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Tre conferenze sull'anarchia e altri scritti sulla Comune
In queste conferenze tenute agli operai francesi al tempo della Comune di Parigi (1871) Michail Bakunin, l'esponente principale della corrente anarchica dell'Internazionale, illustra in modo sintetico ed efficace i principi e le idee dell'anarchismo. La critica anarchica dello stato moderno e del sistema capitalistico, sviluppata in polemica con gli orientamenti marxisti del movimento operaio, contiene ancora oggi temi e motivi di riflessione che, con la loro carica radicale e antiautoritaria, rappresentano un pensiero critico alternativo, che forse non ha esaurito tutte le sue potenzialità.
EUR 13.30
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Il genio precario. Per un ritratto di Walter Benjamin
Walter Benjamin è uno di quei casi - tutt'altro che rari - di pensatori che il tempo trascorso dalla sua scomparsa ha riscattato. Un riscatto dalle difficoltà vissute: ad accedere all'insegnamento universitario, difficoltà economiche, perfino di sopravvivenza (negli anni Trenta dell'esilio parigino), vagabondaggi in mezza Europa, la rinuncia alla via di fuga in Palestina, la delusione sovietica. Eppure si tratta di una vita ricchissima di esperienze e scritture, interessi e libri, passioni intellettuali e politiche, culturali e sentimentali, quattro sfere scelte in questo volume (il metodo micrologico, le città, l'infanzia, l'università) possono rappresentare altrettante tracce per cogliere un pensiero che continua ad esercitare profonda influenza in campi vasti ed eterogenei: lettereratura, filosofia, sociologia, cinema, fotografia, teatro, architettura, urbanistica, storia, poesia, politica. In mondo sofferente e frammentato come l'odierno, Benjamin aiuta leggere e vivere lucidamente le tante geografie del dominio e della speranza.
EUR 15.20
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La democrazia deliberativa. Una ricostruzione critica
La crisi delle forme tradizionali della rappresentanza democratica ha suscitato una vasta discussione su come attivare e mettere in circolo nuove forme di partecipazione politica dei cittadini. Le teorie della "democrazia deliberativa", di cui il volume traccia una mappa completa ed esauriente, rimettono al centro della riflessione sulla politica il tema della formazione dell'opinione pubblica e della qualità del confronto tra i cittadini. La notevole diffusione che l'approccio deliberativo ha conosciuto negli ultimi vent'anni corrisponde alla necessità di elaborare una teoria democratica capace di tenere realisticamente assieme la più ampia partecipazione politica e la qualità, anche cognitiva, delle decisioni prodotte. Il volume presenta criticamente i risultati di questa ricchissima discussione, nella quale si sono confrontati gli esponenti di punta del liberalismo, della teoria critica e della scienza politica empirica.
EUR 26.60
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Il laico impertinente. Laicità e democrazia nella crisi italiana
Mentre l'invadenza della Chiesa nella vita pubblica italiana si fa sempre più visibile, questo libro propone una difesa intransigente e a tutto campo dei valori costituzionali della laicità: separazione dello Stato dalla Chiesa, eguaglianza dei diritti civili di tutti i cittadini, autonomia della ragione dai dogmatismi e dai fanatismi religiosi. In una serrata concatenazione di riflessioni e interventi, alcuni dei quali apparsi sulla rivista "Micromega", l'autore affronta con polemica "impertinenza" tutti i nodi irrisolti della mancata laicità dello Stato italiano, dalla bioetica alle leggi sulla fecondazione assistita, dalla negazione dei diritti degli omosessuali alle discriminazioni religiose, dalla laicità della scuola alla questione dei simboli religiosi.
EUR 17.10
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Quando tutto era possibile. 1960-1980 come l'Italia esporta cultura
1960-1980: una stagione di conflitti che investe tutti gli strati della società italiana e che, per durata, non ha nulla di simile in alcun paese dell'area occidentale. Ma questi sono anche gli anni che vanno da "Per un pugno di dollari" di Sergio Leone a "Il nome della rosa" di Umberto Eco: due momenti che rappresentano l'inizio e la fine di un periodo irripetibile della nostra cultura, l'ultimo in cui occupa un ruolo centrale a livello internazionale. E questo mentre le strade delle città vengono attraversate da conflitti sociali violenti che traducono immediatamente in agire politico la loro intensità e l'innovazione culturale gioca un ruolo essenziale per legittimare la radicalità delle scelte di campo. D'altra parte sembra proprio della tradizione italiana, dal Rinascimento in poi, far nascere sul terreno del conflitto interno, dello scontro violento tra fazioni, il dinamismo creativo della sua cultura. Dal cinema alla musica, dall'architettura all' arte, dalla pubblicità ai fumetti, dall'editoria alla fiction televisiva, dal design alla moda, dal teatro alle radio libere, la cultura italiana degli anni Sessanta e Settanta sapeva trasformare, riproporre e anticipare in maniera assolutamente originale generi di consumo e modelli culturali di massa alternativi...
Outlet. Vol. 4: Ingovernabilità. Per una critica della ideologia italiana.
Questo numero della rivista Outlet raccoglie gli articoli di: Alberto Abruzzese, Alessandro Antonelli, Angela Azzaro, Marco Bascetta, Lanfranco Caminiti, Monia Cappuccini, Andrea Colombo, Massimiliano Di Franca, Mario Gamba, Rino Genovese, Massimo Ilardi, Katia Ippaso, Filippo La Porta, Francesco Macarone Palmieri, Nicola Mirenzi, Luisa Muraro, Paolo Persichetti, Miro Renzaglia, Paola Tavella, Antonio Tursi, Davide Varì, Fabrizio Violante.
EUR 4.75
Il feticcio della meritocrazia
La meritocrazia è considerata dalle retoriche dominanti il rimedio di ogni male e l'unico criterio di giustizia compatibile con l'efficienza e lo sviluppo di una società. Questo pamphlet, tenendosi alla larga da ogni ideologia, dimostra da un punto di vista logico l'inconsistenza e la contraddittorietà dell'ipotesi meritocratica. Mediante una serie di semplici esempi e modelli, l'autore ci mostra tutti i paradossi che attraversano l'ideologia meritocratica, la quale, presa sul serio, condurrebbe a risultati diametralmente opposti a quelli che insistentemente promette. In primo luogo, a una disgregazione della compagine sociale e al fallimento di ogni forma di cooperazione.
EUR 9.75
La violenza e la legge
L'autodifesa di Nelson Mandela nel processo di Rivonia (20 aprile 1964) che gli costò la condanna all'ergastolo. Nel suo discorso il grande leader sudafricano ricostruisce il percorso dell'African National Congress, motiva la scelta della clandestinità e riassume la strategia di lotta che avrebbe condotto il Sudafrica verso la democrazia multirazziale. "Ho dedicato la vita intera alla lotta del popolo africano. Mi sono battuto contro il predominio dei bianchi così come contro quello dei neri. Ho perseguito l'ideale di una società libera e democratica in cui tutti vivano in armonia e con pari oppotunità. È un ideale per il quale spero di continuare a vivere fino a conseguirlo. Ma per il quale, se necessario, sono disposto a morire". La straordinaria efficacia di questo discorso restituisce tutto il carisma di un leader che ha portato il suo popolo alla vittoria. In appendice la prefazione dell'arcivescovo Desmond Tutu al Rapporto della Commissione per la verità e la riconciliazione.
EUR 11.40
Il tempo delle costituzioni. Dall'Italia all'Europa
Questo volume indaga la riapertura della "questione costituzionale" in Italia, dinanzi alle radicali trasformazioni del tessuto sociale e produttivo realizzate dal liberalismo all'italiana del "ventennio berlusconiano". Al tempo stesso mette a fuoco la dimensione istituzionale propriamente europea, sconvolta dal crescente rilievo del "diritto europeo dell'emergenza" che, con il Fiscal Compact e gli altri Trattati internazionali varati per cercare di fronteggiare la crisi dell'Eurozona, ha profondamente mutato il tradizionale "quadro comunitario" (che si era cercato di rafforzare con il Trattato di Lisbona entrato in vigore nel dicembre 2009) entro il quale operavano le politiche dell'Unione. Si è determinato così anche un conflitto strisciante tra gli accordi di diritto internazionale sottoscritti dagli Stati sovrani e le istituzioni dell'Unione europea. L'obiettivo dei saggi che compongono il volume è quello di affrontare le crisi istituzionali ed economiche rivendicando spazi politici, sociali e istituzionali dove affermare inedite pratiche democratiche, nuovi diritti e politiche sociali che rispondano a criteri di giustizia ed equità, lottando contro il progressivo concentramento della ricchezza nelle mani di sempre più ristrette élites globali.
EUR 18.05
Marx combattente
Qualche settimana prima della sua morte, un giornalista gli domandò: "Cosa ci aspetta?" e Marx, scrutando l'orizzonte, risponde; "La lotta". La lotta non è solo una nozione fondamentale della filosofia di Marx: la sua intera vita è stata una continua battaglia. Oltre a doversi sottrarre alle censure e alle misure di polizia di mezza Europa ha anche dovuto affrontare quella forma aspra di lotta che è l'affermazione della verità. Il libro ripercorre, dunque, gli aspetti della biografia di Marx che meglio mostrano l'intreccio tra le scelte di vita e le idee, non intese come semplice descrizione scientifica della società capitalistica ma come lavoro di smascheramento che ha il valore immediato di uno strumento di lotta. Al di fuori della quale la stessa critica sistematica dei fondamenti e delle categorie dell'economia politica perderebbe il suo senso e il suo rigore. Introduzione di Adalgiso Amendola.
EUR 11.40
Outlet. Vol. 5: Legalità. Per una critica dell'ideologia italiana.
Questo numero della rivista Outlet raccoglie gli articoli di: Alberto Abruzzese, Alessandro Antonelli, Adalgiso Amendola, Andrea Colombo, Sandrone Dazieri, Roberto De Angelis, Massimiliano Di Franca, Giovanna Ferrara, Mario Gamba, Rino Genovese, Emiliano Ilardi, Katia Ippaso, Francesco Macarone Palmieri, Fabio Tarzia, Luisa Valeriani e Fabrizio Violante.
EUR 4.75
Alle origini della razionalità borghese. Letture di Ulisse e le sirene
L'episodio dell'incontro del navigatore Ulisse con le Sirene, narrato nell'Odissea di Omero, ha dato luogo nella storia della cultura occidentale a una ricca molteplicità di interpretazioni. Con esso si sono misurati scrittori e filosofi la cui opera ha segnato il Novecento, da Franz Kafka a Theodor W. Adorno a Jon Elster. Il volume ripercorre la storia di queste interpretazioni, soffermandosi in modo particolare sulle tesi dei maestri della Scuola di Francoforte, Horkheimer e Adorno, che decifrano la figura di Ulisse come eroe archetipico della razionalità occidentale strumentale e disincantata, che sconfigge la potenza seduttiva delle creature mitologiche, come Circe o le Sirene. Ma il prezzo di questa vittoria è la costruzione di una soggettività che, sul modello di Ulisse che si fa legare all'albero della sua nave, riesce a dominare il mondo solo reprimendo se stessa.
EUR 17.10
L' altro Occidente. Dall'Avana a Buenos Aires
Due esperienze di viaggio a Cuba e in Argentina. Con il ventesimo secolo nelle vene, nella fantasia letteraria e nell'immaginario politico. Muovendo dall'Europa verso ovest, si scopre quell'altro Occidente che è il continente latinoamericano, con ¡ suoi miti, le sue illusioni, ma anche con la forza primigenia di una umanità da sempre alla ricerca della propria dignità e, oggi, di nuove vie di progresso possibile. Apparsi separatamente negli anni novanta, qui per la prima volta riuniti insieme, i testi che compongono il volume si misurano con la situazione del mondo dopo la fine del comunismo sovietico, con le difficoltà indotte nella difficile costruzione cubana dal mutamento d'epoca e con il disastro a cui le politiche neoliberiste hanno condotto l'Argentina a cavallo del millennio. Al tempo stesso, in uno stile narrativo sospeso tra la realtà e il sogno, disegnano due forti figure femminili di carattere opposto, che nei loro destini appaiono simbolicamente riassumere lo smarrimento cui la storia del Novecento ha messo capo.
EUR 21.85
Diritto al lavoro. Beffa o sfida?
I fatti parlano in modo brutale: nonostante le costituzioni di molti paesi europei riconoscano un " diritto al lavoro", la disoccupazione ha superato in Europa i trenta milioni di individui. Questo libro, con un'indagine insieme rigorosa e provocatoria, s'interroga sulle ragioni profonde di questa contraddizione tra i principi e la realtà. L'autore ripercorre le tappe storiche attraverso cui si è giunti a rivendicare un diritto al lavoro e analizza la natura dei mutamenti sociali che, con il Welfare di tipo keynesiano, hanno consentito un primo effettivo riconoscimento di questo diritto. Si addentra poi nell'analisi della crisi che ha investito il Welfare State facendo riesplodere la disoccupazione. Poiché al passato non si ritorna, e poiché la disoccupazione è il portato di una tendenza di lungo periodo imputabile all'applicazione della tecnologia ai processi produttivi, la vera sfida del diritto al lavoro può essere vinta, a livello europeo, solo scommettendo sulla riduzione della giornata lavorativa a parità di salario, quindi con una redistribuzione del lavoro che, rifondando lo Stato sociale, prospetti un'uscita dal modo capitalistico di produzione e di consumo.
EUR 19.00
Il colpo di tuono. Pensare la Grande Guerra oggi
Perché il tema della prima guerra mondiale continua ad affascinare ad attrarre gli studiosi e persino o mantenere una non trascurabile presenza nella memoria collettiva? Forse perché ancora oggi avvertiamo che proprio allora, in quel trionfo della tecnologia e in quell'abisso di morte, l'Europa e il mondo persero per sempre l'innocenza, misurando per lo prima volta in tutta lo sua profondità lo minaccia di una smisurata potenza produttiva che poteva convertirsi in un'immane potenza distruttiva. Da quel momento, tutto diventava possibile. Nella sua dimensione abnorme, lo guerra rese familiare il meraviglioso e normale l'orrore. In una serie di saggi Gibelli presenta e discute alcuni degli autori che hanno segnato la riflessione in questo senso (Eric Leed, Paul Fussell, Stephane-Audoin Rouzeau e Annette Becker), e inoltre esplora e mette a fuoco diversi aspetti di questa svolta: dal massiccio ricorso alla scrittura da parte delle classi illetterate allo sviluppo dei mezzi di comunicazione di massa, dal mutamento della percezione visiva e sonora alle nuove dimensioni del disagio mentale, dalla spettacolarizzazione pubblicitaria del conflitto alle nuove forme di mobilitazione e di controllo delle masse.
EUR 20.90
La deliberazione pubblica. Pluralismo, complessità e democrazia
Questo volume di James Bohman è uno dei testi di riferimento nel dibattito sulla democrazia deliberativa che è al centro della odierna riflessione di teoria politica. Bohman offre una presentazione chiara ed esauriente del tema della "discussione pubblica", dialogando criticamente con le tesi di John Rawls e di Jürgen Habermas. In una fase in cui la sfiducia nelle istituzioni tradizionali della democrazia rappresentativa ha assunto dimensioni eclatanti, il rilancio del tema della "deliberazione pubblica" appare come una via per riattivare delle pratiche di cittadinanza attiva che siano in grado di contrastare il discredito che è caduto sulla politica e le tentazioni del populismo reazionario. Tra i molti temi toccati nel volume ci sono la questione delle crescenti ineguaglianze, quella dei limiti della sovranità popolare, le sfide del pluralismo e del multiculturalismo.
EUR 26.60
Recinti urbani. Roma e i luoghi dell'abitare
Spazio e vita: la riflessione su questo rapporto è il nodo centrale del volume, che apre la collana "Territori". Due urbanisti, un antropologo e un sociologo descrivono le loro decennali ricerche sulle periferie romane attingendo non solo alle esperienze disciplinari ma anche ai ricordi della loro adolescenza. Ne viene fuori il racconto di un lungo viaggio che attraversa Roma dalla Serpentara al Mandrione, dalla Borgata Finocchio all'Idroscalo, dalla Borghesiana a San Basilio fino a giungere a Trastevere considerata la prima periferia storica della città. Al centro di questo viaggio c'è l'interesse per il territorio come costruzione culturale che non si pone se non in relazione all'attività umana: non c'è territorio senza società, senza comunità, senza memoria, senza la presenza dell'essere umano.
EUR 13.30
Outlet. Vol. 6: I sentimenti della crisi. Per una critica della ideologia italiana.
Questo numero della rivista Outlet raccoglie gli articoli di: Alberto Abruzzese, Alessandro Antonelli, Angela Azzaro, Marco Bascetta, Massimo Canevacci, Monia Cappuccini, Andrea Colombo, Danilo Correale, Daria Defloriani, Massimiliano Di Franca, Giovanna Ferrara, Emiliano Ilardi, Massimo Ilardi, Katia Ippaso, Francesco Macarone Palmieri, Emanuele Piccardo, Paolo Ruffini, Antonio Tagliarini, Fabio Tarzia, Paolo Virno.
EUR 7.60
Stelle del folk italiano
Quattro biografie di protagonisti del folk italiano per narrare un capitolo fondamentale della nostra storia culturale e musicale: dal Folkstudio a Lavorare con lentezza. Un percorso di racconti e testimonianze dal folk revival al lavoro del Nuovo Canzoniere Italiano, per riscoprire il valore di quattro artisti straordinari che negli ultimi anni stanno vivendo un imprevedibile ritorno di attenzione. Teresa De Sio e Moni Ovadia rendono omaggio all'ironia e all'intensità di Matteo Salvatore. Vinicio Capossela riscopre il repertorio di Enzo Del Re e Matteo Salvatore. Dopo Francesco De Gregori anche Riccardo Tesi ricorda Caterina Bueno. Carmen Consoli chiama sul palco di Catania un folto gruppo di artisti per ricordare la forza di Rosa Balistreri. Eppure le storie musicali di questi quattro folksinger sono poco conosciute dal grande pubblico. Da qui le ragioni di un saggio che vuole ricostruire i loro profili nella gioia e nell'intensità delle loro performance come pure nel buio dei loro drammi esistenziali.
EUR 15.20
Storia comune. Nuovi interventi
Mentre strizza l'occhio alla grande narrativa dell'Ottocento ("Una storia comune" fu il romanzo d'esordio di Goncarov), il titolo di questo libro rimanda a qualcosa di urgentemente contemporaneo: i dibattito sui "common goods". Perché anche la storia - intesa sia quale scienza di un passato condiviso, sia quale tecnica di una memoria collettiva - deve essere oggi ripensata e tutelata quale "bene comune". Ma per valere da bene comune, deve essere sottratta a chi vuole farne un bene indifferenziato: una "narrazione" spendibile sul mercato della creatività letteraria come su quello della propaganda politica. La storia è un bene troppo prezioso per essere lasciato in pasto a praticoni più o meno abili nella contaminazione dei generi e a liquidatori più o meno seduttivi di ogni cultura dei "professoroni". Che cosa resta, oggi, dell'illuminismo retrospettivo perseguito dai grandi maestri della storiografia novecentesca? Quanta parte delle nostre radici va ritrovata, piuttosto che nel "secolo breve", in certe lunghe durate della storia medievale o moderna? Come giustificare la persistente centralità, nell'uso pubblico della storia, della catastrofe ebraica? Una guida ragionata su alcune domande di fondo della nostra contemporaneità.
EUR 20.90