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Le mamme vengono prima. Il lavoro e gli affetti delle educatrici di nido
I nidi famiglia sono sempre più numerosi. Ogni giorno tante mamme in tutta Italia affidano i loro piccoli a questi ambienti accoglienti e a dimensione familiare. Ma chi sono le persone che ci lavorano? Qual è il loro ruolo nella crescita dei piccoli? Fino a che punto possono arrivare nell'influenza sui bimbi? Che cosa e come è possibile chiedere a queste figure? Questo libro prende per mano chi legge, conducendolo a vedere l'importanza e le contraddizioni cui è esposto il lavoro di chi, trovandosi in una posizione meno centrale di quella della madre e del padre (insegnanti, educatrici, zie, nonni), può dare il proprio contributo essenziale alla crescita dei più piccoli. Le domande più urgenti, i dubbi e le paure legate a un'esperienza precoce fuori dalla famiglia, vengono affrontate con rispetto e competenza da Letizia Bianchi, esperta d'educazione, ma soprattutto maestra e quindi coinvolta in prima persona. Questo libro è sia un manuale degli affetti che una valida guida per imparare a tirare fuori le domande più pressanti e apparentemente scomode sulla vita dei nostri figli.
EUR 3.68
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La fragilità del potere. L'uomo, la vita, la morte
Il potere è fragile e oneroso. È fragile, perché dipende dagli "altri", che pur deve materialmente dominare. È oneroso, perché l'obbedienza ha un suo prezzo: la minaccia o la lusinga, la paura o il consenso. Appartiene all'uomo, alla sua ambizione e alla sua ignoranza. L'ambizione lo spinge alla conquista, l'ignoranza gli cela la causa della precarietà di ciò che ha ottenuto. Tutto dipende dall'uomo, dalla sua mente, dal suo carattere, dalla sua psiche, dalla sua immaginazione, dalla sua parola, dai suoi muscoli, dalla sua destrezza: dalla sua "testa" e dal suo "corpo". Vi sono epoche in cui l'uomo onora l'esistenza, pur vivendo in mezzo alla miseria ed alle persecuzioni; e tempi nei quali non sperimenta altro, ad ogni livello, che la propria mediocrità. Il saggio è pensato, dunque, in una chiave, che definisco "antropologico-esistenziale": il potere, infatti, è una dimensione esclusivamente umana, che ha la sua cifra nel non accettare la propria finitudine. Non è effettivo se non si pensa "assoluto", ma la tensione dell "io" per realizzare quell'assolutezza incontra sul suo percorso l'"alterità"; e la incontra sempre di nuovo, nonostante ogni tentativo per eluderla, schiacciarla, renderla inoffensiva e impotente. Di qui una...
Zagreus. Studi intorno all'orfismo
"Zagreus" di Vittorio Macchioro è un'opera innovatrice nella storia della cultura italiana dei primi del Novecento. Questa edizione, ricca di documenti inediti, è frutto di una ricerca appassionata, che intende riportare in vita la voce di uno dei più brillanti - e rimossi - studiosi della Scienza dell'Antichità. Al centro dell'ispirazione di "Zagreus" è il motivo salvifico: la palingenesi dell'uomo, lungo uno sviluppo storico che trova nell'orfismo e nella teologia di Paolo di Tarso i due momenti decisivi. Il tipo di approccio ermeneutico si ascrive all'impostazione fenomenologica, facendo di "Zagreus" un esempio ante litteram di quella "filologia esistenziale" che ha tra i suoi esponenti principali Walter Otto, Karl Kerényi e Leo Frobenius. La voce del mondo antico e delle sue religioni si ascolta, in questo saggio, all'interno di una prospettiva storica radicale: capace di ricondurre la percezione di un evento del passato alla dimensione ontologica presente. È questo il senso che attirò a Macchioro le giovani menti di Mircea Eliade e di Ernesto de Martino, futuri discepoli di un maestro che avrebbero poi saputo dimenticare. È tuttavia destino delle grandi opere additare, a distanza di decenni, una possibile via di rigenerazione: via che...
Itinera. Rivista di filosofia e di teoria delle arti. Vol. 7: Edipo. Re e vittima.
Innumerevoli sono le riscritture, gli adattamenti e le riprese della prima tragedia tebana di Sofocle e altrettanto innumerevoli sono gli studi consacrati alla storia di quest'opera e all'analisi del suo contesto, della sua trama e dei suoi personaggi: dall'analisi del sottotesto politico veicolato dalle differenti rielaborazioni del mito nell'ambito specifico di un genere letterario e di una determinata epoca, a studi di carattere letterario e filologico che affrontano le sue numerose declinazioni, a lavori che si interessano più direttamente ai processi mitopoietici e alla ricezione della figura di Edipo nella storia della cultura occidentale. Da Aristotele a Girard, da Corneille a Testori, a Branciaroli, il presente volume fornisce un'importante introduzione alla storia del mito di Edipo, che non ha ancora esaurito la sua eccezionale potenza espressiva.
EUR 15.20
Genealogie del presente. Lessico politico per tempi interessanti
Viviamo oggi in tempi politicamente interessanti: tempi in cui vecchie parole d'ordine, significanti di appartenenze precise, vengono rimbalzate da un campo all'altro, svuotate di senso e di significato, appiattite su una dimensione astorica e acritica, in nome del mito della fine delle ideologie, oppure strumentalizzate ai fini della ragione neoliberale. In questo scenario, "Genealogie del presente" intende riaprire lo spazio di un pensiero critico in grado di svelare la profondità semantica e ideologica delle parole del discorso politico, bucando la superficie della retorica ufficiale, portando alla luce le sue ambiguità ed esasperando le sue aporie. Diciotto interpreti acuti del presente, uniti in un comune percorso di ricerca che si snoda lungo un lessico di diciotto voci, bene comune, costituzione, crisi, democrazia, destra/sinistra, eccellenza, eguaglianza, governabilità, legalità, movimento, popolo, povertà, precarietà, responsabilità, sacrificio, società, trasparenza, futuro, la cui analisi critica appare fondamentale per una comprensione delle poste in gioco della nostra epoca. Con saggi di: Pierandrea Amato, Adalgiso Amendola, Laura Bazzicalupo, Lorenzo Bernini, Sandro Chignola, Lorenzo Coccoli, Marianna Esposito, Bruna Giacomini, Federica Giardini, Maria Rosaria Marella, Ugo Mattei, Cristina Morini, Valeria Pinto, Francesco Remotti, Maurizio Ricciardi, Michele Spanò, Marco Tabacchini, Gianfrancesco Zanetti, Federico Zappino.
Vedi Offerta Il mio corpo estraneo. Carni e immagini in Valerio Magrelli
L'opera in prosa di Valerio Magrelli, inaugurata nel 2003 da "Nel condominio di carne", ma preannunciata già quasi dieci anni prima negli "Esercizi di tiptologia", è una macchina minuziosa che si innesta su altre due macchine: quella del corpo da una parte, quella della tradizione letteraria e artistica occidentale dall'altra. E processando pezzi di queste macchine, e attraversando modi diversi come la malattia, la metamorfosi, l'instabilità dei confini identitari, ma anche la memoria, personale e non solo, di un uomo sempre più tecnicizzato e artificiale, produce immagini e le combina in paesaggi insieme visivi e sonori. Questo libro, analizzando soprattutto i due esiti maggiori della prosa magrelliana, il "Condominio" e il recente "Geologia di un padre", ma con frequenti agganci alla scrittura in versi, cerca di sottolineare la portata sia letteraria sia concettuale di uno degli autori più importanti della letteratura italiana contemporanea; lo fa scegliendo come territorio di indagine uno dei procedimenti che Magrelli ha saputo portare ad un altissimo livello di complessità e di peso, ossia quello delle citazioni. Sempre, ma in Magrelli più che mai, le citazioni sono interventi, molto imparentati con la chirurgia e la clinica: selezioni e prelievi...
A teatro negli anni Settanta. Scritti per l'«Avanti!» (1969-1976)
Nel 1968 Ugo Intini, allora caporedattore dell'edizione milanese dell'"Avanti!", è alla ricerca di un critico teatrale per il giornale. Si rivolge per un consiglio a Paolo Grassi, il teatrante più autorevole, che suggerisce un nome: Carlo Fontana. Nella Milano degli anni Settanta, palcoscenico di una stagione teatrale assolutamente irripetibile, il poco più che ventenne Fontana diviene così titolare della rubrica di critica teatrale dello storico quotidiano socialista e, nonostante gli studi universitari e la collaborazione con il Piccolo Teatro, trova tempo e energie per esercitare con grande serietà la professione di critico. Non limitandosi mai alla "cronaca" degli spettacoli ai quali ha assistito, Fontana, da buon operatore culturale, fa di ogni sua pagina l'occasione per discutere di cultura, società e politica, affermandosi come uno fra i talenti critici più lucidi e originali nel panorama del giornalismo teatrale nazionale.
EUR 6.40
Charis. Essai sur Jankélévitch
Filosofo "inimitabile", secondo le parole di Levinas, Jankélévitch si staglia sul quadrante del Novecento come un pensatore volutamente inattuale - perché diversamente orientato rispetto ai vettori caratteristici di esso. Proprio in ciò risiede la sua attualità, racchiusa nella cifra di una riflessione intensa e originale. Alla individuazione delle nascoste e non consumate potenzialità di tale riflessione è rivolto questo saggio. In un momento in cui diverse strategie teoriche paiono esaurirsi e viceversa il pensiero torna ad interrogarsi su quel flusso mobile che è la vita stessa, Jankélévitch, da sempre infaticabile esploratore dell-inquieto fascino del reale, della misteriosa "grazia" (charis) da cui prendono forma le cose - e proprio perciò attento alla responsabilità dell'agire pratico -, si rivela un interlocutore col quale oggi, forse più che mai, è importante confrontarsi.
EUR 15.20
Il progetto che è l'io. Studi su identità, sguardo, scrittura
In questo libro di saggi, Micla Petrelli esplora il tema dell'identità riscoprendo esperienze esemplari di spersonalizzazione biografica, stilistica, estetica che nel corso del Novecento hanno contribuito a reinventare le forme della scrittura e dell'immagine. In tal senso, l'autrice mostra come taluni processi espressivi, nel momento in cui vengono affidati alla parola - alla lingua -, "progettano" il nostro io, orientano la percezione di sé, la memoria, e attivano la capacità tutta visiva della scrittura di allestire spazi interiori, di produrre immagini diffratte dell'io, dislocare lo sguardo, figurare il proprio volto. Gli autori indagati, per i quali le "prese di distanza" e i "ricongiungimenti" sperimentati sulla pagina si confondono con quelli vissuti nelle storie personali di migrazione e di dépaysement psicologico, alimentate, queste ultime, dal sentimento del pudore, della noia, o della nostalgia per ciò che non è mai stato, sono: Fernando Pessoa, Clarice Lispector, Luis Cernuda, Antonio Delfini. Gli apporti teorici provengono dalla fenomenologia, dalla psicologia della percezione, dagli studi di linguistica e retorica, e dalle voci eterodosse di filosofi-scrittori come José Ortega y Gasset, María Zambrano, Octavio Paz, Paul Valéry, Édouard Glissant.
EUR 10.50
Il destino della teocrazia
Solov'ev ripensa il problema della teocrazia, applicando i suoi principi della sotiologia all'unità della Chiesa. La forza che darà all'evoluzione umana il contenuto di una teocrazia correttamente intesa e realizzata sarà la rivelazione del supremo mondo divino. Solo così sarà possibile sconfiggere l'Anticristo, ovvero defalsificare i nostri progetti e unire l'umanità al principio divino eterno. La vera unità non è un dato da conseguire, ma un dono originario offerto dalla persona di Cristo. In definitiva, è "opera della Sapienza che scopre e smonta tutti i sofismi e gli inganni dell'amor proprio e ci dà, per combattere, non le armi della nostra propria forza, ma la forza di Dio".
EUR 4.66
La sophia eterna
Per Henry Corbin, Risposta a Giobbe di Jung lancia una sfida. Il metafisico rilegge le analisi di uno psicologo non soltanto psicologo e che conosce e difende la realtà dell'anima. Le domande radicali su Dio e il male - a partire dallo scandalo di Giobbe abbandonato a Satana - aprono alla necessità di Sophia, presenza archetipica e simbolo di un'alleanza diversa tra l'umano e il divino. La ricerca dell'"eretico" Jung si dimostra allora affine all'ispirazione sofianica di quei grandi filosofi cristiani ortodossi, come Florenskij e Bulgakov, presentando la possibilità di una teologia e di una spiritualità all'altezza di pensare la controparte femminile, quella di Dio e quella delle sue creature.
EUR 4.66
La bocca immagina. I poteri della traduzione artistica
La traduzione dell'opera letteraria dà avvio in "La bocca immagina" a uno svolgimento teorico originale, il cui margine elusivo è accostato in un linguaggio specifico ed evocatore; la riflessione si snoda nelle anse della discussione sugli sviluppi storici e contemporanei della disciplina, da un'inedita angolatura estetico-fenomenologica: dalle radici premoderne della fedeltà ai retaggi dell'epoca Romantica, l'inquadramento diacronico delle tematiche ne esplicita gli assunti nelle teorizzazioni recenti, di cui è tracciato anche un primo bilancio. In un'essenziale legittimazione della traduzione artistica, a fondamento di quest'ultima è per la prima volta davvero analizzata e posta la mediazione dell'immagine - con un ribaltamento dell'ottica che tradizionalmente prescrive doveri al traduttore, si scoprono così anche i suoi "poteri" o "facoltà" spirituali che realmente ne delimitano l'atto.
EUR 13.30
Tempio vuoto. Crisi e disintegrazione dell'Europa
Se l'Europa e le sue classi dirigenti intendono affrontare seriamente la crisi che si è manifestata negli ultimi anni con una violenza e radicalità inattese, devono avere il coraggio di pronunciare parole di verità e mettere in discussione i presupposti, spesso sottaciuti, che hanno sostenuto l'edificazione della costruzione europea. In particolare, la crisi sembra aver smentito radicalmente l'idea che l'integrazione economica si autosostenga e possa condurre all'emergere di una comunità politica. L'abbandono di ogni principio di identità a favore di una cieca omologazione alle forme dell'organizzazione tecnico-economica, insieme con una crescente fede nella capacità della tecnica di trovare risposta ad ogni problema, stanno svuotando la costruzione europea della sua anima, annunciandone la dissoluzione. Questo libro tenta una via diversa per svelare quanto di non detto si cela nella retorica dell'Europa e della sua moneta, provando al contempo a indicare su quali 'nuovi' presupposti sarebbe immaginabile dare compimento ad un sogno che dura da secoli.
EUR 11.40
Il mistero dell'esperienza estetica. Gabriel Marcel e la musica
Una costante nell'itinerario biografico di Gabriel Marcel è rappresentata dalla musica. L'improvvisazione al pianoforte riveste una grande importanza nella sua non secondaria attività di musicista. L'improvvisazione vissuta come preghiera, estasi mistica che lo proverà anche fisicamente; la testimonianza di una reale coalescenza di ipseità e di trascendentalità, che cercano di congiungersi in un punto x della concrezione sonora. Affidandosi alla trasgressività del logos estetico, il filosofo pone su un piano d'intelligibilità metafisica l'altrimenti indicibile dell'essere, il già e non ancora, il destino della polarità dialettica tra esistenza e trascendenza. Il rapporto di Marcel con la musica è un rapporto complesso che non può assolutamente ridursi a un aspetto del suo itinerario, ma rappresenta, come lui amava definire, un nucleo vivo e incandescente della sua vita, che ha orientato intimamente le sue scelte e il suo percorso, e che si è via via chiarificato e problematizzato con l'evento della sua conversione al cattolicesimo.
EUR 12.00
Rilke e l'Oriente
"Oriente" è, per Rilke, un "mondo a sé, un mondo di nuance", in cui sono rintracciabili i segni di un "esserci" differente da quello occidentale. Differente perché non è "espressione" di una soggettività potente che su tutto esercita il suo desiderio di possesso e la sua volontà di dominio, quanto, piuttosto, di un io che, senza alcun privilegio, è parte impermanente del mondo ed è quindi capace di esperirlo interamente. Una pluralità di Orienti assai diversi tra loro è così divenuta, per Rilke, strumento essenziale per sottoporre a critica radicale l'idea di soggetto e per attuare un "rivolgimento" del modo stesso di esercitare la sfera del sentire.
EUR 13.30
L' arcipelago malese
"L'arcipelago malese" di Alfred Russel Wallace, qui per la prima volta tradotto in italiano, è uno dei più affascinanti e ben riusciti racconti di viaggio naturalistico dell'Ottocento inglese e non solo. Otto anni di vagabondaggi nella maestosa vegetazione tropicale delle isole delle spezie, dal 1854 al 1862, vengono ricostruiti secondo una perlustrazione spaziale che trasforma i quaranta capitoli dell'opera in un'avvincente esplorazione letteraria, in un viaggio che il lettore può seguire passo dopo passo fra i paesaggi di Sumatra, Giava, Borneo, Bali, Lombock, Timor, Celebes, Ternate, Nuova Guinea, delle Aru, delle Molucche e di molte altre isole della frastagliata regione che va dall'Indocina all'Australia. Nel frattempo a Londra divampa il dibattito sulla teoria dell'evoluzione, ma qui il co-scopritore della selezione naturale e fondatore della biogeografia, di cui ricorre il centenario della morte, è concentrato sulle flore e sulle faune, sui paesaggi, sugli odori, sui sapori e sui volti umani di queste terre inesplorate, alla ricerca di elusive creature come l'orango e l'uccello del paradiso. Un diario esotico dedicato all'amico e collega Charles Darwin.
EUR 36.10
Il linguaggio e le lingue. Introduzione a una linguistica generale
Una introduzione ai problemi fondamentali della linguistica generale, una discussione critica delle loro soluzioni istituzionali, una proposta di rinnovamento di questa disciplina all'insegna di una globale scienza dei segni all'altezza dell'era della globalizzazione - proposta rivolta non solo ai "linguisti", ai "semiotici", ai "sociolinguisti", agli "psicolinguisti" e a tutti coloro che si occupano e hanno a cuore le scienze del linguaggio e della comunicazione, ma anche a ciascun parlante che, in quanto tale, diversamente dal parlante "ideale" di Chomsky, non ha che fare con le "frasi" né con la "lingua" come sistema o come competenza grammaticale, ma con enunciazioni e con parole (anche quando pensa non solo quando parla) già orientate in senso ideologico e valutativo e quindi sempre "semi-altrui". "Ciò che di questa Introduzione alla linguistica generale ci convince di più è l'individuazione dei problemi concernenti lo studio dei linguaggi e delle lingue. Sulle soluzioni è, in generale, sempre possibile, anzi necessario ritornare. Quelle che proponiamo sono tuttavia abbastanza meditate e sono il risultato di una riflessione che ormai si estende per oltre trent'anni. L'intento è stato quello di organizzare in maniera sistematica il discorso sulle questioni trattate e di presentarlo in...
Lettere dall'esilio (1933-1940)
Le quarantaquattro lettere che il volume qui propone, nella sua prima edizione italiana, si presentano come uno scambio su questioni artistiche e private tra due colleghi e amici nel momento in cui il mondo che conoscevano stava andando in rovina. Eppure sono una chiara manifestazione del potere dell'arte e non certo un lamento o una protesta. L'uno scrive all'altro della sua evoluzione artistica grazie agli stimoli continui che provenivano dai luoghi dell'esilio. Nel 1933, gli ultimi membri rimasti al Bauhaus decidono di chiudere definitivamente la Scuola prima dei termini imposti dal Terzo Reich. Considerati artisti 'indesiderabili' l'esilio restava l'unica alternativa per Josef Albers e Wassily Kandinsky. Per Kandinsky è la Francia dove, con la moglie Nina, frequenta intensamente la nuova avanguardia parigina. Per Albers e sua moglie Anni sono gli Stati Uniti e, soprattutto, il Black Mountain nel North Carolina, il College dove è chiamato ad insegnare.
EUR 15.20
Paul Ricoeur filosofo del '900. Una lettura critica delle opere
Paul Ricoeur (1913-2005) è una delle figure più rappresentative della filosofia francese contemporanea. Le sue opere abbracciano l'intero arco della seconda metà del '900, da "Filosofia della volontà" (1950) a "Percorsi del riconoscimento" (2004). La rassegna delle tematiche affrontate è ampia ed articolata: il volontario e l'involontario, la finitudine e il male, le implicazioni filosofiche della psicoanalisi, l'innovazione della metafora, il tempo ed il racconto, l'ermeneutica del sé, il giusto, la memoria e l'oblio, i modi del riconoscimento. Egli adotta una prospettiva fenomenologico-ermeneutica che, pur nella varietà e nelle progressive variazioni del suo percorso, si attiene ad un filo conduttore imperniato sulla analisi delle fragilità e della complessità del soggetto "agente e sofferente", che mantiene una sua coesione su uno sfondo etico. I capitoli del presente lavoro offrono una presentazione puntuale dei principali testi di Ricoeur in sequenza cronologica ed una loro rilettura critica.
EUR 19.00
Una storia sociale del jazz. Dai canti della schiavitù al jazz liquido
La presenza del jazz nella cultura musicale mondiale è un dato difficilmente confutabile. Anche chi non conosce direttamente l'idioma jazz, inteso come genere musicale specifico nato in America, può - una volta resosene conto riconoscerne gli influssi su gran parte della musica occidentale del secolo scorso. Ma il jazz non è solo musica bensì un mero 'fatto sociale', e se prima coinvolgeva solo il popolo afroamericano adesso va inteso a livello 'glocale'. Questo saggio è arricchito dalla prefazione dell'autorevole pensatore Zygmunt Bauman e, pur non avendo la pretesa di voler essere una sorta di 'sociologia della musica jazz', affronta l'argomento della musica afroamericana - con tutte le sue peculiarità quali l'improvvisazione e quant'altro - sotto un profilo squisitamente socio-antropologico, partendo dalle teorie classiche fino ad analizzare quelle prospettive relative al mondo della globalizzazione. A tal proposito il jazz, come linguaggio musicale, assume da sempre un ruolo significativo nei processi di costruzione sociale della realtà e dell'immaginario individuale e collettivo.
EUR 15.20