Sfoglia il Catalogo IBS 5
Catalogo
Mostrati 10421-10440 di 50764 Articoli:
-
Come cambiare la propria vita (sfruttando il potere segreto del cervello)
Un manuale di science-help per evitare gli inganni del self-help\r\n\r\nNon è più tempo di ricette di self-help prive di fondamento né di guru dal curriculum equivoco: al giorno d'oggi le neuroscienze sono in grado di spiegare davvero come funziona il cervello, e sulla base di quelle conoscenze possiamo agire per migliorarci e, in definitiva, per vivere meglio.\r\nUsando esempi tratti dalla vita di ogni giorno, dalle relazioni sociali alla carriera, dalla salute fisica allo sviluppo personale, David DiSalvo dimostra come l'enorme capacità adattativa del cervello sia il fattore cruciale sul quale si può fare leva; un potente strumento che possiamo tenere sotto controllo per dare una svolta alle nostre vite. Allo stesso tempo teorico e pratico, questo libro cambierà il vostro modo di pensare e, forse, la vostra vita.
EUR 9.75
-
Cronaca di un'ultima estate. Un romanzo dell'Egitto
Questo è un romanzo sull'Egitto, sul silenzio e sulla memoria.\r\n«In questo libro non c'è una parola di troppo. Ogni frase ha un suo preciso significato, perché nel romanzo di El Rashidi, come nella vita, famiglia e società sono inseparabili.» - Claire Messud, «The New York Review of Books»\r\n«Il romanzo, con le sue pause di sospensione dalle vicende politiche, evidenzia soprattutto il personale isolamento di una generazione che si è vista letteralmente scippare i suoi sogni. Un ritratto inedito di ciò che è successo negli ultimi anni in Egitto.» - The New York Times\r\n«Un romanzo che racconta la storia di un paese attraverso le sue vicende politiche e il risveglio della coscienza della protagonista». - The Washington Post\r\n\r\nIn realtà «l'ultima estate» non è una sola, le «ultime» sono tre, quelle del 1984, del 1998 e del 2014. Segnano momenti di delucidazione, risoluzione e cambiamento, per chi racconta e per il paese. E sono caratterizzate dai silenzi dei familiari, degli amici, dei mezzi di comunicazione su quello che sta succedendo.\r\nÈ un romanzo raccontato «per sottrazione», che attraverso i ricordi di una protagonista prima bambina, poi adolescente, poi donna, illuminano passaggi politici storici insieme a vicende...
L' isola del non arrivo. Voci da Lampedusa
Come ha reagito la popolazione dell'isola all'enorme pressione mediatica alla quale è stata improvvisamente sottoposta? Cosa pensano i lampedusani degli immigrati? Come reagisce l'Italia che si trova davvero sulla prima linea della più tragica emergenza internazionale degli ultimi anni?\r\n«Un'antropologo soggiorna a Lampedusa per raccontare il miracolo dell'accoglienza nell'isola che doveva vincere il Nobel. E scoprire che se l'Italia avesse seguito i suggerimenti del medico Pietro Bartolo tutto sarebbe stato diverso» - Robinson, La Repubblica\r\n"Trecento immigrati, nuovi sbarchi e subito ci si immagina un'armata immensa di persone che ci si para davanti minacciosa. Poi, nella realtà quotidiana, finisce che ognuno di noi incontri uno, due, tre stranieri e che magari si trovi a parlare con loro, ad ascoltarne la voce: allora la massa, frantumata in singole persone, diventa accettabile, non fa più paura" \r\n\r\n\r\n\r\n\r\nLampedusa è un pezzo dimenticato d'Italia, assente persino dalla cartina del meteo in TV. È una piccola isola, più vicina all'Africa che all'Europa, lunga appena sei chilometri, battuta dal vento, circondata da un mare meraviglioso e abitata da una piccola popolazione, per lo più di pescatori. Di colpo, Lampedusa balzò all'onore delle cronache nazionali una prima volta nel 1986, quando Gheddafi...
Il capolavoro di Einstein. Il 1915 e la teoria generale della relatività
Il racconto eccezionale della più grande teoria einsteniana\r\nLa scoperta più preziosa della mia vita... È una teoria di incomparabile bellezza - Albert Einstein\r\nNella scienza i capolavori sono rari come nelle arti. Per essere tali, in loro la perfezione deve uguagliare la dirompenza. Perché rivoluzionano il mondo, alla lettera. John Gribbin non esita a spendere la parola «capolavoro» per la teoria generale della relatività, che lo stesso Albert Einstein definì «la scoperta più preziosa della mia vita ... una teoria di incomparabile bellezza». Quando la elaborò nella forma che conosciamo era trascorso un decennio dal 1905, ritenuto concordemente dagli studiosi il suo annus mirabilis: pochi mesi leggendari durante i quali, in un impeto di creatività scientifica che non si era più registrato dai tempi di Newton, aveva concepito anche la teoria ristretta della relatività e scoperto la legge dell'effetto fotoelettrico, che gli avrebbe poi valso il premio Nobel nel 1921. Gribbin tuttavia rivede l'opinione comune, posticipando il vero miracolo dal 1905 al 1915, quindi alla generalizzazione della teoria, questa sì in sconvolgente anticipo sui tempi della ricerca. L'estensione della relatività dagli oggetti che si muovono a velocità costante in linea retta al moto accelerato...
Orient
Orient, Long Island. Una comunità chiusa, l'arrivo di uno sconosciuto, una lunga catena di omicidi.\r\n«Personaggi vividi e atmosfera davvero avvolgente.» - The New York Times\r\n«Segreti, pettegolezzi di provincia, xenofobia gretta, vicinanza a una grande fonte d'acqua e un buon numero di corpi senza vita. Cosa si può volere di più da un thriller? Ci sono tutti gli ingredienti per sfatare il mito del grande sogno americano.» - The Times\r\n«Orient è al contempo thriller e alta letteratura. Ricco di digressioni, di analisi anche sociologiche e di momenti introspettivi dei protagonisti. Un equilibrio che trascende le convenzioni di genere.» - Los Angeles Times\r\n«Un libro di rara finezza letteraria. Ti cattura con la prosa, ti inchioda con il mistero.» - USA Today\r\n\r\n\r\n\r\nOrient, sulla punta del North Fork di Long Island, affacciata sul braccio di mare che separa l'isola dal Connecticut. Meno famosa del South Fork, quella degli Hamptons, con relativi magnati dello show business newyorchese, attori e scrittori famosi. In questo paradiso marittimo dei falchi di mare, dei pescatori e delle fi oriture selvagge, abitato dalle stesse famiglie da molte generazioni, arriva un giorno da New York Mills, un «drifter», un vagabondo, ex tossicodipendente, ex bambino...
L' età della finzione. Arte e società tra realtà ed estasi. Ediz. ampliata
«Il grande merito del libro di Massimo Melotti è quello di fare un'analisi completa, rigorosa e ricca di sfumature di tutti gli effetti indotti dalla nuova porosità tra finzione e realtà» - Marc Augé\r\n\r\nViviamo nell'«età della finzione». Espressione tutt'altro che neutra, che tuttavia non si accoda, qui, alle attuali querimonie contro lo strabordare di falsità, simulazione e dissimulazione, fake news e manipolabilità del vero, fuori e dentro la Rete. Piuttosto che vestire la toga dei grandi accusatori è indispensabile rendersi conto che nella società massmediale - in cui il consumo ha ormai dispiegato la sua massima potenza - realtà e finzione non costituiscono più una coppia di opposti in tensione agonistica, anzi sono scivolate in una indistinzione a dominanza finzionale che ha trasformato nel profondo gli assetti percettivi, le pratiche quotidiane, la logica dell'intrattenimento, lo statuto stesso dell'informazione. «Un evento che non sia mediatizzato semplicemente non esiste». L'osmosi è iniziata e Massimo Melotti ne scruta il processo con la sottigliezza del critico d'arte, al quale non sfuggono aspetti qualitativi in genere trascurati dalla sociologia dei media, primo fra tutti il prevalere della dimensione estatica, quella fredda e stupefatta fascinazione che non aspira a...
Questo corpo che mi abita
Parlare del corpo è smuovere un'«inquietudine».\r\n«Pagine sorprendenti per la coraggiosa esposizione di sé - il rapporto col suo corpo, l'invecchiamento, la morte.» - Lea Melandri\r\n\r\n\r\n\r\nAncor più per una donna che ha anteposto le ragioni del suo «io politico» al principio del «tutto è sessuato», in amichevole dissonanza nei confronti del pensiero femminista con cui non ha mai smesso di dialogare. Ma è quel sottile disagio - lo scarto che avverte tra sé e l'immediatezza biologica - a spingere felicemente Rossana Rossanda su un terreno inabituale. Lei che ha attraversato di furia, e contromano, il corso del mondo, non cede all'opacità indecifrabile del corpo, e mentre incombe l'età più fragile della vita lo interpella, lo scruta, gli dà del tu senza troppa confidenza e ne annota i cedimenti con moderata costernazione. «Da tutte le parti questo corpo che mi abita e che abito sfugge e mi torna, come se fosse l'anguilla della mia coscienza, un'anguilla attaccata a "me"». E sebbene l'oggetto del suo ragionare affilato le sembri provvisto di «tanta emotività quanto una grammatica», Rossanda riesce a infondervi, in modo quasi preterintenzionale, il battito di un incantamento, sia quando indugia sulle proprie splendide mani...
A cena con Darwin. Cibo, bevande ed evoluzione
Un affresco sontuoso in cui cibo, scienza e società umana si mescolano inestricabilmente tra loro, imbandendo una mensa ricca e variegata.\r\n«Dalla prima portata di ostriche all'ultima stilla di vino, il racconto di Silvertown sull'evoluzione della nostra dieta è un'esperienza sontuosa. A cena con Darwin combina storia naturale, biografia, archeologia e biologia, mescolando il tutto in storie gastronomiche che renderanno luminoso il vostro pranzo.» -\r\n Richard Wrangham\r\n«Questo intricato banchetto è una lettura meravigliosa. Bon appetit» -\r\n Barbara Kiser, Nature\r\nUova, latte e farina sono gli ingredienti fondamentali di una torta, ma sono anche il prodotto di milioni di anni di evoluzione e rappresentano in quel contesto una soluzione geniale al problema della riproduzione fuori dall'acqua. Per le uova, l'idea era circondare l'uovo fecondato con una piccola porzione di mare, arricchito di nutrienti, e chiudere il tutto in un guscio resistente alla disidratazione e alle infezioni. Lo inventarono i dinosauri e va ancora di moda. Se pensassimo a questo quando apriamo la dispensa, toccheremmo letteralmente con mano l'evoluzione darwiniana mentre prepariamo la cena.\r\nAnche il latte ha una storia analoga: è l'invenzione per eccellenza dei mammiferi, che avevano il problema di nutrire i loro piccoli senza poter...
La libertà di Emma Herwegh
Una donna coraggiosa, alla ricerca della felicità, della partecipazione e del cambiamento.«Non ci si dimenticherà facilmente di Emma Herwegh: una donna alla ricerca della felicità, del cambiamento, dell'emancipazione. Una donna testarda, diventata adulta nel XIX secolo» - Neue Zürcher Zeitung«Tre livelli temporali, una scelta mirata dei personaggi e delle situazioni storiche... Un romanzo illuminante» - Die Zeit«Con La libertà di Emma Herwegh leggiamo tre libri: una biografia, un libro di storia e un dramma matrimoniale. Che cosa si può volere di più?» - MDR KulturÈ una donna forte, Emma, e tutto quello che fa lo fa con convinzione e determinazione. Attiva nella lotta delle donne per il diritto di voto, sostenitrice dell'emancipazione femminile e della libertà dell'individuo contro i pregiudizi del suo tempo, Emma fu la moglie del poeta romantico e politico tedesco Georg Herwegh. Ed è lei stessa a raccontarci la sua storia − o meglio la racconta a un suo ospite, un giovane drammaturgo che si rivelerà essere Frank Wedekind −, la storia di una donna che non si piega alle aspettative di una strada già tracciata per lei da altri. Nata nel 1817, figlia di un ricco mercante di tessuti...
Racconto matematico. Memorie impersonali con divagazioni
«La matematica non è altro che un'arte, una specie di scultura in un materiale estremamente duro e resistente» - André Weil\r\nQuante volte, a scuola, ci hanno esortati a non divagare? Ci sono poi materie - la matematica innanzitutto - che ancor meno di altre sembrano tollerare delle diversioni. Eppure Michele Emmer, tra i più noti matematici italiani, non esita a uscire dall'abituale tracciato logico-deduttivo che porta alla dimostrazione, per addentrarsi in animate vie laterali, dove i numeri incrociano storie di donne e di uomini, vanno al cinema, a teatro e alle mostre d'arte, si intendono di poesia, filosofia, letteratura e architettura. Insomma, prendono colore. «Sono molto stringati i lavori dei matematici, raccolgono solo i risultati giusti, non parlano dei dubbi, dei cambiamenti, degli errori. sembrano tavole della legge immutabili, scritte così perché così dev'essere. Quando invece si narra, bisogna saper raccontare, non basta essere intelligenti». In queste pagine intelligenza matematica e narrazione scoprono la loro congenialità, vagando felicemente tra la preistoria e l'oggi, con il gusto di molti incontri inaspettati e il piacere di ritrovare qualche volto conosciuto: rivediamo la Mediaglia Fields Cédric Villani, passato di recente dalle derivate parziali agli scranni parlamentari,...
Nascere. Genesi di un nuovo essere umano
Il tema è universale. Forse non c'è tema più universale di questo: che cosa significa per noi umani nascere.\r\n«Il primo e forse il più radicale fallimento della nostra cultura è il fatto di prendere avvio dall'essere umano in quanto tale. Ora, questo nostro essere non corrisponde a un essere vivente, ma a un'idea o a un'entità costruita»\r\n Non ci sviluppiamo dalle radici come una pianta, e non siamo neppure autosufficienti come Dio. Così, siamo gli unici viventi che mancano di un'origine, e ne vanno sempre alla ricerca. Privi di un «essere» originariamente identificabile, dobbiamo assumerci la responsabilità della nostra esistenza e del nostro destino. Come? «In primo luogo, coltivando il nostro respiro, una risorsa che troppo passivamente abbiamo attribuito a un Dio estraneo alla nostra esistenza terrena, sebbene il respiro sia ciò che ci permette non solo di vivere autonomamente, ma anche di trascendere la mera sopravvivenza, di superare il livello della mera vitalità, così da essere in grado di portare a compimento un'esistenza umana. Incaricarci di incarnare la nostra appartenenza sessuata è il secondo elemento che ci rende capaci di adempiere la nostra esistenza naturale, pur trascendendola». La sessuazione compensa l'assenza di...
La memorabile vacanza del barone Otto
Una comitiva male assortita e un viaggio rocambolesco. Una gemma d'assoluta, irriverente ironia.\r\n«Una folla di raffinati lettori ha riscoperto i romanzi di questa scrittrice ironica, spregiudicata, fuori da ogni corrente letteraria, spesso crudelissima nel descrivere una società boriosa, superficiale, vecchia, ingiusta soprattutto verso le donne.» - Natalia Aspesi, la Repubblica\r\n«Una lettura tonificante come una brezza tesa.» - The Times\r\n«Amore, sesso, conflitti, questioni di denaro popolano i romanzi di Elizabeth von Armin, mescolati in un cocktail perfetto da un'ironia caustica ma anche tollerante.» - Elisabetta Rasy, Il Sole 24 ore\r\nI personaggi di Elizabeth von Arnim abitano una commedia, quella della vita fin-de-siècle, che si rinnova felicemente in ogni suo romanzo. \r\nLa von Arnim ci avvicina a tante storie con la naturale verve narrativa di una grande autrice che si misura con una scrittura di deliziosa ironia e precisione. In questo, sicuramente tra i suoi libri migliori, a essere preso di mira è uno spocchioso barone, convinto della superiorità dell'uomo sulla donna, e della sua nobile educazione tedesca su tutte le altre, messo a dura prova da una rocambolesca vacanza in carrozzone. Già, quel giro per la campagna inglese prometteva assai bene, soprattutto era straordinariamente...
Il crepuscolo di una nazione. L'America di Trump all'esame di uno psichiatra
Già caso editoriale negli Stati Uniti, Il crepuscolo di una nazione non è un'inchiesta giornalistica, non svela informazioni riservate, è invece una vera e propria indagine della psiche di una nazione, un lavoro essenziale per comprendere la crisi dello spirito democratico in questo inizio di secolo.\r\n\r\n«Per alcuni professionisti della salute mentale, il dibattito etico [sullo stato mentale di Trump] è una distrazione da una questione più ampia. In Il crepuscolo di una nazione Allen Frances sostiene che la preoccupazione più urgente sia svelare la psiche della nazione che ha portato la nostra politica fino a questo punto» - The New Yorker\r\n\r\n«Il crepuscolo di una nazione è informato, perspicace, illuminante e interessante, a volte fa infuriare, ma quasi sempre è corretto» - Simon Wessely, presidente della Royal Society of Medicine e Regius Professor di Psichiatria presso il King's College di Londra \r\n\r\nTutto è nato all'indomani dell'elezione alla presidenza degli Stati Uniti di Donald Trump, quando - dopo lo shock iniziale - analisti politici e giornalisti hanno cominciato a interrogarsi sulla sua effettiva capacità di rivestire quel ruolo, al punto che sui giornali è nato un dibattito vivace e serio sulla sua presunta, o meno,...
La morte si fa social. Immortalità, memoria e lutto nell'epoca della cultura digitale
Facebook, Instagram, WhatsApp sono il più grande cimitero del mondo. È tempo di ripensare filosoficamente la morte nell'epoca dell'intelligenza artificiale, di Black Mirror e della realtà virtuale.\r\n«Il saggio scandaglia la memoria e il lutto, l'immortalità e l'oblio nell'epoca social, con puntualità accademica ma scrittura da personal essay» - Sette\r\nLa morte non esiste più. Allo stesso tempo, però, viviamo costantemente circondati dai morti. Relegata lontano dalla nostra quotidianità, medicalizzata, espunta dalle nostre vite, l'esperienza del morire vive oggi una situazione paradossale, quando le immagini e le parole dei cari estinti tornano e irrompono all'improvviso dagli schermi dei nostri telefoni. Moriamo, ma continuiamo a esistere nella presenza ineliminabile della nostra passata vita online. Social network, chat, siti web costituiscono insieme, ad oggi, il più grande cimitero del mondo. Il territorio esplorato dalla fantascienza, dalla fiction e, recentemente, da una delle serie più perturbanti che mette al centro della sua riflessione il rapporto tra uomo e tecnologia, Black Mirror, sembra superato dalle nuove intelligenze artificiali. Sono già disponibili bot con cui dialogare e capaci di interpretare i nostri stati d'animo per poi sostituirsi a noi quando saremo trapassati, e continuare a parlare con i nostri cari;...
Amore
"Tutta colpa della vanità, della lusinga dolce e irresistibile di esser scambiata per una donna ancora giovane; e prima di rendersene conto, era già innamorata, innamorata cotta come una stupida ragazzina."\r\n«Elizabeth von Arnim... una donna geniale... ironica e crudele.» - Natalia Aspesi, la Repubblica\r\n«La buona società e l'intellighenzia erano il suo mondo, e su quelle punta lo sguardo senza risparmiare nessuno.» - Il Foglio\r\n«Di incantevole, come sempre, ci sono i personaggi. Soprattutto le donne di mezza età: ancora giovani se la cipria tiene, già appassite se le lacrime la sciolgono, ancora prigioniere delle convenzioni, già indomite nei loro soprassalti. ma niente enfasi, mai: la vita non sarà mai una faccenda così seria da farne un dramma.» - Daniela Mattalia, Panorama\r\nCatherine si accorge di Christopher mentre assiste alla quinta replica dell'Ora immortale, recitato davanti a una platea semivuota. È un giovanotto esuberante, dalla chioma rosso fiamma. Lei è una donna minuta nascosta sotto il cappello. Quella sera si ritrovano seduti accanto e tutto sembra preludere a una perfetta storia d'amore. C'è però un problema: l'età. Catherine è un po' più vecchia. Per una donna di quasi cinquant'anni, che ha ormai alle spalle gli anni...
Uno chalet tutto per me
In fuga tra montagne incantate per ritrovare la gioia di vivere. E un'amicizia insperata.\r\n«Cattiva, spiritosa, anticonvenzionale, lungimirante, Elizabeth von Arnim… racconta con verve e un acuto occhio sociale i tic e i tabù della buona società.» - Irene Bignardi, Vanity Fair \r\n«Di incantevole, come sempre, ci sono i personaggi. Soprattutto le donne di mezza età: ancora giovani se la cipria tiene, già appassite se le lacrime la sciolgono, ancora prigioniere delle convenzioni, già indomite nei loro soprassalti. Ma niente enfasi, mai: la vita non sarà mai una faccenda così seria da farne un dramma.» - Daniela Mattalia, Panorama \r\n«Amore, sesso, conflitti, questioni di denaro popolano i romanzi di Elisabeth von Arnim, mescolati in un cocktail perfetto da un'ironia caustica ma anche tollerante.» - Elisabetta Rasy, Il Sole 24 Ore \r\nEstate 1919. Oppressa da una profonda tristezza causata dagli orrori della guerra, Elizabeth si rifugia nel suo chalet svizzero. Arriva sola, l'animo rabbuiato dalle pesanti perdite subite e consapevole della malvagità umana, nella casa tra i monti che fino a pochi anni prima riecheggiava della presenza e delle risate di numerosi amici. Vuole ritrovare la gioia di vivere, scuotersi dall'apatia, tornare ad amare la...
Come contare fino a infinito
Gli uccelli lo fanno, le api lo fanno. Persino le pulci lo fanno. Animali o esseri umani, abbiamo sempre usato contare per riuscire a farci strada nella giungla della vita.\r\nI babilonesi usavano il corpo per contare fino a 60. Nel VII secolo i matematici indiani scoprirono il numero 0. E ci siamo sempre domandati: esiste un ultimo numero? Ha mai fine l'infinito? Che cosa mai intendeva Buzz Lightyear con «verso l'infinito e\r\noltre»?\r\nUno dei più rispettati matematici del mondo, Marcus du Sautoy, rivela questo mistero. Usando soltanto il numero finito dei vostri neuroni e il numero finito di pagine di questo libro, resterete sbalorditi nel scoprire il segreto di come contare fino a infinito.
EUR 11.40
Così finisce la democrazia. Paradossi, presente e futuro di un'istituzione imperfetta
Così finisce la democrazia è una lettura agile, informativa, a tratti cupa, ma indispensabile per comprendere a fondo i tempi incerti di cambiamento che viviamo.\r\n«Una provocazione estrema che ha il dono della chiarezza» - Robinson\r\n«Un libro colto e ragionato» - La Lettura\r\n\r\nOvunque, tra i paesi democratici, sotto i colpi di crisi finanziarie ricorrenti, migrazioni incontrollate e crescita stagnante, si sta insinuando un dubbio sempre più persistente. E se il nostro sistema democratico, che ci ha portato progresso e stabilità, non fosse più la forma di governo migliore per affrontare i cambiamenti e le sfide del XXI secolo? È, oggi più che mai, una domanda fondamentale. Tanto più, visto che ad ogni voto si erode la partecipazione degli elettori e montano pulsioni centrifughe e populiste, in Europa e negli Stati Uniti. David Runciman, tra i più ascoltati studiosi di politica del mondo anglosassone, non pensa che la democrazia sia finita. Piuttosto, sostiene che stia soffrendo - questo sì - di una «crisi di mezza età». Sì, la democrazia è spesso disordinata, lenta e inefficace. Sì, gli elettori a volte scelgono governanti impresentabili o oltremisura. Sì, la democrazia in questo momento storico sembra particolarmente stanca...
Il cuore. Una storia
Il cuore è uno di quei libri rari e felici, capace di insegnare molto e di cambiare nel profondo la visione del mondo e della vita di ogni lettore.\r\n\r\n«Sandeep Jauhar intreccia in modo superbo la sua storia personale e famigliare alla narrazione sul cuore [...] e racconta l'affascinante e meravigliosa avventura della cardiologia moderna» - Henry Marsh, autore di Primo non nuocere. Storie di vita, morte e neurochirurgia\r\n\r\n«Un libro appassionante che, mescolando la storia della cardiologia con la biografia, regala prospettive inedite da cui guardare al nostro organo più vitale» - Il Venerdì\r\n\r\n«Jauhar irretisce il lettore dalle prime pagine e non lo lascia più» - The New York Times Book Review\r\n\r\n«Sandeep Jauhar scrive con lo sguardo del medico e lo spirito del poeta. Il cuore è un omaggio appassionato al nostro organo più vitale» - Marilyn Yalom, Stanford University\r\n\r\n\r\nIl cuore è al centro di ogni aspetto della nostra esistenza. Per secoli è sembrato che la comprensione del suo funzionamento dovesse sfuggirci: un muscolo d'eccezione misteriosamente animato, motore primo della vita, ma anche centro delle nostre emozioni e ritenuto, seppur contro ogni evidenza, la sede dell'anima; ricetto sentimentale per le nostre paure, l'odio incondizionato,...
Flatlandia. Un'avventura di molte dimensioni. Testo inglese a fronte
Racconto straordinario, satira sociale dell'età vittoriana, gioco intelletuale supremamente matematico e amato da fisici e scienziati di tutto il mondo. Un universo fantastico, un grande esercizio dell'immaginazione. Fatlandia è la più grandiosa forma di quello che definiamo un classico senza tempo\r\n«Chiamo il nostro mondo Flatlandia», così inizia il resoconto del viaggio in uno straordinario mondo a Due Dimensioni. \r\nA guidare il lettore in un questa dimensione - che dobbiamo immaginare come un enorme foglio di carta in cui Linee Rette, Triangoli, Pentagoni e altre figure si muovono liberamente - è un Quadrato. \r\nDa più di cento anni Flatlandia, con la sua creatività e fantasia, suggestiona e affascina l'immaginazione dei lettori di tutto il mondo tesi nella speranza che alla fine, con il Quadrato, saranno iniziati ai misteri e alle libertà delle infinite dimensioni dell'Universo.
EUR 9.50