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Il Palazzo vescovile a Padova. Ediz. a colori
"Il Palazzo Vescovile, oggetto di questo volume, sorgeva nella porzione di città inscritta nel quartiere Duomo, nell'omonimo centenaro e nella contrada Vescovado. Padova, così come molti altri poli urbani dell'Italia comunale centro-settentrionale, fin dagli inizi del XIII secolo era infatti suddivisa in quartieri (Duomo, Ponte Altinate, Ponte Molino, Torricelle), ripartiti a loro volta in centenari, ciascuno dei quali era frazionato in svariate contrade, ossia la più piccola unità topografico-amministrativa cittadina. La sede dell'episcopio, sin dall'età tardoantica e altomedievale', era ubicata in un punto nodale di Padova. Tuttavia, proprio a partire dalla prima metà del Trecento, la dialettica fra il potere politico ed ecclesiastico divenne, nel sito dove sorse la nuova dimora dei presuli, particolarmente intensa."
EUR 32.30
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Fantasmi a Pompei
Il 24 agosto del 79 d.C. l'eruzione del Vesuvio seppellì sotto una spessa coltre di cenere Pompei e i suoi abitanti. A fine Settecento, grazie alla tecnica dell'iniezione di gesso, i corpi tornarono vivi, ognuno con la testimonianza del suo calco. È da questo immaginario potente e inconsueto che prendono vita i "fantasmi" di Pompei, le storie qui raccolte da Enrico Badellino: l'elegia sulla vanità delle umane cose di Delphine de Girardin, i misteri di Iside evocati da Gérard de Nerval, la stralunata ironia di Vittorio Imbriani e due sorprendenti storie d'amore: quella, narrata da Théophile Gautier, tra un parigino di metà Ottocento e una fanciulla della Pompei romana, e quella della Gradiva narrata da Wilhelm Jensen, così ambigua da dare a Freud l'occasione per il più straordinario esercizio di indagine psicanalitica su un personaggio letterario.
EUR 11.25
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Modigliani. Ediz. illustrata
Troppo facile il giro di parole, troppo stretta l'assonanza: Modigliani, Modì, maudit. La storia della promessa, la cui vita fu precocemente spezzata dalla tisi e da una vita dissoluta, era la trama perfetta per una leggenda coronata dal dramma, il suicidio di Jeanne, la giovane compagna, all'indomani della morte del "principe di Montparnasse". La leggenda dell'ultimo maudit nacque quel giorno, ma dopo Matisse e Picasso, a Parigi Modigliani era già riconosciuto come uno dei protagonisti dell'arte di inizio secolo. Picasso e Modigliani si erano incrociati a Montmartre e a Montparnasse ma non furono mai veri amici; malgrado questo, secondo Picasso, "Modigliani aveva gli occhi acuti, grande fascino e nonostante la sua vita disordinata esaltava quella degli altri" (Patani, 1988). Ecco perché forse tutti i testimoni, reali e presunti, avrebbero raccontato poi la propria versione della vita di Modì. Era morto troppo presto, nessuno avrebbe potuto sconfessarli. Non ci riuscì nemmeno chi ci provò davvero, l'altra Jeanne, la figlia di Modigliani e di Jeanne Hébuterne. Presentazione di Eugenio Battisti.
EUR 11.30
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La riconquista dell'Olimpo nel Rinascimento italiano
"Così il mito, che per lungo tempo aveva trovato posto nella cultura letteraria dell'Occidente cristiano grazie alle testimonianze dei poeti, vale a dire per merito delle sue qualità poetiche e della bellezza delle invenzioni con cui furono narrate le favole degli dei, divenne per gli umanisti della corte medicea fonte di complesse speculazioni e di allegorie dalle quali trarre una verità di natura teologica. Una religiosità di nuovo tipo, dunque, che intendeva trovare nel mondo incontaminato delle idee, nel regno iperuranio e senza confini della filosofia, cui era sconosciuta la cesura che divide il mondo antico dal moderno, nella 'Theologia Platonica', una naturale conciliazione fra il pensiero pagano e il pensiero cristiano...". Lezione inaugurale dell'anno accademico 1992-1993 dell'Academia de España a Roma, questo breve ma densissimo racconto dell'Olimpo pagano e delle sue trasfigurazioni nell'Italia del Quattro e Cinquecento offre una suggestiva lettura di uno dei temi chiave per la storia e la critica d'arte. Pubblicato in tiratura limitata nel 1995 e mai divulgato presso il grande pubblico, il testo fornisce nuove prospettive per la conoscenza di Giuliano Briganti, tra i più importanti storici dell'arte italiani del Novecento.
EUR 9.50
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Roy Lichtenstein. Opera prima. Ediz. illustrata
"Per Roy disegnare era l'essenza dell'arte. Ne ricercava e ne vedeva ovunque le potenzialità: nelle opere degli altri, nella pubblicità, nel design e nella decorazione, e alla fine le trovò perfino nei fumetti, l'espressione artistica in assoluto più svilita. [...] Dopo aver terminato i primi dipinti ispirati ai fumetti, mi confidò di averli trovati talmente diversi dall'arte con cui era cresciuto da dover lavorare su di sé per superare il suo stesso giudizio. La loro forza, però, era così dirompente che, mi disse ancora, non poteva più tornare indietro. Si rese conto che, cambiando qualche tratto e riorganizzando appena la composizione, in altre parole ridisegnandola, qualsiasi immagine poteva essere trasformata in una vera opera d'arte. Tanta era la forza di una linea o di un segno posizionati correttamente sulla carta. Il disegno è stato primario in tutto il suo lavoro. Per ogni opera, dipinto, stampa, poster o scultura che fosse, Roy partiva sempre da un disegno. [...] All'inizio degli anni sessanta produsse una serie di disegni a matita che non erano studi per la realizzazione di dipinti ma opere in sé. Con le sue immagini Roy ha riempito taccuini, quaderni di carta fiorentina...
Allegra. La figlia di Byron
Figlia naturale di Lord Byron e Claire Clairmont, giovanissima sorellastra della scrittrice Mary Shelley, Allegra viene riconosciuta dal poeta inglese e strappata alla madre. Dopo un periodo trascorso a casa Shelley, raggiunge il padre prima a Venezia, poi a Ravenna dove Byron era ospite della contessa Guiccioli, sua nuova fiamma. Nell'Italia del primo Ottocento, Byron idolatrato dalle donne, celebre per i suoi atteggiamenti da dandy demoniaco trascina con sé nelle sue avventure, tra Carbonari e nobildonne, questa bambina di pochi anni, straordinariamente intelligente e graziosa che morirà tragicamente nel 1822, a soli cinque anni. In questo breve, intenso romanzo (pubblicato per la prima volta nel 1935 da Leonard e Virginia Woolf) la Origo rievoca con passione un'esistenza straordinaria e commovente.
EUR 10.88
Fiorenzo Carpi. Ma mi. Musica teatro cinema televisione
Fiorenzo Carpi è stato un innovatore, uno dei grandi musicisti del Novecento, stimato dai compositori suoi contemporanei e riconosciuto come un caposcuola. Ma mi, Le Mantellate, i temi famosissimi del Pinocchio di Comencini, quasi tutte le canzoni di Dario Fo e le musiche degli spettacoli di Giorgio Strehler sono sue. Colonne sonore apparentemente tanto diverse tra loro, entrate prepotentemente a far parte del nostro immaginario collettivo, e non solo in Italia. Forse Carpi non è noto come meriterebbe a causa della sua natura schiva, gentile e visceralmente refrattaria alla ribalta. Artista colto, curioso, appassionato, capace di spaziare in ogni genere musicale, seppe interpretarli in maniera assolutamente personale, con ironia e grazia. Il suo sterminato repertorio, fra teatro, cinema, televisione, canzoni e musica classica, riserva delle sorprendenti scoperte che questa prima monografia prova a raccontare.
EUR 22.80
Il guardaroba dei sogni. Cinquant'anni della sartoria Tirelli
Il volume contiene un ritratto di Tirelli con la storia del suo tirocinio e della sua passione, non soltanto per la puntigliosa ricostruzione degli abiti e degli accessori antichi, ma anche per la raccolta di indumenti autentici, origine di un magazzino inestimabile con decine di migliaia di esemplari. Un ampio capitolo raccoglie quindi le testimonianze di clienti affezionati della sartoria, alcuni dai primissimi giorni, e sono i più illustri costumisti italiani e stranieri, complessivamente vincitori di innumerevoli Oscar. Un ricco repertorio di illustrazioni - bozzetti, fotografie dei costumi realizzati, scene di spettacoli teatrali e di film - ripercorre cinque decenni di invenzioni e di successi, per finire con un catalogo ragionato delle produzioni della ditta, sia nel campo del teatro - opera lirica e prosa - sia in quello del cinema e della televisione.
EUR 57.00
Lodola. Ponticino
Ogni ponte porta in sé un significato simbolico: congiunge territori, persone, culture, tempi diversi. Il volume fornisce una accurata documentazione visiva e testuale del percorso compiuto per la realizzazione del progetto "Ponticino", il progetto di rinnovo del Ponte sul Ticino a Pavia. L'intervento, richiesto da motivazioni tecniche e da esigenze di maggiore sicurezza per la mobilità, ha costituito l'occasione e la spinta per un intervento artistico che ha cambiato l'aspetto del ponte, grazie al rivestimento e alla sottolineatura delle sue linee e delle sue curve con un coloratissimo gioco di luci. Il monumento illuminato con le luci d'artista di Marco Lodola, oltre a essere un "pezzo" della storia pavese e italiana, costituisce l'ingresso a questa città ricca di storia, di bellezza e di eccellenze in ogni settore della scienza, della cultura e dell'arte. Costruito negli anni trenta in stile razionalista e intitolato prima all'Impero e poi alla Libertà, ora il "Ponticino" immaginato da Marco Lodola esibisce fronti blu elettrico, arcate giallo limone, fiaccole e grandi ali fucsia. Il ponte, pur non essendo stata modificata in nulla la sua struttura, si presenta completamente trasformato e aggiornato alla modernità: ancora simbolo di libertà, di unione...
Paolo Scheggi. The humanistic measurement of space-La misura umanistica dello spazio
Realizzato in collaborazione con l'Associazione Paolo Scheggi e pubblicato in occasione della prima personale londinese dell'artista, la monografia è dedicata alla produzione degli anni sessanta, il decennio creativo più fecondo e cruciale di Scheggi che precede la morte avvenuta nel 1971 a soli 31 anni. Il lavoro di Scheggi si è sviluppato nel dopoguerra a Milano, un contesto artistico effervescente e internazionale, arricchito dalla presenza cruciale di Lucio Fontana e di artisti sperimentali della nuova generazione italiana: quelli che gravitavano intorno alla galleria Azimut e alla rivista Azimuth (come Piero Manzoni, Enrico Castellani, Agostino Bonalumi, Dadamaino) e quelli vicini all'Arte Programmata (come Gianni Colombo). Con loro, l'opera di Scheggi condivide il desiderio di andare oltre la pittura tradizionale in una nuova dimensione creativa e percettiva: oggettiva, fisica e spaziale. Nel 1962, dopo varie sperimentazioni tridimensionali, Scheggi ha sviluppato le Intersuperfici o Zone riflesse: tele con ritagli, sovrapposti, per creare fisicamente e otticamente spazi complessi, volti a indagare le dinamiche della percezione e il coinvolgimento. In questa visione spaziale, il suo lavoro è inoltre caratterizzato da un ampio approccio interdisciplinare che intreccia la sua indagine pittorica con l'architettura, la moda, la poesia, le prestazioni,...
Images of Italy. Deutsche bank collection Italia
Fondata a Berlino nel 1870 per promuovere le relazioni commerciali tra la Germania e i mercati internazionali, Deutsche Bank è il primo istituto di credito tedesco, leader in Europa e a livello internazionale. In Italia la banca è presente dal 1977, quando ha aperto il suo primo ufficio di rappresentanza a Milano. Oggi l'Italia è il primo mercato europeo per Deutsche Bank, subito dopo la Germania. Deutsche Bank ha, parallelamente, una lunga storia nel collezionismo di opere d'arte contemporanea. Migliaia di lavori, per lo più su carta, acquistati negli ultimi decenni da artisti internazionali e gallerie, sono esposti negli uffici di tutto il mondo; in ciascun paese, la creazione e lo sviluppo della collezione sono sistematicamente centrati su artisti del contesto nazionale e regionale, le cui opere vengono integrate con un discreto numero di contributi internazionali. Images of Italy presenta la collezione d'arte di Deutsche Bank Italia (Milano, Bicocca e via Turati; Roma, piazza Santi Apostoli), orientata sia sulla storia recente dell'arte italiana contemporanea - con opere di figure di spicco quali Carla Accardi, Gabriele Basilico, Luigi Ghirri, Mario Merz - sia sulla generazione successiva, con artisti come Massimo Bartolini, Armin Linke e...
Verdi a Napoli, Verdi al San Carlo. Il San Carlo nel mondo
Nell'anno in cui il mondo celebrava il genio artistico di Giuseppe Verdi per i duecento anni dalla sua nascita, il San Carlo ha presentato il progetto "Verdi a Napoli, Verdi al San Carlo", che puntava alla valorizzazione del patrimonio artistico e musicale dell'Archivio Storico, attraverso le preziose testimonianze della presenza di Verdi a Napoli, esposte nel ricco percorso della mostra dallo stesso titolo, che disegnava le tappe di una memoria, scandita sulle tracce di un legame antico, ma sempre vivo con il Lirico napoletano. [...] Verdi è l'autore a cui il San Carlo è rimasto fedele sempre, rappresentando ininterrottamente le sue opere fino a oggi e diffondendo nel mondo la sua musica, in tournée che hanno esaltato le capacità produttive del teatro napoletano. Non è un caso che la prossima stagione, oramai imminente (2016-2017), riproponga, in diverse fasi dell'anno, la trilogia popolare ("Rigoletto" a gennaio, "La traviata" ad aprile, "Il trovatore" a luglio) e il "Simon Boccanegra" a ottobre; altri ancora saranno i titoli scelti per il 2018 e per i cartelloni a venire. [...] L'obiettivo è traghettare la memoria nel futuro.
EUR 30.40
Henri Matisse: l'intervista perduta
Nel 1941, a 72 anni, convalescente dopo una complessa operazione chirurgica, Henri Matisse rilasciò una lunga intervista al critico Pierre Courthion. Numerosi e appassionanti gli argomenti trattati dal maestro: i suoi primi anni a Parigi come allievo di Gustave Moreau; i suoi rapporti con Renoir, Cézanne e Pissarro; le sue collaborazioni con Diaghilev e i Balletti russi; i viaggi; le riflessioni sulla sua opera e sul suo modo di concepire e vivere l'arte. Tuttavia, davanti alle bozze che Courthion e l'editore Albert Skira infine gli sottoposero, Matisse ritirò il suo consenso alla pubblicazione, giudicando i contenuti troppo privati; l'intervista andò così smarrita per oltre settant'anni. Grazie agli eredi Matisse e al J.P. Getty Trust, viene oggi pubblicata per la prima volta in traduzione italiana presso lo stesso editore che l'aveva commissionata: una sorta di testamento spirituale di Matisse, una confessione informale nella quale il grande artista racconta in prima persona la sua idea di pittura, la sua estetica del colore, le tappe del suo itinerario nell'arte.
EUR 17.10
Il giardiniere di Versailles
In una notte di dicembre del 1999, un'incredibile tempesta soffia sul nord Europa. Un uomo esce da una piccola casa bianca nel parco di Versailles per assistere impotente al terribile spettacolo di 18.000 alberi sradicati come canne e boschetti schiacciati dalla forza del vento. Quell'uomo è Alain Baraton, il direttore del parco di Versailles. Per oltre vent'anni anni ha lavorato in uno dei giardini più celebri del mondo, studiandone la storia sia sul campo sia negli archivi. Nessuno meglio di lui conosce e sa raccontare le storie, gli aneddoti, le curiosità relativi al giardino e alle sue vicende, da Luigi XIV ai nostri giorni.
EUR 16.15
Antonio e Giuseppe Chiattone. «Scultori che godono meritata fama fra noi e all'estero»
Il volume sui fratelli Antonio Chiattone (Lugano, 1856-1904) e Giuseppe Chiattone (Lugano, 1863-1954), promosso da Cornèr Banca di Lugano con l'ampia collaborazione del Museo d'Arte della Città di Lugano, a cura di Giovanna Ginex, riconsegna alla storia dell'arte le distinte personalità dei due scultori, membri di una famiglia che per due generazioni ha costituito un punto di riferimento in diversi ambiti delle arti. Le ricerche condotte sulle fonti d'epoca - estese dagli archivi del territorio del Canton Ticino all'Italia fino ad altri paesi europei nei quali è testimoniata la presenza di opere dei due scultori - e sulle opere ha permesso di ricostruire la produzione e la poetica dei due artisti, che presero parte a prestigiose esposizioni e a concorsi internazionali e furono gratificati da importanti committenze pubbliche e private, quali protagonisti della produzione plastica ticinese tra la seconda metà dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento. Il volume riproduce integralmente le opere conservate nelle collezioni pubbliche svizzere e un'ampia selezione dei monumenti civili e cimiteriali, cui si aggiunge un'inedita e completa presentazione delle committenze della Casa d'Austria, per Antonio, e della famiglia dell'industriale francese Aristide Bergès per Giuseppe.
EUR 57.00
Sulla Terra. Tullio Pericoli 1995-2015. Ediz. italiana e inglese
"Quanta scrittura c'è nei paesaggi di Pericoli?" scrive Elena Pontiggia. "Molta. E in che misura le sue tele sono mappe borgesiane, intente a descrivere millimetricamente non tutto l'impero, ma almeno qualche sua parte? Molta. Con questa pittura-scultura, con queste forme-segno, Pericoli racconta il paesaggio della vita. Ci ricorda che non c'è racconto che non sia sillaba e balbettio." Sono oltre 160 le opere di "Sulla terra", tra oli, acquerelli, matite: paesaggi densi di segni e di materia. Colline e città antiche, pianure, campi coltivati e cieli si traducono, nelle opere di Pericoli, nella traccia concreta del trascorrere del tempo "sulla terra". "Sulla terra" nel senso di "sopra la terra", ma anche di "a proposito della terra" o "dentro la terra", per definire, giocando con la polisemia, opere che diventano suggerimenti esplorativi sulla realtà e sull'uomo. Per Franco Farinelli, "i disegni di Pericoli, che come tutti i bravi giardinieri vive in un mondo che è almeno un paio di stagioni avanti, sono dispositivi cognitivi tra i più sofisticati e avveduti che esistono, dalla comprensione dei quali può davvero dipendere la nostra salute". Pubblicata in occasione della mostra bolognese, la monografia presenta i contributi di...
Armenia. Il popolo dell'Arca
L'Armenia ha una storia ricca di fascino che affonda le sue radici nella tradizione biblica del Diluvio Universale, emblema di rinascita e di nuova vita. È proprio alle pendici dell'Ararat, sulla cui cima si era arenata l'Arca di Noè, che nel VII sec. a.C. si formò il popolo armeno. Ancora oggi il monte Ararat è un richiamo simbolico fondamentale per l'Armenia, che nel 301 d.C. fu il primo paese al mondo ad adottare il Cristianesimo come religione di Stato. Il volume, a corredo dell'esposizione romana, presenta una ricca selezione di reperti archeologici, codici miniati, opere d'arte, illustrazioni e documenti che offrono una visione amplissima della presenza e del contributo dell'Armenia alla cultura universale. "Armenia. Il popolo dell'Arca" è un viaggio fatto di tappe fondamentali, di intrecci inevitabili, di integrazioni di genti che emergono come affascinanti mosaici, e narra il popolo armeno e il suo albero identitario attraverso i suoi codici e la sua arte millenaria. Preceduto da un'introduzione dei curatori, il volume è suddiviso in tre sezioni (Storia, lingua e religione; Espressioni artistiche; Gli Armeni in Italia) e comprende i saggi di Vartan Karapetian, Paolo Lucca, Gabriella Uluhogian, Murad Hasratian, Hamlet Petrosyan, Dickran...
Nel cielo
Pubblicato sull'"Écho de Paris" nel 1892-1893, "Nel cielo" è un romanzo fortemente pessimista sulla tragedia della condizione umana e, in particolare, dell'artista nella società borghese. "Mette in scena un pittore, Lucien, direttamente ispirato a Vincent van Gogh, che si era suicidato un anno prima, e di cui Mirbeau aveva comprato da papà Tanguy gli Iris e i Girasoli. Arriva al punto di attribuire a Lucien le tele di Vincent, in particolare La Notte stellata. Attraverso l'esperienza di Lucien, si rivela come l'artista esigente e che vede il mondo con i suoi propri occhi sia condannato a inseguire costantemente un ideale che sempre gli sfugge, perché i mezzi di cui dispone, il cervello e la mano, non sono mai all'altezza dell'ideale prefissato, cosicché la 'malattia della perfettibilità' lo condanna alla sofferenza e alla frustrazione, alla follia e alla morte" (dalla postfazione di Pierre Michel).
EUR 13.30
Come ci si veste?
Adolf Loos non fu solo l'architetto rivoluzionario che conosciamo, ma anche uno scrittore brillante e un osservatore attento della società a lui contemporanea. Questo volume riunisce alcuni dei suoi scritti in tema di abbigliamento e moda. L'evoluzione delle calzature nel tempo, la guerra dichiarata alle cravatte preannodate, l'avanzata inevitabile dell'uomo in salopette, la pericolosa tendenza alla donna-bambina: nulla sfugge a questo analista tanto sottile quanto spiritoso. Come conservare l'aria di veri gentiluomini quando si è in bicicletta? Le donne possono portare i capelli corti? "La moda è lo stile del tempo presente", scrive Loos che, come per la sua opera architettonica, predilige la semplicità, l'essenzialità e la mancanza di fronzoli così da evidenziare la pura bellezza dei materiali. Una grande lezione di stile da un insospettato maestro di eleganza.
EUR 13.30
Il fascino e il mito dell'Italia dal Cinquecento al contemporaneo. Ediz. illustrata
Per almeno tre secoli, dall'inizio del Seicento a tutto l'Ottocento, l'Italia è stata la meta privilegiata degli aristocratici e degli uomini di cultura di tutta Europa e nel XIX secolo anche del Nuovo Mondo, in quanto il viaggio in Italia (il Grand Tour) costituiva una tappa ineludibile del processo di formazione delle classi dirigenti europee, che scendevano nelle nostre magnifiche città d'arte e percorrevano le nostre coste in cerca della bellezza e delle radici della cultura fondativa dell'Occidente. Ad attirarli erano non solo i monumenti e le opere d'arte, ma anche un'affascinante miscela di attrattive naturalistiche, culturali e di bien vivre che fecero del nostro paese un potente polo d'attrazione, creando il mito dell'Italia. Attraverso una selezione di opere esemplari, questo volume è dedicato alla percezione dell'Italia e dell'arte italiana da parte degli artisti stranieri, affascinati dal nostro paese e dalla nostra cultura, non solo figurativa, tra il XVI e il XX secolo.
EUR 14.00