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Mostrati 2461-2480 di 97664 Articoli:
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... Perché tu non dimentichi... Dediche d'esemplare e note autografe nei volumi della Biblioteca Baldini
La Biblioteca Baldini di Roma possiede alcune autentiche "chicche" letterarie di cui forse pochi sospettano l'esistenza. Grazie infatti ad acquisti e doni di fondi personali, come - tra gli altri - quelli degli scrittori e giornalisti Paolo Monelli e Gian Gaspare Napolitano, e di acquisti mirati, si è venuto a creare un interessantissimo nucleo di volumi con dediche, disegni e note d'esemplare, vergate a mano dagli autori. Si tratta di dediche e note molto eterogenee, tutte però ugualmente significative in quanto traccia e testimonianza della rete di rapporti personali intercorsi fra molti esponenti della cultura italiana, e non solo, del Novecento. Al fine di valorizzare e diffondere la conoscenza di questi documenti, sono stati selezionati 120 volumi tra i più importanti, riproducendoli - nella parte di interesse specifico - con mezzo digitale. La riproduzione è corredata della trascrizione del testo manoscritto, dalla scheda catalografica del volume e da alcune note biografiche sui personaggi autori o citati nelle pagine.
EUR 39.90
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Litografia serigrafia. Le tecniche in piano
Il volume è strutturato in tre sezioni: dopo una breve trattazione incentrata propriamente sulla tecnica, ossia sulle modalità esecutive, sugli strumenti e procedure per realizzare una litografia o una serigrafia, nella seconda parte sono raggruppati i saggi che ripercorrono la storia delle due tecniche, dalle loro origini alle evoluzioni più recenti. La terza sezione raccoglie interventi mirati a illustrare alcuni episodi che gravitano attorno alla storia delle tecniche. Si indaga, ad esempio, sul ruolo svolto dalla litografia nell'illustrazione di alcuni periodici, o ancora si analizza il confronto tra le istituzioni e la tecnica (la litografia in Calcografia o le stamperie italiane che hanno pubblicato litografie e serigrafie), senza trascurare l'aspetto conservativo e del restauro sia delle pietre litografiche che dei manufatti artistici realizzati con queste tecniche, anche nelle accezioni operative più contemporanee.
EUR 17.10
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La Lupa capitolina. Un bronzo medievale
La prima notizia sulla Lupa Capitolina - la scultura forse più celebre, universalmente conosciuta come emblema della città di Roma e conservata nei Musei Capitolini - risale alla prima metà del IX sec. d.C. Il restauro della Lupa Capitolina, effettuato tra il 1997 e il 2000, è stato una irripetibile occasione di ispezione e di indagini, svolte "dall'interno", dei materiali costitutivi dell'opera, dei segni della lavorazione su di essa impressi, delle trasformazioni indotte sulla materia dal tempo, dall'ambiente, dagli interventi umani. E così, dalle numerose analisi chimiche e fisiche svolte, sono emersi dati importanti a sostegno di una nuova ipotesi di datazione, basata quindi su argomenti di carattere tecnico desunti dall'osservazione diretta dell'opera e dal confronto con le caratteristiche di fusione riscontrabili nelle sculture bronzee classiche, etrusche, greche e romane, e quelle medievali, considerate in parallelo alle fonti letterarie ed all'analisi degli studi storici e artistici. La scultura in bronzo, universalmente conosciuta, rappresentazione simbolica della nascita di Roma, svela i suoi misteri.
EUR 15.20
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Il presepe del re nella Collezione del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari
Nel fervore di iniziative culturali e artistiche della Roma degli inizi del novecento spetta all'etnologo Lamberto Loria (1855-1913) il merito di aver raccolto, in occasione della Mostra di Etnografia italiana, tenutasi a Roma in Piazza d'Armi (attuale quartiere Prati) 1'eccezionale collezione di figure presepiali napoletane, circa mille bellissimi pastori che susciteranno l'interesse e l'ammirazione dei visitatori della mostra svoltasi nell'ambito dell'Esposizione Internazionale del 1911. All'inaugurazione, che avviene il 21 aprile, erano presenti i reali di casa Savoia e il principe di Connaught a sottolineare l'importanza dell'evento che rientrava nel più vasto e intelligente programma voluto da Giovanni Giolitti a sostegno dell'economia reso possibile grazie alla riscoperta dei valori e saperi tradizionali. Per questo nella mostra sarà presentato quanto di meglio era stato prodotto su1 territorio nazionale come il presepe napoletano con i suoi pastori del '700 e 800 raccolti dal Loria e dai suoi collaboratori in due anni. Si tratta di una collezione di inestimabile valore sintesi del nostro "patrimonio materiale e immateriale" che lega credenze profane e religiosità popolare, arte e artigianato destinata a costituire la collezione del Regio Museo di Etnografia che verrà istituito nel 1923.
EUR 28.50
Maggiori...
Moda. Manualità tecnica e illustrazioni-Fashion. The technical of the design and relevant pictures. Ediz. multilingue
Questa pubblicazione si propone come una sorta di manuale concepito tecnicamente in modo innovativo, anche grazie al supporto di oltre 250 disegni esplicativi e 70 illustrazioni. "Moda" intende di svelare i segreti del mondo del fashion e si rivolge in particolar modo ai sarti, agli aspiranti stilisti, ai costumisti, ai tecnici del settore e a tutti coloro che se ne occupano e che semplicemente ne sono affascinati.
EUR 42.75
Carlo Lorenzetti. Il presepe illuminato e altre opere dal 1998 al 2006
Lorenzetti, romano, classe 1934 è uno scultore che spazia tra i formati monumentali e le piccole opere, in una varietà di materiali e forme espressive. In questo catalogo si presenta il famoso "presepe alluminato": 30 personaggi realizzati in alluminio, trenta palpiti di luce, trenta gesti di contemplazione con Maria protagonista assoluta.
EUR 11.40
Rose a Villa d'Este
I visitatori che da tutto il mondo e in ogni stagione entrano a Villa d'Este, rimangono incantati di fronte alla straordinaria bellezza del luogo nel suo insieme: la villa, con i suoi meravigliosi affreschi, il giardino rinascimentale che la circonda, le scenografiche fontane che arricchiscono il percorso esterno. Inoltrandosi in questo percorso di architetture e acque, di sculture vegetali e alberi secolari, il visitatore attento anche alle bellezze naturali, scoprirà un altro percorso: quello della collezione di rose che fin dal Cinquecento ha abbellito il giardino della villa. Premiato dall'UNESCO con l'importante riconoscimento di 'Parco più bello d'Italia" per il 2006, Villa d'Este coltiva più di 350 varietà di rose, molte delle quali in evidenza, altre più discoste rispetto alle più importanti direttrici del giardino. Alla storia del giardino a partire dal Cinquecento ai giorni nostri si affianca parallela una storia della rosa, il fiore più conosciuto ed amato. Una lettura storica e botanica accurata, ma anche una guida preziosa che accompagna il percorso in uno dei giardini storici più belli del mondo.
EUR 42.75
Roses at Villa d'Este
I visitatori che da tutto il mondo e in ogni stagione entrano a Villa d'Este, rimangono incantati di fronte alla straordinaria bellezza del luogo nel suo insieme: la villa, con i suoi meravigliosi affreschi, il giardino rinascimentale che la circonda, le scenografiche fontane che arricchiscono il percorso esterno. Inoltrandosi in questo percorso di architetture e acque, di sculture vegetali e alberi secolari, il visitatore attento anche alle bellezze naturali, scoprirà un altro percorso: quello della collezione di rose che fin dal Cinquecento ha abbellito il giardino della villa. Premiato dall'UNESCO con l'importante riconoscimento di 'Parco più bello d'Italia" per il 2006, Villa d'Este coltiva più di 350 varietà di rose, molte delle quali in evidenza, altre più discoste rispetto alle più importanti direttrici del giardino. Alla storia del giardino a partire dal Cinquecento ai giorni nostri si affianca parallela una storia della rosa, il fiore più conosciuto ed amato. Una lettura storica e botanica accurata, ma anche una guida preziosa che accompagna il percorso in uno dei giardini storici più belli del mondo.
EUR 42.75
Gioielli dall'Iran
La mostra "Splendori dell'Iran. Gioielli e costumi per 5000 anni di storia" (Roma, 20 maggio - 30 settembre 2007) ha fornito agli specialisti dei vari settori, archeologici e storico-artistici, l'occasione per rivisitare i preziosi materiali ancora custoditi nei depositi del Museo Nazionale d'Arte Orientale "Giuseppe Tucci". Questo volume è dedicato all'oreficeria e alla cosmesi nelle antiche terre iraniane.
EUR 26.60
'50-'60. La scultura in Italia. Opere dalle collezioni della Galleria Nazionale d'Arte Moderna. Catalogo della mostra (Tivoli, 14 giugno-4 novembre 2007)
La scultura italiana tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta rappresenta nell'arco temporale della storia dell'arte italiana un momento di profonda riflessione sulle avanguardie storiche, soprattutto quelle italiane, e un aperto campo di indagine all'interno del complesso panorama artistico internazionale scaturito dal secondo dopoguerra. Gli artisti italiani della generazione che esce dal conflitto mondiale hanno voglia di stravolgere i canoni estetici figurativi ed espressionisti che ancora residuavano nei movimenti antinovecentisti degli anni quaranta, hanno voglia di recuperare la sperimentazione futurista dei materiali, di sovvertire il meccanismo di fruizione passiva dell'immagine e di esprimere concetti e situazioni che aprono spiragli di interpretazione plurimi. La Mostra, a cura di Mariastella Margozzi, tiene conto di questi profondi e fondamentali mutamenti estetici e di fruizione dell'opera d'arte tridimensionale affrancata dal formalismo del passato e indirizzata verso nuove possibilità espressive, anche ambientali. Essa si compone di 54 sculture di cui una quindicina collocate in esterno, nel celebre giardino di Villa D'Este. Tra gli artisti figurano nomi del calibro di Burri, Fontana, Mastroianni, Icaro, Somaini, Uncini, Consagra, Pascali, Mannucci, Lombardo, Zorio, Mattiacci, Melotti, Pierelli, Lorenzetti, Milani, Alviani, Ceroli, Colla, Marotta, Santoro, Tacchi, Bonalumi, Castellani, Manuelli.
EUR 23.75
Antonio Sanfilippo. Catalogo generale dei dipinti dal 1942 al 1977
Fabrizio D'Amico e Giuseppe Appella presentano il catalogo generale delle opere di Antonio Sanfilippo. Nel volume, edito per i tipi della De Luca, sfila quindi tutta la produzione del maestro siciliano. L'artista esordisce nel secondo dopoguerra con lo stile Neocubista, allora di tendenza in Italia. Nel 1947, insieme con Carla Accardi (che diventerà sua moglie due anni dopo), Attardi, Consagra, Dorazio, Maugeri, Turcato, fonda il gruppo "Forma 1" il movimento più rilevante sul fronte dell'arte astratta in Italia, che si opporrà al linguaggio del realismo e del populismo artistico, a cui aveva inizialmente aderito. La metà del secolo XX vedrà Sanfilippo sulla strada del concretismo di matrice cubista e costruttivista, che lo condurrà successivamente ad elaborare il "segno" di Sanfilippo che, similmente ad artisti come Capogrossi, lo aiuterà a riassumere la complessità dell'esperienza visiva in un codice aniconico ma allo stesso tempo modulare, incisivo e musicale. Muore a Roma in un incidente stradale il 31 gennaio del 1980.
EUR 135.00
Dipinti tibetani dalle spedizioni di Giuseppe Tucci
Il Museo Nazionale d'Arte Orientale 'Giuseppe Tucci' ha avviato da tempo una collaborazione con l'ICCROM (International Center for the Preservation and Restoration of Cultural Property) e l'ENEA (Ente per le Nuove tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, Centro Ricerche Casaccia), l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze e l'INOA-CNR (Istituto Nazionale di Ottica Applicata) volta allo studio dei dipinti tibetani su stoffa (thangka) appartenenti al fondo dei reperti riportati in Italia a seguito delle celebri missioni scientifiche di Giuseppe Tucci svoltesi in area himalayana dalla fine degli anni '30 alla fine degli anni '40 del XX secolo. Nell'ambito della collaborazione condotta insieme agli enti sopraccitati, è stata effettuata un'ampia serie di indagini con una modernissima tecnologia non distruttiva: radiografia, colorimetria, riflettografia nell'infrarosso e fluorescenza x, volte alla messa a fuoco delle tecniche esecutive e dei materiali utilizzati che hanno condotto ad importanti risultati. La cultura di queste civiltà lontane, grazie allo sforzo congiunto degli storici e dei tecnici, diventa così sempre meno misteriosa e svela i suoi intriganti segreti ad un pubblico di estimatori e neofiti.
EUR 30.40
Castel Sant'Angelo nelle sue stampe. Storia e scene di vita
Castel Sant'Angelo ha la particolarità di essere l'unico monumento dell'impero romano che ha continuato nei secoli a essere teatro di avvenimenti importanti per la storia di Roma e del Papato. La sua principale caratteristica infatti è quella che per più di diciannove secoli - dal Mausoleo di Adriano all'attuale Castel Sant'Angelo - questo complesso monumentale è sempre stato testimone di eventi storici. Nato come luogo di culto e di silenzio, vicino e contrapposto alla basilica di San Pietro, principale riferimento della spiritualità della Chiesa di Roma, Castel Sant'Angelo è stato l'epicentro della lotta per il dominio della città. Dei monumenti di Roma, è anche tra quelli più frequentemente illustrati, sia nella pittura sia nelle stampe, fornendo una ricca e animata documentazione storica di alcuni aspetti della vita romana in quella zona. Il volume, che illustra una collezione di quasi duecento stampe raffiguranti Castel Sant'Angelo, corredate da schede tecniche, offre una ricostruzione dei diversi contesti ambientali e dei mutamenti architettonici che permette di apprezzarne maggiormente la sua rappresentazione grafica e di mettere in evidenza quegli aspetti di storia e di vita che emergono proprio da questa ricca documentazione grafica.
EUR 28.50
Maggiori...
Il paesaggio del Lazio. Tutela, conservazione, qualità della trasformazione. Con CD-ROM
Il percorso del catalogo inizia con un rapido excursus sull'evoluzione della disciplina, ripercorrendo sinteticamente le tappe salienti che hanno contraddistinto la storia del "fare paesaggio" in Italia, sia sotto il profilo più propriamente culturale filosofico che sotto l'aspetto normativo. Inquadrato il tema all'interno della cornice culturale e del corredo legislativo che lo regola, con la mediazione di documenti quali la Convenzione Europea del Paesaggio, il territorio regionale viene introdotto da una sezione prettamente fotografica con una selezione di immagini che restituiscono con immediatezza le intrinseche qualità e debolezze dei paesaggi laziali, organizzati per "categorie" paesaggistiche. Categorie che discendono da condizioni geomorfologiche, come le zone montane e costiere, riferita ai beni diffusi individuati dalla normativa, come i laghi, i corsi d'acqua, i boschi, oppure frutto dell'antropizzazione, come i centri storici, i paesaggi della cultura e quelli in via di trasformazione, ove agli assetti precedenti non sono ancora subentrati caratteri tali da far loro assumere una nuova identità in grado di essere percepita come tale. Una pubblicazione innovativa che presenta della visione estetico-percettiva e scientifico-ecologica del territorio realizzata a cura dell'architetto Marina Cogotti, patrocinato e commissionato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici e Paesaggistici del...
Museo del Barocco romano. La collezione Lemme a Palazzo Chigi in Ariccia. Catalogo della mostrea (Ariccia, 10 novembre 2007-10 febbraio 2008)
Una donazione tra le più ingenti degli ultimi tempi trasforma Palazzo Chigi ad Ariccia in quel Museo del Barocco romano che la Capitale ancora non possiede. La De Luca Editori d'arte pubblica il catalogo dei 128 dipinti che Fabrizio Lemme, docente e avvocato, ha destinato per il Palazzo progettato da Gian Lorenzo Bernini per papa Alessandro VII, al secolo Flavio Chigi, e che affiancheranno il resto della prestigiosa raccolta costituitasi grazie alla simile generosità di Maurizio Fagiolo dell'Arco, Ferdinando Peretti, Luigi Koeller e altri. Questi dipinti restituiscono in maniera integra il periodo che va dalla seconda metà del Seicento fino al Neoclassicismo, acquistati con gusto da Fabrizio Lemme con la consulenza scientifica di insigni storici dell'arte come Italo Faldi e Giuliano Briganti. Tra gli artisti presenti, nomi come quelli del Cavalier d'Arpino, maestro di Caravaggio, di Orazio Gentileschi, Carlo Saraceni e Carlo Maratta. Dopo riconoscimenti internazionali, tra cui l'esposizione al Museo del Louvre per volontà dell'allora direttore Pierre Rosenberg, questa donazione conquista la meritata rilevanza nella città che l'ha vista nascere e alla cui cultura è così strettamente legata.
EUR 57.00
Sculture di età barocca tra Terra d'Otranto, Napoli e Spagna. Catalogo della mostra (Lecce, 16 dicembre 2007-28 maggio 2008)
Il volume è il catalogo della mostra di Lecce (Chiesa San Francesco della Scarpa, 16 dicembre 2007 - 28 maggio 2008). Il tema della mostra è una lezione di storia che si misura con il presente, permettendoci di vedere il percorso della scultura del '600 in Puglia in modo nuovo, cioè come protagonista dell'itinerario tracciato. L'indagine ha comportato una scelta tra le testimonianze scultoree portate in mostra e che hanno richiesto interventi di restauro: dalle ordinarie manutenzioni agli interventi più complessi ed efficaci per ottenere nuovi dati di conoscenza e divulgarli, esulando dal trionfalismo a cui mirano alcune iniziative, ma con l'impegno di raggiungere la massima leggibilità delle opere. I restauri eseguiti nel laboratorio del Museo Provinciale di Lecce da operatori di alto profilo professionale e scientifico, con la collaborazione della Soprintendenza competente per territorio, consentono di approfondire storia, religiosità del tempo e, soprattutto, il rapporto tra i luoghi: la Puglia, Napoli e la Spagna. I filoni percorsi dalla ricerca sono molteplici e configurano le sezioni della mostra e del catalogo: i grandi scultori salentini tra fine Cinque e Seicento: Vespasiano Genuino e Placido Buffelli; la scultura napoletana in Puglia nel primo Seicento;...
Roma barocca. I protagonisti, gli spazi urbani, i grandi temi
Il volume presenta il compendio di cinquant'anni di ricerche sul Barocco a Roma. Un primo nucleo di studi è dedicato a Bernini e al Gran Teatro del Barocco: il "meraviglioso composto" della sua arte viene interpretato alla luce degli elementi teatrali (il Sipario, l'Arcoscenico, la Scena e la Luce in tutte le sue manifestazioni) e dei mitici Quattro Elementi - Terra, Acqua, Aria, Fuoco - in tutte le combinazioni possibili. La seconda parte è dedicata agli spazi simbolici di Borromini. Da un lato lo spazio compresso del San Carlino con la rivelazione del mistero della Trinità; dall'altro l'espansione di simboli e forme araldiche nella cupola di Sant'Ivo, fino all'ascesa mistica della lanterna a spirale, conclusa dalla corona fiammigera dell'intelletto. E poi la riplasmazione della cattedrale lateranense, luogo delle nozze mistiche Cristo-Chiesa e Aula di conciliazione universale nel sortilegio della luce che rievoca la promulgazione del giubileo in una ideale città celeste. La terza parte è dedicata alle piazze, alle fontane, alle ville e ai giardini. La quarta parte passa in rassegna le realizzazioni e i progetti dei pontefici che - insieme agli architetti - segnarono progressivamente il volto della città barocca. Introdotto da...
Jannis Kounellis. Sipario. La porta dell'orto monastico di Santa Croce in Gerusalemme
L'Associazione Amici di S. Croce ha voluto apportare un personale contributo commissionando a Jannis Kounellis una nuova porta d'accesso per questo luogo di rara bellezza e meditazione. Uno dei maggiori artisti viventi è stato quindi chiamato a riflettere sulla storia della Basilica, sui numerosi interventi che nei secoli l'avevano via via arricchita e trasformata, elaborando un'opera che si pone come degna traccia del nostro presente e come ponte tra noi e un passato tanto illustre. Infatti, ben 1.700 anni di storia sono trascorsi dalla creazione dell'Orto sulle rovine dell'Anfiteatro Castrense, da allora rinnovandosi sempre e continuamente con l'alternarsi delle epoche e delle stagioni. La porta si staglia come giusto diaframma tra la realtà terrena e quella celeste, un sipario che si apre sull'amicizia, sulla contemplazione e che permette di vedere e abbracciare l'uomo nel suo cammino di ricerca di verità e semplicità.
EUR 19.00
I gioielli di Dino Basaldella. Catalogo della mostra (Udine 15 dicembre 2007-30 marzo 2008-Trieste, 1 febbraio-30 marzo 2008)
Questo volume, catalogo dell'omonima mostra allestita a Udine e a Trieste, rappresenta un omaggio a Dino Basaldella, restituendo al patrimonio nazionale una grande figura d'artista ancora poco nota al grande pubblico. Insieme con i fratelli minori Afro e Mirko, Dino, il primogenito, ha esordito giovanissimo nel contesto culturale friulano per poi affermarsi in tutto il contesto nazionale a partire dagli anni '20 del Novecento. Viene qui presentata la sua produzione orafa, uno degli aspetti più singolari e fondanti della sua multiforme e pluridecennale attività artistica fondata sulla ricerca intorno alle arti plastiche. Studiati e riprodotti in queste pagine, circa un centinaio di pezzi di oreficeria che, assieme ai relativi disegni preparatori, gessi e sbalzi, testimoniano la ricchezza di un percorso ideativo capace di elevare il mestiere artigianale al rango di vera e propria creazione artistica.
EUR 22.80
Magnificenze vaticane. Tesori inediti dalla fabbrica di San Pietro. Catalogo della mostra (Roma, 12 marzo-25 magio 2008)
La mostra offre una occasione unica e irrepetibile: quella di presentare al pubblico romano e internazionale una serie di opere di pittura, scultura, arte decorativa, architettura, legate al massimo tempio della Cristianità e a una delle fabbriche più prestigiose dell'Occidente: la Basilica di San Pietro. Una storia che nasce agli albori del cristianesimo, legata al locus martyrii del fondatore della Chiesa Romana cioè al Cireo Vaticano dove l'apostolo fu martorizzato, alla basilica paleocristiana costantiniana, alla monumentale fabbrica michelangiolesca patrocinata da Giulio II, agli ampliamenti e restauri voluti da grandi pontefici come Paolo V, Urbano VIII, Innocenzo X e Alessandro VII, diretti da Maderno e Bernini. Dai depositi della Reverenda Fabbrica di San Pietro escono, per la prima volta, capolavori dell'arte del Rinascimento all'Ottocento, tutti connessi alla plurimellenaria storia della basilica. Opere di grandi artisti come Gian Lorenzo Bernini, Alessandro Algardi, Vincenzo Camuccini, Luigi Valadier ed altri artefici meno noti, ma autori di opere sempre di altissima qualità e valore artistico, l'esposizione rara è una immancabile occasione sia per gli addetti ai lavori che per un pubblico più vasto, contribuendo a rendere finalmente accessibile un patrimonio di storia, arte e fede di inestimabile valore.
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