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Tra «imitatio» e «mimesis». Novelle e poetiche del Cinquecento
II libro indaga il rapporto tra la novellistica e la trattatistica poetico-retorica cinquecentesca, e individua, in alcune prove testuali, l'interazione tra l'"imitato" dei modelli letterari e la mimesis di "reali" usanze, condizioni, costumi, connessi alla "situazione" in cui un novelliere si trovava ad operare. Viene cosi enucleata la poetica del "novellare come giuoco", analizzata la forma, in particolare la "cornice", dei senesi "Trattenimenti", e indagato il "credibile meraviglioso" cinquecentesco, distinguendolo dal moderno fantastico, sia attraverso un esteso esame della trattatistica coeva, sia, per campionatura, nelle novelle. Vengono inoltre esaminati i giudizi sulle novelle del "Decameron" formulati dall'"eretico" Castelvetro, nelle loro connessioni sia con la riflessione teorica, sia con la storia religiosa del Cinquecento. L'ultimo saggio è dedicato al ritrovamento di un incunabolo dimenticato dell'umanista Battista Spagnoli, il Mantovano, dedicato a Ferrandino d'Aragona.
EUR 16.15
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La vita oltre l'Euro. Esperienze e visioni di un economista pragmatico
Perché da sette anni l'economia dell'Italia va a fondo? Perché alcuni Paesi dell'Unione Europea crescono, mentre altri sono sull'orlo del fallimento? Perché Francesi e Inglesi sono arrivati al punto di immaginare un referendum per liberarsi di quest'Europa? Sono le domande che i politici - italiani ed europei - sono stati costretti a porsi, quest'anno, subito dopo gli choccanti risultati delle elezioni europee. Molti di questi politici, soprattutto in Italia e in Francia, oggi pensano che l'Europa e l'euro debbano essere cambiati, oppure l'Unione rischia di implodere. Già cinque anni fa, però, un imprenditore aveva previsto quello che sta avvenendo oggi: Ernesto Preatoni. Le sue teorie, esposte sui principali quotidiani italiani - allora, quando la stragrande maggioranza di politici ed economisti tifavano per la moneta unica - avevano raccolto aspre critiche. Oggi le sue opinioni sulla moneta unica e sugli eurovincoli sono oggetto di valutazione tra i politici eletti a Bruxelles, oltre che tema di dibattito tra economisti e opinionisti in Italia. In una vivace conversazione con il direttore del Giorno. Giancarlo Mazzuca, Preatoni - con l'approccio dell'economista pragmatico, che sa unire la visione dell'imprenditore a quella dello studioso dei fenomeni economici - spiega...
Sulla verità soggettiva. Esiste un'alternativa al dogmatismo e allo scetticismo?
Ci sono gli scettici che dicono che non esiste nessuna verità oggettiva. Non possono avere ragione perché la verità si presenta da se stessa nella storia della persona ed in quella della comunità umana. Senza verità non è possibile vivere. Chi vorrebbe vivere un grande amore che non è però un amore vero? Poi ci sono i dogmatici, quelli che la verità ce la hanno in tasca e sono sempre pronti a condannare chi non accetta a scatola chiusa la loro verità. Anche così non è possibile vivere perché la ricerca non finisce mai e la vita apre sempre nuove prospettive che mettono in questione quello che credevamo di sapere. Questo libro cerca di aprire una diversa prospettiva: dobbiamo essere fedeli alla verità che abbiamo conosciuto ma anche aperti alla verità che si è rivelata nella esperienza dell'altro uomo per camminare insieme verso una verità più grande.
EUR 22.80
Memorie al confino. Pavese, Brancaleone e altri miti
Un canto di fedeltà quasi dolente, rivissuto dall'autore come una sorta di "passo d'addio" verso la sua vecchia Brancaleone, ben lontana dalla "volgarità del mondo in cui siamo, superficiale, corrotto, consumista, stoltamente tecnologico". Carteri, a suo modo, è un "principe dell'esilio" - scrive Cesare Cavalleri, e "riscopre la terra dove è nato, che per Pavese era "confino", sia pure pittoresco e accogliente - come un Eden dal quale ancora e per sempre surgere linfa". Un amore carnale che si dilata nello studio degli autori più amati: Pavese, Costabile, Scotellaro, Calogero e, soprattutto, Alvaro. Arricchiscono il libro le pagine dedicate ai maestri che l'hanno fatto crescere, Vito Teti e Pascquino Crupi, riferimenti costanti di resistenza morale e di speranza feconda in una terra sempre in stato d'assedio, che ama poco la sua storia ed è sempre più vittima delle sue secolari tradizioni.
EUR 9.50
Atti della decima «Lezione Mario Arcelli» (Piacenza, 6 marzo 2014)
Questa collana di contributi ha l'obiettivo di rendere pubblici gli atti degli interventi che, nelle intenzioni, verranno proposti ogni anno nella giornata di studi intitolata alla memoria di Mario Arcelli. Le lezioni si tengono annualmente a Piacenza, presso il CeSPEM Mario Arcelli, centro studi dell'Università Cattolica, sede di Piacenza, e presso la Biblioteca Comunale "Passerini-Landi". Lo scopo di questa iniziativa è quello di ricordare la figura di Mario Arcelli, economista di lontane origini piacentine, con una testimonianza di approfondimento scientifico che consenta di valorizzare al meglio la raccolta di volumi economici da lui lasciata alla città di Piacenza e depositata presso la Biblioteca Comunale "Passerini-Landi", e di rendere possibile una maggiore divulgazione degli studi che verranno presentati annualmente. La decima lezione Mario Arcelli si è tenuta il 6 marzo 2014 presso l'Università Cattolica, sede di Piacenza.
EUR 6.65
La teoria dell'efficienza dinamica
I diversi capitoli del presente volume sono tutti collegati in un modo o nell'altro al percorso di ricerca, a cui l'autore si dedica da oltre 25 anni, basato sull'analisi dei processi dinamici della cooperazione sociale che caratterizzano il mercato, ponendo particolare interesse tanto al ruolo giocato dall'imprenditorialità in tali processi, quanto alle diverse istituzioni che rendono possibile la vita all'interno della società. Questo approccio evidentemente multidisciplinare è legato all'orientamento del pensiero economico così come è venuto sviluppandosi all'interno della Scuola Austriaca di Economia. Negli ultimi anni tale orientamento ha acquisito grande prestigio in tutto il mondo.
EUR 27.55
Percorsi d'arte in Italia
Opzione zero. Il virus che tiene in ostaggio l'Italia
Qual è il "male italiano"? Cosa ci ha trasformato da potenza mondiale a Paese senza speranza? Un virus si è impadronito delle nostre menti. Così pericoloso da aver causato il declino del nostro Paese. Così invisibile che i suoi effetti si vedono soltanto nel lungo termine: dopo anni dalla sua entrata in azione, può accadere che un'intera comunità si blocchi, perda competitività e annulli le sue potenzialità di crescita. È esattamente ciò che è successo all'Italia. Il virus che ha contagiato l'Italia e gli italiani si chiama Opzione Zero. Ma come si è manifestato? Negli ultimi 20 anni, nella gran parte dei casi in cui un ministro, un sindaco, un dirigente pubblico, un grande imprenditore si è trovato di fronte ad una decisione strategica nel nostro Paese, ha scelto in realtà l'Opzione Zero. Ha deciso di non decidere. Per non rischiare. Per non assumersi responsabilità. Per abbattere i costi nel presente, ignorando il futuro. L'0pzione Zero è il virus che ancor oggi tiene in ostaggio il nostro Paese. Se vogliamo rinascere, dobbiamo iniziare a decidere. Resettando tutto ciò che ha bloccato l'Italia negli ultimi due decenni, tutte le "sovrastrutture" che hanno mortificato l'inesauribile...
Da schiave a libere. Il prodigio della redenzione nel pensiero e nell'opera di madre Anna Figus
"La libertà individuale va estesa anche alle prostitute? [...] Si possono, si devono privare le prostitute della loro libertà? Esse se ne rendono indegne abbandonandosi alla sregolatezza delle loro passioni [...] hanno abdicato alle loro prerogative". Così nel 1837 il padre del "regolamentismo" francese giustificava la segregazione prostituzionale e il controllo poliziesco sulle donne che avrà dignità di legge in Italia fino al 1958, coinvolgendo lo Stato in una serie impressionante di abusi. Imbattendosi nelle loro storie dolenti e puntando alla persona più che all'ordine sociale, Anna Figus, nella Cagliari degli anni '30, aprì la prima casa delle Pie Suore della Redenzione per "additare alle anime in ombra lo splendore meraviglioso di Dio ed aiutarle a orientarsi verso di Lui". Circondate di attenzioni e di bellezza, finalmente consapevoli del proprio valore e della propria dignità, tornavano alla società persone valide e autenticamente libere, sebbene il cambiamento non fosse per Madre Anna il presupposto per rispettarle: "Le anime! Come sono belle le anime! Come sono preziose a Dio in qualunque situazione esse si trovino, in qualunque gradino di colpa siano adagiate! Avere un'anima tra le mani esige veramente lo stesso rispetto e la stessa...
Italia 1915: in guerra contro Giolitti
Giolittismo e antigiolittismo si fronteggiarono a lungo. Qualche riflesso della loro contrapposizione si riproporrà nel secondo dopoguerra: fra Croce e Parri alla Consulta; fra Valiani e Togliatti qualche anno dopo. Per qualche verso, la stessa decisione di partecipare nel 1915 alla Grande Guerra apparve un "piccolo" colpo di Stato, realizzato grazie al potere estero (non certo al potere neutro) della monarchia. In questa storia, con l'eccezione di Croce (il cui pensiero politico, come ebbe a documentare Galasso, risale soprattutto alla sua storiografia), l'atteggiamento del liberalismo italiano - da Salvemini a Einaudi, da Mosca a Gobetti, da Albertini a De Viti De Marco parve sempre ansioso di andare ben oltre Giolitti. Anche tale atteggiamento, talora non privo di pregiudizi, viene qui rievocato accanto alle assai più giolittiane memorie di Bacchelli e di von Bülow. Riferimento continuo la vicenda del "maggio radioso", quando i biglietti da visita dei parlamentari giolittiani furono di fatto una resa alla piazza e quando nazionalisti, interventisti democratici, conservatori salandrini, fuori del Parlamento videro riconoscersi prerogative ben più forti del loro peso, della loro storia, del loro stesso futuro. Da quando era nato, lo Stato nazionale era sempre riuscito a prevalere...
Pinetum 01. Farparte. Villa Gaeta
Insieme a Bruno Boretti e Silvia Fabbroni ci interrogavamo sul titolo da dare a questa edizione di Pinetum ma quelli che venivano fuori non ci soddisfacevano. Avevamo letto Jorn de Prècy e giravamo intorno al concetto astratto, e un po' abusato a dire il vero, di genius loci, quando mi venne in mente di fare una cosa strana: interrogarlo direttamente. Appena lo feci dentro di me risuonò, in una sola parola, "farparte". Mi sembrò subito appropriato: il Pinetum di Villa Gaeta racconta infatti di un'appartenenza nuova tra le conifere provenienti da molte parti del mondo e le colline di Moncioni. Mentre Laura Moretti stava preparando il progetto grafico per i manifesti e il catalogo mi fu chiesto di spiegare perché insistevo così tanto a non voler separare i due termini che componevano "farparte". Contiene 7 cartoline.
EUR 13.30
Del sentimento storico della vita. Dialoghi filosofici «al margine»
Questa collana si propone di presentare soprattutto dei lavori di storia della filosofia. Ciò non significa però la scelta di un progetto di basso profilo. Gli "storici" cercano di capire "come" sono andate le cose e - quando è possibile - "perché" sono andate così. Non è un compito inferiore rispetto alla speculazione filosofica in senso stretto o al lavoro teoretico. Non si tratta di una rivendicazione della "corporazione degli storici": anche senza rievocare l'identità di filosofia e storia della filosofia, proposta da Giovanni Gentile, non va dimenticato che Kant diceva che spesso l'interprete comprende l'autore meglio di quanto non si sia egli stesso compreso, e che Bertrando Spaventa considerava la storia della filosofia il "compimento dell'insegnamento filosofico".
EUR 11.40
Le motivazioni teologiche della condanna di Galileo Galilei
È convincimento diffuso che la condanna di Galileo Galilei, da parte della Chiesa cattolica, sia stata il prodotto di un errore. La realtà è ben diversa. Essa non fu motivata ex parte obiecti, vale a dire, non ebbe ad oggetto la tesi eliocentrica, la cui superiorità su quella geocentrica era riconosciuta dal Cardinale Roberto Bellarmino; la censura, invece, fu motivata ex parte dicentis, vale a dire, con essa si è inteso riprovare, in maniera categorica, la facoltà di contraddire il magistero pontificio. In altri termini, Galileo fu punito per avere fatto venire meno l'unicità della fonte del sapere, costituita dal Liber Scripturae, introducendo l'autorità del Liber Naturae, la preminenza di questo su quello, implicando, così, una serie di valori incompatibili con la teologia cattolica. Donde, nonostante le scuse, la mancata revoca della sentenza di condanna, donde la sua perdurante vigenza. Presentazione di Romeo Bufalo. Prefazione di Fausto Cozzetto.
EUR 13.30
Città e immigrazione. Cenni sul fenomeno: dal sociale al giuridico penale
Nella società odierna, che manifesta sempre più i caratteri della globalità e della multiculturalità, il fenomeno migratorio incide profondamente sugli assetti sociali ed urbani delle nuove realtà metropolitane e al contempo sui paradigmi del diritto e delle categorie giuridiche tradizionalmente intese. In tale ottica assumono grande rilievo alcune significative questioni strettamente connesse al sistema migratorio quali i mutamenti della realtà metropolitana causati dall'azione delle nuove comunità, le modificazioni del diritto di cittadinanza alla luce delle recenti politiche di coesione economica e sociale promulgate dall'Unione Europea, la recente evoluzione delle politiche di controllo dei flussi migratori e le sanzioni penali introdotte dalla 1.15 Luglio 2009 n. 94 "Disposizioni in materia di sicurezza pubblica", ed ancora l'ultima depenalizzazione della fattispecie di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato voluta con 1.28 Aprile 2014 n. 67, i rapporti tra il diritto, e più in particolare il diritto penale e le società multiculturali, con il conseguente rilievo ascrivibile in sede penale alla diversità di matrice culturale. Queste le principali tematiche esaminate nel volume attraverso una prospettiva d'interpretazione plurivoca volta, anzitutto, ad analizzare gli aspetti storico-sociali del fenomeno migratorio sino a ricostruirne i profili strettamente giuridici, riservando...
Rivista di politica (2014). Vol. 3: Verità e politica: esistenza, filosofia e democrazia.
La politica appare ai giorni nostri sempre più screditata e impotente. Le si imputa di aver accumulato troppi fallimenti, di non aver realizzato le sue tante promesse e di aver alimentato, al solo scopo di perpetuare i suoi privilegi, pericolose e mortali illusioni. La si considera, con riferimento alle nuove sfide che la storia le ha posto dinnanzi, sempre più incapace di assolvere le sue finalità peculiari (in primis quella di garantire una pacifica e ordinata convivenza tra gli uomini). Si ritiene che le menzogne e gli inganni ai quali è abitualmente ricorsa abbiano infine tolto valore alle sue originarie e legittime ragioni. L'accusa che le si muove è che le sue "parole" - peraltro spesso reticenti, sommarie e meramente propagandistiche corrispondano sempre meno alle sue "azioni" concrete, il che ovviamente non può che accrescere la diffidenza e i pregiudizi nei suoi confronti. Il significato più autentico della politica, la sua ragion d'essere più profonda, era un tempo la libertà - individuale e collettiva. Nella testata che abbiamo scelto per questa nostra avventura - appunto Rivista di politica - sono racchiusi, a ben vedere, un oggetto specifico e un metodo peculiare, un preciso...
La democrazia intelligente
La speranza è l'unico terreno su cui la fiducia può germogliare ma, mentre la prima irraggia le nostre vite facendo svanire le ombre del nostro animo, la seconda orienta su strade ben definite per il raggiungimento di obiettivi che sono direttamente riferibili all'azione umana, e, quindi, sociale. mentre scrivevo questo saggio ho accolto dentro di me l'immagine della fiducia responsabile, che diversi studiosi stanno negli ultimi decenni trattando e che io ho preferito chiamare per una facile comprensione "fiducia consapevole", che porterà il nostro paese ad un diverso modo di concepire se stesso e la vita dei suoi cittadini. Un percorso che è volutamente provocatorio per cercare di spezzare la logica entro la quale siamo stati abituati a pensare, per trovare modalità diverse per liberarci dai sensi di colpa che una determinata società è solita suscitare nelle persone che la compongono per evitare che riflessioni diverse possano rimettere in discussione la sua autorità precostituita. L'invito provocatorio di queste pagine è, quindi, "uscire dagli schemi" che, con molta evidenza, non ci hanno portato a vivere meglio ed a costruire una società del benessere, per arrivare a comprendere come giungere a mettere in pratica quella...
I piccoli guerrieri della luce. Storie di bambini, genitori e della loro battaglia contro la cataratta congenita
"Sei degno di un rispetto quasi sacro, figlio mio!" È l'espressione stupita e commossa di Benedetta di fronte alla forza e all'ostinata voglia di vivere di suo figlio Samuele, 4 anni, ipovedente. Samuele è nato con una patologia rara, la cataratta congenita. Una malattia che è tra le principali cause di cecità nel mondo. Samuele, insieme a Francesco, Matilde, Giuseppe, Caterina, Matteo e molti altri, è un piccolo guerriero della luce, come abbiamo voluto chiamare questi bambini che ogni giorno lottano, insieme alle loro famiglie, una speciale battaglia per conquistare una vita simile a quella di tutti gli altri bambini della loro età. Alcune delle loro storie sono state raccolte in questo libro. Un dignitoso giro d'Italia del dolore, ma anche della speranza. Dal nord al sud del Paese, all'operosa Brianza alla vituperata ma affascinante Calabria, dall'instancabile Emilia Romagna all'orgogliosa Toscana, passando ovviamente per Roma. Ma toccando in realtà ogni regione di questo strano Paese, perché purtroppo i bambini colpiti da questa malattia sono tanti e il loro numero cresce giorno dopo giorno. Ogni racconto però, seppure contraddistinto da veri momenti di smarrimento, di rabbia, di sconforto, lascia sempre aperta una porta: al...
Flessibilità vs precarietà. Il jobs act di Matteo Renzi da che parte sta?
La confusione regna sovrana quando si parla di lavoro. Prevale la propaganda a scapito della ragionevolezza e della comprensione dei reali processi in atto nell'economia e nei modelli di organizzazione del lavoro. In questo caos mediatico posizioni largamente minoritarie nel Paese trovano terreno fertile per affermarsi come idee prevalenti. È passato il messaggio "sbagliato", ossia l'equiparazione di due concetti profondamente distinti ma rappresentati, soprattutto nel "circo mediatico", come sinonimi e intercambiabili: parliamo di flessibilità e precarietà. Qualsiasi rapporto o contratto di lavoro a tempo è identificato con l'aggettivo "precario" senza nessun distinguo. Non esiste più il concetto di flessibilità ma solo quello di precarietà che l'ha fagocitato e metabolizzato. La realtà, però, è un'altra. Flessibilità e precarietà non sono sinonimi ma concetti contrapposti. La flessibilità è positiva ed è distinta dalla precarietà. Questo libro spiega perché, con l'ambizione di riaffermare le giuste differenze.
EUR 13.30
La vita dimenticata. Storie d'Alzheimer e di altre demenze
Dal camice alla penna, dallo sconforto all'ironia. Così l'autrice riesce a tratteggiare i vari volti di una malattia che stravolge i ricordi di una vita e l'identità di una persona. Identità che, nonostante tutto, traspare in ognuno degli undici racconti in cui vivono altrettanti personaggi. È il medico che si cimenta in qualcosa che non gli appartiene per mestiere, ma che risponde ad un'esigenza derivante dalle esperienze non solo professionali ma anche umane; ne nasce l'idea di diffondere la conoscenza della "demenza" anche in modo diverso, attraverso la rielaborazione di vissuti reali in forma narrativa, valorizzando la prospettiva e la visione del malato e dei suoi familiari. I racconti traggono ispirazione da storie vere e le illustrazioni sono opera di pazienti. Prefazione di Marco Trabucchi.
EUR 9.50
L' ordine imperfetto. Modernizzazione, stato, secolarizzazione
La modernità prende forme impreviste. Che fare, allora, cambiare la definizione di moderno o semplicemente voltare pagina e arrendersi alla categoria di postmoderno? La terza possibilità - ampiamente consolidatasi anche in sociologia - è quella di mettere mano a una operazione più complessa. Essa richiede un'analisi più sofisticata che consenta di immaginare più varianti di modernità. Il volume si colloca in quest'ultima prospettiva. Rispetto alle sue più recenti indagini sui rapporti tra politica e religione, tra cristianesimo e modernità, l'autore tenta un mezzo passo indietro. Non un ritorno al punto di partenza, ma una ripresa e un approfondimento di passaggi e premesse di quelle ricerche. Il mezzo passo indietro non ripudia le conclusioni cui si era giunti, ma approfondisce quanto le precede e le prepara. Quale teoria consente di dar conto di una modernità fatta di tante varianti tanto diverse, in ambito politico come in ambito religioso? La ricognizione teorica, cui si dedica la prima parte del volume, deve contribuire ad affrontare quesiti come quelli della seconda parte. Cosa è stato lo Stato? E ancora: la secolarizzazione è finita?
EUR 13.30