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Settant'anni di autonomia siciliana 1946-2016
Mentre si accende il confronto tra sostenitori e abolizionisti dell'autonomia siciliana in vista della riforma costituzionale, a settant'anni dalla nascita dello statuto, appare più che opportuna una lettura di lungo periodo dei caratteri che hanno orientato la nascita del regime di specialità e che, per quattordici lustri, ne hanno plasmato l'esistenza. La tesi di questo volume è che tale riflessione sarebbe stata necessaria già nell'assemblea dei padri consultori, non fosse altro che per mettere in chiaro le negatività storiche di quell'ideologia sicilianista, supinamente accettata da molti come la "placenta" più idonea alla gestazione dell'autonomia. Non si è fatta, o forse non è stato possibile farla per l'infinita varietà dei linguaggi politici dell'epoca. E si è preferito costruire, invece, una impalcatura le cui forme istituzionali, pur disegnate per alte finalità dall'entusiasmo di alcuni, non contenevano in se l'antidoto per sconfiggere gli antichi mali. Così, il "bambino" che è venuto fuori da quella "placenta", quasi perfetto nelle forme, aveva già il sangue infetto. E settant'anni di vita dell'istituto autonomistico, tra luci e ombre, hanno fornito prove palmari, anche se non possono sfuggire le gravi responsabilità delle istituzioni statali e dei partiti nazionali. Certo sarebbe ingeneroso...
Comunicare il territorio. Promozione e valorizzazione del patrimonio culturale del Molise
Qual è il nesso esistente tra comunicazione e territorio? Il fine del presente lavoro è quello di cercare di dare una risposta a tale quesito. Il territorio riveste un interesse di vitale importanza per ogni comunità civile e come tale, è oggetto di studio ai fini di una sempre più efficace valorizzazione economica e sociale. Il territorio oggetto di analisi, e messo sotto la lente d'ingrandimento del ricercatore è rappresentato dal Molise, una realtà territoriale con un'estensione tale da essere tra le regioni più piccole d'Italia. L'obiettivo del testo è quello di fornire - partendo da prospettive teoriche e con uno strumento rappresentato dal piano di comunicazione -un supporto per una corretta promozione e valorizzazione del patrimonio culturale del Molise.
EUR 13.30
Sviluppo rurale e povertà in Africa australe. Le sfide del millennio
Dopo l'elaborazione dei nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Agenda 2030), il rapporto tra povertà, sicurezza alimentare e le questioni politiche dello sviluppo agricolo e rurale viene identificato in questo volume come il nesso mancante tra la crescita economica di molti Paesi africani e la mancata riduzione dei tassi di povertà nel continente. Il volume approfondisce alcuni studi di caso in Africa australe, dove le trasformazioni del mondo rurale hanno un impatto centrale nella ridefinizione degli assetti politici e, quindi, nella sostenibilità dei processi di sviluppo e di democratizzazione.
EUR 15.20
The castle on the Hudson. Charles Paterno and the american dream
Charles Paterno ha sette anni quando parte da un piccolo paese della montagna lucana, Castelmezzano, per imbarcarsi su una delle carrette del mare dirette in America. Trent'anni dopo è uno dei più grandi costruttori di New York City, tra i primi a tirar su i grattacieli destinati a disegnare la più famosa skyline del mondo. Intelligenza, genialità, intuito, capacità di anticipare i tempi ne fanno un autentico protagonista della vita cittadina. Crea le città giardino, punta sulle nuove tecnologie, si affida ai migliori architetti. Vuole offrire non solo case, ma nuovi stili di vita a decine di migliaia di persone. Il suo primo sogno americano ha l'aspetto di un castello di marmo bianco, nel punto più alto di Manhattan, dove vive per anni con moglie e figlio, circondato da una piccola e fedelissima corte. Amico di Giuseppe Prezzolini, regala alla Casa Italiana della Columbia una biblioteca di ventimila volumi, la Paterno Library. Fiorello La Guardia, il sindaco italo-americano di New York, lo definisce "un genio". Nato povero muore ricco sul green del più esclusivo Country Club del Westchestr.
EUR 11.40
Il problema del potere
La riflessione sul convivere in società immediatamente incontra, e talvolta anche drammaticamente si scontra con, la questione del potere politico. Questo si dà secondo una pluralità di sfaccettature, e d'esperienze, a partire dalla determinazione e dalla sequenza della sua forma storica, fino a quella, inaggirabile, della domanda sulla sua legittimità ed ineluttabilità. Il libro, che qui si rende nuovamente disponibile al lettore italiano, è un saggio che ripercorre le "stazioni" lungo le quali il potere politico si è manifestato nella storia dell'Occidente. Queste sono essenzialmente tre: la Città, l'Impero, infine lo Stato. Dietro tali forme e modelli idealtipici si stagliano i concetti e le concezioni che li sostengono e li definiscono, ed i filosofi che di quei concetti e di quelle concezioni sono i portatori o, forse meglio, gli affabulatori. Nel libro, che intende offrire una propedeutica storica a successive riflessioni che si preannunciano più strettamente filosofiche, quel percorso, e quella triade, si presentano e discutono con radicale chiarezza, e senz'alcun compiacimento. La sensibilità che vi si esprime è quella di uno studioso che all'esistenza del potere come dominio non si rassegna, e cerca e prova strade alternative e inconsuete, riannodando fili d'antiche...
Costituzione e società. Scritti sul ruolo e sull'effettività della Carta repubblicana
Il volume raccoglie alcuni scritti, per lo più inediti, che costituiscono i testi, in gran parte riveduti e aggiornati, di relazioni e interventi a convegni e a seminari su tematiche spesso di confine, che pongono il problema dell'effettività della Costituzione e del diritto costituzionale nei diversi contesti sociali. I contributi affrontano, tra l'altro, i temi della vocazione utopica della legge fondamentale, del rapporto tra fatto e diritto e dell'interpretazione dei principi costituzionali in relazione ad importanti questioni giuridiche come quelle della responsabilità medica, del consenso informato, del pluralismo religioso e culturale e dell'esposizione dei simboli in luoghi pubblici. Si affrontano, infine, in una prospettiva costituzionalistica, temi di grande attualità come quelli della riforma dell'ordinamento giudiziario, della lotta alla criminalità organizzata e dei recenti e importanti interventi riformatori in ambito di diritto amministrativo.
EUR 11.40
La finanza sociale. Pubblico, privato, non profit: le prospettive comuni in Europa e in Italia
Questo volume è dedicato ai principali strumenti finanziari per il welfare e l'economia sociale in Italia e in alcuni Paesi europei. Sono stati analizzati strumenti diversi (l'impact investing, i bond etici e i bond ad impatto sociale, il social venture capital, il microcredito e la microfinanza, il crowdfunding e la collaborazione con le fondazioni comunitarie) che hanno la comune caratteristica di basarsi su una partnership finanziaria tra pubblico e privato. Il campo di applicazione è ampio: assistenza, sanità, abitazione, immigrazione, educazione, giustizia. Si tratta di fenomeni che, pur avendo ancora una dimensione ridotta rispetto alle quantità di risorse pubbliche dedicate al welfare nei Paesi europei, sono in crescita e stanno producendo esperienze interessanti e innovative. Potenzialità e limiti delle esperienze analizzate vanno messe in relazione con le trasformazioni dei sistemi di welfare pubblico nei Paesi europei che, da almeno due decenni, sono alla ricerca di un nuovo equilibrio tra la crescita e la diversificazione dei bisogni sociali e i limiti dei bilanci pubblici. Questo processo di revisione e riforma del welfare europeo riguarda anche l'innovazione nei rapporti tra pubblico e privato e la ricerca di forme di cooperazione e integrazione. Queste esperienze giocano...
Cattivi maestri della Sinistra. Gramsci, Togliatti, Lukàcs, Sartre e Marcuse
Sin dalla Rivoluzione francese, che le ha dato i natali, la sinistra non è mai stata un singolare. Sono sempre esistite due sinistre, di cui una era la negazione secca dell'altra. Di qui il duello permanente fra la sinistra liberalsocialista, determinata a universalizzare la fruizione dei diritti e delle libertà, e la sinistra totalitaria, animata da un progetto profondamente liberticida centrato sull'idea che la costruzione del comunismo esigeva l'abbattimento violento di tutte le istituzioni sociali esistenti e l'instaurazione del terrore catartico quale strumento di purificazione della società borghese, corrotta e corruttrice.
EUR 11.40
Principio di autodeterminazione dei popoli e indivisibilità della Repubblica: il caso veneto
Questo testo intende analizzare, partendo dalla legge regionale veneta 19 giugno 2014, n. 16, istitutiva di un referendum consultivo sull'indipendenza della Regione del Veneto, ma successivamente dichiarata costituzionalmente illegittima con sentenza 25 giugno 2015, n. 118 della Corte costituzionale, sia l'impossibilità di individuare un "popolo veneto" tanto alla luce del diritto interno quanto sul piano internazionale, sia il rapporto tra il principio di diritto internazionale consuetudinario di autodeterminazione dei popoli e quello di indivisibilità della Repubblica ex art. 5 della Carta costituzionale. In particolare, il saggio dimostra come il carattere "assoluto" del principio di integrità territoriale precluda l'operatività dell'adeguamento automatico dell'ordinamento costituzionale al diritto internazionale generalmente riconosciuto, ai sensi del comma 1 dell'art. 10 della Costituzione repubblicana e che, pertanto, nessuna Regione italiana possa aspirare alla secessione, divenendo uno Stato indipendente e sovrano.
EUR 9.50
L' acropoli (2016). Vol. 6
Fra Reagan e Gheddafi. La politica estera italiana e l'escalation libico-americana degli anni '80
Negli anni '80 il regime di Gheddafi fu individuato dalla presidenza Reagan come ideale bersaglio della lotta contro il terrorismo internazionale. L'escalation culminata nei bombardamenti dell'aprile 1986 contribuì al rilancio della leadership americana e costituì un capitolo della sfida lanciata dalla Casa Bianca all'URSS. Il globalismo statunitense entrò in conflitto con il "regionalismo" praticato dall'Italia nel Mediterraneo, inclusivo, contrario alle frammentazioni indotte nell'area dalla guerra fredda ed edificato anche sul forte bilateralismo con Tripoli. Nonostante le divergenze con Washington, già emerse con la crisi di Sigonella, la politica estera condotta da Craxi e da Andreotti riuscì a sopravvivere rinnovando la formula capace di tenere assieme atlantismo e autonomia.
EUR 15.20
Alvaro nel labirinto. Tre saggi (e un'appendice)
Scritti in tempi diversi, e frutto di una lunga incubazione, i tre saggi confluiti in questo volume trovano la loro unità sostanziale nell'applicazione della filologia d'autore ai romanzi alvariani entre-deux-guerres. Il triplice percorso variantistico diviene la chiave ermeneutica mediante cui l'indagine critica si incunea nel background della scrittura e nel profondo dell'officina narrativa di Alvaro, esplorandovi inedite latitudini interpretative. Ne scaturisce una focalizzazione radicalmente nuova della caratura europea di "L'uomo nel labirinto" (1926: immersione dostoevskiana nella, fenomenologia e nella patologia della modernità), di "Vent'anni" (1930: l'esito italiano di più alto respiro espressivo sulla Grande Guerra, per il suo ricreare con amara malinconia il sogno conclusa dell'adolescenza) e di "L'uomo forte" (1938: anamnesi impietosa della follia di potenza dei sistemi totalitari, ma anche attestazione di una resistenzialità ipogea, nell'attesa di un tempo in cui l'uomo non sia vittima sacrificale della storia).
EUR 22.80
Allocuzioni di immortali. Discorsi all'Accademia francese fra Sei e Settecento
L'Accademia francese, voluta e istituita dal cardinal Richelieu nel 1635 con lo specifico compito di fare della lingua francese - seriamente insidiata nel secolo precedente da un pur creativo disordine - un efficace strumento di unità, stabilità e prestigio, svolge una funzione di particolare rilievo per l'affermazione della monarchia assoluta in contesto europeo. Il genere letterario esemplarmente rappresentato dagli undici «discorsi di accoglienza» fra Sei e Settecento qui raccolti (fino a Voltaire) e per la prima volta riproposti in lingua italiana offre un illuminante spaccato di vita culturale, politica e religiosa durante gli anni più gloriosi dell'Ancien Regime.
EUR 9.50
Geopolitica dell'incertezza
Stanno ritornando alla luce gli interessi nazionali, le scelte politiche di tipo regionale, le autonomie culturali e, quindi, anche economiche e organizzative. La globalizzazione ovvero americanizzazione che ha seguito la caduta dell'URSS è cessata, ognuno farà per sé e si ricostruiranno aree omogenee, nuovi progetti strategici, nuovi punti di comando globale. L'imposizione a tutti gli Stati e a tutte le popolazioni della stessa pillola globalista non funziona, la gente e le stesse élites non la vogliono né la digeriscono più. L'autore analizza con competenza le grandi questioni geopolitiche che stanno cambiando il mondo in cui viviamo. Si va dalla Turchia del tentativo di golpe militare all'asse Cina Russia, dalla Brexit alla questione nordcoreana, dalla strategia jihadista in Europa alla crisi siriana, dalla finanza iraniana alla nuova strategia economica e finanziaria della BCE. Un viaggio nella stretta attualità per allontanare l'alone d'incertezza che avvolge la nostra epoca, per capire meglio il presente del mondo e per cercar di prevedere gli equilibri geopolitici futuri.
EUR 17.10
Rivista della Corte dei Conti (2016). Vol. 3-4
Il Messia a Parigi
Alla fine dell'Ottocento, il Messia risale la china e si impone all'immaginazione dei moderni. Un'epidemia di visioni che hanno Gesù per protagonista colpisce a Parigi gli artisti più lontani dal cattolicesimo; i pittori dell'avanguardia (Redon, Gauguin, Bernard...) si congedano dai temi dell'impressionismo e fissano l'apparizione di Cristo su un nuovo orizzonte. La civiltà fin de siècle, coinvolta in un evento così inatteso, accetta l'egemonia di Gesù e lo include con onore fra le religioni universali (buddismo, ebraismo, teosofia...). Molti credono al potere che la sua figura irradia nell'anima, finanche negli spazi dell'inconscio. Gli amanti si abbandonano al "bacio universale" dello Sposo a lungo occultato. Queste pagine individuano i percorsi dell'Archetipo fra gli artisti e gli intellettuali nella capitale del XIX secolo; esse ribaltano molti clichés e potranno sorprendere quanti ritengono innocua l'immagine di Cristo. La conversione estetica suscitata a Parigi dal Messia ha introdotto nella cultura europea idee ed esperienze innovative che la religione del nostro tempo stenta ancora ad accogliere.
EUR 26.60
Scritti selvaggi o della lotta con la vita che ci divora
Il dolore, la morte, il conflitto, il dominio, la sicurezza, la libertà ma anche il sesso, il gioco, il bar, il calcio, la pizza, il cretino, il niente sono tra i temi di questi "Scritti selvaggi". Se ne compone una filosofia del quotidiano ad altissima temperatura umorale emanata, come per esplosione atomica, dalla perenne belligeranza tra pensiero e vita. I due poli si attraggono e si erodono, si influenzano e si completano: "La vita - afferma il filosofo selvaggio - risale al pensiero e chiede di essere compresa e risanata. E il pensiero, una volta compiuta la sintesi, si rida in pasto alla belva che lo divora". In queste pagine vi è soprattutto un metodo, non convenzionale, di guardare ai fatti del mondo attraverso i registri del pamphlet o del diario in pubblico, dell'invettiva o dell'oracolo che ogni spirito libero può far proprio e applicare a se stesso. Un libro scorretto, vitale, antiaccademico, letterario, a volte anche sboccato (mai incivile), in cui si avverte il tono di grandi maestri, da Nietzsche ad Heidegger a Croce, o ci si imbatte, inaspettatamente, in Ennio Flaiano e Indro Montanelli, Totò e Franco Califano, Manlio Sgalambro e...
Tornacontisti cacadubbi panciafichisti. Mito e realtà della guerra a Cosenza (1940-1945)
Il fascismo in provincia. Populismo, opportunismo, falsa retorica e trasformismo. Tutti sul treno del vincitore ma pronti a scendere alla prima fermata se le cose vanno male. Il caso di Cosenza non dissimile da tanti altri. Durante la guerra - scrive Giovanni Sole - i gerarchi cosentini lamentavano che, mentre i soldati combattevano fino all'estremo sacrificio per la grandezza della Patria, molti borghesi cacadubbi, panciafichisti e tornacontisti, aspettassero gli eventi pronti ad aggregarsi ai vincitori. I pochi antifascisti non avevano il coraggio di palesare le proprie idee, si nascondevano dietro le persiane, ascoltavano le radio nemiche e sognavano di scendere in piazza al seguito di un battaglione sovietico o inglese! I caporioni fascisti, che si autodefinivano uomini senza macchia e senza paura, pronti ad immolare la vita per la rivoluzione fascista e per la vittoria, alle prime bombe sganciate dai quadrimotori nemici, però, si rifugiarono nelle campagne e allo sbarco in Calabria degli anglo-americani si nascosero, si diedero precipitosamente alla fuga o fecero il salto della quaglia. Sconfitti e accusati di aver contribuito alla rovina dell'Italia, furono tutti riconosciuti colpevoli dalla Commissione per l'epurazione ma condannati solo alla sospensione per due anni dei...
La casa di pietra
Lo scenario è quello del profondo Sud degli anni '50 alle prese con il dopoguerra e con i gravissimi problemi della ricostruzione. In un paesino alle falde dell'Aspromonte si dipana la storia di una famiglia di origine contadina -ormai arricchita ed entrata a pieno titolo nella borghesia del '900 - in cui le figure maschili, impegnate a conservare intatti i valori fondamentali e le dignità compromesse, sono affiancate dalle straordinarie donne della famiglia: generose, ricche d'ingegno, lavoratrici instancabili, amanti appassionate e madri intraprendenti. Il filo autobiografico, nel racconto, è solo di facciata: un modo semplice e diretto per accendere l'interesse del lettore per un Sud straordinario, vitale e coraggioso.
EUR 13.30
Giustizia e «rigenerazione». Politiche e pratiche del diritto penale in Italia nel triennio repubblicano (1796-1799)
Il volume propone un'interpretazione del Triennio repubblicano in Italia come laboratorio di sperimentazioni, incrocio di culture, fucina di contaminazioni con particolare attenzione al legame tra strategie politiche, culture giuridiche e processo penale. Diritti naturali, diritti dell'uomo codificati e costituzioni, diversamente reinterpretati, diventano punti di riferimento non marginali delle pratiche di giustizia se non dell'azione legislativa tout-court. La traduzione è una matura e diffusa coscienza dei diritti, del primato della legge, delle garanzie giurisdizionali, della libertà individuale, anche in chi si oppone al "primato" francese. La larga diffidenza nei confronti del concetto e della pratica della giustizia di eccezione sembra ulteriormente sottolineare la specificità della cultura giuridica italiana. In quest'ampia cornice le diuturne polemiche sull'imperialismo giuridico francese, inteso nel senso di una politica volta programmaticamente a imporre con la forza ideali, norme, costumi estranei alla storia e alle tradizioni giuridiche dei territori italiani, perdono in misura notevole il loro significato.
EUR 18.05