo scheletro d'acciaio dietro la superficie di vetro di un grattacielo, le condutture e le gallerie che corrono sotto i nostri piedi, sono tutte strutture che compongono il mondo costruito da noi, e rivelano molto dell'ingegno umano, e delle nostre interazioni, tra noi e con la natura. Il nostro universo artificiale, in continua evoluzione, è un racconto ricco di storie e segreti che, se avete orecchie per sentire, e occhi per vedere, è affascinante da vivere. Roma Agrawal è una giovane ingegnera...
Il gioco della distruzione
Una splendida isola greca, una scomparsa insondabile, un gioco sfuggito di mano.«Un romanzo corposo, nel quale suspense, esotismo, erotismo e venature noir si intrecciano, dando vita a una scrittura di notevole eleganza e forte impatto emotivo» - Giancarlo De Cataldo, Robinson«Un thriller letterario dalla scrittura nitida e puntuale, pervaso dallo stesso brivido che troviamo in Patricia Highsmith.» - The Washington Post«Bella gente in visita a luoghi affascinanti, in tutta la loro genialità del male» - The New York Times«Un romanzo sul lato oscuro di un assolato Mediterraneo... si girano veloci le pagine, persi nella luce accecante del mondo di Bollen» - Seattle TimesAl suo arrivo nella bellissima isola greca di Patmos, Ian Bledsoe è al verde, in fuga, e umiliato dalle conseguenze della morte del padre. Il suo amico d'infanzia Charlie - ricco, esuberante, gratificato dal successo della sua nuova impresa avviata sull'isola - potrebbe essere la sua ultima speranza. A Ian Patmos sembra un sogno: giornate piene di sole trascorse sullo yatch di Charlie, la ricomparsa di una sua ex, e finalmente il lavoro di cui ha un disperato bisogno. Ma quest'isola bellissima nasconde un lato oscuro, e presto il sogno comincerà...
Il cielo per ultimo
Michele Cecchini ha un immaginario tutto suo. È un realismo magico, fatto di delicatezza, tenerezza e stupore per le cose.\r\nScrive usando una lente speciale per guardare e raccontare il mondo, che vola leggero come in una bolla di sapone.\r\n\r\n«Per chi ancora crede nel potere medicamentoso della gentilezza e della fantasia» - Fabio Stassi\r\nSi chiama Emilio Cacini ma tutti lo conoscono come Soldo di Cacio perché è basso e goffo. La sua vita è sempre stata una storia semplice, di quelle senza aneddoti. Cacio è un uomo mite, insegna educazione artistica alle scuole medie e vive a Livorno, nel rione di Ardenza Mare. Da sempre coltiva la passione per le immagini, tanto che spesso associa le situazioni che vive ai dipinti dei suoi pittori preferiti. Vorrebbe tanto rivelare il suo segreto, che riguarda la relazione clandestina con Ilaria, una donna con un passato da brigatista, ma nessuno glielo chiede. Cacio ha un figlio, Pitore, un bambino che parla una lingua tutta sua, fatta di parole incomprensibili, inventate: folmedina, parassonio, golbetico... Cacio sembra non farne un dramma e anzi si impegna a trovare forme di comunicazione alternative alle parole, nel tentativo di stringere un legame...
Capitalismo immateriale. Le tecnologie digitali e il nuovo conflitto sociale
L'economia immateriale è qui per restare. L'innovazione tecnologica ha ormai superato il suo punto di non ritorno e sta disegnando intorno a noi un mondo che è rapidamente cambiato. \r\n«Quintarelli non crede a un intervento pubblico "pesante", ma suggerisce un mix di incremento della concorrenza, interoperabilità dei servizi e innovazioni del welfare» - Massimiliano Panarari, Il Venerdì\r\nCon la Rivoluzione Digitale il tradizionale conflitto tra capitale e lavoro è stato sovrastato da un altro conflitto, quello con l'informazione. Tramite il controllo dell'intermediazione delle relazioni sociali ed economiche, l'economia immateriale genera un conflitto inedito: quello tra gli intermediari (i colossi del web) e i loro intermediari (noi cittadini)\r\nLa Rivoluzione Digitale - ormai è chiaro - si configura di una potenza paragonabile a quella industriale del primo Ottocento o a quella agricola di 10 000 anni fa: un drastico e radicale punto di rottura nella vita di ciascun essere umano. Siamo pronti a gestire le conseguenze di questo immane scossone? Secondo Stefano Quintarelli, che si è occupato di questi temi fin dagli albori di Internet, non molto. Larga parte dell'opinione pubblica vive spaesata in un mondo che non riesce più a decifrare e di cui non...
L' incanto del pesce luna
Finalista al Premio Campiello 2020.Un romanzo di una forza visionaria fuori dal comune. Ha il cinismo più feroce, ed è al contempo gravido di delicatezza e commozione. Ade Zeno, tra i migliori narratori italiani della sua generazione, ha scritto un libro spericolato e malinconico sul confine tra ciò che conosciamo e ciò che ci spaventa.\r\n\r\n«Ade Zeno ha inventato un personaggio indimenticabile, capace degli orrori più atroci e della più spietata tenerezza. Con questo romanzo si avvia a diventare uno dei grandi di domani.» - Tiziano Scarpa\r\n«Un bell'esempio\r\ndi macabro, fantastico e\r\ntanto cinismo fusi insieme.» - Robinson\r\n\r\nChi sei?, domandò Re Tristezza.\r\nSono il pesce luna, rispose una voce dolce.\r\nStai per morire?, chiese ancora il fanciullo.\r\nSe vorrai salvarmi, non morirò.\r\n\r\nGonzalo fa un mestiere insolito. Impiegato come cerimoniere presso la Società per la Cremazione di una grande città, si occupa di organizzare e presiedere funerali laici nella Sala del Commiato dell'antico Cimitero Monumentale. Nel corso dei dodici anni passati al Tempio Crematorio gestisce con passione e professionalità migliaia di riti funebri.\r\nÈ sposato con Gloria, conosciuta fra i banchi universitari, e ha una figlia, l'adoratissima Inés, che all'età di otto anni cade in uno stato di coma profondo a...
La mischia
Può la libertà - fragile e illusoria conquista del nostro tempo - rivelarsi uno strumento di tortura che occulta gabbie che non avevamo previsto? Valentina Maini risponde con le pagine di questo esordio sorprendente - una rete di storie che coinvolgono famiglie borghesi, spacciatori, maniaci, scrittori, tagliatori di valigie, cartomanti e donne delle pulizie - e lo fa con la decisione di Roberto Bolaño e Mathias Énard: guardando il caos dritto negli occhi.\r\n\r\nSiamo nel 2007 in una Bilbao psichedelica, sfinita dagli ultimi fendenti del terrorismo basco. Gorane e Jokin hanno venticinque anni, sono gemelli e figli di due militanti dell'ETA. Cresciuti senza regole, prendono direzioni opposte e complementari: del tutto accondiscendente e passivo, Jokin, batterista eroinomane, sembra ricalcare le orme dei genitori, mentre Gorane, ambigua e introversa, prova a scostarsi dal loro insegnamento rifugiandosi in un mondo astratto che prosegue dentro di sé. A unirli però c'è un sentimento viscerale, anarchico, incomprimibile. Quando Jokin - che non regge più alla pressione - fugge e i genitori vengono coinvolti in una tragica vicenda, Gorane è preda di strane allucinazioni che la costringono ad andare da uno psichiatra. A Parigi Jokin conosce Germana, una splendida...
Tesori dell'inconscio. C. G. Jung e l'arte come terapia
Ma, oltre all'efficacia terapeutica, qualcos'altro traspare da queste figure e si impone: la bellezza. \r\n\r\n«Che cosa sto facendo, certamente non è scienza, che cos'è?». Allora una voce disse: «È arte».\r\n\r\nCarl Gustav Jung non si è rivelato soltanto un grande artista in prima persona. Ha sempre incoraggiato anche i suoi analizzandi (tra cui numerosi allievi) a esprimersi con colori e matite, vincendo la loro iniziale riluttanza a provarsi con mezzi che giudicavano impropri rispetto al tenore solo verbale dell'analisi, e di cui non comprendevano la finalità. \r\nPresto, però, tutti dovevano ricredersi. Raffigurare ciò che si agitava nelle regioni profonde della psiche era un «compito a casa» molto spesso risolutivo per l'evolversi della psicoterapia. Nelle mani di chi non aveva mai impugnato un pennello il contenuto dei sogni e delle visioni diurne prendeva forma materiale e, osservava Jung, «dispiegava completamente il suo effetto», ossia diventava «fantasia operante», e conduceva il paziente verso «qualcosa di inestimabile»: la «maturità psicologica». Ma, oltre all'efficacia terapeutica, qualcos'altro - non intenzionale, non messo in conto da nessuno, analista o paziente - traspare da queste figure e si impone: la bellezza.\r\nL'Archivio delle immagini conservato a Küsnacht dal C. G. Jung Institut di...
Evoluzione ed etica. Nuova ediz.
Salutata come una delle gemme più brillanti della prosa scientifica del XIX secolo, la conferenza Evoluzione ed etica che Thomas Huxley tenne all'Università di Oxford nel 1893 solleva problemi di straordinaria attualità.\r\n\r\nPer la prima volta, sono state qui affrontata nel dettaglio le ricadute morali della teoria della selezione naturale e della sopravvivenza del più adatto. In queste pagine vibranti, di uno dei più stimati filosofi dell'età vittoriana, è magnificamente esposta l'opposizione laica al nascente «darwinismo sociale»: se la natura appare insensibile e priva di scopo, l'uomo ha il dovere di opporvisi.\r\nAccompagnano il volume altri quattro saggi, scritti tra il 1888 e il 1894, in cui Huxley spazia dalle riflessioni sul destino dell'uomo alle considerazioni biologiche sui meccanismi dell'evoluzione, all'esame di progetti di riforma sociale e politica.
EUR 15.20
56 giorni
Francesca Segal si getta, con una prosa limpida e a tratti persino ironica, sul resoconto dettagliato di un'esperienza dolorosa e imprevista, tenendo a mente la più grande lezione imparata «in trincea»: la lotta è più lieve quando condivisa.\r\n\r\n«Segal osserva l'amore senza sentimentalismi: quell'amore che permette alle infermiere esauste e sottopagate, e alle madri distrutte e spaventate di sopravvivere» - The Guardian»\r\n\r\n«Sono pagine dense di amore, tormento, angoscia e speranza di fronte alle difficoltà. Come memoir, è acuto e commovente; come diario di 56 giorni in terapia intensiva neonatale, è un peana alla maternità scritto magnificamente» - The Observer\r\n\r\n\r\nFrancesca è incinta di due gemelle, e sta affrontando al meglio la gravidanza: fa Pilates, lavora al suo prossimo romanzo, ritorna dalle visite della ginecologa con analisi perfette. È quindi con assoluta incredulità che, a ventinove settimane e sei giorni, si sveglia al mattino con le lenzuola sporche di sangue. Arriva in ospedale, ma è tranquilla, lo considera un problema di routine: le cose orribili capitano agli altri, non a lei. Il giorno dopo, quando si sveglia, non è più incinta. Le hanno fatto un cesareo d'urgenza, e le sue fi glie ora sono nel reparto...
Il fine della politica. Dalla «teologia del regno» al «governo della contingenza»
Il fine della politica è quello di governare gli affari umani o è un compito a termine, da svolgere in un tempo intermedio, nell'attesa del mondo a venire, quando giustizia e pace regneranno per sempre? Questa domanda - la matrice stessa della «teologia politica» - è divenuta possibile quando, nella storia è apparsa la categoria giudaica di «éschaton»: l'attesa di un «mondo a venire», il pieno realizzarsi di quanto, fin dall'inizio, era stato promesso. A partire da qui, l'idea di éschaton ha segnato l'intera storia dell'Occidente e la sua filosofia politica: dal giudaismo, tramite il cristianesimo, è giunta al moderno e qui si è secolarizzata nella forma delle filosofie del progresso e delle apocalittiche rivoluzionare. Oggi l'éschaton pare giunto al tramonto: nell'odierno tempo senza fine, la storia non deve raggiungere più alcun culmine e non ci resta che governare la contingenza del mondo, portarsi all'altezza della sua improbabilità. Natoli, in questo breve e denso libro, insegue nei segni della storia i mutamenti che questo concetto centrale ha avuto nei secoli. In origine un termine spaziale, denotante i limiti remoti, i luoghi lontani che si trovano oltre il confine identitario di un territorio, l'éschaton...
Una donna indipendente
«Elizabeth von Arnim è geniale e ironica, leggera e spietata verso un mondo a lei famigliare» - Stefania Berbenni, Panorama\r\n\r\n«Irresistibile per humour, sottigliezza psicologica, fini descrizioni d'ambiente» - Serena Zoli, Corriere della Sera\r\n\r\nLa venticinquenne Rose-Marie vive a Jena insieme al padre, il Professore, quando nella loro vita arriva Roger, un giovane inglese, nobile decaduto, in Germania per imparare il tedesco. I due si innamorano, Roger si dichiara, ma deve tornare in Inghilterra dalla famiglia, e le lettere che Rose-Marie gli scrive sono piene di impazienza, ansiose di avere una risposta. Ma fin dalle prime pagine è chiaro che la fedeltà di Roger si appanna velocemente: la distanza, il temperamento e le condizioni sociali rendono difficile il rapporto. Spunta un'altra donna, bella e ricchissima. Si assiste così all'altalena dell'amore tra due persone molto differenti, e la vicenda si dipana solo grazie alle lettere di Rose-Marie: quelle di Roger si possono solo immaginare dalle parole della ragazza, ben decisa a imporre la propria volontà. Un romanzo singolare, costruito in forma di epistolario univoco, quello di una giovane donna razionale e orgogliosa alle prese con la passione d'amore. Dell'uomo destinatario delle missive non leggiamo le risposte,...
Il medesimo mondo
Libro candidato da Maria Teresa Carbone al Premio Strega 2021Tre generazioni, due paesi europei, uno stesso ineluttabile destino.È un destino implacabile quello che segna la famiglia Mogliano, a partire dal capostipite Pietro, ricco proprietario di terre coltivatea tabacco ma andato in rovina durante il fascismo, fino ad Angelo e sua moglie Teresa, emigrati in Germania negli anni del boom, e alla loro figlia, Roberta, nata con le malformazioni congenite dovute al talidomide. Tutti legati tra loro da quelle infelicità particolari che a volte sono misteriosamente i frutti comuni di uno stesso albero genealogico.Quando la tragedia colpirà da vicino la sua famiglia, la piccola Roberta verrà affidata alla nonna paterna, mentre il padre Angelo − risposatosi con Lia, una giovane vedova − continuerà a lavorare in Germania, proseguendo la propria vita di uomo sradicato, senza altro obiettivo che non sia il denaro.La famiglia si riunisce quando Roberta ha ormai dieci anni, a Milano, dove la ragazzina scopre le durezze della madre adottiva e dell'ambiente nel quale diventerà una giovane donna. Vittima e allo stesso tempo complice, Roberta vive sospesa, come tutti i protagonisti, tra due epoche storiche e due nazioni che, nonostante le differenze...
La sostanza delle cose. Storie incredibili dei materiali meravigliosi di cui è fatto il mondo
L'acciaio è «indomito», la carta «fidata», il cioccolato naturalmente è «delizioso», la plastica «immaginifica» e la grafite è semplicemente «indistruttibile». Poi c'è la schiuma («meravigliosa»), il vetro (ovviamente «invisibile»), la porcellana («raffinata»), e certo non può mancare il comune, onnipresente, «fondamentale» cemento. Sono le sostanze di cui è fatto il nostro mondo. Basta gettare l'occhio intorno a noi e ne vediamo a centinaia, eppure sappiamo così poco di loro. Invece, quando Mark Miodownik si guarda intorno vede ben più in là delle apparenze superficiali delle cose ed è capace di raccontarci per ognuno di questi materiali una quantità incredibile di storie affascinanti, da restare a bocca aperta per lo stupore. Ogni sostanza diventa un mondo. In questo libro compaiono cose antichissime come il ferro accanto a sostanze futuristiche come i biomateriali o l'aerogel, tutte presentate nella loro caleidoscopica varietà di forme e di funzioni, colori e proprietà, ognuna con un suo messaggio nascosto e un'avvincente storia da narrare. I materiali hanno contribuito a rivoluzionare il nostro stile di vita, fanno parte del nostro mondo e senza di loro non saremmo ciò che siamo. Il mondo materiale non è una semplice ostentazione della nostra...
Einstein forever
A seguito di ricerche, interviste, incontri sul campo in America, e dopo la consultazione di materiale d'archivio nei centri di ricerca di tutto il mondo, Greison ci restituisce un Einstein quanto mai umano, immerso nel suo tempo, un sognatore instancabile preoccupato del destino dell'uomo e un divulgatore capace di incantare con le sue storie.\r\n\r\n\r\n\r\nLa sua immagine è dappertutto. Su tazze, magliette, sui muri delle città, su spille e borse; e le sue frasi e i suoi aforismi sulla scienza e sulla vita sono citati ogni giorno.\r\nAlbert Einstein è il vero scienziato iconico del secolo scorso; il suo nome - anche per chi fatichi a masticare le teorie fisiche - è sinonimo di genio eccentrico (famoso l'aneddoto che vuole il suo guardaroba pieno di completi identici così da non perdere tempo al mattino a pensare come vestirsi); saggezza bonaria; ma anche risolutezza (si pensi a quando scrisse al presidente Roosevelt invitandolo a dare il via a quello che sarebbe stato il programma nucleare americano che portò alla prima bomba atomica). Il suo aspetto in apparenza trasandato ha ispirato decine di trasposizioni cinematografiche con al centro uno scienziato bizzarro (basti pensare al mitico Doc di...
L' ombra di Einstein. Un buco nero, un gruppo di astronomi e la sfida per vedere l'invisibile
Con una prosa in presa diretta, Fletcher ci racconta tutta l'emozione di questa avventura, giorno per giorno, nel suo compiersi, e ci regala la gioia di vivere in prima persona uno dei momenti più eccitanti della scienza dell'ultimo secolo.\r\n\r\n«La prima foto di un buco nero ci mostra cosa l'umanità è capace di immaginare, secoli prima di poter vedere, di progettare, di\r\nsperare, contro ogni speranza, pur di ottenere il nostro posto nelle stelle» - Tullio Avoledo, Corriere della Sera\r\n\r\n«La lente degli astrofisici sull'universo si sta ingrandendo più che mai» - The New York Times\r\n\r\n Il 10 aprile 2019, alle 15:00 ora italiana, Sheperd S. Doeleman ha mostrato al mondo la prima immagine di un buco nero, la stessa riprodotta sulla copertina di questo libro. L'evento è stato seguito col fiato sospeso da milioni di persone in diretta internazionale, destando meraviglia e diventando in breve tempo uno dei post più virali di sempre sui social media. «La foto del secolo», hanno titolato i giornali il giorno appresso: «La teoria di Einstein definitivamente confermata». Per arrivare a ottenere quell'immagine, un gruppo di centinaia di scienziati ha dovuto lavorare quasi quindici anni, riuscendo infine a mettere in...
Psicologia palliativa. Intorno all'ultimo compito evolutivo
Le cure palliative e la terapia del dolore, per la prima volta in Italia, trovano spazio in un manuale dedicato, scritto dalla principale studiosa italiana dei Death Studies. Questo saggio esamina il compito evolutivo del fine-vita, i quadri legislativi e il contesto culturale, gli interventi necessari e le pratiche relazionali intorno al morire. Ines Testoni - autrice di oltre cento articoli specialistici su riviste internazionali - offre qui un prezioso strumento per potenziare le capacità di cura dei professionisti del settore e per educare alla mortalità, un tema che spesso viene espulso dal nostro orizzonte cognitivo. Quanto la psicologia palliativa sia diventata importante lo riconosce anche la legge italiana, che ne ha reso obbligatorio l'insegnamento nei corsi di laurea e di specializzazione post-universitaria per medici, infermieri, psicologi e assistenti sanitari. Un manuale che predispone strategie di intervento e fa riflettere sulla finitudine, perché solo accettando la morte si può vivere la vita nella sua totalità. Prefazione Italo Penco. Presentazione Guido Biasco.
EUR 23.75
Il libro dei secoli. Mille anni di storia e innovazioni
Dopo aver letto Il libro dei secoli la nostra visione del passato non sarà più la stessa.La storia dell'umanità è costellata di avvenimenti in continuo mutamento e di punti di svolta epocali: i viaggi di Colombo, le novantacinque tesi di Lutero, l'invenzione della stampa, la Rivoluzione francese o lo scoppio della bomba atomica non sono che pochi esempi degli eventi che hanno marcato una discontinuità evidente rispetto al passato. Ma se dovessimo dire quale fra questi, - o quale secolo negli ultimi mille anni di storia -, sia stato più significativo degli altri, non avremmo modo di dare una risposta univoca e chiara. Come si misura, e cosa significa in definitiva il cambiamento nella storia? lan Mortimer si è dedicato alla risoluzione di queste domande, intrecciando mille storie con arguzia, competenza e grande smalto narrativo. Davvero Internet ci ha cambiato la vita più della penicillina? Il Rinascimento è stato più importante dell'invenzione dei bottoni? La peste nera ha causato più o meno vittime delle armi da fuoco? La capacità di rendere viva e palpabile la storia è la caratteristica di quest'opera, sia nel quadro immenso della "grande storia" - quella dei grandi imperi...