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La cultura del periodo Nara
Nell'ambito della storia culturale del Giappone, il periodo Nara (710-794) ha svolto un ruolo di fondamentale importanza per la maturazione materiale e spirituale del paese. La lontananza temporale e le difficoltà di ordine linguistico relative alle fonti hanno contribuito a relegare la cultura del periodo Nara ai margini della riflessione critica degli studiosi giapponesi e occidentali. L'intento di questo libro è di fornire uno strumento agile e scientificamente valido che permetta, ai più attenti estimatori della civiltà giapponese ma anche a una fascia di lettori più ampia, di avvicinarsi e comprendere diversi aspetti della vita culturale del Giappone dell'VIII secolo: dalla letteratura alla storia, dalla giurisprudenza alle conoscenze scientifiche, dalla linguistica al pensiero filosofico, dall'archeologia alla storia del costume. I saggi qui riuniti sono frutto delle ricerche condotte da studiosi italiani e giapponesi in occasione del milletrecentesimo anniversario (nel 2010) della fondazione della città di Nara, l'antica Heijoky. Scritti di: Giorgio Fabio Colombo, Naomi Hayashi, Shinobu Kuranaka, Antonio Manieri, Susanna Marino, Hiroyuki Masuno, Andrea Maurizi, Maria Chiara Migliore, Giuseppe Pappalardo, Virginia Sica.
EUR 23.00
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Dentro e fuori la fabbrica. Il tabacco in Italia tra memoria e prospettive
I saggi presenti nel volume contribuiscono ad integrare le conoscenze sul vasto mondo della coltivazione e della trasformazione del tabacco in Italia. La Campania, la Puglia, la Toscana, il Piemonte ed il Veneto sono le regioni che più delle altre sono state interessate dai vari aspetti della cultura del lavoro del tabacco, profondamente radicati nei vari territori regionali. La complessa storia della produzione e del consumo del tabacco in Italia è testimoniata da manifatture, stabilimenti e magazzini, luoghi di produzione che oggi pongono problemi di recupero e di riqualificazione e che, nel corso dei secoli, stabilirono nuove relazioni territoriali e particolari equilibri urbanistici. Dall'industrial heritage, nelle sue diverse componenti, materiali ed immateriali, relazionali ed organizzative - come i documenti i saperi tecnico-produttivi, gli edifici, le macchine, gli impianti, le reti energetiche e comunicative, le infrastrutture - alle problematiche più strettamente economiche, legate alla sopravvivenza ed alle prospettive di uno dei settori produttivi più importanti per la storia industriale italiana, il volume raccoglie contributi riconducibili alla storia economica e sociale del tabacco, a problematiche di natura architettonica, e si apre a problemi e prospettive dei giorni nostri, come le questioni di economia agraria e...
Il sentiero dell'architettura porta nella foresta
Siamo nel mezzo di un cambiamento epocale, i nostri modelli di comportamento non sono più quelli dell'uomo sedentario, le nostre città sono fluide, fatte di rapporti reali con persone distanti, sviluppiamo abitudini sempre più mobili, ci spostiamo fisicamente e ancor più virtualmente, stiamo abbandonando il modello sedentario, acquistato dopo il 10.000 a.C., per riavvicinarci a quello mobile che abbiamo avuto per i millenni precedenti. L'ipotesi di questo testo è che il modello mobile sia tuttora alla base del nostro essere e che sia iniziata una fase in cui possiamo liberare la nostra vera natura. Noi siamo fatti per stare fuori e per muoverci. Tra le conseguenze di questa visione ce ne sono alcune che riguardano intimamente il progetto. Quarant'anni di architettura ecologica ci hanno insegnato che il problema della casa è la casa, è l'esterno il nostro ambiente vitale e l'esterno è fatto essenzialmente di piante; per oltre 140.000 anni non abbiamo conosciuto altro. Questo rovescia in maniera quasi imbarazzante, per un architetto, il modo di vedere l'architettura. Finora il verde è stato un servizio. La proposta è invertire i ruoli: è l'architettura a essere un servizio e il verde, la vegetazione, l'esterno,...
Elementi del welfare lucano. Avvio del sistema informativo sociale e della prima relazione sociale regionale
Il volume è il risultato di uno sforzo di sintesi e di rappresentazione del pluriennale percorso di lavoro seguito con il concorso di numerosi enti, istituzioni e persone coinvolte attivamente per la progettazione e l'implementazione del Sistema Informativo Sociale della Regione Basilicata. L'opera costituisce la prima Relazione Sociale Regionale e descrive il sistema di welfare lucano e la sua evoluzione mediante approfondite analisi delle principali reti di servizi socio-assistenziali operanti sul territorio regionale, restituendo un ampio quadro conoscitivo e importanti indicazioni di prospettiva per il governo delle politiche sociali regionali. A conferma delle potenzialità e dell'importanza di un Sistema Informativo Sociale così come modellizzato e attuato da Synergia nel corso degli anni.
EUR 20.00
Personal energy. Una mappa per potenziare le proprie energie mentali
Esprimere se stessi al massimo, dirigersi verso obiettivi positivi, trovare e ritrovare le energie per alimentare i propri progetti e le speranze della vita, sul lavoro, nello sport. Tutto questo è possibile? Nel libro, l'autore vi spiega come sfruttare le principali leve su cui agire per potenziare le vostre energie personali. Tra i temi trattati, potrete scoprire (o ritrovare): il vostro archetipo di riferimento per potervi alimentare di nuove energie; la capacità di sognare; le energie che si sprigionano quando lottate per una causa o per un obiettivo; la possibilità di vivere ad un livello superiore di coscienza; la libertà esperienziale, cioè la possibilità di vivere la vostra vita liberi dalle catene; la forza per essere sempre più propositivi e per alimentare concretamente le passioni; le 6 aree indispensabili per potenziare le vostre energie. Uno strumento di crescita fondamentale per chiunque desideri far diventare i propri sogni realtà.
EUR 16.00
Persone e risultati. Tradurre il sapere in fare con il metodo Lam
Questo libro è rivolto agli imprenditori e manager che intendono permettere ai collaboratori di dare il meglio di sé; e propone un nuovo modo di costruire i piani formativi, basato sulla misurazione dei risultati e dunque pensato per portare risultati tangibili. In particolare, spiegherà: come creare un piano di "allenamento" efficace, teso a produrre risultati duraturi; come fornire gli stimoli formativi allontanando il meno possibile le persone dalla postazione di lavoro; come generare il massimo valore utilizzando le risorse interne e rispettando il budget stanziato; perché la formazione, anche quella che utilizza metodologie di didattica attiva, in genere non produce significativi cambiamenti comportamentali; quali criteri adottare per scegliere la società di formazione/consulenza, il percorso formativo e gli strumenti di valutazione.
EUR 16.00
Aiutare le famiglie durante la separazione. Dalle linee guida alla definizione dell'intervento per gestire il "diritto di visita"
Un vero e proprio compendio tecnico-operativo rivolto a tutti i professionisti attivi in ambito sociale e, nello specifico, a tutti quegli operatori che lavorano con famiglie in situazioni di alta conflittualità: psicologi, assistenti sociali, educatori professionali, mediatori familiari, pedagogisti, sociologi, studenti in formazione.
EUR 23.00
La dimensione sociale dell'Unione Europea alla prova della crisi globale
L'Unione Europea è un insieme eterogeneo di Stati, popoli, culture, società. Stiamo parlando, ad oggi, del terzo "paese" più popoloso a livello mondiale, dopo Cina e India, e di quasi 500 milioni di individui che stanno cercando con grande fatica di percorrere un cammino comune. Se l'unione monetaria, pur minata dai recenti accadimenti, appare ormai realizzata, è ancora molto lunga la strada da compiere per quanto riguarda l'unione "sociale", resa difficile non solo dalle grandi differenze territoriali e dalla storia passata, ma anche dalla ritrosia - forse naturale - da parte dei singoli paesi a rinunciare a pur piccoli segmenti delle proprie identità, al fine di rendere più agevole il percorso verso una reale omogeneizzazione tra popoli e alla nascita di un vero Stato europeo. Una puntuale fotografia degli attuali assetti istituzionali e delle prospettive politiche e sociali dell'Unione richiede senza dubbio una lettura interdisciplinare, che coinvolga competenze giuridiche, storiche, politiche, sociali, economiche e quantitative. Il presente volume raccoglie gli interventi della Prima Conferenza della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Teramo, tenutasi il 10 e 11 Novembre 2011 su "La dimensione sociale dell'Unione Europea alla prova della crisi globale".
EUR 24.00
Pratiche narrative per una pedagogia dell'invecchiare
Il nostro tempo vive una transizione culturale di ampia portata nei modi di concepire la vecchiaia e il processo di invecchiamento, che rende meno definiti i confini tra generazioni e fasi della vita. Una transizione che disegna una nuova mappa delle età, un nuovo immaginario sulla vecchiaia. Il libro mette in discussione i percorsi di educazione delle adulte e degli adulti e dialoga con l'esperienza dell'invecchiare incontrata in luoghi differenti: racconta di una ricerca nel territorio con donne adulte e anziane, documenta percorsi di vita intrecciati a processi di cura nelle residenze sanitarie assistenziali e interroga le relazioni tra donne quando la cura è a domicilio. La pratica delle storie di vita nella ricerca e nel lavoro educativo permette di guardare oltre i luoghi comuni con cui si pensa la vecchiaia, soprattutto quella delle donne. Le esperienze concrete che il libro propone sono narrate in modo da orientare nel pensiero dell'esperienza educatori e operatori impegnati nel lavoro con adulti e anziani. Narrare crea luoghi condivisi ed evidenzia frontiere simboliche tra le generazioni e le culture, permettendo di esplorarle e di attraversarle per andare verso l'incontro con se stesse, con se stessi. Il libro...
La domanda di libertà, l'offerta di responsabilità
Nell'evolversi di un possibile, e sicuramente auspicabile, incontro fra l'io individuale e il tu sociale, accade che l'io individuale si avveda che la sua spontaneità riesce a realizzarsi come libertà se si realizza come libertà di non confliggere distruttivamente con gli altri. Allora nella sua domanda di spontaneità egli diventa cosciente che può realizzarsi come libertà soltanto autolimitandosi. Dall'altro lato il tu sociale diventa, prima o poi, consapevole che può fissare argini all'individuo se gli consente di esercitare la sua libera spontaneità. Dunque l'individuo può essere libero soltanto a condizione di essere responsabile, cioè cosciente dell'esistenza limitante del tu, mentre il tu sociale si accorge di poter imporre una responsabilità soltanto se consente all'io individuale l'esercizio della sua libertà. La libertà come domanda si auto-impone come confini quei medesimi argini che il tu sociale impone all'io secondo il proprio strutturale statuto di istanza che lega. Pertanto la domanda di libertà sta sotto la condizione della responsabilità, mentre l'offerta sociale di responsabilità sta sotto la condizione della libertà. Alla libertà come domanda corrisponde la responsabilità come offerta. Due mondi s'incontrano in un luogo comune, che configura la struttura portante di un mondo-della-vita umano. È...
Dalla punizione alla riparazione. La promessa della restorative justice
La crisi apparentemente senza fine dell'istituzione penitenziaria e, più in generale, del sistema penale sembra rendere anche in Italia più allettante la proposta della restorative justice, fino ad oggi relegata ai margini del sistema di giustizia nonostante gli ampi e importanti spazi altrove conquistati e la pressione a livello internazionale esercitata dalle istituzioni dell'Unione Europea e dalle Nazioni Unite. L'applicazione limitata, peraltro circoscritta alla giustizia minorile, tradisce la tendenza all'appiattimento della restorative justice alla mediazione penale, che della prima è in realtà espressione e principale strumento applicativo, senza un'adeguata consapevolezza ed un opportuno approfondimento dei principi e degli obiettivi di fondo. Il rischio è quello di strumentalizzare la mediazione per interessi particolaristici non convergenti con quelli riparativi o, perlomeno, di ridimensionarne il senso e la portata. La giustizia riparativa si presenta come un paradigma nuovo di giustizia. Il volume intende individuare e comprendere in primo luogo le diverse istanze sociali e scientifiche che hanno avallato nel corso degli ultimi decenni la proposta di un modello di giustizia riparativa e gli elementi che pongono quest'ultima in alternativa a quella tradizionale. L'obiettivo, pertanto, è quello di comprendere le potenzialità trascurate e i limiti non valicabili...
Communicating medicine popularizing medicine
Oltre la società della comunicazione
Sono i mezzi di comunicazione che cambiano la società o è la società che cambia i mezzi di comunicazione? Attorno a questo interrogativo ruotano da sempre molte delle analisi sulla comunicazione di massa. Oggi è difficile conservare la distinzione tra mass media e personal media valida fino a qualche tempo fa. Da quando il computer è diventato una stazione multimediale interconnessa, molti dei contenuti rivolti al pubblico di massa sono fruiti tramite YouTube o siti analoghi che trasmettono film e programmi utilizzando internet. Il tablet, appena arrivato sul mercato, ha già eroso lo spazio che prima apparteneva a notebook e laptop. Accanto al tablet c'è il cellulare, che adesso è smarphone e aggrega strumenti prima separati: fotografie, video, audio, informazioni geografiche, ma soprattutto funzioni per rimanere in contatto con i social network. Ogni giorno si aggiungono app e la comunicazione mobile occupa ormai spazi prima riservati al computer. E quanto ai classici mezzi di comunicazione di massa, anche qui dobbiamo decisamente rivedere le categorie di analisi. Lo scopo di questo volume è intrecciare le riflessioni della sociologia delle comunicazioni di massa - con la presentazione delle teorie e degli autori - e gli...
La componente biologica: dalla marginalità al recupero nell'universo dei fatti sociali. La sessualità
Ancorché alcuni aspetti della componente biologica come l'alimentazione e la sessualità facciano parte degli interessi di tanti sociologi, il dibattito contemporaneo non mostra ancora, salvo alcune eccezioni, il necessario impegno per la tematizzazione sistematica dei limiti storici, che continuano a marcare il rapporto tra la componente biologica e la componente socio-culturale. L'inadeguatezza del dibattito trova corrispondenza nella tradizione sociologica del Novecento, ed è evidente nel diverso approccio teorico dei founding fathers della sociologia. Nell'olismo assolutizzante di Durkheim e nello storicismo problematico di Weber si rispecchia l'analoga modalità di qualificare la componente biologica come mancante dei requisiti fondamentali che contrassegnano i fatti sociali. L'assunto epistemologico di Durkheim e di Weber, dalla fine dell'Ottocento fino agli anni Cinquanta del Novecento, è riuscito ad espellere la componente biologica, in tutta la sua complessità, dall'universo dei fatti sociali, consentendo a studiosi di altri ambiti disciplinari di "sconfinare" ed affermare il loro predomino. Alla luce dell'innegabile progresso scientifico e culturale maturato nell'ultimo mezzo secolo, le ambiguità analitiche dei maestri summenzionati si prestano a nuove riflessioni, in un'ottica che, riconsiderando l'articolazione bipolare della dimensione della componente biologica, recupera all'universo sociologico quegli ambiti egemonizzati dalla medicalizzazione e psicologizzazione.
EUR 19.00
Vedi Offerta La prospettiva olistica del customer relatioship management. I livelli di engagement nel rapporto brand-cliente
Negli ultimi anni si è rafforzato il dibattito sul ruolo che riveste l'innovazione nelle politiche di branding per interfacciarsi al mercato. Il campo d'azione della marca si è via via trasferito dalla fisicità delle merci al presidio della mente del consumatore, infatti la share of mind ha progressivamente sostituito l'imperativo della share of market. Il vantaggio che deriva dal beneficiare di un'immagine globale di marca non fa riferimento solo alle importanti economie di scala che si realizzano in una gestione integrata del brand. I manager considerano l'immagine globale un vantaggio essenziale per la gestione stessa del brand. Il concetto olistico della gestione delle relazioni con i clienti presenta due caratteri salienti: un impatto integrato, tra i vari livelli dell'impresa, ed una flessibilità globale, per quel che concerne la portata espansiva degli obiettivi pianificati. Sostanzialmente il marketing olistico è uno spostamento dall'orientamento al prodotto verso l'orientamento al cliente, dal vendere prodotti al soddisfare i clienti. È un cambiamento già in atto da qualche tempo, che si sta rafforzando. Il marketing olistico è una fase dell'evoluzione dell'architettura dell'impresa intesa a conferire un ruolo trainante al concetto di orientamento al cliente. Il marketing può funzionare solo...
Nursing transculturale. Un confronto tra infermieri italiani e sudamericani
Il volume presenta i risultati di una ricerca condotta su infermieri italiani e sudamericani e intende offrire un apporto conoscitivo al complesso tema dei cambiamenti del sistema di cure ed assistenza in una società multiculturale. Anche in Italia, i mutamenti intervenuti nel contesto sociale si riflettono inevitabilmente sul sistema sanitario, che è chiamato ad affrontare bisogni sanitari sempre più complessi e a proporre soluzioni organizzative e assistenziali innovative. L'incontro fra culture richiede l'adozione di un approccio pluralista che ha una duplice dimensione: da un lato, la continua crescita della popolazione straniera fa sì che gli infermieri entrino in relazione con un numero crescente di pazienti appartenenti a differenti culture; dall'altro, la sempre maggiore presenza di personale sanitario straniero è ormai un fenomeno di assoluta rilevanza, in modo particolare per quanto concerne la professione infermieristica (mediamente, a livello nazionale, un infermiere su dieci è straniero). L'indagine, realizzata con il contributo fondamentale del Centro di Eccellenza per la Cultura e la Ricerca Infermieristica (CECRI), rappresenta uno dei primi contributi euristici nel nostro Paese riguardanti il nursing transculturale e più che un punto di arrivo vuole essere una base di partenza per ulteriori iniziative che si...
Formazione alle competenze interculturali nell'adozione internazionale
La formazione alle competenze interculturali nell'adozione internazionale rappresenta il nuovo ineludibile impegno per tutti coloro che, a vario titolo e con diverse responsabilità, vorranno o saranno chiamati ad accostarsi a questa delicata esperienza. Il volume propone modelli e proposte di espressioni formative che costituiranno un importante strumento di lavoro per gli operatori, ma anche un'offerta di stimoli e suggerimenti per le famiglie.
EUR 24.00
La conoscenza condivisa. Verso un nuovo modello di organizzazione aziendale
"L'idea ricorrente, e a mio parere originale e innovativa di questo libro, è quella di identificare la conoscenza condivisa come un sapere diffuso, liquido, che permetta all'azienda, attraverso la rete informatica, di innovare la propria organizzazione e di portarla verso una "Wiki Azienda", rapida, veloce, grazie alla partecipazione di tutti i soggetti, che vengono così coinvolti in un processo decisionale allargato." (dalla Presentazione di Gabriella Aggazzotti). In questo libro, l'autore affronta un tema che ha ormai acquisito una straordinaria importanza pratica: quello della conoscenza parcellizzata. Con un excursus efficace e incalzante veniamo condotti attraverso epoche diverse, partendo dal Medioevo - dove tutto ruotava intorno al sovrano che deteneva il potere - al cloud computing, dove con un salto di piano, dal mondo reale a quello digitale, chiunque può inserire e acquisire dati utilizzando la rete di internet. L'obiettivo del libro è quello di sollecitare le organizzazioni a sviluppare al loro interno un modello relazionale che favorisca la nascita di una cultura liquida globalizzata che metta l'individuo e i suoi bisogni al centro dell'interesse collettivo. Un esempio per i giovani, l'energia pulita del nostro tempo, ai quali stiamo consegnando le chiavi di un futuro...
La società bionica. Saremo sempre più belli, felici e artificiali?
Una volta la medicina aveva solo il compito di curare le malattie. Oggi ha esteso la sua giurisdizione. Da un lato, assistiamo a una crescente medicalizzazione della società: molte condizioni umane, un tempo considerate normali, sono oggi viste come patologie. Dall'altro lato, acquista sempre maggiore importanza la cosiddetta medicina del miglioramento: la medicina interviene sulla normalità per ottimizzarla. La nostra biologia viene quindi sempre più manipolata dalla tecnologia medica e il nostro bios, la nostra essenza biologica, diviene modificabile. Dispositivi artificiali intervengono sulla nostra natura. Sembra che oggi politica, religione e diritto non riescano a fornire sistemi interpretativi adeguati agli accelerati sviluppi tecnologici a cui stiamo assistendo. La medicina invece appare come il "discorso" più credibile a cui affidarci per dare significati alle conseguenze etiche e sociali delle scoperte in ambito farmacologico, genetico e medico tout court. Il volume cerca di rispondere, con particolare riferimento alla giustizia sociale nelle politiche per la salute, ai maggiori interrogativi sociologici che emergono da questi mutamenti.
EUR 18.00
Sicurezza pubblica e sicurezza urbana. Il limite del potere di ordinanza dei sindaci stabilito dalla Corte costituzionale
Il volume raccoglie contributi di esperti e studiosi volti a promuovere una riflessione congiunta, dopo la sentenza 115 della Corte costituzionale del 2011, su alcuni aspetti della sicurezza, sulla necessità di coordinamento delle forze di polizia nazionali e locali e, in particolare, sul ridimensionamento del potere di ordinanza dei sindaci. Proprio le ordinanze dei sindaci si sono rivelate, in diversi casi e contesti, uno strumento meno risolutivo del previsto, nonostante la discrezionalità - praticamente senza limiti - concessa dal legislatore. Probabilmente soffocate dal peso delle aspettative e dall'ampio risalto mediatico, le ordinanze - dopo la modifica dell'art 54 del TUEL - hanno in realtà significativamente condizionato alcuni diritti fondamentali dei cittadini. Secondo la Corte costituzionale, infatti, " (...) incidono, per la natura delle loro finalità (incolumità pubblica e sicurezza urbana) e per i loro destinatari (le persone presenti in un dato territorio), sulla sfera generale di libertà dei singoli e delle comunità amministrate, ponendo prescrizioni di comportamento, divieti, obblighi di fare e di non fare, che, pur indirizzati alla tutela di beni pubblici importanti, impongono comunque, in maggiore o minore misura, restrizioni ai soggetti considerati. La Costituzione italiana, ispirata ai principi fondamentali della...