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Aleksandr Herzen e il Risorgimento italiano
Aleksandr Herzen, uno dei più importanti intellettuali della Russia Ottocentesca, abbandonò nel 1847 l'impero zarista preferendo la strada dell'esilio all'autocrazia di Nicola I. Personaggio poco conosciuto in Italia, Herzen soggiornò a lungo nella penisola stringendo duraturi rapporti con molti protagonisti del nostro Risorgimento. Attento osservatore delle vicende italiane, durante la sua intensa attività di scrittore e pubblicista egli dedicò alcune delle più belle pagine proprio al processo risorgimentale. Ricostruendo il profondo legame esistente tra Herzen e la realtà italiana, il volume vuole offrire una rilettura di alcuni momenti cruciali della storia nazionale filtrati dallo sguardo di un uomo proveniente da un mondo solo apparentemente lontano, ma che condivideva con il popolo italiano i medesimi sogni di riscatto e di emancipazione politica.
EUR 12.00
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Reality art. L'epoca del nichilismo organizzato e la sua arte
Il sogno delle avanguardie del Novecento di dare forma artistica alla vita si è mutato, nel corso del tempo, nella tentazione di ridurre la vita stessa alla totale spettacolarità della rappresentazione, simile, per molti aspetti, al tentativo messo in atto dalle manifestazioni più avanzate dell'industria dello spettacolo tra la fine del XX e l'inizio del XXI secolo. Ma, dato che nessuna forma d'arte è in grado di sussumere la vita in sé, ovvero la realtà noumenica tout court, è una realtà particolare quella che la reality art spettacolarizza, una forma di vita determinata che si basa sulla metafisica fondamentale dell'epoca contemporanea, secondo la quale essenza della vita è il non-senso e dell'essere il non-essere. Qui la storia dell'avanguardia incontra quella del nichilismo e si fa portavoce esemplare dello spirito del tempo, fino alla modificazione stessa della concezione tradizionale dell'origine dell'opera d'arte, attraverso il passaggio dal paradigma della produzione della forma da un niente relativo (apeiron) a quello della creazione dal nulla assoluto (nihil). La concezione della creatio ex nihilo, però si rivela immediatamente anche come paradigma pratico assolutamente inaccettabile da parte di quel sistema dell'arte che, pure, non può fare a meno di...
Verso l'Arca d'argento. I misteri del cammino di Santiago. Il viaggio verso Compostela di un alchimista del nostro tempo alla ricerca dei segni dell'arte regia
"Come ci si purifica in Dio? Noi (alchimisti) abbiamo, prescindendo da tutte le regole e regolette, che cambiano da cultura a cultura, un sistema specifico molto preciso ed è la quiete interna. Puoi ingannare gli altri ma non te stesso, perché lo sai. La quiete dipende da una infinità di cose, dalla tua cultura, dalla religione, dagli insegnamenti. Se tu sei in quiete tutto va bene, anche tu stai bene. Questo è un insegnamento che trovi dappertutto, è molto vecchio. Però la cosa fondamentale è un'altra, cioè non è che puoi decidere tu le cose che disturbano la tua quiete, perché ormai, alla tua età, hai una serie di vincoli che dipendono dalla tua educazione, e dalla vita che hai fatto. Senza rendertene conto ci sono cose in cui credi, e cose che reputi sbagliate, che fanno parte della tua intima essenza. Allora cercare di arrivare a liberarsi completamente dai propri pregiudizi è più faticoso e lungo che non accettarli serenamente e gestirseli, tanto poi se ne vanno da soli. È quello che spiego in termini operativi. Cercare di purificare al massimo i materiali all'inizio, come fanno alcuni, non serve a niente, perché...
L' esperienza della verità
Che cosa vogliamo dire quando diciamo che qualcosa "è vero"? Un approccio ermeneutico al problema della verità non può che partire da questa domanda: che non è la domanda su "che cos'è" la verità, ma sul suo significato nella nostra esperienza. La tesi generale dell'ermeneutica filosofica sul problema della verità può essere infatti riassunta, secondo l'autore, nella difesa del suo pieno contenuto semantico, contro ogni tesi ridondandista: tramite la parola "vero" noi significhiamo non già una condizione del reale "in sé", ma una condizione della nostra esperienza del reale. Essa perciò non è il segno di una realtà atemporale, il marchio dell'abisso tra una realtà eterna e la nostra esperienza, ma è al contrario esattamente ciò che fa della realtà "in sé" una realtà "per noi": quel che ci collega alla realtà, facendone non un altro mondo, ma precisamente il nostro mondo.
EUR 13.30
Le ragioni della forma
Sono molte le "ragioni della forma" che si sostengono in questo libro, a partire dal romanticismo tedesco per venire sino alla crisi novecentesca della bellezza. La possibilità di un'intelligenza che tragga le proprie risorse dall'intuizione e dalle forme naturali, che si misuri alla pari con quella concettuale, percorre la tradizione filosofica e artistica da Goethe a Spengler. Ma essa va poi incontro a un declino apparentemente inevitabile nel Novecento maturo. Tuttavia l'idea di una ragione meno invadente e arrembante, più attenta ai luoghi e ai contesti sembra riaffacciarsi oggi, per esempio nella ricerca biologica e nei visual studies, e fornire il modello di una razionalità meno violenta, più attenta all'ecosistema, più favorevole alla natura, rivolta infine a una più matura abitazione dell'uomo nel mondo.
EUR 12.35
Buio nell'isola del sole: Rodi 1943-1945. La tragedia dei militari italiani e l'annientamento degli ebrei
Un libro appassionato sulle dimenticate vicende che si sono svolte nell'isola dove è nata la scrittrice e dove per secoli sono vissuti i suoi antenati. Nella prima parte del testo si indaga sui tragici eventi che, dopo l'8 settembre 1943, colpirono i militari italiani travolti dai nuovi nemici tedeschi, a cominciare dal loro comandante, l'ammiraglio Inigo Campioni, deportato in Polonia e fucilato nella Repubblica Sociale Italiana per volere di Mussolini; la seconda invece si concentra sulla deportazione degli ebrei locali, destinazione Auschwitz, il 23 luglio 1944 e sulla "liquidazione" di nove decimi di quella comunità vissuta sotto Roma, Bisanzio, gli Ospedalieri, il Gran Turco prima di passare sotto il Tricolore nel 1912. L'autrice ridà voce a due microcosmi che subirono ogni sorta di violenze da parte dei nazisti per lungo tempo rimaste nell'oblio.
EUR 26.60
Filosofia e globalizzazione. Intercultura e identità tra Oriente e Occidente
La globalizzazione dell'economia e delle comunicazioni impone nuove questioni alla cultura e, in particolare, alla filosofia occidentale. La prima è sollecitata a rispondere alla domanda: la pluralità delle culture va 'sistemata' con prospettive multiculturali, oppure queste vanno superate nel più ampio orizzonte dell'intercultura? La filosofia occidentale, da parte sua, deve porsi il problema se continuare a ritenersi l'unica depositaria del pensiero, o riconoscere finalmente che anche altre civiltà hanno prodotto riflessioni degne del nome 'filosofia'; e, se ammette che questo riconoscimento è necessario, come esso deve avvenire? In un senso evolutivo, come ha fatto Hegel? O mediante un semplice confronto comparativo? O attraverso un dialogo radicale? Queste sono alcune delle questioni cruciali alle quali gli scritti che compongono questo volume tentano di dare una prima risposta in modo non puramente descrittivo, ma con un'intenzione propositiva.
EUR 12.35
Sciagure parallele. Risorgimento italiano e rivoluzione francese
"Si può sperare che ne venga un Risorgimento europeo analogo al Risorgimento italiano? Questo non sembra più pensabile neppure in sede di retorica pura. Nell'Europa unita non c'è più né un Garibaldi né un Cavour, e tanto meno un Robespierre". Un lucido confronto tra risorgimento italiano e rivoluzione francese, due eventi cruciali e decisivi, che sanciscono definitivamente la formazione dell'identità nazionale e la liberazione dai sovrani e dagli oppressori. Con un pizzico di nostalgia e forte spirito critico, Vittorio Mathieu ripercorre le tappe di due momenti storici che hanno cambiato per sempre le sorti di Italia e Francia.
EUR 9.50
La terra e il sacro. Il tempo della verità. Con DVD-ROM
Per quale motivo gli abitanti della Terra hanno da sempre avvertito la chiamata del sacro? Qualsiasi nome sia stato assegnato a questo sentimento, si tratta di qualcosa di relativo alla volontà umana di conoscere. Una certa tradizione filosofica pare dirci che il compito dell'uomo è quello di ricercare la verticalità, mirando a spazi celesti, e lasciandosi alle spalle una processualità puramente orizzontale, la quale non può che spingerlo a lasciare lo spazio precedentemente occupato. Dona, al contrario, invita il lettore a dubitare che il Sacro richiami l'uomo all'esteriorità, e a ipotizzare invece che esso lo chiami a partire dalle profondità di un mare incondizionato sul quale è sospesa la nostra fragile esistenza terrena. Soltanto il vero creatore, colui che è capace di portare il non essere all'essere, sarebbe dunque in grado di disvelare il carattere incondizionato proprio al sacro. Postfazione di Salvatore Lavecchia.
EUR 6.40
Scritti sull'arte
Questa raccolta di tutti gli scritti di Umberto Boccioni riporta delle memorie fondamentali per la storia dell'arte contemporanea. Questi saggi, manifesti, lettere e diari con la propria fisionomia, estetica e poetica, concorsero a delineare uno di quei movimenti, il Futurismo, che si definirono grazie ai testi di Kandinsky, Malevic, Delaunay e Mondrian col nome di Avanguardie artistiche. Non solo ne emergono i particolari del percorso creativo e umano di un grande protagonista dell'arte contemporanea, qual è stato Umberto Boccioni, ma anche l'infatuazione positivista, il concetto di azione, modernità e rischio, nonché la fiducia nel progresso che hanno informato le riflessioni del primo Novecento italiano. Una società piena di aspirazioni rigenerative e speranze che tuttavia si dimostrano disattese dall'avanzare della guerra: "Da questa esistenza io uscirò con un disprezzo per tutto ciò che non è arte", scriveva Boccioni dal fronte in una lettera del 1916 pochi giorni prima della sua morte. Da qui scaturisce l'originalità del pensiero boccioniano teso al rinnovamento della sensibilità estetica del suo tempo a partire dalla vita, dalla realtà attuale, in un connubio arte-vita che rappresenta il nucleo più autentico e genuino del primo futurismo, ma che non manca di...
Meditazioni sullo shopping
Il sacro è terrificante, insegna Rudolf Otto, il teorico del religioso. Eppure vediamo signore e ragazzine entrare in questi negozi, in questi palazzi del marmo e del vetro, questi castelli incantanti come se niente fosse. Dopo un po', ne escono anche, scherzando o sorridendo beatamente. Forse sono sacerdotesse? Di sicuro la loro disinvoltura è frutto di un lungo apprendistato.
EUR 9.50
Filosofia come metanoetica
In questa fondamentale e originale opera filosofica Tanabe Hajime, successore di Nishida Kitaro alla cattedra di Filosofia all'Università di Kyoto, evidenzia la sua vasta ed approfondita conoscenza sia del pensiero orientale che occidentale. Riflettendo sui pensatori che influirono sulla costruzione del suo sistema filosofico - Kant, Hegel, Heidegger, Pascal, Schelling, Kierkegaard, Nietzsche, Eckhart, oltre che lo stesso Nishida - Tanabe si propone di dar vita ad una critica assoluta della ragione rifacendosi direttamente alla proposta religiosa di Shinran, il fondatore del Buddhismo della Vera Scuola della Terra Pura. Il risultato delle sue analisi è ciò che egli definisce una "filosofia che non è una filosofia", o una "filosofia come metanoetica".
EUR 26.60
Luca Ronconi. Un'idea di teatro. Conversazioni e testimonianze
"Che in qualche modo avrei finito per fare teatro, l'ho sempre saputo, da quando ero piccolo così". Inizia con queste semplici ma accattivanti parole un'intervista a Luca Ronconi condotta da Maddalena Lenti la scorsa estate, presso il casale umbro del grande maestro, ed ora qui pubblicata, in un testo che ne restituisce la vibrante intensità. In un susseguirsi di domande discrete ma penetranti, e di risposte talora velate di riserbo ma sempre illuminanti, emerge il profilo, personale e insieme professionale, di uno dei più grandi registi del nostro tempo, il cui lavoro è stato definito, fin dagli anni Settanta, "il punto di confluenza più nitido e sicuro delle diverse spinte innovative della scena italiana". La conversazione con il regista è corredata dalla viva testimonianza offerta da alcuni attori, intervistati a loro volta dall'autrice, che hanno lavorato con Luca Ronconi: Riccardo Bini, Franco Branciaroli, Massimo De Francovich, Franca Nuti, Giacinto Palmarini, Massimo Popolizio; nonché Alberto Zedda e Gianfranco Mariottti, rispettivamente direttore artistico e sovrintendente, del Rossini Opera Festival.
EUR 11.40
Architettura vs. Nichilismo
Per uscire dal nichilismo, la malattia menomante dell'epoca (a cui non sfuggono gli architetti dello Starsystem), non basta analizzarlo. Sopratutto quando esso si coniuga non solo con il cinismo e le mafie, ma anche con il provincialismo e le miserie del cuore e della mente. Occorre attraversarlo, imparando anche a combatterlo con le sue armi. Dopo la "crisi del fondamento" l'architettura, una filosofia a cui oggi mancano i filosofi, sembra desiderare una nuova vita, acquisendo un ruolo strategico antinichilista, relazionandosi al mondo, alla città, al paesaggio, alla vita e alle altre grandezze della realtà in cui si delineano gli orizzonti di senso del proprio agire progettuale. A questi riconduce il libro attraversando, anche con la letteratura, il cinema, il teatro e la pittura, gli spazi di crisi di un "nichilismo vissuto" a cui l'architettura risponde entrando nel vuoto. O, meglio ancora, costruendolo come uno spazio della vita, a cui dare senso con i fenomeni del grande nel piccolo.
EUR 14.25
Generazione Goldrake. L'animazione giapponese e le culture giovanili degli anni Ottanta
Il libro esamina la storia e l'estetica del disegno animato giapponese degli anni Ottanta. La metodologia di studio che viene applicata è di tipo pragmatico, cioè attenta alla relazione istituita dall'animazione giapponese con un pubblico sempre più internazionale composto in prevalenza da adolescenti. Si desidera esaminare in particolare il funzionamento delle serie giapponesi a disegni animati sul piano semiotico e i meccanismi di natura psicologica che esse sono capaci di attivare nello spettatore. L'indagine portata avanti tiene soprattutto conto degli ampi e significativi fenomeni sociali e culturali che condizionano il rapporto al contempo comunicativo e affettivo stabilito dalle serie animate nipponiche con il proprio pubblico. Questi fenomeni riguardano l'universo giovanile e l'intera società nipponica degli anni Ottanta. Prefazione di Marcello Ghilardi.
EUR 17.10
Conoscenza ed errore. Abbozzi per una psicologia della ricerca
L'epistemologia di Mach è stata a lungo considerata sia da grandi scienziati (Planck, Einstein), sia da filosofi e politici di rilievo (Popper, Lenin). L'espressione di un empirismo induttivistico ingenuo e di un sensismo fenomenistico simile all'idealismo di Berkeley. La critica recente ha contestato la fondatezza di questa interpretazione tradizionale ridefinendo l'immagine di Mach in profondità. Nell'opera qui riproposta, un vero e proprio classico della filosofia della scienza dal quale hanno attinto estimatori e detrattori. Mach si cimenta in un'analisi dell'impresa scientifica libera da sistematizzazioni affrettate e da arcaici filosofemi. Il quadro delineato, ricco di vividi esempi, sottolinea con uguale forza tanto il ruolo dell'esperienza e delle procedure induttive quanto quello del pensiero razionale e dell'intuizione creatrice, tanto il valore dell'acquisizione conoscitiva quanto quello dell'errore fruttuoso. Nella cornice generale del suo "scetticismo incorruttibile" e antimetafisico, Mach dà il massimo rilievo alla ricognizione storico-critica del significato delle ipotesi e delle teorie e agli aspetti economico-biologici delle leggi e del mutamento scientifici. Né mancano osservazioni di grande attualità sull'insegnamento delle scienze, i rapporti tra lavoro intellettuale e lavoro manuale, i pericoli di un dissennato sfruttamento delle risorse energetiche del nostro pianeta.
EUR 30.40
Maggiori...
Tarkovskij: la cosa dallo spazio profondo
Tarkovskij, secondo Zizek, non è solamente una delle più affascinanti e complesse figure della storia del cinema, ma un pensatore che ha dato un contributo decisivo alla riflessione intorno a uno dei grandi temi della filosofia: quello della Cosa. In film come Solaris e Stalker, tutti giocati sul rapporto tra l'uomo e un elemento X indefinibile, sempre al di là delle sue possibilità di comprensione, le analisi del filosofo di Lubiana sottolineano le affinità tra le conclusioni di Tarkovskij e quelle a cui, negli stessi anni, stava giungendo Lacan. E se lo "spazio profondo" da cui emerge l'orribile Cosa che ci paralizza non fosse poi così estraneo a quei soggetti che siamo?
EUR 3.70
Il giovane Lukács. Saggio e sistema
L'itinerario intellettuale del giovane Lukàcs, alla vigilia della svolta politica successiva alla Rivoluzione d'Ottobre e alla sua scelta di campo comunista e rivoluzionaria, la rilettura di Matassi elabora in una prospettiva di continuità i passaggi teorici più stridenti della sua riflessione: il passaggio dalla forma saggistica a quella tragica e quello dal saggio al sistema. Mediante l'ausilio del materiale manoscritto fornito dal Lukàcs Archivum di Budapest, in particolare di quello su Dostoevskij, viene qui dedotto il filo conduttore che ha condizionato in larga misura la direzione stessa della sua ricerca, un filo conduttore intrinseco alle ragioni più profonde del pensatore magiaro. Quella che qui viene presentata è, quindi, una lettura unitaria originale e puntuale del percorso filosofico dello studioso ungherese.
EUR 14.25
Nietszche. La fine della ragion pura
Cosa ci assicura di conoscere una cosa mentre la guardiamo? Cosa ci conferma che si tratta appunto di una "cosa", distinta da tutto il resto? È a partire da questo tipo di domande che in Nietzsche assistiamo a un'inquietante disgregazione dei concetti di "identità", "fatto", "coscienza". E in questo saggio Andrea Campucci arriva a mostrare gli esiti più sconvolgenti di questo autentico "processo all'Occidente" portato avanti dal filosofo tedesco. Le nozioni di "volontà di potenza", di "eterno ritorno" e "oltreuomo", viste nella loro reciproca interazione, si configurano così come tappe fondamentali sul percorso che porterà all'uomo nuovo, inattuale. Scavalcate con un balzo le obsolete categorie del pensiero metafisico occidentale, Nietzsche può celebrare il suo elogio della differenza come valore, come "Sì e amen all'infinito".
EUR 13.30
Filosofando con Harry Potter. Corpo a corpo con la morte
Fenomeno pop di entità globale, in poco più di un decennio la saga di Harry Potter ha scalato le vette delle classifiche letterarie e cinematografiche di tutto il mondo, diventando uno dei prodotti di punta dell'entertainment industry. Gadget, videogiochi, perfino un intero parco a tema sono stati dedicati alle vicende del maghetto inglese dalla cicatrice a forma di saetta. Niente di strano, apparentemente. In fondo, rifugiarsi nella fiction sembra quasi la ricetta dei nostri tempi, e tanto meglio se, come nel caso dei romanzi della Rowling, anche la coscienza riceve il suo contentino. Ma allora, si tratta solo di un fortunato mix in cui la seduzione dell'evasione funziona al tempo stesso come anestetico morale? Di una sorta di esperimento onirico guidato in cui la colpa del divertissement viene lavata dalla partecipazione emotiva? Evidentemente no. Al di sotto del meccanismo socio-psicologico che ha sicuramente presieduto al boom mediatico pulsa il cuore di una verità autenticamente umana, del tutto slegata dal momento fittizio della narrazione e dalle infinite possibilità che esso sembra offrire. Una verità che dorme sotto le ceneri dei duelli magici per esplodere lucente nella catastrofe finale... Memento mori. L'intera vicenda è infatti...