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Catalogo
Mostrati 2001-2020 di 50764 Articoli:
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I dipinti. Le collezioni della Fondazione di Venezia
La collezione d'arte del Novecento, di cui il libro presenta una selezione, è una testimonianza evidente delle scelte strategiche della Cassa di Risparmio di Venezia che, fin dalla sua fondazione nel 1822, ha voluto accompagnare la vita delle città in tutti i suoi eventi. La Fondazione di Venezia, abbandonato definitivamente il proprio legame con la realtà creditizia di origine, ne ha raccolto l'eredità collezionistica, acquistando nel 2000 l'intera collezione per mantenerla nell'ambito locale e per attuare una efficace azione di conservazione e valorizzazione.
EUR 33.25
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Il mercante d'arte è il consigliere del principe
Luciano Pistoi (Roma, 1927 - Santa Maria, Siena, 1995) è stato uno dei più influenti galleristi italiani. Da Torino a Roma, la sua presenza ha caratterizzato quella fase ormai leggendaria dell'arte contemporanea che va dall'Informale alla Transavanguardia, dall'Espressionismo astratto all'Arte povera: Fontana, Burri, Manzoni, Cy Twombly, Pollock, Merz, Paolini, Schifano, Ontani sono soltanto alcuni fra gli artisti sostenuti da Pistoi. Questa lunga intervista, raccolta da Franco Fanelli l'anno prima della scomparsa di Pistoi, è una lucida quanto irriverente analisi dei meccanismi che regolano il funzionamento del sistema del contemporaneo: le gallerie, le aste, i musei, la critica, i collezionisti.
EUR 3.60
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Gaudenzio Ferrari. La crocefissione del Sacro Monte di Varallo
Uno dei maggiori protagonisti del Rinascimento lombardo e piemontese, Gaudenzio Ferrari, è qui studiato nella sua opera più importante e impegnativa: il Sacro Monte di Varallo. La cappella della Crocifissione, che Vittorio Sgarbi ha definito «la cappella Sistina del Piemonte», è il suo massimo capolavoro, inserito nel complesso del Sacro Monte, dove Gaudenzio opera in diversi momenti della sua carriera artistica. Architetto, scultore e pittore, Ferrari ha realizzato sia i dipinti murali che le statue, e probabilmente anche l'architettura. La cappella, che illustra la scena della Crocifissione di Cristo, appare come un singolare teatro sacro, di eccezionale qualità artistica, con sculture a grandezza naturale in terracotta policroma e in legno che raccontano la scena principale e personaggi dipinti sulle pareti che completano la narrazione. Nel volume un gruppo di studiosi affronta da più punti di vista l'esame delle opere d'arte contenute nella cappella e la sua storia, dopo che un restauro pluriennale condotto dall'Istituto Centrale per il Restauro e qui illustrato sinteticamente, ha restituito loro piena leggibilità.
EUR 28.50
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Tesori d'arte del Museo egizio
Questa guida presenta un saggio delle straordinarie collezioni dell'unico Museo, a parte quello del Cairo, dedicato esclusivamente all'arte e alla cultura egizia. La selezione di settanta capolavori fornisce un ampio compendio cronologico, nell'ambito del quale monumenti funerari e votivi, regali e privati, illustrano le evoluzioni stilistiche dell'arte millenaria dell'antico Egitto. Sono presentate molte divinità maggiori e alcune divinità domestiche, insieme a oggetti provenienti da contesti funerari e abitativi. L'intento è quello di offrire una visione esauriente della civiltà egizia, anche attraverso informazioni sulle tecniche, i commerci e gli eventi storici.
EUR 3.80
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Architettura alpina moderna in Piemonte e Valle d'Aosta
Scopo del volume è quello di ricostruire una "mappa" storica e critica delle diverse esperienze architettoniche che hanno interessato le Alpi occidentali italiane nel corso della modernità: l'invenzione del mito alpino tra Sette e Ottocento; la nascita del turismo e dell'idea di architettura alpina; la costruzione di infrastrutture dall'Ottocento alle stagioni d'oro degli anni trenta-cinquanta del Novecento; il turismo di massa e la montagna come bene di consumo, con la parallela dissoluzione delle comunità tradizionali e la messa a punto di un'architettura per il tempo libero; la riscoperta negli anni settanta delle culture locali fino all'attuale fase di trasformazione, in bilico tra valorizzazione e omologazione.
EUR 9.50
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Cavaglieri. Catalogo ragionato dei dipinti: La vita e le opere-Catalogo delle opere. Ediz. illustrata
Protagonista della Secessione di Ca' Pesaro (1909-1913) e di quella romana (1918), Cavaglieri espone alla Biennale di Venezia nel 1912, nel 1924 e nel 1938. Emigrato nel 1925 in Francia dove acquista stima e fama compra il Domaine de Peyloubère, che conserva tuttora la sua collezione privata e i dipinti di arredo della casa. Nel 1953 la Galleria Strozzina di Firenze gli aveva dedicato una grande personale, curata da Ragghianti, e la Quadriennale di Roma un'ampia retrospettiva nel 1972. Sono 1.170 le opere schedate di questo pittore solitario, raffinato e colto, amico di Felice Casorati, lontano tanto dalle accademie quanto dalle avanguardie, che abbandona la pennellata larga e tortuosa per spremere i tubetti di colore direttamente sulla tela in strati densi e grassi: ritratti, modelle, interni riccamente decorati con stoffe e damaschi, arredi cromatici e fastosi, vasi e paraventi di gusto orientale, oggetti da collezione, nature morte, paesaggi. Nel 2007 ricorrono i centoventi anni della nascita dell'artista, che Rovigo (città dove Cavaglieri nacque) ricorderà con una grande mostra antologica curata da Vittorio Sgarbi.
EUR 100.00
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Tra utopia e ruggine. Paesaggi dell'ingegneria dal Settecento a oggi
"Il timore più grande suggerito dal paesaggio tecnologico contemporaneo è quello di una morte dell'umanità proprio in mezzo ai segni più tangibili del suo trionfo sulla natura". L'epoca eroica dei primi "ingegneri moderni" del Settecento e il loro difficile affiancamento dalle affascinanti pesantezze della cultura architettonica. I turbamenti e le contraddittorie utopie tecnologiche degli ingegneri sansimoniani. Il paesaggio post-industriale come scenario di ansie e angosce, in un mondo ormai troppo piccolo. Una raccolta di scritti di Antoine Picon, uno dei massimi studiosi di storia delle tecniche e delle culture professionali dell'ingegnere e dell'architetto.
EUR 17.10
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Palazzo Madama. Museo Civico d'Arte Antica
Sintesi perfetta di duemila anni di storia di Torino, dall'età romana all'epoca barocca, Palazzo Madama è situato nel cuore della città ed è sede del Museo Civico d'Arte Antica. Dopo anni di restauri riapre al pubblico esponendo le sue straordinarie collezioni medioevali e di arti decorative, ma anche i sontuosi apparati decorativi in stucco e ad affresco, in legno intagliato e dorato. Tra le opere più importanti conservate vi sono il coro ligneo dell'abbazia di Staffarda, le sculture gotiche in legno, il celebre "Ritratto d'uomo" di Antonello da Messina, la quadreria con i ritratti della Corte sabauda, mobili e arredi barocchi italiani e francesi, tessuti e pizzi, oreficerie e metalli, e lo straordinario nucleo di vetri dorati, dipinti e graffiti.
EUR 6.00
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Un grattacielo per la Spina
Il volume raccoglie i progetti per il nuovo Centro Direzionale della Banca Intesasanpaolo a Torino: a partire da un approfondito inquadramento sul contesto urbano del nuovo grattacielo, viene illustrato in particolare il progetto firmato dal Renzo Piano Building Workshop, scelto dalla giuria e destinato a essere realizzato.
EUR 34.20
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Parodie del design. Scritti critici e polemici
La parola "parodie" vuole intendere, in positivo, la necessità di ridurre e smitizzare il design riportandolo a quanto detta il buonsenso e, in negativo, l'indicazione di molte minuzie, dettagli e futilità proprie della letteratura sul design. Infatti il testo mette in dubbio il neoconformismo di tale letteratura e dei relativi miti: il design che salva il mondo; l'informazione come "materia prima" dell'architettura e del design; le responsabilità ecologiche dei progettisti; il sonno e i sogni della ragione; il design dei servizi e tante altre cose divertenti che rischiano di realizzare il paradosso per cui il nuovo non è così nuovo come appare l'usato. Soprattutto la letteratura sul design e i suoi luoghi comuni sono infatti il bersaglio dei rilievi critici di Renato De Fusco, storico dell'architettura e del design, a cominciare dalle cose che lui stesso ha scritto in altre occasioni.
EUR 4.80
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Dopo il sogno. Architettura e città nell'America di oggi
Diane Ghirardo propone un'analisi appassionata e impietosa dei rapporti che legano architettura, città e società americane tra la fine del XX e gli inizi del nostro secolo. Le costruzioni delle "acropoli" losangeliane, le opere e le retoriche di architetti come Richard Meier o Peter Eisenman sono discusse e valutate in rapporto ai bisogni dei cittadini e alle esigenze concrete delle comunità urbane, rifuggendo alle astrazioni teoriche o ai processi mediatici con cui questi e altri maîtres à penser spesso finiscono soltanto con il legittimare le strategie economiche e d'immagine dei loro committenti. In altre pagine, l'autrice si allontana dai riflettori, per ripercorrere gli spazi desertici del Sud-Ovest americano alla ricerca di un'architettura lontana dalle seduzioni dello star system (ma "a Houston si costruivano case in metallo molto tempo prima che Frank Gehry rivestisse di metallo galvanizzato la propria abitazione privata di Santa Monica"). Uno scritto fondamentale è dedicato al Pueblo di Los Angeles, emblema tutt'altro che rassicurante del "melting pot": piuttosto, un luogo di forti identità latinoamericane, sistematicamente osteggiate e falsificate dall'establishment losangeleno, attraverso una trasformazione forzata in "folklore".
EUR 7.20
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Il palazzo Madama
Nel cuore della città, Palazzo Madama rappresenta una sintesi perfetta di duemila anni di storia di Torino. Sorto nel I secolo d.C. come una delle porte: di accesso alla città, ha assunto la forma del castello nel corso del Medioevo, fino a trasformarsi in sontuosa residenza barocca nel 1637, quando Maria Cristina di Francia riuscì a sottrarsi alle insidie della Corte trovando rifugio tra le sue mura. La magnificenza architettonica e lo splendore decorativo raggiunsero finalmente il culmine nel corso del XVIII secolo, quando lo status regale acquisito da Vittorio Amedeo II rese necessari i lavori di ammodernamento, magistralmente coronati dalla sontuosa facciata e dal grandioso Scalone di Filippo Juvarra, destinato a diventare una delle più ammirate invenzioni del Barocco europeo. Grazie alla fase di riscoperta e restauro iniziata nel corso del XX secolo e culminai nel 2006 con la riapertura del Museo Civico d'Arte Antica, già fondato nel 1934, Palazzo Madama può nuovamente risplendere in tutta la sua bellezza fra i gioielli architettonici del Piemonte. Dal Lapidario Medievale al prezioso cofano duecentesco del cardinale Guala Bicchieri, dalle opere di Spanzotti al celebre "Ritratto d'uomo" di Antonello da Messina, dalla pittura seicentesca di...
Antichi marmi e nuove tecnologie. Ediz. illustrata
Gli sviluppi recenti della diagnostica fisica e dell'informatica consentono applicazioni una volta impensabili nel campo della conservazione delle opere d'arte. È il caso di una lapide ebraica marmorea del Rinascimento che, in parte riutilizzata per un'insegna funeraria cristiana, oggi è smembrata in due parti: una conservata presso il Museo Civico Medievale di Bologna e l'altra nel cimitero monumentale della Certosa. Le più moderne tecnologie, dalla scansione laser alla tomografia Compton, rendono oggi possibile una ricostruzione virtuale di questa lapide per ripercorrerne le vicende conservative, insieme a una capillare indagine sulla presenza ebraica a Bologna.
EUR 7.60
Il castello di Agliè
Ideato nel XVII secolo, l'imponente impianto planimetrico di matrice francese viene infatti abbellito nel corso del Settecento grazie all'intervento di Birago di Borgaro e alla realizzazione dei giardini e del parco ornato di fontane e giochi d'acqua. Il risultato è un edificio dalla sontuosa grandezza, degno del rango di reggia sabauda. Complesso fortificato, castello ducale, Residenza Sabauda, reale villeggiatura, deposito e infine museo, il Castello di Agliè ha alle spalle un vissuto di quasi quattrocento anni raccontato dalla varietà dei suoi stili e dalle storie di committenti, artisti e architetti che legarono il loro nome con il suo. Oltrepassati gli scenografici esterni, il castello custodisce al suo interno un prezioso quanto originale patrimonio di arredi e collezioni; i singoli capolavori d'arte, gli apparati decorativi, le sorprendenti raccolte ornitologiche e orientali, fino agli ambienti d'epoca conservati nella loro interezza sono una testimonianza preziosa per ricostruire il quadro della vita e della cultura di una vasta porzione di storia. Dai fastosi saloni ai preziosi appartamenti, dalle stanze più note ai locali di recente riapertura al pubblico, dall'eleganza dell'edificio alle meraviglie del parco, un percorso che si addentra nel cuore del Castello di Agliè e svela...
Ghiotti. Esprit de géométrie. Ediz. italiana e inglese
Libro edito in occasione della mostra di otto sculture del torinese Massimo Ghiotti, sette collocate nel cortile del Rettorato dell'Ateneo, un dialogo con l'architettura tardo barocca di Juvarra, l'ottava nella vicina Piazza Castello. Maurizio Calvesi racconta l'arte di Ghiotti tra geometria ed epica del metallo: "veramente assistiamo in questo teatro dei congegni ai drammi e alle fantasie del metallo, o come alle proiezioni fatte manifeste di un suo segreto, seducente immaginario di azioni e di vita, di contrasti e di attrazioni, aventi per parametri la tensione, l'equilibrio, la forza, la misura, la geometria, l'impulso, la pressione. Una disumana ma tesa idealità presiede alle loro messe in scena. È quanto di più inedito e originale abbia proposto la scultura degli ultimi decenni; ed anche di avvincente, una scultura capace di imporre il vigore dei propri volumi senza rinunciare al rigore e persine alla succinta eleganza dei profili". Un'accurata selezione di testi critici e una scheda biografica dell'artista completano il volume bilingue, in italiano e inglese.
EUR 10.00
La collezione Croff della Fondazione Guelpa di Ivrea
È il catalogo dell'importante collezione d'arte dell'industriale milanese Abdone Croff (1893-1946), oggi donata al Museo Civico di Ivrea (Torino). Comprende una cinquantina di dipinti e disegni, fra i quali alcuni capolavori di Giovanni del Biondo, Neri di Bicci, Bergognone, Annibale Carracci, Giuseppe Palizzi, Filadelfo Simi, Pietro Annigoni, Xavier e Antonio Bueno, Giorgio de Chirico. L'archivio conserva una ricca documentazione su queste opere (carteggi con artisti, antiquari ed esperti), poiché Croff intrattenne stretti rapporti di amicizia con Pietro Annigoni, Antonio Bueno e Giorgio de Chirico, mentre per la ricerca di dipinti si avvalse di storici dell'arte come Adolfo Venturi e Bernard Berenson, nonché dei migliori antiquari e di famose case d'aste.
EUR 37.05
Design e industria in Piemonte
Cultura industriale e design si intrecciano nel territorio piemontese definendo una identità spesso peculiare del prodotto locale. Il libro ripercorre storie note e meno note di oggetti e avventure imprenditoriali, specchio di un territorio in cui gli stimoli creativi del design appaiono a uno stesso tempo come milieu progettuale e produttivo a forte vocazione industriale e occasione di sperimentazione. Un fenomeno che ha interessato la regione in modo non lineare, espressione di grandi gruppi industriali e piccoli clan di sperimentatori, con forti concentrazioni territoriali come i distretti, ma anche figure e aziende isolate.
EUR 4.00
Cremonini. 1945-1950. Gli anni di Brera-Les années de Brera. Catalogo della mostra (Legnano, 3 maggio-6 luglio 2008)
Il volume è il catalogo della mostra di Legnano (Palazzo Leone da Perego, 3 maggio - 6 luglio 2008). Curata da Flavio Arensi e Alberto Buffetti, l'esposizione indaga gli anni di formazione del maestro Leonardo Cremonini, tra il 1945 e il 1950, spesi nelle aule dell'Accademia di Brera a Milano. Dai ritratti famigliari, agli studi di figura e natura morta, per finire con i panorami del lago di Como e della laguna veneziana, il volume propone un centinaio di opere inedite dell'artista bolognese, nel suggestivo sviluppo di una pittura presto autonoma ed espressivamente innovativa.
EUR 23.75
Guida al museo archeologico di Legnano
Le Raccolte Archeologiche del Museo Civico di Legnano nascono come risultato dell'assidua ricerca condotta dall'ingegner Guido Sutermeister negli anni tra il 1925 e il 1964. L'opera di Sutermeister non si limitò alla tutela del materiale archeologico, ma riguardò anche la conservazione delle memorie storiche ed artistiche del territorio che diversamente sarebbero andate perdute Da segnalare tra gli importanti reperti archeologici, il trittico di Gaetano Previati dedicato alla battaglia di Legnano e gli acquarelli di Giuseppe Pirovano. L'edificio che ospita il museo, costruito nel 1928, riprende la dimora quattrocentesca di una delle nobili famiglie della zona, i Lampugnani. Il palazzo originale è stato demolito nel 1927, per la costruzione del Museo Civico furono utilizzati i resti originali del palazzo, recuperati durante la demolizione: soffitti lignei a cassettone, colonne, camini. L'atto costitutivo del Museo Civico si data al 1929; da allora le raccolte archeologiche si sono ampliate, con successive acquisizioni per donazioni private e scavi sistematici ad opera della Soprintendenza Archeologica della Lombardia.
EUR 14.25
Il Museo egizio
"La strada per Menfi e Tebe passa per Torino". Con questa frase il noto "decifratore di geroglifici" Jean-Francois Champollion, chiamato a Torino nel 1824 per catalogare il primo nucleo di reperti della Collezione Drovetti, saluta la fortunata nascita del Museo Egizio di Torino, riconoscendogli lo straordinario primato di essere l'unica istituzione mussale al mondo situata al di fuori dell'Egitto dedicata esclusivamente all'arte e alla cultura egizie. Oggi, a distanza di quasi due secoli, la collezione del Museo delle Antichità Egizie di Torino, seconda solo a quella del Museo del Cairo, continua a incantare i visitatori di ogni età con il fascino di un ricchissimo Statuario, delle importanti raccolte di papiri e delle numerose ed esclusive testimonianze sulla vita quotidiana degli antichi Egizi. Nato dal nucleo di 5.268 reperti, tra cui statue, papiri, stele, sarcofagi, mummie, bronzi, amuleti e oggetti di vita quotidiana, venduto nel 1824 dal piemontese Bernardino Drovetti a Carlo Felice di Savoia, il Museo Egizio viene fin da subito allestito nel seicentesco palazzo guariniano di via Accademia delle Scienze. Arricchitosi negli anni grazie agli scavi, agli acquisti, alle donazioni e all'intraprendenza dei tanti appassionati direttori ed egittologi che hanno contribuito alla...