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Il vallo di Adriano
Il Vallo di Adriano è speciale, non solo per gli appassionati di storia romana; esso si espandeva per circa 73 miglia (118 km), attraversando la Britannia settentrionale da costa a costa. Per quanto la sua mole sia straordinaria, risulta minuscolo in confronto a quel complesso di fortificazioni che conosciamo come Grande Muraglia cinese, in uso per ben oltre i "soli" trecento anni del Vallo di Adriano. Il Vallo si snodava ai margini della Britannia romana, a sua volta ai confini dell'Impero romano, le cui frontiere si estendevano per migliaia di chilometri, costeggiando fiumi e attraversando catene montuose e deserti. Il Vallo di Adriano rappresentava solo una minima parte delle fortificazioni a difesa dei confini dell'Impero, e raramente rientrava fra le principali preoccupazioni degli imperatori che regnavano su un territorio così sterminato. A prescindere da ciò, il Vallo resta un luogo speciale e diverso da qualsiasi altra frontiera dell'Impero. Da nessuna altra parte si può trovare una costruzione difensiva così elaborata e monumentale, proporzionalmente all'ampiezza del luogo in cui è stata costruita. Non vi è, altrove, una così abbondante ricchezza archeologica rispetto a un'area così limitata. Gran parte delle persone crede che lo scopo...
Claretta. L'ultima amante del duce
«Ho raccontato la mia storia. O dovrei forse dire che è stata Claretta a raccontare la sua? E lei, infatti, la vera narratrice del mio libro: molte delle parole che ho trascritto sono sue. Le ho prese dal diario e dalle lettere che con costanza, ostinazione, convinzione in ciò che stava facendo, ossessione e persino isteria scriveva. Ho aggiunto, laddove necessario, il materiale desunto dai numerosi messaggi che Mussolini le inviava, soprattutto nel periodo 1943-45, e dalla corrispondenza che i membri della sua famiglia, capeggiata da Myriam, l'ambiziosa sorella più piccola, erano sempre pronti a scrivere e inviare al Duce. Con l'aiuto di queste ricche e preziose fonti ho rappresentato una storia d'amore unica nel suo genere, in pagine che registrano i piaceri, le scenate isteriche, gli svenimenti, i malori, la rabbia, la gelosia, la possessività, l'amore e l'odio, la musica, la poesia, le letture e l'arte, e non da ultima la politica. Pagine che gettano luce sul 'privato' con la stessa forza con cui rischiarano l'aspetto 'pubblico'. Richiamano l'attenzione su aspetti quali il cattolicesimo, il familismo, locale e romano, la borghesia, il personale, mostrando al contempo (nonostante la profonda avversione suscitata da...
Agrippa. Il braccio destro di Augusto
Marco Agrippa fu la personificazione dell'espressione "braccio destro". Come uomo di fiducia di Augusto condusse guerre, pacificò province, adornò Roma e giocò un ruolo cruciale nello stabilire la Pax Romana dei successivi due secoli: tutto ciò nella consapevolezza che non avrebbe mai governato di persona. Per secoli gli storici si sono interrogati sulla sua apparente mancanza di ambizione, sul rapporto di amicizia che dalla giovinezza lo legò a Caio Ottavio, nipote di Cesare. Già dalla lotta contro i cesaricidi Agrippa si rivelò necessario per la vendetta di Ottaviano, acquisendo la reputazione di ottimo ammiraglio nella lotta contro Sesto Pompeo e nell'epica battaglia di Azio che segnò la fine di Marco Antonio e Cleopatra nel 31 a.C. Condusse le legioni nel Bosforo Cimmerio, in Gallia e in Illiria. Sempre in Gallia Agrippa estese la rete via ria abozzata da Cesare, in Giudea consolidò i rapporti con Erode e stabilizzò la regione. Si occupò del restauro di Roma e di vitali opere pubbliche, fino alla costruzione di un monumento simbolo come il Pantheon. Agrippa fu insomma un alter ego dell'imperatore, che gli diede in sposa la figlia Giulia e adottò i tre figli della coppia,...
Il mondo nel 2019 in 200 mappe. Atlante di geopolitica
Nel nostro contesto internazionale contrassegnato dall'incertezza e dall'instabilità, la nuova edizione di questo atlante geopolitico sì propone come sempre di illuminare il lettore, fornendogli chiavi interpretative pertinenti. Il volume si divide in cinque parti o capitoli e si apre con una visione d'insieme sulle poste in gioco che hanno caratterizzato il 2018 e rischiano di sagomare anche gli anni futuri. La questione della governance affrontata nella prima sezione appare cruciale, mentre la potenza americana si sta ripiegando su se stessa e si rivolge ai suoi alleati storici muovendo dal presupposto di difendere prima di tutto i propri interessi. Le tre parti successive vertono invece sull'analisi delle grandi sfide poste dal futuro del pianeta: innanzitutto, quella della stabilità, senza la quale sono impossibili qualsiasi progresso o sviluppo; poi quella della difesa delle risorse e dell'ambiente, perno fondamentale per la conservazione del genere umano; infine, quella del processo di globalizzazione che ormai regola sia l'economia sia i rapporti internazionali, ancorché crei un sistema dicotomico in cui aumentano le disuguaglianze su ogni scala di riferimento. L'ultimo capitolo s'incentra quest'anno sul tema dell'evoluzione climatica, anche in riferimento alla COP24 del dicembre 2018, la conferenza a Katowice (Polonia)...
Francesco Giuseppe
Francesco Giuseppe non fu un costruttore di imperi. Piuttosto, due anni dopo la sua morte, fu l'Impero austro-ungarico a crollare e la sua vita annoverò più fallimenti, battute d'arresto politiche e militari che successi. Eppure, ancora in vita, era già una leggenda. Le numerose disgrazie che colpirono la sua famiglia (l'esecuzione del fratello Massimiliano, il suicidio del figlio Rodolfo, l'omicidio di sua moglie Sissi) e la lunghezza del suo regno non sono state estranee all'edificazione di tale mitologia. La sua immagine trattenuta nella memoria collettiva non è altro che il volto del vecchio imperatore adornato da enormi favoriti. Ma, soprattutto, erede della dinastia più antica d'Europa e "ultimo monarca della vecchia scuola", come lui stesso si definiva, impersonificò maestosamente un'idea forte della monarchia e del potere. Sicuramente commise non pochi errori, specialmente l'aver permesso lo sviluppo, attraverso la sua inazione dopo il 1867, delle conseguenze negative del dualismo tra Austria e Ungheria. Nello stesso tempo seppe contenere solo in maniera blanda le spinte autonomiste provenienti dai popoli del suo impero e dai suoi cinquanta milioni di sudditi, di diversa appartenenza etnica. Infatti, durante i sessantotto anni del suo regno, dalle rivoluzioni del 1848...
Meglio non essere un soldato romano! Ediz. a colori
Meglio non essere un aviatore nella seconda guerra mondiale. Un'avventura da evitare
Non verresti essere... un aviatore nella seconda guerra mondiale! Preparati... per il volo della tua vita! Da pilota americano in servizio presso la Royal Air Force britannica, ti accorgerai presto che non è tutto rose e fiori essere un aviatore nella Seconda guerra mondiale. Età di lettura: da 8 anni.
EUR 9.50
L' esercito italiano nella seconda guerra mondiale
L'edizione italiana riunisce in un testo unico i tre volumi usciti per la casa editrice Osprey, dedicati all'analisi sistematica dell'esercito italiano durante il secondo conflitto mondiale. Lo sforzo bellico fu tale da impegnare due milioni e mezzo di soldati italiani, che furono impiegati dall'Asse nell'Africa settentrionale, in Africa orientale, nei Balcani e in Russia. L'autore approfondisce anche la situazione creatasi all'indomani dell'8 settembre 1943 con la divisione del Paese tra il Regno d'Italia e la Repubblica di Salò, senza trascurare le forze dei partigiani. Il ricco corredo iconografico che accompagna il testo consente inoltre una disanima delle uniformi e dell'equipaggiamento delle varie unità, complemento visivo della ricca messe di informazioni offerte al lettore in questa esaustiva panoramica.
EUR 24.70
Venezia contro Napoleone. Morte di una repubblica
La ricostruzione del biennio 1796-97 come mai è stata tentata finora: al di fuori di qualunque visione di parte, riflettendo su come e perché la repubblica Serenissima sia finita nell'occhio del ciclone dei grandi conflitti euro-mondiali. Verità certe e lezioni utili oggi per noi, che occupiamo la medesima posizione geografica e siamo eredi della sua vicenda millenaria. Perché la geopolitica non è uno strano gioco di società bensì lo strumento necessario per analizzare i fatti e compiere scelte consapevoli partendo dalla realtà geografica e storica. Esistono delle costanti di lungo periodo, infatti, indispensabili da conoscere per poter agire. Le stesse dominate dai grandi statisti veneziani dal Duecento al Quattrocento per costruire un impero e di cui i discendenti nel Settecento, invece, sono rimasti vittime.
EUR 11.40
Gli etruschi. Una storia militare. IX-II secolo a. C.
L'antica Roma aveva profonde radici nella cultura etrusca, una civiltà la cui origine può essere fatta risalire al 900-750 a.C. nell'Italia nord-occidentale. Gli etruschi furono un popolo che commerciava via mare e si trovava anche in competizione con popoli greci e fenici, compresi i cartaginesi, ma divennero anche una grande potenza terrestre, specialmente nel periodo "classico", espandendosi a nord nella pianura padana e a sud nel Lazio. Nel VI secolo a.C. una dinastia etrusca governò Roma ed estese la propria influenza verso sud fino alla costa amalfitana. Nel 509 a.C. i romani insorsero per espellere i loro re, dando inizio al lungo "tramonto etrusco". Questo studio completamente illustrato esamina uno dei primi grandi rivali dell'antica Roma in un'ottica militare, presentando con dovizia di particolari l'evoluzione dell'equipaggiamento offensivo e difensivo alla luce di prove archeologiche come le tombe di guerrieri, i dipinti e le sculture, nell'intento di illuminare il lato meno conosciuto di un popolo tra i più misteriosi e affascinanti dell'antichità.
EUR 17.10
Porzûs. «Guerra totale» e Resistenza nel Nord-Est
L'eccidio di Porzûs consistette nell'uccisione, fra il 7 e il 18 febbraio 1945, di diciassette partigiani (tra cui una donna, loro ex prigioniera, Francesco De Gregori, zio del cantautore, e Guido Pasolini, fratello di Pierpaolo) della Brigata Osoppo, formazione di orientamento cattolico e laico-socialista, da parte di un gruppo di partigiani - in prevalenza gappisti - appartenenti al Partito Comunista Italiano. L'evento - considerato uno dei più tragici e controversi della Resistenza italiana - fu ed è tuttora fonte di numerose polemiche in ordine ai mandanti dell'eccidio e alle sue motivazioni. Le vicende legate a Porzûs hanno travalicato il loro contesto locale fin dagli anni in cui si svolsero, entrando a far parte di una più ampia discussione storiografica, giornalistica e politica sulla natura e gli obiettivi immediati e prospettici del PCI in quegli anni, nonché sui suoi rapporti con i comunisti jugoslavi e con l'Unione Sovietica.
EUR 9.50
Atlante del calcio. Scopri il mondo di questo gioco meraviglioso. Ediz. a colori
Il calcio, da guardare o giocare, è fonte di ispirazione in tutto il mondo. Questo Atlante sorprenderà persino i più grandi appassionati di calcio con le storie di leggendari giocatori e di imprese atletiche mozzafiato, ma anche con fatti e curiosità del tutto particolari. Dai confini del Sudamerica alle aree selvagge della Mongolia, il calcio è uno sport adorato proprio da tutti. Età di lettura: da 8 anni.
EUR 17.10
I colori della storia. Scopri come i colori hanno dipinto il mondo. Ediz. a colori
Perché gli antichi romani indossavano indumenti viola? Quale pigmento è ottenuto da insetti macinati? Perché il fiume Chicago è verde? Dal vermiglione al verdigris, ogni tonalità ha una storia da raccontare. Scopri in questo viaggio intorno al mondo il ruolo che ogni colore ha avuto nella storia. Età di lettura: da 8 anni.
EUR 15.20
69 d.C. L'anno dei quattro imperatori
All'indomani della morte di Nerone le fonti antiche ci raccontano a tinte fosche dell'anno dei quattro imperatori (Galba, Otone, Vitellio e infine Vespasiano), che a pieno titolo possiamo collocare tra i momenti più caotici, violenti e terribili di tutta la storia romana. Assassinii e guerre civili, eserciti talmente fuori controllo da occupare la stessa Città Eterna senza scrupoli, mentre uomini ambiziosi e feroci accumulavano potere solo per vederlo poi svanire in pochi attimi convulsi. Due sono gli elementi con cui l'autore getta nuova luce su questo snodo della storia antica: il primo riguarda le ragioni delle importanti discrepanze fra le narrazioni rispettivamente di Tacito, Plutarco e Svetonio, i principali storici dell'epoca. In secondo luogo, viene ripercorso il ruolo autonomo degli eserciti rispetto ai comandanti, forse esagerato dalla successiva storiografia. Ne emerge un quadro vivido e originale, in grado di rendere chiara questa confusa ma determinante parentesi, tenendo il lettore col fiato sospeso tra i tumultuosi flutti della storia politica romana.
EUR 24.70
Langoris. Storie di vini e di cavalieri
Il libro racconta la storia di Angoris (Langoris), narrando tutto ciò che è ruotato intorno alla località, a Cormòns, al Collio e a Gorizia negli ultimi quattro secoli, attraverso i protagonisti di vicende umane, economiche, scientifiche, vinicole ed agricole, belliche, glamour e così via. Una storia quasi romanzata, ma con fonti tutte reali, basate su archivi privati e pubblici, epistolari, diari, biografie, libri e riviste, testimonianze orali. La pubblicazione è arricchita da fotografie attuali, da iconografia originale e, in gran parte, inedita: stemmi, stampe, ritratti, foto d'epoca dal '600 al '900, e altre rarità è già in possesso di Angoris (archivio, etichette antiche) grazie a collezionisti e discendenti. La voce narrante è l'unico personaggio inventato: Carlotta, una crocerossina veneta che si trova ad Angoris, ospedale da campo 230, durante la Prima guerra mondiale.
EUR 22.80
Gorizia nella Grande Guerra
Nelle pagine del libro, scandite da una scrittura tambureggiante come fosse una cronaca in presa diretta, si intrecciano i drammi dei protagonisti, la precaria quotidianità della Gorizia in guerra, le grandi battaglie che si sono combattute attorno e gli avvenimenti che hanno sconvolto l'esistenza di una città che è stata una delle più grandi e tragiche capitali della Prima guerra mondiale
EUR 4.80
Tattiche dell'Europa medievale. Cavalleria, fanteria e nuove armi 450-1500
Questo libro spiega i diversi sviluppi delle tattiche europee altomedievali, ben lontane dall'assomigiiare al caos indisciplinato che in genere sì immagina. Tratteggia il declino della cavalleria come arma vincente in battaglia nei regni "barbari" che sostituirono l'impero romano d'Occidente, e la sua sopravvivenza negli eserciti misti dell'impero bizantino. Segue poi la rinascita della cavalleria e della fanteria a cavallo sotto i carolingi nel IX-X secolo, quando vennero minacciate dagli invasori a cavallo e che giungevano via mare, fino allo sviluppo della cavalleria normanna munita di armatura. L'autore spiega come altre tradizioni militari, provenienti dalle steppe eurasiatiche e dal mondo islamico, influenzarono le tattiche europee, e sottolinea l'importanza di forze bilanciate di cavalleria e fanteria in quasi ogni situazione. L'autore descrive poi il percorso dagli eserciti in sostanza feudali a quelli pressoché del tutto professionisti. I metodi con cui venivano reclutati e pagati ne determinavano il livello dell'equipaggiamento e delle capacità, e di conseguenza le tattiche sul campo di battaglia e i modi in cui i sovrani potevano affrontare le guerre. Le truppe arruolate da piccole ma ricche città-Stato italiane erano molto diverse da quelle di Stati-nazione emergenti come l'Inghilterra e la Francia, o...
Storia popolare del calcio
Pur tra molti aspetti controversi, il calcio continua a suscitare un incredibile entusiasmo popolare. Unisce ogni giorno milioni di giocatori e giocatrici che si danno alle gioie del pallone. Organizzato in società di quartiere o di paese o improvvisato sull'asfalto delle città e sui terreni di campagna, "colpire il cuoio" è un'esperienza quasi universale. Ed è proprio all'altro calcio, il meno mediatico, che si interessa quest'opera. Al contrario delle critiche radicali a questo sport, che descrivono senza mezzi termini il calcio come un nuovo "oppio del popolo" e guardano con superiorità i milioni di appassionati considerati una massa indistinta di alienati, questo libro invita alla scoperta di ciò che c'è di sovversivo nel calcio e di tutti coloro che ne hanno fatto un mezzo di emancipazione. Durante la storia e nei quattro angoli del mondo, il calcio è in effetti stato il crogiolo di resistenze all'ordine stabilito, patronale, coloniale, dittatoriale, patriarcale o tutti insieme. Ha anche fatto emergere nuovi modi di lottare, divertirsi, comunicare: in breve, di esistere. Viene dunque esplorato questo immenso campo di lotta che è il "pianeta calcio", da Manchester a Buenos Aires, da Dakar a Istanbul, da San Paolo...
Venezia, offensiva in Italia. 1381-1499. Il secolo lungo di San Marco
La pace di Torino, che mette fine alla Guerra di Chioggia nel 1381, vede Venezia in ginocchio: è stremata sotto il profilo umano, finanziario e militare e ha dovuto subire gravi amputazioni territoriali. Lo Stato da Mar, però, le è rimasto fedele. In breve, la repubblica recupera forza economica e politica. Nel 1402, la simultanea scomparsa del padisa ottomano, Bayazed I, e del duca di Milano, Gian Galeazzo Visconti, le offre un'incredibile opportunità: può diventare egemone sia nel Levante che in Italia, evento in grado di trasformarla nell'unica superpotenza mediterranea. Sono le premesse di un secolo di conflitti durante i quali la Serenissima conquista Veneto e Friuli, si espande in Lombardia, Trentino, Romagna, Puglia, valle dell'Arno e sembra poter unificare la Penisola. Un obiettivo che Venezia fallisce. L'insuccesso, proprio mentre l'impero Ottomano è in pieno sviluppo, scatena il primo grande conflitto europeo del Cinquecento, la Guerra della Lega di Cambrai. Allora sarà Venezia nella tempesta.
EUR 13.30
Geopolitica dell'Impero romano
Come fu possibile la costruzione e il mantenimento secolare di un impero che annoverava popoli diversissimi, frontiere estese lungo 17.000 chilometri, e la cui sicurezza era fornita solo da una trentina di legioni che, con i loro ausiliari, arrivavano appena a 250.000 uomini? Quest'opera analizza le condizioni politiche, militari, economiche e ideologiche che permisero a una piccola città del Lazio d'imporsi all'Italia e all'intero bacino del Mediterraneo. Lo studio consente di comprendere come, secolo dopo secolo, il pragmatismo di generali e imperatori permise loro di impiegare al meglio i mezzi di cui disponevano e di sfruttare le più varie condizioni geografiche che si presentarono sui diversi scenari, assicurando l'espansione e la difesa territoriale. Dalle guerre puniche alle invasioni barbariche, passando per gli scontri contro germani o persiani, e per la difesa degli pseudo-limes, quest'opera ci offre un'appassionante scoperta delle fonti all'origine della potenza romana.
EUR 20.90