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La timidezza delle rose
Diana è una bella ragazza poco più che ventenne. Tutto per lei sembra scorrere normalmente - amici, amori, studio - fino a quando una lettera sconvolge ogni cosa. La madre, infatti, prima di morire le ha scritto, rivelandole l'esistenza di una sorella gemella, Mary, che il padre, lasciandola, aveva portato via con sé. Inizialmente Diana non ha voglia di cercarla, presa com'è dalla sua vita. Succedono però alcune cose che le fanno cambiare idea: le parole di un misterioso cartomante che la inducono a riflettere sul suo destino (Diana sogna da tempo di diventare scrittrice, ma è avviata a una brillante carriera di avvocato) e il ritrovamento delle lettere spedite da Mary alla madre, lettere che parlano di un «giardino delle rose» a Istanbul e di una certa Zeynep Hanim, che le avrebbe insegnato a capire il linguaggio di questi meravigliosi fiori. La ricerca di Mary si rivelerà per Diana qualcosa di molto più profondo: un viaggio alla scoperta di sé e dei sogni accantonati. Perché tutto può accadere, persino udire la voce delle rose.
EUR 15.20
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Rivista Linus. Maggio 2018
A maggio Linus ritorna bambino!\r\n\r\nLinus torna in edicola con un nuovo direttore, una nuova veste grafica, un nuovo concetto editoriale, ma soprattutto con un nuovo spirito.\r\nUn ritorno alle origini e nello stesso tempo un viaggio nel presente per scoprire il futuro.\r\nLa copertina di questo nuovo corso è un'opera inedita di Art Spiegelman, l'autore dell'immortale Maus, uno dei più apprezzati e prestigiosi fumettisti viventi.\r\nSi inaugura dunque sotto i migliori auspici una stretta e felice collaborazione dell'artista americano con linus, che porterà alla pubblicazione, nei prossimi numeri, di altre opere inedite di Spiegelman. Alcuni suoi lavori sono presenti anche nell'inserto upside-down,Resist! Uscito in America dopo l'elezione di Trump - sotto la direzione di Françoise Moulye Nadja Spiegelman - la rivista contiene i lavori delle più grandi fumettiste e illustratrici mondiali - con l'apporto di alcuni artisti uomini che hanno prestato le loro opere a una giusta causa - e si può considerare il precursore del movimento Me Too, schierandosi sin da allora contro tutti i tipi di molestie e una visione rapace della sessualità.\r\nLa scelta di inserire Resist! in questo primo volume ha il chiaro obiettivo di trasmettere fin da subito anche l'anima civile e...
Rivista Linus. Giugno 2018
L'inedito letterario di questo numero è un'autentica gemma preziosa: un racconto del padre del giallo italiano, Giorgio Scerbanenco, con le illustrazione di Manuele Fior.\r\n\r\nTrent'anni fa, il 16 giugno del 1988, moriva Andrea Pazienza. A lui e alla sua eredità è dedicato questo numero di linus, a partire dalla copertina, dove campeggia un meraviglioso ritratto di Paz, disegnato da Paolo Bacilieri.\r\nDi Pazienza riproponiamo una storia lirica e nuda del 1987, Sogno, certi che l'aspetto più delicato del grande Paz possa contagiarci tutti, ora che l'estate è alle porte. In questo numero, dunque, gli tributiamo un sentito omaggio con un contributo di Massimo Zamboni, chitarra del punk emiliano, che ci racconta la Bologna di quegli anni, culla di molte storie memorabili. Hanno inoltre sfoderato i loro pennelli alcuni tra i più grandi autori della scena contemporanea, da Davide Toffolo al già citato Paolo Bacilieri, passando per Tuono Pettinato e, grazie a un fortunoso ritrovamento - una sceneggiatura inedita, disegnata da Giuseppe Palumbo - oggi possiamo leggere Il mare d'inverno, storiella improvvisata durante una lezione alla scuola di fumetto Zio Feininger dove Pazienza insegnava (grazie a Nino Pellacani, campione di basket e al tempo studente della...
Rivista Linus. Luglio 2018
Pubblicata per la prima volta nel 1965, Linus è la prima rivista italiana interamente dedicata al mondo dei fumetti.\r\n\r\nIl primo direttore fu Giovanni Gandini, che portò in Italia le strisce di Peanuts, Popeye, Li'l Abner, Bristow, Dick Tracy e pubblicò per la prima volta personaggi italiani come Valentina di Guido Crepax. Con il tempo l'interesse del magazine si estese ad altri ambiti: società, politica, mass media e letteratura. Negli anni hanno collaborato con la rivista grandi intellettuali italiani, nomi del calibro di Umberto Eco ed Elio Vittorini con interventi e strisce satiriche come quelle di Altan, Alfredo Chiappori, Sergio Staino, Ellekappa, Angese, Vauro, Bruno D'Alfonso. Nel 1972 Giovanni Gandini venne sostituito dall'intellettuale, giornalista e scrittore Oreste del Buono. In seguito a un periodo di crisi, a maggio e giugno 2013 la rivista non venne pubblicata. Ma ritornò sugli scaffali a luglio dello stesso anno sotto il marchio Baldini & Castoldi.
EUR 5.70
Rivista Linus. Agosto 2018
Pubblicata per la prima volta nel 1965, Linus è la prima rivista italiana interamente dedicata al mondo dei fumetti.\r\n\r\nIl primo direttore fu Giovanni Gandini, che portò in Italia le strisce di Peanuts, Popeye, Li'l Abner, Bristow, Dick Tracy e pubblicò per la prima volta personaggi italiani come Valentina di Guido Crepax. Con il tempo l'interesse del magazine si estese ad altri ambiti: società, politica, mass media e letteratura. Negli anni hanno collaborato con la rivista grandi intellettuali italiani, nomi del calibro di Umberto Eco ed Elio Vittorini con interventi e strisce satiriche come quelle di Altan, Alfredo Chiappori, Sergio Staino, Ellekappa, Angese, Vauro, Bruno D'Alfonso. Nel 1972 Giovanni Gandini venne sostituito dall'intellettuale, giornalista e scrittore Oreste del Buono. In seguito a un periodo di crisi, a maggio e giugno 2013 la rivista non venne pubblicata. Ma ritornò sugli scaffali a luglio dello stesso anno sotto il marchio Baldini & Castoldi.
EUR 4.50
Rivista Linus. Settembre 2018
Pubblicata per la prima volta nel 1965, Linus è la prima rivista italiana interamente dedicata al mondo dei fumetti.\r\n\r\nIl primo direttore fu Giovanni Gandini, che portò in Italia le strisce di Peanuts, Popeye, Li'l Abner, Bristow, Dick Tracy e pubblicò per la prima volta personaggi italiani come Valentina di Guido Crepax. Con il tempo l'interesse del magazine si estese ad altri ambiti: società, politica, mass media e letteratura. Negli anni hanno collaborato con la rivista grandi intellettuali italiani, nomi del calibro di Umberto Eco ed Elio Vittorini con interventi e strisce satiriche come quelle di Altan, Alfredo Chiappori, Sergio Staino, Ellekappa, Angese, Vauro, Bruno D'Alfonso. Nel 1972 Giovanni Gandini venne sostituito dall'intellettuale, giornalista e scrittore Oreste del Buono. In seguito a un periodo di crisi, a maggio e giugno 2013 la rivista non venne pubblicata. Ma ritornò sugli scaffali a luglio dello stesso anno sotto il marchio Baldini & Castoldi.
EUR 4.50
Rivista Linus. Ottobre 2018
Pubblicata per la prima volta nel 1965, Linus è la prima rivista italiana interamente dedicata al mondo dei fumetti.\r\n\r\nIl primo direttore fu Giovanni Gandini, che portò in Italia le strisce di Peanuts, Popeye, Li'l Abner, Bristow, Dick Tracy e pubblicò per la prima volta personaggi italiani come Valentina di Guido Crepax. Con il tempo l'interesse del magazine si estese ad altri ambiti: società, politica, mass media e letteratura. Negli anni hanno collaborato con la rivista grandi intellettuali italiani, nomi del calibro di Umberto Eco ed Elio Vittorini con interventi e strisce satiriche come quelle di Altan, Alfredo Chiappori, Sergio Staino, Ellekappa, Angese, Vauro, Bruno D'Alfonso. Nel 1972 Giovanni Gandini venne sostituito dall'intellettuale, giornalista e scrittore Oreste del Buono. In seguito a un periodo di crisi, a maggio e giugno 2013 la rivista non venne pubblicata. Ma ritornò sugli scaffali a luglio dello stesso anno sotto il marchio Baldini & Castoldi.
EUR 4.50
Rivista Linus. Novembre 2018
Pubblicata per la prima volta nel 1965, Linus è la prima rivista italiana interamente dedicata al mondo dei fumetti.\r\n\r\nIl primo direttore fu Giovanni Gandini, che portò in Italia le strisce di Peanuts, Popeye, Li'l Abner, Bristow, Dick Tracy e pubblicò per la prima volta personaggi italiani come Valentina di Guido Crepax. Con il tempo l'interesse del magazine si estese ad altri ambiti: società, politica, mass media e letteratura. Negli anni hanno collaborato con la rivista grandi intellettuali italiani, nomi del calibro di Umberto Eco ed Elio Vittorini con interventi e strisce satiriche come quelle di Altan, Alfredo Chiappori, Sergio Staino, Ellekappa, Angese, Vauro, Bruno D'Alfonso. Nel 1972 Giovanni Gandini venne sostituito dall'intellettuale, giornalista e scrittore Oreste del Buono. In seguito a un periodo di crisi, a maggio e giugno 2013 la rivista non venne pubblicata. Ma ritornò sugli scaffali a luglio dello stesso anno sotto il marchio Baldini & Castoldi.
EUR 5.70
Rivista Linus. Dicembre 2018
Pubblicata per la prima volta nel 1965, Linus è la prima rivista italiana interamente dedicata al mondo dei fumetti.\r\n\r\nIl primo direttore fu Giovanni Gandini, che portò in Italia le strisce di Peanuts, Popeye, Li'l Abner, Bristow, Dick Tracy e pubblicò per la prima volta personaggi italiani come Valentina di Guido Crepax. Con il tempo l'interesse del magazine si estese ad altri ambiti: società, politica, mass media e letteratura. Negli anni hanno collaborato con la rivista grandi intellettuali italiani, nomi del calibro di Umberto Eco ed Elio Vittorini con interventi e strisce satiriche come quelle di Altan, Alfredo Chiappori, Sergio Staino, Ellekappa, Angese, Vauro, Bruno D'Alfonso. Nel 1972 Giovanni Gandini venne sostituito dall'intellettuale, giornalista e scrittore Oreste del Buono. In seguito a un periodo di crisi, a maggio e giugno 2013 la rivista non venne pubblicata. Ma ritornò sugli scaffali a luglio dello stesso anno sotto il marchio Baldini & Castoldi.
EUR 5.70
Tirar mattina
A vent'anni dalla morte, ripubblicare il capolavoro di Umberto Simonetta offre l'occasione per scoprire o recuperare la vena comica e satirica, ma anche malinconica e amara di un appassionato narratore della nostra storia.\r\n«Fondamentale, in Tirar mattina, è Milano, trama tessuto e midollo del romanzo.» - Giorgio Vasta, Robinson - la Repubblica\r\n«Simonetta mette da parte ritegno e mestiere per consegnarci il ritratto più pungente e concreto possibile di uno sbandato cittadino, per capovolgere e parodiare il tema di tanta narrativa americana (il tema, tanto per stare agli ultimi esempi, de Il giovane Holden di Salinger e di Corri, coniglio di Updike), e cioè il mito dell'evasione. Il suo Aldo ha tentato di evadere dal disordine nell'ordine, ma ritorna all'ovile: e proprio a questo ritorno dobbiamo un testo amaro e saporoso, una lettura interessante.» - Oreste del Buono\r\n\r\n\r\n\r\nTirar mattina racconta di Aldino che all'alba dei suoi trentatré anni ha deciso di mettere la testa a posto trovando finalmente un lavoro, proprio lui che finora si è arrabattato con mille lavori diversi, il più delle volte discutibili, riuscendo a scampare la vita da operaio come suo padre. Ma prima di cominciare la sua nuova vita da...
Magnifici malfattori. Storia illustrata dei briganti toscani. Edizione con fumetto
Storia illustrata dei briganti toscani. Tavole illustrate di Francesco Rubino. Con testi storici di Fausto Vitaliano. Questa edizione in brossura comprende il fumetto "Vita e morte del brigante Federigo Bobini detto Gnicche", con sceneggiatura di Francesco Guccini e disegni di Francesco Rubino.\r\n\r\nLungo l'arco degli anni l'attenzione e l'amore di Francesco Guccini per i briganti dell'Appennino tosco-emiliano non è mai venuta meno ed è passata dentro le pagine dei romanzi scritti con Loriano Macchiavelli (Lo spirito e altri briganti e Appennino di sangue) e più in generale nella tonalità leggendaria che informa di sé i suoi personaggi ribelli.\r\nIn questo libro torna Gnicche, e insieme a lui si fanno Avanti altre figure mitiche come Domenico Tiburzi detto Domenichino, Tommaso Bartolomei detto Barbanera ed Enrico Stoppa detto Righetto.\r\nOgni brigante ha avuto la sua storia, la sua leggenda, la sua canzone. Non c'è «malfattore» (con questo appellativo venivano segnalati i briganti) che non abbia lavorato nella immaginazione popolare destando desideri di rivolta e di lotta per la libertà.\r\n\r\nAnsuini e Menichetti, Baicche, Barbanera, Basilocco, Fioravanti, Gnicche, l'Orcino, Antonio Ranucci, Sagresto, Enrico Stoppa (Righetto), Domenico Tiburzi. Erano briganti, assassini, malfattori. I loro nomi comparivano sugli annunci di arresti ed...
Volpe
Jennifer non ama attirare l'attenzione su di sé, le piace la solitudine e vuole solo essere lasciata in pace a suonare la sua musica. Ma una nuova amicizia la costringe a uscire dal guscio e a scoprire un nuovo modo di stare al mondo.\r\n\r\n"Mi gira la testa mentre ripenso a poco fa. Io e Markus Anderson ci siamo baciati. Ma in quale universo è realizzabile una cosa del genere? Non nel mio. Non nel suo."\r\n\r\nLei ha sedici anni, è un'anima schiva e solitaria e ha i capelli rosso fuoco: per questo, a scuola, tutti la chiamano Volpe. Lui è Markus, il più bello e carismatico della classe, quello che eccelle negli sport, pieno di ragazze, sempre al centro dell'attenzione. Lei vive in una fattoria, lui in una villa degna di un vip. Lei ama la musica country pop di Taylor Swift, lui il rock. Volpe e Markus sembrano davvero il giorno e la notte. Eppure, all'improvviso tutto cambia: a scuola arrivano Abby e il professor Johnson e per Volpe inizia una vita nuova; per la prima volta sarà costretta a mettersi in gioco e a fare i conti con la sua passione segreta...
Otto giorni in Niger. Un diario a due voci
Nell'inverno del 2017 Edoardo Albinati e Francesca d'Aloja si uniscono a una missione dell'UNHCR in Niger, nel cuore dell'Africa. Otto giorni, poco più di una settimana - e due sguardi, due voci, per cercare di capire e raccontare cosa succede in quel crocevia dove passano profughi e armi, migranti e uranio, mentre il deserto avanza e l'acqua scarseggia sempre più.\r\nIl Niger è uno dei Paesi più poveri al mondo, ma pronto ad accogliere un numero impressionante di rifugiati dal Mali e dalla Nigeria, senza contare gli sfollati interni. Del fiume di denaro occidentale versato per combattere i nostri incubi, cioè migranti e terroristi, la gente del posto non vede che l'ombra. La miseria è onnipresente come la sabbia rossa e metafisica che copre ogni cosa. Eppure proprio qui viene offerto asilo e protezione alle donne liberate dalle carceri libiche, e ai bambini eritrei senza famiglia - «messaggi in bottiglia abbandonati alle onde».\r\nSenza lasciarsi condizionare da alcuna idea preconcetta, Albinati e d'Aloja scoprono sul campo la sorprendente serenità delle genti di fronte agli orrori, la disponibilità verso gli altri e la gioia autentica di aiutare. Negli ultimi anni, innumerevoli immagini hanno documentato i drammi...
A mano disarmata. Cronaca di millesettecento giorni sotto scorta
Vincitrice del Premio Estense 2018\r\n\r\nUna testimonianza puntuale, incalzante, senza respiro, che non dimentica mai la sua dimensione di donna, di madre e di moglie contesa alla serenità famigliare\r\n\r\n«La storia vera di una giornalista che ha denunciato i clan di Ostia e vive sotto scorta.» - Corriere della Sera\r\n\r\nSiamo a Ostia, nel 2013, e tra gli abitanti di quei palazzi c'è anche Federica Angeli, cronista di nera per le pagine romane di «la Repubblica», che in quella periferia è nata e cresciuta. Da tempo si occupa dei clan locali e ha subìto gravi minacce. Sa quindi come è fatta la paura, ma crede che l'altra faccia della paura sia il coraggio. Se i vicini rientrano obbedienti al comando del boss, lei decide di denunciare ciò che ha visto. Dal giorno dopo la sua vita è stravolta: per la sua incolumità le è assegnata una scorta, eppure nessuna intimidazione fa vacillare la sua fede in un noi con cui condividere la lotta per la legalità. La storia giudiziaria di cui è protagonista fino alle più recenti sentenze ci parla di una possibile seppur faticosa vittoria, confermando che tutti insieme possiamo alzare la testa e cambiare...
Primo, cittadino. Perché l'Italia deve (ri)partire dai sindaci
Un saggio da uno dei sindaci più amati d'Italia, per spiegare perché la figura del primo cittadino avrà un'importanza sempre maggiore.\r\n\r\nDa sempre nell'immaginario collettivo, di grandi e bambini, il sindaco è il politico a cui si fa riferimento per tutto, quello chiamato a risolvere ogni problema della comunità in cui viviamo. Ormai sono passati 25 anni da quando, nel giugno 1993, fu istituita l'elezione diretta del sindaco, che da allora è il vero raccordo fra l'elettorato e il governo centrale, colui che cerca di mediare tra le forze opposte per il bene della sua città. Il proprio sindaco lo si ama o lo si odia, ma in ogni caso su di lui si può misurare concretamente la distanza fra le promesse e le cose fatte. E di certo quella del sindaco incarna la vera gavetta della politica, quella del mettersi al servizio degli altri. In questo saggio, sorta di diario personale, uno dei sindaci più amati d'Italia (secondo il monitoraggio di Index Research che ogni anno stila la classifica dei 38 sindaci più apprezzati) spiega perché la figura del primo cittadino avrà un'importanza sempre maggiore, restituendo alla gente la fiducia nella politica in...
L' istituzione negata
«Noi neghiamo dialetticamente il nostro mandato sociale che ci richiederebbe di considerare il malato come un non-uomo e, negandolo, neghiamo il malato come non-uomo. Noi neghiamo la disumanizzazione del malato come risultato ultimo della malattia, imputandone il livello di distruzione alle violenze dell asilo, dell'istituto, delle sue mortificazioni e imposizioni; che ci rimandano poi alla violenza, alla prevaricazione, alle mortificazioni su cui si fonda il nostro sistema sociale.» La grande lotta di Franco Basaglia comincia con un «no» totale, spalancando le porte su un'istituzione, una scienza e una società che mostrano il loro volto denudato nelle sue vergogne più nascoste.
EUR 15.20
Che cos'è la psichiatria?
«Il punto che mi pare renda di grande attualità la ristampa - ora che si conferma un diverso trattamento della sofferenza mentale - di un volume in cui i problemi della chiusura, dell'apertura, del significato dell'istituzione, del lavoro, dei farmaci, della terapeuticità dei rapporti, del rischio della libertà del malato come primo elemento di riduzione del potere del medico, rimbalzano di discussione in discussione nelle assemblee di reparto, in quelle di comunità, nelle riunioni dei medici e degli infermieri, nelle analisi degli operatori che già prevedono di dover via via "distruggere l'equilibrio raggiunto per uscire da quello che può diventare un nuovo sistema chiuso"...» Dalla prefazione di Franca Ongaro Basaglia che ha curato nel 1997 questa ristampa, a trent'anni da "Che cos'è la psichiatria?" ovvero dall'avvio dell'esperienza di Gorizia. Parole allora nuove nel mondo oscuro dove la follia stava rinchiusa, mondo soprattutto di miseria, violenza e soprusi.
EUR 15.20
Crimini di pace. Ricerche sugli intellettuali e sui tecnici come addetti all'oppressione
Le testimonianze raccolte in questo libro, curato da Franco Basaglia e sua moglie Franca Ongaro e pubblicato per la prima volta nel 1975, costituiscono una sorta di ricerca a più voci sul ruolo dell'intellettuale e del tecnico come custodi di istituzioni violente. Attraverso l'approfondimento della funzione che regge le diverse ideologie scientifiche (la psichiatria, la storiografia, la psicologia, la sociologia, la criminologia, la medicina), questi contributi vogliono risalire alla funzione dell'ideologia quale strumento di conservazione del nostro sistema sociale.
EUR 15.20
La maggioranza deviante. L'ideologia del controllo sociale totale
«La popolazione moderna - scrive lo psichiatra americano Jurgen Ruesch citato in questo libro - è formata da un gruppo centrale che comprende governo, industria, finanza, scienza, ingegneria, esercito e istruzione. Attorno a questo nucleo ruota un cerchio di consumatori di beni e servizi. Alla periferia si trovano poi i marginali che non hanno alcuna funzione significativa nella nostra società...» Il problema del drop out, del deviante, di colui che non vuole inserirsi o che non può inserirsi, del misfit al quale l'abito sociale va troppo stretto, si dilata dunque fino al paradosso di una sorta di devianza universale. Questo problema e l'ideologia che lo governa costituiscono il tema del presente volume, pubblicato per la prima volta nel 1971.
EUR 14.25
Il romanzo del «vecio»
«Secondo me il massimo del divertimento, non della goduria, è giocar bene, meritare di vincere e vincere.»\r\n\r\n«Bearzot ha sempre interpretato il suo ruolo con grande rigore e non occorreva entrare nello spogliatoio azzurro per capire che razza di rapporto ci fosse tra allenatore e giocatori, quale entusiasmo e quale grado di dedizione fosse capace di smuovere quel friulano tutto d'un pezzo. Un bell'esemplare davvero, il vecchio Bearzot, di razza purissima» - Indro Montanelli\r\n\r\nLui, Bearzot, classe 1927, oggi avrebbe 90 anni. Per tutti era il «vecio», come lo aveva soprannominato Giovanni Arpino. Ci sono persone, nel mondo dello sport come nella vita, di cui è impossibile non sentire la mancanza. Enzo Bearzot è una di queste. In molti possono limitarne il ricordo, indelebile, a quando, allenatore della Nazionale italiana, sollevò la Coppa del mondo al Santiago Bernabeu, la sera dell'11 luglio 1982, quando gli Azzurri vinsero un Mondiale contro tutto e tutti. Ma per scoprire molto altro non resta che leggere il libro che Gigi Garanzini gli ha dedicato. In una lunga intervista è Bearzot stesso a parlarci del giocatore che è stato e dell'allenatore che è diventato. Si va dall'infanzia in Friuli agli...