Sfoglia il Catalogo IBS 1
Catalogo
Mostrati 49041-49060 di 50764 Articoli:
-
Il cammino della libertà. Storia della società aperta dal mondo antico alla modernità
Per troppo tempo, anche nella modernità, l'Occidente ha percorso i sentieri tracciati dal pensiero utopico e di matrice costruttivista, che costituiscono una negazione delle società aperte. Dopo il drammatico risveglio avvenuto alla fine dello scorso millennio, è giunto il momento di riconsiderare analisi meno pretenziose, che non hanno immaginato società perfette, ma semplicemente sistemi possibili e migliorabili. Questo studio ripercorre un itinerario a lungo dimenticato, quello dei diritti, la cui prima formulazione risale a quel mondo latino che, non a caso, sarà alla base delle speculazioni di Montesquieu, Vico, Hume e di quanti gettarono le basi di quei sistemi politici nei quali, pur tra tanti difetti e problemi, abbiamo la fortuna di vivere. Il testo ripercorre il tormentato cammino delle società aperte che, nonostante difficoltà e resistenze, sono riuscite ad affermarsi in alcuni paesi, mostrando a coloro che le osservano con attenzione quanto sia delicata la libertà e come sia necessario e arduo difenderla. Il presente studio affronta poi nel merito il dibattito sulla modernità, considerando su quali presupposti essa si fondi e come sia frutto di un faticoso e non sempre lineare cammino. Con lettere di K.R. Popper, I. Berlin e H....
Etnofauna in Calabria
«... questo libro non ha alcuna pretesa, se non quella di testimonianza e di divulgazione di antiche conoscenze provenienti dalla cultura popolare e contadina. Nonostante tratti di animali, di popolazioni, di abitudini alimentari, di mezzi curativi e finanche di cultura popolare espressa come modi di dire, proverbi e favole, questo non è un libro di zoologia, né di etnografia, o di letteratura popolare o storia della civiltà rurale. Niente di tutto questo: è, semplicemente, un tributo, un omaggio, un riconoscimento a un mondo che rischia di scomparire senza lasciare traccia di sé. ... E ciò, temiamo, può essere un vulnus estremamente grave, e, per altri versi, un tradimento dei valori della tradizione, intesa come sistema di conoscenze che si tramandano da una generazione all'altra in forma di legami spirituali e in una dimensione, spesso, essenzialmente religiosa. ... Ci è sembrato, in altri termini, che raccogliere il ricco patrimonio di conoscenze relative al mondo degli animali..., fosse un dovere, una responsabilità e forse anche una necessità. ...La finalità esclusivamente divulgativa di questa pubblicazione, ha suggerito una impostazione semplice dei contenuti, strutturati in schede contenenti essenziali notizie di sistematica zoologica e la descrizione degli aspetti...
Pane nero o fame nera. Cibo e cucina in Calabria (XVIII-XIX secolo)
La Calabria ha vissuto per secoli una condizione di isolamento e, tuttavia, le produzioni erano condizionate dai mercati stranieri. Gran parte degli alimenti oggi considerati tipici della cucina regionale sono stati introdotti nel corso dei secoli dopo resistenze, scontri e patteggiamenti. La predominanza di piatti a base vegetale nella dieta della popolazione non era frutto di un comportamento virtuoso dettato dall'esperienza, ma conseguenza del bisogno, della costrizione e della miseria. I contadini consumavano quotidianamente cibi che non necessariamente apprezzavano: è miegliu nivuru pane ca nivura fame, sentenziava un proverbio calabrese. E, intanto, amavano le maschere carnevalesche che avevano uno sconfinato appetito e immaginavano mondi utopici difficili da raggiungere, al pari di quegli alberi della cuccagna a cui erano appesi capretti, salumi e formaggi.
EUR 13.30
Aldo Moro e l'intelligence. Il senso dello Stato e le responsabilità del potere
Aldo Moro ha profondamente segnato la storia del nostro Paese. La sua figura però è schiacciata sulla tragica fine, lasciando in ombra la lunga azione politica. Eppure negli anni della Guerra fredda, Aldo Moro è sempre centrale nelle fasi che hanno allargato la partecipazione politica, prima ai socialisti e poi ai comunisti. Ma è anche segretario della Democrazia Cristiana durante il governo Tambroni, presidente del Consiglio all'epoca del "Piano Solo" e ministro degli Esteri nel corso della strategia della tensione. Profondo conoscitore dell'intelligence, ne sa utilizzare le informazioni e sa dialogare con gli uomini che la praticano, come Giovanni De Lorenzo, Vito Miceli e Stefano Giovannone. E proprio a quest'ultimo fa più volte riferimento nelle lettere scritte durante la prigionia. Aldo Moro dimostra che un uomo di Stato è anche un autentico uomo di intelligence, poiché sa riconoscere questo fondamentale strumento nell'interesse della Repubblica. Sotto questo profilo, la sua vicenda è ancora tutta da scrivere per sottrarla alle comode riscritture. Un libro spiazzante che illumina sotto una nuova luce l'esperienza politica dello statista democristiano, confermandolo un faro della Repubblica. Una storia che merita di essere raccontata e in un certo senso risarcita. Presentazione...
I diritti del bosco. Divagazioni e soliloqui di un forestale
A seguito del cambiamento del paesaggio intellettuale che ha portato a riconoscere al bosco valori e significati profondamente diversi rispetto al passato, vengono esaminati temi come l'evoluzione del pensiero forestale, la ricerca forestale tra tecnologia e scienza, il passato e il presente della cultura del bosco, le connessioni tra ecologia ed economia, la dimensione etica nel rapporto con il bosco. Quest'ultima riflessione porta a individuare i "diritti del bosco" ponendo all'attenzione un problema di natura etica e giuridica, collegato alle teorie del diritto naturale e del diritto positivo. Sulla base di questa proposizione innovativa, le prospettive per il settore forestale devono coniugare sviluppo economico, rispetto dell'ambiente e una politica che tenga conto della complessità del sistema bosco.
EUR 17.10
Politica e città in trasformazione. Il caso di Bari
Questo lavoro prende in considerazione le principali salienze della vita politica ed economica della città di Bari, osservando in particolare il sistema politico e quello economico, oltre alle interazioni tra essi rispetto al governo del territorio e alle trasformazioni urbane. La ricostruzione si concentra sul periodo successivo all'introduzione della riforma istituzionale riguardante l'elezione diretta dei sindaci. L'analisi si basa soprattutto sulle rappresentazioni dei testimoni qualificati, appartenenti alle sfere della politica, dell'economia e della cultura, e in special modo su quelle degli attori politici ed economici in riferimento ai loro sistemi di afferenza e al governo del territorio urbano. Gli atteggiamenti e i significati emergenti dalle rappresentazioni sono elementi informativi dei sistemi sociali osservati e consentono di delineare il discorso narrativo sulla città nelle sue trasformazioni. I risultati più interessanti riguardano i caratteri del mutamento politico che ha interessato la città, tra continuità e cambiamento, nell'avvicendarsi delle diverse amministrazioni comunali e dei gruppi dirigenti, il protagonismo dei nuovi leader tra cooptazione e integrazione nell'élite locale, l'offerta di beni collettivi tra stabilizzazione e le tendenze di patronage nell'esercizio del potere.
EUR 15.20
L' archivio storico dell'Università degli Studi di Salerno. Inventario
L'Archivio Storico dell'Università degli Studi di Salerno rappresenta la memoria dell'attività politica, giuridica e amministrativa condotta dall'Istituto Superiore di Magistero a partire dalla sua nascita, il 9 marzo 1944, in un contesto assai fecondo sotto il profilo storico e intellettuale per la città di Salerno, divenuta capitale d'Italia nel febbraio precedente, fino alla trasformazione in Università degli Studi nel 1971 e, quindi, al trasferimento nella Valle dell'Irno. Lo studio delle carte consente anche di ripercorrere le complesse vicende che la nuova Istituzione dovette affrontare, pure in relazione alla concorrenza con Napoli, per consentire la frequenza a un ampio bacino di utenza proveniente sia dalla provincia di Salerno sia dai territori limitrofi. Sotto la guida di eminenti personalità come il suo fondatore Giovanni Cuomo, e poi Gaetano Quagliariello e Gabriele De Rosa, che ne fu anche il primo Rettore, l'Istituto di Magistero si ricollegava a pieno titolo all'antica tradizione della Scuola Medica Salernitana di cui l'attuale Ateneo custodisce e tramanda idealmente la preziosa eredità.
EUR 47.50
Dal villaggio globale alla polis globale
Il web è un villaggio globale. Ma esso, in quanto villaggio e non polis, è una realtà tribale, claustrofobica e a-democratica, tanto quanto le primitive realtà di convivenza umana, caratterizzate da totem inviolabili e dal costante ricorso a capri espiatori. Questo libro analizza la nuova antropologia del virtuale, e riflette sulle dinamiche relazionali e umane che si svolgono online. L'autrice identifica ipotesi educative, paradigmi letterari e gesti filosofici che, gettati nella rete, ridimensionerebbero situazioni di nuova violenza come il cyber-bullismo: nella contemporaneità globale è urgente arginare i nuovi totalitarismi virtuali e lo sguardo altrui sempre posato su di sé attraverso il recupero dell'interiorità, affinché i cittadini di una futura polis globale sappiano, orgogliosamente e responsabilmente, che stare su Facebook non è e non potrà mai essere l'unico modo di stare al mondo.
EUR 11.40
Chicchi di viaggio
Una vita di condivisione e dedizione a un sogno, a una passione, a un desiderio: portare nel mondo ciò che si ha e prendere dal mondo tutto ciò che manca. Il lettore compie, attraverso le pagine, un viaggio tra immagini e parole sincere che vibrano di quotidiano e di pensiero vivo dentro aneddoti e sensazioni condivise. L'autore trasferisce il suo vissuto cedendo - nell'era dei social che tanto utilizza - al fascino di quella forma culturale originaria ed eterna che è il libro, la parola scritta su carta stampata.
EUR 9.50
Destino mediterraneo. Solo il mare nostro ci salverà
Vincitore Premio Costa Smeralda 2019, sezione SaggisticaIl Mediterraneo è un "enigma meraviglioso". Mare di viaggi avventurosi, teatro delle più grandi battaglie navali della storia e di conflitti religiosi insanabili, dimora comune di ebrei, cristiani e musulmani, culla di Omero. Mare interno, lo chiamavano i Greci, e nostro i Romani. È un pezzo di mondo dove tutto è accaduto, e tutto accade: nascita del pensiero greco e della cultura araba, mescolanze di civiltà, popoli e tradizioni. Nunnari racconta il Grande Mare delle tre religioni monoteiste, degli scambi, dei commerci, delle bellezze del paesaggio e della natura, dei misteri, delle leggende, delle scorrerie piratesche e delle migrazioni bibliche. Riflette a lungo sull'Italia, che nel Mediterraneo è interamente immersa, col suo Sud, avanguardia occidentale verso Medioriente e Africa del Nord, e ponte di collegamento dell'Europa. Nonostante tutte le contraddizioni, i ritardi sulla modernità, le incessanti correnti migratorie, e i focolai di guerra, il nostro mare - sostiene l'autore - è il posto giusto per riscoprire la cultura d'origine dell'Occidente e lo spirito europeo: "Mediterraneo non è solo una nozione geografica, ma un vecchio nome, che si porta dietro la storia di tre continenti e di tre...
Storia della natura d'Italia
L'Italia ha una storia straordinaria anche dal punto di vista naturale e paesaggistico. Questo libro ne descrive la varietà e ne segue le infinite modificazioni, a partire dall'ultima glaciazione otto millenni prima dell'era cristiana, per poi percorrere le vicende dell'interazione tra uomo e natura fino ai nostri giorni. In ogni epoca, da quella romana al Medioevo, al Rinascimento all'avvento dell'industria, l'uomo ha infatti stabilito un diverso rapporto con il paesaggio. Riccamente illustrato, attento al dettaglio suggestivo e significativo, ma capace di costruire un quadro globale, questo volume ci restituisce il fascino di una storia che ci riguarda profondamente, ma che conosciamo troppo poco.
EUR 13.30
Alle origini della rappresentanza proporzionale. Dottrina societaria, strategie istituzionali e finalità metapolitiche in Victor Considérant
Victor Considerant, discepolo e divulgatore delle teorie di Fourier, è anche uno dei primi ad aver formulato in maniera articolata il principio della rappresentanza proporzionale. Per quanto non ignorato, questo suo contributo al dibattito sui sistemi elettorali non è mai stato analizzato nella sua origine e nel suo sviluppo. Questo lavoro rintraccia la connessione che esiste tra la concezione fourierista del mondo e l'idea di rappresentanza propugnata da Considerant. L'ideale fourierista è un credo di rigenerazione sociale all'interno del quale la politica non è che una fase transeunte del ciclo dello sviluppo umano, che sarà superata con l'avvento dell'era armonica. Anche l'idea della proporzionale scaturisce da questo rifiuto della politica come gioco imperfetto e dal desiderio di sostituire ad essa un ordine sociale non conflittuale.
EUR 14.25
Generazione boomerang. I «consapevoli ritorni» che possono cambiare l'Italia
In un'epoca che vede i giovani italiani sempre più orientati a guardare oltreconfine per cercare opportunità professionali c'è chi, dopo aver realizzato esperienze di successo all'estero, decide di tornare per provare a vincere anche qui in Italia. Le storie raccontate nel libro arrivano da diversi settori, con i protagonisti che hanno età differenti e diverse motivazioni per spiegare il loro "consapevole ritorno". I "Boomerang", con le loro traiettorie perfette di andata e ritorno, rappresentano la terza via tra l'emigrazione e la rassegnazione: un nuovo paradigma che dovremmo consigliare ai giovani perché partano, per confrontarsi con differenti culture, e poi tornino, guardando i limiti e i paradossi italiani non più come muri invalicabili ma come vuoti da riempire con l'esperienza e le nuove competenze umane e professionali acquisite. Prefazione di Vincenzo Boccia, postfazione di Stefano Cianciotta e contribui di Dino De Angelis e Roberto Messina.
EUR 13.30
Rivista di politica (2018). Vol. 2: Tra Berlino e Parigi: il futuro della politica, il futuro dell'Europa.
Ascesa, crisi e tramonto dei grandi partiti popolari nella Germania contemporanea: come cambiano le democrazie in Europa di Mario Caciagli; Il potere del mare, le nuove frontiere del Politico: una riflessione geopolitica sul futuro del mondo globalizzato di Julien Freund; Le elezioni del settembre 2017 e il tornante della politica tedesca: la nuova Grande. Coalizione e il fantasma del populismo di Silvia Bolgherini; L'integrazione differenziata salverà l'integrazione europea? Un dibattito antico, una strategia politica per il futuro di Marco Brunazzo; Il modello economico tedesco nel contesto dell'attuale crisi europea: persistenze (molte) e trasformazioni (poche) di Luigi Bonatti, Andrea Fracasso; Macron il "rottamatore" nello specchio della politica italiana: un modello da importare o una formula inimitabile? di Riccardo Brizzi; Stato sovrano, laicità, religione: le nuove forme della coesione nazionale (all'ombra di Renan) di Bernard Bourdin.
EUR 9.50
La strage silenziosa. Genova e i morti d'amianto, storia di una battaglia operaia
Il libro racconta la storia di una lunga battaglia operaia per ristabilire giustizia su un'amara realtà: la strage silenziosa dell'amianto a Genova. A partire dal 1994, in Liguria si sono ammalate di mesotelioma oltre 3.200 persone (più della metà nel capoluogo), ogni anno si aggiungono 130 nuovi malati e i decessi provocati dall'asbesto sono quasi 3.000. Nonostante questo, ad essere processati a Genova sono stati gli operai e non i veri responsabili. Tutto inizia nel 2008 quando un ex dipendente di un piccolo patronato autonomo denuncia un sistema di mazzette nel riconoscimento dei benefici previdenziali legati all'esposizione all'amianto. Da qui parte una inchiesta che durerà 10 anni con 1.400 avvisi di garanzia agli ex dipendenti delle principali fabbriche genovesi tra cui Ilva e Ansaldo Energia, la revoca di centinaia di pensioni e di migliaia di certificazioni di esposizione. Dall'inchiesta non emergerà nessuna "grande truffa", ma per invertire questo assunto e per ristabilire i diritti dei lavoratori, ci vorranno anni di manifestazioni e un esposto presentato nel 2014 da Cgil e Fiom alla Procura. Prefazione di Ivano Bosco. Introduzione di Marco Imarisio.
EUR 13.30
Dalle ore lavoro alle ore valore. Storie del lavoro che verrà
Nel lavoro ancora oggi sembra che, nella stragrande maggioranza delle situazioni, si continuino ad usare categorie di pensiero, idee e strumenti del secolo scorso che, forse, potevano funzionare in una situazione completamente diversa, ma che ormai sono inadeguati alla realtà che è cambiata e cambia con una rapidità impressionante. Da questa riflessione condivisa è nata l'idea di scrivere "a quattro mani" un libro, si spera diverso, che affronta e illustra le nuove idee sul lavoro che cambia, con la giusta attenzione su cosa fare e soprattutto su come fare. Prefazione di Stefano Cianciotta.
EUR 14.25
Lavoro e civiltà
Alla base della civiltà dei popoli è l'attività lavorativa dei loro componenti. Il lavoro è espressione di un diritto di libertà, che negli ordinamenti moderni è costituzionalmente garantito. Il lavoro è anche un dovere - oltre a essere indispensabile a ciascuno per sopravvivere -; perché tutti devono contribuire, nei limiti delle proprie possibilità, al progresso della collettività alla quale appartengono. L'attività lavorativa deve essere compiuta secondo quelle regole morali che la rendono utile alla collettività. Queste regole morali sono parte integrante delle norme costituzionali, che le hanno rese giuridicamente coattive. Tutelare la libertà e il lavoro deve essere l'obiettivo fondamentale dello Stato moderno. La negazione della libertà lavorativa, così come il mancato rispetto delle regole morali che la concernono, hanno effetti rovinosi per la società.
EUR 14.25
All'ombra del «Principe». La politica dalle origini a Machiavelli. Problemi attuali e prospettive
Nel corso della storia, pur cambiando i sistemi, la vita politica è divenuta sempre più complessa. Con Machiavelli si è liberata dalla retorica e dal moralismo e ha rinunciato a darsi una direzione etica per divenire una scienza autonoma. La lettura gramsciana del "Principe" nelle fasi postbellica, post '89 e ancora oggi ha dato spessore culturale alla "conquista e al mantenimento del potere", ma in mancanza di una bussola di orientamento i diversi leader e i partiti nei sistemi democratici hanno finito con l'assecondare rivendicazioni e desideri dei cittadini. Ha prevalso l'esaltazione del consenso a ogni costo e di conseguenza il conflitto tra le parti e la decomposizione del tessuto solidale. L'opposizione del "popolo" alla "casta" ha favorito neopopulismo e sovranismo e sollecitato la trasformazione della democrazia rappresentativa nell'utopia della democrazia diretta, in cui il popolo detta le scelte attraverso i social in assenza di principi regolativi condivisi. Postfazione di Flavio Felice.
EUR 23.75
Il paese senza legge? Idee per cambiare la giustizia
L'Italia è davvero un Paese senza legge? Siamo veramente un paese senza giustizia o che appare come tale a chi guarda e giudica dall'estero? E, soprattutto, meritiamo questa considerazione per quello che non sappiamo fare per cambiare il sistema giustizia italiano? Dare risposta, non facile, a tali quesiti dovrebbe coinvolgere coscienze e conoscenze di tutti gli "addetti ai lavori" per dire, con parole di verità, ciò che non va e quello che deve farsi. Tanto per cambiare in meglio una giustizia e un sistema, che appare - come mai - impazzito a partire dall'aspetto legislativo. E ciò nel più generale contesto di un paese al bivio della scelta, non rinviabile, fra effettivo cambiamento ed irrefrenabile declino. Frutto dell'attività ultratrentennale di un giudice, che ha fatto anche altri "mestieri", questo libro vuole essere un contributo per dire, senza comode omissioni, quello che va detto sulla nostra giustizia malata. Un libro differente, per scelta, da quelli - spesso pretenziosi - "di diritto", ma che, pur senza dotte enunciazioni, non è meno giuridico di tanti altri volumi. È un saggio per riflettere sul nostro "paese senza legge" e senza giustizia giusta ed efficiente e per esprimere...
Diariotre con Giulio Carlo Argan. La città, le arti e il progetto
Diariotre Con Giulio Carlo Argan - La città, le arti e il progetto - Archivio Miglietta, è il racconto di una straordinaria esperienza umana e professionale di Fernando Miglietta con Giulio Carlo Argan (Torino 1909- Roma 1992), studioso, intellettuale, politico, tra i più importanti storici e critici d'arte del Novecento, in un confronto illuminante nell'arco di un decennio (1977-1988) tra interrogativi, progetti e utopie. \r\n“Il tema arte-città, quel rapporto tra le arti e il progetto, in grado di esprimere forme identitarie di una cultura, - scrive Fernando Miglietta - era l'orizzonte primario del pensiero critico di Giulio Carlo Argan, speciale compagno di viaggio nei complessi rapporti tra politica e cultura e illuminato testimone critico della mia ricerca in arte e in architettura. In più occasioni abbiamo dialogato, confrontandoci sull'idea di futuro e di memoria, di arte e città, consapevoli della necessità di un progetto, azione e forma politica”. “Per chi ama l'arte e la sua storia ed ha condiviso la necessità dell'impegno politico come partecipazione alla responsabilità del cambiamento, - osserva Paolo Portoghesi nell'introduzione - Argan rimane una testimonianza indimenticabile. Per lui la storia dell'Arte non era cronaca filologica di ciò che è...