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La via della verità
"'Abd al-Qadir nacque nel mese di Ramadan e per quanto sua madre si sforzasse di farlo poppare egli rifiutava il cibo durante tutto il giorno. Mai nel corso della sua infanzia ingerì cibo nel mese del digiuno. Quando era ancora piccolo, l'inizio del mese del Ramadan cadde in un giorno nuvoloso per cui era difficoltoso scorgere la luna nuova che segna l'inizio del mese. Un gran numero di persone si recarono da Umm al-Hayr per sapere se il piccolo 'Abd al-Qadir avesse mangiato in quel giorno, dato che egli aveva rifiutato il cibo per l'intera giornata si apprese che il mese di Ramadan era iniziato”. Questo episodio, ai limiti della credibilità, mette in evidenza uno degli aspetti più caratteristici del nostro autore. La sua grande forza comunicativa, la sua figura carismatica, attraverso la quale riusciva a raccogliere attorno a sé un gran numero di discepoli, era oggetto di tale popolarità e venerazione che, nel corso degli ultimi anni della sua vita, la crescente considerazione di cui godeva si tramutò in una fanatica esaltazione, quasi una forma di divinizzazione. Il risultato di questo processo appare scontato, infatti sono stati attribuiti allo šayh numerosi miracoli...
Lettere a C. K. Ogden. Sulla traduzione del «Tractatus logico-philosophicus»
Le lettere che Wittgenstein scrisse a C. K. Ogden, il quale gli aveva sottoposto la traduzione inglese del "Tractatus", costituiscono un documento essenziale per chiunque voglia capire meglio alcuni dei passi più controversi di quella che è unanimemente considerata una delle grandi opere filosofiche del Novecento. Nelle sue lettere, infatti, Wittgenstein commenta la traduzione di Ogden e F. R Ramsey, correggendola in alcuni casi, proponendo soluzioni alternative in altri, indicando, dove riteneva di essere stato frainteso, la sua propria interpretazione. L'introduzione e i commenti del curatore inglese, G. H. Von Wright, forniscono tutti gli elementi necessari per comprendere lo sfondo e la portata delle osservazioni di Wittgenstein. Nell'introduzione all'edizione italiana Luigi Perissinotto mette invece in luce la rilevanza di queste lettere nell'attuale dibattito critico sul "Tractatus".
EUR 11.40
Blue lit stage. Realtà e rappresentazione mediatica della tortura
Nel 2004 la circolazione mondiale delle foto di Abu Ghraib ha mostrato una inedita relazione tra spettacolarità e tortura. Emersa dalle segrete delle prigioni, la tortura diviene nella storia moderna una pratica che non attiene più solo al silenzio disciplinante del potere, ma alla visione indisciplinata dei consumi. Tutto si confonde nella rete: le umiliazioni del carcere iracheno con le pubblicità sado-chic di Vogue, le raccapriccianti immagini catturate con i videofonini dai soldati americani con la pornografia amatoriale, i corpi straziati delle vittime di torture con le sperimentazioni estreme della body art. I contributi presenti in questo volume, arricchito da un'ampia scelta di immagini, tracciano nuove prospettive d'analisi sul complesso fenomeno della tortura e sul modo in cui i media occidentali l'hanno mostrata. Saggi e interventi di: Alberto Abruzzese, Gianni Canova, Michel Maffesoli, Franco Rella, Antonio Scurati, Ugo Volli.
EUR 9.00
Il mito del dato
Mente e mondo, il libro che raccoglie le tanto celebrate quanto discusse John Locke Lectures di John McDowell, appartiene ad un genere filosofico classico, quello dell'“indagine sui poteri della mente umana”. Secondo McDowell, un'indagine di questo tipo è necessaria alla risoluzione di alcuni fra i principali problemi epistemologici e semantici. Attraverso una dettagliata analisi dei lavori di McDowell ed un'approfondita discussione del problema del “seguire una regola” e del connesso paradosso di Kripke-Wittgenstein, questo volume cerca di dimostrare che la posizione di McDowell è la conseguenza di una concezione errata delle nozioni normative ed una forma di quello che Sellars chiamava “Il Mito del Dato”.
EUR 14.25
Coscienza e potere. Narrazioni attraverso il mito
Questo libro prende spunto dal seminario Il mito come evento ciclico nella cronaca del quotidiano. Coscienza e potere svoltosi a Palermo nell'ottobre del 2008. Intorno a questioni di centrale rilevanza, quesiti e situazioni che chiamano in gioco l'uomo nella sua essenza, interrogativi che dividono perché mettono a confronto posizioni radicali, il testo interroga i drammaturghi del passato cercando di individuare, nei miti da loro messi in scena, forme di attualizzazione e/o elementi di radicale alterità con la nostra esperienza quotidiana. I personaggi di Antigone ed Ecuba rappresentano, in tal senso, figure emblematiche per esplorare, attraverso una prospettiva letteraria, socio-giuridica e comunicativa, il nesso che lega sapere e potere, il conflitto tra dimensione individuale e assetto giuridico, il rapporto tra soggettività e coscienza collettiva. Un cammino a ritroso, per rilanciare nel dibattito contemporaneo questioni etiche fondamentali, spesso trascurate dai nostri modelli imperfetti di democrazia.
EUR 14.25
Ornamento. Il sistema dell'arte nell'epoca della megalopoli
L'ornamento e la riflessione sull'ornamento, dagli ultimi decenni dell'Ottocento, in particolare, dall'Art Nouveau, fino ai nostri giorni, nell'epoca della megalopoli. L'intreccio di postmodernità e globalizzazione hanno segnato con intensità i percorsi dell'arte e della teoria dell'arte. Il volume disegna una cartografia di dispositivi, luoghi, figure e nomi che ne hanno scandito il ritmo. Analizza i profondi mutamenti avvenuti nel sistema dell'arte, a partire dalla questione posta da Van de Velde e criticata con asprezza da Loos, l'ornamento è delitto. L'intenzione è quella di mostrare come il dibattito che ne è seguito, da Hermann Broch a Siegfried Kracauer, a Benjamin ha segnato il passaggio dall'ornamento all'ornamento di massa: un passaggio che, in Benjamin, ha segnato la messa in questione radicale dell'essenza dell'opera d'arte. Il dopo Benjamin, attraverso la via obbligata di Warhol, conduce a riflettere, appunto, sul sistema dell'arte nell'epoca della megalopoli. Di questa latitudine il volume è attento a mettere a fuoco anche il ruolo della critica che, oggi, svolge un ruolo sempre più ridotto. Al tempo stesso si interroga sul posto del pubblico che illanguidisce nell'inerzia. Pur ponendo al centro del discorso le lacerazioni del sistema dell'arte, oggi, il libro non condivide...
Ontosofia. J. Maritain in ascolto dell'essere
Il nostro tempo ha bisogno di sapienza. Di una sapienza che non si libri tra le nubi dell'immaginario, ma nasca e si nutra dell'ascolto dei mille suoni e dei mille colori dell'essere che ci circonda e in cui siamo immersi nel gioco e nel dramma della vita. Imparando con umiltà e rigore a vederli scaturire, nel loro distinto apparire e nel loro relativo convergere, da quella sorgente inesauribile che pulsa nascosta e generosa prima e dietro tutto l'esistere. È questa Yontosofia che Jacques Maritain ha scoperto e descritto. Prima con inquieta ricerca e poi con stupita gratitudine, mai disgiunta dal rovello dell'interrogazione. Quasi inerpicandosi lungo quella metafisica scala di Giacobbe che saldamente poggia in terra sull'atto d'esistere d'ogni cosa, per svettare da subito in alto verso il Mistero dell'Essere che, tutto illuminando di sé, si dice amore alla nostra libertà.
EUR 15.20
La rappresentazione e gli affetti. Studi sulla ricezione dello spettacolo cinematografico
Lo statuto dello spettatore cinematografico è oggi al centro di una molteplicità di approcci che investono una pluralità di discipline interessate a metterne in evidenza la specificità nel contesto di una più ampia storia della visione. I saggi raccolti e presentati in questo libro, fino a ora inediti, cercano di sviluppare e articolare una modalità di avvicinamento estetica al problema della fruizione dello spettacolo cinematografico, capace di cogliere la molteplicità di stratificazioni immanenti ai processi di percezione, emozione e comprensione del film visto sullo schermo. Lo studio delle condizioni percettive e affettive (Michotte, Wallon), ambientali e sociali (Feldmann) in cui si colloca la ricezione del film, come la riflessione sulla natura del dispositivo cinematografico di finzione estetica (Souriau, Ingarden) e l'indagine sulla natura del piacere e del giudizio che la visione del film suscita (Dufrenne) costituiscono alcuni momenti fondamentali che hanno attraversato la riflessione estetica e filmologica europea del secondo dopoguerra.
EUR 17.10
Il fuoco che non brucia. Studi sull'alchimia
"Per poco che se ne approcci la storia più recente, complessa e proteiforme, l'alchimia ci si para innanzi come un fiume carsico, una corrente sotterranea cui uomini e donne di tempi e culture diverse, in diverse declinazioni e caratteri, sembrano aver attinto e attingere tuttora. Arti figurative e plastiche, letteratura colta e popolare, così come le più recenti arti minori, denunciano sempre più di frequente il segno inoccultabile di una persistente influenza ermetica. Mircea Eliade ricordava come il sogno alchemico e prometeico della trasformazione del reale fosse, in qualche modo, il segno fondamentale della civiltà della tecnica in cui siamo immersi. Forse è la coscienza di ciò che rende ineludibile il discorso ermetico per chiunque oggi sia alla ricerca di un senso ulteriore a quello della degenerazione post-illuminista denunciata dalla scuola di Francoforte. O forse è solo la tenace memoria di una radice insopprimibile, una persistente reminiscenza di un diverso piano del rapporto tra uomo e cosmo, ormai nascosta in plaghe dell'essere troppo profonde ed eteree per poter essere luminosa, chiara e definita. Abbiamo riunito autorevoli studiosi di varia formazione e provenienza con alcuni discepoli contemporanei dell'Arte regale per creare un luogo di...
Le feste rivoluzionarie. Simboliche della tradizione egizia nella Francia giacobina (1793-1794)
Il volume ripercorre l'itinerario, straordinariamente suggestivo, immaginato dai Giacobini al fine di incentivare, anche nell'ambito delle feste e delle cerimonie civiche, l'adesione popolare alla causa rivoluzionaria. Il contesto, nel quale il fenomeno si realizza, ricco di manifestazioni assai articolate, ha indotto a privilegiare, su ogni altro aspetto, l'apparato simbolico, marcatamente debitore nei confronti della ritualità tipica del mondo faraonico e tolemaico, fatto proprio dalla classe politica al potere. Nel corso dell'analisi, la festa del 10 agosto 1793, le cerimonie dedicate alla Dea Ragione e all'Essere Supremo, sono riproposte in tutta la loro immediatezza e suggeriscono all'autore efficaci richiami ad una doverosa riflessione filosofico-politica sugli indirizzi generali della Rivoluzione.
EUR 12.00
Il nido del buio
Qui non si canta al modo delle rane. La città nelle poetiche futuriste
All'inizio del XX secolo lo spazio urbano subisce una vera e propria rivoluzione. Questo testo si propone di analizzare i legami tra tali stravolgimenti e la prima delle avanguardie europee: il futurismo. A partire dal 1909, la scrittura diventa consustanziale allo spazio urbano, trasformandosi in quella che fu definita una "cosa stradale": la sintassi, la tipografia, i contenuti, gli espedienti retorici e linguistici. Tutto deriva dalla città e alla città ritorna, creando una spaccatura irreversibile con il passato. Se molti sono gli studi sul rapporto futurismo/metropoli dal punto di vista delle arti visive, Qui non si canta al modo delle rane, nel centenario della nascita del futurismo, si concentra (cosa assolutamente nuova) sul versante prettamente letterario della questione. Ma l'arte, l'urbanistica, l'architettura, la sociologia e la storia non possono stare fuori da un discorso su un'epoca controversa e straordinaria che ha eliminato qualsiasi diaframma tra arte e arte, e per sempre.
EUR 15.20
Filosofia e medicina. Una comune regione
Il rapporto tra filosofia e medicina non può essere paragonato al rapporto tra la filosofia e una qualsiasi scienza, in quanto la medicina è non solo un sapere scientifico, ma innanzi tutto arte della cura. Ciò conferisce al rapporto tra filosofia e medicina una particolare intimità, testimoniata sia dal fatto che esse sono due forme di "prendersi cura" del soggetto, sia dalle frequenti relazioni che le due discipline hanno intrattenuto nella loro più che bimillenaria storia. Relazioni di collaborazione ma soprattutto di conflitto, di cui il presente libro offre alcune testimonianze esemplari, discutendole criticamente. Prendere coscienza di appartenere a una "comune regione", di essere cioè entrambe risposte all'insorgenza del negativo nell'esistenza umana, consentirà alla filosofia e alla medicina di riaprire il dialogo sulle ragioni ultime del loro essere.
EUR 16.15
L' attualità della filosofia. Tesi all'origine del pensiero critico
Cosa pensava Adorno prima d'essere costretto a fuggire negli Stati Uniti? Quali temi filosofici erano al centro della sua riflessione prima che l'orrore dell'olocausto occupasse prepotentemente lo spazio teoretico dell'elaborazione? Qui raccolti tre scritti inediti stesi da Adorno tra il 1931 e il 1933. I lavori di un intellettuale libero, come fu sempre, ma non ignaro dei compiti che la filosofia doveva darsi nella società. Testi che raccontano il rapporto del celebre francofortese con la filosofia classica tedesca, preziosi per conoscere gli esordi del pensiero di uno dei massimi filosofi internazionali del Novecento.
EUR 11.40
Teoria della forma e della figurazione. Vol. 1: Il pensiero immaginale.
Gli scritti teorici di Paul Klee raccolti nel primo volume della Teoria della forma e della figurazione rispettando il piano tracciato dall'artista, rappresentano per il lettore contemporaneo un imprescindibile punto d'accesso al laboratorio creativo del grande pittore. Intuizione poetica ed esperienza didattica si fecondano qui vicendevolmente: la prima parte del volume comprende infatti undici brevi saggi - tra cui la famosa Confessione creatrice - in cui Klee delinea i motivi essenziali delle sue ricerche teoriche; nella seconda, che riproduce un corso di lezioni tenute tra il 1921 e il 1922 al Bauhaus di Weimar, la riflessione dell'artista si concentra invece sul problema della genesi della forma e delle sue potenziali metamorfosi nelle arti figurative. Si tratta quindi di un testo davvero fondamentale, passaggio obbligato per chiunque intenda penetrare a fondo le complesse trasformazioni che inaugurano l'arte del Novecento. Una vera pietra miliare il cui ruolo è forse paragonabile a quello giocato dalla teoria della pittura di Leonardo per l'arte del Rinascimento.
EUR 39.90
L' immagine-pensiero. Tra Fellini, Wilder e Wenders: un viaggio filosofico
Questo libro è il tentativo di occuparsi non di cinema, ma di film. Senza sentirsi in obbligo di giustificarsi. Senza cautelarsi preventivamente con robuste dosi dell'Estetica di Hegel o del saggio di Heidegger sull'origine dell'opera d'arte. Senza bombardare il malcapitato lettore con il napalm delle citazioni. L'intento è di verificare, nel campo aperto della lettura del testo cinematografico, fino a che punto la filosofia "c'entri" o meno con il cinema, senza preoccuparsi che ciò che si dice, lavorando su un film, abbia la qualità di essere "filosofico". Si vorrebbe insomma considerare una buona volta risolta, o comunque poco interessante, la questione riguardante lo statuto del cinema. E affondare invece - fino a dove si è in grado di farlo, con tutti gli strumenti analitici di cui si dispone - nel vivo dell'opera cinematografica. Per capirla di più, certamente, ma anche e soprattutto per cogliere meglio in essa la presenza di una 'charis' inconfondibile.
EUR 10.50
L' universale singolare. Saggi filosofici e politici 1965-1973
Che cos'è un intellettuale, qual è il suo ruolo nella nostra società? Che cosa significa essere scrittori, non solo per la propria epoca ma lasciando un'eredità storica? Se lo scrittore deve assumere un compito critico verso il proprio tempo e la propria società, può ancora pretendere di rivestire un ruolo politico? C'è un senso nell'evento chiamato "Maggio '68" e nell'esperienza drammatica del socialismo reale che ha segnato la storia del secolo passato? Queste domande ritmano i saggi e le interviste raccolti nel volume e scandiscono la riflessione sartriana tra il 1965 e il 1973, un periodo cruciale in cui il filosofo e scrittore francese stava redigendo la biografia di Gustave Flaubert (L'idiota della famiglia), la sua ultima grande opera, continuando a svolgere una lucida osservazione critica del presente. Ne emerge una riflessione filosofica di grande densità, condotta mediante un lavoro incessante di interrogazione sul senso delle parole. Al contempo e quasi per contrasto si delinea la figura di un intellettuale a tutto campo: quella dello stesso Sartre.
EUR 16.15
I filosofi del fuoco. Per una epistemologia debole dell'alchimia
Se l'alchimia è un sapere, che tipo di sapere è? Può essere ricondotto a schemi logico-razionali o necessita di un'apertura a significati e visioni non comuni? Perché l'alchimia è così misteriosa? E perché molti hanno la sensazione di smarrirsi nell'affrontare il linguaggio alchemico? Infine, in un mondo ipertecnologico e iperscientifico l'alchimia ha ancora un senso? Queste sono solo alcune delle domande a cui questo saggio intende dare una risposta partendo dallo strumento epistemologico col fine di delineare a quale tipo di conoscenza l'alchimia attinga e quale visione del mondo essa trasmetta. Un saggio per tutti, per chi inizia ad avvicinarsi a quest'arte e per chi già la "frequenta" da tempo. Insomma, per tutti quegli uomini-alchimisti curiosi di conoscere quale modalità inusuale, eppure efficace, per conoscere sé stessi e il mondo l'alchimia possa offrire, per prendere iniziative, agire in conformità con le leggi della Natura e trasformare il semplice sapere tecnico in un saper vivere.
EUR 9.50
Forme della razionalità. Tra realismo e normativa
Il complesso problema delle varie forme e modelli di razionalità, sia nel campo dell'epistemologia delle scienze naturali sia in quello più specificamente etico-giuridico, è al centro del dibattito filosofico contemporaneo proprio nel momento in cui il formalismo più autoreferenziale, il relativismo più radicale e il fenomenismo più esasperato sembrano mostrare i propri limiti: la realtà, nella sua dimensione ontologica, vuoi interna vuoi esterna al soggetto conoscente, riprende il suo posto. In particolare, il problema delle possibili forme di razionalismo si connette direttamente con l'attualità di una ragione critica in grado di interrogarsi sulla sua stessa storia epistemica, sui propri modelli e possibilità, mettendo capo ad una nuova immagine della conoscenza umana che implica anche una ridefinizione del tradizionale orizzonte realista. Si configura così un nuovo dibattito teorico, in virtù del quale è emersa una nuova immagine della razionalità connessa più direttamente alla dimensione, parziale e finita, dell'intelletto, per il cui tramite essa è appunto ripensata quale apertura critica e sempre problematica, in grado di collegarsi direttamente con molteplici ambiti delle più svariate indagini conoscitive e dei più svariati ambiti dell'esperienza.
EUR 30.40
Quaderno dell'Istituto di Psicoterapia del bambino e dell'adolescente. Vol. 29: L'adolescente tra corpo e parola.
Nella prima parte di questo numero del Quaderno proponiamo le relazioni presentate dai nostri Soci all'8° Convegno Nazionale dei Gruppi Italiani di Psicoterapia Psicoanalitica dell'Adolescenza, che si è tenuto a Catania (Ottobre 2008) su un tema cruciale per le problematiche adolescenziali: “L'Adolescente prende corpo”. In adolescenza il corpo si pone come luogo di elaborazione della soggettività ed impone l'esigenza di un lavoro psichico che accompagni le trasformazioni pubertarie, facendo emergere un'immagine di sé che integri la nuova realtà corporea. Il risveglio pulsionale mette a dura prova le capacità simboliche e rappresentative dell'adolescente, esponendolo al rischio che il mondo della fantasia inconscia collassi nel troppo concreto della percezione corporea. I lavori presentati si occupano proprio di questo: cosa accade quando la funzione soggettivante si arena nell'impatto con le trasformazioni corporee puberali, lasciando riemergere antiche fratture nel senso di identità, di continuità del Sé e dell'integrazione psiche-soma? Il punto è allora quello di approntare un approccio psicoterapeutico in cui sia in primo piano la funzione di holding del setting e in cui la comunicazione con il corpo e sul corpo apra un po' per volta la possibilità di creare nessi, di suscitare immagini, per cercare...