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Memorie per Caterina II
Le "Memorie per Caterina II" sono il frutto di lunghe conversazioni tra Diderot e l'imperatrice russa, che lo aveva invitato a San Pietroburgo dall'ottobre 1773 al marzo 1774. I testi erano scritti da Diderot prima di ogni incontro su argomenti spesso suggeriti da Naryskin, che era ciambellano di corte. La lettura avveniva nel Palazzo d'Inverno e, in genere, seguiva una discussione. Dopo di essa il pensatore rivedeva, risistemava o anche correggeva gli appunti prima di consegnarli a Caterina. La ricchezza dei temi affrontati durante le sessantasei interviste ricorda quella dell'Enciclopedia. Combinando tono di battute, abilità retorica e chiaroveggenza, il filosofo francese propone una doppia riforma di Francia e Russia basata sulla revisione delle istituzioni e dell'istruzione. Introduzione di Paul Vernière. Postfazione di Armando Torno.
EUR 23.75
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Pericle
Non è facile un giudizio equo sulla personalità e l'opera complessiva di Pericle. I giudizi antichi e moderni sono contraddittori. Tucidide contemporaneo rende omaggio al suo animo e al suo ingegno, Aristotele non lo annovera tra i maggiori politici ateniesi, Beloch non vede in lui che un esperto parlamentare, Glotz rileva giustamente che fu l'anima di Atene in un momento in cui Atene era l'anima della Grecia. Certo, egli possedeva in larga misura versatilità di ingegno, molteplicità d'interessi culturali, vivo senso d'arte. Nella sua probità e nel disinteresse di amministratore, nella cura appassionata che dedicò alle pubbliche faccende, nella sua piena dedizione a quel che credette il bene dello Stato, nella correttezza e dignità della vita, fu superiore alla maggior parte dei politici greci. [...] egli dominava il popolo soprattutto col mezzo della sua singolare e affascinante eloquenza, per cui i contemporanei dicevano che coi suoi discorsi «fulminava, tuonava, sconvolgeva la Grecia», ma anche che «lasciava il pungiglione negli ascoltatori».
EUR 19.00
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Storia dell'editoria italiana. Le collane storiche (1861-2000)
Le collane rappresentano una sorta di manifesto degli obiettivi e dei programmi di una casa editrice, attorno ai quali l'editore e i suoi collaboratori intendono proporre un'idea di letteratura e di cultura, oltreché di immagine e stile editoriale [...]. Qui si elencano altre collane che, per il loro tempo e in vari casi anche per il nostro, hanno segnato dei passaggi importanti o addirittura dei punti di svolta nella storia dell'editoria italiana, dall'Unità d'Italia fino agli ultimi anni del Novecento. In questa sede, però, l'idea non è di offrire un'analisi storico-critica di ogni singola collana, ma semplicemente di elencare in ordine cronologico le 107 collane selezionate, con i primi 10 titoli pubblicati da ciascuna di esse. Gli inizi sono sempre importanti perché, anche quando i primi titoli di una collana, come avviene in più casi, sono un modo per replicare successi precedenti [...], le collane proseguono poi il loro cammino con una vita autonoma, scandita nelle varie stagioni dalle competenze, dagli interessi e dai gusti dei direttori di collana di un determinato periodo.
EUR 11.40
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Ricordami!
Le prime ore della sera. Una stanza. Un letto sul quale è distesa una donna che, per anni, giorno dopo giorno, è scivolata nell'oblio dell'Alzheimer. Una poltrona dove siede la figlia, conscia che quella sarà la notte che libererà la madre dalla prigionia del corpo. La protagonista si mette a nudo senza timore del giudizio o della critica, in un flusso di parole che compongono un soliloquio. È un grido silenzioso che esplode senza remore, come una necessità di confermare la propria esistenza, là dove la malattia ne cancella ogni traccia. Prima che sia troppo tardi, tutto deve essere rivelato, detto, ricordato. Racconto di vita confermato da fotografie ingiallite che la figlia metterà nelle mani della madre, perché le porti con sé in quel viaggio estremo. Daniela Poggi si svela nella malinconia della maternità mancata, nel senso di abbandono provato in collegio, nella ricerca della felicità, sempre in fuga da se stessa e dagli altri, attraverso viaggi, vissuti in gioventù, a volte al limite dell'incoscienza. E di fronte all'asprezza del morbo della madre, della morte prematura del padre e della perdita dei figli, l'autrice mantiene una profonda consapevolezza delle scelte compiute come emblema...
Janus. Della collera di Nerone: il discorso sulla libertà. Chronica Pisonum
Roma: nell'anno 38 dopo Cristo, alla porta della residenza del senatore Gaio Calpurnio Pisone appare un buffo uomo, proveniente dalla Galilea, dal corpo minuto e con movenze da ragazzino; egli reca in mano un manoscritto, dal titolo Epistola a Tiberio, e alcune carte. Molti anni dopo, all'indomani del rogo di Roma del 64, il plico viene rinvenuto casualmente nella casa patrizia della famiglia del senatore. Sarà l'inizio di una serie di vicende avventurose con continui colpi di scena, che coinvolgeranno personaggi storici come Nerone, Pietro e Paolo, Seneca e i Pisoni stessi, congiurati contro Nerone nel 65, fino alla deposizione e morte violenta dell'imperatore, ultimo rappresentante della dinastia giulio-claudia, il 9 giugno del 68.
EUR 19.00
Anime inquiete. Madame Pfeiffer e le altre viaggiatrici con la penna tra Seicento e Novecento
In "Anime inquiete" Piero Borzini dà voce a quelle donne che, tra la fine del Seicento e gli inizi del Novecento, contravvenendo alle norme sociali che pretendevano di relegarle alla vita domestica, intrapresero avventurosi viaggi in solitudine. La prima parte del saggio è dedicata a Ida Pfeiffer, esploratrice austriaca del Diciannovesimo secolo che realizzò per ben due volte il giro del mondo e si rese coautrice di travagliati intrighi politici. Al suo punto di vista si accostano altri sguardi, altre penne che attraversano secoli e continenti, vicende pubbliche e private di donne come Madame de Staël, Florence Nightingale, Henrietta Kingsley e Mary Shelley. Da Costantinopoli all'Italia, da Londra al Madagascar, passando per l'Egitto e l'India fino ai misteri degli harem e ai pericoli della giungla, il lettore salpa insieme alle protagoniste diventando loro compagno di peripezie. Unendo le testimonianze dirette dei diari delle viaggiatrici - alcuni tradotti in italiano per la prima volta - alle proprie considerazioni socio-antropologiche, Borzini ricostruisce storie di difficile reperibilità che consentono sia a studiosi sia ad appassionati di osservare questo suggestivo caleidoscopio femminile.
EUR 22.80
Fragomino va in monopattino. Ediz. a colori
È rosso. È dolce. È il tenero Fragomino. La viva immaginazione di Fragomino trasforma le semplici abitudini quotidiane di ogni bambino in piccoli viaggi incantati. I più piccini ritroveranno nelle sue storie gesti e oggetti di un mondo che imparano a conoscere, illustrati con figure semplici e chiare. Età di lettura: da 3 anni.
EUR 9.50
Psicologia dell'albero. Simboli, archetipi e modelli clinici tra psicologia e grafologia
L'albero è solitamente rappresentato come un simbolo archetipico, o addirittura un'emanazione molto vicina dello stesso archetipo. Per le culture preelleniche il culto dell'albero era molto importante e presupponeva un complesso insieme di riti necessari a favorire lo sviluppo della vegetazione; gli uomini, infatti, affascinati dalla potenza del tronco e dalla maestosità della chioma, ne hanno fatto spesso sede di entità divine e ultraterrene, attribuendovi elementi di sacralità. Tuttavia, nel significato simbolico più comune, non è l'albero reale a diventare oggetto di culto, ma le sue rappresentazioni, ovvero le sue raffigurazioni; in particolare, quello a foglie caduche, interpretando il mistero cosmico della vita e della morte, rappresenta la vita nella sua evoluzione e nel suo rinnovamento perpetuo. Per l'importanza ambientale nello scambio ossigeno-anidride carbonica, l'albero incarna il collegamento fra tre livelli cosmici: il cielo, la terra e gli inferi. Il livello sotterraneo è rappresentato dalle radici che penetrano e scandagliano la profondità, quello terrestre dal tronco e dai rami, e infine quello celeste, ovvero la verticalità che cerca la luce, in ascensione verso il cielo. Prefazione di Daniela Serrati.
EUR 17.10
Sinfonia domestica. Giorni felici, giorni così
Una riflessione in forma di diario sui primi settanta giorni di lockdown per Coronavirus, quando il peggio si intravedeva ma ancora non si conosceva. L'autrice - moglie, madre di due adolescenti, per tacere del cane Zed - ogni sera riempie la griglia di quelle che sono diventate ossessioni comuni: tentazioni impossibili da soddisfare, ambizioni accantonate, stanchezze accentuate dalla convivenza forzata, convinzioni sempre variabili rispetto alle notizie là fuori. Da questi "quadri" che tengono dentro i comportamenti di tutti i familiari - con i loro tic, debolezze e slanci - emerge l'incommensurabile potere della pazienza, la meravigliosa solidità delle abitudini, il valore dei progetti che non si smette comunque di fare. A fronte della tragedia che è improvvisamente entrata nelle nostre vite, Sinfonia domestica fotografa la nostra fragilità in presa diretta, alternando con leggerezza toni ironici e dolenti, spavento e genuina speranza. E la preoccupazione di vivere in un Paese che molto deve ancora crescere affinché i suoi cittadini si fidino davvero di lui.
EUR 13.30
Poesie (2020-1997)
"L'infanzia percorre tutte queste pagine, con le sue scene antiche e il suo eterno «primo ottobre nel cortile della scuola», il suo giocare «a morra con le ore della notte». Ma non è l'infanzia crepuscolare del rimpianto. È una stagione vivissima che non possiamo situare nel passato, che ci raggiunge e ci supera, a volte ci aspetta. È un inizio incessante in cui siamo immersi, quello che ha ispirato un momento esemplare di quest'opera («Se penso al mattino del creato/ quando le cose furono toccate da uno sguardo per la prima volta/ io sono contento di tornare sui miei/ passi...») e sollecita nel profondo la sua ispirazione, ponendosi come continuo esordio o come rinascita dopo la caduta e accendendo una corrente impetuosa che scorre tra le righe nei momenti dello sconforto, della sconfitta, dell'essere vulnerabili alle potenze del cosmo: quando «il tuo mandala sarà disfatto/ al primo sogno di vento», ecco che un altro vento misterioso scuote il disfacimento e lo consegna alla metamorfosi. Così il fascino di questa poesia è un soffio polifonico che raccoglie in sé diverse tonalità - dall'elegia alla riflessione sapiente, dall'invettiva alla supplica - per ricrearsi continuamente dalle...
Un solo sogno coltivo
"Quel che, già a una prima lettura, trattiene e convince di questa raccolta sta nella grazia e brevità delle poesie che la compongono. Qualità che significano vivezza del sentire e senso del ritmo e del tono. La voce suggerisce e allude, anche quando s'addensa la pena o quando il pensiero si vela di malinconia. Figure e paesaggi appaiono in un'ora sospesa fra la luce e l'ombra. Interni di stanze, distese marine, mani che si cercano, momenti dell'amore, fughe nel desiderio fino all'immaginario e all'imponderabile: sono temi e sostanze di queste pagine che si nutrono anche di pensieri germinati da letture, visioni, risonanze". (dalla prefazione di Elio Pecora)
EUR 12.35
Non ho mai finto
Già il titolo "Non ho mai finto" stabilisce il contesto di verità in cui si muove la parola poetica di Monia Gaita, adibita a percepire, cogliere e analizzare realtà materiale e trama interiore. Uno scavo che diventa fede e obbedienza consapevole all'irrisolto mistero sul quale il dire, inesauribilmente, lievita e s'interroga. Un linguaggio lirico alto che crea con accostamenti ibridi, anche attinti a un lessico tecnicistico e comune, una genealogia solida di originalità e di forza. Se la poesia deve sollecitare il pensiero e spalancarne i varchi, questi versi non affacciano alcuna prossimità all'ovvio e al futile. Il discorso si fa detentore di una potente agibilità comunicativa, incorporata in un bagaglio di significanza che il lettore potrà facilmente riconoscere.
EUR 11.40
L' anno 1989. Quarto diario inconsapevole della caccia all'ideologico quotidiano
Il progetto complessivo dell'opera prevede di pubblicare tutti i miei interventi effettuati nella trasmissione radiofonica "La caccia - Caccia all'ideologico quotidiano" - a cura mia e di Carlo Oliva -, a Radio Popolare di Milano dal 1986 al 2012. Il punto di vista da me adottato è quello del "diario", perché ogni cosa che diciamo - qualsiasi cosa che diciamo - è connessa ad un luogo e ad un momento e, pertanto, di quel luogo e di quel momento, volenti o nolenti, qualcosa ci finisce dentro. Si potrebbe pertanto parlare più correttamente di un "diario inconsapevole". In merito al punto di vista adottato posso sia correlare quanto detto e scritto con altro di detto e scritto, detto o scritto, di contemporaneo, e sia correlarlo con tracce - residui più e meno casuali - del contesto perduto. Ugualmente, potrò permettermi di protrarre il diario anche alle fasi successive della mia vita - tornando sui testi e glossandoli, sopperendo a ciò che oggi potrei considerare come carenze o evidenziando nessi che man mano sono diventati ponibili.
EUR 13.30
L' anno 1990. Quinto diario inconsapevole della caccia all'ideologico quotidiano
Il progetto complessivo dell'opera prevede di pubblicare tutti i miei interventi effettuati nella trasmissione radiofonica "La caccia - Caccia all'ideologico quotidiano" - a cura mia e di Carlo Oliva -, a Radio Popolare di Milano dal 1986 al 2012. Il punto di vista da me adottato è quello del "diario", perché ogni cosa che diciamo - qualsiasi cosa che diciamo - è connessa ad un luogo e ad un momento e, pertanto, di quel luogo e di quel momento, volenti o nolenti, qualcosa ci finisce dentro. Si potrebbe pertanto parlare più correttamente di un "diario inconsapevole". In merito al punto di vista adottato posso sia correlare quanto detto e scritto con altro di detto e scritto, detto o scritto, di contemporaneo, e sia correlarlo con tracce - residui più e meno casuali - del contesto perduto. Ugualmente, potrò permettermi di protrarre il diario anche alle fasi successive della mia vita - tornando sui testi e glossandoli, sopperendo a ciò che oggi potrei considerare come carenze o evidenziando nessi che man mano sono diventati ponibili.
EUR 14.25
L' anno 1991. Sesto diario inconsapevole della caccia all'ideologico quotidiano
Il progetto complessivo dell'opera prevede di pubblicare tutti i miei interventi effettuati nella trasmissione radiofonica "La caccia - Caccia all'ideologico quotidiano" - a cura mia e di Carlo Oliva -, a Radio Popolare di Milano dal 1986 al 2012. Il punto di vista da me adottato è quello del "diario", perché ogni cosa che diciamo - qualsiasi cosa che diciamo - è connessa ad un luogo e ad un momento e, pertanto, di quel luogo e di quel momento, volenti o nolenti, qualcosa ci finisce dentro. Si potrebbe pertanto parlare più correttamente di un "diario inconsapevole". In merito al punto di vista adottato posso sia correlare quanto detto e scritto con altro di detto e scritto, detto o scritto, di contemporaneo, e sia correlarlo con tracce - residui più e meno casuali - del contesto perduto. Ugualmente, potrò permettermi di protrarre il diario anche alle fasi successive della mia vita - tornando sui testi e glossandoli, sopperendo a ciò che oggi potrei considerare come carenze o evidenziando nessi che man mano sono diventati ponibili.
EUR 14.25
Oltre infinito
Oltre Infinito. Il progetto nasce dal riconoscersi in una prospettiva altra rispetto alla poesia "intimistica". La coscienza comune del proprio differente e personale percorso nel procedere poetico e dell'Esistente si manifesta sin dal confronto degli scritti scelti come struttura di una performance dal titolo omonimo. L'obiettivo dell'osservazione ruota dall'individuo a tutto quanto lo circonda, la poesia si sincronizza con il mondo esterno, diventando oggetto/soggetto in espansione costante. La materia poetica è scientifica e tecnologica. Oltre Infinito, dunque, è manifesto. Il viaggio è già in corso. La destinazione è l'espansione del circostante in un perenne non-arrivo a un non-dove finito. «Una sfida per il pensiero, che si addentra negli "oltre" territori della ricerca sulle infinità possibili, in astrofisica come in cibernetica. E una sfida per il linguaggio, che "si sincronizza con il mondo esterno, diventando oggetto/soggetto in espansione costante", attraverso la partitura messa in atto dalla parola poetica. All'interno di un progetto etico e multimediale più ampio, la partitura dell'oltre, composta a quattro mani, procede in contrappunto lungo due linee in assolo che parrebbero muoversi in modo indipendente. [...] Due linee che, invece, si intersecano e si compenetrano, come di fatto succede anche in...
Tutto questo silenzio
«Laura Cecchetti ci propone una poesia dallo stile immediato, aperta alle problematiche che affliggono la società e che chiedono una rapida soluzione, come quelle dell'inquinamento, dell'immigrazione, del razzismo, della droga, dei diritti delle donne. C'è un profondo senso di compassione per le vicende umane, per la sventura che colpisce tante persone, ma anche fede nella capacità umana di cambiare in primis se stessi e poi le cose che nel mondo non vanno. [...] L'autrice ci parla degli affetti familiari, dei luoghi visitati e amati che hanno lasciato in lei un vivido ricordo, che ci restituisce con immagini altrettanto vivide, in cui il paesaggio sembra essere un'estensione della sua anima. [...] il vero protagonista, se così si può dire, di questo libro è il silenzio. Tutto questo silenzio è un libro che si apre e si chiude con poesie dedicate al silenzio, a sottolineare non solo una continuità ispiratrice relativa a questo volume, ma anche a voler essere espressione di una continuità nel fare poetico di Laura Cecchetti, che dal silenzio parte e al silenzio torna. A quel silenzio che vibra nella parola poetica e che continua a vivere e a creare nell'animo del...
Viaggi circolari
«Maria Grazia Coianiz ha sempre fatto della poesia un'indagine profonda, mirata a capire i tanti volti della vita terrena e a contemplare i tanti misteri della spiritualità. L'essere umano, per Coianiz, è un perfetto bilanciamento di corpo e anima, di desideri e spiritualità, di sentimenti umani e preghiera. Tutto compone tutto, niente deve essere escluso, ogni sfaccettatura occupa una parte importante del grande disegno dell'io. Coianiz crea con il lettore un'immediata sintonia: sul tavolo c'è la sua esistenza messa a nudo, i sentimenti, la ricerca di Dio. Il fulcro di Viaggi circolari è l'amore, letto nei due aspetti, opposti e conviventi nella mente e nel cuore di ogni essere, di amore terreno e amore spirituale. Sono due forme di amore che generano vita, che guidano nel cogliere il senso profondo di questa, che sono meta del suo cammino: entrambe creano un viaggio circolare che rende ogni esistenza ricca di forti realtà di riferimento. Difficile è il percorso di ogni individuo, ricco di passaggi non sempre frutto di libere scelte, seminato di dubbi non sempre seguiti da risposte certe. L'amore, sia terreno sia divino, è la luce che illumina quel cammino, sostenendo e dando...
Gli elementi terrestri e altre poesie-Los elementos terrestres y otros poemas
"Le prime composizioni di Eunice Odio si inseriscono nella tradizione di una poesia centrata sui temi domestici della fanciullezza e della maternità, senza che questo implichi un rifiuto dei nuovi processi lirici che si stavano manifestando in tutta l'America Latina. E tuttavia, pur lasciandosi contaminare dalle poetiche avanguardiste e moderniste, non ha mai praticato una poesia di completa rottura con quella tradizionale. La conciliazione dei due mondi è appunto una caratteristica essenziale del suo poetare. In un secondo momento, a partire dalla pubblicazione de Gli elementi terrestri, notiamo un avvicinamento di Eunice al surrealismo, ma senza che esso si converta nell'estetica dominante, giacché la sua poesia è contraddistinta da una molteplicità di codici estetici che la rendono inclassificabile, e tra questi trova posto il movimento surrealista, che lei stessa definisce come «una necessità autentica, un imperativo categorico». [...] Un altro aspetto fondamentale della sua poesia è la presenza, soprattutto ne Gli elementi terrestri, del sacro e del religioso, che si arricchisce con l'introduzione di elementi erotici e trasgressivi e con i simboli della liturgia cristiana, reinventati e sovvertiti, con l'esplorazione di temi che riguardano la maternità frustrata, la libertà sessuale, la passione, il...
Stickeen. Storia di un cane. Testo inglese a fronte
Nel 1909 John Muir pubblica "Stickeen. The Story of a Dog", la storia del suo incontro con un cane che lo aveva seguito durante la spedizione alla scoperta dei ghiacciai dell'Alaska sudorientale. Il racconto fa una descrizione particolareggiata dei luoghi impervi, raggiunti con il coraggio di chi rischia la vita per scoprire la natura selvaggia e inesplorata, e testimonia la nascita di un'amicizia eterna, parabola del rapporto uomo-animale. Con bozzetti di viaggio dell'autore.
EUR 9.50