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Mostrati 1901-1920 di 115764 Articoli:
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Billy Budd
Scritto pochi mesi prima della morte di Melville, "Billy Budd" è una storia di mare ambientata su una nave da guerra inglese alla fine del Settecento. Un mozzo ventenne ingiustamente accusato dal maestro d'armi viene impiccato e rimane nella memoria degli altri marinai con la vivida forza dei martiri. Come sempre in Melville, la narrazione si configura come simbolica rappresentazione di una condizione esistenziale in cui il bene e il male, il giusto e l'ingiusto hanno la stessa forza di realtà. La verità del racconto accarezza la purezza della vittima innocente, l'austero rigore del capitano Vere (che condanna Billy pur riconoscendolo senza colpa), ma anche la criminosa follia del mefistofelico Claggart.
EUR 8.50
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Verso un sicuro approdo
L'ultimo romanzo di un grande autore americano, che esplora con delicatezza e ferocia l'alchimia tra amicizia e matrimonio.\r\n\r\n«Un romanzo miracoloso, scritto con la sapienza dell'età senza sembrare vecchio» - Independent«Verso un sicuro approdo è un capolavoro minore, senile, vecchio stampo; un capolavoro che non sa di esserlo e tuttavia un capolavoro con il tono e l'incedere dei capolavori» - Alessandro Piperno, La Lettura\r\n\r\n"Esiste una via di mezzo tra l'assoluta libertà, che equivale al caos, e l'ordine assoluto, che equivale all'immobilità. Ho cercato di trovarla scrivendo questo libro, e nel farlo ci ho messo molta della mia stessa vita."\r\n\r\nLarry Morgan è un uomo anziano quando prende a raccontare a ritroso la storia sua e della moglie, l'angelica Sally, e quella dei Lang, la coppia che è stata loro amica per tutta la vita: Sid, affascinante e inetto, e Charity, vivace e prepotente. È Charity, negli anni della giovinezza, ad accendere la doppia amicizia e a controllare gran parte di ciò che ne consegue. Ricca e sicura di sé, adotta Larry e Sally nel suo clan per dominarli. Quella che si dipana nel corso dei decenni è dunque un'amicizia impari: Larry diventa famoso come scrittore;...
Stagno
In mezzo alla natura non abbiamo bisogno di fare colpo sul mondo, così il mondo può fare colpo su noi...\r\n\r\n«Claire-Louise Bennett, al suo esordio, racconta un mondo abitato di oggetti, dove ogni cosa è in movimento, perché continuamente cambia lo sguardo di chi guarda, e guardando descrive, e descrivendo, sposta» - Robinson\r\n\r\n«Immaginatevi una raccolta di racconti scritta da Emily Dickinson: ecco il singolare talento che troverete in queste pagine» - The Boston Globe\r\n\r\n«Un debutto sorprendente scritto in una prosa meravigliosa, con spirito acuto» - The Guardian\r\n\r\n«Bennett è una scrittrice innovativa di indubbio talento» - The New York Times Book Review\r\n\r\n"Non so cosa ci sia là fuori - non l'ho mai scoperto - e il tanto tempo che ho trascorso dietro le tende verdi della sala da pranzo a casa non mi ha avvicinato per nulla alla verità. E per quale ragione non dovrei starmene alla finestra in questo modo? Per quale ragione non dovrei farmi vedere? Non ho paura. I mostri non mi impauriscono."\r\n\r\nUna casa ai margini di un piccolo paese sulla costa atlantica dell'Irlanda, isola ai margini di un continente. Una donna senza nome che ha scelto di vivere ai margini, in...
L' ultima regina di Firenze. I Medici: atto finale
Tra il 1629 e il 1737 tutto e il contrario di tutto accade a Firenze e in Toscana. Cilici e rosari, ricerche scientifiche innovative, capolavori artistici, complotti, matrimoni sbagliati: la dinastia di Cosimo e Lorenzo de' Medici giunge al crepuscolo, clamorosamente incarnato da Gian Gastone, destinato a essere ricordato come l'ultima regina di Firenze.\r\n\r\nScienziati e artisti strepitosi, cospiratori, paggi, bardasse, cardinali, collezionisti maniaci, musici, mercanti. Erotomani, devotissimi, folli: sul proscenio di Palazzo Pitti con i suoi segreti e delle infinite ville della dinastia, in una Toscana che grazie al porto di Livorno è ancora crogiuolo di genti e di idee, tra il '600 e i primi anni del '700 assistiamo alle vicende di personaggi memorabili, tra cui spicca la grandiosità decadente di Gian Gastone. Anarchico incoronato, toscano Eliogabalo, criticato dalla Storia e amatissimo dal popolo, depresso e geniale, regina strepitosa di una corte di performer sessuali, i "ruspanti", dominati dalla sua anima nera Giuliano Dami, poco prima di morire volle che le spoglie mortali di Galileo fossero trasferite in Santa Croce. Il suo gesto lucidissimo annunciava il tempo nuovo dell'Illuminismo, mentre la città apriva le prime logge massoniche. Il fulgore rinascimentale della Firenze...
Retorica e logica. Le due culture. Nuova ediz.
Retorica e logica, apparso per la prima volta nel 1968, è uno dei capisaldi della filosofia italiana del secondo dopoguerra e ancora oggi rimane un punto di riferimento per superare la falsa dicotomia tra le "due culture", quella scientifica e quella umanistica. Preti supera l'aspetto polemico e pragmatico di questa contrapposizione per indagare le strutture teoretiche antinomiche che qualificano le due tradizioni. Il suo approccio mette in evidenza delle strutture di pensiero attraverso le quali la filosofia può aiutare a dipanare l'intreccio problematico tra umanesimo e scienza moderna, tra retorica e logica, tra cultura valutativa-normativa e pensiero scientifico avalutativo, costruendo una coppia oppositiva che sia in grado di dare conto della complessità e allo stesso tempo dell'unità della nostra cultura. Questa nuova edizione corregge refusi delle precedenti e tiene presenti rettifiche e integrazioni inedite dell'autore.
EUR 23.80
L' arte di sbagliare. Avventure nel margine d'errore
Errare è umano. Eppure molti di noi passano la vita dando per scontato di avere ragione su quasi tutto, dall'origine dell'universo a come caricare la lavastoviglie. Perché? Prima di tutto perché sbagliamo su ciò che crediamo significhi sbagliare.\r\n\r\n«Se volete far pace con il fatto di non essere perfetti e vedere il lato positivo dei vostri errori, leggete Kathryn Schulz» - Bill Clinton\r\n\r\n«Pochi libri sono in grado di chiamare in causa nomi come Voltaire, Shakespeare, Benjamin Franklin, Focault, Platone e rimanere divertenti. Pochissimi riescono a mischiare Socrate e Beyoncé nella stessa frase senza battere ciglio. Ma Schulz ci riesce» - Newsweek\r\n\r\nPer secoli abbiamo guardato all'errore come a un segno di ignoranza, stupidità, peccato; in realtà la nostra capacità di sbagliare è una componente cruciale dell'intelligenza umana, inscindibile da alcune delle nostre più nobili qualità, ma soprattutto è una parte vitale del nostro processo di apprendimento e di crescita. Tra disavventure al Polo Nord, bizzarri disturbi neurologici, profezie incompiute e cuori infranti, con l'aiuto di pensatori come Platone, Agostino, Voltaire, Darwin, Freud, Gertrude Stein, Foucault e Groucho Marx, Kathryn Schulz indaga i motivi per cui troviamo così gratificante avere ragione e così irritante avere torto...
Epitaffi greci. La Spoon River ellenica di W. Peek. Testo greco a fronte
La civiltà greca, forse più di ogni altra cultura antica, sembra aver avuto una particolare predisposizione a iscrivere quasi qualunque oggetto, prodotto, spazio utili a contenere lettere, frasi, veri e propri testi articolati, finanche componimenti poetici di altissima fattura. Centinaia di migliaia sono le testimonianze di epigrafi che la Grecia antica ci ha lasciato. Fra queste, un posto di rilievo occupano le epigrafi di carattere sepolcrale, e, fra queste, le epigrafi in versi. Commissionate soprattutto dalle famiglie più colte e facoltose, queste testimonianze aprono un orizzonte tutto da scoprire sulla civiltà antica: greca, ma non solo, visto che in lingua ellenica, sentita come la lingua della cultura e della poesia, sono realizzati anche epitaffi per uomini e donne romani, italici, o di altre aree del mondo antico. Sfogliare le "pagine di pietra" di questo affascinante repertorio mette di fronte il lettore a migliaia di individui: uomini e donne, bambini e anziani, che vissero e morirono nelle più diverse situazioni. Mette di fronte il lettore, in una parola, alla vita. I casi che ci rivelano colpiscono, a volte per la drammaticità degli eventi, altre volte per la serenità di chi ha saputo affrontarli, spesso...
Chi ha ucciso mio padre
Vincitore del Premio Salerno Libro d'Europa 2021 Un pamphlet sul legame difficile, forse impossibile, con un padre che ti resping e non ti capisce e le ragioni profonde di quell'essere respinto e non capito.\r\n\r\n«Édouard Louis trabocca di talento. Un libro che è un atto d'accusa e insieme di perdono: proprio come la letteratura» - L'Express\r\n«Il nuovo testo di Édouard Louis insiste sulle responsabilità dei politici sulla vita degli ultimi» - La Lettura\r\nÈ normale vergognarsi di amare?\r\n\r\nCon il suo primo libro, Farla finita con Eddy Bellegueule, Édouard Louis ha fatto scalpore parlando di sé: un giovane omosessuale avido di conoscenza in un mondo che condanna qualsiasi forma di diversità e non comprende l'utilità della cultura. In questo bruciante pamphlet che coniuga il tono letterario della sua scrittura con la vampa dell'intervento, l'autore torna a casa, cerca di riavvicinarsi al padre, comprende quanto la sua rabbia sia annidata in un'ignoranza indotta dalla realtà in cui è cresciuto, dalle politiche sociali francesi, e condanna con parole roventi chi ha negato a quest'uomo la possibilità di diventare altro. Chi ha ucciso mio padre è un atto d'amore e di denuncia che travalica i confini geografici e sociali.
Vedi Offerta Storie per bambini perfetti
Finalista Premio Orbil 2020. Narrativa 6/10Finalista Premio Scelte di Classe - Leggere in circolo 2020. Categoria 6-7 anni\r\n\r\n«Una serie di istruzioni impeccabili per trionfare sugli adulti» - Kirkus Review\r\n\r\nRuby è affidabile (per così dire). Arthur è attento (più o meno). Harry mangia le carote (sempre che ci si metta d'accordo su cosa si intende per mangiare). Gloria aiuta la mamma (esagerando un pochino), come tutti i bambini perfetti (davvero?). Apparsi per la prima volta nel 1985 e ormai considerati un piccolo classico per ragazzi della letteratura americana, questi otto racconti perfidamente deliziosi dimostrano con pungente sagacia che essere un bambino perfetto è una bella cosa, ma ci si perde tutto il divertimento.
EUR 9.35
Favole a cui non badare troppo
"Il titolo dice già tutto. Da non somministrare ai deboli di cuore" - School Library Journal\r\n\r\nConsiderata ormai un classico della letteratura per ragazzi, questa raccolta di favole, impreziosite ora dalle illustrazioni di Sergio Ruzzier, hanno morali che forse non si possono propriamente definire morali. Ma non ha importanza: casomai basta non prestarci troppa attenzione.
EUR 9.35
Un romanzo messicano
“Rompendo tutte le convenzioni del genere, l'autore mette faccia a faccia il lettore e la realtà, senza intermediari. In questa storia il narratore è solo l'occhio che osserva i fatti e li mette in ordine. Il suo sguardo è la domanda a cui non ci sono risposte: resta solo la perplessità del reale.” Queste sono le motivazioni della giuria del Premio Alfaguara, assegnato a Un romanzo messicano nel 2018, ma sono anche le sensazioni che restano al lettore: dubbi, molti, su che cosa è vero e che cosa no, su chi è degno di fiducia e chi no quando anche chi è dalla parte della legge scende a compromessi.«Un romanzo eccitante e coraggioso che purtroppo non è finzione; un racconto eccezionale del paese che non vorremmo essere ma che ancora siamo» - Jorge Zepeda Patterson, El País Internacional«Jeorge Volpi ricostruisce un clamoroso giallo internazionale» - Alessandra Coppola, la Lettura\r\n«Volpi osa descrivere le più sottili trappole della relazione tra politica, media e trafico di droga come nessuno ha mai fatto prima» - Francisco Martínez Real, Diario 16\r\n«Si esce dalla lettura devastati e carichi di interrogativi pessimistici. Possiamo consolarci dicendo a noi stessi: ma dopo...
Ora saremo liberi
Una prosa luminosa e potente, tra romanzo storico e thriller, per la storia travagliata di un uomo in cerca di redenzione. \r\n\r\n«Trascinante» - Financial Times\r\n«Questa è finzione - narrazione - al suo meglio» - The Spectator\r\n«Eccellente. Un romanzo di atmosfere mutevoli: una commedia pastorale, un'appassionata storia romantica, un thriller nero e minaccioso» - The Observer\r\nQuanto cielo può sopportare una vita?\r\n\r\nIn una notte d'inverno del 1809 un uomo ferito nell'animo e nel corpo torna a casa sua, nel Somerset. È il capitano John Lacroix, sopravvissuto alla disastrosa campagna britannica contro le forze di Napoleone in Spagna. Accudito dalla governante Nell, Lacroix recupera la salute ma non la pace: un ricordo lo tormenta, troppo duro da affrontare. Quando arriva l'ordine di tornare al reggimento, John decide di fuggire verso le isole Ebridi con un bagaglio essenziale e il suo violino: spera che il viaggio verso un desiderato nulla riesca a tacitare i suoi sensi di colpa per quanto è successo durante la ritirata in un villaggio spagnolo. Approdato in una comunità di liberi pensatori, si innamora di Emily, afflitta da una malattia agli occhi: e per lei è pronto a mettere a repentaglio la propria...
Il sogno della macchina da cucire
Una galleria di donne di ogni età, raccontate in tutte le loro sfaccettature.\r\n\r\nLa nonna di Bianca Pitzorno le ha insegnato a ricamare, e vedendola ostinata a non usare il ditale pronosticava che sarebbe diventata una donna ingovernabile. Quella nipotina talentuosa e indisciplinata ha continuato così, cucendo le sue storie con anticonformismo e senza paura di pungersi con le spine dell'animo umano. In questo romanzo la voce narrante è quella di una sartina a giornata nata a fine Ottocento in una cittadina di provincia non lontano dal mare. Rimasta presto sola al mondo, difende quel lavoro che la rende autonoma anche se implica ore e ore spese nelle case dei signori, cavandosi gli occhi per cucire abiti e biancheria. Vorrebbe poter leggere i giornaletti di cui ogni tanto le fanno dono le sue padrone; ma imparerà presto che proprio nelle stanze del cucito giungono gli echi dei segreti inconfessabili di ogni famiglia, più appassionanti di ogni feuilleton. La sartina ascolta in disparte: ma un giorno la scatola di latta dove chiude i desideri più preziosi si aprirà, e anche a lei toccherà vivere da protagonista. La marchesina Ester, che veste come un maschio e...
La nuova stagione
Vincitore del Premio Nazionale di Cultura Benedetto Croce 2020, sezione Narratica - Finalista del Premio letterario per la Donna Scrittrice "Rapallo" 2020 - Nella dozzina del Premio Strega 2020\r\n\r\nSilvia Ballestra scrive un romanzo attualissimo e antico, come i luoghi dove è nata, cui dedica pagine di graffiante umorismo ma al tempo stesso piene della nostalgia e dello stupore di chi sente iniziare una nuova stagione.\r\n\r\nDopo quello che era successo, un nuovo affetto ci legava a quei posti. Una volontà di cura, di protezione, di conoscenza.\r\n\r\nSi narra che la Sibilla, adirata contro le fate che si attardavano a ballare il salterello con i pastori, avrebbe scagliato loro le pietre che divennero poi il paese di Arquata del Tronto: pietre destinate a rotolare di nuovo, drammaticamente, durante il terremoto. Le sorelle Nadia e Olga si sentono a casa proprio qui, in questa terra che si muove, e che scendendo dai monti Sibillini verso il mare si fa campagna. Il loro papà ha trascorso la vita coltivando i campi, perciò ancora oggi la famiglia viene trattata con rispetto. Ma adesso tutto è cambiato. L'amore e il lavoro hanno portato Olga e Nadia lontano, i figli sono...
L' Alto Nido
La storia vera di due sorelle ebree durante la resistenza, di una villa trasformata in rifugio e di un tradimento inevitabile.\r\n\r\n«La casa si chiamava l'Alto Nido. Una villa enorme con un ampio prato e un pezzo di bosco. Lì, con i nostri ospiti clandestini, abbiamo vissuto tutte le avventure che una persona può vivere» - Janny Brandes-Brilleslijper\r\n\r\nÈ una fredda notte di febbraio del 1943 quando la famiglia Brilleslijper arriva all'Alto Nido, una villa nascosta nel bosco poco fuori dal villaggio di Nardeen, a est di Amsterdam. È al riparo delle sue mura che le giovani sorelle Brilleslijper, Lien e Janny, organizzeranno una delle operazioni di salvataggio più audaci della resistenza olandese all'occupazione nazista, proprio sotto il naso dei leader dell'NSB, il Movimento nazionalsocialista olandese, che abitano a poche centinaia di metri dalla grande casa. L'Alto Nido diventa infatti il nascondiglio per decine di ebrei clandestini, che là trovano non solo un posto sicuro dove vivere ma anche il calore di una famiglia allargata e la vitalità di una comune di artisti: mentre la guerra infuria, la villa si riempie di gioia di vivere e della musica che Lien e i suoi ospiti compongono...
Ignorantocrazia. Perché in Italia non esiste la democrazia culturale
È possibile rianimare o costruire una nuova democrazia culturale per l'Italia?\r\n\r\nUna società che dileggia la competenza, che sostiene che chiunque può fare qualsiasi cosa, che sostiene l'equivalenza di tutti a prescindere dalle conoscenze, dallo studio, dalla performatività, finanche dal talento, è una società statica, abulica, bloccata su se stessa, incapace di trasformarsi.\r\n\r\nGianni Canova tocca uno dei nervi scoperti del dibattito culturale in Italia, un paese che sembra condannato a diventare nazione di analfabeti e populisti. Secondo Canova l'Italia del XXI secolo è diventata culturalmente anoressica: dopo il neorealismo dell'immediato dopoguerra sono mancati riferimenti riconosciuti a livello internazionale e un consumo di prodotti culturali degno di un paese sviluppato. Mentre l'intellettuale progressista o elitista si crogiola tra i propri idoli, l'unica vera rivoluzione culturale pare essere rimasta quella del cinema. È possibile rianimare o costruire una nuova democrazia culturale per il Belpaese?
EUR 11.90
Infelici gli dei
Feroci scambi di battute e risse da saloon, funerali e barbecue, vitelli da marchiare e veterinari affascinanti, vecchie verità e nuove bugie: in questo vivido romanzo d'esordio il mito greco scende dall'Olimpo per prendere la forma di una moderna saga familiare in cui l'amore vince tutto. Vince perché distrugge come un fuoco, e come un fuoco - forse - purifica.\r\n\r\n«Il romanzo più scatenato e appassionante che abbia letto da molto tempo» - Richard Russo\r\n«Una famiglia potente travolta da disgrazie e dolori che è lei stessa a creare. Il debutto di Swann è ricco di sapori texani, allusioni a Ovidio, gemelli umani e canini e quel genere di sventura implacabile che di solito significa che hai offeso una divinità» - Kirkus Reviews\r\n«Un romanzo epico e luminoso» - Publishers Weekly\r\n\r\nSe l'amore implica tutta questa follia, questo spreco, questa mancanza, perché andarselo a cercare? È una catastrofe naturale paragonabile a un uragano, da affrontare solo se ogni tentativo di fuga è impossibile. Però. Il fatto è che lei non si sente per niente vittima di una catastrofe. Lei è felice.Quando imbocca il viale del ranch di famiglia, March Briscoe non sa cosa lo aspetta: dopo due...
Per amore del mondo. I discorsi politici dei premi Nobel per la letteratura
Perché si scrive? Per chi si scrive? In migliaia di lingue, in latitudini geografiche e tempi storici diversi, «è la storia della condizione umana a tessere la trama che gli uomini raccontano instancabilmente agli uomini».\r\n\r\n«Forse la nostra vocazione è di parlare in nome di tutti coloro che non hanno saputo, o che, schiacciati dalla vita, non hanno potuto esprimersi. O non sarà piuttosto che lo scrittore racconta a sé stesso la sua storia, come un bambino che canta nel buio per ingannare la paura?» - Ivo Andrić\r\n\r\nPer la prima volta in un unico volume sono qui raccolti i discorsi di accettazione del Premio Nobel per la letteratura pronunciati da quegli scrittori che hanno ritenuto, da un pulpito tanto vertiginoso, di privilegiare un sentimento di responsabilità verso il mondo, facendosi testimoni dell'irriducibilità dell'umano. Pagina dopo pagina tornano, ariose e vive, parole che oggi appaiono neglette o svuotate di significato: libertà, verità, impegno, uguaglianza, comunità, rivoluzione. Ci accorgiamo con stupore, pudore, nostalgia che erano possibili e commoventi, e ci chiediamo come sia accaduto che la tardiva fine delle ideologie abbia trascinato con sé, assieme ai regimi liberticidi che a esse si rifacevano, anche le aspirazioni...
La perla
Sulla perla trovata in fondo al mare un pescatore indio della Baja California ha costruito il sogno di una vita migliore, il riscatto dalla miseria e dalla fatica. L'inquietudine e le passioni suscitate da questo fugace tocco della fortuna sconvolgono la sua vita, quella di sua moglie e del suo bambino. Contro la violenza non basta più l'amore di Juana, né la solidarietà di alcuni poveri pescatori che si accontentano di poter vedere la fortuna da vicino. Dalla grande fantastica avventura Kino e i suoi torneranno alla fatica di tutti i giorni senza nemmeno quell'unico bene che la vita aveva loro concesso: la pace con sé stessi.
EUR 12.75
Diario russo. Con fotografie di Robert Capa
Un reportage culturale sulla gente comune di uno dei paesi meno esplorati dai giornalisti e reporter mondiali. Una lezione di umanità ed empatia che ci ricorda l'importanza di conoscere concretamente luoghi e persone per superare pregiudizi e ignoranza.«Ci accorgemmo che c'erano cose che nessuno scriveva mai sulla Russia, cose che ci interessavano più d'ogni altra. Che abiti indossa la gente da quelle parti? Che cosa mangia a pranzo? Si danno anche feste e ricevimenti? E che genere di cibi si mangia? E come si fa all'amore e in che modo la gente va all'altro mondo? Di che parlano di solito, in Russia? Si balla, si canta, si gioca? E i ragazzi vanno a scuola? Ci parve che sarebbe stato bello scoprire tutte queste cose, fotografarle, scriverne. La politica russa è importante quanto la nostra, ma ci deve essere poi tutto il resto, laggiù, esattamente come c'è qui. Deve pur esserci una vita privata dei russi, della quale non sapevamo nulla solo perché nessuno ne scriveva mai o la fotografava mai.»Nel 1946 Winston Churchill annunciò che una "cortina di ferro" era calata sull'Europa orientale. Già l'anno seguente poteva dirsi iniziata la Guerra fredda, che...