Sfoglia il Catalogo IBS_3
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 94181-94200 di 97664 Articoli:
-
Le avventure della dialettica
"Le avventure della dialettica" è stato definito il "libro maledetto" di Merleau-Ponty. Nulla di strano: si sa che chi precorre i tempi deve attenderne l'arrivo in condizioni scomode, come si sa che i libri maledetti sono spesso precursori. È senz'altro il caso di questo, pubblicato per la prima volta in Francia nel 1955, i cui approdi - dichiarando finita la credibilità dell'ideologia comunista senza dover neppure attendere, diciotto mesi dopo, la rivolta d'Ungheria e la sua sanguinosa repressione da parte sovietica anticipavano di trentaquattro anni la caduta del muro di Berlino. Ma attenzione: "Le avventure della dialettica" non si limita a precorrere ciò. Più ancora, esso cerca d'impostare i problemi che si sarebbero aperti proprio con la caduta del muro di Berlino, ovvero quei problemi che la fine della credibilità dell'ideologia comunista non cessa di porre a chi, in tale fine, non si convince a leggere la confessione storica dell'insuperabile bontà del sistema capitalistico. Con l'indroduzione di Mauro Carbone.
EUR 17.10
-
I protocolli dei savi di Sion. La leggenda del complotto ebraico
Le teorie della cospirazione sembrano oggi fornire la chiave per spiegare tutti i mali del mondo: una presunta controverità che sveli le supposte imposture del potere. Così il presidente Bush, la Cia o gli ebrei sarebbero implicati nel crollo delle torri gemelle, nessun aereo avrebbe colpito il Pentagono e anche i filmati dello sbarco sulla Luna non sarebbero altro che un'impostura. Dove vige il principio paranoide del sospetto, sembra non essere richiesta alcuna prova. I Protocolli dei savi di Sion, uno dei più famosi falsi della storia, sono diventati l'archetipo del mito del complotto ebraico. Nel Novecento, sono serviti a giustificare i pogrom antiebraici nell'Impero russo, a spiegare secondo un'ottica cospirativa l'avvento del comunismo e il crollo degli Imperi centrali nella Prima guerra mondiale e, come lettura obbligatoria nelle scuole naziste, a legittimare il genocidio. Nel mondo musulmano hanno fornito il canovaccio per fiction televisive e vengono tuttora considerati una prova del "complotto sionista".
EUR 15.20
-
Identità, individuo, soggetto tra moderno e postmoderno
Il volume discute un elemento cruciale della storiografia filosofica postmoderna, ossia che la modernità abbia costruito se stessa su un impiego ipertrofico delle nozioni di identità, deduzione e coerenza, generando così un primato assoluto dell'universale sul particolare. La postmodernità viene di contro a configurarsi come poliforme tentativo di arginare questa tensione moderna, sgretolandone i correlati principali: identità è l'esito di un raccontato; individualità è un aspetto di una molteplicità più profonda; soggetto non è qualcosa di astratto, unico e solitario, bensì effetto di un'interazione sociale. La postmodernità si celebra quindi in quanto rilegittimazione dei diritti del particolare, finalmente 'liberato' dall'ipoteca di universali di qualunque sorta. È questo il volto del postmodernismo che il volume si propone di assumere e discutere, all'interno di una lettura non celebrativa, rivolta all'individuazione delle sue luci ed ombre, dei suoi elementi di legittimità, come pure dei suoi intrinseci momenti di paradossalità e incoerenza. Testi di Gabriella Baptist, Giovanni Alberto Biuso, Remo Bodei, Simone Costagli, Sara Dellantonio, Nectarios Limnatis, Giuseppe Longo, Riccardo Manzotti, Roberto Marchesini, Valerio Meattini, Luigi Pastore, Hans Jörg Sandkühler.
EUR 19.00
-
Esistenza e identità
Temi di logica filosofica Cosa tentiamo di dire quando asseriamo che qualcosa esiste, o che certe cose sono la stessa cosa? L'esistenza è una proprietà, una caratteristica degli oggetti? L'identità è una relazione? È possibile chiarire in modo rigoroso, o addirittura definire, espressioni come "esistere" e "essere lo stesso"? Stranamente, questioni come queste sono spesso uscite dalle aule di metafisica e hanno interrogato modelli consolidati del linguaggio e della comunicazione umana, con risultati talvolta sorprendenti.
EUR 13.30
-
La rete e il labirinto. Tecnologia, identità e simbolica politica
"... vide davanti a sé un'infinità di esseri fatti com'era lui, e come si girò per non vederli più, un'altra infinità di esseri uguali a lui. Si trovava in un mondo pieno di esseri accovacciati senza sapere che quell'essere era lui. Era come paralizzato. Non sapeva dov'era né che cosa volevano quegli esseri accovacciati tutt'attorno, forse sognava soltanto, anche se non sapeva che cosa fosse sogno e che cosa realtà". Così scrive Dürrenmatt ne Il Minotauro e questa sembra essere la condizione dell'uomo post-moderno, costretto a specchiarsi nelle sue innumerevoli creazioni, ma incapace di riconoscervi pienamente se stesso.
EUR 19.00
-
L' eredità di Pier Paolo Pasolini
Assimilare l'eredità di Pasolini significa avvicinarsi a un sintomo violento, letale per quel malessere sociale di tipo perverso, distruttore di ogni particolarità sacra dell'uomo. Un sintomo che Pasolini ha avuto il coraggio luterano di donare come parola a un lettore spesso insensibile al linguaggio gergale, poetico. L'eredità di Pasolini, tra estetica e senso, è un importante nucleo di sapere su quel moderno uomo medio autore della propria e altrui distruzione, difensore della propria ignoranza. Il sapere di Pasolini, come emblema costante di una disperata vitalità è un'eredità che non può essere condivisa da tutti, ma solo da chi è capace di articolare una necessaria domanda sul senso della vita, della sofferenza, della morte. Fare il punto sul lascito dell'insegnamento pasoliniano implica, in questa occasione, ribadire il valore dell'atto etico. Questo volume riattualizza l'eredità pasoliniana per mezzo degli strumenti della psicoanalisi lacaniana applicata al disagio sociale, con il contributo di altre discipline estetiche, letterarie, politiche, già presenti nel pensiero di Pasolini. Lo scopo è di dar vita a una riflessione storico-sociale non tanto su Pasolini, ma con Pasolini, per comprendere come e cosa siano diventati, in un'epoca dei consumi ancor più conclamata rispetto a...
Le religioni del Mediterraneo. Filosofia, religione, cultura
Il volume indaga l'eidos dell'universo religioso in riferimento all'area mediterranea, emblematico luogo dello spirito e generosa madre del lógos occidentale: un fenomeno-chiave per la ratio filosofica e, più in generale, per la cultura e le scienze umane. Lungo i percorsi del pensiero e della storia, la questione più spinosa concerne il rapporto tra le diverse religioni; l'epoca attuale non fa eccezione, e la felice iniziativa dell'Accademia degli Studi Mediterranei, che ha promosso questo incontro interdisciplinare tra autorevoli specialisti del settore, testimonia l'urgenza di un rinnovato esercizio razionale sul dialogo interculturale e interreligioso: una densa riflessione sulla differenza e sull'identità, a partire dall'universalità del vissuto religioso, costitutivo dell'umano. Tale è stato l'impegno di queste pagine, che si collocano negli strati profondi del complesso mondo che "noi europei" abitiamo.
EUR 19.00
Etica della scrittura
"Quali conoscenze derivano dal fatto che la filosofia è una pratica di parole che però si tramanda principalmente grazie alla scrittura? È lecito leggere in ciò la radice della "alienazione della filosofia", cioè la perdita della sua "intenzionalità" originaria come conseguenza che inerisce al fatto stesso della scrittura?". Questo saggio di Sini si articola in una prima parte intitolata "Logica e scrittura": il contenuto della forma, e in una seconda, "La tradizione del pensiero", nelle quali viene discusso il problema filosofico della tradizione scritta.
EUR 15.20
Logica formale e logica trascendentale
Pubblicato per la prima volta nel 1929, Logica formale e trascendentale deve essere considerato come uno dei testi fondamentali di Husserl. In esso la fondazione della logica si presenta anche come analisi della formazione storica della disciplina: da questo punto di vista la sua genesi deve essere riattivata e ricostituita. A questo compito si unisce quello dell'unificazione delle scienze a partire dalle loro «radici». Ma la logica formale non è sufficiente perché «non è in grado di soddisfare all'idea di un'autentica dottrina della scienza e quindi di assurgere a norma di tutte le scienze», e ciò perché «alle sue generalità formali manca una critica intenzionale, che prescriva il senso e i limiti di un suo uso fruttuoso». Alla logica formale deve dunque seguire la logica trascendentale e cioè lo studio del suo aspetto soggettivo, connesso alla critica dello psicologismo. L'opera di Husserl insiste su una fondazione della logica che non sia né formale né psicologica, ma trascendentale: tale fondazione non psicologica e non formale deve essere però rigorosa; il rigore che Husserl cerca esige un nuovo metodo, quello fenomenologico.
EUR 19.00
Alla ricerca della chiave perduta. Ermetismo e ermetismi
Il rinascimento si caratterizzò come un'epoca dominata dall'insofferenza per un sapere ritenuto ormai immobile e sterile, quello del medioevo scolastico, e dai tentativi di superarlo. In essa nacquero due correnti di ricerca proiettate verso opposte direzioni, verso il passato e verso il futuro. Tali correnti furono all'inizio pressoché indistinguibili luna dall'altra nei loro intrecci, ma finirono col produrre esiti assai diversi. La prima corrente, quella rivolta verso il passato, nacque dallo studio dei testi ermetici e platonici che si erano resi disponibili nella Firenze medicea per l'arrivo dei dotti bizantini in fuga da Costantinopoli a seguito della conquista ottomana. Essa ripropose il tema di una sapienza spirituale immutabile risalente a tempi immemorabili. La seconda, quella diretta verso il futuro, all'inizio poco distinguibile dalla prima ma poi sempre più forte ed autonoma, nacque dall'urgenza di disporre di un sapere più efficace e operante in senso trasformativo sulla realtà. Essa si alimentò a lungo dello studio della magia e della riscoperta delle antiche scienze tradizionali e portò poi, attraverso complessi passaggi, al nascere ed all'affermarsi della scienza moderna, con tutto il suo potenziale di cambiamento, ma anche con i suoi rischi e le sue aporie....
L' inedito dei puffi. Quattro racconti
“Bacone, sappiamo, ha scritto le opere di Shakespeare [] nessuno all'infuori di Shakespeare può avere scritto le opere di Bacone”. (J. C. Squire) Un divertissement filologico sul tema dell'autenticità, la biografia asincrona di un grande matematico, un'ucronia napoleonica in forma di via crucis e la descrizione lirica di un'ossessione urbana. Quattro pezzi tra narrativa e riflessione, quattro scorribande attraverso i più diversi generi e stili letterari, alla ricerca del nocciolo duro della parola. Un libro inatteso, nato per caso, dal caso. Un libro che s'è scritto da sé.
EUR 7.60
Immaginazione, etica, interculturalità
L'ipotesi da cui il lavoro dei saggi qui raccolti ha preso le mosse è che la facoltà di immaginare sia stata generalmente messa da parte dalla riflessione filosofica della modernità e che i casi in cui essa ha assunto un ruolo di primo piano corrispondano ad un tentativo di rottura rispetto a un impianto filosofico più “tradizionale” ed introducano un approccio diverso rispetto al modello classico delle facoltà. Il volume, diviso in tre parti, disegna un percorso nel quale tale ipotesi di partenza è stata indagata e lungo il quale essa si è rafforzata e avvalorata. Nella prima parte si delineano i fondamenti di un paradigma filosofico nel quale i processi conoscitivi, deliberativi e di significazione umana vengono ripensati a partire dal ruolo che in essi gioca l'immaginazione. Nella seconda parte vengono indagati aspetti rilevanti di filosofie novecentesche nelle quali l'immaginazione ottiene il riconoscimento di una sua piena autonomia. A partire da una disamina delle basi neurobiologiche della facoltà di immaginare, la terza parte rende conto della centralità assunta da tale facoltà nell'ambito della riflessione etica e, in particolare, in quello dell'etica interculturale contemporanea. Interventi di Vanna Gessa Kurotschka, Chiara de Luzenberger, Elisabetta Cattanei,...
Friedrich Nietzsche. L'arte della trasfigurazione
Il testo affronta una questione pressoché ignorata dalla critica: la ricorrente presenza della Trasfigurazione di Raffaello negli scritti di Nietzsche. Un'opera che da oggetto di confronto diventa modello del processo di pensiero: dalla tragedia greca come trasfigurazione apollinea del dionisiaco alla tragedia di Zarathustra come trasfigurazione dionisiaca del tragico alla volontà di potenza come trasfigurazione filosofica del dionisiaco. "Un filosofo che ha fatto il suo cammino passando per molti stati di salute, e continua sempre a camminare, è anche passato attraverso altrettante filosofie, egli appunto non può far nient'altro che trasferire ogni volta il suo stato nelle forme e nella lontananza più spirituali proprio quest'arte della trasfigurazione è filosofia". Un'arte essenzialmente teatrale, in cui la trasfigurazione è elemento ermeneutico imprescindibile per comprendere lo sviluppo drammaturgico e stilistico del pensiero e delle figure di Nietzsche.
EUR 26.60
I dialoghi del mercoledì
"I Dialoghi del mercoledì" nascono all'interno del Corso di Studi in Architettura nell'ottobre del 2006. Essi sono una pausa nell'attività dei corsi, che permette ai docenti di dibattere sui temi che coinvolgono più discipline, ed ai discenti di costruirsi un'immagine più organica della loro formazione culturale. All'inizio di ogni anno accademico la scuola di architettura esordisce con un dialogo dal titolo "Praeludium", dialogo che abbraccia l'intero arco degli studi, il quale si configura come una vera e propria introduzione all'arte di costruire per principianti ed iniziati. Ai Dialoghi partecipano relatori di discipline diverse che sono chiamati a confrontarsi su un tema di particolare rilievo rispetto ai confini raggiunti dalla ricerca, o agli estremi toccati dalle prassi delle professioni che fanno capo all'architettura. Per questo motivo ai Dialoghi del mercoledì sono invitati docenti delle facoltà italiane e straniere, ed almeno un operatore esterno che con la sua professione agisce sulla trasformazione della città e del suo territorio. La forma del dialogo è la più pertinente a coinvolgere i discenti nei temi che riguardano il loro futuro di architetti e di critici del reale. Se l'insegnamento separa chi sa da chi non sa, chi insegna...
Quinto: uccidi il padre e la madre
Ironico e sconvolgente, sovversivo e provocatorio, questo testo di commiato del guru della controcultura americana, in procinto di trasformarsi in Yuppy, giocatore di Borsa e protagonista della nuova stagione economica di Wall Street, è uno degli esiti possibili, ma non scontati, della contestazione radicale degli anni sessanta. Finito il movimento, archiviata la stagione del libero amore e della sovversione, l'autore, superati i trent'anni, doveva confrontarsi ironicamente e dolorosamente con le contraddizioni dell'età adulta. Senza per questo lasciare le armi della critica, questa volta rivolte contro il proprio ego. Introduzione di Toni Negri.
EUR 7.50
Per una critica dell'economia politica del segno
Per una critica dell'economia politica del segno è uno dei lavori più significativi di Jean Baudrillard, nonché un capolavoro del pensiero radicale degli anni Settanta. Un libro del 1972, ma sotto l'influsso del maggio Sessantotto, cui l'autore partecipò attivamente e che segnò la sua riflessione negli anni seguenti. Baudrillard prende le mosse da una lettura "eretica" del Capitale e di altri testi marxiani. Il suo è un tentativo di coglierne il portato più innovativo, mostrandone al contempo i limiti nell'interpretazione dello stadio più avanzato della società capitalistica. Già Marx sottolineava l'avvenuta sussunzione del valore d'uso delle merci, nell'economia mercantile, da parte del valore di scambio. Oltrepassando lo stesso marxismo, Baudrillard postula la preminenza di una economia del desiderio. La produzione, nella sua ottica, non è basata su una supposta utilità naturale degli oggetti, né il valore delle merci può esser determinato dal lavoro umano. Piuttosto, Baudrillard si richiama al sistema di scambio delle società primitive, basato sul potlàch, l'economia del dono. Il segreto dell'economia, il suo non detto, non andrebbe cercato nella produzione, ma nella dépense, nella distruzione e dispersione a titolo gratuito di beni, legato a guerre, feste e orge.
EUR 15.20
Vedi Offerta Democrazia criminale. Il governo e l'accumulazione nel tempo della globalizzazione dei prodotti immateriali e delle moltitudini
La globalizzazione ha distrutto ogni confine e travolto gli stati nazionali; per contrasto ha nel tempo stesso creato, in ambiti territorialmente ristretti, nuove forme di esercizio del potere che vanno a riempire il vuoto di governance. La crisi strutturale di questi mesi esalta il fenomeno ed accelera la trasformazione. Dopo la democrazia liberale dell'occidente industrializzato e la democrazia popolare dei regimi staliniani si va consolidando una sorta di democrazia criminale per assicurare il controllo del territorio e la continuità del profitto: partecipano alla costruzione l'apparato temporale delle diverse religioni e la rete organizzativa delle mafie diffuse nel pianeta. Entrambe sono radicate nelle piccole comunità e al tempo stesso globali. Dunque entrambe sopravvivono al crollo delle nazioni e si rinnovano. Il concetto ottocentesco di democrazia riacquista a sua volta il significato primigenio, senza aggettivi che la limitino e la stravolgano. Il cammino che conduce all'affrancamento delle moltitudini coincide dunque con il contrasto della criminalità organizzata, con la sconfitta del relativismo scettico quale espressione filosofica dell'autoritarismo, con la cancellazione e la liberazione dal debito globale collegato alla mera rappresentazione della moneta.
EUR 11.40
La ciurma del pirata Newton. Trenta giochi per ragazze e ragazzi svegli
Movimento, percezione ed empatia
Quando si pensa al concetto di empatia, non sempre si riesce a farsene un'idea precisa. Concetto dai contorni sfrangiati e non ben definiti dalla storia del pensiero, l'empatia richiama indistintamente un vissuto soggettivo, una relazione interpersonale o un rapporto oggettuale. Senza pretese di esaustività, il percorso che si propone in questo breve volume si colloca dalla prospettiva di autori e testi che dell'empatia hanno offerto una concettualizzazione teorica orientata in modo abbastanza omogeneo. La teoria dell'empatia appare nelle pagine seguenti nella veste di una dottrina dell'esperienza, nella quale, sollecitata dal sentimento, l'immaginazione si fa tramite attivo di un rapporto con il mondo, arricchito di tratti antropomorfici e valori personali. Cresciuta nel grembo dello psicologismo di fine Ottocento e inizio Novecento, la dottrina dell'empatia come sentimento motorio dell'imitazione interna, lungi dal rappresentare un relitto della storia del pensiero, riecheggia in moderni approcci al problema, quali ad esempio la teoria del mindreading e della simulazione.
EUR 12.35
Non ho avuto il tempo di finire. Poesie sopravvissute alla Shoah. Testo tedesco a fronte
Cinquantasette poesie sono il lascito della poetessa Selma Meerbaum-Eisinger, una lontana cugina di Paul Celan. Poesie che parlano della sua voglia di vivere e della paura di morire. Con passo accelerato la giovane Selma attraversa le varie tappe della vita umana per testimoniare non solo la sua esistenza individuale, ma quella di un mondo scomparso: la Bucovina, quella zona agli estremi confini dell'ex- impero asburgico, luogo di nascita di un impressionante numero di autori e poeti di lingua tedesca. Sopravvissute alla guerra e giunte, prima in Israele, poi in Germania, le poesie di Selma Meerbaum-Eisinger nel mondo di lingua tedesca sono considerate una importante testimonianza della fertile convivenza di due culture, l'ebraica e la tedesca. Tradotte nelle maggiori lingue del mondo, ora appaiono per la prima volta in traduzione italiana.
EUR 14.25