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La capitale immaginata. L'evoluzione di Bucarest nella fase di costruzione e consolidamento dello Stato nazionale romeno (1830-1940)
Il presente volume prende in esame l'evoluzione di Bucarest come studio di caso per rispondere a una serie di quesiti. Come cambia una città dopo la sua designazione a capitale? Come si sviluppa la sua struttura socio-economica in coincidenza con l'acquisizione di una centralità politico-burocratica e, conseguentemente, produttiva e finanziaria? Quanto la sua trasformazione riflette queste dinamiche e quanto pesa la volontà della classe politica di farne uno "specchio della nazione", una rappresentazione del modello di Stato che essa si propone di realizzare? Bucarest fu scelta come capitale dell'appena costituito Stato romeno nel 1862. Come altre capitali di Paesi sorti dopo la dissoluzione dell'Impero ottomano, essa subì un profondo mutamento nei decenni successivi alla nascita della Romania, trasformandosi da conurbazione dalle caratteristiche assai simili a quelle delle città ottomane, almeno sul piano della struttura urbanistica e architettonica, a "piccola Parigi dei Balcani".
EUR 15.20
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Cristina d'ingiusta bellezza
Il 23 dicembre 1984, giorno delle sue nozze, l'insegnante di piano Cristina Petraglia non si presenta in chiesa. La sua Diane viene rinvenuta in mezzo al lago. Di lei, però, non c'è traccia. La colpevolezza copre chiunque, come un manto di neve, e non risparmia nemmeno la vittima: bella, forse troppo, per la sua piccola comunità. Lo psicologo inviato dalla Procura investiga tra i sentimenti di chi è coinvolto. Si imbatte in Fiore, che fin da piccolo fa il gioco del silenzio; in Cristiano, un falegname che fa l'acrobata tra i cornicioni di antichi palazzi; in Melania, che respinge la parte di perdente e lotta per averne un'altra. La vera indagine diventa un viaggio nel senso di bellezza e di sconfitta di una piccola, feroce umanità. Faccia a faccia con una bellezza troppo invadente per meritare una sola verità.
EUR 14.25
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Kabul-Roma. Andata e ritorno (via Delhi)
Uno squarcio della carriera di un funzionario internazionale che spazia dagli infidi sentieri balcanici alle stanze ovattate della Farnesina, dalle prigioni del Kerala al confinamento in un container della base Nato di Herat. Storie vecchie e nuove legate al peacekeeping e alla diplomazia internazionale che si intrecciano. Uno spaccato di vita al centro di avvenimenti controversi che hanno costellato la nostra storia recente e su cui non si è ancora fatta chiarezza. Al centro la nebulosa vicenda dei fucilieri di marina in India, annosa questione su cui giudizi ed interpretazioni non si contano e alla quale il libro dà alcune risposte.
EUR 13.30
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Rivista di politica (2016). Vol. 1: Il pensiero politico italiano: materiali, profili e interpretazioni.
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L' acropoli (2016). Vol. 2
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Filologia antica e moderna. Vol. 41-42
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L' illusione della modernità. Il Sud-est dell'Europa tra le due guerre mondiali
Il volume è nato con l'ambizione di presentare i tratti più specifici e le principali linee di sviluppo politico, economico e sociale che caratterizzarono i cosiddetti Paesi balcanici nel corso del ventennio interbellico da una prospettiva differente da quella della sola storia politica. L'epoca compresa nei limiti temporali del volume non può essere considerata solo come un periodo di attesa, per lo più passiva, della Seconda guerra mondiale e delle dittature comuniste imposte dall'Urss. Si trattò, piuttosto, di una stagione sicuramente tormentata ma altrettanto certamente segnata da interessanti fermenti culturali, da pulsioni di crescita economica, tentativi di mettere in atto trasformazioni sociali di più ampia portata rispetto al passato, impulsi a costruire realtà urbane e rurali diverse: più dinamiche e moderne. Si può parlare, nel complesso, di un generale movimento di cambiamento teso, sia pur non sempre in maniera consapevole e coerente, a inserire e amalgamare le società, le culture e le economie del Sud-est dell'Europa con il resto del continente. La cortina di ferro fece scendere il sipario su quelle vicende. Il libro ha l'ambizione di tracciare il bilancio di un'epoca che a giudizio dell'autore ha segnato, sia pur con tutte le...
Res publica (2015). Vol. 12: La formazione politica nasce nella famiglia luogo di incontro e di dialogo tra le generazioni.
Le ragioni della libertà nei protagonisti della «Grande Vienna». Un colloquio con Juan Pablo Marcos Bay
Karl R. Popper: "Per 'liberale' non intendo una persona che simpatizza per un qualche partito politico, ma semplicemente un uomo che dà importanza alla libertà individuale ed è consapevole dei pericoli inerenti a tutte le forme di potere e di autorità". Ludwig von Mises: "Non appena la libertà economica che l'economia di mercato concede ai suoi membri è rimossa, tutte le libertà politiche e le carte dei diritti diventano inganno. Habeas corpus e processi davanti al magistrato sono una vergogna se, sotto il pretesto dell'opportunità economica, l'autorità ha il potere di relegare ogni cittadino indesiderato sull'Artico o in un deserto o di assoggettarlo ai 'lavori forzati' a vita. La libertà di stampa è un puro inganno se l'autorità controlla tutti gli uffici stampa e tutte le cartiere. E così è per tutti gli altri diritti dell'uomo". Friedrich A.von Hayek: "Il controllo economico non è il semplice controllo di un settore della vita umana che possa essere separato dal resto; è il controllo dei mezzi per tutti i nostri fini. E chiunque abbia il controllo esclusivo dei mezzi deve anche determinare quali fini debbano essere alimentati, quali valori vadano stimati più alti e quali...
La politica di Giacomo Mancini per la difesa del suolo
Come Ministro dei Lavori Pubblici, Giacomo Mancini, seppe trasformare le idee e le esperienze migliori dell'urbanistica moderna in iniziative di governo, facendo approvare la "legge ponte" iscritta negli annali della storia urbanistica italiana, che dotò gli enti locali degli strumenti di pianificazione urbana e determinando l'attuazione della "legge 167" che permise di avviare i piani per l'edilizia economica e sociale in quasi tutte le città italiane. Inoltre, diede prova di grande fermezza contro gli speculatori di ogni risma, intervenendo sulla frana di Agrigento e bloccando la lottizzazione dell'Appia Antica. Ed è proprio su questi fatti che l'autore ha scelto di soffermarsi in questo scritto prendendo spunto da una visita di Mancini al suo paese, a Satriano, dopo la disastrosa alluvione del 1973 dove pose con forza le questioni relative alla difesa del suolo e alla tutela del paesaggio.
EUR 7.60
Miniera. Giorgio Bartocci. Solo show
Conterraneo. Memoria identitaria e poetica dei luoghi. Laboratorio di arte pubblica del borgo di Bova. Ediz. illustrata
Arte urbana, arte relazionale, arte partecipata, arte pubblica come forme innovative di socializzazione, comunicazione e trasmissione di memorie e conoscenze. Nelle varie e articolate declinazioni di arte pubblica, il laboratorio "Conterraneo" si è posto in relazione non solo con il contesto, ma anche con la memoria identitaria della città di Bova, proponendo interventi site-specific come modalità di riqualificazione in grado di suggerire prospettive inedite di lettura dell'habitat, innovative sia da un punto di vista ambientale che socio-relazionale. Un modello culturale alternativo che ha dato valore aggiunto alle risorse umane e ambientali esistenti, contribuendo a sviluppare ulteriormente il potenziale culturale a livello territoriale. La costante alla base del progetto è stata l'idea di far dialogare artista e collettività, attraverso la condivisione di un percorso frutto di scambi sociali e culturali non standardizzati, in grado di offrire momenti di riflessione e convivialità, innescando intorno a sé una vera e propria dinamica culturale produttiva. Azioni artistiche e laboratori creativi hanno così avviato sul territorio grecanico un'operazione incentrata sul metodo relazionale e su quel senso di "abitare poetico" di cui parla Heidegger - un'arte aperta alla collettività, autenticamente pubblica, vale a dire vicina all'essenza delle cose -...
Osservatorio Isfol (2016) vol. 1-2
Osservatorio Isfol è la rivista storica dell'Isfol (Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori). Si pone come luogo di confronto e dibattito nella comunità scientifica sui temi legati ai sistemi del lavoro, della formazione e delle politiche sociali. La rivista nasce nel 1975 con il titolo Osservatorio sul mercato del lavoro e sulle professioni. Dal 1986 al 2006 diventa Osservatorio Isfol. Con struttura e contenuti rinnovati, la rivista riprende le pubblicazioni nel 2011 con lo stesso titolo.
EUR 9.02
Finanziare la crescita. Chi ci mette le risorse?
Finanziare la crescita è certamente la principale preoccupazione di qualsiasi governo voglia garantire benessere e qualità dei servizi ai propri cittadini. Individuare risorse economico-finanziarie è diventata, invece, un'attività da rabdomanti che spinge amministratori e tecnici verso sentieri più o meno battuti e spesso pieni di insidie. Cosa è stato fatto in questi ultimi venti anni e quali sono i risultati raggiunti per il finanziamento degli investimenti pubblici è sotto gli occhi di molti, ma pochi hanno chiaro cosa ci aspetti prossimamente. Sul piano squisitamente delle politiche finanziarie, dopo anni di manovre depressive per l'Europa e per l'Italia, si delineano sotto traccia nuovi scenari più espansivi della spesa pubblica. Sul versante, invece, degli strumenti di approvvigionamento finanziario, appare non più opzionale il ricorso a modalità di blended funding che richiedono nuove competenze specialistiche, agili modelli organizzativi e, solo in alcuni casi, abilitazione normativa. Questo possibile scenario dovrebbe essere chiaro a tutti quei policy maker e amministratori volenterosi di affrontare le sfide poste, più che dalla finanza, dall'esigenza di garantire qualità e competitività ai territori amministrati in un contesto di risorse scarse. Un contesto, ancora molto incerto e magmatico, in cui il cambio di paradigma...
Carlo Antoni. Un filosofo liberista
In un continuo confronto con la lezione storicista di Benedetto Croce, viene qui presentata l'opera filosofica e politica di Carlo Antoni. La tesi di fondo è che il linguaggio teoretico del pensatore triestino condiziona le sue scelte politiche. La filosofia di Antoni, infatti, si pone in esplicita contrapposizione al modello "agnostico" del Partito liberale rifondato e presieduto da Croce. Antoni imprime una originale direzione progressiva al liberalismo politico, sebbene inserita - con vistose difficoltà ermeneutiche nelle maglie circolari dello spiritualismo crociano e, per alcuni anni, nello stesso Partito liberale. Il suo ritorno a Kant riabilita l'immagine di un individuo che si storicizza e non si storicizza. Un individuo che si riappropria della sua vocazione giusnaturalistica replicando con robustezza morale alle filosofie dell'"angoscia". La sua Estetica vuole ridimensionare le ferite inferte da un utilitarismo spregiudicato, in nome di un fanciullo artista che, nella sua ingenua verità, si distrae anzitutto dal "Si dice" della folla e insegue la risposta interiore. Prefazione di erge Audier.
EUR 13.30
Nord sud. Italiani a confronto
È proprio vero che i meridionali sono più passionali rispetto ai settentrionali? Possiamo ancora affermare che l'iniziativa imprenditoriale sia una prerogativa esclusiva del Nord della penisola? E poi: è ancora vero che al Sud si fanno più figli rispetto al Settentrione? La microcriminalità e la mafia sono ancora da considerarsi fenomeni circoscritti a certi territori della nostra Nazione? Questi e altri "pregiudizi", scardinati dalle analisi di trend sociali, economici e antropologici che riguardano il vissuto degli italiani negli ultimi decenni, sono descritti con puntualità in questo libro.
EUR 8.55
Esperimenti di welfare locale. Riflessività, pratiche professionali e innovazioni organizzative nei servizi alla persona
L'oggetto di questo volume è l'analisi della capacità di risposta dei servizi alla persona di fronte alla sfida della crescente complessità sociale. Il volume elabora un'interpretazione di alcune specifiche strategie di risposta, con enfasi sulla costruzione di reti sociali e inter-organizzative in differenti ambiti locali e regionali. Esso mostra che un'evoluzione sostenibile del welfare territoriale è possibile solo se gli attori in gioco sono in grado di promuovere riflessivamente legami, consolidando forme di reciprocità e supporto che non possono essere più affidate a un unico attore sia esso il sistema "pubblico" o la società civile. Utilizzando l'approccio realista-morfogenetico, e integrando la discussione teorica con la ricerca sul campo, si mettono in evidenza i meccanismi di ricomposizione e di mediazione sociale che rendono possibili tali operazioni.
EUR 13.30
Nutrire il pianeta di libertà
La complessa e drammatica situazione geopolitica, le condizioni esistenziali ed economiche di vaste aree del mondo necessitano di analisi e riflessioni improntate ad un razionalismo critico, in grado di superare il dilagare di demagogiche impostazioni e superficiali considerazioni. È tempo di incrementare l'attenzione sulla primaria emergenza del pianeta: la privazione di libertà che, con diversa intensità e a vari livelli, coinvolge un terzo dell'umanità. Il riconoscimento dell'interdipendenza tra sviluppo e libertà, non ultima quella economica, crediamo che aiuti a comprendere le ragioni del mancato decollo e dei problemi di crescita di larghe fette del mondo, in cui una reale e compiuta società di mercato non ha avuto possibilità di affermarsi. Nel pianeta è grande la fame di libertà e di rispetto dei diritti umani, rispondere ad esse è indispensabile se si vuole incidere concretamente sull'esistenza di miliardi di persone e soddisfare i bisogni e i sogni di individui e popoli.
EUR 13.30
Formiche (2016). Vol. 114: Nella fabbrica intelligente. La manifattura esponenziale e i nuovi modelli di business.
Formiche è un progetto culturale ed editoriale fondato da Paolo Messa nel 2004 ed animato da un gruppo di trentenni con passione civile e curiosità per tutto ciò che è politica, economia, geografia, ambiente e cultura. Nato come rivista cartacea, oggi l'iniziativa Formiche è articolata attraverso il mensile (disponibile anche in versione elettronica), la testata quotidiana on-line formiche.net, un sito di informazione europea in lingua inglese anthill.eu, una collana di libri, un programma di seminari a porte chiuse Landscapes ed una Fondazione onlus.
EUR 7.60
I cattolici democratici e la Costituzione
È viva la convinzione che ancora oggi, a poco meno di settant'anni dall'adozione della Costituzione Repubblicana, sia utile per il lettore rivisitare il travaglio culturale e politico vissuto, in modi diversi, dall'intera cattolicità italiana nella stagione della Costituente. Già nelle idee ricostruttive della democrazia cristiana del luglio del 1943 De Gasperi aveva posto la difesa della libertà delle persone e delle comunità organizzate come "premessa indispensabile" per arginare i totalitarismi; in seguito, nel documento conosciuto come Codice di Camaldoli, scritto tra l'estate del 1943 e il 1945, e negli interventi della XIX Settimana Sociale dei cattolici italiani, dell'ottobre 1945, furono discussi i temi dello stato e dei suoi rapporti con la società, nella prospettiva di un assetto politico istituzionale socialmente avanzato e pluralista retto dal nuovo sistema dei partiti di massa. Durante i lavori della Costituente, specie i costituenti democristiani più giovani, come Dossetti, La Pira, Fanfani, Lazzati, Moro e altri, senza interrompere le forme di dialogo avviate nella stagione della Resistenza con uomini e forze di altra ispirazione, si adoperarono per affermare una concezione dello stato democratico e della stessa democrazia intesi non semplicemente come insieme di procedure, bensì come realtà che...