Sfoglia il Catalogo IBS 5
Catalogo
Mostrati 16281-16300 di 50764 Articoli:
-
L' avvocato del diavolo. Il ruolo della superstizione nelle società umane
Protagonista di questo testo, opera di uno dei padri fondatori dell'antropologia, è un oggetto difficile da definire e analizzare, eppure sempre presente in ogni forma di società umana: la dimensione magica o, per dirla con l'autore del "Ramo d'oro", la superstizione. Partecipe dello spirito laico ed empirista dei suoi tempi, Frazer riteneva che lo sviluppo della civiltà procedesse, dagli stadi inferiori a quelli superiori, attraverso tre diverse fasi: la magia, la religione e la scienza. Ci si aspetterebbe dunque una rigida condanna di ogni forma di magia. Avviene invece esattamente il contrario. In "The Devil's Advocate" (pubblicato per la prima volta nel 1909 col titolo "Psyche's Task" e riedito nel 1913 e poi nel 1928), Frazer dimostra come le forme del rispetto "superstizioso" per l'integrità altrui siano il cemento che tiene unite le istituzioni fondamentali della società, primitiva o moderna che sia: il governo, la proprietà privata, il matrimonio. È proprio il timore reverenziale del tabù che non può essere infranto il principale elemento di coesione dei raggruppamenti umani.
EUR 14.25
-
Noi e loro
"È il balzo il tratto in comune, con troppo impeto di speranza da parte del giovane extracomunitario, con l'impeto della disperazione da parte del giovane omosessuale. Casualmente vicini sulla stessa pagina di cronaca, i due balzi mi parvero rappresentativi e speculari. Decisi di contrapporli INSIEME alla "funzionalità" del maschio occidentale eterosessuale. Funzionalità a un sistema che - negando in lui l'extracomunitario e l'omosessuale - giunge a negare in lui l'essere umano. In queste pagine l'omosessuale e l'extracomunitario continuano a parlarsi e a interagire, in modo gioioso e candido nella prima parte, ambientata nel Maghreb; in maniera più dolorosa, realistica e consapevole - attraverso la cronaca delle due esclusioni, delle due disappartenenze - nella seconda parte, italiana e "mondializzata". Lo sguardo è complessivamente duplice: all'iniziale incanto dell'omosessuale europeo in Maghreb, già descritto da Gide un secolo fa, si alterna il disincanto dell'intellettuale occidentale di fronte al fenomeno del turismo e dell'immigrazione. Con gli omosessuali e i "nativi" che si scambiano le parti, trasformandosi vicendevolmente in turisti e/o immigrati più o meno stanziali. Ma ho anche cercato - infine - di fare interagire la fase "nordafricana" di sesso edenico e quella "europea" di "trafiletti" e...
Le elezioni del Quarantotto. Storia, strategie e immagini della prima campagna elettorale repubblicana
Le elezioni del 1948 sono la prima grande battaglia elettorale dell'Italia repubblicana. I mesi che precedono il 18 aprile segnano una svolta nella storia, nel costume e nella politica del paese. Comunisti e socialisti da un lato, democratici cristiani dall'altro, dopo aver collaborato nello spirito dell'antifascismo e dei Cln, si affrontano in una lotta senza esclusione di colpi, scambiandosi accuse infamanti e ricorrendo a ogni mezzo, a ogni parola, a ogni immagine, pur di prevalere sull'avversario. La propaganda prende il sopravvento sulla comunicazione, lo scontro, non solo quello verbale, sul dialogo. Da quella data anche le tecniche e le strategie dei partiti non saranno più le stesse. Il 1948 fissa infatti stereotipi, temi, slogan, poetiche, diventando un imprescindibile punto di riferimento per tutte le successive campagne elettorali che a quell'esperienza si rifaranno continuamente. Il libro di Edoardo Novelli ripercorre gli avvenimenti e le strategie di quella storica campagna elettorale soffermandosi sugli aspetti comunicativi e illustrandola con un'ampia selezione di documenti provenienti da collezioni private e archivi pubblici. Mettendo in luce come ancora oggi, a sessant'anni di distanza, nell'Italia della Seconda repubblica e in presenza di uno scenario completamente trasformato, alcuni dei temi e...
La morte per la patria. La celebrazione dei caduti dal Risorgimento alla Repubblica
Quali sono gli elementi portanti del discorso sulla morte per la patria e del culto dei caduti in Italia? Quando e in quale contesto nascono? In quale misura sono prodotti culturali e politici "importati" da altri paesi? Quali sono le fasi principali, quali le cesure e le continuità più significative? Dal Risorgimento a oggi in Italia il culto dei caduti e il morire per la patria hanno rappresentato un fattore essenziale nella sacralizzazione della nazione, la cui apoteosi trovava la sua espressione più marcata nella legittimazione nazionale della morte in guerra, sacrificio del singolo per la comunità politica. Prende il via in questo modo una secolarizzazione del concetto cristiano di vita eterna, plasmato sulla nazione. Gli autori, storici dell'età moderna e contemporanea, attraverso le rappresentazioni simboliche del lutto, analizzano le forme che il tentativo di nazionalizzazione delle masse ha di volta in volta assunto. Dall'esaltazione ottocentesca degli eroi, immortalati nei monumenti, il più vistoso dei quali il Vittoriano, si passa alla commemorazione delle vittime di guerra. L'elogio dell'individuo si trasfigura nella celebrazione del Milite Ignoto. Nel secondo dopoguerra sono pochi gli eroi: si ha piuttosto una massificazione della morte ignota che coinvolge anche...
Niccolò Machiavelli. I tempi della politica
L'arco di anni che racchiude la vita di Machiavelli (1469-1527) si presenta come un'età di profonde trasformazioni, che investono la stessa visione del mondo fino allora dominante. Le grandi navigazioni e i viaggi di scoperta spalancano orizzonti sconosciuti. Nel frattempo, l'Italia e l'Europa attraversano vicende cruciali: la Francia, superato il secolare conflitto con gli inglesi, ristabilisce la sua potenza; i regni spagnoli si uniscono sotto una sola corona che si avvia a imporre la propria egemonia in Europa; gli Stati italiani sono travolti da guerre che ne mettono in crisi radicale l'autonomia. E nel 1517 si accende in Germania la rivoluzione religiosa protestante, destinata a mettere in luce ì cambiamenti profondi avvenuti nelle credenze e nei sentimenti popolari, e a proiettare sul futuro dell'Europa le sue conseguenze più drammatiche: le guerre di religione e l'offensiva della Controriforma cattolica. Machiavelli è consapevole delle trasformazioni che stanno alterando la scena del mondo, e avverte l'esigenza di adeguare ad essa le istituzioni e le regole della vita politica. Cogliere il nesso fra la sua attività e le sue opere, divenute ben presto fondamentali per comprendere le vicende degli uomini uniti in società politiche, è il motivo...
Un sistema di Welfare mediterraneo. Rapporto Irpps-Cnr sullo stato sociale in Italia 2007-2008
In questo volume, così come in quello precedente (Nord e Sud), si è voluto porre l'accento in primo luogo sulle differenze territoriali all'interno del sistema italiano di welfare, qui interpretato come espressione di un più generale modello mediterraneo sud-europeo. Le principali specificità di questo modello sono individuate nella prevalenza dei trasferimenti monetari rispetto alla fornitura diretta di servizi e in un peso più che proporzionale delle pensioni rispetto ad altri benefici. Viene messo anche in luce il suo carattere meritocratico o "lavoristico", per cui i soggetti beneficiari di molte politiche non sono i cittadini ma in generale i lavoratori (che pagano contributi), sebbene vada registrata l'evoluzione del modello in senso universalistico per alcuni ambiti delle politiche sociali (soprattutto nella sanità). Si sottolinea infine la presenza in tutti i paesi di uno squilibrio tra beneficiari forti e beneficiari deboli e di un welfare mix, di un intreccio tra ruolo dello Stato, del mercato, del terzo settore e della famiglia, fortemente sbilanciato a carico di quest'ultima.
EUR 30.40
Stato e imprese
I rapporti tra Stato e Imprese stanno attraversando una lunga fase di incertezza che tocca i due flussi finanziari principali: gli interventi di sostegno pubblico e la fiscalità. I dubbi sull'utilità di una politica di sostegno alle attività produttive, l'incertezza sugli strumenti più adatti, il rapido mutare delle regole amministrative, le difficoltà del bilancio pubblico e persino una scarsa chiarezza sulla governance tra governo centrale e regioni rappresentano fattori di debolezza evidenti. Nel volgere di pochi anni anche l'altro canale di flussi finanziari tra Stato e imprese, quello fiscale, ha subito frequenti cambiamenti, tali da generare non pochi problemi agli operatori e da impedire corrette valutazioni dei risultati. II volume offre un quadro accurato di alcuni tra i principali rapporti che intercorrono tra Stato e imprese in Italia. Da un lato, ci si sofferma sulle caratteristiche effettive delle politiche per le imprese attuate dal governo nazionale e da quelli regionali, con diversi obiettivi e modalità di realizzazione, approfondendo problemi, dimensioni finanziarie reali e criticità. Dall'altro, si offre un approfondimento sul peso e sull'evoluzione della fiscalità,. A questo si associa un quadro dei bisogni e delle esigenze delle imprese fondato su indagini dirette che...
Nasredin
Nasredin ha un sacco di guai: qualunque cosa faccia, tutti lo prendono in giro. A chi deve dare retta? Al gran Visir? Alle lavandaie? Ai ragazzini? Ai vecchi del villaggio? O piuttosto a suo padre, il saggio Mustafà?. Dopo il Cyrano trapiantato entro fantastiche atmosfere orientali, e la Babayaga calata nei densi colori della steppa russa, un'altra fiaba magica, in grande formato, disegnata e colorata da Rébecca Dautremer, con il testo a opera della scrittrice belga Odile Weulersse. Questa volta, il contesto è quello del Mahgreb, e il protagnosita è un bambino portatore di tutte quelle insicurezze, tutte quelle fragilità che lo rendono timido e lo espongono alla derisione e alla cattiveria del mondo. Sarà la saggezza del vecchio padre a donargli la forza per arrivare finalmente al mercato coi suoi animali, senza più tentennamenti, e soprattutto senza farsi più prendere in giro. Età di lettura: da 6 anni.
EUR 9.60
Insicurezza. Giustizia e ordine pubblico tra paure e pericoli
La pace civile è stata sempre minacciata da tiranni, dittatori o demagoghi di ogni tipo. In passato era più facile identificare i veri o presunti responsabili del disordine e combatterli; oggi invece la minaccia più concreta è il sistema stesso. Basta considerare le ineguaglianze, le ingiustizie, l'insicurezza individuale, sociale e politica. Fenomeni quali il terrorismo, il crimine organizzato o la delinquenza urbana sono considerati dai custodi dello status quo, i responsabili di un male che in realtà è più impalpabile, più endemico, e assai più profondo. Ciò avviene non necessariamente per malafede; è piuttosto il sistema stesso che si difende, spostando l'attenzione verso tutti quei problemi che possono suscitare un maggiore consenso sociale. Indipendentemente dunque dall'effettiva consistenza delle statistiche criminali, l'insicurezza è un sentimento invasivo e caratterizzante le società contemporanee. Come scrive Nadia Urbinati nell'introduzione al volume, "più lo Stato ha bisogno di ricorrere a espedienti autoritari o di inasprire le norme, più dimostra di essere debole o non abbastanza efficace nel garantire la sicurezza ai cittadini. Una società disposta a rinunciare perfino ai diritti fondamentali per garantire la sicurezza è una società che si avvia fatalmente verso una condizione di estrema lacerazione...
Tracce dei luoghi, tracce della storia. L'editore che inseguiva la bellezza. Scritti in onore di Franco Cosimo Panini
Il 30 marzo 2007 si spegneva l'editore Franco Cosimo Panini, un nome noto e affermato in tutto il mondo grazie alle figurine per ragazzi, ma che negli ultimi trent'anni si era anche imposto nel panorama italiano e internazionale come editore d'arte e di cultura. Un'attività avviata nel 1978 all'interno delle Edizioni Panini e presto divenuta una divisione autonoma da cui in pochi anni è nato un catalogo di elevato livello scientifico in particolare nei settori dell'arte, dell'archeologia e della storia locale. La nascita di collane come "La Biblioteca Impossibile" e "Mirabilia Italiae", fiore all'occhiello di un gruppo editoriale che nel frattempo si è diversificato anche nell'editoria per ragazzi e negli articoli per la scuola, non ha rallentato la produzione di opere dedicate alla storia locale e all'approfondimento storico-critico dell'arte italiana, filoni e linee di studio che attorno alla sigla della casa editrice hanno visto raccogliersi studiosi e specialisti di varia formazione ma tutti di riconosciuta competenza, accomunati dal desiderio di dare spessore critico e filologico alla inesausta ricerca della bellezza dell'editore modenese. Molti di questi studiosi hanno voluto rendere omaggio, in questo volume, alla memoria dell'editore scomparso, fornendo con una serie di contributi...
Fiaba del Reno
Clemens Brentano appartiene alla più romantica delle famiglie europee: fratello della scrittrice Bettina, cognato e amico fraterno dello scrittore Achim von Arnim, figlio di una delle amiche più intime di Goethe. Talento geniale, erotico e mistico, chitarrista vagabondo, enfant terrible dei salotti romantici, demoniaco ma capace di votarsi al capezzale di una monaca stigmatizzata, è stato anche un grandissimo conoscitore e reinventore del patrimonio di canti e fiabe della cultura europea. La "Fiaba del Reno" incarna uno dei suoi momenti più alti, di immediato godimento per i più giovani, compresi i bambini, e di deliziosa lettura per gli adulti. In queste storie affascinanti, che rileggono in chiave colta le molteplici radici folkloriche della fiaba europea, il mondo del Reno, insieme reale e fantastico come ogni sogno sa essere, si popola di animali parlanti, di ondine e di sirene. Troneggia al suo centro la bella Loreley, l'eroina acquatica più famosa e fatale; ma vi compare anche il Vecchio Padre Reno in persona, che favorisce amori e amicizie, ma che sa punire con severità gli empi; e poi, principesse, fanciulle infelici, matrigne e sorellastre, mercanti e imbroglioni, girovaghi e artigiani. In questa cornice si muove...
Teresa, mon amour. Santa Teresa d'Avila: l'estasi come un romanzo
Quando Sylvia Leclercq - psicoterapeuta, atea, scrittrice, palese alter ego di Julia Kristeva - riprende in mano l'opera completa di Teresa d'Avila, inizia un incontro che si rivelerà capace di coinvolgerla e sconvolgerla totalmente e inaspettatamente. Teresa d'Avila, la monaca di clausura vissuta tra il 1515 e il 1582, la riformatrice dell'ordine dei carmelitani, la santa dell'estasi, si rivela agli occhi di Sylvia una donna malata d'amore e di desiderio, al pari dei pazienti in cura sul suo divano. Di pagina in pagina, scopriamo i retroscena psicanalitici dei suoi tormenti e della sua estasi, immortalata dal celebre gruppo marmoreo di Bernini. Sylvia si lascia prendere da Teresa, si fa portare in Spagna, si introduce nelle pieghe della sua scrittura, capace di restituire, dietro l'ostentata umiltà, una rivoluzionaria coscienza di sé e un'inedita capacità di elaborazione del proprio disturbo. La ricostruzione dell'universo mentale e del malessere psicofisico della santa diventa così per Julia Kristeva lo spunto per una profonda riflessione sul nostro attuale bisogno di credere. Teresa aveva riversato nella scrittura la propria esperienza per sublimare il possesso dell'Altro, dell'Amato, incorporandolo dentro di sé, fino a goderne in ogni parte del corpo. Allo stesso...
La quinta Repubblica. Da De Gaulle a Sarkozy. L'evoluzione di un presidenzialismo extra-costituzionale
Al compimento dei suoi primi cinquant'anni (1958-2008), la quinta Repubblica francese sembra longeva, se confrontata alla quindicina di regimi politici che l'hanno preceduta, dalla Rivoluzione francese in poi. Si tratta di un sistema politico del tutto singolare nel panorama istituzionale delle democrazie occidentali, imperniato com'è intorno alla figura di un presidente tanto onnipotente quanto irresponsabile di fronte alla rappresentanza nazionale, che trae la sua legittimità dall'elezione popolare diretta, introdotta del resto tardivamente in una costituzione che invece delinea un sistema parlamentare, sia pure con forti poteri del governo. Il libro segue l'evoluzione istituzionale della quinta Repubblica, focalizzando la sua definitiva consacrazione con l'avvento della sinistra al potere, realizzato da Mitterrand nel 1981, ed evidenziando la sua interazione con i processi evolutivi della società, dell'economia, della cultura francesi. Processi che in gran parte si riassumono anche in Francia in un depotenziamento della politica: crisi dello Stato-nazione, dello Stato sociale, della rappresentanza, dei partiti, dei sindacati; incontrollabile spontaneità dei movimenti sociali, spettacolare personalizzazione della competizione, non di rado foriera di scandali e malcostume. Il libro si chiude con l'esame critico del progetto di riforma costituzionale preparato su incarico del presidente Sarkozy dal Comitato Balladur approvato...
Darwin e l'anima. L'evoluzione dell'uomo e i suoi nemici
In questo volume, Orlando Franceschelli affronta uno dei nodi cruciali del pensiero darwiniano: la questione antropologica, destinata a scuotere dalle fondamenta la tradizione filosofica e religiosa occidentale. A cominciare dalla credenza nell'immortalità dell'anima e nella guida provvidenziale della storia. Le celebrazioni per il bicentenario della nascita di Darwin, infatti, rischiano di lasciare in ombra il vero nucleo teorico della sua rivoluzione antropologica: naturalizzando l'uomo e la sua mente, Darwin ne avrebbe addirittura minato la dignità. In questo saggio Franceschelli parte dalla ricostruzione del pensiero di Darwin sulla coevoluzione della natura umana: dai suoi rapporti con gli animali, fino al progresso verso la civiltà. Snodi cruciali mediante i quali Darwin ha influenzato la scienza, la filosofia e anche quella teologia che ormai parla non più di creazione ma di emergenza dell'anima. È da esse che risulta con chiarezza il carattere pretestuoso di ogni tentativo di assimilare Darwin alla volontà di potenza di Nietzsche, al darwinismo sociale e al razzismo e all'eugenetica di Hitler. "Oltre l'anima e la volontà di potenza": è a partire da questo approdo della coscienza moderna che l'autore delinea l'impegno etico-politico cui dovrebbe indurci una concezione effettivamente naturalistica dell'uomo. Interessata a...
Storie di anarchici e di spie. Polizia e politica nell'Italia liberale
L'incontro segreto tra un gruppo di anarchici appena fuori Padova, nel 1881, viene intercettato per tempo dalla polizia, che interviene e arresta i partecipanti. Prendono le mosse da qui le storie che si svolgono nel decennio precedente in diverse città d'Italia e in Svizzera, e che confluiscono in quel raduno clandestino. Niente omicidi, niente bombe. Sorveglianza, piuttosto: un'investigazione muta e perlopiù inavvertita, che produce segnalazioni, fotografie, rapporti, prospetti, schede, bollettini, registri, fascicoli, archivi - una raccolta di dati spesso misteriosi o poco chiari, e tanto più scrupolosa quanto più quei dati si rivelano difficili da decifrare. Gli anni in cui si chiude la vicenda segnano una fase importante nell'organizzazione della polizia in Italia. Viene infatti istituito un Ufficio politico, prende forma un registro biografico delle persone sospette che si trasformerà nell'enorme Casellario politico del regime fascista; le questure cominciano a usare foto segnaletiche e ad assumere agenti in borghese, e viene organizzato un servizio di polizia internazionale. L'ideale è disporre di tanti archivi quante sono le questure, e qui raccogliere la biografia di ognuno. Le carte di polizia, a cui solitamente si ricorre per far luce sulle vicende dei sovversivi, vengono utilizzate nel...
Il curioso caso di Benjamin Button
La vita scorre all'indietro, per Benjamin Button. In un giorno d'estate del 1860, per un inspiegabile scherzo del destino, lui nasce già vecchio: un uomo dell'apparente età di settant'anni, dentro una culla. E poi comincia a ringiovanire, muovendosi controcorrente rispetto alla storia. Mentre la buona borghesia di Baltimora, a cui appartiene anche suo padre, osserva con un misto di meraviglia, imbarazzo e riprovazione. Età di lettura: da 10 anni.
EUR 10.92
I fratelli corsi
Il racconto si divide in due quadri. Nel primo, lo scrittore, che si è recato nell'isola, conosce Lucien, un giovane corso selvatico e fiero, deciso a svolgere il suo ruolo di arbitro nella faida tra due clan nemici. Fantasia e realtà si mescolano inestricabilmente, in questa Corsica avventurosa e magica, popolata di banditi che difendono il proprio onore, e scossa dal continuo inseguirsi delle vendette. Nel secondo quadro, Dumas, tornato a Parigi, incontra Louis, il fratello gemello di Lucien, che si trova coinvolto in un duello per aver difeso l'onore di una dama. Nonostante la separazione, i due gemelli sono rimasti uniti da una strana telepatia, dono ereditario della loro famiglia, che sconfina talvolta nella condivisione a distanza delle stesse sensazioni fisiche. Dumas contrappone con grande sottigliezza la Corsica selvaggia e cruda, ma fedele alle regole dell'antica ospitalità e della morale inflessibile, a una Parigi ricercata e galante, sotto le cui raffinatezze si celano crudeltà, cinismo e disprezzo. Non ci si stacca facilmente da una vicenda così incalzante, così ricca di materie diverse, che si apre con la levità di un diario di viaggio, e si conclude con un esito tragico. Ma il...
La nuova frontiera
"La nuova frontiera di Kennedy introduce un elemento nuovo di sfida e di orgoglio: il primato americano è minacciato, bisogna riscoprire il coraggio dei pionieri che si aprirono la strada verso ovest, bisogna sacrificare il presente a vantaggio del futuro. I campi di azione della nuova frontiera disegnano non promesse, ma sfide: le aree inesplorate della scienza e dello spazio, i problemi irrisolti della pace e della guerra, le sacche di ignoranza e pregiudizio non ancora conquistate, le disugualianze, la povertà". (dall'introduzione di Giancarlo Bosetti)
EUR 6.65
La sinistra possibile. Il partito democratico alle prese col futuro
"Esprimo un disagio - scrive Vannino Chiti - che credo non sia soltanto mio: nella politica italiana, da troppo tempo, c'è un di più di conflittualità, a volte di vera e propria contrapposizione, tra gli schieramenti, e al tempo stesso di scontri prevalentemente personalistici all'interno di essi". Si tende a ricondurre questo stato di cose alla caduta delle appartenenze, alla modernità della politica. È una spiegazione che non convince, specie se si guarda ad altre democrazie dell'Occidente (basti pensare agli Stati Uniti), nelle quali il confronto, anche duro, si lega in modo esplicito a proposte programmatiche e a sistemi di valori alternativi. Una simile, schietta, aperta battaglia delle idee non sembra oggi prevalere, nella politica italiana, che elude, più che affrontare, le questioni essenziali. È la debolezza delle proposte, la non chiarezza e coerenza dei comportamenti, a produrre quell'eccesso di conflittualità che allontana le persone dalla politica, rendendo sempre più esile la partecipazione alla vita delle istituzioni democratiche. È da qui che è necessario ripartire per una nuova, forte proposta del riformismo italiano.
EUR 14.25
Il Mediterraneo e la parola. Viaggio, poesia, ospitalità
"L'idea poetica, per me, non si ferma alle frontiere. Ogni poesia mediterranea è mia. Ogni poesia che annuncia il viaggio, che dà ospitalità, che semina generosità. In ogni angolo del mondo. E lì che comincia il Mediterraneo. Non un luogo recintato da principi geografici o da un'idea che rinnega l'Altro che viene da Sud, da Oriente o da Occidente". Una dichiarazione di principi e d'intenti, quella di Bennis, che colpisce per la sua bruciante attualità. Mohammed Bennis, uno dei poeti marocchini più conosciuti e stimati nel mondo arabo, ha dimostrato negli anni un forte impegno intellettuale e civile. Non a caso è stato l'ideatore della Giornata della poesia dell'Unesco, che si celebra ogni anno il 21 marzo, con lo scopo di stimolare il dialogo attraverso la poesia, ed è da sempre un convinto assertore dell'importanza della traduzione per la promozione della conoscenza tra le culture. Una poetica che sfocia in una pratica di vita sul rapporto tra Mediterraneo e poesia. "Spazio libero e ospitalità come pratica quotidiana: è stata questa lezione che mi ha permesso di comprendere la poesia. La poesia non ammette frontiere chiuse e non obbedisce alla logica degli interessi. Ogni...