Sfoglia il Catalogo IBS 7
Catalogo
Mostrati 201-220 di 50764 Articoli:
-
La pittura del '600 e del '700 a Napoli e in Costa d'Amalfi
Il presente volume è il terzo di un'opera di inquadramento del patrimonio artistico presente in Costa d'Amalfi. Il primo dal titolo "Le culture artistiche del Medioevo in Costa d'Amalfi" vide la luce nel 2003. Il secondo "Vicende artistiche fra Napoli e la Costa d'Amalfi in età moderna", nel 2005. Nel frattempo nuovi studi ed aggiornamenti sono intervenuti, spesso specifici su singole opere, ma mai con una visione complessiva dell'intero territorio. Il libro sulla pittura del Sei-Settecento è organizzato su un doppio livello: quello della illustrazione delle dinamiche artistiche nella capitale Napoli attraverso il profilo dei suoi principali protagonisti, e quello delle opere presenti in Costa d'Amalfi. È stata questa una scelta voluta per consentire anche ai non specialisti di poter agevolmente comprendere e collocare le opere d'arte del territorio.
EUR 47.50
-
Gli avori medievali di Amalfi e Salerno
Questo volume propone, in maniera sintetica, gli esiti di un progetto di studio interdisciplinare condotto sugli avori di Amalfi e Salerno: il gruppo più ampio di avori medievali conservatisi. Iniziato con un incontro internazionale promosso dal Centro di Cultura e Storia Amalfitana nel Dicembre 2009,il progetto ha conosciuto altre tappe fondamentali di confronto tra studiosi: a Dumbarton Oaks-Harvard University di Washington DC nel Giugno 2011 e quindi al Kunsthistorisches Institut/Max-Planck-Institut di Firenze nel Giugno 2012. Evidenziando i numerosi punti interrogativi che ancora rimangono a proposito della committenza e quindi della cronologia, della concezione, dell'ambito produttivo, della destinazione degli avori di Amalfi e Salerno, i contributi qui raccolti offrono nuove prospettive di studio. Gli avori infatti sono stati presi in esame nel ricco scenario dei pellegrinaggi, dei rapporti politici, degli scambi commerciali, scientifici, artistici, che contraddistinsero la vivace città di Amalfi, la capitale di 'terraferma' dei domini normanni in Italia meridionale, ossia Salerno, e il resto del Mediterraneo medievale.
EUR 17.10
-
Le vetrerie di Vietri tra Ottocento e Novecento
Non solo ceramica. Oramai l'attività produttiva trainante l'economia vietrese è la ceramica, nella quale operano delle fabbriche, un nutrito numero di laboratori artigianali, non privi di esperienze artistiche, e soprattutto una miriade di negozi che intercettano il mercato turistico e lo alimentano nello stesso tempo. Nel passato, accanto alla ceramica, altri comparti produttivi fecero di Vietri sul Mare un polo produttivo di non poco rilievo. Oltre alla storia della ceramica, Aniello Tesauro si è prefisso anche l'obiettivo di portare alla luce testimonianze storiche su altri settori "industriali", che nel passato hanno costituito una peculiarità del nostro territorio. Tra esse un posto di rilievo merita la produzione del vetro, che dopo una iniziale e concentrata esperienza tra la seconda metà del Seicento e gli inizi del Settecento, fu ripresa nei secoli XIX e XX assumendo il primato nella provincia di Salerno.
EUR 19.00
-
I tavolari «della Cava» nella Costa d'Amalfi. Case, acquedotti, terreni terrazzati negli apprezzi del Settecento (1714-1792)
L'autore ha raccolto in questo libro le perizie di apprezzo più significative, redatte nel corso del XVIII secolo dai tavolari "della Cava" - con approssimazione, l'attuale città di Cava de' Tirreni -, di immobili distribuiti tra i comuni di Vietri sul Mare e Atrani. Il contenuto di tali documenti verte sul ruolo e l'importanza delle risorse idriche per la nascita e lo sviluppo delle attività manifatturiere nelle valli della Costa di Amalfi. Il materiale scientifico proposto riporta termini dialettali, usi, descrizioni di manufatti ed edifici ormai dimenticati, o scomparsi, che il lettore di maggior esperienza potrà forse ricordare. È da considerarsi impossibile il confronto tra il lavoro del XXI secolo e le attività febbrili, le fatiche esorbitanti - ma anche l'ingegno delle antiche maestranze, purtroppo anonime - compiute da generazioni di contadini, muratori e altri artigiani che nel corso dei secoli hanno "inventato", costruito - non solo dal punto di vista materiale - e provveduto alla costante manutenzione dell'impareggiabile, quanto fragile, paesaggio della riviera amalfitana.
EUR 14.25
-
La ceramica a Vietri e nel Salernitano dal VI al XIX secolo
Non ci può essere storia dell'arte senza un approccio geografico. Il testo approntato da Giacinto Tortolani, studioso di ceramica da un quarantennio che ha all'attivo numerose pubblicazioni sulla produzione vietrese e campana dal Medioevo all'età contemporanea, indaga lo sviluppo della produzione artistica nel Salernitano, seguendo un modello nel quale rientra una particolare attenzione al territorio entro cui essa si sviluppa, alle dinamiche che sottendono alla diffusione delle tipologie e delle iconografie, alla distribuzione del peso specifico dei singoli centri per l'affermazione di particolari forme artistiche.
EUR 57.00
-
Il privilegio napoletano del 1190 a favore di Ravellesi, Scalesi e Amalfitani
Il privilegio napoletano del 1190 a favore di ravellesi, scalesi ed amalfitani residenti ed operanti nella città segna il riconoscimento dell'importanza assunta da queste comunità per la vita economica di Napoli, a coronamento di una presenza divenuta sempre più assidua e fattiva a partire dal IX secolo. Conclusasi la breve parentesi del libero comune che deliberò, appunto con quell'atto, la piena equiparazione, ai fini fiscali, degli amalfitani ai cittadini napoletani, e non già la concessione della cittadinanza, come in genere si è ritenuto, del privilegio restò costante memoria. Il saggio prende l'avvio dalla ricostruzione della tradizione del testo del privilegio, mettendo a frutto la ignorata e più antica copia legale dell'atto, conservata tra le carte dei Processi antichi della Real camera della Sommaria, presso l'Archivio di Stato di Napoli, risalente al 1501 ma ricavata da una precedente copia legale del 1333, e recante l'indicazione di tutte e ventiquattro le sottoscrizioni dei consoli e conestabili firmatari, tralasciate, in tutto o in parte, nelle edizioni precedenti.
EUR 14.25
-
Maioliche di Vietri. 1920-1960
Partendo da un piccolo catalogo originale dell'I.C.S. da lui ritrovato, l'Autore analizza il fondamentale contributo dato in chiave europea tra gli anni '20 e '60 all'evoluzione stilistica della ceramica vietrese, alla diversificazione dei temi e dei moduli compositivi, al notevole sviluppo occupazionale e alla diffusione internazionale di una moderna e fascinosa immagine della Costa di Amalfi.
EUR 57.00
-
Il lessico rurale della Costiera Amalfitana. Terrazzamenti, macère, viticoltura, limonicoltura, olivicoltura, lavorazione del carbone
Questo lavoro di Giuseppe Vitolo costituisce un documento linguistico ed etnografico sulle varietà dialettali di Amalfi, delle sue frazioni e dei comuni limitrofi. La meticolosa ricerca sul campo è documentata - sulla scia di un'antica e nobile tradizione dialettologica italiana e romanza che risale all'inizio del Novecento - anche da un apparato iconografico, e, come afferma l'autore nella sua premessa, prelude alla futura realizzazione di un atlante linguistico ed etnografico di area amalfitana. Gli studi dialettologici campani si arricchiscono con quest'opera di un segmento che scava a fondo,in una prospettiva micro-areale, in un territorio storicamente di primaria importanza nell'ambito della regione ma troppo spesso trascurato - con qualche pur importante eccezione - rispetto alle principali aree metropolitane e ad alcune altre aree più frequentemente studiate come la zona flegrea, l'Irpinia e il Sannio. Gli studi micro-areali, tra l'altro, mettono in piena luce una realtà che i residenti intuiscono sempre in maniera immediata, ma che spesso sfugge a chi vive altrove, e che viene anche a volte dimenticata nei ragionamenti che riguardano territori più vasti: e cioè che la variazione linguistica e dialettale rappresenta un continuum che attraversa ogni più piccola contrada del mondo...
Visioni del Sud. Scritti interculturali 1988-2018
"Il mio Sud è l'alterità di un mondo le cui regole non sono quelle del Nord, un Sud in cui spontaneità, magnanimità e una umanità immediata vincono sempre e fanno dimenticare i difetti della condizione umana. Il mio Sud è il punto cardinale dove anima e mente si aprono a nuove idee ed esperienze insolite. Il mio Sud è il tentativo di vedere con occhi tedeschi quando sono in Italia e con occhi italiani quando sono in Germania. Il mio Sud è infine il Sud di coloro che lo hanno visto prima di me, con ben altri occhi. Le loro visioni in letteratura e arte, in relazioni di viaggio, in poesie e romanzi, in lettere e iscrizioni, in materiali editi e inediti mi hanno accompagnato come bagaglio mentale, insegnandomi a scoprire quello che non si vede più con i propri occhi. Il mio Sud, dunque, è il tentativo di rispondere con i miei mezzi al fascino che il Sud ha sempre esercitato su di me: con la ricerca e la scrittura. Questo volume ne è la testimonianza".
EUR 28.50
Il sistema dei terrazzamenti in Costiera Amalfitana
Il paesaggio rurale italiano è stato fortemente stratificato e modellato dalle attività agricole, forestali, pastorali e dalle impronte che tante civiltà hanno lasciato in ogni regione nel corso dei secoli. In Italia abbiamo molti esempi di colline e pendii lavorati, trasformati dall'uomo e resi produttivi ed adatti alle più svariate colture. La regione Campania, in particolare, conserva numerosi esempi di sistemi terrazzati realizzati negli ultimi millenni, essendo l'intera zona una delle più ricche e stratificate in tutta l'area mediterranea sia dal punto di vista morfologico che idrogeologico. Terrazzare un terreno non significa soltanto diminuire ed addolcire la pendenza di un pendio per renderlo praticabile e coltivabile ma anche ridefinire la struttura urbanistica e tipologica del territorio, studiare e stabilire l'orientamento e l'esposizione dei terreni, regolare le pendenze ed il livello di scorrimento delle acque. Il sistema dei terrazzamenti amalfitani, in tal senso, rappresenta certamente un esempio unico, di grandissimo valore storico, paesaggistico e rurale: una tecnica tradizionale complessa che si integra perfettamente con il paesaggio locale: le "piazze", i muretti a secco, i giardini pensili, i boschi di castagno, i canali e i pergolati sono elementi peculiari e distintivi di tutta la costa...
La conquista e l'insediamento dei Normanni e le città del Mezzogiorno italiano. Atti del Convegno Internazionale di studi, Salerno-Amalfi, 10-11 novembre 2017
Le poche fonti narrative che trattano della conquista normanna (in particolare Amato di Montecassino e Guglielmo Appulo) rimandano al 1017 come anno in cui gruppi di "cavalieri" normanni, giunti soprattutto dalla Normandia ma anche da altre località dell'attuale Francia settentrionale, iniziarono una serie di operazioni militari in Puglia in funzione antibizantina: prodromi di quell'inarrestabile successo bellico - frammisto ad una notevole abilità politica e diplomatica - che avrebbe portato i Normanni a detenere il controllo di quasi tutta l'Italia meridionale entro gli ultimi decenni dell'XI secolo. La scadenza del millenario da quelle prime e fondamentali azioni militari, dunque, è sembrata costituire l'occasione per un rilancio della tematica inerente il rapporto città meridionali - Normanni, che aggiorni il quadro storiografico esistente proponendo ulteriori riflessioni e nuovi dati sui quali indagare. Si è, infine, pensato di comprendere l'arco cronologico interessato dalle relazioni tra gli inizi dell'XI secolo e la prima metà del XII, o almeno fino a quel 1130 in cui, con la creazione del Regno, si avviarono processi storici che, è noto, richiedono griglie interpretative diverse, adatte a scenari profondamente mutati rispetto al periodo della conquista e dell'insediamento.
EUR 38.00
Lisa Krugell, riscoperta di un'artista
Elisabeth (Lisa) Krugell (Strasburgo, 29 dicembre 1893 - Minori, 19 ottobre 1977). Il sole, il mare, la luce della Costiera Amalfi tana, l'ombra sinistra della guerra e una donna di grande talento creativo, libera, solitaria, di fascino misterioso ed eccentrico. Sono questi gli elementi su cui si fonda questo volume, scritto con competenza, passione e rigoroso metodo storico-artistico, sul filo di un ricordo ancora vivo, da una giovane studiosa, Federica Porpora Anastasio. Si tratta della vera e propria riscoperta di una brava pittrice di origine alsaziana, ma lungamente vissuta a Minori: Lisa Krugell. Il testo è ricco di osservazioni, un profilo umano della pittrice e dell'humus sociale e culturale in cui è vissuta, che diventa memoria di una stagione ormai lontana e irrimediabilmente passata, ma anche finalmente un catalogo delle sue opere di grande completezza. Un volume da studiare con cura che ci permette di capire fino in fondo la sorprendente anima così mediterranea di una talentuosa pittrice del Nord, che ha trovato in un angolo di paradiso nostrano la sua dimensione artistica e umana.
EUR 9.50
La grande battaglia navale di Capo d'Orso 28 aprile 1528
Nella storia dell'Italia moderna ci si dimentica spesso del mare e di ciò che vi è avvenuto, e Amalfi ne è un caso poiché proprio su di esso ha iniziato la sua fortuna. Agli inizi del 1500 la Francia, che non aveva mai dimenticato d'esser stata per secoli padrona e donna del Meridione, voleva reimpossessarsi del Regno di Napoli, saldamente in mano della Spagna da un ventennio e vi inviò un esercito di terra. Sul mare si appoggiò al genovese Andrea Doria che costituì una flotta di tecnici esperti. Le navi spagnole si scontrarono con le Doria al largo di Capodorso-Erchie-Fonti nel 1528 in una poderosa battaglia navale in cui avvenne fra l'altro un caso straordinario e raro nella storia della Spagna moderna, l'uccisione cioè del Viceré Ugo de Moncada che era al comando della flotta napoletana. Il libro passa in rassegna tutte le vicende di merito, i riflessi storici e letterari che se ne ebbero, le personalità insigni che vi parteciparono.
EUR 7.50
Individui nella storia. Le case a volte estradossate della costa di Amalfi
Lo studio, rinnovando una precedente ricerca fondata sulla catalogazione sistematica del patrimonio costruito dei casali occidentali di Amalfi, individua efficaci indicatori cronologici per la definizione delle fasi costruttive medievali, moderne e contemporanee delle case a volte estradossate, emancipando queste ultime dalla vieta categoria dell'architettura "rustica" o, ancor peggio, "spontanea", riconoscendo il carattere aulico delle strutture impiantate al tempo del ducato e, ciò che più conta, la loro complessa stratificazione. Facendo tesoro della lezione annalistica, ai dati emersi dall'esame stratigrafico di ciascun episodio residenziale sono stati associati i risultati di una vasta ricerca documentaria, fondata sullo spoglio sistematico dei protocolli notarili amalfitani tardomoderni, che ha consentito di individuare un vasto repertorio di contratti di compravendita, di accensione di mutui, di dotazioni matrimoniali, di censuazione e di erezione di fabbriche, che lumeggiano, soprattutto per il XVIII secolo, la vita quotidiana, le modalità d'uso dei suoli e delle case, i meccanismi di miglioramento agrario e le strutture di organizzazione del territorio. Per tal via, le case a volte estradossate si definiscono (in uno con i correlati elementi del field system) come documenti essenziali del paesaggio culturale costiero, da conservare rigorosamente, nella loro irriducibile individualità storica. Inoltre,...
Le cartiere di Vietri tra Settecento ed Ottocento
Nel tradizionale settore della produzione della carta a mano, nel quale la Costa d'Amalfi poteva considerarsi un "Distretto", Vietri si inserì per ultima con un numero contenuto di opifici. Avvalendosi però già dall'inizio di maestranze e di capacità imprenditoriali amalfitane, anche Vietri acquisì un ruolo di tutto rispetto, tanto da conquistare la stima sia di un economista dell'Illuminismo napoletano, quale Giuseppe Maria Galanti, con il giudizio che riportiamo nelle note introduttive, sia di un funzionario di livello, come l'Intendente della provincia di Principato Citra, che considerava le cartiere del Piano e del Travertino "superiori a tutte le altre della costa di Amalfi". Non da meno fu la commissione a Bonaventura Tajani della fornitura di fogli filigranati per la stampa dei francobolli del Regno delle Due Sicilie. Bonaventura, discendente di una antica e notabile famiglia vietrese, rientrò da Amalfi, lasciandovi parte del ceppo familiare colà emigrato. La pubblicazione si articola in una parte introduttiva; in un capitolo sugli aspetti tecnici, commerciali ed imprenditoriali che hanno caratterizzato il mondo dei cartari; in una sezione dedicata all'analisi del percorso gestionale delle singole cartiere operanti nei due secoli di riferimento. Una ricca appendice ci fornisce interessanti ed...
Le terre della Costiera amalfitana e sorrentina nel quadro dell'amministrazione del regno di Alfonso d'Aragona
Il lavoro prende in esame, attraverso l'accurata analisi della documentazione superstite, di parte della quale (quella inedita custodita in Spagna, ricca di 33 atti) si fornisce anche un ampio regesto, il problema del groviglio di soluzioni amministrative, non di rado in concorrenza quando non addirittura in contrasto tra loro, che si sperimentarono nell'età di Alfonso V d'Aragona (1442-1458) nelle terre anche della Costiera amalfitana e di quella sorrentina. Feudatari, ufficiali regi, città e località minori della zona si rivolgono allora di continuo al sovrano, per ottenere da lui l'attribuzione di prerogative di comando, di pezzi di competenze amministrative, di introiti fiscali centrali e locali, attraverso una trattativa serrata e instancabile, che mette in evidente rilievo anche i diversi interessi delle varie parti sociali in causa.
EUR 7.60
Praiano identità di un territorio. Chiese, ambiente, cultura
La preservazione del patrimonio culturale e dell'ambiente naturale e umano in prospettiva di resiliente salvaguardia identitaria si configura, nella attuale fase di omologazione globale, come obiettivo imprescindibile per la sopravvivenza delle diversità e delle specificità locali. Praiano è contraddistinta, nella sua evoluzione storica, da un peculiare modello di sviluppo: dopo l'apogeo del Ducato medievale, l'esiguo abitato composto dai due borghi di Pelagianum e Vectica Maior, che nel secolo XVI ascese al rango di Universitas hominum, conobbe - alla stregua degli altri Centri della Costa d'Amalfi - secoli di decadenza e di isolamento, che solo il turismo, nella seconda metà del XX secolo, ha potuto validamente arginare. Agli albori del terzo millennio appare evidente che alcuni territori, come quello di Praiano, anche se tardivamente, si sono inseriti 'alla grande' in tale processo, con notevole giovamento per la conservazione intra moenia di quei caratteri originari che la rendono tuttora un unicum nel panorama paesaggistico e antropico d'area amalfitana. Attraverso questo volume, dedicato a tutti i cittadini di Praiano e della Costa d'Amalfi, il Centro di Cultura e Storia Amalfitana ha inteso indagare e riscoprire il genius loci dei due ridenti e straordinari siti, confidando che...
Wanderer in Traumlandschaft. Pittori stranieri ad Amalfi, Atrani e Ravello nella prima metà del '900
"Wanderer in Traumlandschaft" (Viaggiatori in una terra di sogno) rappresenta una ulteriore sperimentazione di quello che, ormai da vari anni, ho denominato "il metodo Positano" e che mi ha consentito di realizzare ben tre corposi volumi sulla pittura di Positano nel Novecento. Partita da un gruppetto di pittori che avevo già "incontrato" negli ultimi anni di ricerca sugli artisti stranieri in territorio salernitano, mi incanalai nel dedalo delle aste sia in Europa che in America (ma anche in altre parti del mondo), ritrovando un numero strabiliante di dipinti che rappresentavano la diffusione del paesaggio di Positano a livello mondiale, utile sia all'incremento della conoscenza dei numerosi artisti di lì transitati che alle scelte e ai gusti del collezionismo su così vasta scala. Di qui l'idea di sperimentare tale metodologia di ricerca su un altro tratto della costiera amalfitana, appunto Amalfi, Atrani, Ravello, e solo attraverso gli artisti stranieri (tranne che per i manifesti) e in un arco cronologico ristretto alla prima metà del Novecento, considerato che l'Ottocento è già stato sviscerato dalle attente ricerche di altri studiosi, uno per tutti Dieter Richter per Amalfi nel 1989 e anche, con espansioni all'inizio del Novecento,...
Busti-reliquiario di età medievale in Costiera Amalfitana. Cava de' Tirreni, Ravello, Amalfi, Positano
Il volume esplora la valenza dei reliquiari come contenitori di storie. I busti e le teste d'argento più antichi di Cava de' Tirreni, Ravello, Amalfi e Positano hanno svolto un'azione taumaturgica in tempi difficili per la popolazione, come in occasione del dilagare della peste o di fenomeni climatici distruttivi. Prodotti nel Medioevo, in epoca moderna hanno subito una ri-significazione, che ha comportato un aggiornamento estetico. L'"attivazione' di questi reliquiari avveniva tramite la loro movimentazione per le strade cittadine in occasione di processioni. Queste processioni avevano lo scopo di far incontrare il sacro negli spazi pubblici, incoraggiando la partecipazione dei laici, spettatori di una messinscena suggestiva. Riportato in chiesa, il busto era inserito all'interno di un sistema di reliquiari, di cui occupava una posizione privilegiata, illuminato da candele che fornivano un'immagine molto diversa da quella attuale, quindi meno statica e più drammatica. Attualmente queste opere hanno perso gran parte della propria carica religiosa pur rimanendo simbolo di comunità orgogliose di perpetuare la tradizione.
EUR 14.25
Amata Positano. Racconti dal Sud
"Amata Positano è un florilegio di Racconti dal Sud in un duplice senso: essi sono ambientati nel Sud, innanzitutto in Italia meridionale e sono, almeno parzialmente, scritti nel Sud, durante l'emigrazione di Stefan Andres, in fuga dal terrore nazista a Positano in Costiera Amalfitana. E forse il lettore scoprirà in questi racconti un terzo significato di tale concetto: sono improntati all'esperienza, all'immaginario e alle speranze che hanno diretto lo sguardo dell'autore verso il Sud, il suo Sud personale. In questo contesto i racconti di Stefan Andres, appartenenti a vari generi narrativi, si inseriscono in una lunghissima tradizione dell'incontro tra Nord e Sud, tra la Germania e l'Italia, due paesi fratelli da secoli". (Dalla Postfazione di Dieter Richter)
EUR 14.25