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L' ombra della paura
Sei pronto a morire per la tua famiglia. E a uccidere?\r\n«Sottili strati di paranoia e ricordi sapientemente evocati per far emergere le paure profonde di tutti, soprattutto di chi ha figli.» - Fiona Barton\r\n\r\n«L'ombra della paura mette in discussione i nostri principi morali. Rende il lettore quasi complice di omicidio. Una grande sfida.» - Herman Koch\r\n «Kurbjuweit gioca con la psiche del lettore catturandolo in una rete di sospetti e supposizioni, ponendo la classica ma efficace domanda che ruota intorno ai suspense psicologici: cosa avremmo fatto noi al posto della famiglia Tiefenthaler?» - Publishers Weekly\r\n«Una crime fiction cerebrale non fine a se stessa, che ci pone dilemmi etici ai quali è utile rispondere.» - Booklist\r\n\r\nLa paura. È stata la paura che qualcosa di terribile succedesse alla famiglia del figlio a mandare in carcere per omicidio un anziano signore. La vittima è Dieter Tiberius, l'inquilino del piano sottostante quello di Randolph Tiefenthaler, architetto berlinese di successo.\r\nPrendendo forse troppo sul serio i doveri di buon vicinato, Tiberius passa per gradi da un'attenzione amichevole a un vero e proprio stalking: spia la coppia del piano di sopra, accusandola, prima velatamente, poi apertamente, di abusi di ogni...
I numeri celebri
«La matematica ha questa particolarità, di non essere compresa dai non matematici», ha detto André Weil, tra i maggiori matematici del secolo scorso. Ecco perché Luciano Cresci ha concepito questi suoi Numeri celebri in forma di svago, dedicandoli proprio a coloro che matematici non sono, a quelli che non andavano bene in matematica e che hanno maturato nei suoi confronti un'avversione un po' intimidita. Qui i numeri non entrano in calcoli complicati, e non richiedono neppure particolari conoscenze. Un solo requisito è indispensabile ai lettori: la curiosità. Il campo numerico si estende ben al di là dei numeri primi, razionali, irrazionali e immaginari che ci suggeriscono i ricordi scolastici. Esistono classi «inaudite» di numeri, che è divertente passare in rassegna: numeri magici, fortunati, perfetti, felici, intoccabili, interessanti, mirabili, figurati; e poi numeri iperreali, surreali, titanici, inaccessibili e persino soprannaturali. Li accomuna la celebrità, il fatto di aver acceso, in filosofi e scienziati, letterati e cabalisti, ma anche in sublimi dilettanti, la voglia di indagare.
EUR 17.10
E tu non sei tornato
1944: Marceline, 14 anni, viene deportata insieme al padre ad Auschwitz-Birkenau. Lei si salva, lui no. Oggi ottantanovenne, in queste memorie in forma di lettera al padre, Marceline ricorda con straordinaria chiarezza gli orrori subiti, ma soprattutto rivela l'amore incondizionato che la lega al genitore, le cui parole al momento della deportazione - «Tu tornerai, Marceline, perché sei giovane» - l'accompagnano, spronandola a sopravvivere, per tutto il percorso che la attende, da un campo all'altro, da Birkenau a Bergen-Belsen, da Lipsia a Theresienstadt, fino alla liberazione e al ricongiungimento con la madre e i fratelli.\r\nLe sue frasi brevi, concise, ci presentano i fatti accaduti man mano che le ritornano alla memoria, e ci raccontano anche il «dopo»: il ritorno a casa, la difficoltà di tornare a una vita normale, le incomprensioni con chi vuole solo dimenticare, il matrimonio con l'intellettuale francese Joris Ivens.\r\nUn flusso di ricordi breve ma torrenziale, pieno di pathos, animato da un'incrollabile voglia di sopravvivere, rende impossibile staccare gli occhi dalle pagine di una delle testimonianze più forti consegnateci dalle vittime della Shoah.
EUR 8.55
Introduzione a Jung
Tenendosi alla larga da quel culto della personalità che traspare in tante biografie di Jung, Ellenberger ci presenta qui un'esposizione rigorosa e imparziale della sua vita e della sua opera: un'esposizione da cui emerge tanto la straordinaria originalità di Jung quanto la fitta trama dei suoi debiti con il pensiero e la letteratura romantici e alcuni grandi maestri della psichiatria dinamica (Bleuler, Janet, Binet, Flournoy). Sulla scorta di una ricchissima documentazione di prima mano, Ellenberger ricostruisce l'intera parabola junghiana: gli anni di apprendistato in cui Jung mette a fuoco la sua nozione di realtà psichica ed elabora alcuni strumenti per la comprensione dei disturbi mentali; l'incontro con la psicoanalisi, dall'amicizia con Freud alla designazione come suo erede e infine alla rottura dei loro rapporti; l'esperienza della malattia creativa prodotta da quel serrato corpo a corpo con l'inconscio e le sue immagini archetipitiche, da cui si cristallizzeranno, negli anni della maturità, il sistema della psicologia analitica e un'eccezionale messe di indagini storico-religiose; la costruzione finale del proprio mito attorno alla figura ormai leggendaria del vecchio saggio di Kusnacht.
EUR 12.35
Le menzogne del web. Internet e il lato sbagliato dell'informazione
Internet ha dato ai complottisti e ai bugiardi un mezzo straordinario, questo libro è lo strumento necessario per difendersi dalla loro opera distruttiva\r\n\r\nLa tanto decantata «democrazia digitale» si situa appena un passo prima della dittatura degli stupidi e dei creduloni. Serve un antidoto, ed è con questo libro che Charles Seife ci viene in soccorso. Non è che prima di internet gli uomini non mentissero, anzi, però internet ha dato ai mentitori uno strumento fantastico e potente per esercitare liberamente la loro paziente opera distruttiva. Sia chiaro: internet è uno strumento straordinario. Grazie al Web oggi siamo in grado di fare cose che fino a pochi anni fa sembravano semplicemente impensabili. Ma, nel bene e nel male, internet è anche una gigantesca cassa di risonanza, nuova di zecca e potenzialmente devastante, che può essere facilmente usata dai malintenzionati. E loro la usano, eccome! Oggi è più che mai necessario capire come può essere usata l'informazione digitale: riconoscendo i segni delle manipolazioni della Rete si può capire come (e perché) la gente sfrutti le proprietà di questo strumento per cercare di alterare la nostra percezione della realtà. Benvenga allora questa guida per gli scettici,...
Teorie del tutto
Un breve e compatto libro che ci guida attraverso le più note teorie del tutto.\r\n"Una spiegazione dell'universo conosciuto può regnare sovrana per decenni, addirittura per secoli. Poi, magari, viene compiuta una nuova scoperta che accresce il "tutto" già noto e che la teoria accettata non può spiegare senza entrare in contraddizione con se stessa. A quel punto serve una nuova teoria del nuovo "tutto". E il ciclo continua."\r\nAll'alba del secolo scorso, esattamente allo scoccare del 1900, Lord Kelvin proclamò che ormai non c'era più niente di nuovo da scoprire nel campo della fisica. «Non rimangono altro che misurazioni sempre più precise» affermò. Di lì a pochi anni - come sappiamo - Albert Einstein avrebbe ribaltato le conoscenze e l'immagine del mondo fino allora date per certe con la teoria della relatività e aprì una sorprendente nuova fruttuosa stagione nella comprensione delle leggi che regolano l'universo.\r\nAncora nel 1980 Stephen Hawking ipotizzò che la fine della fisica teorica fosse vicina, e che in cambio sarebbe presto comparsa una teoria del tutto che avrebbe finalmente trionfato nella definitiva comprensione della natura. E si sbagliava, ovviamente.\r\nMa cos'è una teoria del tutto? Frank Close è chiaro: «Una teoria...
Il colore dell'inferno. La pena tra vendetta e giustizia
Per un nuovo umanesimo della giustizia.\r\n«Dove mai avrà termine, dove mai placata cesserà la furia di Ate?» L'interrogativo angoscioso di Eschilo non smette di risuonare dopo migliaia di anni. Abbiamo forse dimenticato il nome della funesta divinità greca che prima induceva gli uomini in errore e poi ne esigeva inclemente la punizione, ma della sua vendicatività rimane un'impronta nell'idea di giustizia a cui è ispirata l'attuale civiltà giuridica. La rassicurante contrapposizione tra vendetta e barbarie da un lato - la violenza sommaria del «sangue chiama sangue» - e giustizia e civiltà dall'altro tradisce infatti una infondatezza che sgomenta. Scrutando nel cono d'ombra dell'azione penale con lo sguardo penetrante di chi coglie ambivalenze e fratture nella presunta rotondità dei concetti, Umberto Curi vi rintraccia l'aspetto arcaico e irrisolto che tinge ancora il dispositivo della pena del «colore dell'inferno», secondo l'espressione di Simone Weil. Lungo il tragitto a lui familiare, che dalla grecità dei filosofi e dei tragici arriva a Nietzsche e al pensiero contemporaneo, Curi testa la resistenza, e la fragilità, del principio di giusta «retribuzione» del reato attraverso un castigo adeguato. L'equità che intende garantire era invocata anche dall'ingiunzione biblica «frattura per frattura,...
Nel fumo di Londra. Albert Campion indaga
Ambientato nella classica fumosa Londra dell'età d'oro della crime novel, il romanzo è forse il più elegante e sofisticato dell'autrice.\r\n\r\n«Una leccornia per amanti del giallo» - Il venerdì di Repubblica\r\n«Roba da Hitchcock» - Sette - Corriere della Sera\r\n«Questo, credo, è il romanzo poliziesco che preferisco. Lo rileggo in continuazione, non appena ho rimosso quanto basta per tuffarmici di nuovo» - Antonia S. Byatt, TTL - La Stampa\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nUna nebbia impenetrabile avvolge le strade di una Londra faticosamente impegnata nella ricostruzione post bellica. Una situazione di caos perfetta per pianificare un violento omicidio. Albert Campion, detective gentiluomo, è sulle tracce di un uomo misterioso che, nelle fotografie in cui è ritratto, sembra assomigliare incredibilmente al marito, morto, di una delle vedove di guerra più in vista della società londinese. Una donna che peraltro si è appena riavuta faticosamente dal lutto, cominciando una nuova relazione. Ma la discesa di Campion nei recessi del crimine rivela scenari molto più sinistri di un semplice ricatto. Ambientato nella classica fumosa Londra dell'età d'oro della crime novel, il romanzo è forse il più elegante e sofisticato dell'autrice.
EUR 15.00
Brevi lezioni sul linguaggio
La lingua è una componente fondamentale della nostra vita, l'uso che ne facciamo parla della nostra personalità e del nostro modo di relazionarci agli altri, e sono poche le cose tanto intime per un essere umano come la propria storia e competenza linguistica.\r\n«Un libro che arriva a indagare i meccanismi del cervello. Perché studiare il linguaggio, significa conoscere la nostra umanità» - Robinson\r\n«Negli ultimi tempi ho sentito sempre più urgente il bisogno di scrivere quanto sia bello il linguaggio, quanto sia interessante e appassionante continuare a scoprire la sua inesauribile ricchezza, la sua complessità evolutiva, biologica e strutturale. E, soprattutto, la sua straordinaria umanità: quella formidabile abilità che è di tutti gli essere umani, che ci rende (tutti) umani e che nessun muro - da quelli reali a quelli della stupidità - potrà mai frammentare»\r\n\r\nSecondo alcune fonti, nel mondo ci sarebbero oltre settemila lingue vive. In Europa le lingue parlate sarebbero quasi trecento, delle quali una trentina solo in Italia. Effettivamente, trenta lingue per l'Italia sembrano davvero tante, e molti infatti le «declasserebbero» quasi tutte a semplici dialetti. La distinzione tra lingua e dialetto è però tutt'altro che scontata, e resta comunque il...
I segreti delle nuvole
La risposta più immaginifica, dolce, struggente alla domanda delle domande: da dove veniamo?\r\n\r\nFa' attenzione a ciò che sto per dire: le nuvole non sono quello che pensi. O almeno non sono soltanto quello che pensi. Sopra le nuvole è pieno di bambini, pienissimo. È pieno di bambini che aspettano di essere chiamati alla vita, che aspettano di nascere. Come in comode, soffici, bianchissime, sale d'attesa. Non stupirti, ci sei stato anche tu anche se l'hai dimenticato. Ci siamo stati tutti. Nessuno ricorda di esserci stato, di essersi affacciato, da lassù, e di avere tifato perché i propri possibili genitori si incontrassero, si conoscessero, si innamorassero e decidessero di metterlo al mondo. Ma è successo, altrimenti non saresti qui, non staresti leggendo queste righe\r\n\r\nI segreti delle nuvole racconta la storia di Tommaso e della famiglia Sili. Tra le nuvole e la piccola cittadina di Urbania, tra il cielo e le verdi colline delle Marche. Racconta la vita dolce e spericolata di questo bambino prima di nascere, a diecimila metri dal suolo, e quella che l'aspetta, in una famiglia felice come tante, infelice come tante. Racconta l'attesa, insieme a migliaia di altri bambini, e poi...
Il tutto e il niente. Sulla bellezza dell'universo
Più conosciamo la realtà, più ci appare misteriosa, ma è solo continuando a interrogarci su di essa che una rosa sarà ancora molto di più di una semplice rosa.\r\n\r\nInterrogato da un amico artista che gli chiese se uno scienziato, studiando una rosa, non ne uccidesse la bellezza, Richard Feynman rispose che lui riusciva senz'altro a percepirne lo splendore, ma vedeva anche un'altra bellezza, più profonda, rivelata solo dalla comprensione: il fatto, per esempio, che i fiori abbiano assunto colori sgargianti nel corso dell'evoluzione per attirare gli insetti. Una conoscenza più precisa non toglie niente alla bellezza del fiore, anzi dà alla rosa\r\nancora più fascino e mistero.\r\nÈ proprio dallo stupore e dalla meraviglia quotidiana che proviamo per il mondo intorno a noi che Stefan Klein prende spunto per rivelarci la sorprendente bellezza dell'universo: come può un uragano dall'altra parte del mondo rivelare l'imprevedibilità del clima e del caso? L'irreversibilità del tempo che passa, improvvisamente si manifesta a noi nel colore della barba che va ingrigendosi; un divertente racconto poliziesco riesce a spiegare al meglio i concetti di multiverso e di entanglement quantistico; le riflessioni di Einstein sulla luce danno corpo allo spaziotempo; esiste davvero...
Filosofia del Don Giovanni. Alle origini di un mito moderno. Ediz. ampliata
«Il dongiovannismo non è concepibile se non come "fase suprema" dell'ateismo»\r\n\r\nDon Giovanni percorre la modernità con la tracotanza dell'eroe eponimo dell'erotismo seriale e insaziabile. L'appellativo comune ricalcato su di lui qualifica l'amatore compulsivo, il donnaiolo senza requie, l'agonista del corteggiamento che aggiorna di continuo il proprio medagliere. Ma un simile stereotipo di sfrenatezza sessuale è in gran parte dovuto all'equìvoco in cui sono rimaste intrappolate le tradizioni interpretative che a lungo si sono cimentate con la figura di Don Giovanni. Finissimo indagatore della vitalità dei miti antichi, Umberto Curi qui riequilibra nettamente il profilo di quello che giudica il mito più emblematico degli ultimi secoli, restituendogli la pregnanza teologica e filosofica rimasta occultata per l'eccesso di enfasi sulle prodezze carnali. Solo se lo si libera dalle strettoie del paradigma seduzione/dannazione, si riesce infatti a decifrare l'enigma delle tre versioni principali - le pièces secentesche di Tirso de Molina e di Molière e il «dramma giocoso» di Mozart-Da Ponte - che mettono in scena Don Giovanni: l'asimmetria tra la colpa che gli si imputa e la pena atroce a cui viene condannato. Sia che perverta l'amore in inganno, e schernisca così il caposaldo della...
L' esperimento del mondo. Mistica e filosofia nell'arte di Fabio Mauri
«Non si può essere incolti al punto di amare solo cose di alta qualità». Come una saetta, l'arguzia di Fabio Mauri fulmina qualsiasi proposito di ridurre l'arte alla pura dimensione estetica. A lui, tra i massimi esponenti dell'avanguardia italiana degli ultimi cinquant'anni, il titolo stesso di «artista» suonava enfatico e fuorviante. Forse eccessivo per difetto. Preferiva considerarsi uno sperimentatore di atti linguistici espressi con tecniche diverse, dai dipinti ai collage, dal teatro alle installazioni agli scritti teorici: quadri che si scoprono attivi, diagnosi che diventano performative, corpi che passano all'azione. Ed è infatti l'«azione», «la forma del fare», il carattere distintivo della ricerca di Mauri, secondo Giacomo Marramao, che qui testimonia l'amicizia di una vita attraverso le riflessioni che l'hanno accompagnata. Ciascuno è stato interprete dell'altro, in un conversare mai interrotto che tocca il senso stesso dell'arte e del pensiero. Per Marramao, «l'arte al di là dell'arte» di Mauri allestisce una strabiliante officina di incessante smontaggio-rimontaggio della macchina scenica del mondo, tenendo alto così il proprio «coefficiente di radicalità», innanzitutto filosofico. Per Mauri, l'amico filosofo - a cui affida un ruolo-chiave nella sua performance più celebre - possiede un modo «quasi fisico» di...
Arti del metallo e alchimia
Diviso in due parti, una sorta di dittico, Arti del metallo e alchimia rappresenta la summa del pensiero e degli studi di Mircea Eliade sulla mitologia alchemica.\r\n\r\nNella prima parte miti, riti e simboli peculiari alle attività del minatore, del metallurgo e del fabbro sono considerati secondo la prospettiva di uno storico delle religioni, tentando di comprendere l'atteggiamento dell'uomo delle civiltà arcaiche di fronte alla materia e di seguirlo nelle avventure spirituali in cui si è trovato quando scoprì di poter intervenire sulla natura e sul «modo d'essere» delle sostanze. Nella seconda parte Eliade affronta invece l'ideologia e le tecniche alchemiche. È qui che troviamo il nucleo di quella che solo più tardi sarebbe diventata una vera e propria scienza empirica - la chimica - quando perse la sua aura mitica, mistica e sacra per diventare un'«esperienza profana».
EUR 17.10
La vita uccide in prosa. Le indagini di Norberto Melis
Un nuovo caso per il vicequestore Melis\r\n\r\n«Scopritelo, Tuzzi, e leggete tutto quello che ha scritto.» - Fabrizio d'Esposito, Il Fatto Quotidiano\r\n«Tuzzi si dimostra un maestro.» - Ranieri Polese, Corriere della Sera\r\n«Attualmente il miglior autore di gialli di qualità.» - Corrado Augias, il Venerdì di Repubblica\r\n\r\nSettembre 1988. Un grigio impiegato del Catasto viene ucciso a revolverate mentre è nel giardino della sua villetta, vicina al Parco Lambro. Un tentativo di rapina? Un incidente? Il gesto folle di qualcuno in preda ai fumi della droga? O una vendetta? I trascorsi professionali dell'uomo non offrono supporti a quest'ultima pista, in apparenza la più promettente. Ma forse il grigio impiegato non era poi così prevedibile nella quotidianità delle proprie azioni: si scopre infatti che il vecchio padre disabile…\r\nChe la chiave del delitto vada cercata, allora, tra le pieghe di una famiglia apparentemente normale, dalla vita che sembra un susseguirsi di giorni e di gesti assolutamente banali? Mentre Melis e suoi uomini si arrovellano, percorrendo piste che una dopo l'altra si renano nelle più sterili conclusioni, gli anni Ottanta sembrano celebrare i loro massimi fasti: in quell'anno, il 1988, il Milano di Berlusconi, Sacchi e Gullit ha vinto...
Vertigine. La tentazione dell'identità
La repulsione/attrazione per il baratro non è solo una patologia diffusa: a "soffrire di vertigini" è, costitutivamente, la filosofia stessa.\r\n«Andrea Cavalletti è uno dei filosofi italiani più innovativi. Sotto il suo sguardo tutto appare in una nuova luce» - Giorgio Agamben\r\nMal di vuoto, terrore delle altitudini che in realtà è paura di cedere alla tentazione di lasciarsi cadere: tutti sanno che cos'è l'acrofobia, e molti ne sono affetti. Prima di Freud, le cosiddette «scienze dell'anima», tra cui la nascente psichiatria, riservavano alle vertigini un posto d'onore nel quadro delle patologie mentali, giudicandole l'elemento destabilizzante e intossicante - repulsivo e attrattivo insieme - senza il quale la coscienza stessa non era concepibile. Alcuni si spingevano fino a indurle nei pazienti attraverso minacciose terapie rotatorie. In modo non cruento, ma altrettanto radicale, la vertigine si accampa anche nella filosofia degli ultimi due secoli. Se a Montaigne e a Pascal poteva ancora apparire un perturbamento della ragione a opera dell'immaginazione, in seguito il pensiero smette di assimilarla a un'occasionale instabilità immaginativa da vincere, per riconoscerla parte del suo stesso procedere: l'identità si manifesta malferma, cinetica, opaca, vertiginosa appunto. La critica del paradigma coscienziale e della sua...
Ascoltate il matrimonio
Una coppia sulla via del divorzio, una strana terapeuta, una quarta presenza nella stanza: il matrimonio.\r\n\r\n«La storia breve, serrata ma coinvolgente, di quella che l'autore definisce l'esperienza definitiva, illuminante, di una\r\nterapia di coppia: "Dovete fare in modo di aver voglia di dirvi tutto.\r\nNon potete obbligarvi. Non funziona mai"» - San Francisco Chronicle\r\n\r\n«Lo scrittore americano John Jay Osborn ci introduce di soppiatto nello studio di una terapeuta. È lì che vengono\r\ncondivisi i segreti, talvolta corrosivi, talvolta commoventi» - Le Journal de Montréal\r\n\r\n«John Jay Osborn ha concepito il suo romanzo come una pièce teatrale, ricca di dialogo e vivacissima» - Le Monde\r\n\r\n«Un'analisi così schietta porta a una prosa altrettanto schietta, pulita; eppure, ogni tanto Osborn si avventura in\r\nterritorio lirico» - StarTribune\r\n\r\n«Il lettore entra nelle rovine e nella ricostruzione di questo matrimonio, riconoscendosi nell'uno o nell'altro dei\r\nprotagonisti, e imparando come una coppia possa riconciliarsi e funzionare anche meglio di prima. Attraverso una\r\nscrittura e una drammaturgia essenziale, il romanzo scava in profondità nell'aspetto psicologico della questione» - Wiener Zeitung\r\n\r\nUn matrimonio nasce dall'amore, ma non solo: un matrimonio è fatto di soldi, di case, di impegni da incastrare, eventualmente di figli. Un matrimonio è pieno di milioni di...
Come capire E=mc2
È la formula più famosa di tutti i tempi. Ma quanti di noi sanno che cosa significa, esattamente? E perché è ancora importante per noi cent'anni dopo la sua esposizione?\r\nIl fisico di fama mondiale Christophe Galfard considera il significato reale dietro all'iconica sequenza di simboli di cui è composta la più nota equazione di Einstein. Nello stile accessibile ed evocativo che lo contraddistingue, Galfard dispiega in un racconto appassionato l'impatto di questa teoria sulla nostra visione della realtà, portandoci a una nuova comprensione della natura dello spazio e del tempo.
EUR 11.40
Magnifici perdenti
Frasi tagliate come diamanti, dialoghi lapidari e venati di humour per un'insolita storia d'amore e agonismo.\r\n\r\n«Una breve, essenziale delizia di romanzo... leggendo, si continua a girare compulsivamente pagina, anche quando non succede niente di particolare, anche quando si tratta solo di un'altra giornata sulle colline del Tour de France» - The New York Times\r\n«Per il ritmo e il tono, la prosa di Reed ricorda quella di Don DeLillo. Accanto alle idee e ai dialoghi umoristici, c'è vera suspense, e un dramma umanissimo» - Kirkus Review\r\n\r\n«La prosa di Reed, stringata, essenziale, scevra di sentimentalismo, offre al lettore il racconto di una famosissima gara ciclistica, insieme al ritratto intimo di una coppia alle prese con l'ambizione e il raggiungimento di mete difficili» - Publishers Weekly\r\n\r\n\r\nSol e Liz sono sposati, e innamorati. Sol è innamorato di Liz, e Liz di Sol, ma Sol è anche innamorato della sua professione di ciclista, e Liz del proprio lavoro di genetista. Sol, il cui motto è «Per noi la vita è ciclismo, il ciclismo la vita», corre al Tour de France come gregario di Fabrice, non per vincere, ma per far vincere la squadra. Liz definisce lo scopo del...
Molto mossi gli altri mari
Proposto per il Premio Strega 2020 da Marco Cassini.\r\nFrancesco Longo ha scritto un romanzo breve che ha il respiro largo di un classico. Ci convoca in quello spazio speciale in cui tutti, ogni anno, siamo stati eterni per tre mesi - da giugno a settembre - quando l'estate finalmente spalancava le porte ai desideri andati in letargo per tutto l'inverno.\r\n«Molto mossi gli altri mari si distende come un malinconico blues marino, un romanzo tenero e franante, un lungo addio alla giovinezza, dove "il nostro desiderio dell'eccesso" si appaga solo momentaneamente nella pienezza cristallizzata dell'attimo» - Filippo La Porta, Robinson\r\nRimpianti e attese, sembra non possano esistere altri stati d'animo nella Baia di Santa Virginia, una spiaggia sotto un promontorio cupo e selvaggio. Quando la radio annuncia l'arrivo di una tempesta anomala che si abbatterà sulla costa, i ragazzi che hanno passato lì tutte le estati della loro vita tornano per cavalcare le onde epiche che hanno sempre invocato. Michele, l'unico di loro a essere nato a Santa Virginia - conosce a memoria ogni quercia e sentiero del promontorio -, oltre all'allerta meteo riceve la notizia che Micol si sta per sposare. È la ragazza...