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Esercizi di grammatica cinese
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Introduzione all'economia ed elementi di economia agraria
Il volume è finalizzato ai corsi introduttivi di Economia delle classi di laurea L-25 e L-26, tenuti dai dipartimenti di Scienze Agrarie. Si articola in quattro parti. La prima è un'introduzione ai metodi, linguaggi e concetti fondamentali nello studio dell'economia. La seconda parte è dedicata alla microeconomia: imprese, consumatori ed equilibri di mercato; è integrata da approfondimenti su temi di razionalità limitata, di economia dell'ambiente e sul mercato politico. La terza propone una presentazione della macroeconomia articolata in modelli di economia aperta e con mercati finanziari. Tale strutturazione permette di inquadrare formalmente lo shock finanziario globale del 2008 e l'impatto del lockdown da Covid-19 del 2020. La quarta riprende argomenti di Economia dell'impresa agraria (bilanci, indici di efficienza, rendicontazioni finanziarie, aspetti fiscali e di Politica Agraria Comune Europea). I capitoli del volume sono integrati, oltre che dai consueti sussidi didattici (quali riepiloghi, domande di verifica, glossari, da numerosi letture e approfondimenti, che collegano la trattazione teorica all'evidenza empirica.
EUR 71.25
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Il caso e la società. Il ruolo del caso nei fenomeni umani e sociali
Perché non riusciamo a prevedere le catastrofi, le crisi economiche, le trasformazioni tecnologiche o i cambiamenti politici? Perché alcuni individui diventano ricchi e altri poveri? Quale ruolo ha la fortuna e quale il merito? Perché, spesso, i figli ereditano dai genitori non solo caratteristiche come l'altezza, ma anche la condizione socioeconomica e i valori morali? Perché talvolta le storie individuali e collettive appaiono poste su percorsi necessari e inevitabili e altre volte no? Questi sono interrogativi tipici delle scienze sociali, per i quali i testi di sociologia suggeriscono concetti e strumenti utili a ricercare risposte. Questo libro non offre invece risposte, ma argomenta piuttosto come sia impossibile trovare soluzioni definitive e complete. Più che indicare una rotta, vuole rappresentare un avvertimento su quale traiettoria evitare, come un faro che allerta sulla presenza di scogli. Il divenire dei fenomeni sociali è inevitabilmente imperscrutabile, soggetto a indeterminazione e aleatorietà. Prenderne coscienza appare fondamentale per ripulire le narrazioni che giustificano le disuguaglianze sociali sulla base di un ordine sociale autoassolutorio.
EUR 17.10
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Fondamenti di economia internazionale. Nuova ediz.
Molte discipline economiche «specialistiche» sono nate e si sono sviluppate in tempi relativamente recenti dal nucleo della teoria economica generale. Una trattazione specifica delle transazioni economiche internazionali è invece tradizione consolidata nella letteratura economica. Tale peculiarità dell'economia internazionale, la cui importanza è in continua crescita data l'ampia apertura verso l'estero dei singoli sistemi economici nazionali, fa sì che in essa siano largamente applicati gli strumenti di analisi della microeconomia e della macroeconomia. "Fondamenti di economia internazionale" è un manuale completo ed esauriente, in grado di offrire un quadro sistematico di singolare chiarezza espositiva dei cardini dell'economia internazionale, tenendo sempre ben presenti le esigenze didattiche. Questa seconda edizione, riveduta, corretta e integrata, si propone di dare conto dei principali sviluppi teorici ed empirici avvenuti negli ultimi 12 anni come l'economia comportamentale, le "nuovissime" teorie del commercio internazionale, i modelli sulle crisi dei debiti sovrani, nonché di tenere in considerazione eventi recenti come la crisi economica e finanziaria del 2007-2010, la Brexit, la diffusione degli strumenti finanziari derivati, le ultime guerre commerciali e molto altro. Come per la versione precedente, gli autori hanno organizzato il volume in maniera modulare, segnalando di volta in volta i...
Manuale di educazione al genere e alla sessualità
Le scienze sociali studiano l'essere umano inserito nella società, esplorando le istituzioni, le relazioni e i fondamenti della vita associata. Questi determinano le caratteristiche che distinguono fra loro gli esseri umani e fra queste ha acquisito un sempre maggiore rilievo il concetto di genere. Soprattutto nel dibattito contemporaneo, alle specificità di tipo fisico e biologico rappresentate dal sesso, si sono aggiunte quelle sociali, culturali e psicologiche definite nel genere per determinare le differenze fra gli uomini e le donne. Il Manuale intende esplorare il modo in cui le istituzioni sociali contribuiscono alla formazione dell'identità di genere e dell'orientamento sessuale in una società sempre più complessa perché culturalmente diversificata e in costante mutamento. L'approccio transdisciplinare tra le identità sessuali, assicurato dal contributo di numeros* studios* per lo più appartenenti a varie scienze sociali, consente di presentare l'oggetto di analisi partendo dagli aspetti teorici per arrivare alle evidenze empiriche. Si attraversano le principali istituzioni sociali - educazione, comunicazione, media, salute, religione, politica, economia - e i fenomeni di attuale rilevanza come la sessualità, la violenza, la prostituzione e l'immigrazione. Il Manuale giunge fino alle più recenti acquisizioni concettuali e metodologiche sulle identità sessuali non binarie,...
Gli orizzonti della nuova geopolitica. Verso il 2050
Le grandi conquiste a qualunque latitudine già si svolgono attraverso la manipolazione dei cervelli. Lo sviluppo della tecnologia, delle comunicazioni e dei mercati, attraverso i video, le immagini, le notizie vere e quelle false, la politica, la finanza sempre più in pillole e i bombardamenti mediatici a ogni livello rappresentano l'espressione del tarlo che lentamente si sviluppa, condiziona, convince e sottomette. I giovani sono più influenzabili e gran parte di essi occupa le terre a lento sviluppo economico. Come reagiranno in futuro davanti allo sviluppo economico e tecnologico del mondo benestante? Il potere della propaganda determinerà la metamorfosi della società cambiando valori ed espressioni, conflitti e poteri della contemporaneità. La geopolitica del passato dovrà necessariamente correggere stili, metodi e tecniche di difesa e di conquista.
EUR 18.05
La nuova economia ambientale. Sostenibilità e giustizia
Troppo spesso l'economia allontana gli uomini dalla natura e la sostenibilità dall'equità. Quando gli economisti si occupano di questioni ambientali, tipicamente riducono la loro analisi a una scienza dell'efficienza che lascia da parte le questioni dell'analisi distributiva e della giustizia. Lo scopo di questo libro di testo è quello di fornire un quadro che dia priorità al benessere umano, e di ripensare l'analisi economica e la politica alla luce non solo dell'efficienza ma dell'equità. L'economista Éloi Laurent lega sistematicamente le questioni della sostenibilità e della giustizia in una vasta gamma di argomenti: la biodiversità e gli ecosistemi, l'energia e il cambiamento climatico, la salute ambientale e la giustizia ambientale, i nuovi indicatori di benessere e sostenibilità oltre il PIL e la crescita, la transizione socioecologica e i sistemi urbani sostenibili.
EUR 23.75
Mauro Ceolin. Ediz. italiana e inglese
Roma interrotta. Dodici interventi sulla pianta di Roma del Nolli nelle collezioni MAXXI architettura
Nella sua Nuova Pianta di Roma del 1748 Giovanni Battista Nolli presentò per la prima volta la Città Eterna come un organismo compiuto: la pianta riproduce Roma in tutti i suoi meccanismi, facendo emergere i "vuoti", esterni e interni, ottenuti per sottrazione dalle aree edificate. A quasi duecentocinquant'anni di distanza, nel 1978, il progetto "Roma interrotta" fu concepito da Piero Sartogo e promosso dagli Incontri Internazionali d'Arte per sottolineare come a Roma si fosse fermato ogni impulso di progettazione e come la Pianta del Nolli rappresentasse la prova di un'interruzione che trovava nella politica e nella cultura le motivazioni di tale stasi. Dodici architetti di fama internazionale furono invitati a riflettere sulla possibilità di qualcosa di grande e duraturo che desse un'effettiva modernità e attualità alla città, un modo per annullare secoli di inerzia e speculazione edilizia e ripartire riferendosi al Nolli come "ultimo esercizio di progettazione coerente".
EUR 36.10
Breve storia della globalizzazione in arte (e delle sue conseguenze)
Il volume ricostruisce la formazione del sistema dell'arte occidentale, le prime ibridazioni e l'attuale scenario globale, aprendo alla riflessione sulle molte questioni che questo nuovo assetto pone: le economie mature, dove da tempo il sistema dell'arte è ben strutturato e armonico, possono ancora essere un modello plausibile per i nuovi sistemi? Il sistema dell'arte occidentale ha ancora qualcosa da insegnare o è semplicemente da tralasciare a favore di uno sviluppo completamente nuovo? E reggerà all'impatto dei nuovi mercati? Quanto il sistema originale di stampo occidentale verrà modificato dall'essere adottato nei Paesi emergenti? E quanto si modificherà il concetto stesso di arte, visto che i Paesi che si stanno affermando potrebbero imporre un loro modello, con regole più congeniali ai loro mercati, che potrebbe anche considerare nuovi valori artistici, nuovi modelli linguistici non più legati al sistema ora vigente?
EUR 12.00
Aldo Lanzini. Ediz. italiana e inglese
Il progetto monografico raccoglie la produzione artistica di Aldo Lanzini, rappresentativa della ricerca di un artista che utilizza linguaggi diversificati. Contiene infatti la produzione degli "Aliens" realizzati a mano in panno, la ricerca grafica di carte di grande formato eseguite in penna e quella di abiti creati all'uncinetto. La monografia conserva la struttura della collana: un'intervista con l'artista, un racconto ispirato alle sue opere e un ricco apparato iconografico.
EUR 12.00
Frenologia della vanitas. Il teschio nelle arti visive
La morte è il topos più frequentato dall'uomo, un turbamento che dalla notte dei tempi ne contrassegna l'immaginario e le opere. Ogni epoca abbonda di simboli legati all'idea della transitorietà, ma fra tutti ne spicca uno: il teschio, simulacro spesso "pensoso" che ci ammonisce sulla vanità di ogni cosa terrena e ci costringe a riflettere sui fini ultimi dell'esistenza. Emblema della vanitas, il teschio ricorre nelle raffigurazioni medievali a suggello di corpi imputriditi che turbavano gli incauti viandanti. Emancipatasi dalla carne e ridotta a "corpo secco", la optima pars dello scheletro si avvia, già in pieno Rinascimento, verso il suo apogeo seicentesco. In seguito l'effigie scheletrica conosce alterne fortune. Nel Settecento perde gran parte dell'afflato macabro a vantaggio di rifioriture dei sottogeneri connessi al memento mori, senza esaurire, peraltro, la sua carica dirompente. E se nell'Ottocento conosce una fiacca ripresa, è nel corso del Novecento che riacquista buona parte del suo magistero. La sua esasperata popolarità corrisponde però al crinale del nuovo millennio, quando teschi e scheletri tornano a signoreggiare fra le arti visive. Un vertiginoso incremento, quantitativo più che qualitativo, a cui non corrisponde automaticamente una rinnovata vitalità. Sembra infatti che l'arte...
Roma interrotta. Twelve interventions on the Nolli's plan of Rome in the MAXXI architettura collections
Nella sua Nuova Pianta di Roma del 1748 Giovanni Battista Nolli presentò per la prima volta la Città Eterna come un organismo compiuto: la pianta riproduce Roma in tutti i suoi meccanismi, facendo emergere i "vuoti", esterni e interni, ottenuti per sottrazione dalle aree edificate. A quasi duecentocinquant'anni di distanza, nel 1978, il progetto "Roma interrotta" fu concepito da Piero Sartogo e promosso dagli Incontri Internazionali d'Arte per sottolineare come a Roma si fosse fermato ogni impulso di progettazione e come la Pianta del Nolli rappresentasse la prova di un'interruzione che trovava nella politica e nella cultura le motivazioni di tale stasi. Dodici architetti di fama internazionale furono invitati a riflettere sulla possibilità di qualcosa di grande e duraturo che desse un'effettiva modernità e attualità alla città, un modo per annullare secoli di inerzia e speculazione edilizia e ripartire riferendosi al Nolli come "ultimo esercizio di progettazione coerente".
EUR 36.10
Alfred Jarry. Una vita patafisica
Alla sua morte, appena trentaquattrenne, Alfred Jarry (Laval 1873-Parigi 1907) era già una leggenda nei salotti parigini, più per l'anticonformismo, praticato con irriverenza, che per il suo genio letterario. Ci sarebbero voluti diversi decenni prima che venisse riconosciuto come uno dei padri delle avanguardie e che "Ubu re" diventasse l'emblema di un teatro radicalmente moderno. La sua influenza è stata così profonda e duratura che tutt'oggi una comunità di cultori mantiene un dialogo postumo con le sue idee attraverso il "Collegio di Patafisica", dove accanto a grandi nomi della cultura internazionale figurano anche intellettuali italiani come Italo Calvino, Enrico Baj e Umberto Eco. Per molti, tuttavia, Jarry resta soltanto l'autore di una pièce assurda e grottesca e la sua vita un mero concatenarsi di stravaganti aneddoti: le spiazzanti provocazioni ai gloriosi "Martedì del Mercure", la totale identificazione con "Pére Ubu" che finì per divorarlo, il disprezzo per ogni forma di decoro, lo humour scatologico, le bravate erculee con l'alcol, gli exploit con il revolver, le prodezze ciclistiche e con la canna da pesca, fino all'ultimo desiderio espresso in letto di morte, ovvero uno stuzzicadenti. In questa prima biografia critica a tutto tondo gli...
One day we must meet. Le sfide dell'arte e dell'architettura italiane in America (1933-1941)
«Il saggio di Sergio Cortesini ricostruisce la macchina della propaganda, più o meno diretta, del regime negli Stati Uniti» - Dario Pappalardo, RobinsonOttobre 1937. A suggello di un fruttuoso colloquio alla Casa Bianca, il presidente Roosevelt rivolge a Vittorio Mussolini l'auspicio di incontrare presto suo padre Benito. «One day we must meet»: sono parole incoraggianti per chi, come il figlio del duce, è inebriato dallo scintillante american way of life ed è lì a rappresentare lo spirito più giovanile e modernista del fascismo. Il "grande paese" è in quegli anni sempre più spesso interlocutore privilegiato, al centro delle fitte trame della cosiddetta "diplomazia parallela". L'arte e l'architettura moderne sono impiegate dal governo fascista come ambasciatrici culturali, in modo pervasivo e tenace, per confezionare miti in grado di sedurre le masse e accattivarsi le simpatie dell'opinione pubblica. Una prassi, questa, che genera occasioni e spazi concreti: da un lato gli imponenti padiglioni nazionali, come quello dell'iconica esposizione internazionale di Chicago del 1933, dall'altro le grandiose mostre dei contemporanei - Casorati, Sironi, Levi, Carrà e de Chirico, tra gli altri - accanto ai celebrati old masters, le cui opere intraprendono avventurose traversate transatlantiche grazie anche...
Marcel Broodthaers. Libro d'immagini
".. .mi sono chiesto se non potevo vendere qualche cosa e avere successo nella vita. E già diverso tempo che non combino niente. Ormai ho quarant'anni... Alla fine mi è venuta l'idea di inventare qualche cosa d'insincero e mi sono messo subito al lavoro." (Marcel Broodthaers) In soli dodici anni di carriera, il belga Marcel Broodthaers (Bruxelles 1924-Colonia 1976) ha prodotto più idee di quanto di solito non si faccia nell'arco di un'intera vita. Dopo essersi dedicato per vent'anni alla poesia, nel 1964 abbandona questa forma espressiva per firmare un patto con un universo, le arti visive, dai valori opposti. Muovendosi con disinvoltura fra i più diversi media - dall'installazione alla scultura, dal libro d'artista al video e alle scritte impresse su pannelli e targhe di alluminio - Broodthaers si pone come artista "post-mediale" per eccellenza, per il quale ogni mezzo può essere utilizzato al servizio di un'idea. Tra quelle che animano la sua opera vi è la critica alle istituzioni (di cui è stato un pioniere), la demistificazione dell'arte e gli enigmi visivi. Concepito e curato da Marie-Puck, figlia di Broodthaers, questo volume offre una vasta selezione di fotografie inedite, due importanti...
Mezzo secolo di arte intera. Scritti 1964-2014
Se sappiamo quello che sappiamo sulla straordinaria rivoluzione artistica della seconda metà degli anni sessanta, di arte povera, arte concettuale, arte processuale e land art; se oggi riconosciamo in Boetti, Pistoletto e Zorio alcuni tra i più importanti esponenti della loro generazione; se conosciamo le ultime dichiarazioni di Lucio Fontana o avevamo già letto di figure recentemente riscoperte come quelle di Agnetti, Baruchello, Dadamaino, Mulas e Griffa, lo dobbiamo anche alle cronache, alle recensioni, ai saggi, all'opera editoriale e educativa di Tommaso Trini (Sanremo, 1937). Questa antologia colma una lacuna durata troppo a lungo e contribuisce a disegnare una mappa più accurata del panorama critico italiano, al di là di un consunto schema bipolare. Attraverso un'attenta opera di ricerca e di confronto condotta da Luca Cerizza in dialogo con l'autore, il volume raccoglie per la prima volta una selezione dell'ampia produzione critica di Trini: dai testi pionieristici dedicati ai futuri protagonisti dell'Arte Povera, alla serie di approfondite letture di altre figure cardine del dopoguerra, fino alle cronache e le analisi che - tra le prime a livello internazionale - definiscono in tempo reale le caratteristiche dei movimenti artistici postminimalisti che agitavano la seconda...
Il MAXXI a raggi x. Indagine sulla gestione privata di un museo pubblico
Aperto nel maggio 2010 con grande successo di pubblico e commissariato nel maggio 2012 per squilibri di bilancio, il MAXXI è attualmente in fase di laborioso rilancio con un diverso consiglio di amministrazione. Sul difficile decollo di questa nuova istituzione museale pesano ambiziosità progettuali, carenze manageriali e risorse finanziarie altalenanti. Frutto di scelte politiche prive di una puntuale analisi di costi e benefici per la collettività, e caratterizzato dall'anomala condizione di museo statale affidato in gestione a una fondazione di diritto privato, il MAXXI è nato senza una chiara e convincente giustificazione culturale rispetto ad alternative di maggiore utilità sociale. Il pamphlet di Alessandro Monti ricostruisce i risvolti politico-burocratici di una creazione "a tavolino" e gli aspetti controversi della gestione operativa che ha dovuto misurarsi con un contesto caratterizzato da un eccesso di offerta di spazi museali ed espositivi e dall'inadeguatezza del suo contenitore: progettato infatti dal celebre architetto iracheno Zaha Hadid e costato complessivamente all'erario oltre centottanta milioni di euro, l'imponente edificio di cemento si è rivelato più scenografico che funzionale. Questa trattazione approfondita dei nodi cruciali e dei punti deboli si conclude con una serie di indicazioni propositive volte a superare...
Jackson Pollock. Energia resa visibile
Quando nella primavera del 1955 il giovane B.H. Friedman lo incontra per la prima volta, Jackson Pollock è già un "vecchio maestro" dell'Espressionismo Astratto. Possente nel fisico quanto esplosivo e lavico nel talento, si è conquistato fama internazionale con un corpus di opere che racchiude un'intera gamma espressiva, dal delicato lirismo alle immagini più impetuose. La rivista Life lo ha da poco osannato come il più grande pittore statunitense e alla Cedar Tavern è riverito ogni sera da una folla di giovani artisti che sgomitano per avvicinarsi a lui. Per loro Jackson è quello che ha rotto il ghiaccio e spianato la strada alla prima generazione radicalmente americana. Per i semplici avventori del leggendario ritrovo del Greenwich Village, invece, Pollock non è che un elemento pittoresco, un personaggio tristemente noto per le sue metamorfosi: in preda all'alcol la voce gli si fa più roca, il lessico scurrile, i gesti via via più aggressivi, lo sguardo obnubilato, fino allo scoppio dell'inevitabile rissa. Frutto di un'amicizia nata nell'ultimo anno di vita di Pollock, questo libro ne ripercorre la breve parabola con straordinaria vividezza, senza trascurare i momenti più sofferti: gli stenti degli anni formativi e...
I primitivi traditi. L'arte dei «selvaggi» e la presunzione occidentale
Di che cosa parliamo quando parliamo di "arte primitiva"? Quali parametri usiamo per definire e valutare manufatti che, un po' come gli africani durante la tratta degli schiavi, sono stati catturati, strappati via dal loro tessuto socio-culturale di origine, trapiantati in terre ignote e riproposti in nuovi contesti per soddisfare le esigenze economiche, ideologiche e culturali di un'elite colta? Sally Price attinge a una varietà di fonti - la pubblicità della moda e i film, l'antropologia e i fumetti - per guidarci in un'indagine attorno all'arte tribale e ai malintesi che la accompagnano in Occidente, dove l'osservatore "civilizzato" si accosta alle culture remote per mezzo di una fitta rete di preconcetti, convinto, il più delle volte, che i loro prodotti siano l'esito di pulsioni irrazionali sorrette da dinamiche sociali e riti religiosi oscuri. L'antica contrapposizione tra oggetto etnografico e opera d'arte - insieme a quella tra selvaggio e civile - viene qui gettata alle ortiche man mano che si fa luce sull'oscurità che avvolge gli artisti primitivi, fino a invalidare l'idea corrente che questi operino nell'anonimato mentre il culto dell'espressione individuale sarebbe appannaggio esclusivo dei "nostri" artisti. Equivoco, quest'ultimo, che ha contribuito a...