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Mostrati 3021-3040 di 97664 Articoli:
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Lettera al padre
Nel carattere di Kafka è curioso il suo profondissimo desiderio che il padre lo comprendesse e accettasse la sua attività 'infantile', la lettura e più tardi la letteratura, che il padre non lo respingesse fuori dalla società degli adulti, la sola indistruttibile... Suo padre era per lui l'uomo dell'autorità, i cui interessi erano limitati ai valori dell'azione efficace. Il padre rispondeva con la dura incomprensione del mondo del lavoro (...) Kafka voleva intitolare tutta la sua opera: 'Tentazioni di evasione dalla sfera paterna'...". (Dal saggio di Georges Bataille)
EUR 9.75
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Thomas Bernhard: un incontro. Conversazioni con Krista Fleischmann
Thomas Bernhard, maestro e "artista dell'esagerazione", è stato anche un maestro nella difficile arte dell'intervista, riuscendo così a costruire sapientemente in vita il proprio mito. Straordinario documento di un incontro umano e professionale, le conversazioni del grande scrittore austriaco con la giornalista televisiva Krista Fleischmann rivelano un gusto beffardo della provocazione, un piacere istrionesco della parola, un impeto immaginativo superiore ad ogni argomentazione razionale. In questo gioco con la verità e la menzogna - ma in fondo, sosteneva Bernhard, ciò che conta è "il contenuto di verità della menzogna" - l'autore si cimenta in prima persona con quell'arte barocca e musicale del parlando monologico che caratterizza i personaggi della sua narrativa.
EUR 16.50
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I pittori cubisti. Meditazioni estetiche
"È ad Apollinare che spetterà il posto più eminente fra i critici del cubismo, e il libro che presentiamo al pubblico italiano ne è la più limpida testimonianza. Del tutto consapevoli che non tutte le affermazioni dello scrittore trovarono conferma negli sviluppi successivi della tendenza propugnata, crediamo opportuno pubblicarlo nella sua integrità originaria, come documento di un'epoca ricca di esperienze e di vive passioni. [...] Il poeta dimostra infatti, col linguaggio che gli è proprio, che a due bisogni risponde l'arte figurativa moderna: il primo consiste nel sottomettere la natura alle virtù plastiche, alla purezza e all'unità; il secondo vuole che la pittura sia riportata in una realtà indipendente dal fenomeno visivo naturalistico. A questo si aggiunga che il cubismo si dichiarò subito contro le incontrollate passioni ed ogni ideologia romantica volendo che la fantasia dell'artista fosse dedotta con consapevole coscienza. All'empirismo artistico Apollinare oppone lo spirito creatore di una dialettica che tende a continuare la grande linea classica senza il concorso delle vecchie abusate formule." (Dallo scritto di Carlo Carrà)
EUR 9.00
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Puella, surge e altre prediche
"'Conosci te stesso, e conoscerai te stesso e Dio': il precetto dell'Apollo delfico, cifra essenziale della sapienza ellenica e cristiana, può essere considerato fondante anche per l'insegnamento eckhartiano. Esso si muove infatti tutto quanto intorno a questi due poli - che sono poi un'unica realtà: anima e Dio. È la traccia che, nel mondo cristiano d'Occidente, porta soprattutto l'impronta agostiniana; ma si può dire che Eckhart, seguendo Agostino - maestro da lui amato e citato più di ogni altro -, sia andato molto oltre Agostino, riapprodando direttamente all'esperienza stessa di Cristo, che è esperienza di identità tra l'anima e Dio. Infatti il domenicano tedesco non insegna a conoscere l'anima e Dio - come se i due fossero oggetti distinti e separati dal soggetto conoscente -, ma a generare il Logos, ovvero a diventare quello che si è - Logos appunto, spirito - e dunque a vivere la vera vita, che è la vita dello spirito. Come in ogni grande maestro, non vi è in Eckhart un conoscere separato dall'essere, dal vivere: si conosce davvero solo quello che si è, e che si fa - il diverso "sapere" è solo ideologia e mistificazione. Perciò...
Il libro dei santuari. Sefer hêkalôt
La storia del Sefer hêkalôt è probabilmente fra le più travagliate e affascinanti nell'intero corpus della letteratura mistica giudaica. Il testo attualmente disponibile sembra essersi formato in almeno tre tempi successivi intorno a un antico nucleo preesistente, il cui contenuto, di tenore fortemente apocalittico, è per molti versi affine a certe sezioni dello pseudepigrafo Libro di Henoch, cui l'intero nostro testo è stato a lungo direttamente ma impropriamente accostato. Redatto forse in area babilonese intorno al V-VI secolo d.C, il Sefer hêkalôt afferisce a quel ramo della speculazione cabalistica noto come ma'aseh merkavah o "Opera del Carro", il cui obiettivo è l'esperienza diretta della presenza di Dio. Tale esperienza, come insegnano le tradizioni, è conseguibile tramite pratiche ascetiche e un viaggio estatico attraverso le realtà ultra-terrene dei Cieli, dei campi angelici e dei Sette Santuari, di cui è possibile varcare le soglie eludendo la sorveglianza dei guardiani ad esse preposte grazie a inni, parole e simboli magici. Nel Sefer hêkalôt il viaggio verso la visione della merkavah è attribuito a Rabbi Ismael ben Elisa, un autorevole tanna realmente vissuto nella Palestina del I-II secolo d. C; gli fa da guida il Metatrôn, importante...
Diario di una concubina imperiale
Il Giappone del XIII secolo rivive nelle pagine di questo diario, scritto da una donna affascinante e raffinata, la nobile Nijò. Nata a Kyoto nel 1258 da una delle più illustri famiglie dell'epoca, Nijò fu educata alla Corte imperiale e a tredici anni divenne concubina dell'ex imperatore Go Fukakusa: la bellezza, l'animo sensibile, l'ingegno artistico, la cultura classica e soprattutto il fascino che esercitava, avrebbero potuto permetterle di divenire imperatrice; invece, per le sue intemperanze amorose e per l'odio di una rivale fu allontanata da corte a venticinque anni e da allora, fattasi monaca, si dedicò ai viaggi e alla stesura di questo diario, il più vivido e palpitante affresco dell'antico Giappone. L'unione contraddittoria ma intensissima con Go Fukakusa, il dolore per la morte del padre, la relazione segreta con l'inquietante cugino, la sacrilega e tormentata passione del principe-monaco, la nascita dei figli, l'esilio dalla Corte, la nuova vita di monaca e di pellegrina, i viaggi in luoghi incantevoli e selvaggi, tra monti e boschi sacri, gli incontri con guerrieri, sacerdoti, prostitute, mercanti di schiavi, sono descritti con leggiadria, con passione, con dolore, con impavida schiettezza.
EUR 26.60
Ciandala
"La crisi vera, l'osso del nichilismo, viene messa a nudo in Ciandala, con le sue contraddizioni inestricabili, con le sue asprezze stilistiche, con le analisi ossessive del protagonista che così realizza il risultato consueto della vivisezione strindberghiana: lo sfibrarsi del soggetto, il suo diluirsi in termini di inconscio, il suo strozzarsi in nodi nevrotici. [...] L'osso del nichilismo è, ancora, la scena di devastazione rurale che Strindberg traccia in Ciandala, voluta antitesi e sovvertimento del settecentesco culto del giardino che magnificava la panteistica fusione fra uomo e natura. [...] Il paradiso sentimentale, il sogno rousseauiano, sono sfumati, la caduta dell'angelo romantico ribelle e maledetto vede il soggetto confitto in un inferno schopenhaueriano, popolato di dannati, di demoni umani caricaturalmente distorti. [...] Ciandala, libro nero per eccellenza, è il febbrile laboratorio nel quale si trattano sperimentalmente questi fermenti, in cui la scrittura pura comincia a morire per trapassare in quella aperta a una ricerca senza limiti, aperta all'eccesso." (dallo scritto di Franco Perrelli)
EUR 19.00
Yasenkanna. Trattato zen sulla salute
Hakuin Ekaku (1685-1768) è una delle più grandi figure del Buddhismo giapponese. Dopo un periodo di profondo declino dello Zen, Hakuin, infatti, fu il primo a creare e organizzare il sistema basato sulla pratica del Koan, oggi così diffuso e perfezionato nella setta Rinzai, e svolse una vasta e profonda opera di volgarizzazione dei principi di questa dottrina. La sua personalità estremamente dinamica era incline a profonde esperienze spirituali, maturate attraverso una dura e instancabile pratica dello Zazen. Nello Yasenkanna, Hakuin narra le vicende e le modalità che lo condussero a contatto con l'eremita Hakuyu, dal quale ricevette l'insegnamento della Contemplazione Interiore, che gli consentì di recuperare la salute fisica e spirituale.
EUR 11.40
Stadi sul cammino della vita. Vol. 1: Lectori benevolo! In vino veritas. Considerazioni varie sul matrimonio.
"Gli 'Stadi sul cammino della vita', che presentiamo qui nella prima traduzione italiana, sono l'ultima opera pseudónima di Kierkegaard; l'ultimo libro, dunque, dello scrittore giovane, e forse in assoluto il suo più inquietante e più bello. A seguirne la storia nei 'Diari', la vediamo pensata in origine come due libri indipendenti, tutti e due variamente agganciati al modello di 'Aut aut', ma, a differenza di 'Aut aut', collegati da un unico tema: lo stesso del 'Simposio' platonico, la natura e gli effetti dell'amore, cui si aggiunge - nella prima parte - uno studio fenomenologico della «categoria» della donna. I due libri sono il lungo e sofferto 'Colpevole? non colpevole?', progettato in origine come il tassello mancante ad 'Aut aut': un 'Diario dell'amante infelice' in aperto contraltare a quello del Seduttore e con una vicenda di rinuncia erotica simile a quella della Ripetizione, ma scritto, contro le fluviali abitudini di Kierkegaard, lentamente e penosamente in quasi due anni. E il dittico 'In vino veritas' e 'Considerazioni varie sul matrimonio', una nuova versione di quello su cui è costruito 'Aut aut', destinato a chiamarsi 'Il dritto e il rovescio' e a mettere ancora una volta...
Gustav Mahler
"Stimatissimo signor direttore, per riuscire a esprimere in qualche modo l'inaudita impressione provocata in me dalla Sua sinfonia, non devo parlarLe da musicista a musicista ma da essere umano a essere umano. Poiché ho visto la Sua anima, nuda, completamente nuda. Giaceva dinanzi a me come un paesaggio selvaggio e misterioso con abissi e voragini terrificanti, e accanto si distendevano prati estivi, ridenti e leggiadri, oasi idilliache. Ho avuto la sensazione di assistere a un evento naturale con i suoi orrori e le sue sventure, e con il suo arcobaleno che trasfigura e placa. [...] Inoltre credo di aver sentito la Sua sinfonia. Ho sentito la lotta per le illusioni; ho avvertito il dolore dell'uomo disilluso, ho visto combattere fra loro le forze del bene e del male, ho visto un essere umano che con tormentosa inquietudine si sforza di attingere l'armonia interiore; ho sentito un uomo, un dramma, verità, assoluta verità!". (Dalla lettera di Schonberg a Mahler del 12.XII.1904)
EUR 12.35
La musica romantica
"Gli scritti critici di Robert Schumann costituiscono una testimonianza della vita musicale romantica d'insostituibile valore. In essi è la rivelazione di Chopin, presentita con indescrivibile acume sin da un'opera della più acerba giovinezza; di Berlioz, imposto all'attenzione del pubblico europeo con una memorabile analisi della Sinfonia fantastica; di Brahms, annunciato solennemente come l'iniziatore di nuove vie in un ultimo scritto che è al tempo stesso una sorta di testamento spirituale e la consacrazione di una novella forza creatrice. Come sempre avviene quando si tratta di uno scrittore ben vivo e originale, la critica schumanniana ha un timbro inconfondibile e tanto più raro in quanto dal musicista si è soliti attendere disquisizioni tecniche aride e secche, mentre in essa il tono poetico supera di gran lunga quello minuziosamente esegetico, delizia del mediocre e del pedante. L'acutezza del giudizio si accompagna non soltanto alla raffinatezza del gusto, ma a un'assoluta probità morale che è veramente da pregiare quando si mostra così costante in tutte le manifestazioni di una lunga, quotidiana attività inevitabilmente esposta, per sua natura, a tentazioni non buone." (Dallo scritto di Luigi Ronga)
EUR 16.50
Una stanza tutta per sé
Nell'ottobre del 1928 Virginia Woolf viene invitata a tenere due conferenze sul tema "Le donne e il romanzo". È l'occasione per elaborare in maniera sistematica le sue molte riflessioni su universo femminile e creatività letteraria. Il risultato è questo straordinario saggio, vero e proprio manifesto sulla condizione femminile dalle origini ai giorni nostri, che ripercorre il rapporto donna-scrittura dal punto di vista di una secolare esclusione, attraverso la doppia lente del rigore storico e della passione per la letteratura. Come poteva una donna, si chiede la scrittrice inglese, dedicarsi alla letteratura se non possedeva "denaro e una stanza tutta per sé"? Si snoda così un percorso attraverso la letteratura degli ultimi secoli che, seguendo la simbolica giornata di una scrittrice del nostro tempo, si fa lucida e asciutta riflessione sulla condizione femminile. Un classico della scrittura e del pensiero. Con uno scritto di Marisa Bulgheroni.
EUR 15.00
Rosa alchemica
"I tre racconti qui presentati (Rosa Alchemica, Le tavole della Legge e L'adorazione dei Magi) si nutrono d'umori simbolisti e decadenti, e sono un tipico prodotto della fin de siècle, per quel loro giocare con estasi cristiane e peccaminose devozioni alla bellezza pagana, con arte e magia, con vaghe penombre e fumi d'incenso, cappelle goticheggianti e stanze nascoste da arazzi pieni del blu e del bronzo dei pavoni; e per lo stile suggestivo ed evasivo che preferisce i simboli ai personaggi, le allegorie ai fatti, i segreti sussurrati alle cose dette a voce chiara." (dalla Postfazione di Renato Oliva)
EUR 12.35
La crociata dei bambini-Il mare e il tramonto
"Agli inizi del Duecento, partirono dalla Germania e dalla Francia due spedizioni di bambini. Erano persuasi di riuscire a traversare i mari a piedi asciutti. Non li autorizzavano, forse, e proteggevano, le parole del Vangelo: "Lasciate i piccoli venire a me, e non glielo vietate" (Luca 18, 16)? Non aveva dichiarato il Signore che basta la fede a muovere una montagna (Matteo 17, 20)? Il miracolo previsto non avvenne. Dio permise che la colonna francese venisse catturata da mercanti di schiavi e venduta in Egitto. [...] Lalou ha lodato la "sobria precisione" con cui Schwob raccontò "l'ingenua leggenda"; io aggiungerei che quella precisione non la fa né meno leggendaria né meno patetica." (Jorge Luis Borges)
EUR 12.35
Autobiografia di un monaco zen
"Fui pervaso fin nel più profondo del cuore dal sentimento dell'impermanenza di tutte le cose che mi era stato trasmesso da mia madre. La vita umana era effimera come i petali avvizziti, spazzati via dal vento. La nozione buddhista dell'impermanenza (mujo) faceva parte del mio essere più intimo. Niente nell'universo intero può resistere al tempo. Tutto ne viene travolto, tutto è condannato a scomparire o a mutare. Anche lo spirito, come la materia, è chiamato a trasformarsi, senza mai poter raggiungere la permanenza. Per questo l'uomo è costretto ad avanzare in solitudine, senza alcun appoggio stabile. Come è detto nello Shodoka, neppure la morte, che lascia ciascuno solo nella sua bara, è definitiva. Soltanto l'impermanenza è reale."
EUR 18.05
Ferite simboliche
«Io sono convinto che tutti gli uomini condividono certi sentimenti, certi desideri, certe angosce che sono comuni non soltanto alle varie tribù preletterate (come pure ai bambini, agli adulti psicotici e ai primitivi), ma a tutti noi. Sia la pratica della psicoanalisi sia il lavoro con gli schizofrenici, tutti appartenenti alla società occidentale contemporanea, mi hanno convinto che si può e si deve effettivamente scoprire le medesime tendenze in tutti gli uomini. Mentre nei bambini e in alcuni schizofrenici sono più facilmente visibili, esse possono essere accuratamente nascoste negli adulti "normali" del mondo occidentale. Lungi dal voler stabilire un parallelo fra gli uomini primitivi (preletterati o altro) e i giovani schizofrenici, ho cercato di mostrare fino a che punto i desideri primitivi di tutti gli uomini siano analoghi. [...]. In sintesi, lungi dal "fare un sol fascio di tutti i popoli primitivi", io sono convinto che essi condividono con noi alcuni bisogni, alcuni desideri essenziali dell'umanità. Si tratta di emozioni così fondamentali che, più varie sono le società, più complesse sono le vicissitudini che subiscono. In alcune società esse vengono accuratamente inibite, negate e nascoste; in altre sono, con la stessa manipolazione, trasformate...
Il mito dello Stato
«Negli ultimi trent'anni, nel periodo fra la prima e la seconda guerra mondiale, non abbiamo attraversato soltanto una grave crisi della nostra vita politica e sociale, ma ci siamo anche trovati di fronte a problemi teoretici del tutto nuovi. Abbiamo assistito a un cambiamento radicale delle forme del pensiero politico. Sono state poste nuove domande, e date nuove risposte. Problemi sconosciuti ai pensatori politici del XVIII e XIX secolo sono improvvisamente venuti alla ribalta. Forse il tratto più importante e più allarmante di questo sviluppo del pensiero politico moderno è l'apparizione di un nuovo potere: il potere del pensiero mitico. La preponderanza del pensiero mitico sul pensiero razionale in alcuni dei nostri sistemi politici moderni è evidente. Dopo una lotta breve e violenta, sembra che il pensiero mitico abbia riportato una vittoria schiacciante e definitiva. Com'è stata possibile questa vittoria? Come possiamo comprendere il nuovo fenomeno apparso così all'improvviso sull'orizzonte politico, e che in un certo senso sembra aver rovesciato tutte le nostre idee intorno al carattere della nostra vita intellettuale e sociale?». Con un contributo di Fabio Minazzi.
EUR 28.50
Tre dialoghi
La preziosissima porta della contemplazione divina e altri scritti religiosi
"Non è casuale che il primo e il più tipico rappresentante di questa universale coscienza religiosa della vita non sia stato un filosofo che svolgesse sistematicamente i concetti tradizionali, ma un'anima ardente di ingenua, violenta fede religiosa. Jacob Böhme non è giunto al pensiero per un'esigenza logica o sulla base di una problematicità teoretica del mondo. La sua filosofia non è che l'espressione dell'universalità, dell'indipendenza, del dominio assoluto dello spirito religioso che accese il suo cuore e travolse la sua vita. Il pio calzolaio di Görlitz trasse certo il materiale della sua visione del mondo in parte dai libri santi e dalla tradizione della teologia dogmatica, in parte dagli scritti teosofici e di filosofia naturale di Paracelso e di Valentin Weigel, ma il principio in cui il caos del suo sapere s'unificò in un significato preciso e profondo fu l'esperienza mistica interiore. E questa non rimase in lui fine a se stessa, né si concluse in una redenzione dell'anima individuale, ma fu fiamma di grazia da cui si accese in lui la luce della conoscenza divina, perché si svelasse agli uomini la visione religiosa del mondo nella sua assoluta universalità." (Dallo scritto di...
La nuova Atlantide
"La Nuova Atlantide" è opera di messianesimo profetico e di sociologia utopistica o (come oggi si usa dire) di futurologia, ma non è certo un'utopia politica. In essa sono assenti tutti i classici temi dell'utopismo politico sulla miglior forma di governo, sul ruolo delle magistrature, sulla funzione della nobiltà, sull'educazione del principe. A differenza di quanto hanno sostenuto alcuni filosofi dei secoli a lui successivi, Bacone non credette mai che la scienza e la tecnica, in quanto tali, rappresentassero la salvezza. Non fu mai un sostenitore di quel tecnicismo moralmente neutro contro il quale, da tante parti, si sono levate critiche e proteste. La restaurazione del potere dell'uomo sulla natura che si realizza attraverso la scienza e la tecnologia ha valore, ai suoi occhi, solo se posta al servizio dell'ideale della fratellanza e della "carità". (Dallo scritto di Paolo Rossi)
EUR 12.35