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Chiesa, dove sei? Una comunità dal volto sinodale
«Il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del Terzo Millennio». Non lascia dubbi l'affermazione di papa Francesco nel discorso pronunciato il 17 ottobre 2015, in occasione del 50° dell'istituzione del Sinodo dei vescovi da parte di Paolo VI. Si può indicare proprio nella sinodalità il filo conduttore del Magistero di Bergoglio. Una sinodalità - dimensione costitutiva della Chiesa - nella quale avviene una manifestazione particolare dello Spirito. "Sinodo" è vocabolo della Chiesa antica ma l'aggettivo "sinodale" è una maturazione della coscienza ecclesiale di oggi, che ci induce a educarci ed educare a quello che papa Francesco descrive come "cultura dell'incontro" e "coraggio dell'alterità", inaugurando un processo sinodale che coinvolga in un cammino comune la Chiesa che è in Italia. Camminare e sognare insieme è la parola di vita di questa stagione ecclesiale. Con il presente testo i due autori desiderano condividere la loro visione: una Chiesa appassionata all'umano e impregnata di Cielo. Come teologi-pastori, intendiamo fare la nostra parte e contribuire a far passare la scienza teologica da una teologia delle cattedre a una riflessione sull'esperienza di fede vissuta dal popolo di Dio, offrendo già nell'elaborazione metodologica...
La morte buona. È possibile l'eutanasia cristiana? Le posizioni di punta dei cattolici e dei protestanti
Il volume si propone di dare al cittadino comune una comprensione basilare del problema dell'eutanasia volontaria e di ciò che ad essa è connesso, nella convinzione che di fronte alla buona morte nessuno può restare indifferente. Perché c'è di mezzo il senso della condizione umana, fondato sul principio di responsabilità che, in condizioni di sofferenza estrema, consente di sostenere la legittimità morale dell'eutanasia responsabile, su cui possono convergere credenti, non credenti e diversamente credenti, sulla base del denominatore comune di una laicità condivisa come valore. «Il libro di Deiana è un libro coraggioso perché non si tira indietro nel confrontarsi con franchezza con la linea dei vescovi e del Vaticano sul problema del fine vita e perché contrasta, con delicatezza, la timidezza psicologica (non altro) di ognuno di noi di fronte a qualcosa che abbiamo vissuto e viviamo come una specie di tabù, quello dell'eutanasia. [...] Quello dell'eutanasia era una specie di confine non superabile. E invece il confine si può superare. Nella ricerca di Deiana, insieme all'orientamento di fondo, c'è una documentazione a tutto campo sulle diverse posizioni esistenti ed un ragionare pacato che conduce ad indicazioni che possono essere utili e...
La fede che verrà. Credere altrimenti
Di fronte all'indifferenza religiosa sempre più dilagante e di fronte all'emorragia di presenze dalla Chiesa, in alcuni nasce l'inquietante domanda: «Il cristianesimo avrà un futuro?». Don Battista Borsato, autore molto apprezzato e seguito, ritiene che il cristianesimo avrà certamente un futuro, ma sarà un cristianesimo diverso da quello di oggi: vivremo un cristianesimo meno di massa e più di convinzione. Essere cristiani sarà una decisione libera senza il condizionamento di fattori esterni. Terminerà il regime di cristianità in cui tutto era cristiano. Questa situazione può spaventare e creare nella Chiesa delle reazioni negative. Se assunta invece nella linea del vangelo, essa apre la strada verso il volto di un cristianesimo nuovo. Non più la coincidenza tra società civile e religiosa, non più un'adesione scontata e dovuta al cristianesimo. All'interno di una proposta libera e gratuita si apre il tempo di un cristianesimo di grazia: è il grande travaglio che esso è chiamato a vivere. Prefazione Raniero La Valle.
EUR 16.15
Oltre la scienza. Verso l'unità del cuore
Come il Maestro Nicolò Dallaporta ci ha insegnato, ci sono "due occhi" per guardare al Reale: la Scienza e la Trascendenza. Si tratta di due domini non in contrasto ma complementari. Per prenderne coscienza, occorre considerare attentamente i limiti della Scienza, sia quando ci si muova verso l'infinitamente grande, ambito specifico della Moderna Cosmologia, sia che ci si rivolga verso l'infinitamente piccolo; considerando attentamente, in quest'ultimo caso, il messaggio proveniente dalla Meccanica Quantistica. Quindi l'obiettivo iniziale è innanzitutto quello di confermare "il grande abisso" sopra cui è sospeso tutto l'approccio della Scienza Fisica, che contiene in sé componenti estranee all'ambito ristretto della sola corporeità, vale a dire al proprio specifico dominio. A evidenziare come le sue grandezze siano intessute di qualche cosa che va oltre alla Scienza, verranno riconsiderate le due più comuni alla nostra ambientazione umana, lo spazio ed il tempo, mediante l'approccio sia della Meccanica Quantistica che quello della Relatività Generale. (Dalla Presentazione)
EUR 17.10
I soldati ebrei nell'esercito asburgico. Ediz. illustrata
Inizialmente visti con estrema diffidenza, gli Ebrei vennero inseriti nell'ir. Esercito multinazionale Austro-ungarico fin dal Settecento. Superando una serie di difficoltà legate alle rigide disposizioni della propria religione, gli Ebrei tuttavia dimostrarono nel tempo un sincero attaccamento ai colori degli Asburgo, fino a compiere veri e propri atti di eroismo e svolgendo carriere di assoluto vertice.
EUR 8.00
Le spie nella Bibbia
Un'indagine militare in grado di rileggere il testo sacro più famoso al mondo in chiave militare e di stabilire, in forma comparativa, dei paragoni folgoranti tra le operazioni di spionaggio o di guerriglia in atto oggi nella guerra tra Israeliani e Palestinesi e le fasi più concitate del racconto biblico.
EUR 9.60
D-Day a Pointe du Hoc. Normandia, giugno 1944
Nelle primissime ore del 6 giugno 1944, ebbe inizio un'operazione militare che sarebbe diventata una delle più leggendarie incursioni compiute da un reparto speciale nella Seconda guerra mondiale. La missione, che ebbe come teatro un tratto di costa della Normandia presso il promontorio di Pointe du Hoc, fu assegnata al 2° battaglione Ranger dell'esercito statunitense agli ordini del tenente colonnello James E. Rudder; compito di questi uomini era scalare la scogliera in cima alla quale si trovava il temuto caposaldo tedesco, che con le postazioni di artiglieria costituiva una seria minaccia per gli sbarchi anfibi del D-Day nei settori denominati Omaha e Utah, assaltarlo e distruggerne i cannoni. I servizi di intelligence non avevano valutato correttamente la situazione. Una volta risalita la parete rocciosa sotto la tempesta di fuoco scatenata dai difensori germanici, i Ranger scoprirono che i pezzi non si trovavano nel sito. Grazie alle loro eroiche azioni, i soldati scelti americani alla fine localizzarono e annientarono i cannoni già puntati su Utah.
EUR 14.25
L' arte della guerra di John Boyd. Scienza, strategia, velocità, complessità
John Boyd è quasi sconosciuto in Europa e molti presunti esperti di strategia a malapena ne conoscono il nome. Gli stessi pianificatori militari europei che si dilettano con le nuove teorie strategiche e operative scaturite a decina dalla fervida mente di studiosi americani sanno poco o nulla delle loro origini. Pochi sanno che, partendo dagli studi sul duello aereo, Boyd ha fornito la base concettuale delle Rapid Decisive Operations, delle Crisis Response Operations, delle Effect Based Operations, della Network Centric Warfare, dei programmi di "trasformazione militare" degli Stati Uniti e della Nato, come pure dei criteri della Guerra di Quarta Generazione. Di fatto, tutte le teorie che affermano di tener conto della complessità muovono da Boyd e dal suo approccio scientifico ma a-lineare alla strategia. Boyd è comunemente identificato con l'acronimo OODA che riassume il ciclo delle attività fondamentali dei comandanti in guerra: Osservare - Orientarsi Decidere - Agire. Il "ciclo di Boyd" si è affermato nella teoria gestionale della guerra e in tutte le discipline manageriali. Il libro contiene una introduzione del Generale Fabio Mini.
EUR 34.20
Soldato fino all'ultimo giorno
La parabola umana di Albert Kesselring è scandita dai grandi e turbinosi eventi della prima metà del Novecento: ufficiale di artiglieria nella Prima guerra mondiale e durante la repubblica di Weimar nella Reichswehr, ai vertici dell'Aeronautica al momento dell'invasione tedesca della Polonia. Quando la Seconda guerra mondiale divampa in Europa come un indomabile incendio, Kesselring ne diviene un protagonista - come pochi altri comandanti nazisti su tutti fronti. Non senza un malcelato compiacimento, egli ripercorre in queste memorie le principali tappe del conflitto battendo l'accento sul suo ruolo di alto esecutore, fedele al codice di obbedienza agli ordini dei superiori. La ricostruzione si fa più serrata col mutare dello scenario bellico: da un teatro di guerra che comprende l'intero Mediterraneo (e che per un periodo lo vede a capo di tutte le forze militari aeree e di terra), fino alla lunga resistenza all'avanzare delle forze anglo-americane in Italia e alla ritirata finale condotta dal feldmaresciallo bavarese. Dopo l'8 settembre, nelle valutazioni di Kesselring irrompono i giudizi lapidari e acrimoniosi sul "carattere" degli italiani, quelli sferzanti sul nostro esercito e sulla lotta partigiana, così come balza all'evidenza il tono di autoassoluzione riguardo alle vicende...
Gladiatori
La lotta fra gladiatori - sabbia sporca di sangue, folle esaltate, destino sospeso del gladiatore sconfitto - è una ben nota espressione della Roma antica. Recenti ricerche, tuttavia, dimostrano che l'immaginario popolare secondo cui i gladiatori erano schiavi sventurati condannati a combattere fino alla morte da una società crudele e assetata di sangue corrisponde a una versione quanto meno limitata della realtà. Sebbene sia vero che i criminali mandati a morire nell'arena venivano massacrati, è anche vero che, all'epoca di massimo splendore degli spettacoli gladiatori, i protagonisti erano troppo preziosi e troppo considerati per essere sprecati in una lotta bruta all'ultimo sangue. Non necessariamente i gladiatori erano schiavi, spesso erano volontari che cercavano fama e ricchezza. Nella sua opera Konstantin Nossov raccoglie i risultati delle ricerche più recenti riguardanti i gladiatori, nell'intento di offrire un quadro più completo della loro storia. Illustra l'evoluzione della gladiatura, anche attraverso un ricco apparato iconografico nel quale spiccano i disegni originali di Vladimir Golubev, e descrive diversi tipi di gladiatori, il loro armamento, le loro diverse forme di combattimento, il loro stile di vita e la posizione che occupavano nella società.
EUR 24.70
La battaglia di Canne
Questo libro tenta di esaminare "la realtà di Canne" affrontata dai singoli soldati che vi parteciparono, senza perdere di vista "il quadro generale" della battaglia nel suo complesso. Comincia, di conseguenza, a prendere in esame la battaglia sulla base dei criteri convenzionali come il significato strategico, la grande tattica, la topografia e le forze in campo. Fatto questo, compie una digressione per studiare gli eserciti contrapposti, quello romano e quello cartaginese, compito complicato ma necessario, allo scopo di comprendere come essi si batterono a Can ne e perché lo fecero. Grazie ad un quadro ragionevolmente completo delle forze contrapposte, diventa possibile mettere a fuoco in modo specifico l'azione stessa, prima studiando la parte svolta dai comandanti contrapposti, allo scopo di capire fino a che punto ed in quale modo essi abbiano influenzato l'esito dello scontro. Dopo di che, il "modello Keegan" de "Il volto della battaglia", può venire usato per analizzare la battaglia, nel tentativo di individuare l'esperienza dei singoli combattenti a Canne.
EUR 19.00
Ospite di sua maestà britannica. Dalla Cirenaica ai campi di prigionia in India 1940-1943
Limpido e minuzioso ricordo del periodo di guerra, dalla partenza verso la Cirenaica alla cattura da parte delle truppe inglesi a Sidi El Barrani, dalla prigionia in Egitto al periodo trascorso in India, questo libro è una preziosa testimonianza dei primi anni della Seconda guerra mondiale, sino al luglio del 1943. Con lucidità e capacità critica, Gambella annota nel suo diario la quotidianità, vissuta prima in compagnia dei colleghi ufficiali, poi nel campo di prigionia dove il tempo sembra dilatarsi a dismisura. Con attenzione, l'autore documenta le abitudini, la vita di ogni giorno con i compagni, i precisi riferimenti al clima indiano, l'osservazione delle abitudini degli inglesi, ma dal libro risalta soprattutto il profilo di un uomo animato da un profondo sentimento patrio e dal forte legame per gli affetti familiari. L'intero ricavato delle vendite di questo libro sarà devoluto in beneficenza alla Comunità di Sant'Egidio - Progetto a sostegno dell'Istituto SS. Innocenti di Guilongou (Burkina Faso).
EUR 9.60
Krasnov l'atamano. Storia di un cosacco dal Don al Friuli
Petr Nicolaevic Krasnov è noto come romanziere e scrittore ed è altrettanto conosciuto come un generale strenuo oppositore della rivoluzione bolscevica. È l'atamano che i tedeschi misero a capo dell'organismo che governava le truppe collaborazioniste cosacche: giunse in Italia nei primi mesi del 1945 e alla fine del conflitto seguì la ritirata del contingente cosacco, percorso che terminerà con la sua consegna all'Armata Rossa. Pochi mesi dopo, Krasnov sarà condannato dal regime sovietico e giustiziato. Con una dettagliata ricostruzione della sua figura, l'autore ricompone i tasselli della carriera di Krasnov, dal servizio nell'esercito imperiale russo in missioni diplomatiche e come corrispondente di guerra alle sue azioni nel corso della Prima guerra mondiale. Fa luce sul periodo della rivoluzione russa e della reggenza dello stato del Don in veste di atamano: Krasnov infatti dal 1918 al 1919 fu investito dei massimi poteri militari e politici per condurre la lotta contro-rivoluzionaria nel Sud della Russia.
EUR 36.10
L' esercito belga nella prima guerra mondiale. 1914-18
Nell'agosto del 1914, mentre l'Europa era sull'orlo della guerra, la Germania inviò un ultimatum al neutrale Belgio informandolo che ne avrebbe varcato i confini e intimando al governo del re Alberto I di non opporre resistenza. Questa piccola nazione, con il suo ridotto e antiquato esercito, scelse invece di combattere. Le speranze risultarono vane e il Paese fu presto invaso, ma la sua valorosa resistenza fornì alla Francia e alla Gran Bretagna il tempo sufficiente per mobilitare le forze. In seguito l'esercito belga, dopo essere stato ricostruito, mantenne il controllo del settore più a nord delle Fiandre sul fronte occidentale. E combatté sia contro l'offensiva tedesca di primavera sia nella successiva e vittoriosa controffensiva alleata.
EUR 14.25
L' esercito russo nella prima guerra mondiale
Spesso oscurata dal dramma del suo catastrofico collasso verificatosi durante la Rivoluzione dell'ottobre 1917 la storia dell'esercito imperiale russo negli anni 1914-16 annovera alcune importanti vittorie. Il patriottismo e la capacità di sopportazione dei suoi uomini furono degni di nota, e nel 1916 l'offensiva Brusilov sul fronte sudorientale superò qualunque risultato conseguito dalle forze dell'Intesa nello stesso periodo in Francia. La varietà e il fascino delle sue uniformi - di fanteria e cavalleria, delle Guardie e delle unità di linea, dei cosacchi e degli equipaggi di autoblindo e aeroplani, senza tralasciare i paramenti dei preti ortodossi - sono resi dalle tavole a colori realizzate per questo libro dal migliore illustratore russo di soggetti militari, mentre il testo firmato dall'esperto Nik Cornish è accompagnato da tabelle descrittive di insegne e distintivi, nonché da numerose e rare fotografie.
EUR 14.25
Salamina 480 a.C. La battaglia navale che salvò la Grecia
Alcune settimane dopo il disastro delle Termopili e qualche duro anche se inconcludente scontro in mare, con Atene ora in mani barbare, i greci posero drammaticamente fine all'invasione persiana. Spinsero la superiore flotta nemica a combattere nello stretto di Salamina e, grazie a una tattica geniale e a un forte spirito combattivo, ottennero una vittoria schiacciante, cacciando gli avversari dall'Egeo occidentale e permettendo all'alleanza ellenica di mettere insieme forze sufficienti a distruggere, l'anno seguente, il grande esercito d'occupazione. La fioritura della cultura e delle istituzioni greche nel V secolo e la loro eredità futura erano assicurate. William Shepherd ricrea una delle più importanti campagne navali della storia mondiale, utilizzando fonti storiche e le scoperte della ricerca archeologica, tecnologica e navale.
EUR 7.20
Gorizia. Storia e immagini. Ediz. illustrata
Il territorio isontino ha posseduto da sempre un carattere di frontiera e zona di scambi, sito di grande valenza strategica. È un carattere che gli deriva dalla stessa conformazione geografica: qui le Prealpi Giulie incontrano la pianura, con i rilievi pietrosi del Carso da un lato, le morbide colline del Collio dall'altro, e l'Isonzo, che nasce dalle Alpi Giulie, accoglie il Vipacco, che proviene da Oriente. E tale carattere testimonia la sua storia, piena di invasioni e di guerre, ma distinta anche, nonostante l'esplodere dei nazionalismi, con il loro tragico seguito, da una lunga tradizione di mescolanza e convivenza, come sottolinea Sergio Romano nella sua prefazione.
EUR 21.00
Guerrieri cartaginesi. 264-146 a. C.
Diversi erano gli eserciti di Cartagine, fatti da uomini differenti per etnia, specializzazione militare e motivazioni. Mentre alcuni erano cittadini-soldati che combattevano per la loro patria, altri erano spietati mercenari la cui lealtà dipendeva da una paga puntuale. Con il procedere delle guerre puniche e l'apprezzamento dei meriti dei soldati professionisti, i mercenari divennero la spina dorsale dell'esercito cartaginese. Con il supporto di dettagliati riferimenti alle fonti storiche, questo libro prende in esame la vita del guerriero cartaginese, seguendo la sua esperienza dal reclutamento iniziale alla battaglia, e si concentra su ciò che mangiava, suo suo equipaggiamento e sulle sue tattiche di combattimento.
EUR 14.25
Siracusa 415-413 a. C. La distruzione della flotta imperiale ateniese
A metà dell'estate del 415 a.C. Atene lanciò un attacco contro Siracusa, esortata dal brillante ma spericolato generale Alcibiade, secondo il quale i siracusani procuravano rifornimenti alla nemica Lega Peloponnesiaca; inoltre, se Atene avesse potuto insediarsi in Sicilia, si sarebbe trovata in una posizione privilegiata per una futura aggressione contro Cartagine, e il possesso di Siracusa le avrebbe permesso anche di dominare tutto il Mediterraneo. Nic Fields esamina l'avventata campagna durante la quale Atene ignorò le difficoltà strategiche di un attacco contro un Paese distante oltre 1.000 chilometri, e in cui due enormi flotte e 60.000 ateniesi con i loro alleati combatterono per due anni contro l'unica altra democrazia del mondo greco.
EUR 17.10
Vienna 1683. L'Europa cristiana respinge gli Ottomani
Alla fine dell'estate del 1683 il sultano Maometto IV decide di dare l'assalto a Vienna, capitale del Sacro Romano Impero. Non è il primo assedio ottomano alla città: già 154 anni prima il sultano Solimano il Magnifico e i suoi 120.000 uomini avevano attaccato la città, ma non erano riusciti nel loro intento. Nel settembre del 1683 le schiere islamiche ritornano sotto le mura di Vienna e conquistano subito le fortificazioni esterne. Il 12 settembre Jan III Sobieski e Carlo Sixte di Lorena, alla testa di un esercito cristiano di liberazione, affrontano gli Ottomani sui monti di Kahlenberg e li sconfiggono in una drammatica battaglia. Questo libro racconta i particolari della campagna che segnò l'inizio della decadenza ottomana nell'Europa.
EUR 17.10