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Storia dell'arte contemporanea in Italia. Da Canova alle ultime tendenze 1789-2006
Impresa di vasto respiro, questa ricognizione dedicata all'arte contemporanea in Italia prende le mosse dal Canova, individuato come la figura che da noi incarna quella stagione rivoluzionaria nella quale una schiera di artisti quali Füssli, Blake, David, Goya e Turner ha stravolto i canoni su cui sino ad allora si era fondata l'arte dell'Occidente. Il volume prosegue armonizzando un'articolazione di carattere storico in movimenti e tendenze con un'articolazione di carattere geografico, secondo le varie aree regionali così presenti e incisive nel nostro paese. Suddiviso in scansioni diacroniche corrispondenti alle principali emergenze stilistiche che nel campo della pittura e della scultura si sono susseguite nei due secoli presi in esame, il libro si propone di costruire una solida griglia di riferimento in cui i diversi fenomeni trovino posto in una rete d'insieme. In questo quadro essenziale, che di proposito evita gli eccessi di erudizione e di informazione aneddotica o bibliografica, la trattazione si sviluppa offrendo analisi essenziali dei vari attori in campo, cercando di conciliare i caratteri specifici con il profilo generale del movimento cui l'artista ha dato il suo apporto. Ne risulta una storia che, come suggerisce l'autore, ben si addice a "chi...
Musica in nero. Il campo discorsivo del jazz
Il jazz non è solo musica, è pure un insieme di concezioni, teorie, racconti, film, documentari, fotografie. Tutto ciò ha contribuito a dare forma a un immaginario tanto bianco quanto nero, poiché se la musica è una creazione afro-americana, il discorso sul jazz rischia di separarla dai corpi che la producono, e dal loro colore. Il jazz deve dunque essere considerato un "fatto sociale totale", un insieme di fenomeni nei quali sono implicati pratiche, discorsi e rappresentazioni. Adottando un approccio non musicologico ma ad ampio spettro, questo libro è insieme una nuova storia sociale del jazz, un tributo alla cultura afro-americana (la quale, privata di riconoscimento e di linguaggio, ha appunto "inventato" il jazz) e un tentativo di ritrarre il jazz attraverso quattro forme di rappresentazione di tale musica. Il discorso primitivista vede il jazz come musica inferiore e selvaggia, contrapponendo al mondo istintivo dei suoni il mondo civilizzato dei testi. Espressione dell'epoca metropolitana e meccanizzata, il discorso modernista collega il jazz all'industria culturale, alla standardizzazione e al consumo. Il discorso politico intreccia il jazz alle rivendicazioni dei movimenti per i diritti civili sorti negli anni sessanta. Il discorso sperimentalista, infine, riflette l'impatto...
Giustizia e bellezza
Fra gli studi sulla crisi della modernità, questo saggio si inserisce con forza da una prospettiva inattesa. I nostri antenati greci avevano un sistema di valori indivisibile, fatto di giustizia e bellezza. La bellezza, raccolgliendo approvazioni indiscutibili, aiutava ad assicurare un consenso anche alla morale. Una relazione armonica tra bellezza e giustizia sopravviveva nel Rinascimento, insieme a un rapporto tra piazza e palazzo. Ma il protestantesimo e la modernizzazione spaccano questa unione, in nome di una giustizia ascetica e della funzionalità. Il bello, non essendo direttamente utile, si incammina in direzione del passatempo e dell'investimento. Intanto, privatizzazione e razionalizzazione della vita eliminano la piazza, dove si godeva la bellezza gratuitamente e insieme. L'arte si fa specialistica e la massa si abitua alla bruttezza come condizione normale. Ma il cinismo verso i valori della giustizia, che la società di oggi si rimprovera, potrebbe derivare anche dall'aver eliminato quelli della bellezza, da cui la loro radice è inseparabile.
EUR 11.40
La decadenza degli intellettuali. Da legislatori a interpreti
A differenza delle tante opere che cercano di definire con oggettività sociologica la natura e la consistenza della categoria degli intellettuali, l'autore mette al centro di questa sintesi di tre secoli di storia dei rapporti tra potere e sapere le strategie in base alle quali gli intellettuali si sono autodefiniti come tali. Si tratta ovviamente del ruolo del lavoro intellettuale nelle società moderne, che trovò la sua definizione canonica con i philosophes dell'illuminismo e che sembra aver subito una radicale trasformazione oggi, in epoca postmoderna. Trasformazione che Bauman sintetizza metaforicamente nel passaggio dalla figura dell'intellettuale "legislatore" a quella dell'"interprete": da chi arbitra e sceglie in base al proprio superiore sapere tra opinioni relative alla realizzazione del miglior ordine sociale a chi, abbandonate le ambizioni universalistiche, mette la propria competenza professionale al servizio della comunicazione tra soggetti sovrani. Interessato soprattutto a comprendere le successive definizioni che del proprio ruolo hanno dato gli intellettuali, Bauman tuttavia non ritiene che sia stato superato l'orizzonte della modernità: anzi, come si è portati a pensare a lettura ultimata, proprio in società come quelle postmoderne, divise in sedotti e "repressi", sembra riproporsi con urgenza il ruolo originario dell'intellettuale "legislatore".
Vedi Offerta Etnomatematica. Esplorare concetti in culture diverse
Il principale contributo della etnomatematica è quello di offrire una visione globale della matematica, riconducendone i concetti astratti al contesto umano delle differenti culture che li hanno generati. In questo libro, partendo da riflessioni su come particolari società strutturano il concetto di tempo, prendono importanti decisioni riguardo al futuro, costruiscono modelli e mappe e stabiliscono relazioni, Marcia Ascher dimostra che le culture tradizionali possiedono concerti matematici molto più sofisticati di quanto in genere non si creda. Alcuni rituali religiosi del Madagascar si basano su complessi algoritmi algebrici e che alcune popolazioni indonesiane, i kodi e i balinesi, usano calendari molto più astratti ed eleganti dei nostri. Ascher ci mostra da un lato che alcuni concetti da noi ritenuti universali - ad esempio: il tempo come una successione di singoli istanti o che nell'idea di eguaglianza si esprima una relazione statica - non lo sono affatto; dall'altro che ulteriori concetti ritenuti di dominio esclusivo della matematica occidentale risultano invece ampiamente condivisi in differenti contesti culturali. Questa esplorazione in terreni matematici "lontani" spazia attraverso diverse aree geografiche: tra i borana e i malgasci dell'Africa, tra gli abitanti delle isole Tonga e Marshall in Oceania, fino...
La vera immagine di Cristo
Cosa è un'immagine? Perché osservando una fotografia l'uomo pretende che gli venga restituita la verità? Certo, le immagini sono finestre sul mondo reale, ma anche l'idea di realtà muta continuamente. Per rispondere a queste domande, Belting dispiega una vera e propria "antropologia dell'immagine", studiando il concetto di "persona" di Cristo come maschera visibile del Dio invisibile. Raccoglie le sue interpretazioni delle opere d'arte mentre penetra con altrettanta agilità nei problemi teorici: studia il concetto di "persona" di Cristo come maschera visibile del Dio invisibile, interroga lo statuto della sindone e quello del corpo risorto, risale alla disputa teologica sulla "vera immagine" e analizza, attraverso Dürer, Giovanni Bellini o Francisco de Zurbarán, il problema della sua rappresentabilità artistica. Dall'icona al ritratto sino alla caricatura, che spezza il difficile equilibrio tra volto e maschera, le diverse strategie figurative hanno opposto nei secoli società e religione. E la storia di queste battaglie assume per l'autore un senso estremamente attuale: rivela la posta in gioco nel dominio dei media.
EUR 45.60
Pensare dritto, pensare storto. Introduzione alle illusioni sociali
Il dibattito pubblico è oggi chiamato a occuparsi dei rapporti fra l'etica laica e le religioni. In questo ambito hanno acquistato importanza gli aspetti psicologici dei grandi temi sociali. Molte questioni, infatti, possono essere chiarite quando si comprendono i punti deboli dei comuni modi di pensare. Freud chiamava "illusioni" una varietà di errori della mente: questo libro invita il lettore ad analizzare le illusioni che incidono sulla vita di tutti.
EUR 13.30
Forme contemporanee del totalitarismo
L'ideologia del terrore ha caratterizzato l'affermazione tragica dei sistemi totalitari nel corso del Novecento. La follia rigeneratrice per la costruzione dell'uomo nuovo, per il trionfo delle leggi della storia o della natura ha animato una dimensione ferocemente spietata del potere. Questo libro tiene conto di quella vicenda, ma si concentra sulla possibile esistenza di una nuova versione del totalitarismo o, meglio, della tendenza totalitaria che attraversa le società cosiddette democratico-liberali. Quali forme assume l'attuale totalitarismo postideologico? Si tratta di un totalitarismo senza un centro identificato ma socialmente diffuso, intrecciato alla potenza del mercato globalizzato e allo scientismo tecnologico, con le sue pretese di misurazione e di controllo dell'esistenza. Un totalitarismo che, pur in un contesto storico-politico profondamente diverso, conserva il nocciolo della versione originaria, ovvero l'incidenza del potere, nella sua variante biotecnologica, sulle condizioni di possibilità della vita stessa.
EUR 15.20
La filosofia e il suo luogo nello spazio della spiritualità occidentale
"L'idea di Occidente - secondo Toth - non corrisponde a un territorio né a una qualsiasi etnia." Sembra trattarsi piuttosto di una temperie dello spirito, una temperie inseparabile dalla filosofia. L'Occidente non è un luogo, ma il tempo nel quale la filosofia ha inizio. Il problema dei rapporti tra logica e matematica è divenuto esplicito nell'età moderna e, lungi dall'essere risolto, è posto anche ora come problema della definizione della matematica. Tale definizione, più volte tentata, appare sempre insufficiente e rinvia a ulteriori tentativi altrettanto inevitabili e ricchi di significato, che provvisori, come quelli della definizione della filosofia. Imre Toth nega che la matematica sia derivabile dalla logica e riducibile a essa e con ciò rifiuta ogni semplificazione nella considerazione del rapporto della filosofia con la matematica: esso non è tanto contenuto nel programma educativo di Platone descritto nella "Repubblica", quanto nel modo stesso in cui Platone fa filosofia ed espone il proprio pensiero nei suoi dialoghi.
EUR 6.75
Psicologia storica del carnevale
Per andare a scovare l'origine di questa che tra tutte le feste e la più strana, dobbiamo lasciarci guidare dagli orientalisti verso la Caldea, nella terra madre della nostra religione. All'alba della nostra storia. Infatti, a Babilonia, attorno al 3000 a.C., in un'epigrafe, scritta dal sacerdotale principe feudatario Gudea di Lagasch, si fa menzione di una festa in cui l'ancella prendeva il posto della signora, lo schiavo incedeva con il rango del signore e il potente stava in basso come l'uomo comune. Festa dell'inversione dei ruoli, del trapasso tra le fasi lunari, dell'ebrezza sfrenata e della follia, della blasfemia e dello scherno di Dio. Rang ricostruisce la genealogia del carnevale in questo breve e densissimo testo, nato da una conferenza tenuta a Vienna nel 1909, e pubblicato postumo nel 1928 (nel secondo numero della rivista "Kreatur"). Rang aveva l'esigenza di capire perché il nostro mondo sia crollato, e tentare di spiegare che le radici di questa crisi stavano nel fatto che Dioniso è diventato un inafferrabile ed evanescente sogno e Cristo un'inquietante ombra.
EUR 8.55
L' Europa dei barbari. Le culture tribali di fronte alla cultura romano-cristiana
Una storia dell'Altra Europa: quella degli scandinavi e degli abitanti dei mari ghiacciati del Nord, dei germani e degli slavi delle foreste del Centro, delle genti che vivevano, a Oriente, nelle immense distese fino agli Urali. Quei popoli, chiamati genericamente e con disprezzo "barbari", lontani dalla Grecia, da Roma e dalla Chiesa cristiana. Una nuova interpretazione delle origini dell'Europa, attraverso la ricostruzione di quel mondo ancora poco conosciuto. Quel mondo fa parte a tutti gli effetti delle radici dell'Europa odierna. L'autore mette assieme fonti e testimonianze di popoli diversi e scritte in tempi diversi (qualora le accomuni una situazione antropologica simile). Ne risulta un quadro di società tradizionali, nelle quali il singolo era trattato come un elemento del gruppo, non venivano distinti il sacro e il profano, e le istituzioni del culto pagano erano strettamente legate alle istituzioni politiche della comunità tribale. Il cristianesimo fu l'inizio della fine del mondo dei barbari, ma quel mondo non scomparve senza tracce. La sua eredità, oggi in differenti gradi in diversi paesi, rimane un importante indicatore dell'eterogeneità delle culture europee.
EUR 39.90
Il principio di non-contraddizione in Aristotele
Il principio di non-contraddizione (PNC) e una legge sia dell'essere che del pensiero. La logica classica e la filosofia in genere lo hanno sempre accettato come certo e indiscutibile, perché ritenuto a fondamento del ragionamento. Questo libro apre un nuovo dibattito in merito alla possibilità di giustificare il PNC attraverso la conoscenza intuitiva, riconoscendone l'indimostrabilità e il carattere non ipotetico, essendo il PNC il fondamento di tutte le scienze dimostrative. Partendo da un'analisi dei termini contradditori e contrari, il volume è una guida ordinata alle argomentazioni presentate da Aristotele, e mostra come il PNC sia un principio indimostrabile. La negazione del PNC non implica che la realtà stessa sia contraddittoria per natura, ma mostra semplicemente una "mancanza di educazione" del pensare. Infatti, il PNC e il massimo criterio di significazione e questo proprio nella sua formulazione onto-logica.
EUR 12.35
Discesa all'Ade. Auschwitz e Breslavia, 1966
Nel luglio 1966 Gunther Anders, in compagnia della terza moglie Charlotte Zelka, raggiunge la Polonia. I luoghi visitati dovrebbero stare sotto segni opposti: l'orrore innominabile di Auschwitz, a cui l'ebreo Anders è scampato perché esule negli Stati Uniti, che cosa ha da spartire con il paesaggio affettivo di Breslavia, la città della Slesia che lo vide nascere e andarsene appena adolescente, quando ancora il suo cognome era Stern? Degermanizzata dopo la guerra, nel nuovo ordine geopolitico la Breslau di un tempo è ormai la polacca Wroclaw, e il tentativo di riconoscervi tracce familiari è destinato allo scacco. Nessun idillio della memoria conforterà il sopravvissuto Anders-Stern nella "Heimat", sconvolta per sempre dalla dismisura di ciò che accadde. Ad attenderlo, solo lo spaesamento e il mondo tellurico delle ombre, dove l'appartenenza assume l'aspetto inquietante dell'estraneità. "Cio che spaventa non è quello che non c'è più, non il vuoto, ma al contrario le cose che, casualmente, continuano a esserci nel vuoto che in realtà ci aspettiamo." Un pellegrinaggio infero tra unicità del ricordo individuale e grande storia, dove ancora una volta l'acutissimo sguardo di Anders mette a nudo la modernità in disfacimento.
EUR 15.20
Trattato della lontananza
Questo saggio, di uno dei maggiori esperti di Leopardi, descrive alcune figure della lontananza, così come la letteratura e le altre arti le hanno accolte e interrogate. Oggi la lontananza non è più lontana ma prossima, transitabile, persino domestica. Infatti è nelle case, sul monitor del computer, sul display dei cellulari, nel suono che giunge agli auricolari. La tecnica del nostro tempo, la tecnica oggi trionfante, è infatti la tecnica del lontano. Tutto quel che è lontano - isole, deserti, città, avvenimenti, paesaggi, costumi di ignote popolazioni - viene oggi verso di noi, bruciando il tempo e lo spazio della lontananza. Si fa contemporaneo. Si fa superficie, schermo, suono.
EUR 16.15
Il corpo come testo. Storie del diritto
Ci sono libri che raccontano una storia, e che vanno letti dall'inizio alla fine. Questo, di storie ne racconta più d'una: dalla censura alla confessione, dalla grammatica dei segni alle retoriche del sacro, dall'ordinaria miseria di esistenze oscure alle interminabili prose del potere. Ecco perché ognuna di esse può essere letta come un avvenimento singolare, circoscritto nello spazio e nel tempo, sullo sfondo e all'orizzonte della vicenda sempre ricominciata delle leggi, delle norme, delle coercizioni e delle discipline e delle loro prese molteplici sull'anima e sul corpo degli individui. Se l'analogia originaria della poetica occidentale si basa sulla trasposizione metaforica del corporeo in testuale, le storie di questo libro tracciano qualcosa di molto diverso: narrano la testualità dei corpi nella loro inviolabile scrittura, fanno meritare al diritto il suo giusto posto nei territori della letteratura.
EUR 15.20
Signatura rerum. Sul metodo
«Il nono libro del trattato di Paracelso Sulla natura delle cose s'intitola De signatura rerum naturalium (Sulla segnatura delle cose naturali). L'idea che che tutte le cose portino un segno che manifesta e rivela le loro qualità invisibili è il nucleo originale dell'episteme paracelsiana. [...]In questo senso, se - come scrive Paracelso - "tutte le cose, erbe, semi, pietre, radici dischiudono nelle loro qualità, forme e figure ciò che è in esse", se "vengono tutte conosciute attraverso il loro signatum", allora "la signatura è la scienza attraverso cui tutto ciò che è nascosto viene trovato e senza quest'arte non si può fare nulla di profondo". Questa scienza è tuttavia, come ogni sapere, una conseguenza del peccato, perché Adamo nell'Eden era assolutamente "non-segnato" e tale sarebbe rimasto se non fosse "caduto nella natura", che non "lascia nulla non-segnato"». Così inizia questo libro di Agamben dedicato ai problemi del metodo e diviso in tre parti, corrispondenti ad altrettante riflessioni su tre aspetti specifici: a) il concetto di paradigma; b) la teoria delle segnature; c) la relazione fra storia e archeologia. Spunto per queste considerazioni è l'indagine sul metodo di uno studioso come Michel Foucault, sul...
L' arte del costruire
Il "De re aedificatoria" di Leon Battista Alberti, la cui ultima edizione italiana risale alla metà degli anni sessanta, segna uno dei punti più alti, e radicalmente innovativi, della riflessione rinascimentale sullo statuto teorico e il significato sociale dell'attività architettonica, promossa per la prima volta al rango non solo di vera scienza ma anche di "arte liberale", sullo stesso piano della letteratura e della filosofia. Questa nuova edizione del trattato, così come gli apparati critici che la corredano, è opera di un architetto, dunque - secondo la definizione di Adolf Loos - di "un muratore che sa il latino". L'attenzione è qui rivolta anzitutto alla comprensione dei contenuti tecnici e alla esatta resa del denso e variegato linguaggio albertiano. Perché - questa la convinzione di fondo che ha guidato il lavoro della curatrice - il "De re aedificatoria" resta ancora oggi, a distanza di secoli, non solo un testo di alto valore letterario e culturale, ma anche una straordinaria fonte di insegnamento dei molteplici saperi che costituiscono l'architettura, un vero e proprio repertorio di indicazioni e soluzioni tecniche utili anche all'architetto di oggi.
EUR 42.75
Casablanca
"Due o tre anni fa, le ore di insonnia erano diventate per me occasione di un tipo di investigazione un po' particolare. Mi lanciavo alla riconquista dei miei ricordi più vecchi, quelli precedenti al '40. La notte collezionavo lembi di immagini che vagavano nella mia testa e, il giorno, correvo da mia madre per farla parlare. Non so esattamente quando ho visto Casablanca per la prima volta". L'antropologo francese Marc Augé si serve del film Casablanca come Proust della Madeleine. Attraverso le mitiche immagini di questo vecchio film rievoca la sua infanzia, la sua famiglia, gli anni della guerra e analizza i misteriosi meccanismi della memoria. Come lui stesso avverte nella prima pagina: "Questo libro non è un'autobiografia, ma piuttosto il "montaggio" di alcuni ricordi. Avrei potuto scegliere altri ricordi, o un altro montaggio".
EUR 8.55
I giardini di Manhattan. Storie di guerrilla gardens
"Il processo di creazione che ha dato vita a ciascuno di questi giardini non costituisce un'esperienza a sé e non è, in nessun caso, oggetto di mestiere; rientra invece tra le tante espressioni della quotidianità, come il modo di vestirsi, di parlare, di cucinare. Nei giardini, come nelle manifestazioni della vita di tutti i giorni, agisce infatti un medesimo tipo di rappresentazione, in cui un individuo si trova al centro di uno spazio, che costruisce e sviluppa come estensione della sua vita privata. Ogni giardino diventa il luogo possibile nel quale dare corpo a interpretazioni personali, al gusto del caos, alla follia di assemblaggi dettati da affetti, tradizioni, culti e credenze. Esso tende a configurarsi come territorio-possedimento, dove i segni dell'appropriazione fisica e simbolica si identificano con la disposizione di piante e fiori, con la scelta e la collocazione di oggetti. Questi elementi si compongono in sistemi originali, connotando spazi addomesticati che rivelano la mano e la proprietà del giardiniere". Così Michela Pasquali descrive i numerosi giardini nati nelle aree abbandonate di Loisaida, un piccolo quartiere di Manhattan, nato alla fine dell'Ottocento per accogliere le grandi ondate di immigrati. Il libro ne racconta...
Neuropsicologia della coscienza
Il termine "coscienza" si riferisce a concetti diversi la cui definizione e il cui studio hanno fatto parte, nella storia del pensiero filosofico e psicologico, di ambiti disciplinari a volte lontani e in contrasto tra loro. L'influenza del dualismo cartesiano tra mente e corpo ha consolidato l'idea che il mentale appartenga a una realtà ontologica non catturabile dalle leggi del mondo fisico e ha impedito, per molto tempo, che lo studio della coscienza potesse rientrare nel dominio delle scienze naturali. In queste pagine Anna Berti si colloca nella prospettiva opposta. Dopo aver discusso la legittimità e i problemi metodologici che si incontrano nello studio dei processi coscienti, vengono presentate le sindromi neuropsicologiche che più hanno contribuito a svelare operazioni e strutture del mentale legate ai meccanismi della consapevolezza, non individuabili quando il cervello funziona normalmente: lo studio dei casi clinici permette di trarre delle inferenze sulla struttura e sugli aspetti funzionali e adattativi della coscienza. I dati clinici sono discussi e confrontati con quelli ottenuti dalle più moderne tecniche di indagine neurobiologica, come la risonanza magnetica funzionale (fMRI) e la stimolazione magnetica transcranica (TMS).
EUR 18.52