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Scienza e società della conoscenza
Anche se siamo comunemente abituati a pensare alla scienza come a un qualcosa di assolutamente atemporale e indipendente da tutto, in realtà essa è profondamente influenzata dalla cultura e dalla società del tempo in cui vive. Infatti né la scienza è isolabile dalla società, né la società è isolabile dalla scienza, tanto meno come si sta configurando oggi. Per approfondire questi aspetti, esistono però due visioni antagoniste che bisogna superare: secondo la visione scolastica, retaggio del positivismo ottocentesco ancora molto diffuso fra scienziati e pubblico di non esperti, la scienza è conoscenza senza soggetto conoscente. All'opposto, la visione cinica della scienza, sull'onda di talune elaborazioni della sociologia della scienza, la riduce a nient'altro che a una costruzione di soggetti che partecipano al gioco scientifico, una cultura come altre e da "mediare", e comunque una conoscenza relativa, se non frutto di una costruzione puramente soggettiva, arbitraria, ideologica. Un'analisi della costituzione sociale della scienza può, invece, mirare a un'indagine scientifica sulla scienza proprio configurando una relatività della conoscenza che supera sia l'assolutismo idealistico sia il relativismo soggettivistico.
EUR 12.82
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La forma dell'incompiuto. Quaderno, abbozzo e frammento come opera del moderno
Come è emerso in epoca moderna il concetto di opera d'arte e dell'ingegno quale forma dell'incompiuto? Le varie tradizioni artistiche e letterarie del quaderno di meditazioni e dell'abbozzo pittorico, del frammento filosofico e del taccuino di viaggio, del collage visivo e del diario autobiografico mostrano come il declino dello statuto tecnico e finalistico dell'opera abbia aperto la strada a uno statuto viceversa cognitivo delle forme espressive moderne, nelle quali - secondo la definizione di Heinrich von Kleist - "il pensiero viene parlando". Per affrontare questa profonda trasformazione culturale, il volume procede anch'esso a frammenti che propongono incursioni tra le fonti artistiche, letterarie e filosofiche che meglio restituiscono il rovesciamento del significato delle opere da teleologico in processuale, non finito, rapsodico e memorialistico, così come esso si manifesta in autori che spaziano da Montaigne a Leopardi e Valéry, da Baudelaire a Wittgenstein e Benjamin, dall'impressionismo al Surrealismo e all'arte gestuale. Il declino della verità finalistica delle opere che doveva portarle - come ha scritto Friedrich Nietzsche - "dalla perfezione al divenire", viene infine analizzato nella deriva verso l'indistinto tra arte e vita, tra finzione e realtà che segna molti fenomeni culturali contemporanei.
EUR 10.45
Vedi Offerta Cartografia e potere. Segni e rappresentazioni negli atlanti italiani del Novecento
Anche se siamo abituati a pensare a una carta geografica come a una riproduzione fedele del territorio, in realtà la cartografia riflette gli atteggiamenti mentali di una società, i suoi orizzonti culturali, le sue interpretazioni del mondo. Non deve stupire, pertanto, osservare differenze marcate tra gli atlanti di periodi diversi o di paesi diversi. Ad esempio, la maggior parte degli atlanti italiani degli anni Trenta presenta cartine delle colonie italiane come se queste fossero un aggregato omogeneo, un corpo unitario. Alcuni atlanti, addirittura mettono sulla stessa tavola Libia, Dodecaneso, Somalia, Etiopia ed Eritrea. Insensibili alle differenze tra questi paesi, alcuni neanche contigui tra loro, questi atlanti riflettono l'unico elemento che li accomuna: il colonizzatore. Attraverso un'attenta analisi della produzione cartografica italiana del Novecento, Edoardo Boria ricostruisce la storia e le storie del nostro Paese.
EUR 21.85
Insegnare filosofia. Modelli di pensiero e pratiche didattiche
Oggi per la filosofia la questione didattica assume una problematicità che appare per molti aspetti del tutto peculiare. Ciò che rimane spesso non discusso nelle diverse forme di discorso relative alla didattica della filosofia è quanto pertiene all'oggetto che la tecnica e l'arte didattica devono trasmettere, e cioè la filosofia stessa. Non è infatti forse del tutto fuori luogo chiedersi se il laureato in filosofia oggi sia effettivamente in grado, una volta uscito dall'università e dalla scuola di specializzazione, di proporsi come un soggetto che fa da guida di un esercizio filosofico, come un soggetto che entra in una classe per fare sperimentare una pratica del pensiero che non si risolva nella proposta di alcuni percorsi storici all'interno della tradizione filosofica. Grazie al contributo di molti dei migliori filosofi italiani, Insegnare filosofia rimette in discussione concezioni e modelli talmente radicati da non essere nemmeno più avvertiti come propri riferimenti nelle pratiche di insegnamento, e contemporaneamente ci aiuta a ripensare le forme stesse dell'insegnamento della filosofia nel luogo principale della formazione di coloro che sono poi chiamati a esercitare a diverso titolo la filosofia, ovvero, appunto, l'università.
EUR 23.75
Tradurre le microlingue scientifico-professionali. Riflessioni teoriche e proposte didattiche
In anni recenti si è assistito a un'importante evoluzione nell'ambito degli studi traduttivi di tipo sia disciplinare, sia professionale. La traduzione di testi di carattere tecnico-scientifico rappresenta il settore principale del mercato, grazie soprattutto alla crescente distinzione e specializzazione delle aree del sapere. La traduzione specializzata è infatti il principale strumento di diffusione della conoscenza e della ricerca. In questo contesto si presenta la necessità di elaborare una vera e propria metodologia didattica della traduzione specializzata, o scientifico-professionale, che non si fermi a un semplice apprendimento centrato sul lessico di specialità. Tradurre testi specialistici è un atto complesso che richiede la mobilitazione di una vasta gamma di saperi, se il traduttore vuole colmare lo scarto tra le aspettative della cultura di arrivo e quelle della cultura di partenza. Il filo conduttore che unisce i saggi raccolti nel volume è proprio quello di identificare metodologie e strategie didattiche che possano formare un traduttore professionista polivalente, capace di far fronte ai continui cambiamenti del mondo del lavoro. In quest'ottica il volume è ricco di spunti teorici e pratici che rispecchiano l'ampliamento degli orizzonti classici della traduttologia e fornisce una panoramica ricca e stimolante delle problematiche...
Cartografia e progettazione territoriale. Dalle carte coloniali alle carte di piano
La Terra è sotto l'occhio elettronico dei satelliti in orbita che trasmettono in permanenza informazioni su ogni angolo del mondo. La trasmissione istantanea dei dati permette di costruire migliaia di immagini organizzate in tavole, diagrammi, grafici. Qualunque dato registrato può essere elaborato: è possibile conoscere l'estensione della superficie agricola irrigata della Sicilia o il grado di inquinamento del Reno. Eppure proprio tale saturazione informativa, che avrebbe, secondo alcuni, vanificato il ruolo della cartografia, al contrario, lo rilancia, assegnandole il compito di tradurre le fotografie satellitari rivolte agli esperti in strumenti alla portata di tutti. Ma il nuovo ruolo che essa svolge investe anche il mondo della progettazione territoriale: mediante nuove configurazioni grafiche, offerte dai sistemi GIS, traduce i principi della sostenibilità quali partecipazione, cogestione, sviluppo in strumenti per la pianificazione e la concertazione. Questo libro traccia l'evoluzione storica dell'uso della cartografia nella progettazione dal colonialismo alla pianificazione sostenibile per riflettere sulle ragioni di questa costante presenza. Il quadro che ne scaturisce, seppur composito e articolato, mostra la necessità di ripensare una cartografia riflessiva che si interroghi non solo sul come comunicare ma su cosa comunicare, consapevole del proprio potere e del ruolo sociale...
L' Idea di modernità
Come scrive nella sua presentazione Gianni Vattimo, "la discussione che viviamo ogni giorno sulla globalizzazione e le sue conseguenze altro non è che una nuova incarnazione del dibattito sul postmoderno". In tal senso, il libro di Matei Calinescu "offre una significativa occasione di ripensare sia la problematica della distinzione moderno-postmoderno, sia il senso della sua fortuna (o sfortuna) negli ultimi due decenni". È diventato ormai un dato acquisito che l'idea di moderno, così come quella più problematica di postmoderno, rimandino non solo a stili e forme espressive letterarie o artistiche, bensì a più estese e profonde modalità di strutture sociali e culturali. "L'idea di modernità", ripercorrendo il dibattito plurisecolare sul paragone degli Antichi e dei Moderni sino ai suoi esiti più recenti negli ambiti filosofici, artistici e delle scienze sociali, mostra con rara erudizione che cosa sia la modernità e quale sia l'eredità che ci ha lasciato. Attraverso un'analisi lucida e disincantata, Matei Calinescu ci offre così anche uno spaccato della società contemporanea, facendo capire come nel nostro tempo l'estetizzazione dell'esperienza e la "fantasmagoria della mercé" debbano contendersi la scena con le tematiche del mondo postmarxista e gli stessi fenomeni terroristici del fondamentalismo...
Educabilità, educazione e pedagogia nella società complessa. Lineamenti introduttivi
In ogni epoca storica, ogni popolazione, ogni stato nazionale hanno impiegato ingenti risorse e le intelligenze migliori per promuovere il dischiudersi di tutti i talenti e veicolare principi morali, leggi e regole di vita in grado di garantire il futuro della società. A fine Ottocento interviene un radicale stravolgimento. A partire dalla psicoanalisi di Sigmund Freud, la cifra dell'educazione diviene lo spontaneismo: assecondare gli istinti, le pulsioni e i desideri (mutevoli) dell'educando. Nel nuovo millennio, in seguito alla polifonia dei messaggi e alla frammentarietà della vita, si attesta una profonda crisi di valori, di educazione e della pedagogia (intesa proprio come scienza dell'educare) che investe tutte le istituzioni esistenti, in particolare famiglia e scuola. Questo studio vuole rilanciare l'idea dell'educazione, esplicandone l'importanza e l'urgenza oggi, nella stagione dell'imperialismo dei mercati economici. L'auspicio è di innescare un circolo virtuoso che porti a scongiurare la morte della pedagogia, promuovendone invece la "guarigione" (mediante la sua conoscenza autentica), in maniera da poter iniziare a "curare" anche la società, per il tramite dell'unica medicina efficace: occorre ricominciare dall'educazione.
EUR 13.78
Paesi e popoli del mondo
Scambi culturali, processi economici, sviluppo di nuove tecnologie modificano profondamente i comportamenti, influenzano i rapporti sociali, cambiano il modo di abitare il mondo: ogni aspetto del vivere è legato alle esigenze imposte dal cambiamento, dalla necessità di mantenere il passo con tutto ciò che è nuovo. La geografia è forse oggi la disciplina più adatta per rendere conto dei fenomeni geopolitici alla base della storia contemporanea. Ovvero i fenomeni che determinano e costituiscono il nostro presente, descritto quotidianamente sui giornali, sulle riviste, nei servizi televisivi. Per questa ragione la geografia non dovrebbe essere confinata nella stretta cerchia degli specialisti, ma dovrebbe invece diventare patrimonio, conoscenza di base per chiunque voglia capire il mondo che ci circonda. "Paesi e popoli del mondo" è dunque uno strumento utile per l'arricchimento culturale. Il cuore dell'opera è costituito dalla sezione enciclopedica, aggiornata e analitica, che tratta tutti gli aspetti fisici del territorio nonché quelli relativi alla geografia umana. Attraverso un vasto ed esaustivo corredo di tabelle, tavole tematiche, ogni Stato viene analizzato e spiegato nelle caratteristiche fondamentali del suo popolamento e dei corrispondenti sistemi economici, mentre un'accurata sintesi delle vicende storiche esplicita le ragioni che hanno portato...
Culture della differenza. Femminismo, visualità e studi postcoloniali
I movimenti legati al superamento dei confini nazionali ci spingono a considerare le nuove forme di relazione culturale globale nelle loro dinamiche di trasformazione e creazione di nuove identità personali e collettive, e contemporaneamente a riflettere sull'eredità, le persistenze e le influenze delle diverse storie e tradizioni. I saggi raccolti in questo volume intendono esplorare le figurazioni dell'identità di genere nella cultura visuale contemporanea, spaziando dalla pubblicità al video, dalla pittura alla performance, dal cinema alle nuove tecnologie multimediali. Il filo rosso che collega questi testi è la riflessione sulle rappresentazioni del femminile nell'attuale scenario postcoloniale e transculturale. Il genere rappresentato dal linguaggio e dalle immagini della cultura postmoderna e postcoloniale non è una categoria astratta e universalmente valida, ma una realtà materiale localizzabile e in divenire, che disegna cartografie mobili le quali richiedono una nuova attitudine interpretativa profondamente politica. Attraverso il percorso proposto da Federica Timeto, si indaga così il legame fra visualità e alterità, ovvero la funzione che le immagini rivestono nella produzione delle differenze: differenze non solo sessuali, ma legate alle diverse coordinate socio-culturali riguardanti anche l'etnia, il colore della pelle, l'appartenenza sociale, le divisioni territoriali ed economiche dei soggetti...
La rivoluzione incompiuta di Thomas Kuhn. La tesi dell'incommensurabilità e l'eredità del neopositivismo
Fino ai primi anni Sessanta del Novecento la filosofia della scienza, insieme alla logica e alla filosofia della matematica, costituiva l'asse attorno a cui ruotava quella che oggi chiamiamo "filosofia analitica". Per i positivisti logici, filosofia e filosofia della scienza sostanzialmente coincidevano. La scienza era il paradigma della conoscenza a posteriori, una conoscenza acquisita attraverso i sensi, mentre la logica e la matematica costituivano il paradigma della conoscenza a priori, ovvero acquisita mediante la sola riflessione. A partire dagli anni Sessanta, i filosofi danno sempre più per acquisito che i loro problemi e le loro intuizioni giungano quasi esclusivamente dalla storia della scienza. Si tratta di una vera e propria svolta, e la nuova direzione in cui si avvia la riflessione filosofica sull'impresa scientifica è dovuta in larga misura a Thomas Kuhn. Il semplice fatto di essere il maggiore responsabile di questo mutamento fa di Kuhn uno dei pensatori storicamente più importanti del Novecento. Non a caso l'opera fondamentale di Kuhn, "La struttura delle rivoluzioni scientifiche" (1962), è diventato un classico del pensiero contemporaneo. Questo studio racconta questo delicato ed essenziale momento di transizione, permettendo di comprendere come e perché si sia trasformata...
Politiche di sviluppo nelle aree urbane
Con l'espressione aree urbane marginali si traduce l'espressione anglosassone "distressed urban areas", che viene utilizzata in letteratura per indicare aree urbane all'interno delle quali sfavorevoli condizioni sociali ed economiche generano una situazione di arretratezza e sottosviluppo in riferimento ai principali indicatori economici e sociali. Secondo la definizione dell'OCSE, le aree urbane marginali sono parti delle città nelle quali le condizioni economiche, sociali e ambientali sono peggiori rispetto alla media nazionale e alla media della città considerata nel suo complesso. Da diversi anni, è enormemente cresciuto l'interesse per queste zone urbane e per i loro problemi: sono stati avviati importanti studi di settore, sono nati master ad hoc. Sono aumentati gli strumenti per capire come si formino le cosiddette aree marginali, quali siano le dinamiche sociali che si sviluppano al loro interno e come rompere il cerchio di isolamento ed esclusione che le costringe alla marginalità, appunto. Grazie a tutto questo, oggi sono aumentati gli investimenti pubblici e privati in queste zone della città. Questo testo racconta alcuni casi fra i più interessanti di questi ultimi anni, non solo in Italia, per fornire gli strumenti concettuali e pratici per comprendere questo fenomeno che tocca...
Immigrati e tempo libero. Comunicazione e formazione interculturale a cielo aperto
I luoghi del tempo libero sono oggi diventati meticci: le spiagge, i lungolaghi, i parchi, i giardini pubblici, i centri commerciali sono luoghi dove la convivenza interculturale è un dato di fatto. Famiglie originarie di altri paesi, con tratti somatici, abbigliamenti, lingue che rimandano a mondi lontani, nelle quali visibilmente convivono diverse generazioni, sono sempre più "vere presenze" nelle occasioni en plein air del tempo libero. Gli spazi dedicati al tempo libero rappresentano bene la complessità, la ricchezza, le contraddizioni di una società (quella italiana) che sempre più si caratterizza come multiculturale. Ma i luoghi aperti del tempo libero sono inevitabilmente anche spazi per la formazione, per lo scambio attivo di comunicazione, per la rappresentazione della propria identità e per l'osservazione di quelle altrui. Se la formazione degli immigrati avviene in gran parte nei luoghi canonici recenti ricerche hanno dimostrato che è il territorio che conferisce un imprinting formativo importante a chi lo frequenta, lo vive, lo abita. Il volume parte da queste considerazioni per analizzare gli aspetti pedagogici e formativi (per lo più informali) che nascono e si sviluppano nelle occasioni del tempo libero e scoprire come proprio queste siano le occasioni...
Formare on line i docenti di lingue e italiano L2
Se oggi l'Unione Europea conosce un'unità e una coesione economica e monetaria, quella culturale è ancora lontana, resa più difficile dalle diverse lingue che vi sono parlate. Per questo motivo sono previsti dei piani formativi che dovrebbero portare ogni cittadino europeo a parlare almeno altre due lingue, oltre a quella madre. Solo in questo modo si potrà realizzare una piena ed effettiva unità. Per questo ci vogliono anni e, soprattutto, si devono prima preparare quegli insegnanti che dovranno poi formare i futuri studenti. A partire da questa situazione, dalle indicazioni espresse dall'Unione, "Formare on line i docenti di lingue e italiano L2" riprende il tema della formazione a distanza (di insegnanti e studenti) e fornisce un quadro organico di tutti quegli strumenti che sono oggi resi disponibili da Internet (dai Master on line al tutoraggio fino alle possibilità offerte da YouTube o Second Life). Per questo il libro curato da Paolo Balboni e Umberto Margiotta si impone come un punto di riferimento per chi deve tenersi al passo con la didattica e, soprattutto, con i nuovi media offerti dallo sviluppo della tecnologia.
EUR 21.85
La nuova politica locale
Da quando (1993) l'elezione diretta del sindaco e del presidente della provincia ha conferito un peso specifico maggiore a questi enti, il ruolo di comuni e province nella politica italiana è cambiato. I cittadini, oggi, hanno maggiori possibilità di incidere sulla vita della comunità locale. La politica locale è divenuta più importante per la vita quotidiana delle persone; verso le istituzioni territoriali si indirizzano sempre più numerose domande, aspettative e proteste dei cittadini. La nuova politica locale serve proprio a capire come funzionano e di cosa si occupano gli enti locali. Dopo aver spiegato le ragioni della storica debolezza delle autonomie locali, il libro affronta gli aspetti più rilevanti che definiscono oggi il governo locale: l'evoluzione istituzionale dei comuni e delle province nell'Italia repubblicana; il decentramento dei poteri ed il nodo delle relazioni tra enti locali, regioni e stato; le riforme degli anni Novanta, che hanno fatto nascere una nuova classe politica locale e, in particolare, i "nuovi sindaci"; le nuove strategie ed i nuovi contenuti delle politiche pubbliche locali; fino alla diffusione recente di forme innovative di "democrazia deliberativa". Questo libro spiega perché la politica locale è tutt'altro che una politica minore,...
Umanizzare l'umanitarismo? Limiti e potenzialità della comunità internazionale. Con CD-ROM
Che cos'è l'umanitarismo? In che cosa consiste l'intervento umanitario? Come si interviene per soccorrere popolazioni in difficoltà e contribuire a processi di riconciliazione, ovvero alla ricostituzione di società democratiche e rispettose dei diritti umani? Il testo prende spunto da tali domande generali per comprendere perché, negli ultimi tempi, le parole umanitarismo e intervento umanitario siano divenute sempre più il fulcro di accesi dibattiti nelle arene pubbliche nazionali e globali e perché vengano sempre più spesso utilizzate in modo improprio e addirittura connesse all'ingerenza bellica. Sullo sfondo della recente trasformazione dell'ordine geopolitico mondiale, Umanizzare l'umanitarismo? analizza l'idea e le pratiche dell'umanitarismo, così come si sono venute a trasformare nel corso del tempo. La ricerca prende, dunque, avvio da una concezione di umanitarismo inteso come azione atta a prevenire forme di violenza armata, come aiuto portato a popolazioni in situazioni di conflitto o calamità naturali, come partecipazione a processi di pacificazione e di sviluppo. A partire dal punto di vista di attori istituzionali e sociali coinvolti in attività umanitarie, il testo si focalizza quindi sul ruolo e sui limiti dell'intervento della comunità internazionale, intesa come ambito sovranazionale di tipo istituzionale e come società civile globale,...
Sociologia contemporanea. Bauman, Beck, Bourdieu, Giddens, Touraine
Zygmunt Bauman, Ulrich Beck, Pierre Bourdieu, Anthony Giddens e Alain Touraine: cinque figure fondamentali della sociologia contemporanea, veri e propri "classici". Più di altri, essi hanno contribuito a cambiare il nostro modo di vedere la società. Eppure, malgrado tale importanza, mancava in Italia uno studio che ne considerasse in modo sistematico il pensiero. Da qui l'idea di questo libro. Si compone di cinque capitoli, uno per ogni autore, con una struttura pressoché identica. Dopo una breve introduzione, vi sono le due principali sezioni, la prima dedicata alla teoria della società dell'autore e la seconda alla sua interpretazione degli sviluppi della modernità nel secondo Novecento; segue poi una discussione critica, per terminare con un'articolata bibliografia dei principali testi dell'autore e sull'autore. Il volume si chiude infine con cinque brevi ritratti biografici. Con le teorie di questi studiosi, si è al cuore dei principali nodi presenti nell'attuale dibattito nelle scienze sociali (e non solo). Il lettore può così trovare nei loro differenti approcci, e nelle loro differenti sensibilità, una mappa dei problemi del nostro tempo.
EUR 23.75
L' economia politica dell'integrazione europea. Evoluzione di una democrazia sovranazionale
In questo libro, l'integrazione europea viene studiata sulla base di un approccio interdisciplinare: economico e politico. L'ipotesi adottata è che l'integrazione europea è progredita a partire da un nucleo "sovranazionale" iniziale sino all'attuale Unione, che il Parlamento europeo definisce una "democrazia sovranazionale". Il carattere sovranazionale delle istituzioni europee ha consentito la creazione di importanti beni pubblici europei, come il mercato interno, l'euro e numerose politiche. Ogni capitolo discute di alcuni cruciali beni pubblici mostrando l'evoluzione delle istituzioni europee in relazione alla complessa realtà storica che le ha condizionate. Un approccio narrativo è indispensabile, perché le istituzioni europee sono in continua evoluzione. Tuttavia, nelle Appendici a ogni capitolo si approfondiscono i problemi teorici, mostrando come l'integrazione europea costringa a riformulare alcuni concetti fondamentali dell'economia e della scienza politica. Infine, si affronta la questione del ruolo dell'Unione europea nel mondo, caratterizzato dal processo di globalizzazione e dalla formazione di un nuovo multipolarismo. A questo proposito, si estende il metodo sovranazionale, già sperimentato in Europa, anche su scala mondiale. La creazione di alcuni beni pubblici mondiali (global public goods) - come ha fatto l'Unione europea con il Protocollo di Kyoto - favorirebbe la transizione verso un...
Immagini dal mondo. Storia, teoria e tecnica del documentario
Documentare è ciò che ha portato l'ingresso dell'uomo nella sua dimensione storica. Grazie a questo sforzo di memoria e di linguaggio ancora oggi si ha coscienza di quanto accaduto a civiltà, popoli, personaggi del passato. Alla vigilia del XX secolo, l'invenzione del cinema ha determinato la nascita di una nuova idea documentaria, non più legata solo alla scrittura o all'immagine, ma alla possibilità di sintesi di questi linguaggi. Una rivoluzione tecnologica e mediatica che ha aperto la strada al tentativo di cogliere finalmente la "vita in flagrante" e porsi come narratori di un mondo in movimento attraverso il movimento della pellicola cinematografica. Il documentarismo moderno è diventato un insieme eterogeneo, dove convivono le grandi realtà industriali e i piccoli produttori artigianali. Ma con un denominatore che resta sempre comune: la necessità di raccontare le storie del mondo. Il testo si pone come una guida che, attraverso l'analisi storica, vuole ripercorrere le tappe fondamentali, le pietre miliari del cinema della realtà, senza trascurare l'evoluzione della tecnologia e del mercato, per riuscire a dare conto della situazione teorica e tecnologica attuale a chi vuole avvicinarsi a questo modo di comunicare. La storia, dunque. ma non...
Storia dell'educazione linguistica in Italia. Dalla legge Casati alla riforma Gelmini
Ormai la glottodidattica (ovvero la scienza che studia l'educazione linguistica) è diventata una disciplina a sé stante a tutti gli effetti. È giunto il momento quindi di riflettere non solo sulla sua metodologia, sui suoi strumenti, le sue applicazioni, ma anche sulla sua genesi e la sua storia. Anche perché è necessario che ogni scienza si soffermi anche sul suo farsi nel tempo, per avere piena cittadinanza nella comunità scientifica. Paolo Balboni, con questo libro, colma questa lacuna e traccia un profilo storico della glottodidattica dai suoi albori (quando non era che una branca della pedagogia) fino a oggi. Dalla Legge Casati (1859) alla riforma della Gelmini, 150 anni di storia d'Italia, in cui anche nell'educazione vige la prassi di cambiare tutto perché tutto resti com'è (salvo la rivoluzione copernicana degli anni Settanta): i momenti di intervento reale, innovativo, sono pochi (la politica di Giolitti contro l'analfabetismo, la politica di Moro sul latino e le lingue straniere, le sperimentazioni e i programmi della seconda parte degli anni Settanta), e perfino momenti di apparente rottura, come la riforma Gentile e soprattutto quella Bottai, sono in realtà molto marcati dalla continuità, se si va a...