Sfoglia il Catalogo IBS_3
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 94881-94900 di 97664 Articoli:
-
Gino Anselmi. Architetto grafico designer
Catalogo della mostra "Gino Anselmi architetto grafico designer". Nato a Napoli, Anselmi è architetto per formazione, grafico e designer per necessità applicativa di principi logici in una dimensione del lavoro a lui maggiormente congeniale, ha dimostrato, attraverso una lunga e coerente attività, la sua capacità di porsi con passione, impegno e competenza, di fronte a ogni occasione di lavoro sia professionale che di ricerca. Spirito libero e anticonformista rispetto alle omologazioni culturali diffuse anche in quei luoghi deputati alla ricerca, come le Università, è stato un punto di riferimento e di stimolo per chi ha avuto modo di frequentarlo. Gino Anselmi ha sviluppato con coerenza un lavoro attento, misurato, di qualità e denso di riferimenti, che va indissolubilmente affiancato alla sensibilità e ai valori umani che ne hanno caratterizzato la figura di docente e di studioso. La sua opera afferma con evidenza la fertilità della Tradizione del Moderno anche quando essa si esercita in quei risvolti, spesso sottovalutati, quali il paking o la visual identity o nella acuta capacità di osservazione e di analisi di parti urbane minori spesso rese alterate e invisibili dalle superfetazioni e dagli usi impropri. Patrimonio di Segni e...
Percorsi d'arte e contaminazioni creative. Ediz. a colori
L'arte visiva, ivi compresa l'architettura, funge in questo volume da fil rouge tra diversità; non è un caso che esso veda accostati strutture differenti che operano sullo stesso territorio, rappresentanti di diversi campi del sapere, artisti provenienti da diverse aree geografiche, tutti impegnati perché la diversità possa essere considerata una risorsa e non una condanna. Ognuno dei partecipanti è portatore di un'esperienza specifica di lotta all'emarginazione fondata sullo stigma sociale. Abbiamo chiesto all'arte di mediare questo incontro poiché essa, con la sua esigenza profonda di lavorare in modo originale la diversità, apre al confronto e alle contaminazioni a cui spetta da sempre il compito di inaugurare nuovi snodi creativi. È stato così possibile proporre un accostamento di opere portatrici di differenze non solo di stili ma anche generazionali ed esperienziali. Produzioni artistiche diverse, frutto del lavoro di artisti immersi nelle tensioni di una complessa contemporaneità, sono state avvicinate per far stridere la poliedricità dei loro linguaggi. Il lavoro comune ha fatto condividere le linee programmatiche di più interventi riabilitativi, tutti ispirati all'idea che è nel sociale che la riabilitazione deve andare a portare il suo contributo.
EUR 14.25
La Torre Velasca dei BBPR a Milano, simbolo e monumento dell'architettura italiana del dopoguerra
Nonostante giudizi spesso controversi, soprattutto all'epoca della sua costruzione, si può ritenere che oggi la critica sia pressoché unanime nel considerare la Torre Velasca un monumento dell'architettura milanese del dopoguerra e, più in generale, dell'architettura moderna italiana. La Torre Velasca tuttavia non è solo un monumento, ma anche un simbolo, l'emblema di una stagione culturale ricchissima, della quale essa costituisce un culmine, un punto alto a un tempo di approdo e di svolta.
EUR 13.30
Cabina da spiaggia. Luigi Cosenza alla VI Triennale di Milano 1936
Luigi Cosenza, all'età di 31 anni, durante l'importante e proficuo sodalizio con Bernard Rudofsky, disegna e costruisce una piccola opera d'architettura, una cabina da spiaggia. Collaudata sulla spiaggia di Mergellina, e poi esposta nei giardini della Triennale di Milano nel 1936, l'effimera costruzione ribalta i canoni morfologici consolidati delle tradizionali cabine da spiaggia inserendosi nel filone di ricerca progettuale individuale di Cosenza sul rinnovamento in senso "moderno" del linguaggio architettonico in cui gli elementi della composizione sono rivisitati e riutilizzati alla luce delle nuove tecnologie e sulla base dei temi rivoluzionari corbusiani. Linea teorica parallela, ma rivolta nella stessa direzione, a quella portata avanti nello stesso periodo nelle elaborazioni dialettiche con l'amico viennese privilegiando l'analisi della casa "anonima" delle coste della baia di Napoli. La Cabina porta in sé, come un gene, la codificazione dei principi fondativi e delle categorie primarie sulle quali Luigi Cosenza fonderà l'intera sua opera, un progetto culturale perseguito con l'estrema coerenza, l'intransigenza e quella lucida determinazione che ne contraddistinguono la personalità. Appare evidente in quest'opera il rimando alla capanna protostorica a cui Cosenza mira non con l'obiettivo di ricercare l'archetipo architettonico - la "forma" primaria e primigenia -...
L' arte di costruire in Campania tra restauro e sicurezza strutturale- Construction art in Campania between restoration and structural safety
Lo studio delle tecniche costruttive storiche, fondato su una solida tradizione scientifica, costituisce una componente essenziale nel restauro di architetture e di siti culturali, come dimostra il progressivo affinamento dei metodi interpretativi, anche dovuto all'apporto di indagini archeometriche, alla diagnostica avanzata e alla modellazione strutturale. A partire da tale premessa, la ricerca condotta nell'ambito del progetto Metodologìe e Tecnologie per la Gestione e Riqualificazione dei Centri storici e degli Edifici di pregio (MeTRiCs), e in particolare all'interno dell'Obiettivo Realizzativo ORl-Attività A1.2, mira ad approfondire il tema del rapporto tra le istanze della conservazione del patrimonio costruito storico in aggregato e quelle dettate dalla necessità di garantirne la sicurezza strutturale o, comunque, una significativa riduzione della vulnerabilità.
EUR 28.50
Il padiglione del Brasile a Osaka. Tra terra e cielo, lo spazio. Paulo Mendes da Rocha. Ediz. illustrata
Il padiglione del Brasile all'Esposizione Universale di Osaka del 1969, in Giappone, è un'opera esemplare di un importante progettista di oltreoceano, il Pritzker Prize Paulo Mendes da Rocha. Il padiglione è un progetto che, nella sua semplicità e astrazione - una grande copertura rettangolare appoggiata, in soli quattro punti, su un suolo artificiale dalle morbide linee - riassume molti temi dell'architettura del suo autore e di quella brasiliana che, nelle sue migliori espressioni, ha saputo trovare una felice sintesi tra artificio, tecnica e natura. L'opera è documentata nella mostra "Il padiglione del Brasile a Osaka. Tra terra e cielo, lo spazio", a cura di Carlo Gandolfi e Mirko Russo, allestita nell'ambito delle iniziative culturali promosse dal Dipartimento di Architettura dell'Università di Napoli Federico II.
EUR 9.50
Piazza Plebiscito e città. Due secoli di storia. Ediz. a colori
Varie le definizioni attribuite alla "Gran Piazza": vuoto metafisico, stile austero, minimalismo, classicità, eleganza, aristocrazia, genialità, oppure: vuoto imbarazzante, nulla insopportabile, horror vacui. Tutte portano, comunque, a pensare più a un fondale teatrale, in attesa del sipario che si apra sullo spettacolo, che a un luogo di vita urbana vissuta. Nei giorni successivi alle grandi manifestazioni culturali, o comunque a eventi che l'animano, le quinte inanimate della piazza abbracciano un desolato "spazio-luogo" (Auge), "non posseduto" (Cullen), o semplicemente "anaccogliente". Piazza certamente "d'ammirare, sì, ma passando oltre" (Perrella) per le gelide e impenetrabili architetture, da "utilizzare" per il suo ampio piazzale, non per viverla quotidianamente. Per le molteplici osservazioni, non si può che condividere il giudizio "di evidente estraneità di Razza del Plebiscito, con tutta la sua neoclassica, imponente configurazione, la sua fredda bellezza, nel corpo 'poroso' della città" (Lista). L'obiettivo di questa "antologia" si pone come auspicio a che gli enti di tutela e le amministrazioni pubbliche formulino chiare linee guida di un concorso pubblico per la "rigenerazione urbana" di tutta la Piazza. Già nel 1809 fu proprio per un concorso che nacque la Piazza, su volontà di Gioacchino Murat, volontà vanificata da...
Storia degli alberghi napoletani. Dal Grand Tour alla Belle Époque nell'ospitalità della Napoli «gentile»
Napoli, capitale del Regno, fu tappa irrinunciabile per i viaggiatori stranieri dall'epoca del Grand Tour fino ai giorni nostri. È di notevole interesse l'ampia panoramica sugli alloggi dei forestieri, dal Cinquecento fino a metà del Novecento: affittacamere, locande, pensioni, alberghi e grand hotels; trasformazioni delle zone e strade dove erano concentrati gli alberghi; cambiamenti nel tempo dei migliori alloggi, molti dei quali scomparsi, ma alcuni di essi ancor oggi presenti nei ricordi cittadini; diverse tipologie delle residenze ospitative, dall'insediamento nei palazzi civili o nobiliari alla costruzione ex-novo di fastosi grandi alberghi. Nel volume sono indicate le dimore di centinaia di ospiti illustri dal Boccacccio a Hans-Georg Gadamer. Il volume è ricchissimo di illustrazioni di rare iconografie. In conclusione, emerge la storia sconosciuta sulla ospitalità, architettura e urbanistica partenopea.
EUR 38.00
Architettura a Napoli del XX secolo
Questo libro, edizione riveduta e corretta del volume "Napoli nel Novecento" edita dalla Electa Napoli nel 1994, conserva i principali caratteri dell'opera originaria, riassumibili in una visione architettonico-centrica e non incentrata sull'urbanistica. L'autore ha inteso così richiamare l'interesse sul bello, l'antico e il curioso, per citare la celebre frase del Celano, delle singole opere di architettura, tralasciando tutta la problematica politica, sociale ed economica propria dell'urbanistica sulla quale esiste una vasta e non sempre felice letteratura. Certo, il quadro complessivo non risulta completo, ma la scelta è caduta sul positivo che realmente prodotto la nostra città, rispetto a quel molto di cui s'è detto e scritto ma non fatto; del resto la selettività è uno dei capisaldi della storiografia. Di nuovo la presente edizione si caratterizza per aver preso in esame le opere realizzate nell'ambito della città escludendo quelle periferiche ai fini di definire un ambito più preciso; in secondo luogo per aver incluso molte fabbriche nuove e corretta la trattazione di quelle precedenti; per aver immaginato un conteso più favorevole alla cultura architettonica che agli aspetti pratici del mercato. Non sono stati taciuti i fallimenti e le occasioni perdute, ma non sono...
Borghi collinari italiani. Ediz. illustrata
Il volume "Borghi collinari italiani", tradotto e pubblicato in italiano per la prima volta, è tra le opere più importanti di Norman F. Carver, Jr. Le città collinari che hanno incantato viaggiatori, architetti e pittori per secoli costituiscono ancora un metro ideale con cui il mondo odierno deve misurarsi. Il volume illustra tutte le regioni italiane con particolare enfasi su luoghi misconosciuti dove è ancora possibile cogliere un modo di vita e un'atmosfera rimasta immutata nel corso dei secoli. Queste fotografie sono forse le ultime testimonianze di questo lungo e importante periodo di storia urbana. Attingendo ai suoi ricordi in altri paesi nel mondo, l'autore esamina il significato dell'architettura popolare in generale e le sue implicazioni per un mondo modernamente urbanizzato, mentre esplora l'integrazione fra architettura, uomo e paesaggio nei borghi italiani. "Borghi collinari italiani" è un importante volume di un architetto e fotografo i cui libri sull'architettura vernacolare sono considerati un esempio ormai classico in questo campo. La pubblicazione assume un particolare significato di testimonianza dopo il disastroso terremoto che ha colpito le regioni centrali d'Italia nell'agosto 2016.
EUR 23.75
Madrid. Architettura e città
Questo libro nasce da una occasione di viaggio con gli studenti del Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura della Federico II di Napoli, un appuntamento annuale di studio sul campo che ha visto la città di Madrid oggetto della nostra curiosità di progettisti. Gli scritti che compongono questo omaggio alla città spagnola sono stati ordinati secondo una struttura complessa, utile a rendere chiaro l'aspetto di città intesa come manufatto urbano e luogo dell'architettura, e articolata in quattro parti relative a differenti tematiche. La prima parte, "Città e architettura", affronta una lettura dei caratteri della struttura urbana e dell'architettura della città moderna e contemporanea con una introduzione affidata all'intervento di Javier Mosteiro, docente di Storia dell'Architettura presso l'Università Politecnica di Madrid. Segue una seconda parte, "Temi e progetti", nella quale sono state raggruppate sotto forma di schede, alcune opere dí architettura ritenute particolarmente rilevanti rispetto alla loro appartenenza a tematiche comuni, individuate secondo cinque categorie: "Contestualismo tra tettonica e leggerezza", "Libertà interpretativa del progetto sul patrimonio storico", "Relativismo tecnologico tra forma e struttura", "Disegno del vuoto tra spazio pubblico e natura", "Residenza collettiva tra tipologia e forma". La terza parte di "Approfondimenti" raccoglie contributi...
Adecuación del Castillo del Cerrillo de los Moros. Architettura tra traccia e memoria. Linazasoro & Sánchez. Ediz. illustrata
Catalogo della mostra "Adecuación del Castillo del Cerrillo de los Moros. Architettura tra traccia e memoria", promossa dal DiARC di Napoli, che raccoglie ed espone un unico progetto di José Ignacio Linazasoro e Ricardo Sánchez e che ha per genesi le tracce di un antico castello medioevale. Alla memoria viene affidato il compito di dare forma e di completare quell'unità spaziale perduta col tempo. È nella riflessione sul tempo che avviene il passaggio tra antico e nuovo, tra tradizione e modernità: temi di ricerca che sono alla base del pensiero anzitutto teorico di Linazasoro, architetto e professore ordinario di Progettazione presso la ETSAM di Madrid. Il lavoro di Linazasoro è una continua sperimentazione, una perenne ricerca sulla condizione moderna, sempre in relazione al tempo dell'architettura che "è come le persone: nasce, cresce e invecchia. E la sua bellezza varia, nel senso che è sempre diversa, al variare del suo tempo". Non è un lavoro di mera ricostruzione, si tratta bensì di un progetto che tiene conto del dov'era: parte dal disegno della pianta e si preoccupa di ricomporre un'unità formale, attraverso un intervento critico. Entra poi in gioco da protagonista la costruzione che...
Napoli '25/'33
"È difficile - ancora oggi e anche per chi ne vive ormai fuori - scrivere di Napoli senza passione e rabbia insieme; senza rimpianto per tutte le opere distrutte, disperse e maltrattate, opere sopravanzanti il loro tempo rispetto al loro ambiente; senza l'umiliazione di constatare come tutti i grossi problemi del Meridione rimangano irrisolti e come quasi tutti i napoletani che hanno finito col rimanervi, siano stati offesi e prosciugati da una città che non è più neanche vivibile come tale; senza dolore insomma... Nel fondo - per quanto concerne le arti figurative - affezionata allo "schizzo" somigliante e al falso quadro antico (se non al ciarpame dei tramonti sanguinolenti), erede di quella borghesia che ricercava Morelli e disprezzava Cammarano, che comprava Irolli e affamava Crisconio. Naturalmente le eccezioni ci sono state e ci sono; ma, proprio in quanto tali, non modificano il quadro generale e sono le prime a patirne le conseguenze." (Lea Vergine)
EUR 14.25
Quindici domande a Alberto Campo Baeza
Alberto Campo Baeza (Valladolid, 1946) dopo la formazione presso la ETSAM di Madrid, collabora presso lo studio dell'architetto Cano Lasso per poi iniziare un'intensa attività professionale, insieme a un appassionato impegno accademico presso la stessa ETSAM e come visiting professor a livello internazionale. Nei suoi progetti, sin dai primi lavori, rivela un'originale interpretazione critica del codice moderno razionalista, attraverso un elegante minimalismo formale mai astratto, in cui spazio e luce emergo quali temi centrali della poetica architettonica. La sua opera è stata premiata più volte con prestigiosi riconoscimenti internazionali ed è stata oggetto di mostre monografiche in tutto il mondo.
EUR 5.70
Progettazione ambientale per l'adattamento al climate change. Ediz. italiana e inglese. Vol. 1: Modelli innovativi per la produzione di conoscenza.
Lo sviluppo di misure di adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano rappresenta un tema chiave su scala globale e locale. I processi di trasformazione devono essere attuati attraverso strategie di progettazione adattiva e di governance in grado di ridurre la vulnerabilità del patrimonio costruito in rapporto agli scenari climatici attuali e futuri. Il volume presenta gli esiti della prima fase del progetto di ricerca "Metropolis - Metodologie e tecnologie integrate e sostenibili per l'adattamento e la sicurezza di sistemi urbani"(PON R&C 2007-2013), orientato alla costruzione di un quadro condiviso di conoscenze multidisciplinari per promuovere l'innovazione nel campo della ricerca applicata e del trasferimento tecnologico verso gli attori dei processi decisionali, approfondendo le potenzialità offerte da un approccio "climate-oriented" alla progettazione ambientale nei processi di rigenerazione urbana delle città metropolitane.
EUR 26.60
Abitare la condivisione. Un confronto divulgativo sul tema dell'abitare e della condivisione
Il volume è l'ultimo risultato della ricerca "Cohousing. Programmi e progetti per la riqualificazione del patrimonio esistente" svoltasi nel Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi Roma Tre e delle riflessioni scaturite nel Laboratorio di Laurea "Spazi dell'abitare" svoltosi nello stesso Dipartimento negli anni accademici 2015-16 e 2016-17. "Abitare la condivisione" è quindi il risultato di un confronto divulgativo tenuto da studiosi e professionisti sul tema dell'abitare e della condivisione.
EUR 19.00
Lectiones. Riflessioni sull'architettura
"Lectiones. Riflessioni sull'architettura" raccoglie i contributi di Antonio Monestiroli, Uwe Schröder, José Ignacio Linazasoro, Carlo Moccia e Luciano Semerani: cinque importanti architetti e docenti impegnati nella ricerca sul progetto e attraverso il progetto, anche nelle rispettive scuole di appartenenza. Si tratta di autori di diverse generazioni e provenienze, i cui contributi mostrano gli elementi delle rispettive formazioni intellettuali, aderiscono a posizioni articolate ma convergenti, si misurano con numerosi exempla e interessanti sperimentazioni e inquadrano il rapporto fra teoria e prassi in termini non strumentali ma proponendo un processo ineluttabilmente ricorsivo.
EUR 14.25
Le stagioni delle case popolari a Napoli. Un secolo di interventi pubblici in periferia. Con DVD video
Che la periferia del Novecento abbia bisogno di riparazioni e sviluppo non c'è alcun dubbio così come è evidente la sofferenza sociale causata dalla cessazione di adeguate politiche abitative statali, dal degrado della periferia e dalla mancanza di alloggi a basso fìtto per i poveri. Possedere una casa stabile e decente è stato per un secolo un forte desiderio sociale che lo Stato ha spesso esaudito ai meno abbienti secondo le sue diverse politiche e sensibilità sempre improntate a mitigare una discriminazione sociale non accettabile. Dare una casa a tutti, è stato l'obiettivo ideologico perseguito durante il secolo scorso ed è stato anche un importante tema architettonico incentrato sul miglioramento dello spazio domestico e sulla creazione fìsica e psicologica di condizioni civili per lo sviluppo sociale e comunitario, col quale si sono misurati grandi architetti e urbanisti. Dal rione Vittorio Emanuele III alle Vele di Scampia, il percorso delle case popolari a Napoli ha fatto grandi passi quantitativi ma pochi passi nella direzione del miglioramento abitativo e relazionale. Il racconto di ciò che è avvenuto nel Novecento nel campo dei quartieri serve non solo a capire meglio il rapporto architettura/società, con tutti i...
Principi insediativi e progetto ambientale. Conoscenza e indirizzi per la valorizzazione del sistema dei vuoti del centro antico di Napoli
Il volume nasce dagli esiti di una linea di ricerca sviluppata da gruppi di lavoro del Dipartimento di Architettura dell'Università di Napoli Federico II su interventi pilota nel Centro Antico di Napoli e maturata nel corso degli ultimi anni in vari studi quali la Riqualificazione sostenibile degli spazi pubblici nell'ambito del Grande Progetto del Centro Storico di Napoli sito UNESCO, il progetto SNECS - Social Network delle Entità dei Centri Storici nell'ambito di DATABENC S.C.a R.L. - Distretto ad Alta Tecnologia per i Beni Culturali, lo Studio per la regolamentazione dell'occupazione di suolo pubblico per attività di ristorazione all'aperto finalizzata alla riqualificazione ambientale e urbana sostenibile del Centro Storico di Napoli sito UNESCO. I contributi proposti sono incentrati sull'apporto che l'ambito disciplinare della Progettazione ambientale può fornire all'interpretazione e alla valorizzazione dell'antica Neapolis, individuata come sistema complesso di valori coesistenti e interagenti, nonché manifestazione della cultura materiale di una società complessa e stratificata nel corso dei secoli che, attraverso un processo di longue durée, ha resistito fino ai nostri giorni pur attraversando processi di trasformazione che hanno introdotto nuovi assetti di carattere funzionale, tipo-morfologico, costruttivo, ambientale, socio-economico. I sistemi di relazione tra ambiente...
Cultura architettonica e politiche urbane a Napoli dal Risanamento all'Alto Commissariato
Il volume analizza l'attività urbanistica e architettonica svoltasi a Napoli negli anni successivi al Risanamento e fino all'insediamento dell'Alto Commissariato per la Città e la Provincia di Napoli, con un'attenzione programmaticamente rivolta non solo agli aspetti qualitativi - quali l'avvicendarsi degli stili, le evoluzioni del linguaggio architettonico, le vicende costruttive e urbanistiche - ma anche a quelli quantitativi degli interventi e ai risvolti sociologici ed economici delle trasformazioni urbane, al fine di favorire una lettura complessiva e trasversale della storia dell'architettura e dell'urbanistica cittadine di quegli anni. All'interno di questo studio di più ampio respiro, si è posto l'accento in particolare sul periodo compreso tra la fine della Prima guerra mondiale e l'insediamento dell'Alto Commissariato, una fase non sufficientemente conosciuta e indagata della storia edilizia e urbanistica della città, per molti versi classificabile come un periodo di passaggio, caratterizzato da interessanti trasformazioni sociali e urbane e, in campo strettamente architettonico, da un complesso intreccio di riferimenti stilistici, in bilico tra tardo eclettismo, ultimi esiti del floreale ed esperienze protorazionaliste. L'aspetto più propriamente quantitativo della ricerca ha trovato il suo approdo principale nell'analisi approfondita delle pratiche edilizie custodite presso l'Archivio del Comune di Napoli...