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Il libro 10° delle collectiones medicae. Testo, traduzione, commento, indici. Testo italiano e latino
Il X libro delle "Collectiones Medicae" offre un chiaro ed esauriente paradigma dell'opera di Oribasio di Pergamo, il cui carattere enciclopedico si riflette nella molteplicità dei temi trattati, dai differenti tipi di farmaci elencati per uso esterno ai diversi trattamenti terapeutici presi in considerazione, con particolare attenzione alla balneoterapia. Il ricorso ad autorevoli fonti, alcune delle quali non ci sono state, purtroppo, consegnate alla tradizione per altra via, e la sostanziale fedeltà alle notizie da esse desunte nella trattazione, rendono l'opera di Oribasio preziosa per la ricostruzione della storia della medicina antica. La perizia letteraria e la sua vasta dottrina scientifica consentono al Pergameno di produrre un testo che, al contrario di quanto ci si potrebbe attendere, risulta coeso e coerente, esaustivo ed efficace nel suo intento didattico e paideutico. Anche il lessico utilizzato, ricco di tecnicismi e di termini di uso raro, conferisce alle "Collectiones" uno spiccato rigore tecnico e scientifico, e offre inoltre una preziosa testimonianza di stile letterario, tipica del genere medico.
EUR 38.00
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Il Grand Tour da Napoli a Otranto. Catalogo della mostra (Otranto, 18 giugno-31 ottobre 2015). Ediz. illustrata
Che Napoli sia stata - e sia, in parte, anche oggi - una delle capitali della cultura in Europa è noto, e sarebbe superfluo addurne le ragioni. Ma per lo più, a dar conto di questa affermazione, si tira in ballo l'architettura, la scultura, la pittura, le arti decorative della città di Partenope. Questa mostra intende invece documentare, attraverso una nutrita raccolta di reperti storico-artistici (acquerelli, gouaches, disegni, litografie, incisioni), un altro aspetto di questa straordinaria civiltà: quello per così dire antropologico, legato alla vita quotidiana e alle tradizioni e usanze del popolo napoletano. Argomento che, fatta qualche doverosa eccezione (chi non ha mai sentito parlare di tarantella o di mangiatori di spaghetti?) non è affatto noto, e che offre numerosi motivi per suscitare il nostro interesse, stimolare le nostre riflessioni, permetterci di misurare la distanza tra la Napoli di un tempo e quella attuale...
EUR 11.40
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Castellana fuori e dentro le mura. Vol. 2: Sviluppo urbano, antiche famiglie, pubblica amministrazione, territorio rurale e beneficenza tra il XVII ed il XIX secolo.
"Il metodo messo in pratica dal professor Lanera, è proprio quello seguito da Donato Mastromarino: egli attraverso la consultazione dei protocolli notarili dei notai di Castellana Grotte, conservati nell'Archivio di Stato di Bari, è riuscito a ricostruire la trama dei rapporti economici e giuridici dell'Università cittadina, delle famiglie castellanesi. Attraverso i registri battesimali, ha anche ricostruito la storia genealogica di esse ed i rapporti di queste con famiglie di altre città [&]Il volume con la sua imponente quantità di notizie e con le sue rare foto, costituisce un'autentica summa per conoscere molti degli aspetti della storia della città di Castellana Grotte" (dalla Presentazione diAntonio Fanizzi).
EUR 47.50
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Il fondo private ovvero documenti del monastero di S. Michele Arcangelo di Montescaglioso (secc. XI-XV). Codice Diplomatico di Matera, III
Fondato con ogni probabilità sullo scorcio del secolo XI dal normanno Umfredo, secondo conte montese, il monastero benedettino di S. Michele Arcangelo di Montescaglioso ha avuto un ruolo determinante nella vicenda religiosa, politica e socio-economica della Basilicata sud-orientale, accreditandosi come la più potente istituzione monastica dell'area. Strettamente legato alle schiatte comitali che hanno guidato la contea di Montescaglioso dalla prima età normanna al periodo aragonese, è stato a capo di una vasta signoria monastica, le cui propaggini si irradiavano fino alla costa ionica ed adriatica. L'archivio monastico, conservato all'interno del cenobio lucano anche dopo il trasferimento della comunità dei monaci a Lecce (1784), si è disperso in seguito alle soppressioni monastiche; una minima parte sopravvive oggi in originale ed è conservata presso l'Archivio di Stato di Matera, nel Fondo Gattini; alcuni documenti hanno fatto parte per un certo periodo dell'archivio privato del sottintendente di Matera, Niccolò Jeno de Coronei e dei suoi eredi, ma risultano ora irreperibili.
EUR 33.25
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Napoli e la Spagna nel Cinquecento. Le opere, gli artisti, la storiografia
Sebbene il volume raccolga per buona parte interventi presentati in occasione del convegno "Napoli e la Spagna nel Cinquecento. Gli artisti, le opere, la storiografia", tenutosi a Napoli l'11 marzo del 2016 presso Palazzo Zevallos Stigliano (Gallerie d'Italia), esso non rientra ipso facto nella categoria degli atti di convegno. Ciò per ragioni diverse. Dietro le quinte vi sono altre ricerche, altri incontri, altri viaggi tra Napoli e la Spagna caratterizzati da un costante e 'sincero' confrontarsi, quasi sempre al cospetto delle opere. A Burgos con María José Redondo Cantera, a Barcellona e Napoli con Joan Bosch Ballbona e Mariano Carbonell Buades; a Granada con Manuel García Luque. Sostenuti e continui, benché indiretti negli ultimi anni, sono stati i contatti con Luciano Migliaccio da San Paolo del Brasile per discutere di uno dei temi più frequentati dagli studi di scultura del primo Cinquecento: la presenza in Italia dei 'doi spagnuoli' Ordóñez e Siloe; tema di cui egli è senza dubbio un imprescindibile segmento storiografico da 'rileggere' con attenzione.
EUR 36.10
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Decor Carmeli. Il convento, la chiesa e la confraternita del Carmine di Nardò
Un monumento complesso, qual è appunto una chiesa, costituisce come una sorta di libro dalle molteplici pagine, per cui si impara a conoscerlo e ad apprezzarlo solo a condizione che tutte le pagine siano adeguatamente sfogliate. È l'operazione che si è voluto realizzare con il presente corposo volume, incentrato sulla chiesa già di S. Maria Annunziata e oggi della B.V. Maria del Carmelo in Nardò e sul convento attiguo, ma anche sulla Confraternita dell'Annunziata e del Carmine senza la quale probabilmente la chiesa, abbattuta nel 1528 per esigenze belliche, non sarebbe mai più risorta. Attraverso la certosina ricerca storica, l'attenta analisi dei diversi elementi, la composizione e la comparazione dei dati il volume prova a offrire al grande pubblico una corretta chiave di conoscenza e di interpretazione del monumento nella sua visione d'insieme e nelle sue articolazioni e a rendere ragione di uno degli scrigni d'arte di maggiore interesse per la città di Nardò e per il territorio più vasto, nella cui vicenda storica si inserisce.
EUR 36.10
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De vita beata
Argomento sempre attuale quello della felicità, dibattuto anche oggi nella nostra società consumistica, ma già trattato nelle scuole filosofiche dell'Atene postsocratica e poi in ambiente romano, dove Cicerone prima e poi ancora di più Seneca lo affrontano in modo chiaro ed univoco. Il De vita beata, appunto, è la risposta di Seneca agli interrogativi più comuni su ciò che ci dà la vera felicità, facendo luce sulla strada giusta da intraprendere per conseguirla, fugando le opinioni della gente comune di cui dimostra stoltezza e fallacità. La felicità non consiste nei piaceri, come invece sostenevano gli epicurei male interpretando gli insegnamenti del loro Maestro, anzi coloro che si abbandonano ad essi ne sono dominati, quindi ne diventano schiavi: è il caso, ad esempio, di chi ritiene erroneamente che le ricchezze diano felicità e non si accorge invece che esse condizionano la vita. Perché allora Seneca, che vive nel lusso, non si priva delle sue ricchezze accontentandosi del necessario? Perché parla in un modo e vive in un altro? E Seneca risponde ai suoi numerosi detrattori ammettendo l'utilità della ricchezza come mezzo per potere agire... Prefazione di Laudizi Giovanni.
EUR 33.25
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D'un fresco colpo d'ala. Tre secoli di ventagli della collezione Monosi Resta
Che i ventagli non servano solo a sventolarsi sembra abbastanza evidente. In primo luogo, occorre notare che l'atto stesso dell'aprire e muovere questo strumento per procurarsi del vento è un privilegio di coloro che hanno tempo e modo di farlo; bisogna aver le mani libere, infatti, non impegnate in alcun lavoro e trovarsi in una condizione di rilassamento: una conversazione, il teatro, un ricevimento. Si tratta, in effetti, di accessori che storicamente sono attributi della classe agiata, cioè di quelle categorie sociali che, attraverso l'abbigliamento, la postura, i beni di cui si circondavano, mostravano il grado del loro prestigio e della loro ricchezza e, nel contempo, la distanza che separava i propri membri dal resto della popolazione. La società di corte, le famiglie di rango e, progressivamente, l'alta borghesia hanno partecipato a un lungo, plurisecolare, processo cosiddetto di civilizzazione consistente nella selezione e nella adozione di tutta una serie di pratiche di distinzione, tendenti a circoscrivere i limiti di un modello di comportamento.
EUR 47.50
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Un palazzo, un monastero. I baroni Sambiasi e le Teresiane a Nardò
Il lavoro di Marcello Gaballo nasce dal bisogno di illuminare uno scorcio specifico della sua città, Nardò, restituendogli le pagine di un passato per molti aspetti ritorto e non ricompattato ancora del tutto e tracciandone le linee di una adeguata ricostruzione storica. Con un meticoloso lavoro di ricerca e un chirurgico occhio sui dati raccolti tesse le vicende legate alla mutazione architettonica, patrimoniale e d'uso degli edifici attualmente presenti su corso Garibaldi indicativamente tra i numeri 27 e 31, rispettivamente riferibili a un rivenditore di tabacchi e al grande portone d'accesso ad un palazzo. Lateralmente a questo la chiesa titolata a Santa Teresa. Apparentemente di natura distinta le mura delle tre strutture nascondono in realtà una trama profonda e secolare non immediatamente intuibile al passante malaccorto ma, se scandagliata con gli strumenti rigidi del controllo sulle fonti, in grado di restituirci un'importante fetta della storia neritina legata alla nobile famiglia dei Sambiasi (i Sancto Blasio) di Nardò, baroni di Puzzovivo, Flangiano e Puggiano.
EUR 26.60
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Giuseppe Capecelatro. Esperienza politica, attività pastorale e magistero culturale di un vescovo illuminato
Attraverso una raccolta di saggi sui diversi ambiti di interesse e di attività (giuridico, artistico, culturale e pastorale) che impegnarono Giuseppe Capecelatro (1744-1836), il dotto Arcivescovo che resse la Diocesi di Taranto dal 1778 al 1817, il volume intende presentare un nuovo profilo di una delle figure più interessanti dell'illuminismo cattolico del Regno di Napoli tra fine Settecento e primo Ottocento. I moltissimi aspetti inesplorati della vita e delle opere del prelato napoletano vengono qui presentati con l'apporto di studi originali svolti su documenti inediti provenienti da Archivi statali e vaticani ed accompagnati da analisi e riflessioni del tutto innovative, affidate alla competenza di studiosi provenienti da diverse branche del sapere. L'approdo raggiunto offre diversi apporti e consente di sviluppare nuovi orizzonti di ricerca non solo sul personaggio, ma anche e soprattutto sulla vivacità culturale che ha interessato il Regno di Napoli e il mondo ecclesiastico tra antico e nuovo regime.
EUR 19.00
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Il clochard che non accettava elemosine
La storia raccontata nel romanzo si svolge in una città immaginaria dove il protagonista vive esperienze drammatiche tra gente misera e derelitta, dopo essere andato via di casa a causa di contrasti familiari. La nuova esperienza glia fa comprendere quanto sia difficile la vita al di fuori della comoda e agiata cerchia familiare nella quale era abituato a vivere e come sia quasi impossibile riscattare e superare situazioni difficili e drammatiche in un mondo dove miseria e fame sono all'ordine del giorno, dove riscatto e perdono non esistono affatto.
EUR 14.25
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Il lupo e altri «lupi». Il lupo di Gubbio e la bestia di Gevaudan, il lupo cerviero e la lonza
"A partire dai resoconti, tutti riportati integralmente e/o documentati nel testo, il filo conduttore seguito è stato quello della zoologia e dell'etologia, discipline sulla base delle quali l'autore ha distinto ciò che poteva effettivamente essere ricondotto al grande canide selvatico da ciò che invece sembra risultare incompatibile con le sue abitudini, la sua indole ed in generale le sue potenzialità..."
EUR 23.75
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Neritini. Ritratti di personaggi dell'arte figurativa, della musica, dello spettacolo
I ritratti dei neritini, che vengono presentati corredati anche di immagini, riguardano direttamente o indirettamente protagonisti dell'arte figurativa, della musica e dello spettacolo del Novecento. Si tratta sempre di muoversi tra le testimonianze delle persone per seguire ogni filo delle loro esperienze personali al fine di tessere la storia della comunità di Nardò, che non rimane mai come unica ed esclusiva, nonché arroccata da far apparire ombelico del mondo la propria città. È storia patria che si riscopre e si confronta; che predispone tutte le carte per farsi leggere e per farsi conoscere; che si offre alla memoria e reclama rispetto; che propone testimonianze e, con discrezione, richiede attenzione per essere liberamente scelta come punto di riferimento delle generazioni che si susseguono.
EUR 11.40
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Il seicentesco lavabo maiolicato della chiesa di San Rocco in Matera
La presente ricerca è dedicata a un'opera d'arte molto sorprendente: il semisconosciuto Lavabo maiolicato seicentesco, conservato, anzi nascosto, nella sacrestia della chiesa di S. Rocco, annessa a un dismesso convento francescano di Matera. Esso costituisce invece per la sua rarità - simili opere, se pure sono esistite, sono andate perdute a Napoli - per l'intensa espressività cromatica e figurativa, e per la circostanza che ora risulta la più antica produzione ascrivibile alle fornaci di Laterza (MDCXXXIII), un vero e proprio Unicum, degno di diventare una nuova attrazione turistico-culturale della città. Il Lavabo è dedicato al SS. Sacramento, disegnato al centro, e circondato da medaglioni iconici di Santi e Sante francescani, la cui qualità grafica e pittorica induce a pensare che siano stati eseguiti sulla base di un programma iconografico concepito da un pittore francescano presente nello stesso convento, dove infatti esisteva il frate-pittore Fra Francesco da Martina Franca, che ha dipinto una tela, conservata nella chiesa, con l'Annunciazione, datata 1626.
EUR 17.10
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Integrazione delle famiglie in crisi nella comunità ecclesiale. Profili giuridici e pastorali: Amoris Laetitia
Il presente libro rappresenta per Francesco Maiorano una singolare tappa del suo lungo e vivace percorso culturale. "Singolare" perché è il risultato di un nuovo ciclo di studi da lui intrapreso dopo una lunga carriera come giudice consigliere di Cassazione... Egli riparte dalle acquisizioni teologiche e giuridiche in merito al matrimonio e alla famiglia, che la Chiesa, lungo i secoli, ha tradotto in norme canoniche e prassi pastorale, per contestualizzare e proporre il magistero di Papa Francesco, nella Amoris Laetitia, cogliendone le istanze e le sfide in campo etico ed ecclesiologico. Compito del Diritto canonico è dare risposte evangeliche a domande sempre nuove che la società di ogni tempo e luogo propone. L'Amoris Laetitia, per l'Autore, è una risposta della Chiesa, anche sotto il profilo giuridico, alle delicate e complesse questioni che attengono alla realtà famigliare nella odierna società.
EUR 11.40
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La Resistenza dei neritini nella Guerra di Liberazione (1943-1945)
Con questo libro inizia il cammino di studio della seconda guerra mondiale in corso di ricerca; in particolare affronta il periodo 1943-1945, quando si sviluppò la Resistenza e, più in generale, la Guerra di Liberazione contro il nazifascismo. Anche Nardò con propri cittadini ha dato il suo contributo nella lotta contro il nazifascismo. A questi è dedicata la presente pubblicazione, mentre in futuro si cercherà di trattare anche la vicenda di coloro che aderirono alla Rsi, ovviamente non per procedere a giudizi - la storia non giudica - ma per conoscere e capire storicamente le motivazioni delle loro scelte. Avrei voluto, in questa prima fase, elaborare un profilo organico per ciascuno dei Resistenti Caduti, esclusi gli Imi, ma, per mancanza di una sufficiente documentazione, l'analisi è rivolta al giovane carabiniere Giuseppe Carrino, che nel territorio di Feletto, in Piemonte, con il nome di Lecce combattette con la formazione partigiana di Diavolo Rosso; e al brigadiere Luigi Zacchino, successivamente promosso maresciallo, che, rimanendo in servizio nella caserma di Manciano, in Toscana, operò da attivo e prezioso collaboratore dei Partigiani del luogo.
EUR 14.25
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Viaggio nei Balcani. Cibo senza frontiere nel vorticoso cuore d'Europa
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Obiettivo grande guerra. Sarajevo 1914
Tutto sembrò nascere dall'attentato all'arciduca Francesco Ferdinando e a sua moglie Sofia, in quel 28 giugno di cento anni fa. In realtà le cause di quella che sarebbe diventata la Prima Guerra Mondiale vanno ricercate molto prima e affondano le radici nella crisi profonda che stava minando gli Imperi centrali e l'Europa intera. La fotografia e la propaganda per immagini cominciarono così a farsi strada e sarebbero diventate uno strumento indispensabile di informazione.
EUR 9.50
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Il quaderno delle terre di Pordenone. Storie di luoghi e di cibo
Il cibo fa parte della cultura materiale di un luogo e questo quaderno, piuttosto che essere un semplice ricettario, delinea con i suoi ingredienti una possibile mappa di Pordenone e del suo territorio. Le ricette qui presentate si snodano lungo percorsi che vanno dai paesini di montagna ai paesi più veneti, a quelli di di là da l'aghe che dividono la provincia di Pordenone da quella udinese: "si tratta della peculiarità dell'intera provincia che ci fa orgogliosi di essere un po' bastardi fra il Veneto e il Friuli". Questo libro è una narrazione collettiva che lega diverse pietanze a Pordenone, alla sua microstoria, ai suoi luoghi fisici e culturali con un'attenzione particolare a quelli meno noti e conosciuti.
EUR 8.55
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Primitivo. Il vino dei due mondi
Armonia, ordine, bellezza del paesaggio, qualità del vino, che nel caso del Primitivo si aggiungono ad un termine irrinunciabile: tradizione. Se il vino nasce dalla composizione delle vigne, dobbiamo considerare che i cambiamenti nell'ambito produttivo viticolo sono per natura lenti, legati al fatto che trentennale è la normale vita di un impianto. I trent'anni poi sono il seguito della tradizione mitigata da ponderata innovazione. Chi scelse il nome del Primitivo? La memoria, che è storia ed è anche leggenda, ci racconta di un religioso, appassionato di botanica, don Francesco Filippo Indellicati, di Gioia del Colle, la città pugliese a metà strada dallo Jonio all'Adriatico. Sul finire del Settecento individuò il vitigno, oggetto di scambio con la costa orientale adriatica, confacente alla sua idea di rinnovamento viticolo. Un vitigno che fruttificava presto, primo a maturare. Nel 2000 Antonio Calò individuò il felice futuro del Primitivo, qualità emergente fra i rossi, accanto al Negroamaro, al Nero d'Avola e a pochi altri. Aveva ragione. (S.T.)
EUR 15.20