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Mostrati 1901-1920 di 50764 Articoli:
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Lezioni sul Novecento
"Ci sentiamo sollecitati a verificare nel passato le condizioni del processo che hanno condotto ai mutamenti attuali nel rapporto tra individui e politica. E in questo modo che i vecchi e i nuovi temi si saldano; perché la storia, in fondo, è la visione in cui tutto si tiene". Dall'impatto delle grandi rivoluzioni all'avvento della società di massa, dal peso del revisionismo storico alle dinamiche di costruzione delle nazioni, dalle culture politiche dell'età contemporanea alle fratture del lungo dopoguerra europeo: in queste pagine un maestro della storiografia ci consegna un racconto limpido dei temi e delle dinamiche della società dei nostri anni, tra avanzamenti e battute d'arresto, nuove conquiste e antichi limiti.
EUR 11.40
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Giustizia. La parola ai magistrati
Prendiamo una parola a caso, prescrizione: "accade che tale termine (indicativo dell'estinzione di un reato per decorso del tempo) venga sempre più spesso considerato sinonimo di 'assoluzione' (cioè di esclusione della responsabilità o, addirittura, del reato) e che su questa confusione si giochino le aperture dei telegiornali di maggior ascolto e il compiacimento di politici di primo piano, finalmente appagati nel vedere giudizialmente certificata la propria illibatezza. Il peso della parola deformata è, in questo caso, decisivo". È un esempio come altri dell'uso disinvolto e ingannevole di una parola della giustizia, di cui si è smarrito il senso e che è stata impudicamente strumentalizzata. Nell'opinione pubblica spesso a prevalere sono la cattiva informazione, l'equivoco e il vero e proprio errore. In queste pagine, sedici magistrati offrono un vocabolario di base per capire cos'è concretamente la giustizia e come funziona. Un'agile cassetta degli attrezzi per muoversi fra norme, leggi e codici. "È un'operazione di chiarezza e di trasparenza. Anche per evitare che un uso deviato delle parole riproponga scenari oscuri, già conosciuti dalla storia".
EUR 15.20
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Diritto e conflitti. Lezioni di diritto costituzionale
A partire dalle nozioni base di "norma" e "ordinamento giuridico", questo manuale propone un'originale ricostruzione sistematica del diritto costituzionale. Nella prima parte è spiegata l'esigenza di riflettere sulla realtà del diritto in una prospettiva non più legata a uno stretto normativismo (il diritto inteso come norma), ma collegata alle trasformazioni politiche, storiche e culturali che - oltre la norma - esprimono la vera dinamica degli ordinamenti giuridici (il diritto inteso come istituzione). Nella seconda parte Gaetano Azzariti esamina il modo in cui gli ordinamenti giuridici riescono a perseguire il loro scopo essenziale, che è quello di "realizzare e poi conservare l'ordine costituito". Per questo prende in considerazione i tre principali filoni di pensiero che hanno dominato il diritto costituzionale del '900 (quello decisionista di Carl Schmitt, quello normativista di Hans Kelsen e quello istituzionalista di Santi Romano) e esamina anche la più ampia discussione culturale che ha accompagnato la formazione del costituzionalismo moderno (in particolare i teorici contrattualisti: Thomas Hobbes, John Locke, Jean-Jacques Rousseau). Ne emerge con chiarezza come il carattere essenziale del diritto sia definito dal modo in cui viene data soluzione ai conflitti sociali e quanto la realtà degli ordinamenti giuridici...
I fondamenti del diritto occidentale
Il volume indaga i fondamenti che hanno retta (o reggono tuttora) la dinamica del comando e dell'obbedienza all'interno delle comunità organizzate e, all'esterno, delle relazioni, paritarie o di supremazia, tra i diversi Stati. Il primo paradigma comparso nella storia occidentale, nel bacino del Mediterraneo per la precisione, è quello - violento - dell'espansionismo del più forte in danno del più debole. È un diritto dominato dall'idea del confine da custodire o, anche, da conquistare. Poi viene formulato il secondo paradigma che si presenta come alternativa al diritto imposto con la forza, e unilateralmente, da parte del signore del territorio. È la capacità che ogni uomo di buona volontà reca in sé: la capacità di impegnarsi, verso il prossimo o verso la comunità generale, a serbare una certa condotta e a mantenere gli impegni eseguendo quel che gli altri si attendono da lui avendolo riconosciuto degno di fiducia. Ne consegue che il consenso, non la forza, fonda e legittima ogni istituzione sociale, ivi compreso lo Stato o le federazioni fra Stati. Infine, i gravi conflitti religiosi che insanguinarono l'Europa tra Cinque e Seicento introdussero, quale ulteriore paradigma, il valore supremo del rispetto della vita,...
Contro natura. Una lettera al papa
Natura e "contro natura", giusto e sbagliato. Chi vuole l'assoluto e chi si accontenta del relativo. Chi cerca un modello universale e chi persegue il riconoscimento delle differenze. In queste pagine, due mondi a confronto, quello del dogma e delle certezze e quello della scienza antropologica che coltiva l'ambizione di conoscere da vicino diversi mondi culturali. Una prospettiva questa continuamente sottoposta a critiche, contestazioni, revisioni. Ma che dire delle idee che un papa esprime in campo antropologico? Possono essere considerate anch'esse espressione di una "cultura" umana? Oppure, quello che il pontefice espone sulla famiglia umana è fondato su un sapere extra-culturale o extra-umano? "Santità, come molti altri cittadini italiani e del mondo, seguo con attenzione le manifestazioni del Suo pensiero in merito ai molti problemi che caratterizzano il nostro tempo. Le analisi e le riflessioni che verranno esposte nelle diverse parti di questo libro cercano di rispondere alla sfida che Lei ha lanciato con i Suoi attacchi contro il relativismo culturale, le unioni gay e tutto ciò che Lei ritiene essere 'contro natura'. Avranno se non altro il merito di porre alla prova la proponibilità di un sapere che fa della molteplicità irriducibile...
Fondamenti di psicologia
Storia e metodi della psicologia, rapporto tra cervello e comportamento, cosa sono e come si curano i disturbi psichici e comportamentali: una guida completa e articolata alla conoscenza della psicologia moderna, nella sua duplice, ma complementare, ramificazione in scienza dei processi cognitivi e scienza dei processi dinamici. Questa nuova edizione tiene conto dei più recenti sviluppi della ricerca psicologica in un'ottica interdisciplinare e offre un panorama articolato degli studi attuali. L'indice degli argomenti è stato arricchito dalla traduzione inglese di ciascun termine, così da facilitare la ricerca bibliografica nelle banche dati internazionali.
EUR 8.08
L' avventura di Giuseppe Garibaldi raccontata da Bruno Tobia
"Nella primavera del 1833, Garibaldi fece due scoperte che rimarranno indelebili nel fondo del suo animo: l'amore per la giustizia, dovuta all'umanità dolente sotto il peso della disuguaglianza, e la passione per la libertà dei popoli, impedita dalla tirannia dei sovrani cospiranti contro l'indipendenza della nazione". Ma il 1833 è anche l'anno in cui Giuseppe Garibaldi, fino a quel momento marinaio, incontra Giuseppe Mazzini e inizia la sua affiliazione alla Giovine Italia e la sua tormentata vita di militante per la libertà. Prima la fuga, l'esilio in Francia, le battaglie in Brasile e in Uruguay, nella doppia veste di corsaro sul Rio della Plata e di condottiero di bande nelle pampas americane. Poi il ritorno in Italia, l'assedio di Roma, la morte di Anita, la sua amata compagna, la spedizione dei Mille, l'incontro con Vittorio Emanuele II a Teano e di nuovo l'esilio a Caprera. Bruno Tobia racconta con stile chiaro e brillante le gesta di un "combattente sincero, onesto, risoluto, spesso generoso, a volte duro, più uomo d'azione che di pensiero, che aveva una idea semplice: fare degli italiani una cosa sola. E per questo ha lottato". Età di lettura: da 10...
Settembre 1943. I giorni della vergogna
"La colonna di sette automobili aveva già lasciato Roma illuminando le strade ancora buie e deserte con la luce azzurrognola dei fari schermati. Vittorio Emanuele, la regina Elena, il generale aiutante di campo del re e il tenente colonnello Buzzaccarini erano a bordo di una Fiat 2800 nera, guidata dall'autista che faceva incredibilmente sfoggio del guidone reale: noblesse oblige, ma a nessuno viene in mente che la nobiltà vorrebbe ben altro contegno che una fuga nell'oscurità." È così, alle prime luci del 9 settembre 1943, ad armistizio appena proclamato, che il re abbandona la Capitale per fuggire al sud, lontano dalla vendetta tedesca. In Italia intanto si spara e si muore. Tra quell'alba e il pomeriggio del 12 settembre il Paese si disgrega e precipita nel caos di un vuoto istituzionale senza precedenti. In meno di quattro giorni, e nel raggio di pochissimi chilometri, si compiono due fughe eccellenti: quella tragicomica del re dal porto di Ortona, in Abruzzo, e quella rocambolesco-spionistica di Benito Mussolini dalla prigione dove è stato rinchiuso, sul Gran Sasso. Questa è la storia di quelle fughe, delle loro conseguenze e della vigliaccheria di chi poteva e doveva agire...
Il disastro. L'Aquila dopo il terremoto: le scelte e le colpe
6 aprile 2009, un terremoto colpisce L'Aquila e una cinquantina di comuni della provincia. Muoiono 308 persone. Per la prima volta nella storia recente delle catastrofi italiane, un sisma investe una città capoluogo, con settantamila abitanti e un centro storico molto esteso (160 ettari) e ancora vitale, che ospitava le principali funzioni cittadine (politiche, amministrative, giudiziarie, economiche) oltre a un'università con venticinquemila studenti, seimila dei quali residenti. Francesco Erbani racconta storie, dà voce a molti protagonisti, indaga su vicende note e meno note, dà conto delle inchieste giudiziarie, scava sotto la superficie della cronaca, analizza i meccanismi dell'informazione, esamina criticamente il periodo dell'emergenza e, soprattutto, le scelte proposte per la ricostruzione e i modi in cui questa si sta attuando. Attraverso la raccolta di dati e le interpretazioni di alcuni esperti, l'inchiesta di Francesco Erbani risponde ad alcune domande che vanno al di là della vicenda specifica e investono il senso della rappresentanza politica. Quanto gli insediamenti nel futuro? Quali saranno i costi, economici e umani di una polverizzazione urbana così accentuata, per nulla mitigata da un centro storico ridotto a un fantasma? Quale è la prospettiva per una città che teme di...
Il mite civilizzatore delle nazioni. Ascesa e caduta del diritto internazionale 1870-1960
Il libro svela la struttura del paradigma del diritto internazionale così come è stato pensato in origine: un disegno razionalistico ma indiscutibilmente eurocentrico, che aspirava a imporsi universalmente attraverso la piena realizzazione di un progetto coloniale. I suoi principi di libertà valevano essenzialmente per la comunità dei popoli europei ("civili"). L'esclusione da questa comunità dei popoli indigeni conquistati dall'espansione coloniale dipendeva dalla loro estraneità ai principi del diritto internazionale e giustificava l'oppressione, lo sterminio, l'occupazione. Appare così il doppio volto del liberalismo europeo, il suo "cuore di tenebra", la sua smania di egemonia e di oppressione. Attingendo a numerose fonti, Koskenniemi scrive una complessa ricostruzione del diritto internazionale fra Otto e Novecento e traccia un confronto con la situazione odierna.
EUR 51.30
Sacri guerrieri. La straordinaria storia delle crociate
Questo è un racconto di conflitti e avventure, di protagonisti famosi e di persone comuni. Di Riccardo Cuor di Leone e del Saladino, di Melisenda, l'astuta regina di Gerusalemme che incuteva timore a tutti, e del fiero predicatore al-Sulami. Dell'imperatore scomunicato del Sacro Romano Impero, Federico II, e di Enrico di Bolingbroke che anni prima di diventare Enrico IV d'Inghilterra, spietato e paranoico, agì come un pellegrino e come un 'santo guerriero'. È un intreccio di testimonianze diverse, dagli inni e i sermoni ai diari di viaggio, dalle lettere e i documenti finanziari ai trattati di pace. Leggendola scopriremo che nel corso del tempo le crociate sono state lanciate non soltanto contro i musulmani nel Medio Oriente, ma anche contro gli eretici, i nemici politici del papato, i mongoli, le tribù pagane del Nord Europa. Scopriremo inedite amicizie e alleanze, i trionfi della diplomazia anziché della spada, le jihad proclamate contro i musulmani e i tanti motivi per andare in battaglia. Per Dio e per la fede, per il senso del dovere, per la brama di terra e di denaro, per il desiderio di tener alto l'onore e lo spirito di famiglia o...
L' Italia che legge
Occhialuto, emaciato, con difficoltà a relazionarsi con gli altri, se è un uomo. Se donna, anche racchia e un po' snob. È una caricatura del lettore abituale, certo, ma molto resistente. Un'immagine distorta dovuta al fatto che il "lettore forte", come l'Istat definisce chi legge almeno un libro al mese, è una persona che non fa parte della maggioranza degli italiani, è fuori dalla "norma". Il lettore italiano risponde al profilo medio di un giovane dei centri urbani, sotto i 34 anni, che gode di un certo benessere e fra gli obiettivi di vita ha il miglioramento professionale e culturale. La maggior parte è donna. Poi ci sono 20 milioni di italiani che non leggono libri e fra i non lettori assoluti (né di libri né di giornali) spiccano gli uomini adulti. Perché? Perché nella società italiana si sono affermati valori e stili di vita che evidentemente non riconoscono alla cultura, in particolare quella scritta, un ruolo di primo piano. Le iniziative di promozione del libro sono tante e diffuse sul territorio, basti pensare al Manifesto per la lettura nato nel 2008 grazie all'alleanza fra editori, librai, biblioteche e insegnanti. Ma ancora c'è...
Geografia politica urbana
Negli ultimi anni l'esperienza urbana ha conosciuto epocali trasformazioni, evidenti agli occhi di qualsiasi osservatore e abitante della città contemporanea. Tali trasformazioni sono l'esito di forze economiche, sociali e culturali strettamente interrelate, ma in qualche misura anche indipendenti l'una dall'altra, oggi comunemente identificate con quella che è diventata parola-chiave dell'epoca in cui viviamo, la globalizzazione. Essa può assumere al tempo stesso forme differenti e comuni in parti diverse del pianeta, generando trasformazioni nelle strategie di governo della città. Strategie di sviluppo urbano, da una parte, e forme di resistenza, opposizione, di rivendicazione di 'diritti alla città', dall'altra, hanno la capacità di mobilitare soggetti, reti di attori, coalizioni di interessi di segno anche opposto. La città rappresenta un terreno cruciale nel quale il processo di globalizzazione assume modalità concrete e riconoscibili di realizzazione, ma al tempo stesso anche conflittuali e basate su rapporti di forza tra spazi e gruppi sociali in costante evoluzione. Per indagare questa nuova dimensione urbana, Ugo Rossi e Alberto Vanolo scompongono il concetto di politica della città in tre dimensioni: la politica urbana come rappresentazione, come governo e come contestazione. Lo scopo è mostrare il funzionamento quotidiano delle città per...
La democrazia dispotica
Questo libro nasce da una doppia interrogazione: sulla democrazia e sulla situazione attuale del nostro Paese. Si sofferma su alcuni classici della democrazia fra Otto e Novecento e su questo sfondo interpreta il fenomeno del berlusconismo. È stato infatti Tocqueville a segnalare i rischi dispotici della democrazia con due esiti possibili: diventare tutti eguali e tutti schiavi oppure tutti eguali e tutti liberi. Ma la storia europea moderna ha dimostrato che la prima possibilità è più concreta della seconda: quello che, infatti, sta crescendo è un potere sociale che assume il controllo di tutti, togliendo autonomia e responsabilità ai singoli, i quali a loro volta delegano a questo potere la gestione della loro vita. Non si tratta di un problema solo italiano; né di un morbo che affligge solo la destra. È una tendenza dell'epoca nella quale si intrecciano dispotismo, plebiscitarismo, populismo, dinamiche di tipo carismatico. Per questo "il berlusconismo è una forma patologica della democrazia dei 'moderni'; appartiene alla storia e alle metamorfosi della democrazia occidentale; e in questo senso, come oggi riguarda l'Italia, così può riguardare anche altre democrazie europee".
EUR 17.10
L' intervista qualitativa
L'intervista qualitativa si pone l'obiettivo di rilevare dati e notizie interrogando le persone scelte come target e restituire il mondo descritto attraverso gli occhi dell'intervistato. Per questo è un fondamentale metodo di raccolta di informazioni nelle diverse discipline che studiano la politica e la convivenza sociale. Nonostante questa sua rilevanza vi è tuttavia carenza di 'manuali d'uso' capaci di guidare le principali decisioni legate alla sua utilizzazione. Costruito sulla base di esperienze di insegnamento e di un'ampia pratica di ricerca con diverse tipologie di interviste qualitative, il volume intende colmare questo vuoto, discutendo le scelte metodologiche relative alle diverse tappe della ricerca svolta con questo metodo. Sono sottolineate le specificità, sia di approccio che di risultati, della ricerca qualitativa rispetto a quella quantitativa, ma anche le diverse caratteristiche dei diversi tipi di interviste qualitative, con particolare attenzione alle cosiddette 'interviste in profondità', 'storie di vita' e 'focus groups'. A partire da ricerche empiriche condotte dall'autrice, sono illustrate le diverse opzioni relative all'uso delle teorie, la costruzione del questionario, la scelta del campione, il reclutamento degli intervistati, la conduzione della ricerca, l'analisi dei risultati e la loro presentazione.
EUR 17.10
Introduzione alla filosofia della mente
Come può il cervello pensare, percepire, dare luogo a esperienze coscienti? Come fa la mente a rappresentarsi la realtà esterna? Si possono spiegare compiutamente i fenomeni mentali all'interno delle scienze della natura? Come dobbiamo studiare la mente? A questi interrogativi cercano di dare risposta gli studiosi di filosofia della mente, scienza che occupa oggi un ruolo di grande importanza all'interno della filosofia analitica, anche in virtù degli stretti legami che essa intrattiene con la scienza cognitiva, ovvero lo studio interdisciplinare delle capacità mentali. Questa nuova edizione tiene conto dell'impulso arrivato negli ultimi anni dalla ricerca scientifica e dalle ultime teorie che hanno fatto irruzione nel dibattito. Un capitolo intero riguarda l'ultimo decennio, in cui sono discussi criticamente i nuovi spunti teorici e i risultati della ricerca empirica di maggior rilievo filosofico: dalla nuova visione del rapporto tra percezione e azione al concetto di mente estesa, dalla scoperta dei neuroni specchio alle ultime frontiere della ricerca sulla coscienza.
EUR 19.00
L' arte della vita
In questo mondo liquido-moderno, si è felici finché non si perde la speranza di essere felici in futuro. Ma la speranza può rimanere viva solo a condizione di avere davanti a sé una serie di nuove occasioni e nuovi inizi in rapida successione, la prospettiva di una catena infinita di partenze. Ci si deve porre sfide difficili; si devono scegliere obiettivi che siano ben oltre la propria portata. Bisogna tentare l'impossibile. È una vita emozionante e logorante: emozionante per chi ama le avventure, logorante per chi è debole di cuore. "Lascio ai lettori di decidere se la coercizione a cercare la felicità nella forma praticata nella nostra società dei consumatori, renda felice chi vi è costretto."
EUR 10.45
La convergenza inevitabile. Una via globale per uscire dalla crisi
Con la rivoluzione industriale in Gran Bretagna, una parte della popolazione mondiale ha cominciato a sperimentare una crescita economica straordinaria, che ha portato a un enorme divario di ricchezza e tenore di vita tra l'Occidente industrializzato e il resto del mondo. Questo trend si è invertito dopo la seconda guerra mondiale e ora ci troviamo a metà di un secolo di crescita sempre più rapida dei paesi in via di sviluppo, avviati sulla strada di una nuova convergenza con i paesi avanzati: una tendenza destinata a cambiare volto al pianeta. Michael Spence, Premio Nobel per l'economia, ci spiega quali sono le cause di questa clamorosa evoluzione dei 5 miliardi di esseri umani che vivono nei paesi in via di sviluppo. I tassi di crescita sono eccezionali, e mantenerli a questi ritmi comporta sfide di portata inedita dal punto di vista della governance, del coordinamento internazionale e della sostenibilità ecologica. Le implicazioni per i cittadini dei paesi avanzati sono considerevoli, ma ancora poco conosciute. Spence descrive con chiarezza e audacia qual è la posta in palio per tutti noi e prefigura come si evolverà l'economia globale nei prossimi cinquant.anni. È un libro, questo, che...
La tirannia della scelta
Facciamo un esempio, pensiamo a quanto spesso è difficile scegliere cosa mangiare in un ristorante cinese, per il semplice fatto che ci sono tantissime opzioni. Ci troveremo davanti a più problemi: il desiderio di fare la scelta ideale, il pensiero di come gli altri giudicheranno la scelta, quali tipi di scelte potrebbero fare gli altri, la sensazione che non vi sia nessuno al quale delegare la decisione, il timore di non poter fare una scelta veramente libera. Siamo incoraggiati da più parti a considerare la nostra vita come un insieme di scelte da fare: dai prodotti sugli scaffali dei supermarket alle nostre carriere professionali, le nostre relazioni e i nostri corpi, tutta la nostra vera identità sembra esistere solo per poter scegliere. Abbiamo fatto propria l'impazienza del capitale. Prevale il desiderio continuo di profitti immediati. Non sono solo le aziende e la finanza che fanno pressione per gestire ogni rischio e massimizzare i profitti. Tutti noi siamo invitati a comportarci come le aziende: fare un piano per gli obiettivi della nostra vita, compiere investimenti a lungo termine, essere flessibili, ristrutturare l'impresa della nostra esistenza, e prendere i rischi necessari per incrementare gli utili....
Il grande saccheggio. L'età del capitalismo distruttivo
"Dovrebbe apparire chiaro che non ci sarà 'ripresa' e che non è il caso di aspettarla. Godot non arriverà. Oggi dovrebbe apparire evidente una realtà elementare. Occorre travalicare i confini della cultura economica che ha generato la crisi, per comprendere che non si è verificato un semplice guasto. Non è una ammaccatura della carrozzeria. È il motore, il cuore della macchina, che è bloccato dalla ruggine e non ce la fa più." Piero Bevilacqua non ha dubbi: la crisi esplosa nel 2008, e tuttora in corso, non è semplicemente il frutto di una speculazione finanziaria finita male per assenza di regole. È invece il segnale di "una crisi di sistema" che si esprime in una gigantesca disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza e in una organizzazione della società che non corrisponde più alle potenzialità produttive del capitalismo del nostro tempo. Pensare di "uscire dalla crisi" con la semplice regolamentazione dei mercati finanziari è un'illusione. Occorre riorganizzare interamente la società. L'immensa ricchezza che il capitale è oggi in grado di produrre, che potrebbe fornire benessere e libertà all'umanità intera, poggia su pilastri culturali e su un'architettura sociale ancora sostanzialmente ottocenteschi. I rapporti tra gli stati,...