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Oswald Mathias Ungers. L'uno e il molteplice
Rispetto a una tendenza che spinge il progetto in una dimensione sempre più tecnica, che lo vuole da un lato sciolto nella liquidità dei sistemi digitali, dall'altro funzionale a stringenti logiche di mercato, così che si configuri come "prodotto", destinato a rispondere al pari degli altri beni di consumo a una domanda complessa e diversificata, la lezione di un maestro dell'architettura come O.M. Ungers risulta quanto mai attuale [...] Ungers è un tedesco e come tale incarna una duplice dimensione, da un lato quella della ragione, la ragione dei filosofi, del pragmatismo industriale ed economico, e la ragione dell'oggettività bauhaussiana, dall'altro la dimensione della "passione", la passione del Romanticismo, del dionisiaco nietzschiano. Questa duplicità, la coincidentia oppositorum di Nicola Cusano, non diventa mai conflitto, è il luogo in cui tesi e antitesi coincidono, in cui la varietà convive nell'unità, cosicché se vi è un'identità della cultura occidentale essa consiste per Ungers nella sua capacità di fondarsi sul molteplice, sul superamento dei contrari in una «unità complementare». Se la cultura occidentale passa anche attraverso le sue città, il loro essere palinsesto, continuo sovrapporsi di strati differenti, risulta ancora necessaria una riflessione in ambito architettonico...
Fabrizio Caròla, opere e progetti 1954-2016
Il libro, in forma di "racconto monografico", ripercorre la vita professionale di Fabrizio Caròla attraverso un'ampia e ben documentata selezione di opere realizzate il 1954 e il 2016. Allo scopo di restituire al lettore una visione esaustiva del contesto storico e delle vicende che hanno contrassegnato la realizzazione di queste opere, nella sezione "antologia degli scritti" alcuni saggi dello stesso Caròla danno conto del suo punto di vista sulle opere selezionate. Archi, volte e cupole sono gli elementi del lessico costruttivo attraverso il quale Fabrizio Caròla sperimenta un uso innovativo di materiali e tecnologie tipiche della tradizione mediterranea. Le sue architetture sono armonicamente e dialogicamente integrate a luoghi - Mauritania, Mali, Ghana - contrassegnati da una "natura dominante". La tecnica costruttiva alla quale Fabrizio Caròla ricorre si fonda sull'uso del "compasso", uno strumento che recupera dalla tradizione costruttiva nubiana e dall'esperienza condotta negli anni Quaranta del secolo scorso dall'architetto egiziano Hassan Fathy.
EUR 28.50
Eduardo Vittoria. Studi ricerche progetti. Ediz. illustrata
Nel panorama della ricerca architettonica italiana la figura di Eduardo Vittoria è ricca e complessa. Vittoria si forma negli studi in architettura a Napoli negli anni del Secondo dopoguerra in cui alternò impegno culturale e militanza politica collaborando, dopo la laurea, con Luigi Piccinato, poi con Luigi Cosenza e con Adriano Olivetti in un percorso di una straordinaria esperienza dai risvolti professionali e umani. Negli anni Cinquanta e Sessanta l'attività progettuale lo porta a frequentare l'ambiente culturale milanese e a intessere una solida amicizia con Marco Zanuso. L'esperienza di docenza universitaria, iniziata alla fine degli anni Cinquanta, lo ha condotto a insegnare fino agli anni Novanta in diverse sedi universitarie quali Milano, Venezia, Pescara, Napoli, Roma e Ascoli Piceno. Napoli ricorda Eduardo Vittoria a nove anni dalla scomparsa con una Mostra dal titolo "Eduardo Vittoria. Studi Ricerche Progetti" e con la pubblicazione di questo catalogo sull'attività svolta a partire dagli anni Cinquanta, in un momento fondativo e di sviluppo della Tecnologia dell'Architettura nel panorama del rinnovamento dell'insegnamento nelle Scuole di Architettura. La Mostra è stata curata in maniera originale e innovativa da Pietro Nunziante e Massimo Perriccioli, sulla base di ricerche su materiali...
NapoliGuida. Percorsi sacri tra Vomero e Arenella
Questa guida è il risultato di una ricerca sia bibliografica sia direttamente sul territorio alla riscoperta dei complessi religiosi a Napoli tra il Vomero e l'Arenella, alcuni dei quali sorti già tra Cinquecento e Seicento negli antichi borghi rurali di Antignano, Vomero Vecchio e Arenella, per secoli estranei alla città di Napoli, che soltanto alla fine dell'Ottocento ne entrarono a far parte a pieno titolo. I percorsi sacri comprendono 6 itinerari nei quali sono descritte in dettaglio 34 chiese. Specifici capitoli sono poi dedicati alle cappelle private, alle edicole votive, derivazione di quella pietà popolare tanto sentita dai napoletani, sorte in gran numero in città fin dalla metà del Settecento, alle tradizioni sacre, molte delle quali scomparse.
EUR 17.10
A colloquio con l'urbanistica italiana
A partire dalla fase del "miracolo economico", in una società che si apre ed è attraversata dal flusso della cultura internazionale, Bernardo Secchi, Francesco Indovina, Luigi Mazza e Pier Luigi Crosta evidenziano un impegno comune nell'affrontare e nel trasformare la tradizione ereditata, cercando di rintracciare le molteplici provenienze dei tanti saperi "praticati" e accolti in oltre mezzo secolo. Essi svolgono un'azione "cumulativa" fortemente interconnessa, presidiando posizioni ben distinte ma tutte indispensabili a definire una sorta di urbanistica "polifonica" basata su apporti essenziali e imprescindibili per una moderna cultura disciplinare.
EUR 11.40
Quarantacinque domande a Paolo Mendes Da Rocha
L'architetto brasiliano Paulo Mendes da Rocha (1928), uno dei protagonisti dell'architettura latino americana e vincitore del Pritzker Price nel 2006, è una delle figure più interessanti nel panorama dell'architettura mondiale. Cattedratico alla Facoltà di Architettura e Urbanistica di San Paolo, è autore di opere tra cui la Palestra del Clube Atlètico Paulistano (1961), il Padiglione del Brasile all'EXPO di Osaka (1970), il Museo Brasiliano di Scultura (1987), la ristrutturazione della Pinacotec di Stato di San Paolo (1993-97) vincitore nel 2000 del Premio Mies van der Rohe per l'America Latina, il Museo delle Carrozze di Lisbona (2009), il complesso Cais das Artes di Viteria do Espirito Santo (2011) e il progetto del Campus Universitari di Cagliari (2007). La sua opera è stata esposta all'Architectural Association School of Architectur nel 1999 e alla VII Mostra di Architettura della Biennale di Venezia nel 2000. Leone d'Oro alla XV Biennale di Venezia nel 2016.
EUR 5.70
Culture mediterranee dell'abitare. Ediz. italiana e inglese
L'intento da cui il libro muove, a valle di un convegno internazionale tenutosi nel febbraio 2014, è proporre una riflessione scientifica sull'attualità delle forme e delle culture dell'abitare nei paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo. Se da una parte l'idea di mediterraneità ha trovato una sua sistematizzazione grazie ad una serie di formulazioni teoriche tra cui quelle di Braudel e Matvejevic, dall'altra in architettura, a partire da Schinkel, Hoffrnan, e Loos, fino al dibattito razionalista, il novecento ha visto una chiara ricorrenza, figlia del "mito" mediterraneo, di tentativi di legare il progetto della casa ad una riflessione critica sulle architetture cosiddette vernacolari. Modus operandi evidente nell'opera di Giuseppe Pagano, di Edoardo Persico, di Giuseppe Terragni, nelle architetture di Luigi Figini e Gino Pollini, di Adalberto Libera, nel lavoro di Dimitris Pikionis, in quello di Hassan Fathy, nelle ricerche e nei progetti di Luigi Cosenza e Bernard Rudofsky nel golfo di Napoli. Un filo rosso che individua una chiara linea di pensiero, Il libro mette a confronto studi e ricerche in corso in diversi paesi appartenenti a questo ambito geografico, nei quali, in continuità con questa linea di pensiero, si intende attualizzarne...
Esperienza d'architettura. La lezione dei maestri. Hendrik Petrus Berlage, Louis I. Kahn, Aldo Rossi
Riflessioni rimaste incompiute, destinate a perdersi nelle pieghe della memoria, trovano l'occasione di essere trascritte. Nessuna pretesa di parlare di cose nuove, ma solo di rivisitare e riattualizzare, per meglio comprendere, cose già dette riguardo un'idea di architettura, quella razionale, su cui Maestri del contemporaneo da Hendrik Petrus Berlage a Louis I. Kahn fino a Aldo Rossi, seppur con sfumature diverse, hanno esercitato la propria arte del costruire. Proprio il pensiero di questi autori, che si è coerentemente espresso nell'opera costruita, si pone, per chi scrive, come premessa ineludibile alla comprensione di un'autentica esperienza d'architettura. Poiché credo che non vi sia modo migliore per capire l'architettura se non quello di studiare le opere esemplari che la storia e i Maestri ci hanno lasciato in eredità come testimonianza certa di un pensiero compiuto scolpito nell'eternità della pietra. I Maestri considerati in questo scritto hanno inteso edificare templi in continuità con quella tradizione millenaria per la quale la forma aspirava a rappresentare un mondo: quello delle idee. Questo scritto in modo palese e dichiarato si pone dalla parte di chi, oggi, crede ancora nella forma come evocazione di un'idea, intesa ad alimentare il progetto e...
Procida. Un'architettura del Mediterraneo. Ediz. italiana e inglese
L'abitazione a Procida partecipa all'esperienza sorta nel vicino Oriente e lungo le sponde meridionali del Mediterraneo, trasmessa in occidente e in oriente nei propri contenuti e nelle tecniche esecutive. Una moltitudine di anonimi esecutori opera nell'unità economica, sociale e culturale di quest'ambiente marittimo, in un continuo processo ripetitivo di utilizzo degli elementi costruttivi, interpretati e spesso esaltati dalle singole capacità creative. Sono realizzati così pure a Procida, nell'attività dell'uomo diretta all'esecuzione della propria casa, gli obiettivi generali e i valori espressivi coerenti con la difesa attenta dalle condizioni climatiche, definiti dai materiali adoperati e dall'impianto strutturale. Il processo costruttivo dell'abitazione collettiva, anche in questa isola del golfo di Napoli, avviene nel tempo lungo e nel riproporsi costante dei metodi impiegati. E gli uomini, committenti o esecutori, lo affrontano con criteri estranei all'accaparramento di risorse o a procedimenti speculativi. In questa vicenda l'uomo produce quanto occorre per le proprie esigenze e il proprio ricovero; non vi è sfruttamento perché è improponibile sottrargli parte del suo lavoro. Questa condizione consente una stabile situazione di equilibrio dell'ambiente trasformato, un'ampia qualità degli spazi e la totale razionalità dei volumi. Così l'abitazione assume nel procedere storico il senso...
Invenzione della continuità. Ernesto Nathan Rogers tra avanguardia e tradizione
"L'opera di Ernesto N. Rogers, scritti e disegni, rappresenta un prezioso corpus di materiali verso cui indirizzare chi voglia avvicinarsi allo studio dell'architettura. Ernesto N. Rogers come paradigma da interrogare, più per le aporie del suo discorso e per il carattere controverso delle opere, che per quella supposta coerenza che talvolta gli si voluta attribuire. Il binomio memoria/invenzione, «rapporto dialettico tra tensioni opposte», da luogo nei suoi scritti a un ragionamento mai dogmatico e dottrinario che si configura come un intreccio che, tra avanguardia e tradizione, si dipana nei progetti." (dall'Introduzione)
EUR 11.40
Procida. Il palazzo d'Avalos. Genesi storica, architettonica e urbanistica
Lo sguardo rivolto al Palazzo d'Avalos, il "Real Palazzo", è la ricerca del senso di un luogo. La poetica di un sito abbandonato narra a ogni scorcio la propria vitale esperienza passata, attraverso le vicende storiche e gli utilizzi che in successione si sono avvicendati. Un ritmo che ha avuto lo stesso respiro della vita, in un alternarsi di splendori e miserie. Narrazione storica e architettura del sito, rendono consapevoli di quanta storia sia passata sulla collina che sovrasta Procida. Al fine di "salvare" senza "uccidere" il "genius loci".
EUR 14.25
Dialoghi possibili. Scritti sull'opera di Alvaro Siza
Questa "piccola monografia", introdotta da Vittorio Gregotti e organizzata in otto capitoli, ripercorre il percorso progettuale del Maestro di Porto, mettendo in luce come sin dai primi studi intorno all'opera di Le Corbusier egli abbia saputo tradurre e interpretare i principi del Movimento Moderno, producendo via via un vera e propria rivoluzione del pensiero.
EUR 9.50
Ordinare la distanza. Abitare nella città cercando natura. Ediz. a colori
"Ordinare la distanza" tra le cose progettandola e "Abitare nella città cercando natura", significa ricercare luoghi comuni e condivisi, investiti dal progetto come unica garanzia di un ordine. Vuol dire ribaltare il concetto di spazio aperto come vuoto e assenza, densificandolo, lasciando tracce, creando luoghi dello stare, disponendo gli elementi - naturali o artificiali - secondo un ordinamento che definisca un sistema architettonico bilanciato, una trama che regoli la distanza mediante ritmi, accentramenti, dilatazioni, immettendo relazioni visuali e valori posizionali che orientino l'uomo nel suo percorrere e abitare lo spazio. Fanno da sfondo a questa trattazione su strumenti e tecniche di progetto dello spazio aperto, alcuni riferimenti alla modernità considerata principale referente del progetto contemporaneo. Chiude il libro una appendice che accoglie due approfondimenti su diversi aspetti del tema trattato, estratti da due ricerche di dottorato appena concluse. Misurare Distanze, curato da Giovanni Zucchi a partire dalla sua ricerca su "La densità del vuoto. Dispositivi progettuali per lo spazio aperto contemporaneo", propone uno strumentario possibile per rileggere alcuni progetti contemporanei sullo spazio aperto, raggruppati e interpretati secondo nuove categorie spaziali. Coltivare Città, curato da Daniela Buonanno a partire dalla sua ricerca "Ruralurbanism. Paesaggi...
L' architettura insegnante. Il Politecnico di Luigi Cosenza. Ediz. a colori
Luigi Cosenza è una delle rare figure che è stata in grado di far fare uno scatto, un'accelerazione improvvisa alla ricerca dell'Architettura Moderna, forse fin troppo avanzata per poter essere subito capita e apprezzata. Di tale avanzamento la Facoltà di Ingegneria di Napoli è l'espressione più compiuta perché ne riassume i contenuti e i caratteri più significativi sia nelle modalità con cui il progetto si è sviluppato, sia nei risultati dell'opera finita: un rinnovato rapporto dell'architettura con la tradizione e l'ambiente, una nuova collaborazione fra le arti, l'invenzione di un linguaggio contemporaneo fra razionalismo e organicismo, l'affermazione del valore etico e sociale dell'architettura. Al di là dell'importanza storica di questo edificio che ha appena compiuto cinquant'anni di vita, poco studiato e conosciuto nonostante il ricco apparato di disegni, modelli, appunti di cantiere che questo studio documenta, esso è soprattutto una potente e appassionata testimonianza di un modo ancora attuale di progettare. Una fonte preziosa da cui attingere idee e stimoli, anche per coloro che non si riconoscono nei suoi originari presupposti sociali e teorici. Se da un lato, infatti, il Politecnico può essere considerato il più fedele "ritratto di pietra" del Maestro napoletano,...
Storie di lagni. Dalla Campania Felix alla terra dei fuochi. Contributi alla storia della non trasformazione di un non territorio
Come è potuto accadere che la Campania Felix di Virgilio, Plinio e Varrone si trasformasse nella Terra dei Fuochi? Che le floride campagne rappresentate alla fine del Settecento da Hackert nelle stanze della Reggia di Carditello divenissero ricettacolo di veleni e scenario di roghi pestilenziali? Le cause emergono dal passato, in queste storie raccolte sulle rive e gli argini della più antica e importante opera di bonifica della Campania: azioni di singoli individui, modi di relazionarsi con il bene pubblico di intere comunità, devastazioni lucidamente programmate da poteri criminali e pessime consuetudini da tempo radicate in operatori economici, agricoltori e allevatori. Le storie raccontate dai Lagni scoprono il peso di un'azione dello Stato raramente coerente, fatta di sprechi, controlli inefficaci, grovigli burocratici, se non di aperta connivenza con i diretti responsabili della devastazione del territorio dei Regi Lagni. I tentativi di restituire a un uso civile il territorio dei Regi Lagni, sono destinati a fallire, fino a che le istituzioni democratiche non acquistino la capacità di creare inclusione e partecipazione, di coinvolgere cittadini, associazioni, organizzazioni locali degli operatori economici e delle categorie sociali in un grande, nuovo progetto di rigenerazione dei Regi Lagni...
Con Aldo Rossi. Nell'infinito dettagliare
Questo scritto nasce dall'incoraggiamento ricevuto dagli studenti incontrati, conosciuti e stimati, durante questi miei venti anni di attività didattica. Ho sempre pensato che la comprensione, la valorizzazione della persona, così come il fidarsi degli altri fossero il modo, l'antidoto migliore per non essere contaminati dalla gratuità, dalla facile e spesso comoda indifferenza verso la fatica e il lavoro altrui. Stanco degli atteggiamenti frivoli e soprattutto cinici, che sono spesso causa di ricatti che assorbono il tempo e i traffici degli uomini, ho sempre cercato di portare ai miei studenti l'esempio, la testimonianza di figure lontane e discostate dalla superficialità e dalle mode imperanti. Mi rivolgo a loro con la speranza di poter valorizzare il libero pensiero.
EUR 9.50
Historia rerum. Scritti in onore di Benedetto Gravagnuolo
Il volume raccoglie gli atti del Convegno Internazionale di Storia dell'Architettura Historìa Rerum, (Napoli 12-13 dicembre 2014), dedicato a Benedetto Gravagnuolo, il grande storico napoletano scomparso prematuramente la cui opera, nella tradizione della scuola fondata da Roberto Pane, si è distinta per l'originalità del metodo e l'intelligenza delle scelte storiografiche, per la profondità del pensiero critico e teorico e per la qualità oggettiva degli studi su Loos, Semper, Le Corbusier e sulla storia della città. Rispettando la struttura di quell'evento, il libro è articolato in tre sezioni, ognuna riferita ai tre ambiti nei quali Gravagnuolo ha profuso il suo massimo impegno. Nella prima, Altre Modernità, sono ospitati saggi su momenti della storiografìa e dell'architettura del XX secolo che si collocano lungo percorsi in qualche modo eccentrici rispetto al main stream canonizzato dalle prime grandi narrazioni del Moderno. "Artis sola domina necessitas" è il titolo della seconda sezione: in essa figurano scritti su temi e problemi di storia della critica o di teoria architettonica, ma anche su figure riconducibili a quella linea analitica dell'architettura che da Loos rimonta all'indietro fino al Settecento. La terza sezione, le "Seduzioni del luogo", è dedicata alla città europea...
Atlante dell'abitare nuovo di Avellino-Avellino new housing Atlas
Perseguendo un'utopia concreta, cioè un'utopia intesa come «carica teleologica che proietta il presente in un futuro possibile», l'Atlante tende a mettere in luce le possibilità di trasformazione che esistono in diverse aree urbane di Avellino cercando sempre di promuovere una migliore integrazione fra i nuovi quartieri e la città nel suo complesso, nella convinzione che la qualità dell'abitare non sì esaurisca nella qualità intrinseca degli alloggi o degli edifici ma sia anche da rintracciare - e quindi da promuovere - nello spazio tra le case e nello spazio tra i quartieri e la città al contorno. I nuovi quartieri non sono concepiti come "Siedlungen" autonome, bastanti a se stesse e indipendenti dal resto della città, ma insediamenti complementari al tessuto urbano circostante, parti vitali del paesaggio urbano complessivo destinate a interagire con la vita delle persone che li abitano. Per questo i progetti non perseguono derive estetizzanti e le soluzioni formali elaborate sono sempre conseguenze dirette di una conoscenza critica della realtà: le condizioni specifiche dei diversi siti e la domanda di abitare che la società contemporanea esprime.
EUR 23.75
La nuova Darsena di Milano progetto e costruzione. Edoardo Guazzoni, Paolo Rizzatto, Sandro Rossi
Il volume, dedicato al progetto per la Nuova Darsena di Milano degli architetti Edoardo Guazzoni, Paolo Rizzatto e Sandro Rossi, costituisce un ulteriore tassello della ricerca sull'Architettura della città che ha costituito uno dei filoni più significativi degli studi di Architettura a Napoli. Di questa tradizione culturale e scientifica la vecchia Facoltà di Napoli ha visto protagonisti molti suoi docenti: da Salvatore Bisogni a Uberto Siola, ad Agostino Renna. Per quanto le contingenze attuali, come scrive Vittorio Gregotti, riducano l'architettura a mera «rappresentazione, senza essere costituzione di sostanza critica, della cultura del capitalismo finanziario globalizzato» non c'è dubbio che compito dell'Università rimanga quello di sottrarsi a dinamiche provvisorie, per guardare alla dimensione più profonda dei problemi, continuare a elaborare strumenti scientifici. Non c'è dubbio che la città continui a essere il testo e lo scopo fondamentale dell'architettura, nonché la sua natura e il suo destino. La storia di lunga durata ci insegna anche che una città, come nel caso di Milano, in un dato momento della sua vita possa decidere di privarsi di una sua parte e di chiudere quei canali che come radici la legavano al grande sistema delle vie d'acqua dei...
Abitare insieme. Il progetto contemporaneo dello spazio condiviso. Ediz. italiana e inglese
Nella terza conferenza internazionale del ciclo "Abitare il futuro", a cui è dedicato questo volume, il termine insieme prende il posto di futuro ma non per rimuoverne o sostituirne il senso: insieme arricchisce il significato di futuro per i contesti di vita delle comunità, poiché la dimensione collettiva e di condivisione attiva nella definizione del progetto, caratterizza sempre più le discipline dell'architettura e della città. Nel contemporaneo, appare sempre più sentito ed esplorato un approccio collaborativo al progetto, come modalità capace di capitalizzare la fiducia e di costruire un consenso collettivo, senza tuttavia falsificare la natura stessa del progetto, chiamando in gioco una metodologia che offre materiali sempre più complessi, ricchi e articolati ai processi di scelta pubblica, con una forte incidenza sui contenuti e sui linguaggi stessi del progetto. In questo volume - esito dell'incontro e del dialogo tra saperi diversi e discipline che si sono confrontati su questi temi - si vogliono esplorare proprio i modi in cui contenuti e linguaggi, metodologie e riferimenti del progetto contemporaneo si modificano nel trattare la dimensione collettiva come un compito ineludibile di ogni azione di modificazione, interscalare e intersettoriale dell'esistente. Il progetto contemporaneo è...