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Mostrati 1941-1960 di 50764 Articoli:
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La felicità della democrazia. Un dialogo
Pensi davvero che ci sia da temere per la democrazia, anche solo come forma politica? Non ti pare che ormai, nel mondo occidentale, nessuno oserebbe proclamarsi antidemocratico? Perfino i dittatori, quando prendono il potere, sciolgono il Parlamento e sospendono i diritti, dicono di farlo per restaurare la 'Vera democrazia'. La democrazia è l'ideale del nostro tempo. Ma la democrazia è un sistema di governo molto compiacente. Può ospitare tante cose, senza abbandonare il suo nome. C'è da preoccuparsi perciò della sua salute, cioè della sua efficacia, che è poi la sua capacità di mantenere le promesse. Non è strano infatti che alla massima estensione spaziale della democrazia corrisponda un'insicurezza, anzi uno scetticismo crescente, diffuso e diffusivo nei suoi confronti? Il disincanto democratico, si sta diffondendo sempre di più, non tra chi appartiene ai giri del potere, ma tra chi ne è escluso. E il segno che la democrazia, come ideale politico si sta appannando, anzi, sta facendo una semi-rotazione: dal basso all'alto. Ma se chi ne ha più bisogno rinuncia alla democrazia come ambito di libertà nel quale è possibile l'emancipazione, il cambiamento, la semplice affermazione di diritti, allora la democrazia è mutilata,...
Poteri selvaggi. La crisi della democrazia italiana
I poteri, lasciati senza limiti e controlli, tendono a concentrarsi e ad accumularsi in forme assolute: a tramutarsi, in assenza di regole, in poteri selvaggi. Di qui la necessità non solo di difendere, ma anche di ripensare e rifondare il sistema delle garanzie. Solo un rafforzamento della democrazia costituzionale, attraverso l'introduzione di nuove e specifiche garanzie dei diritti politici e della democrazia rappresentativa, consente infatti di salvaguardare e di rifondare sia l'una che l'altra. L'idea elementare che il consenso popolare sia la sola fonte di legittimazione del potere politico mina alla radice l'intero edificio della democrazia costituzionale. Ne derivano insofferenza per il pluralismo politico e istituzionale; svalutazione delle regole; attacchi alla separazione dei poteri, alle istituzioni di garanzia, all'opposizione parlamentare, al sindacato e alla libera stampa; in una parola, rifiuto del paradigma dello Stato costituzionale di diritto quale sistema di vincoli legali imposti a qualunque potere.
EUR 13.30
World history. Le nuove rotte della storia
Varcare i limiti dell'orizzonte nazionale e muoversi in una dimensione trans-regionale, privilegiare i fenomeni nei quali si esprime l'interazione attiva tra le diverse culture e liberarsi, così, dal pregiudizio eurocentrico: sono questi, in sintesi, i presupposti della sfida che la world history propone alla storiografia dei giorni nostri. Questo saggio ricostruisce la genesi e l'evoluzione di questa prospettiva di analisi e mostra come, pur mantenendo una certa linea di continuità con i motivi ispiratori della vecchia storia universale, essa se ne differenzi in molti aspetti determinanti. I più significativi percorsi di ricerca che la contraddistinguono, dallo studio delle migrazioni e delle diaspore a quello degli incontri culturali e delle reti transnazionali economiche e sociali, accordano infatti un inedito rilievo agli spazi fluidi e dinamici dell'esperienza storica, dominati da fenomeni come il movimento, il meticciato, la connessione, che sono alle origini del nostro presente globale. L'ampliamento di orizzonti impone di ripensare radicalmente la narrazione eurocentrica, così come le categorie di stato e di nazione che la sostanziano. Oltre a illustrarne le potenzialità innovative, il volume si interroga però anche sulle ambivalenze che percorrono la world e la global history, e che si rivelano, in...
Il limite. Etica e politica nelle lettere di Famiglia Cristiana
Pagano sempre i più deboli. Per gli italiani è tempo di tirare la cinghia. Ma non per tutti. Per alcuni i sacrifici si coniugano al presente. Per la 'casta' al futuro. Eppure, in tempi di 'lacrime e sangue', l'esempio deve venire dall'alto. Non solo a parole. Urge davvero una nuova classe di politici. La politica è prigioniera di se stessa. Accecata da questioni private più che pubbliche. Il Paese è sfilacciato, sempre meno coeso. E non crede più a ricette magiche. Così come il 'bene comune' è uscito di scena: espressione desueta. Il male ha tracimato e colpito l'intera società. Il Paese naviga a vista. Senza prospettive e futuro. Ha smarrito la rotta. E, ancor più grave, l'etica pubblica. Così, la politica è solo 'affare'. Spesso, vero 'malaffare'. Anche la capacità di distinguere tra bene e male affoga nel 'relativismo'. Si diffonde una 'morale fai da te', pericoloso abbassamento della soglia etica. Con valori 'alla carta', variabili e selezionagli. A convenienza o secondo i sondaggi, a base di maggioranza. E la Tv avvelena l'anima del Paese, imponendo nuovi idoli. Successo in cima a tutto. Assieme ai soldi, da fare in qualsiasi modo. Illusi...
Il capitalismo ibrido. Saggio sul mondo multipolare
Che genere di capitalismo si sta profilando all'orizzonte dopo i mutamenti di scenario e di prospettiva avvenuti nel primo decennio del nuovo secolo? La devastante crisi esplosa fra il 2007 e il 2008 ha segnato l'eclisse del turbocapitalismo, di un capitalismo eminentemente speculativo, sempre più separato dalla produzione e dal lavoro, volto a produrre denaro mediante denaro, che aveva avuto per epicentro gli Stati Uniti. Ma è tramontato nel frattempo anche il capitalismo di matrice keynesiana, quello dell'economia sociale di mercato, che dal secondo dopoguerra aveva assunto per luogo d'elezione l'Europa occidentale. Sarà dunque la Cina, la nuova potenza emergente, a imporsi in base a un modello di sviluppo non ancora definibile esattamente, che combina insieme i postulati di Adam Smith, Karl Marx e Confucio? Valerio Castronovo effettua una ricognizione a tutto campo, lungo i molteplici spazi e percorsi dell'economia globale, per individuare alcune forme incipienti di un neo-capitalismo che non ha più nulla a che vedere con quello novecentesco anche se ne reca alcune tracce. Che sia l'India o il Brasile, l'Australia o il Sudafrica, nuovi protagonisti si sono affacciati sulla scena mondiale, con propri modelli di sviluppo.
EUR 11.40
Le donne sono umane?
Se noi donne fossimo umane, saremmo trasportate come merce pronta a essere venduta dalla Thailandia al bordelli di New York? Saremmo date in sposa ai sacerdoti, in cambio di denaro per espiare i peccati della nostra famiglia, o per migliorare le prospettive terrene della nostra famiglia? Ci sarebbe impedito di imparare a leggere e a scrivere? Avremmo così poca voce in capitolo nelle deliberazioni pubbliche e nel governo del paesi in cui viviamo? Saremmo sessualmente molestate all'interno delle nostre famiglie? Saremmo stuprate durante i genocidi per terrorizzare, espellere e distruggere le nostre comunità etniche, o stuprate durante la guerra non dichiarata che si svolge ogni giorno e in ogni paese del mondo nel cosiddetto tempo di pace? E, se fossimo umane, e queste cose accadessero, non ci sarebbe nulla da fare in proposito?": Catharine A. MacKinnon non ha dubbi, quel che accade alle donne ha poco a che fare con i diritti umani e c'è ancora moltissimo da fare, perché nonostante i buoni propositi e le normative, la società resta sessista e a molte, troppe donne è negata la dignità oltre che l'eguaglianza. MacKinnon, avvocatessa e ordinaria di Diritto alla University of Michigan...
La filiera del bosco-legno-arredamento. Scenari di un sistema integrato e sostenibile
Il volume è dedicato all'analisi delle peculiarità e delle potenzialità dell'industria del legno in Italia, intesa come uno dei pochi attori in grado di integrare il sistema industriale con quello energetico e ambientale. Nell'ultimo decennio, con l'intensificarsi del fenomeno della globalizzazione, hanno infatti assunto una crescente importanza le sfide legate alle materie prime, all'energia e all'ambiente. Tali sfide, se da un lato hanno valenza globale, e interessano l'economia complessiva di un Paese, dall'altro rivestono cruciale importanza per la competitivita dell'industria del legno, in un'ottica oramai condivisa di sviluppo sostenibile. All'interno di un quadro complesso di relazioni tra settori, interni ed esterni al sistema, e considerando gli aspetti economici, tecnologici e ambientali collegati alle straordinarie caratteristiche del legno come materia prima, la scelta adottata è quella di sviluppare l'analisi in ottica di filiera nel senso più ampio del termine: Bosco-Legno-Arredamento. L'analisi del sistema forestale italiano si rende infatti necessaria, date le evidenti connessioni con il reperimento della materia prima indispensabile per l'attività produttiva dell'industria in esame. Prefazione di Giancarlo Galan, Premessa di Enrico Borghi, Rosario Messina, Roberta Nicastro.
EUR 19.00
Neuroetica. La nuova sfida delle neuroscienze
La neuroetica è l'ultima frontiera delle neuroscienze: un campo d'indagine legato agli attuali progressi delle conoscenze neuropsicobiologiche e al complesso delle loro implicazioni etiche, legali e sociali. Il termine racchiude in sé due significati: da un lato, 'etica delle neuroscienze', cioè la riflessione filosofica che riguarda il trattamento, il potenziamento e la manipolazione del cervello umano; dall'altro, 'neuroscienze dell'etica', vale a dire la possibilità di analizzare come il cervello prende decisioni, qual è la neurobiologia, ossia i fenomeni biologici del sistema nervoso che attengono alla 'credenza' e in cosa consiste il substrato neuronale della rappresentazione dei valori e della fede stessa. Questo è il primo volume della serie "I nodi della medicina", dedicata ai temi cruciali della medicina di oggi, che si colloca all'interno della collana "Storia della medicina e della sanità" per sottolineare come la prospettiva storica sia una premessa indispensabile per la corretta comprensione delle tematiche dibattute e per l'esatto inquadramento delle diverse prospettive di analisi dei problemi. Essa nasce principalmente con l'intento di fornire adeguati strumenti critici di discussione e per consentire un confronto aperto e articolato in una prospettiva interdisciplinare.
EUR 19.00
Per una buona ragione
"La crisi del sistema democratico è oggi il terreno della battaglia politica. La nostra buona ragione risiede in una visione umanistica, capace di tenere insieme il concetto di democrazia con quello di uguaglianza". Pierluigi Bersani parla per la prima volta in un libro dell'Italia e del Partito Democratico nel tempo della crisi economica e dei grandi mutamenti indotti dal mercato globale. Affronta gli errori del centrosinistra, l'involuzione plebiscitaria della Seconda Repubblica e gli squilibri sociali del Paese. Per promuovere una nuova crescita e un impegno costituente propone l'"unità delle forze della ricostruzione". È il manifesto politico, culturale e civile del leader del Pd.
EUR 11.40
Noi domani. Un viaggio nella scuola multiculturale
"Dai nostri bambini impariamo moltissime cose. E quante altre potremmo impararne, da tutti i bambini del mondo. Ora che i nostri bambini vanno a scuola con bambini di ogni parte del mondo, è tempo di tornare tra i banchi anche per noi. Grazie a questo libro appassionato e ricco di esperienze preziose possiamo farlo. Giuseppe Culicchia Vinicio Ongini va al concreto e viaggia attraverso le scuole italiane documentando difficoltà e scacchi della scuola multiculturale. Chi, dall'informazione corrente, è frastornato da notizie di casi di xenofobia farebbe bene a seguirlo nel suo viaggio, a leggere i suoi concreti e suggestivi 'casi di studio'. Se un rimprovero si può muovere alla nostra scuola è che non sempre essa è ben consapevole di quanto ha fatto, sa fare e fa per l'intero Paese. Il libro di Ongini, tra gli altri meriti, può essere d'aiuto, può stimolare il giusto orgoglio della nostra scuola pubblica." (Dalla Prefazione di Tullio De Mauro). Cosa si guadagna, se si guadagna, con gli alunni stranieri a scuola? Vinicio Ongini fa parlare i protagonisti della scuola italiana multiculturale: bambini e insegnanti, studenti, presidi, genitori, ma anche il gelataio del quartiere e il sindaco...
Introduzione alla semiotica del testo
Oggetto di studio della semiotica è il testo, sia esso un racconto o un quadro, una fotografia o uno spot, un centro commerciale, un'intera città, ma anche una conversazione fra amici o una pratica rituale. Preoccupandosi di rintracciare le forme mediante cui le culture umane si dotano di un senso umano e sociale, la semiotica descrive testi, analizzandone i modi di funzionamento, le strategie di costituzione e di dissoluzione, le stratificazioni, le trasformazioni, le procedure di traduzione in testi ulteriori. Così facendo, essa si propone come uno sguardo critico nei confronti della società e della cultura, come analisi, interpretazione e vantazione di tutto ciò che ci circonda. Gianfranco Marrone introduce ai principali modelli d'analisi semiotica dei testi, mostrando con semplicità e chiarezza il loro uso con una serie di esempi a vasto raggio.
EUR 12.35
Dopo il primato. La letteratura francese dal 1968 a oggi
Fino a non molti decenni fa il francese era per eccellenza la "lingua della letteratura" e la Francia il "Paese della letteratura", la patria spirituale che accoglieva a braccia aperte gli scrittori stranieri in esilio o anche solo in cerca di consacrazione. Quel primato oggi ha ceduto. Paolo Zanotti traccia una mappatura della cultura francese nel periodo della sua perdita di egemonia Introduce a quegli scrittori che, esorditi dopo il 1968, non attirano più l'interesse del mondo e spesso partono svantaggiati rispetto a un qualunque anglofono o ispanofono. Il pregiudizio è che si tratti di libri pieni di intellettualismo, formalismo e scarsa "narratività". Molto spesso si tratta invece di testi scritti semplicemente in maniera diversa dai modelli stilistici più diffusi. Il volume si concentra su autori come Georges Perec e Michel Tournier, Jean-Patrick Manchette e Bernard-Marie Koltès, Annie Ernaux e Jean Echenoz, Agota Kristof e Jean-Philippe Toussaint, Emmanuel Carrère e Michel Houellebecq, senza dimenticare però anche il mondo delle letterature francofone, la ricca tradizione dei gialli e il fenomeno tutto francese dei saggisti che, da Derrida a Jean-Luc Nancy, vogliono essere scrittori prima ancora che intellettuali.
EUR 26.60
La mutazione individualista. Gli italiani e la televisione 1954-2011
Molto più di tutti gli altri media che l'hanno preceduta nella storia (stampa, radio, cinema) la televisione suscita mitologie e denunce, entusiasmo e demonizzazione, assuefazione e ripulsa. Secondo il Censis l'Italia di oggi appare una società frammentata e confusa, priva di punti di riferimento forti e stabili, dove la televisione domina largamente i consumi culturali. Quasi il 70% dei cittadini le si affida (in particolare ai telegiornali) per formare le proprie scelte di voto. Giovanni Gozzini ripercorre le tappe principali dell'uso della tv da parte degli italiani. Dalla televisione top-down, pedagogica e autoreferenziale di Ettore Bernabei a una televisione bottom-up, bidirezionale che - lungo un percorso che va da trasmissioni come "Portobello" (1977) fino al "Grande Fratello" (2000) - mette in scena, celebra e mitizza l'italiano medio. Senza contare le reti private commerciali. La tesi di Giovanni Gozzini è che la tv più che determinare il mutamento ha rispecchiato, catalizzato e amplificato la 'rivoluzione individualista' esplosa negli anni '80 e celebrata dalla permanenza di Berlusconi sulla scena politica. Nonostante la televisione funzioni dappertutto nel mondo come in Italia, solo da noi è diventata soggetto politico. Così, frammentata e individualista, l'Italia sopravviverà anche dopo...
Pensare la sinistra. Tra equità e libertà
"Oggi più che nel passato, solidarietà, uguaglianza, lavoro sono obiettivi dai significati incerti, non conciliabili con la prassi e l'azione politica. L'immigrazione, la concorrenza internazionale, la necessità di accrescere il capitale umano e di migliorare la qualità delle istituzioni mettono quotidianamente i governi, i sindacati e i partiti di fronte a scelte difficili, spesso scambiate come compromessi necessari, ma in contraddizione con l'ideale 'vero' della sinistra, uno Stato ideale in cui esiste allo stesso tempo il massimo di equità e il massimo di benessere sociale. Le idee di giustizia e di equità devono rimanere le motivazioni fondamentali delle proposte e dei programmi della sinistra, pur sapendo che saremo sempre di fronte a scelte difficili e rinunce necessarie. Lo scopo di una sinistra moderna dovrebbe essere quello di uscire dalla perenne frustrazione di chi aspira a governare sulla base di obiettivi irrealizzabili per poi trovarsi, nel governo, a dover realizzare obiettivi pratici, senza riuscire a spiegare il nesso tra i primi e i secondi."
EUR 17.10
Anche voi foste stranieri. L'immigrazione, la Chiesa e la società italiana
L'immigrazione costituisce una risorsa preziosa per l'Italia: in questo libro troviamo tutte le cifre del contributo al benessere del Paese. E le tante storie del lavoro di persone che occupano i più diversi settori produttivi. Ma anche tante storie di sfruttamento, emarginazione e discriminazione. Purtroppo alimentate da prese di posizione di una parte della classe politica: la Lega ma anche a volte lo stesso Presidente del Consiglio Berlusconi. Contro questa ondata xenofoba, don Sciortino ha condotto negli ultimi anni una vibrante e argomentata campagna di opinione sul settimanale che dirige. Campagna che ha provocato accese discussioni e attacchi anche violenti, per il modo chiaro e netto in cui Sciortino ha affrontato il tema. Come fa anche in questo libro, ricco di storie e personaggi, che documenta l'intero spettro delle posizioni assunte dalla Chiesa, da quelle del Papa agli interventi dei missionari.
EUR 3.60
Storia della camorra
Assurta agli onori della gloria mediatica con Roberto Saviano, soffusa di racconti e leggende sulle sue origini, a distanza di più di un secolo dalla sua nascita nei vicoli di Napoli la camorra non è mai stata studiata nel suo percorso. Questo è il primo tentativo di stilare una sua storia complessiva da inizio Ottocento fino ai giorni nostri, di seguirne i costumi, le regole, la mentalità, gli affari, gli intrecci con la politica e con le altre organizzazioni criminali, fino a tessere quella rete che oggi gestisce un enorme patrimonio e investe nei settori più redditizi dell'economia e della finanza. Dal tempo dei Borboni, quando inizia la sua attività delinquenziale e si da un'organizzazione, l'onorata società gestisce le estorsioni su quasi tutte le attività produttive, i mercati, le case da gioco, la prostituzione. La storia sembra scivolarle addosso, nonostante le repressioni postunitarie e l'impegno dei grandi intellettuali che hanno lottato per portare la questione meridionale al centro dell'interesse del nuovo Stato unitario, nonostante ogni tentativo di farle terra bruciata attorno. Nel corso degli anni non cessa di evolversi tra corruzione e clientele, accaparrando nuovi spazi di azione e nuove forme ben più...
Il maestro il terrorista il terrone
Il controllo della mente. Scienza ed etica della neuromodulazione cerebrale
Le tecniche di stimolazione cerebrale profonda (Deep Brain Simulation) hanno sostituito, in ambito neurochirurgico, i metodi di ablazione precedentemente utilizzati nel trattamento dei disturbi del movimento. Accanto alle iniziali applicazioni (morbo di Parkinson, sindrome di Tourette) si sono aggiunte ora nuove indicazioni: epilessia, cefalea a grappolo, disturbi psichici (sindrome ossessivo-compulsiva, psicosi farmaco-resistenti, gravi depressioni) e disturbi della condotta alimentare (obesità, anoressia). Questo impone nuove riflessioni: stabilire se e come procedere sul piano scientifico (trials clinici), definire norme di tutela per i pazienti e metodologia di condotta degli operatori, puntualizzare i problemi giuridici ed etici sulla liceità di questi interventi che portano a un controllo che attraverso la "manipolazione" del cervello è in grado di influenzare anche la mente. Il volume indaga, in chiave interdisciplinare, gli aspetti scientifici ed etici della neuromodulazione cerebrale profonda. Presentazione di Giuseppe Banfi.
EUR 19.00
Cose da non credere. Il senso comune alla prova dei numeri
"Non ci sono più le famiglie di una volta"; "Stiamo diventando sempre più vecchi: ci aspetta un futuro di povertà"; "Gli italiani non vogliono più avere bambini"; "L'unico investimento sicuro è il mattone"; "Nel nostro paese ci sono troppi immigrati": sono alcuni dei luoghi comuni che ascoltiamo ogni giorno. Luoghi comuni basati su paure e incertezze per le possibili conseguenze di alc cambiamenti della nostra società, fra cui la sempre maggiore longevità e l'aumento delle migrazioni globali. Nel clima di vera e propria rivoluzione demografica che sta toccando tutti i momenti cardine della vita degli italiani, la prima sfida che bisogna affrontare è alle mentalità individuali. Gianpiero Dalla Zuanna e Guglielmo Weber smontano pregiudizi e descrizioni sommarie per comprendere cosa sta veramente accadendo nel nostro paese e restituire un'immagine dell'Italia fondata su numeri e dati reali perché "il senso comune si nutre di miti, il buon senso di fatti".
EUR 4.80
Rapporto sulla scuola in Italia 2011
Fra le famiglie e l'opinione pubblica, la scuola media si è guadagnata la fama di anello debole del sistema d'istruzione italiano. Anche i confronti internazionali la vedono penalizzata sul fronte della qualità degli apprendimenti. Che cosa c'è di vero e perché? Il Rapporto sulla scuola in Italia 2011 affronta in profondità i nodi critici (insegnanti, studenti, risorse educative e organizzative) della secondaria di primo grado, andando alla ricerca delle ragioni del suo malessere e interrogandosi sul senso della sua 'missione' presente. Se, infatti, negli anni Sessanta e Settanta la scuola media è servita a garantire l'originario obiettivo di fare crescere la scolarità italiana, attraverso il completamento dell'obbligo, oggi è una terra di mezzo, che non riesce a dare a tutti i ragazzi le stesse possibilità di successo negli apprendimenti. Come i due precedenti Rapporti, la ricerca si è avvalsa dei contributi multidisciplinari di un'equipe di esperti e nelle sue conclusioni offre indicazioni di policy per un rinnovamento della scuola media italiana nel segno di una maggiore equità ed efficacia.
EUR 19.00