Sfoglia il Catalogo IBS 5
Catalogo
Mostrati 43941-43960 di 50764 Articoli:
-
Elettra. Testo greco a fronte
L'Elettra di Euripide (di datazione incerta: si può collocare fra il 422 e il 416 a.C.) ripropone la storia della vendetta compiuta da Oreste contro la madre Clitennestra e l'amante di lei, Egisto, colpevoli di aver assassinato suo padre Agamennone, di ritorno dalla guerra di Troia, in una chiave innovativa fin dall'ambientazione, insolita e volutamente marginale: una modesta casetta nella zona di confine tra l'Argolide e la Laconia, dove abita il povero contadino al quale è stata fatta sposare Elettra, la sorella di Oreste, che attende ansiosamente il ritorno del fratello vendicatore, immersa in un dolore inconsolabile. La vendetta, inesorabilmente, si compirà, ma l'effetto straniante di queste vistose alterazioni del tessuto mitico spinge il pubblico ad approfondire la riflessione sui punti più inquietanti di una vicenda, che la collocazione in una sfera quasi quotidiana fa risaltare con maggior vigore. Le storie e i personaggi del mondo eroico perdono la loro grandezza quando sono proiettati in una dimensione meno remota, dove la loro incongruità finisce per portare alla luce le contraddizioni insite in un patrimonio di valori etici e culturali forse non più totalmente adeguato alle esigenze di una società in profonda evoluzione.
EUR...
Canti indiani del Nord America
Canti iniziatici, storie d'amore e di guerra, racconti poetici della fusione completa tra uomo e natura: con questa selezione corale di voci di nativi americani si scava un solco nella sensibilità di un popolo travolto dalle incursioni occidentali, con un patrimonio di tradizioni divorato dalla sterile fame di conquista dell'Uomo Bianco. Nei loro canti ci sono i sogni, il rispetto per la Madre Terra e per la vita, ma non mancano dolore e cupa tristezza per la perdita di ciò che è stato loro sottratto. Uno sguardo non filtrato su una storia spesso dimenticata o alterata dalla visione occidentale, un'eredità lirica e visionaria di rara bellezza attraverso la quale possiamo ascoltare il grido taciuto di chi ha cercato di resistere con tutte le proprie forze alla cancellazione culturale.
EUR 12.35
Urne
«Nel medesimo campo delle urne cinerarie romane della costa d'Amalfi e di Salerno, già studiato dal padre per gli aspetti storici e archeologici, Giovanni Bracco, con la sensibilità del poeta, si cimenta sugli aspetti umani: mira a farsi interprete dei sentimenti, a mostrarsi solidale nel dolore che la morte genera. Per entrare nel groviglio di un'intimità spirituale così remota, può, certo, avvalersi delle raffigurazioni scultoree che integrano i testi, interrogarle nel loro significato narrativo e simbolico. (...) Al grande caleidoscopio di metafore, simboli, immagini che un tale corredo contiene, Bracco ha potuto avvicinarsi come al sacrario - ancora intatto nel suo significato d'origine - del mistero del grande viaggio. Si è avvicinato con passo lento, e l'animo teso a cogliere ogni espressione del dolore pagano, i singhiozzi e il rimpianto, i timori e le attese. La sua capacità di immedesimarsi, di condividere, d'interpretare, la sua forza di penetrazione è quella consentita solo nell'animo d'un poeta.» (dalla prefazione di Mario Mello)
EUR 13.30
La luna e l'orologio
"Il primo grande merito di questa poetessa: la capacità di osservare, di sentire e di scrivere al di là della semplice dimensione del reale; di andare oltre, di captare le varie sfaccettature dell'essere umano. Marvi è capace di scrivere e di rappresentare la materia e l'anima e di farcele sentire un tutt'uno, in un'armonia cosmica e interiore. [...] ha dato vita a una dimensione temporale che chiamerei il "Tempo della Poesia", ovvero quella dimensione che permette a un essere umano di dialogare con tutti gli altri esseri e di annullare completamente la solitudine e l'incomprensione perché nel "Tempo della Poesia" non è l'uomo a parlare, ma l'anima, e chi sta in ascolto sono anime che non conoscono i limiti della terra, ma l'infinità del cielo; eppure, a scrivere è una penna mossa da una mano e Marvi lo mette bene in evidenza. A riprova di questo dialogo universale, per esempio, il titolo di questa raccolta, La luna e l'orologio, è un verso di un grande poeta cileno, Vicente Huidobro, che Marvi ha fatto suo perché in esso ha ritrovato l'essenza di tutta se stessa: il grande miracolo della poesia! Troviamo nel libro molti...
Scatti, dribbling e ruote. Fino ad arrivare a Tokyo
"Anche per merito di meravigliose vittorie con l'azzurro e il tricolore sullo sfondo, lo sport torna oggi al suo ruolo di acceleratore di emozioni, accentratore di sussulti, anche soltanto televisivi. Pochi eventi sociali al mondo hanno la forza e l'irruenza insita nello sport. Capace - nei secoli - di fermare le guerre, prevenire rivoluzioni, compattare masse prima informi. Non è retorica quando sventola il tricolore prima di una partita, non è retorica intonare l'inno di Mameli dopo una medaglia. Lo sport che riesce a far urlare il vecchio e il bambino allo stesso momento, genuinamente. Qualcosa che scuote l'animo dal profondo. Come le poesie di Ennio, che passeggiano fra le emozioni e l'affetto. Con quella confidenza che la lunga frequentazione quotidiana sa dare. Elimina le barriere, i calendari, l'anagrafe e anche le origini. In quello sport in cui esiste molto spesso solo il "tu", perché se condividi un amore ti sembra di avere sempre conosciuto colui o colei che stai raccontando nei versi. E proprio come nello sport crollano i record e si saltano gli ostacoli, in questa poesia di Ennio è l'emozione e soprattutto la passione a fare da guida. La luce...
Dall'autoreclusione al ritorno alla vita. «Adotta l'orso», 2014-2020. Sezione narrativa. Primi premi, menzioni speciali e approfondimenti teorici
L'"Autoreclusione", ovvero la tendenza a chiudersi in se stessi in qualsiasi ambiente ci si trovi a vivere, è una pratica purtroppo molto diffusa. Conoscerla è il primo passo per superarla. Per questo Leggere Libera-Mente ha promosso un Concorso internazionale di Scrittura fin dal 2014. In questi anni abbiamo ricevuto circa 600 testi, da scuole, carceri e singoli individui che ci hanno scritto dall'Italia e dall'estero: una banca dati molto interessante per conoscere il ben noto fenomeno del ritiro sociale che coinvolge milioni di persone, anche giovanissimi. Un concorso che anticipava, tra l'altro, i tempi del coronavirus, dove la reclusione forzata ha riguardato tutti. Come ci ricorda il professor Gustavo Pietropolli Charmet, tra reclusione e autoreclusione, benché le motivazioni all'origine siano diverse, non c'è molta differenza in termini psicologici, emotivi, relazionali, cognitivi. Un motivo in più, quindi, per dar voce a quanto vissuto in queste due condizioni. Prefazione di Isabel Fernandez. Postfazione di Felicia Vitiello.
EUR 19.00
Quanto pesa la luna? E altre domande a cui cerco una risposta da una vita
"Arché" è un termine greco. Significa principio, origine, sostanza primordiale da cui derivano tutte le cose, ma non in senso cronologico. Come ha detto papa Francesco nel nostro incontro con lui il 2 settembre 2021: «L'avete chiamata Arché, che richiama l'origine, e noi sappiamo che in principio c'è l'Amore, l'amore di Dio. Tutto ciò che è vita, tutto ciò che è bello, buono e vero viene da lì, da Dio che è amore, come dal cuore e dal grembo di una madre viene la vita umana, e come dal cuore e dal grembo di una Madre è venuto Gesù, che è l'Amore fattosi carne, fattosi uomo». [...] Fin da subito l'associazione volle caratterizzarsi come laica, senza una connotazione cattolica che tante volte viene male interpretata. Oggi come oggi, quando si parla di cattolicità, si evoca un termine che ha avuto una deformazione grave, come a indicare qualcuno di parte, mentre invece cattolico, secondo l'etimologia, ma anche secondo i significati che il Concilio ha riproposto, vuol dire universale, che abbraccia tutti. Ecco, l'intento dell'associazione laica era quello di abbracciare tutti, di non mettere paletti, o confini, di essere capace di accogliere universalmente. Del resto,...
Sette voci in campo. Antologia poetica sul calcio
Antologia poetica (C. Bagnoli, M. Bellini, V. Mastropirro, C. Pagelli, A. Panetta, G. Parodi, P. Vitagliano). "Sette voci in campo è un'antologia poetica sul calcio nata dalle comuni passioni degli autori, calcio e poesia, e si propone come momento di riflessione sull'argomento. Corrado Bagnoli, Marco Bellini, Vincenzo Mastropirro, Claudio Pagelli, Alfredo Panetta, Gianmarco Parodi e Pasquale Vitagliano sono le "sette voci in campo", che giocano di memoria e di fantasia, con e attraverso la poesia. Ognuno con la propria tecnica, la propria agilità, tutti al servizio di una raccolta piena di passione per questo straordinario gioco, che Sartre definiva «una metafora della vita». Stilisticamente, si passa da componimenti lunghi agli haiku, dal verso metrico a quello libero, da tensioni prosastiche ad accensioni liriche, nelle diverse interpretazioni dei poeti coinvolti nel progetto. Un'antologia che ospita poeti del Nord e del Sud, nati dalla fine degli anni Cinquanta alla metà degli anni Ottanta, per una visione più ampia e più profonda del tema. Un'esperienza collettiva, quindi, una squadra tutta italiana innamorata del Pallone e della Parola." (Nota degli Autori)
EUR 13.30
Filastrocche e poesie per grandi e piccini
"Che sorpresa, quando Giovanna mi ha dato da leggere questo suo lavoro! Infatti avevo letto e apprezzato i suoi scritti, il suo romanzo, le sue frequentazioni di autori del passato, ma non sapevo che scrivesse poesie. Ridendo mi ha confessato che è stata una sorpresa anche per lei. «È nello Yucatán, a gennaio 2021, che sono nate queste parole in rima.» Il vivere in un ambiente fisico e sociale diverso dal suo, l'incontro con altre persone, l'hanno portata a esprimersi in modo per lei inusuale, a contattare una parte di sé forse inascoltata fino a quel momento. A un'attenta lettura, anche nelle poesie ritrovo l'atteggiamento riflessivo nei confronti dell'esistenza, la ricerca di valori che diano senso allo scorrere dei giorni, la spinta a crescere in coscienza. Ma oltre a questo c'è un tono più giocoso, talvolta divertito, la riflessione saggia acquista leggerezza e si avverte il sorriso che accompagna la rima baciata e che pare dire che vivere meglio non è poi così impossibile. A lettura conclusa, poesie come Canzone dei Re Magi, Vocaboli, Formiche, Saper chiedere (per citare alcune delle mie preferite) continuano a risuonarmi dentro." (Dalla prefazione di Mariella Lancia)
EUR...
Quarantine
«La ricerca di Biondo affonda nella quotidianità, in un intreccio tra storia e vita che fin dal titolo denuncia l'impossibilità dell'uomo a determinarsi appieno. È la condanna di chi non si sente libero nelle catene della sorte, dietro le sbarre del tempo e dei luoghi, una prigione asfissiante. La poesia è certo evasione dalle pareti eteree di una quarantena esistenziale, ma al contempo è una protesta contro il puro esistere, quello che per molti è libertà, è gioia, e che fin dall'esergo rappresenta invece per la poetessa un'alternativa peggiore a qualsiasi confino. È vero, sembra che l'autrice sia estranea a quella felicità, così semplice per molti, ma nella sua condanna a interrogarsi su ciò che non ha risposta, nella sua angoscia, certa sofferenza si presenta come un vantaggio impareggiabile. [...] Gli schemi sono un'inconsapevole impalcatura, la colonna vertebrale e mai la corazza di un verso, ricorda l'autrice mentre ne compone alcuni, con una certa ironia, ricontando il numero diciassette. Il gioco di parole, spesso pericoloso e sempre mendace, qui si presenta come uno scrigno di innocenza e lealtà. È in questo che la silloge di Giuseppina Biondo si è proposta come un'autentica novità,...
Il sole. Undici racconti
Un cane che scuote la coscienza di un intero borgo, un teppistello che rimane fedele a una propria "patria interiore", una zingara che mente per tenere in piedi il fantasma di una speranza, un albero che fa conoscenza con l'umano grazie al vino, lo scemo del villaggio che, come Sisifo, porta sulle spalle un peso enorme, un sole che spalanca il suo occhio imperturbabile su tutto: sono solo alcuni dei molteplici personaggi di queste undici novelle. Nodar Dumbadze intreccia un tessuto narrativo che raffigura la piccola realtà della Georgia sovietica, soprattutto della sua regione occidentale, Guria, come un tappeto orientale: l'ordito è il senso universale di una vita fatta del buio delle cadute e della luce delle ascese, mentre la trama è un reticolo di fili sgargianti dei topoi della cultura georgiana, il tutto venato di humor e ricoperto di una patina arcaica. Le composizioni che ne vengono fuori smuovono l'asse del pregiudizio umano riguardo al dato, all'acquisito, al consolidato, come soltanto la buona letteratura sa fare.
EUR 17.10
«Giovinezza nostra» o della poesia presso i gesuiti
A Milano, negli anni Cinquanta, la scuola dei gesuiti selezionava la classe dirigente del futuro. Felice Accame, metodologo del linguaggio e scrupoloso conservatore di memorie, analizza le pagine di «Giovinezza nostra», ovvero della rivista con la quale l'istituzione cementava il proprio rapporto con le facoltose famiglie degli alunni. Ne viene fuori il dipanarsi di almeno due interrogativi: da una parte, la compatibilità della poesia - e delle arti in genere - con il piano formativo dei seguaci di Ignazio di Loyola e, dall'altra, il ruolo del protagonista stesso della vicenda. Con quel suo cadaverino nell'armadio che, forse per pudore, implica un libro dove alcune pagine sono "ancora da tagliare" per volontà dell'autore.
EUR 7.60
Il segreto di Çelik
"Fedele al suo stile, Muça è originale nel modo manieristico di raccontare, come una favola, le nefandezze della nostra società, schiava degli istinti più bassi, dominata da persone possedute dalla lussuria, dall'ingordigia, dall'ambizione e in mano a un'oligarchia finanziaria grossolana e senza valori, che gestisce le sorti di un'umanità smarrita. Çelik è un novello Odisseo, che parte dalla sua Albania per fare il giro d'Europa e ritornare in patria, dove incontrerà finalmente l'amore; ma è anche una specie di semidio, dotato di due straordinari falli e di altrettante vite, un dono che è al tempo stesso la sua maledizione. Il racconto è popolato di personaggi strani, stralunati, uomini, pidocchi, donne, pulci, che riescono a svegliare la coscienza del lettore, strappandogli sorrisi amari. "Il segreto di Çelik" è un libro di denuncia che mostra senza pudore la bruttezza dell'epoca che ci è toccato vivere." (dalla prefazione di Ana Vicent Colonques)
EUR 11.40
Luoghi e paesaggi, 1961-2021
"Come un uccello nello spiccare il volo si affida all'aria, così la mano, nel disegno, si consegna all'emozione nel tentativo di aderirvi e di darle visibilità. L'inizio comporta un affidarsi. In gioco non è la copia del "vero". Se di fedeltà si tratta, il riferimento è l'e-motus (emov?re, trasportare fuori). La sfida è riuscire a rendere partecipi gli altri di quel 'trasporto' e dell'incantamento che lo muove. Nell'impulso iniziale convivono visione e cecità. Dal segno fissato su un supporto può scaturire un primo disvelamento, che chiede di essere proseguito e portato a conclusione. Per reggere la sfida, ogni tratto deve rinnovare la forza sorgiva dell'inizio e, insieme, stare in equilibrio fra più tensioni: fra adesione e misura, fra sicurezza e fragilità, fra conquista e rilancio, fra controllo e stupore. Anche il seguito, con il succedersi dei tratti, presenta somiglianze con il volo. E così la conclusione: l'arresto è a suo modo un atterraggio, richiede sapienza ed esperienza. Nell'aderire/disvelare, il mezzo espressivo ha la sua parte. Si avvertono apparentamenti con la musica e con la danza. Come gli strumenti musicali, per un verso, e il corpo, per altro verso, anche penna, matita, pennarello ecc....
Ci guarda il pane
"Giuli. Un nome musicale, dolce, con una G, due I e una L. Provo a descrivere i tratti che guidano Giuliana. Mantenere la meraviglia di un bambino. Accettare la sfida della vita: la ricerca ininterrotta di un senso, usando la capacità di creare e riconoscere la bellezza per trasformare la realtà. Rispettandola. Nominare le emozioni, comunicarle, cristallizzarle, con la sensibilità di un'anima preziosa e delicata. [I suoi versi] Lampi. Versi che vengono dall'oscurità, dall'ignoto, dalla deriva, dall'abbandono. Versi inaspettati. La verità vicino a noi, non irraggiungibile, ma nascosta nei gesti e nei dettagli quotidiani. Versi incomprensibili e illuminanti. Versi immaginati a matita. Maturati nel pensiero e poi scolpiti, ogni mattina, sul taccuino, in un laboratorio speciale, seduta sulla panca in asse al tiburio di Santa Maria delle Grazie, a Milano, con i quadrati, i rettangoli, la cupola, pietre mattone e bianco rosato del Bramante... o a Framura, osservando la luce, l'azzurro e le ombre, dalla finestra davanti al mare e alla collina di olivi. Versi scritti, corretti, levigati, ripensati, accarezzati, conclusi, come progetti da regalare nel vento. Progettuali, geometrici e istintivi, fisici. Versi a getto, confezionati nel tempo sospeso. Cerchi perfetti." (dalla prefazione...
Il monarca dei sogni. Testo americano a fronte
Vigilia della Guerra civile americana. Lasciato il Rhode Island dove ha fino ad allora vissuto, Francis Ayrault si trasferisce sulle colline del New England in una fattoria isolata, che diventa per lui lo scenario ideale di un esperimento psicologico audace e dall'esito incerto. È possibile controllare i propri sogni? E se il controllo si estendesse ad altri, che cosa succederebbe? In un crescendo di tensione, il lettore si addentra in un mondo sospeso tra realtà e sogno dove ogni interpretazione, al di là di quella suggerita dall'Autore, diventa possibile.
EUR 7.60
Chiamami col mio nome. Antologia poetica di donne. Vol. 2
«Questo secondo volume vuole essere, come il primo, un pozzo di occasioni: un luogo unico in cui incontrare la poesia di cinquanta donne, poterla leggere, leggere qualcosa sulle autrici, ricordare o scoprire chi sia quella specifica poetessa, quale il libro in cui è ricordata. Mi piacerebbe chiamarlo "il libro delle occasioni", ma per non cadere nel plagio lo chiamerò "il libro delle micce": come per le cinquanta autrici si è accesa la miccia per scrivere poesia, spero che nelle lettrici e nei lettori di questo libro si accenda quella per andare a rileggerle o conoscerle. [...] Le cinquanta poete qui presenti sono, come per il precedente volume, una scelta tra molti incontri: non ho applicato un giudizio di valore del tipo "loro sono da leggere, ma le altre no". Non è assolutamente così: loro sono da leggere, moltissime altre anche. Questa è la presentazione di occasioni, incontri, che ho fatto con la poesia, che ho studiato, approfondito, e che restituisco in forma di antologia nella speranza che queste scrittrici vengano sempre più ricordate, scoperte, lette.» (Anna Toscano)
EUR 12.35
Lezione frontale
Nella poesia di Antonio Laneve, estremamente raffinata e ombrosa, il suo ex luogo di lavoro, un ipermercato, non appare se non, talvolta e ben mimetizzato, come metafora di fondo. Non appare nemmeno la condizione operaia, se non in ciò che ha di comune a tutte le situazioni esistenziali della vita odierna. Il tema di fondo del suo itinerario letterario è la ricerca di se stesso, dell'autenticità del vivere, che sfugge sempre ed è comunque sottoposta a mille condizionamenti che ne rendono difficile la realizzazione. Le ottanta poesie di questa raccolta sono piene di ironia, ma spesso si tratta di ironia amara e tragica che riflette sulla condizione di fragilità della vita. L'autore parla per sé e per gli altri e le espressioni connotate negativamente sono parecchie [...] Non sono però espressione di un chiuso pessimismo, ma di una lucida considerazione che si rovescia nello scatto dell'ironia e si fa critica sarcastica. Non mancano alcuni brevi componimenti che si possono definire epigrammi in senso classico, sebbene il registro più e meglio adottato sia quello dell'ironia che ribalta ciò che a molti appare scontato e ovvio. [...] se è vero che nessuno è innocente perché...
Quegli occhi di bambino
"Un bambino pieno di abbandono e di dolore desidera morire. Si salva e rinasce per l'improvviso emergere in lui di una nuova, abbagliante visione della realtà. I suoi occhi di bambino solitario guardano attenti e vedono d'improvviso la bellezza nella natura che, luminosa, appare e gli rivela la stupefacente presenza degli altri e il palpitare della vita. Chi scrive cerca di scoprire cosa sia successo, in realtà, nella vita di quel bimbo. Quale cambio di prospettiva è accaduto in questa così particolare infanzia, rivissuta poi nell'esperienza dello stesso adulto, fino a determinarne la vita futura?" (dalla prefazione dell'autore)
EUR 14.25
Tu non c'era ancora
"Se c'è una poesia che si insinua segreta e labirintica e si fa profondo incrocio di enigmi e di vasti pensieri, non c'è dubbio sia quella di Jean Portante. Il suo corpo a corpo con la parola è uno scavo turbinoso, è una tensione continua verso l'origine. Un percorso, quello di Portante, che si inoltra sui grandi temi dell'esserci e del vivere, delle radici e dello sradicamento, delle piaghe del mondo e della memoria. Negli infiniti intrecci arteriosi di questo libro, vi sono i lati più intimi della sua esistenza, con la voce della madre che diviene uno struggente inno d'amore e si affacciano le sostanze di un giusto tempo, con l'immagine della fatica atavica dei propri avi, alcuni dei quali addirittura spentisi nei bui tunnel invasi dalla morte. Una scrittura che pare incunearsi, pur nell'inerpicarsi in rupi e botri, ansie e scalate, in sentimenti, amori, memorie, fiato familiare, strutturata in una lingua che brilla di metafore e di analogie, di punti sospesi e di aforismi, di anafore e di inversione dei soggetti, di piraterie linguistiche e neologismi arrischiati dall'orecchio del poeta in un territorio spinato. Una poesia mai diretta, nel senso di...