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E ancora ti parlo
"'Credere nel corpo' (2016) era un invito, perentorio quanto mai, a guardare nel fondo della carne e del sangue, dentro il corpo del corpo - ci si permetta il bisticcio di parole - e ancora ti parlo rappresenta l'altra metà della poesia di Bruno Piccinini, il suo credere nell'anima, cioè nello spirito e per lo spirito. Divisa in tre parti che si specchiano l'una nell'altra, la raccolta porta a compimento così una 'lettura' drammatica e metafisica della creatura e della 'odissea di un mattino / di nuove e ferme verità'. Ma si sa benissimo che le verità della poesia sono le sue domande e in queste pagine le domande di Piccinini sono ferme e precise. Impellenti, quasi, dominate da una severità che non è richiesta superba di risposte, ma píetas e contemplazione dell'umana fragilità..." (Dalla prefazione di Giuseppe Marchetti)
EUR 13.30
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Colette. Cofanetto 3 voll
Tre racconti d'amore di una grande scrittrice, donna libera e anticonformista. La Grande Guerra vista dalle quinte del music-hall', così è stato definito Mitsou, un racconto che risente dell'esperienza teatrale di Colette, mentre Luna di pioggia è un racconto al tempo stesso intenso e delicato, altra grande prova di penetrazione nelle più riposte pieghe dell'animo umano. In Camera di albergo, il racconto si snoda lungo una profonda riflessione sui vizi e sulle pene d'amore, una sottile indagine sui misteri di una giovane coppia al di là della sua apparente normalità.
EUR 23.28
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Transazione eseguita
«C'è una coerenza tematica, ideale, musicale, ma di una musica straziante, dura, senza compiacimento, tra l'inizio e la conclusione di questo nuovo libro di Emilio Zucchi (...). Il titolo 'Transazione eseguita' ne dice in pieno la tonalità: la qualità disumanizzante e mortifera del linguaggio tecnico-economico è declinata nella sua versione (apparentemente) vincente e definitiva: il lettore ci sente il rumore sordo delle operazioni di un bancomat...» (Dalla prefazione di Giuseppe Conte)
EUR 9.50
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San Miniato al Monte
«Che questi bellissimi versi ci aiutino, ci guidino, ci ispirino, ci proteggano da ogni banale banalità e dalla cattiva cattiveria refrattaria alla vera bellezza». (Bernardo Francesco Maria Gianni Abate di San Miniato al Monte) «... il poemetto di San Miniato al Monte di Paola Lucarini traccia le tappe di un viaggio interiore che si dipana, passo dopo passo, respiro dopo respiro, nella storia di quel luogo millenario, nella preghiera dei monaci Benedettini Olivetani che lo hanno reso vivo nel ritmo dei secoli, ma anche nella stessa vocazione poetica che si fonde davvero, nel ritmo e nella vitalità del cuore, con l'invocazione della preghiera: Il silenzio orante è l'unica parola / di vero Amore, per comunicare. E poi nel celebre cimitero monumentale di San Miniato dove una improvvisa memoria di ricordi traccia i fili invisibili tra i vivi e i morti, in un dialogo tra la voce della poesia e la soglia della solitudine, mai realmente superata, ma accolta con la trepidazione quasi di una beatitudine. Così la stessa poesia è come il ricordo: "non è la realtà sognata o vissuta", per dirlo con Giancarlo Pontiggia, "ma il ricordo di quella realtà sognata o...
RAI. Il diritto e il rovescio. Il servizio pubblico oggi
Pochi conoscono la Rai meglio di Roberto Zaccaria, a lungo suo consigliere e presidente, e pochi più di Zaccaria hanno avuto esperienza diretta dei vincoli giuridici posti al servizio pubblico dal "diritto" italiano e comunitario, ed esperienza del "rovescio" rappresentato dai complessi rapporti della Rai con la politica. I conflitti interni, la concorrenza seguita alla fine del monopolio, il bilancio stretto tra canone e gettito pubblicitario, il passaggio dal mondo analogico al digitale e dalla televisione generalista ai canali innovativi resi possibili dalla rivoluzione tecnologica, e più in generale la progressiva trasformazione dell'informazione ad opera delle tecniche di marketing, insomma i tanti problemi che hanno caratterizzato l'evoluzione recente del nostro servizio pubblico, sono esaminati in questo volume che offre un'analisi puntuale e spietata della nostra maggiore azienda di informazione e intrattenimento. Prefazione di Paolo Gentiloni.
EUR 22.80
Il carattere dei cani e altri scritti
Robert Louis Stevenson (1850-1894) non è stato soltanto il grande narratore che tutti conosciamo. Attento osservatore della propria epoca, lo scrittore scozzese ha infatti lasciato anche scritti di diversa ispirazione, generalmente legati alle sue vicende biografiche. Tra questi scritti "giornalistici" spicca per originalità l'acuto e divertente "Il carattere dei cani", pubblicato per la prima volta su «The English Illustrated Magazine» nel 1883. Scrive Stevenson: «I cani vivono con l'uomo come i cortigiani intorno al monarca. La loro principale preoccupazione è di poter entrare nelle buone grazie di questo mondo di piccoli guadagni e di carezze. E io leggo nella vita di questi nostri compagni gli stessi procedimenti della ragione, gli stessi antichi e fatali conflitti del giusto contro l'ingiusto, la stessa lotta contro le consuetudini troppo rigide. Li vedo con le nostre debolezze, eppure... Eppure, mentre si affrettano davanti a me nella strada con la coda in aria, o mi si avvicinano solo per sollecitare il mio sguardo, capisco che lo scopo segreto della loro vita resta per noi imperscrutabile...». Ed è proprio questo segreto, il mistero delle loro vite e del nostro reciproco affetto, a costituire il fascino maggiore del nostro rapporto...
Le grandi odi. Testo spagnolo a fronte
Un viaggio a Kyoto
Pierre Loti approda in Giappone nel 1885 quando è tenente di vascello sulla corazzata "Triomphante", e nell'autunno si reca a Kyoto, l'antica e celebre città santa. All'epoca Kyoto, millenaria capitale dell'Impero, ha già da tempo abdicato a quel titolo in favore di Edo, la futura Tokyo: ma Loti non approva la frenetica corsa al progresso che ha già contagiato i giapponesi, preferisce il vecchio Giappone che comincia a scomparire; e sa offrire al lettore un réportage di quel soggiorno, tra riflessioni sui suoi abitanti e descrizioni dei luoghi, che è anche una piccola guida d'epoca alla città santa: una serie di istantanee affidate al ritmo del suo linguaggio teso, nervoso, impressionista, ricco del suo senso del particolare, con l'occhio esperto dell'ottimo disegnatore che era.
EUR 9.02
Il mio Stevenson
Robert Louis Stevenson (1850-1894) è certamente tra gli scrittori più amati di Savater, e forse il più amato in assoluto, per quella capacità di unire nelle proprie storie il fascino d Ila narrazione d'avventura e un'abilità di scrittura non inferiore a quella dei più virtuosi maestri della sua epoca. "Il mio Stevenson", dunque, non rappresenta soltanto l'invito alla lettura di uno dei più popolari narratori di tutti i tempi; si tratta di un vero e proprio atto d'amore, che ripercorre le opere principali del grande scrittore scozzese, senza dimenticare di soffermarsi anche sull'affascinante e avventurosa biografia di Stevenson, e su quella Scozia magica che gli diede i natali e che lo legò sempre a sé, anche quando cercò una nuova vita e una nuova salvezza nei mari del Sud.
EUR 9.50
Pianti piano
"Non saranno questi versi di Eliza Maca-dan una versione contemporanea delle lacrimae rerum, le lacrime delle cose? In un passo dell'Eneide Virgilio asserisce «sono le lacrime delle cose e le cose mortali toccano i cuori». In un mondo frantumato, nello specchio infranto del sentire e del senso, nell'impossibilità di abitare il "romanzo quotidiano", in un disagio carnalmente vissuto e nell'interrogazione amorosa del senso, cosa rimane? Con strutture complesse ricche di intonazioni, che fanno deflagrare più ambiti linguistici ed esperienze culturali, con improvvisi scarti intonativi e "virate del respiro", in una intensa tessitura la Macadan mette in essere l'ordito e la trama delle articolazioni fra l'io e il tu, fra l'io e l'altro, e ciò che rimane di un orizzonte storico brutalmente esploso e ampiamente dissignificato e dissignificante. È un'epopea ricca, questa della Macadan, in cui una quotidianità mai banale dialoga con i grandi temi del consistere, in una ricerca sempre insoddisfatta di perfettibilità: forse l'unica dimensione che ci rimane in tempi di basso impero. Questi pianti sommessi, nel perenne considerare e nel rilancio comunicativo, aprono continuamente nuove possibilità sulle cose morte e su ciò che ha limite, la dura esperienza dell'imparare il transito...
Lo scolaro
Tutto sospeso fra la tragedia che incombe sul piccolo Morgan, «troppo intelligente per vivere», e il filo ironico rappresentato dalla falsità elevata a 'modus vivendi' nel comportamento dei suoi familiari, "Lo scolaro" (1891) è un racconto di grande finezza e penetrazione. La complicità riconosciuta, e addirittura incoraggiata, fra il precettore e il suo allievo culmina nella coscienza sempre più chiara, sempre più esplicita, che quest'ultimo ha di 'sapere', di rendersi conto della messinscena mondana della quale entrambi sono vittime designate... Ancora una volta si deve alla penna del grande scrittore americano Henry James (1843-1916) un romanzo breve che è un vero capolavoro, secondo il critico inglese Robert Gale «uno dei racconti più belli di ogni tempo».
EUR 9.02
Per il gran mare
«Attraverso una lirica profondamente esistenzialista, il poeta medita sui concetti metafisici come l'unità, l'individuo e l'universo. Così come le onde non cessano mai il loro moto, questi componimenti scandiscono l'eterno fluire del mare, che parte da un punto indistinto dell'orizzonte per poi tornare a riva.» - Matteo Amodeo per MaremossoPer il gran mare segna una nuova tappa nella traiettoria poetica del poeta spagnolo Andrés Sánchez Robayna e getta nuova luce anche sulle raccolte precedenti, due delle quali già apparse in questa collana, "Il libro, oltre la duna" (2008) e "Dell'ombra e l'apparenza" (2012). Nel breve ma intensissimo svolgersi delle 35 "stanze" che lo compongono, il poema affronta una grande sfida: quella di non perdere la lucidità dinanzi a un evento sconvolgente e irreparabile come la prematura perdita della persona amata. Sulla linea di una poesia intesa come «strumento di conoscenza» (Valente), il raggiungimento di un nuovo equilibrio è qui raccontato con il forte appoggio alla metafora della creazione poetica stessa, che diviene una sorta di basso continuo meditativo dell'intero libro: la nuova identità del poeta, sprofondata nell'oscurità del dolore, se vuole tornare in superficie deve fare i conti con l'ignoto; così è anche...
L' ancora
Il romanzo "L'àncora" (L'entrave) è un nuovo capitolo della storia di Renée Néré, l'indimenticabile protagonista del precedente e ben più famoso "La vagabonda". L'anno della pubblicazione, 1914, coincide con il nuovo matrimonio di Colette, allora quarantunenne, con Henry de Jouvenel, bello e brillante giornalista, di famiglia di antica nobiltà. Si tratta di una coincidenza importante. In primo luogo perché come sempre, in Colette, il romanzo è fortemente autobiografico; e in più, in questo caso, le vicende narrate sembrano proprio ripercorrere la storia amorosa di Colette e Henry (nel romanzo Renée e Jean), tanto da far pensare ad una trasposizione immediata degli avvenimenti vissuti. Le coincidenze, insomma, sono numerose, a cominciare dai luoghi, e dalla presenza nella relazione fra i due della terza donna, la frivola May nel romanzo, la volitiva Isabelle de Comminges nella realtà. E se la critica ci ha giustamente insegnato a diffidare del troppo esplicito autobiografismo degli scrittori, perché in realtà il filtro della scrittura opera sempre in maniera decisiva - e a maggior ragione in una grande scrittrice come Colette -, è pure vero che la consacrazione un poco amara dell'amore fisico, della perfetta armonia sessuale come unica vera...
Mia sorella, la vita
«...Terza in ordine di pubblicazione, dopo Il gemello tra le nuvole e Oltre le barriere, datate rispettivamente 1914 e 1917, insuperata per splendore nell'opera complessiva di Pasternak, Mia sorella, la vita viene data alle stampe a Mosca nel maggio del 1922, a cinque anni di distanza dall'epoca della sua stesura. La prima edizione, tirata in mille copie, va a ruba, e la popolarità del trentaduenne autore ne riceve un'impennata inaudita, varca i confini della Russia e si propaga in Germania e in Inghilterra, arriva all'orecchio finissimo di Rilke. Un acquazzone di luce, scrive a proposito del libro Marina Cvetaeva nel luglio di quello stesso 1922, da Berlino... Al centro del libro, lo svolgimento poetico di un tema amoroso: la relazione tra Boris e Elena Vinograd, destinata a durare una sola, lunga estate. La giovane donna nella primavera del 1918 sarebbe convolata a nozze con Aleksandr Dorodnov, un industriale tessile. La stessa storia, ormai conclusa, si riverbera anche nelle liriche di Temi e variazioni - che uscirà l'anno successivo - in un rapporto di complementarietà tutt'altro che lineare tra le due raccolte: l'inestricabile groviglio di sentimenti vissuto in quei mesi si rifrange in entrambi...
Le ossa del generale
Per quale ragione l'eroe italiano Nino Bixio è morto su una sperduta spiaggia di Sumatra, nel 1873? E perché il suo cadavere è scomparso, evento misterioso che si trasforma in un rompicapo per le autorità olandesi che governano l'isola? Sono domande a cui vuole rispondere un giornalista inglese di origine italiana, un giovane spregiudicato e inquieto, che un colonnello dei servizi segreti del Colonial Offce - suo rivale in amore - invia a Sumatra per fomentare l'irriducibile guerriglia malese. Ma la scoperta delle ossa del generale garibaldino cambia completamente il senso di quella missione, oltre a sconvolgere i destini di alcuni personaggi. Romanzo storico e insieme esotico, "Le ossa del generale" conduce il lettore in un'oscura e appassionante vicenda, che spazia dall'Inghilterra vittoriana a Singapore e a Sumatra, negli anni in cui le grandi potenze coloniali si affrontano senza esclusione di colpi per il dominio nell'Oceano Indiano, là dove vanno a naufragare avventurieri di ogni sorta, in cerca di un guadagno o di una redenzione.
EUR 18.52
L' Horlà
Il 7 gennaio 1892, Guy de Maupassant viene rinchiuso in camicia di forza in una clinica alle porte di Parigi. Da quel momento, egli diviene soprattutto l'autore del racconto "L'Horla", nel quale molti hanno voluto scorgere le avvisaglie della sua stessa alienazione mentale. Il racconto, nella sua seconda stesura del 1887, si presenta infatti come il diario di un uomo che, in preda ad allucinazioni, passa dalla paura alla pazzia, fino al probabile suicidio. Ma questo racconto aveva avuto anche una diversa prima stesura l'anno precedente, più breve di quella definitiva e diversa nella forma: non un diario in fieri, ma la confessione a posteriori del protagonista a un gruppo di alienisti. Se i punti di contatto sono molti, molte sono anche le differenze, tanto che si può parlare di due racconti in certo qual modo autonomi. Soprattutto, nell'"Horla" definitivo il dramma del protagonista si interiorizza sempre più: se nel primo racconto la minaccia pareva provenire da una sorta di alieno vagante per il mondo, ora tutto sembra giocarsi all'interno della mente alienata del protagonista. A completare questo nostro volume, un terzo breve racconto, "Lettera di un pazzo" (1885), che anticipa i temi...
Azzurro esiguo
"Siamo al cospetto di una poesia che non lascia spazio alle pause, alle cospirazioni irrazionali, alle dispersioni del senso in direzione del risaputo. Onofrio s'immerge in una dimensione che salta il Novecento e l'Ottocento e si colloca, ma con istanze e progetti nuovi, verso un Settecento di furori che ha il passo di un Voltaire degli anni Venti del nostro secolo: «Il suono del passato / e quello del futuro / sono uguali». O ancora: «Il suono, padre della terra». Si legga con calma questo libro, lo si mediti con attenzione, non si abbia fretta, si misuri intanto la portata musicale che ha qualcosa di torbido e di scomodo (Onofrio adopera spesso la parola suono) e poi si ragioni attraverso le metafore e le similitudini, attraverso il "clamore" che viene preteso come chiave introduttiva per comprendere le "necessità" espressive, filosofiche, estetiche e direi anche politiche..." (Dalla prefazione di Dante Maffìa)
EUR 13.30
Una casa nella sabbia. Testo spagnolo a fronte
"Una casa nella sabbia" occupa un posto particolare nell'opera di Pablo Neruda, e non solo perché si tratta dell'unico suo libro uscito in prima edizione in Spagna (Barcellona, Lumen, 1966) durante la lunga epoca del franchismo. La raccolta, infatti, si compone per gran parte di prose poetiche - pur non mancando qualche composizione lirica, come la celebre «Il dente di capodoglio»; circostanza questa non frequente nell'opera del grande poeta cileno, che ci riporta al clima di alcune raccolte giovanili come "L'abitante e la sua speranza" e "Anelli". Ma, soprattutto, "Una casa nella sabbia" è fra le opere più intime di Neruda, perché quella 'casa' è la famosa casa di Isla Negra, di fronte all'oceano, e protagonisti sono dunque il mare e gli oggetti che la animano, in particolare le polene - di cui il poeta era collezionista - che, come antiche divinità, popolano queste pagine. Perché la 'Medusa', la 'María Celeste', la 'Cymbelina', queste «statue di prua delle navi», non sono per Neruda semplici oggetti, ma creature vive nelle quali si compendia l'esperienza di un'intera vita. Prefazione di Giuseppe Bellini.
EUR 8.08
La memoria della terra. Testo americano a fronte
« Autrice di letteratura nativa e libri per bambini, premiata con prestigiosi riconoscimenti, Joy Harjo si è ormai affermata come una voce potente non solo tra i poeti indianoamericani, ma anche nel più vasto panorama della letteratura americana contemporanea. Nella complessa densità di questa nuova raccolta, che molto ha contribuito a consolidare la sua reputazione di artista e a favorire la nomina di Poet Laureate degli Stati Uniti, il viaggio fisico "in questo paese terrificante di bellezza" conduce il lettore in un percorso ancora più preciso attraverso la storia indiana, dalla nativa Oklahoma all'Alaska, alla California, alle Hawaii, nella stessa infinitezza dello spazio americano, luoghi perduti e sempre ritrovati nel rapporto indistruttibile con la terra, con gli antenati, con una cultura da preservare nella catena generazionale... La musica accompagna questa poesia, una fusione di ritmi e sonorità - stomp dance and songs dei Creek, canti Forty Nine, ninnenanne tradizionali, blues e jazz - fino all'incantatorio battito dei tamburi cerimoniali. Un viaggio dunque anche musicale, e nonostante che Joy Harjo cambi di proposito la citazione al negativo della canzone country di Bob Willis in un momento particolare della sua vita - "non portarmi a...
In mani fidate. Poesie 1981-2020. Testo russo a fronte
«Come altri, in una tradizione riconoscibile, anche Evgenij Michajlovi? Solonovi? potrebbe dichiarare la propria Musa modesta, priva di enfasi, familiare quasi, di certo ostile ai sovrattoni. Eppure, dal maggiore fra i traduttori russi di letteratura e soprattutto di poesia italiana, sarebbe plausibile attendersi citazioni, incursioni nel territorio della nostra cultura (...) Nulla di questo traspare né affatica la poesia meditativa e insieme colloquiale di un tardivo esordiente, che ha quasi atteso di esaurire il proprio debito con la letteratura italiana, per scrivere ora parole proprie sul mondo, su ciò che abbiamo intorno e su ciò di cui la vita ha lasciato tracce (...) La sobria poesia di Evgenij Solonovi? ha il disincanto dell'età, del tempo vissuto, solcata a tratti dal secco lampeggiare che è stato di certa poesia montaliana, così prossima al suo "traduttore giurato", "goffo scassinatore di metafore", screziata da locuzioni familiari, proverbi, prosaismi, allusioni rapidissime alla tradizione letteraria russa...» (Dalla prefazione di Caterina Graziadei)
EUR 16.62