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Lo Stato sociale in Italia 2002
Le trasformazioni demografiche, sociali ed economiche incidono in modo rilevante sul sistema di welfare. Le riforme degli anni novanta, rivolte in Italia prevalentemente a modificare il sistema delle pensioni, hanno parzialmente rimodellato le politiche sociali nazionali. Tali riforme hanno tentato di ristabilire i principi di equità tra le generazioni e le categorie. La razionalizzazione dell'intervento e il contenimento del sostegno ai gruppi sociali «ipertutelati» avrebbero dovuto liberare risorse economiche da utilizzare ai fini della soddisfazione di una nuova domanda sociale. La situazione è molto più complessa e la realizzazione di nuovi interventi, volti a tutelare soggetti esclusi, implica un ripensamento generale e non una semplice riduzione delle prestazioni tradizionali, come emerge dalle analisi contenute in questo Rapporto dell'irpps (Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali, sezione territoriale di Salerno), la cui missione consiste nell'analisi dei meccanismi di base che governano le tendenze demografiche e i comportamenti della popolazione e nello studio delle caratteristiche e del funzionamento delle politiche di welfare. Le analisi presentate dimostrano che è necessario adeguare le politiche ai diritti sociali di cittadinanza, i cui contenuti mutano con le trasformazioni sociali e culturali. D'altra parte, i vincoli di bilancio...
Fiat, auto e non solo
Come nasce il "caso Fiat"? Cosa ha determinato la più grave crisi del maggiore gruppo industriale privato italiano? Seguendo il filo rosso delle strategie dell'industria torinese, cerca di rispondere a queste domande Gino Scotti, che per oltre quindici anni ha ricoperto ruoli importanti nelle Direzioni del Gruppo Fiat.
EUR 9.50
Rapsodia viennese
Come si conviene in ogni Rapsodia, questo libro si compone di una serie di quadri e di episodi. È ambientato a Vienna o nei suoi dintorni, in luoghi molto familiari all'autore. Fa da sfondo, o se si preferisce da filo conduttore, il Danubio, con le sue bellezze, ma anche con i suoi miti e con la sua tragica storia. I personaggi che entrano in scena - poeti e musicisti, filosofi e imperatori - vengono visti soprattutto dal lato umano, con le loro debolezze e le loro passioni, con i loro drammi e le loro follie.Si comincia con Enea Silvio Piccolomini, il grande papa umanista, cui si deve la prima descrizione di Vienna, e si arriva ai nostri giorni, passando per Maria Teresa d'Austria, Mozart, Beethoven, Schubert, Lenau, Hebbel, Brahms e tanti altri. L'autore ne ripercorre da vicino i momenti essenziali della vita. La cupa tragedia di Mayerling viene rievocata in toni accorati, ma senza indulgere alla letteratura dolciastra sorta da quell'episodio. Lo stesso avviene per la figura della mitica imperatrice Sissi. Nel libro entrano in scena anche gli animali, cicogne, scoiattoli, tortore, che a Vienna godono quasi degli stessi diritti degli uomini. Se...
L' omino del pane e altre storie
«Sono piccole creature quelle che abitano in queste storie. Api solitarie, omini e donnine nascosti dentro bocconi di cibo, aquile appese al muro, cagnolini che raccontano della loro vita...». Elena Loewenthal L'omino nel pane si sente solo. A vivere dentro una pagnotta si fa presto a sfamarsi, ma ci si annoia anche tanto. All'omino dentro la mela un po' di compagnia non spiacerebbe affatto, ma uno sconosciuto no, troppi rischi. La dolce e appiccicosa donnina mollemente adagiata tra gli strati cremosi di una torta è troppo altolocata per ospitare un mangiapane qualunque. Quanto all'omino dentro la lattuga, l'aria fresca e le goccioline d'acqua che scivolano tra le foglie gli bastano e avanzano per vivere tranquillo - è uno saggio, lui. Finché arriva l'ora della festa e qualcuno dispone le vivande in tavola: uscire allo scoperto è necessario. A questa e ad altre consimili trame narrative, concepite esplicitamente per un pubblico di bambini, e qui raccolte con una nota introduttiva dell'autore per la prima traduzione in Occidente, Natan Zach - una delle voci più importanti della poesia contemporanea - affida il racconto della solitudine umana e delle paure che soffocano ogni istinto alla solidarietà....
Corda e sapone
Tra fine Ottocento e primi Novecento furono decine e decine i nostri emigranti linciati negli Stati Uniti da cittadini, da «bravi cittadini», che invece del processo usavano una giustizia spiccia, mettendo subito mano alla corda e al sapone per impiccarli, potendo contare sulla complicità delle pubbliche autorità. La storia di questa violenza ci dà la misura di quanto gli italiani, considerati una via di mezzo tra i bianchi e i neri, fossero discriminati. La giustizia americana mandò sempre impuniti i colpevoli di una così nefanda intolleranza, arrivando a sostenere in un caso che il linciaggio era avvenuto «per volontà di Dio». Quanto all'Italia, il nostro Stato, il nostro governo furono spesso incapaci di una reazione all'altezza di tanta brutalità.Il «prezzo del sangue»: così furono chiamati gli umilianti risarcimenti pagati dal governo federale americano alle famiglie degli italiani linciati, in cambio di una giustizia che non si era voluto fare. Non esagerava quindi quel giornale italiano negli Stati Uniti che commentava amaramente: «Costano tanto poco questi italiani che vale la pena di linciarli tutti quanti».Un capitolo drammatico e troppo spesso dimenticato della storia dell'emigrazione italiana viene qui ricostruito sulla base di una documentazione in...
La comunicazione. Ciò che si dice e ciò che non si lascia dire
Cosa significa per la filosofia confrontarsi con il linguaggio? Significa in primo luogo che il pensiero si pensa finalmente come linguaggio e che di conseguenza non può più prescindere dalla comunicazione. Chiamata alla prova della comunicazione, la filosofia, a lungo concepita come puro pensiero di parole assolute, è costretta a confessare il suo rapporto ambivalente con il linguaggio, dove la diffidenza e la presa di distanza ha prevalso sul riconoscimento dell'ap-partenenza. La prova della comunicazione espone la filosofia alla sfida dell'alterità, che essa può sostenere solo passando attraverso la «distruzione» del mito della trasparenza della realtà e dei rapporti tra le esistenze sotto il governo d'uno spirito assoluto. E diventa pertanto la prova della finitezza dell'esistere e del pensare, da assumere come apertura all'altro, piuttosto che come chiusura nei limiti d'una certezza di sé che non può che subordinare l'altro a sé. Una sfida di verità, cui la prima parte del volume tenta di rispondere movendo dal dibattito interno della filosofia (con saggi di Mario Ruggenini, Aldo Giorgio Gargani, Fabrizio Desideri, Luigi Peris-sinotto, Lucio Cortella); la seconda parte mette la filosofia a confronto diretto con altre esperienze, come quelle delle arti e delle...
America, dopo
Difficile capire l'America. E ancora più difficile oggi, nella drammatica sequenza che ha preso avvio dalla tragedia delle Twin Towers, e che conosce le nuove teorizzazioni della «guerra preventiva» e la loro cruenta applicazione sul terreno del secondo conflitto iracheno. Quanti di noi, dopo l'11 settembre, si sono sentiti stretti in una morsa? Da un lato, la storia e la società degli States rappresentate come un crogiolo di violenze e ingiustizie; dall'altro, l'America descritta come il baluardo assoluto della libertà, il portabandiera della democrazia - come se il Cile e il Vietnam, il Nicaragua e Panama non fossero mai esistiti. Ma è proprio inevitabile rimuovere pezzi così grandi di storia? È davvero necessario inventarsi l'inferno per dissentire, o il paradiso per consentire? Fa parte della paranoia «antiamericana» sostenere che la Cia o l'Fbi «non potevano non sapere» dell'attentato. Fa parte della paranoia «filoamericana» dire che basta lasciar loro mano libera e gli americani risolveranno il problema una volta per tutte.Quanto a noi, che guardiamo dall'Europa, facciamo fatica a pensare all'America come a un luogo abitato da persone in carne e ossa. L'America è per la maggior parte di noi un luogo dell'immaginario, finto...
America/Islam. E adesso?
Qual è, dopo l'11 settembre, lo sguardo dell'America sul mondo islamico? Come influisce sulla nuova dottrina di sicurezza nazionale e sulla politica estera americana? I musulmani sono tutti potenziali nemici? Perché, se è indubbio che centro della dottrina Bush è prevenire la minaccia del terrorismo, oggi quest'ultimo si presenta, sotto forma endemica, come terrorismo islamico. Non a caso, la guerra preventiva inizia dall'area mediorientale. Insediarsi qui significa esercitare un controllo politico e militare in un'area e nei confronti di regimi che alimentano, direttamente o indirettamente, il terrorismo islamico, o non riescono a controllarlo. E, dall'altro lato, qual è lo sguardo dell'Islam, in particolare nella sua dimensione fondamentalista, sull'America? Su cosa si fondano, ideologicamente e politicamente, lo jihadismo e l'odio, diffuso, per gli Usa? Quali sono le prospettive future del rapporto tra America e Islam? È possibile una forma islamica di democrazia? Anche dalla reciproca percezione e rappresentazione di questi universi politici e ideologici dipenderà lo stato dei rapporti tra Occidente e mondo musulmano nei prossimi decenni. america, di Federico Romero: l'11 settembre, la discussione nei think-tank repubblicani e democratici, la dottrina della «guerra preventiva», la teoria dell'«esportazione della democrazia» nel mondo islamico, ma...
Verso i sud del mondo. Carlo Levi a cento anni dalla nascita
A cento anni dalla nascita di Carlo Levi, la città di Palermo ha ricordato il grande scrittore e pittore torinese, ospitando un convegno che ha avuto come nucleo tematico comune a tutti gli interventi - pur nella diversità delle chiavi di lettura - proprio l'immagine del Mezzogiorno d'Italia che le pagine leviane ci hanno consegnato. Sotto un profilo sia letterario sia storico-politico, quest'immagine rappresenta un punto di partenza autorevole e imprescindibile per interrogarsi sui cambiamenti che la percezione del Sud ha subito nel tempo. L'interesse di Levi per il Mezzogiorno fa da traccia per una riflessione che nell'immediato tocca il Sud più vicino allo scrittore, quello dei contadini lucani o della Sicilia materna, ma che si spinge più in là, verso il Sud del mondo, la controparte di un dualismo Nord-Sud non solo italiano, ma globale.Alla Sicilia, cui Carlo Levi dedicò una parte importante del suo impegno politico-civile e della sua attività di scrittore e di pubblicista, è riservata nel volume un'attenzione particolare come luogo emblematico del Mezzogiorno, per la sua complessità storico-sociale, nonché per il fatto di essere stata e di essere ancora oggi punto d'incontro di competenze culturali diverse e di...
Finanza etica. Commercio equo e solidale
Stretta tra i due problemi della povertà e della sostenibilità ambientale dello sviluppo, l'umanità è posta oggi di fronte al difficile dilemma di favorire la crescita economica assicurandone al contempo la compatibilità sociale e ambientale. I limiti dei successi raggiunti sino ad oggi su entrambi i fronti hanno alimentato negli ultimi anni forme di insoddisfazione e di protesta da parte della società civile nei confronti di imprese e istituzioni nazionali e internazionali.Esistono però potenzialità non ancora pienamente sfruttate in grado di contribuire alla soluzione dei problemi sul tappeto. Forme di consumo e risparmio socialmente responsabile come il commercio equo e solidale, il microcredito, la finanza etica, non sono solo importanti per i loro effetti diretti, ma anche e soprattutto per quelli indiretti di stimolo a una maggiore responsabilità sociale di imprese e istituzioni.Gli autori spiegano in questo libro, attraverso un approccio rigoroso e allo stesso tempo semplice e accessibile a tutti, in che modo questi effetti diretti e indiretti rappresentano altrettanti meccanismi correttivi ai limiti del mercato in direzione della realizzazione nella sostanza del principio della «sovranità del consumatore» e dell'«equilibrio dei poteri» tra imprese, cittadini e istituzioni. Attraverso l'analisi di alcuni campi...
Il pianeta senza confini. Prose di viaggio
«I viaggi sono come dei sogni. Lo sono già quando avvengono nel loro colore attuale, nel seguirsi inatteso delle vicende: lo sono molto di più nella memoria, che oscura, cancella e perde i nessi pratici, la continuità delle ore, e ricolloca gli incontri e le esperienze in un tempo diverso e istantaneo, dove figure lontane si legano in un racconto fantastico».Carlo Levi è scrittore di un solo libro complessivo di cui il viaggio è l'unità strutturale. È un viaggiatore che osserva fuori per guardarsi dentro e il suo bisogno di conoscenza trova nello stesso tempo soddisfazione e origine nella situazione del viaggio. Il viaggio provoca una frattura di tempo e di luogo; secondo Levi è «una fuga, una inconsapevole ricerca, uno scampo, un abbandono». Viaggio, dunque, come fuga/ricerca che consente l'analisi e la scoperta dell'io; viaggio come possibilità di abitare il mondo e, nello stesso tempo, di abitare l'altrove. Strumento privilegiato di questa avventura è la parola: il viaggiatore è perciò nello stesso tempo narratore. Levi quindi viaggia da scrittore, fa coincidere esperienza e racconto. La sua stessa scrittura si dà come continua «transizione», le sue opere hanno un andamento itinerale, il viaggio...
Cavallo e cavaliere. L'armatura come seconda pelle del gentiluomo moderno
Nella piena metà del Cinquecento un sovrano intento a celebrare i suoi fasti, il re di Svezia Erik XIV, commissiona all'orefice di Anversa Eliseus Libaerts un'armatura da parata destinata a rimanere tra le più belle mai realizzate: un finissimo cesello ricopre la barda del cavallo con tredici medaglioni che narrano storie di Ercole (equivalente topico del buon principe), e la corazza del cavaliere con otto medaglioni di storie di Troia e altro materiale eroico. Con l'aiuto di un ricco corredo di immagini, Amedeo Quondam ripercorre in questo libro la storia e l'iconografia di quell'armatura, uno dei "pezzi" più importanti del Rinascimento europeo.
EUR 20.25
Roma. Dieci anni di una capitale
Nel 1993 l'elezione di Francesco Rutelli a sindaco di Roma segna per la città l'inizio di un lungo periodo di cambiamento. Muta l'aspetto esteriore, con i palazzi e i monumenti restaurati che acquistano di nuovo luce e colore e con il ritorno della grande architettura contemporanea, e muta anche, negli anni delle due Giunte Rutelli, fino al Giubileo del 2000, e poi nel primo biennio della Giunta Veltroni, il tessuto economico e sociale di Roma. Il libro, attraverso i saggi di alcuni osservatori specializzati, ricostruisce gli aspetti più significativi di quella esperienza di governo, che ha rappresentato anche, per il centrosinistra, un laboratorio dell'innovazione politica e amministrativa.
EUR 6.25
Come coccole di cedro
"Come coccole di cedro", è una scelta dei suoi primi racconti rimasti sinora sconosciuti al grande pubblico; nella loro immediatezza, essi riescono a parlare al lettore moderno, rivelando le radici del futuro poeta mentre rappresenta l'America che lui conosceva. Walt Whitman, infatti, non soltanto è stato l'emblema di una cultura che sembrava incarnare tulle le aspirazioni dell'umanità di quel periodo, ma ha continuato a rappresentare, per le generazioni successive, le attese dell'America non come celebrazione astratta o come retaggio dei libri di scuola bensì come frutto di esperienza vissuta.
EUR 9.50
Verso una società planetaria. Alle origini della globalizzazione contemporanea. (1870-1914)
Quando una parola irrompe con forza nel linguaggio politico e giornalistico, imponendosi come una "grande allusione" che tutto spiega e contiene, è di norma inutile che gli studiosi ne raccomandino usi frugali e circostanziati. È quanto accaduto alla "globalizzazione", troppo spesso considerata un "evento" degli ultimi anni e non un lungo e delicato processo storico, che matura negli ultimi centocinquant'anni ed è, semplicemente, una delle ossature della contemporaneità. Tra Sedan e Sarajevo ci si avviò verso una società e un'economia planetarie. Questo libro ragiona su alcune delle principali trasformazioni culturali ed economiche di quel periodo.
EUR 10.45
L' Europa dello sviluppo locale. I patti territoriali per l'occupazione in una prospettiva comparata
L'Europa degli anni novanta ha assistito al progressivo affermarsi di una nuova idea di sviluppo: uno sviluppo attento alla dimensione sociale e ambientale dell'esistenza umana; comprensivo dei territori e dei contesti locali, quegli spazi nei quali le popolazioni vivono e interagiscono, e non più solo della dimensione transnazionale e globale dei fenomeni. Tale idea di sviluppo ha origine da un intenso dibattito intellettuale che, rimasto nella penombra durante i liberisti anni ottanta, riesce a vedere la luce nell'Europa riformista degli anni novanta. Nasce da una visione del mondo, dirompente e anticipatrice, di un leader, Jacques Delors, e dalla condivisione di quell'idea da parte della sinistra europea che quel leader ha sostenuto.
EUR 18.05
Ecologia della musica. Saggi sul paesaggio sonoro
A quasi trent'anni di distanza dalle prime ricerche ed esperienze condotte da Murray Schafer e dai suoi collaboratori, gli "studi sul paesaggio sonoro" hanno al loro attivo un notevole corpus di elaborazioni teoriche e un buon numero di indagini sul campo. Più o meno a partire dallo stesso periodo in cui è nata l'attività di ricerca sul paesaggio sonoro, si è sviluppata anche una produzione sonora di "musica ambientale" che, in varie forme e in parallelo alle correnti di arte ecologica, ha posto il rapporto con l'ambiente al centro del processo creativo. La concomitanza della nascita delle due nuove pratiche culturali costituisce lo stimolo per avviare una riflessione sullo statuto che l'attività musicale ha avuto nella civiltà occidentale.
EUR 23.75
Mediare conflitti, ricostruire relazioni. Una ricerca sui mediatori familiari
I mediatori familiari sono professionisti specializzati nella gestione dei conflitti sorti a causa o a seguito della separazione e del divorzio. Il loro obiettivo è aiutare le parti a individuare delle soluzioni che consentano di gestire o risolvere il loro conflitto in modo da favorire il mantenimento di relazioni tra i membri della famiglia. Il volume approfondisce il dibattito teorico intorno alla mediazione familiare e, attraverso la presentazione di dati di ricerca, esplora le pratiche professionali dei mediatori familiari con l'intento di comprendere come questi professionisti individuano e affrontano alcune questioni cruciali quali la definizione dell'interesse del minore nei casi di conflittualità dei genitori.
EUR 17.10
Abbas Kiarostami. L'evidenza del film
Un filosofo legge l'opera di un regista. Ossia pensa a partire dall'immagine filmica e dal complesso statuto dello sguardo, che non riguardano soltanto l'estetico, ma soprattutto la realtà. Per Jean-Luc Nancy, la specificità dei film di Kiarostami (e del cinema di cui egli è esempio ed emblema) sta nell'«evidenza», che è un altro modo per dire la presenza finita. Questo cinema apre al mondo così com'è, e tuttavia non si tratta in alcun modo di realismo, ossia di riprodurre la realtà e tanto meno di generare la finzione, ma è piuttosto il reale stesso ad aprirsi nell'immagine. Il rapporto inedito con il reale che l'opera di Kiarostami inaugura parte dall'assunzione del lavoro di cent'anni e più di cinema, il quale si è confrontato con il reale.
EUR 18.00
Salute e sanità nell'Italia repubblicana
L'Italia dell'immediato dopoguerra era funestata da pessime condizioni igieniche, alimentazione carente, tifo. Le innovazioni farmacologiche migliorarono notevolmente la situazione, ma determinante fu il miracolo economico, che produsse un benessere a due facce: alimentazione e igiene fecero un salto di qualità, mentre si diffusero nuove patologie causate dall'inquinamento e da uno stile di vita molto più convulso. Lo sviluppo industriale significò pessime condizioni lavorative, di sicurezza e totale disinteresse per i temi dell'inquinamento. Questo studio, intrecciando la vicenda delle strutture sanitarie nazionali con la storia dello Stato, restituisce un ritratto dell'Italia repubblicana.
EUR 12.00