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La ragazza con la pistola
New Jersey. 1914. Constance Kopp non è esattamente la tipica donna del suo tempo. È più alta di quasi tutti gli uomini che incontra, non è attratta dal matrimonio né dalle faccende domestiche, e vive isolata dal mondo da quindici anni - da quando, cioè, un segreto inconfessabile aveva spinto lei e le sue sorelle a lasciare la città per rintanarsi in una fattoria in campagna. Un giorno, in un incidente stradale, Henry Kaufman, un uomo potente e senza scrupoli, proprietario di una fabbrica per la colorazione dei tessuti, distrugge il loro calesse, e la disputa sui danni presto si trasforma in una guerra dove volano mattoni, proiettili e minacce. Quando lo sceriffo la convince a dargli una mano per obbligare Kaufman ad ammettere le sue responsabilità, si scopre che Constance ha un vero talento sia nel maneggiare le armi sia nel dare la caccia ai criminali, tanto che questa sua dote potrebbe aprirle una nuova strada nella vita: diventare la prima donna vicesceriffo della storia. Amy Stewart, partendo da un episodio storico dimenticato, ci fa scoprire un'indimenticabile eroina: una donna in anticipo non solo sul suo tempo, ma a volte anche sul...
Tre minuti
Può la vita cambiare in soli centottanta secondi? Per la protagonista, una quindicenne di cui non sapremo mai il nome, sì. Una mattina, prima di andare a scuola, si chiude in bagno perfare un testdi gravidanza. Durata, appunto, tre minuti. Nell'attesa, fra la lavatrice e latazza del water su cui è seduta, vengono a galla paure, rimorsi, desideri, delusioni. «A quindici anni dovrei avere tutta la vita davanti e invece ho l'impressione che la mia sia finita sui sedili di una Clio.» Ma non confessa a nessuno l'esito del test: né a Nicola Fiore, o Nick Flower, il bel tenebroso con il quale ha fatto l'amore per la prima volta e che da quel giorno non si fa sentire, né alle sue migliori amiche - la Mari e Ambra - né al lettore. E la sua vita prosegue. La scuola, Milano, le feste con gli amici, i giochi di parole. Stefano Mele infatti è Steve Apples, Margherita Polli è Margaret Chickens, Lorenzo Viale è Lawrence Boulevard, Andrea Maggini è Andrew Smallmays, Penelope Zucca è Penny Pumpkins. Eppure lei è inquieta. Si sente incompresa dalla madre attrice, mitizza un padre morto cinque anni prima,...
Prima che il vento
Estate del 1959. L'incanto di avere vent'anni, nell'Italia del boom. L'età in cui tutto sembra possibile e la felicità è a portata di mano. Sulla spiaggia esclusiva di Forte dei Marmi dove i ragazzi di buona famiglia passano le vacanze, la timida e goffa Andreana, figlia di un nuovo ricco, si ritrova a guardare, con lo stupore negli occhi, un mondo scintillante. Una gioventù dorata, che trascorre il suo tempo in feste sontuose, notti brave alla Capannina, corse in Maserati e in motoscafo. Lei non appartiene a quel mondo, a quelle vite irraggiungibili. Ma l'incontro con Giovannella le apre le porte di quel paradiso fatto di seta e oro. Inaspettatamente, viene accettata. E accade l'imprevedibile. Ingenua, diversa, Andreana rompe gli equilibri di un universo solo all'apparenza perfetto. Ed è così che Alberico, il più bello, il più desiderato, la prende per mano e le brucia l'anima. È un amore scandaloso, violento e tenero, che infrange tutte le regole. Che svela ferite e segreti. Fino a che, nella notte del Ballo al Castello, accade una tragedia che travolge ogni cosa. E cambia i destini di tutti. Oggi. Quarantacinque anni dopo. Una villa antica, a...
Anche le formiche nel loro piccolo postano
«Ecco quindi le nuove “Formiche” pronte per essere lette e speriamo divorate, così come accadeva un tempo e come accade oggi sul web ma in modo meno organizzato. 540 battute che si consumano su un Frecciarossa o in una pausa pranzo. Per essere un po' meno cupi e incazzosi, ma solari e incazzati, quello può andar bene. Buon ridere.» Gino & Michele \r\nUn grande ritorno. A quasi trent'anni dalla nascita (e a nove dall'ultima uscita), ecco una nuova puntata della saga comica più famosa d'Italia, quella delle Formiche. Insieme al pubblicitario Francesco Bozza, da sempre cultore di battute e grande conoscitore del web, Gino & Michele tornano a proporre, con 540 battute nuovissime, l'antologia che ha lanciato un genere nell'editoria italiana, raggiungendo milioni di lettori. Questa volta Gino & Michele e Francesco Bozza raccolgono il meglio della comicità di internet e dei social in una divertentissima e curiosa rassegna che diventa quasi una fotografia della contemporaneità attraverso il virtuale. Ancora una volta si parte dal comico, oltre che per divertirsi, per conoscere un po' la società sia nei suoi aspetti più frivoli che in quelli più critici. Inoltre, nella seconda parte, il libro...
La vita oltre. Una storia vera di coraggio e rinascita
All'inizio del 2018 ha suscitato molto clamore l'incredibile storia di Roberto Zanda. Ultramaratoneta sardo sessantenne, Zanda, conosciuto come «Massiccione» per la sua tempra, è impegnato nella Yukon Arctic Ultra, una corsa di 480 chilometri tra le nevi canadesi, conosciuta come una delle gare più dure al mondo per le temperature assurde da affrontare: fino a 50 gradi sotto zero. Già le premesse sono folli, ma qualcosa nell'organizzazione va storto, Zanda, secondo in classifica, si perde e prima che venga soccorso passano ben quattordici ore in cui rischia la morte per ipotermia. Sopravvive da solo, camminando a mani e piedi nudi per una notte e un giorno fino alla salvezza. Ma al rientro in Italia dovranno amputargli le gambe, la mano destra e metà della sinistra. Quella di Massiccione, però, non è solo la storia di un sopravvissuto: la sua vita è sempre stata all'insegna dell'«oltre». È scampato a un'infanzia di violenza e povertà, si è arruolato nella Folgore e poi ha fatto mille lavori, ma a quarant'anni ha mollato tutto per darsi alle gare estreme, prima il triathlon e poi le ultramaratone, dove ha trovato quella libertà che la vita ordinaria non gli...
Fratelli di truffa. Storie, protagonisti, segreti e metodi di una vera eccellenza italiana
Storie, protagonisti, segreti e metodi di una vera eccellenza italiana.\r\n«Dal Totò della Fontana di Trevi ai diamanti gonfiati: siamo un popolo di falsi invalidi, finti cardinali, verissimi impostori. Ora un libro ne racconta alcuni. Molto presto andrà aggiornato» - Il Venerdì\r\nIn modo sprezzante e semplicistico la si chiama truffa. Spesso però si tratta di prodotti di ingegno, colpi di genio, macchinazioni da grande attore, manipolazioni da ipnotista. In una sola parola: opere d'arte. Alcuni studi scientifici hanno rilevato un'esponenziale aumento delle truffe nei Paesi occidentali in concomitanza con periodi di crisi economica. Questo, quindi, è il momento giusto per ogni truffatore di talento. Giorgio Mottola ha raccolto le storie dei più geniali truffatori italiani, dal dopoguerra a oggi. Si va da Carlo Caresana, definito dal «Sunday Telegraph» il «più grande truffatore del Novecento», a Gianfranco Lande, detto il Madoff dei Parioli, che ha svuotato le tasche di attori, calciatori, politici e star della tv, con la promessa di rendimenti altissimi. Da Raffaello Follieri, che si propose come intermediario tra le diocesi americane - bisognose di soldi con cui pagare le cause dovute allo scandalo pedofilia e quindi desiderose di disfarsi di proprietà immobiliari...
Contro i pirañas. Come difendere le imprese da soci e manager troppo voraci
«Quello che una volta era l'Occidente sviluppato si sta attorcigliando su un autolesionistico modello economico, nel quale la ricchezza smodata di pochissimi si fonda sulla durezza della vita imposta alle moltitudini. Come stupirsi se tantissimi cittadini non ci stanno più?» Per la maggior parte delle persone, il mondo misterioso delle grandi aziende di capitali è inavvicinabile per le sue logiche troppo complicate. Ammiriamo i casi di grandi imprenditori italiani quando pensiamo a Esselunga di Caprotti o Luxottica di Del Vecchio, ma non sappiamo che per la maggior parte le aziende familiari sono troppo piccole per competere nel grande mare delle corporation. Tocchiamo con mano cosa vuol dire la globalizzazione quando un colosso come l'indiana ArcelorMittal rileva la gloriosa Ilva dal cui destino dipendono più di diecimila lavoratori e famiglie. Ma come funzionano queste società per azioni? Che ruolo hanno i consigli di amministrazione e l'amministratore delegato? Devono comandare loro o l'ultima parola spetta agli azionisti? E i fondi di Private Equity, che gestiscono portafogli miliardari, e comprano e rivendono aziende come giocattoli, di chi fanno l'interesse? Degli azionisti di maggioranza e degli speculatori che capitalizzano in breve tempo? Non dobbiamo dimenticare che i...
Cronistoria di un pensiero infame
Uno scrittore deve scavare nello sporco, e rivelare cosa c'è sotto, lo sporco degli altri ma prima di tutto il proprio, il proprio rancore, la propria parte oscura, il demone.\r\n\r\n«Buon appetito ai pesci!»: ecco l'augurio di qualcuno che si sente autorizzato a sfogare liberamente il suo rancore quando annega un migrante. E intanto vengono chiusi i porti alle navi che prestano soccorso, mettendo in discussione i principi rispettati dagli uomini di mare di ogni tempo. Mentre era in corso la prima di queste nuove emergenze, il caso della nave Aquarius e dei naufraghi respinti dall'Italia, Edoardo Albinati ha scioccato l'opinione pubblica affermando: «Ho desiderato che su quella nave morisse qualcuno, morisse un bambino», così sarebbe cessato il gioco cinico di scommettere sulla vita altrui per pura propaganda elettorale. Ora Albinati, guardando oltre gli schieramenti politici, cerca di scavare più a fondo nelle ragioni di quel suo pensiero infame, così come in tutte le altre forme di cinismo che oggi circolano nel nostro Paese e nel mondo: per portare cioè alla luce la parte oscura che è in noi e ci fa diventare spietati. Così il suo pamphlet, duro ma a tratti anche divertente,...
Elena di Sparta
Elena di Sparta, la più bella del mondo, rivendica il diritto di tutte le donne di esprimersi non rimanendo imprigionate nel proprio corpo.\r\n«È la stessa Elena a raccontarci la sua vita ed è una piacevole, benvenuta sorpresa, che ci fra conoscere un'inedita, interessante e sorprendente Elena» - Eva Cantarelli, La Lettura\r\n«Se la bellezza era davvero potere, perché non potevo far nulla senza consultare qualcuno che fosse sopra di me? Non riuscii tuttavia a maledire la mia bellezza. Non lo feci mai. Mi piaceva essere bella e non mi biasimo per questo. Qualsiasi ragazza al mondo, allora come oggi, avrebbe venduto la propria anima pur di essere me.»\r\n\r\nQuando, dopo dieci anni e dopo il famoso assedio di Troia da parte dei Greci, Elena viene riportata in patria, Menelao ha solo una domanda da farle: perché? Perché ha deciso di scatenare una guerra? La risposta di Elena è semplice. Le sembrava l'unico modo per dimostrare a tutti l'esistenza di Elena di Sparta, l'unico modo che aveva di essere ascoltata. «Racconta, allora», le dice Menelao. Ed Elena comincia a raccontare. Fin da piccola l'idea di essere considerata una dea le era parso qualcosa di grandioso, presto...
Prigioniere. Storie di donne, delitti d'onore e Islam
Amina Sboui, la più controversa attivista per í diritti umani del mondo arabo, racconta le storie terribili ed esemplari delle sue compagne di carcere, per denunciare la condizione femminile nell'Islam. Amina è in attesa di processo per aver postato una sua foto a seno nudo. La prima notte conosce Bessma, che ha assassinato il fratello. Bessma significa sorriso, ma la ragazza non ha sorrisi sulle sue labbra e Amina si chiede cosa può spingere una donna ad ammazzare qualcuno del suo stesso sangue. La risposta che le dà Bessma è sconvolgente: per essere libera di amare. Profondamente turbata, Amina decide di raccontare le vicende delle altre detenute e le loro storie. Conosciamo Iman, raggirata da un uomo che prima la seduce e poi l'abbandona, Hana, Nahed, Zohra, Monia, condannata per avere ucciso i suoi due figli. Mandata in sposa dalla famiglia a un cugino violento che le rende la vita un inferno fin dalla notte di nozze, mette al mondo due bambini che per via del matrimonio tra consanguinei hanno entrambi gravi disturbi mentali. Per salvarli dalla violenza del marito, Monia decide di uccidersi insieme a loro con un potente sonnifero, ma sopravvive....
La regola del lupo
Due indagini parallele, nel contesto meraviglioso del lago italiano più famoso nel mondo. Due verità diverse, destinate a incontrarsi.\r\n\r\n«Proprio nel momento in cui il glicine entrò nel paesaggio, sentì il primo scoppio. Un colpo secco e senza corpo. Uno sparo di pistola. Poi l'incomprensibile urlo di un uomo. Quindi il secondo colpo, simile al primo.»\r\n\r\nDue colpi di pistola, all'alba, spezzano il silenzio e la quiete del lago di Como. Un uomo viene trovato morto, riverso sul tender della sua barca a vela al largo di Pescallo, nel comune di Bellagio. A uccidere il ricco imprenditore Filippo Corti, detto «Il Filippino», è stato un proiettile sparato nel giorno del suo quarantesimo compleanno. A bordo con lui c'erano i suoi tre migliori amici e nessun altro: due uomini e una donna. Chi ha sparato e perché? «Il Filippino è un grandissimo figlio di puttana», dicono quelli che lo hanno conosciuto. Uno che la fortuna se l'è costruita da sé, a qualunque costo. I suoi tre amici no, sono cresciuti nell'agio. Ma nulla è come sembra, proprio a partire dalla verità sulla misteriosa figura del Filippino e dalla sua pericolosa corsa verso il successo, finita in...
Ancora un giro di chiave. Nino Marano. Una vita fra le sbarre
Finalista al Premio Letterario Caccuri 2019\r\nÈ il 31 gennaio del 1965 quando Nino Marano entra in carcere per aver rubato melanzane e peperoni, la ruota di un'Ape e una bicicletta. L'aveva rubata, racconta, «per andare a lavorare come manovale, non l'avessi mai fatto. Ci sono rimasto per un'eternità. La cella, la coabitazione coatta mi hanno trasformato. Dietro quelle sbarre le mie mani si sono macchiate di sangue e io sono diventato un assassino». Il presidente della Repubblica è Giuseppe Saragat, s'inaugura il traforo del Monte Bianco e i Beatles arrivano in Italia ma Nino sembra uscito da un romanzo di Verga: menzanu, mediano di cinque figli, madre casalinga, padre bracciante, una casa «che puzzava di fame». Non ha neanche un avvocato quando un giudice si occupa per la prima volta di lui: i furti vengono considerati «in continuazione», fanno cumulo, e lui si ritrova con una condanna a quasi undici anni. Entra ed esce di prigione fino al 13 giugno del 1973, quando varcando la soglia del penitenziario di Catania ha inizio il suo peregrinare, da nord a sud, per le patrie galere: da Pianosa a Voghera, da Alghero a Porto Azzurro fino...
Quattro colpi per Togliatti. Antonio Pallante e l'attentato che sconvolse l'Italia
Forse non tutti sanno che l'Italia è stata sull'orlo della guerra civile. Era il 14 luglio del 1948, e il Paese si avviava faticosamente a uscire dalle macerie del conflitto mondiale, quando un giovane di 25 anni cerca di uccidere Palmiro Togliatti, capo del Partito comunista. Antonio Pallante, l'autore dell'attentato oggi ultranovantenne ma ancora lucidissimo, racconta per la prima volta la sua storia: dai quattro anni in seminario a quel colpo di pistola che nel '43 interruppe le linee telefoniche fra Roma e Tripoli, fra il Duce e la Libia, e lo mandò quasi sotto processo, dalla carriera da giornalista per «L'Uomo Qualunque» agli scontri violenti con i militanti comunisti siciliani mentre nell'isola sbarcavano gli Alleati. Fino a quel giorno di luglio, quando i colpi della Hopkins & Allen comprata al mercato nero di Catania feriscono il Migliore, e per lui si spalancano le porte del carcere. E poi il processo, gli anni della detenzione, la libertà e la vecchiaia: una pagina di storia che per magia torna, o potrebbe tornare attualità. Cronaca. Dà le vertigini, come un meteorite precipitato dal cielo.
EUR 16.15
Rivista Linus. Gennaio 2019
Rivista Linus. Febbraio 2019
Pubblicata per la prima volta nel 1965, Linus è la prima rivista italiana interamente dedicata al mondo dei fumetti.\r\n\r\nIl primo direttore fu Giovanni Gandini, che portò in Italia le strisce di Peanuts, Popeye, Li'l Abner, Bristow, Dick Tracy e pubblicò per la prima volta personaggi italiani come Valentina di Guido Crepax. Con il tempo l'interesse del magazine si estese ad altri ambiti: società, politica, mass media e letteratura. Negli anni hanno collaborato con la rivista grandi intellettuali italiani, nomi del calibro di Umberto Eco ed Elio Vittorini con interventi e strisce satiriche come quelle di Altan, Alfredo Chiappori, Sergio Staino, Ellekappa, Angese, Vauro, Bruno D'Alfonso. Nel 1972 Giovanni Gandini venne sostituito dall'intellettuale, giornalista e scrittore Oreste del Buono. In seguito a un periodo di crisi, a maggio e giugno 2013 la rivista non venne pubblicata. Ma ritornò sugli scaffali a luglio dello stesso anno sotto il marchio Baldini & Castoldi.
EUR 5.70
Rivista Linus. Marzo 2019
Pubblicata per la prima volta nel 1965, Linus è la prima rivista italiana interamente dedicata al mondo dei fumetti.\r\n\r\nIl primo direttore fu Giovanni Gandini, che portò in Italia le strisce di Peanuts, Popeye, Li'l Abner, Bristow, Dick Tracy e pubblicò per la prima volta personaggi italiani come Valentina di Guido Crepax. Con il tempo l'interesse del magazine si estese ad altri ambiti: società, politica, mass media e letteratura. Negli anni hanno collaborato con la rivista grandi intellettuali italiani, nomi del calibro di Umberto Eco ed Elio Vittorini con interventi e strisce satiriche come quelle di Altan, Alfredo Chiappori, Sergio Staino, Ellekappa, Angese, Vauro, Bruno D'Alfonso. Nel 1972 Giovanni Gandini venne sostituito dall'intellettuale, giornalista e scrittore Oreste del Buono. In seguito a un periodo di crisi, a maggio e giugno 2013 la rivista non venne pubblicata. Ma ritornò sugli scaffali a luglio dello stesso anno sotto il marchio Baldini & Castoldi.
EUR 5.70
Rivista Linus. Aprile 2019
Pubblicata per la prima volta nel 1965, Linus è la prima rivista italiana interamente dedicata al mondo dei fumetti.\r\n\r\nIl primo direttore fu Giovanni Gandini, che portò in Italia le strisce di Peanuts, Popeye, Li'l Abner, Bristow, Dick Tracy e pubblicò per la prima volta personaggi italiani come Valentina di Guido Crepax. Con il tempo l'interesse del magazine si estese ad altri ambiti: società, politica, mass media e letteratura. Negli anni hanno collaborato con la rivista grandi intellettuali italiani, nomi del calibro di Umberto Eco ed Elio Vittorini con interventi e strisce satiriche come quelle di Altan, Alfredo Chiappori, Sergio Staino, Ellekappa, Angese, Vauro, Bruno D'Alfonso. Nel 1972 Giovanni Gandini venne sostituito dall'intellettuale, giornalista e scrittore Oreste del Buono. In seguito a un periodo di crisi, a maggio e giugno 2013 la rivista non venne pubblicata. Ma ritornò sugli scaffali a luglio dello stesso anno sotto il marchio Baldini & Castoldi.
EUR 5.70
Rivista Linus. Maggio 2019
Pubblicata per la prima volta nel 1965, Linus è la prima rivista italiana interamente dedicata al mondo dei fumetti.\r\n\r\nIl primo direttore fu Giovanni Gandini, che portò in Italia le strisce di Peanuts, Popeye, Li'l Abner, Bristow, Dick Tracy e pubblicò per la prima volta personaggi italiani come Valentina di Guido Crepax. Con il tempo l'interesse del magazine si estese ad altri ambiti: società, politica, mass media e letteratura. Negli anni hanno collaborato con la rivista grandi intellettuali italiani, nomi del calibro di Umberto Eco ed Elio Vittorini con interventi e strisce satiriche come quelle di Altan, Alfredo Chiappori, Sergio Staino, Ellekappa, Angese, Vauro, Bruno D'Alfonso. Nel 1972 Giovanni Gandini venne sostituito dall'intellettuale, giornalista e scrittore Oreste del Buono. In seguito a un periodo di crisi, a maggio e giugno 2013 la rivista non venne pubblicata. Ma ritornò sugli scaffali a luglio dello stesso anno sotto il marchio Baldini & Castoldi.
EUR 5.70
Rivista Linus. Giugno 2019
Pubblicata per la prima volta nel 1965, Linus è la prima rivista italiana interamente dedicata al mondo dei fumetti.\r\n\r\nIl primo direttore fu Giovanni Gandini, che portò in Italia le strisce di Peanuts, Popeye, Li'l Abner, Bristow, Dick Tracy e pubblicò per la prima volta personaggi italiani come Valentina di Guido Crepax. Con il tempo l'interesse del magazine si estese ad altri ambiti: società, politica, mass media e letteratura. Negli anni hanno collaborato con la rivista grandi intellettuali italiani, nomi del calibro di Umberto Eco ed Elio Vittorini con interventi e strisce satiriche come quelle di Altan, Alfredo Chiappori, Sergio Staino, Ellekappa, Angese, Vauro, Bruno D'Alfonso. Nel 1972 Giovanni Gandini venne sostituito dall'intellettuale, giornalista e scrittore Oreste del Buono. In seguito a un periodo di crisi, a maggio e giugno 2013 la rivista non venne pubblicata. Ma ritornò sugli scaffali a luglio dello stesso anno sotto il marchio Baldini & Castoldi.
EUR 5.70
Rivista Linus. Luglio 2019
Pubblicata per la prima volta nel 1965, Linus è la prima rivista italiana interamente dedicata al mondo dei fumetti.\r\n\r\nIl primo direttore fu Giovanni Gandini, che portò in Italia le strisce di Peanuts, Popeye, Li'l Abner, Bristow, Dick Tracy e pubblicò per la prima volta personaggi italiani come Valentina di Guido Crepax. Con il tempo l'interesse del magazine si estese ad altri ambiti: società, politica, mass media e letteratura. Negli anni hanno collaborato con la rivista grandi intellettuali italiani, nomi del calibro di Umberto Eco ed Elio Vittorini con interventi e strisce satiriche come quelle di Altan, Alfredo Chiappori, Sergio Staino, Ellekappa, Angese, Vauro, Bruno D'Alfonso. Nel 1972 Giovanni Gandini venne sostituito dall'intellettuale, giornalista e scrittore Oreste del Buono. In seguito a un periodo di crisi, a maggio e giugno 2013 la rivista non venne pubblicata. Ma ritornò sugli scaffali a luglio dello stesso anno sotto il marchio Baldini & Castoldi.
EUR 5.70