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Barolo DOCG Cannubi 2016
Cannubi Ë considerato il Grand Cru del Barolo, un vino straordinario in fatto di stile ed eleganza. Merito dell'assoluta qualit? delle uve provenienti dall'omonima collina, dove i suoli sono poco evoluti, costituiti da marne argillose grigio-biancastre in superficie. Nella parte di propriet? della famiglia Damilano, in particolare, il terreno ha un'alta percentuale di sabbia (fino al 45%) che regala alle uve profumi intensi di ciliegia, prugna e tabacco, rosa e viola in evoluzione. Di colore intenso e vivo, il Barolo Cannubi targato Damilano si presenta nel calice con un'intensa concentrazione polifenolica. Allo sguardo colpisce il suo colore rosso rubino granato con limitata presenza di riflessi aranciati. Il profumo Ë particolarmente ampio e avvolgente, con evidenti note fruttate di ciliegia e prugna e sentori evoluti di tabacco, liquirizia e cacao. In bocca, invece, si scopre fin da subito un vino piacevolmente armonico e secco, con tannini morbidi e con evidenti sensazioni di corposit? e pienezza. Un Barolo che Ë favoloso gi? oggi ma che non ha alcuna fretta di lasciare la sua bottiglia. Un vino di questa caratura ha la capacit? di continuare a maturare a lungo in cantina. Richiede solo un ambiente idoneo per il suo riposo. Risvegliamolo tra 10 o 15 anni... Sar? ancora in grado di regalarci grandi, grandissime soddisfazioni. Tartufo, brasati e ricchi arrosti. Questo vino sar? sicuramente in grado di rendere ogni piatto ancora pi? buono. -
Barolo DOCG Cannubi 2017
Cannubi Ë considerato il Grand Cru del Barolo, un vino straordinario in fatto di stile ed eleganza. Merito dell'assoluta qualit? delle uve provenienti dall'omonima collina, dove i suoli sono poco evoluti, costituiti da marne argillose grigio-biancastre in superficie. Nella parte di propriet? della famiglia Damilano, in particolare, il terreno ha un'alta percentuale di sabbia (fino al 45%) che regala alle uve profumi intensi di ciliegia, prugna e tabacco, rosa e viola in evoluzione. Di colore intenso e vivo, il Barolo Cannubi targato Damilano si presenta nel calice con un'intensa concentrazione polifenolica. Allo sguardo colpisce il suo colore rosso rubino granato con limitata presenza di riflessi aranciati. Il profumo Ë particolarmente ampio e avvolgente, con evidenti note fruttate di ciliegia e prugna e sentori evoluti di tabacco, liquirizia e cacao. In bocca, invece, si scopre fin da subito un vino piacevolmente armonico e secco, con tannini morbidi e con evidenti sensazioni di corposit? e pienezza. Un Barolo che Ë favoloso gi? oggi ma che non ha alcuna fretta di lasciare la sua bottiglia. Un vino di questa caratura ha la capacit? di continuare a maturare a lungo in cantina. Richiede solo un ambiente idoneo per il suo riposo. Risvegliamolo tra 10 o 15 anni... Sar? ancora in grado di regalarci grandi, grandissime soddisfazioni. Tartufo, brasati e ricchi arrosti. Questo vino sar? sicuramente in grado di rendere ogni piatto ancora pi? buono. -
Barolo DOCG Cannubi 2018
Cannubi Ë considerato il Grand Cru del Barolo, un vino straordinario in fatto di stile ed eleganza. Merito dell'assoluta qualit? delle uve provenienti dall'omonima collina, dove i suoli sono poco evoluti, costituiti da marne argillose grigio-biancastre in superficie. Nella parte di propriet? della famiglia Damilano, in particolare, il terreno ha un'alta percentuale di sabbia (fino al 45%) che regala alle uve profumi intensi di ciliegia, prugna e tabacco, rosa e viola in evoluzione. Di colore intenso e vivo, il Barolo Cannubi targato Damilano si presenta nel calice con un'intensa concentrazione polifenolica. Allo sguardo colpisce il suo colore rosso rubino granato con limitata presenza di riflessi aranciati. Il profumo Ë particolarmente ampio e avvolgente, con evidenti note fruttate di ciliegia e prugna e sentori evoluti di tabacco, liquirizia e cacao. In bocca, invece, si scopre fin da subito un vino piacevolmente armonico e secco, con tannini morbidi e con evidenti sensazioni di corposit? e pienezza. Un Barolo che Ë favoloso gi? oggi ma che non ha alcuna fretta di lasciare la sua bottiglia. Un vino di questa caratura ha la capacit? di continuare a maturare a lungo in cantina. Richiede solo un ambiente idoneo per il suo riposo. Risvegliamolo tra 10 o 15 anni... Sar? ancora in grado di regalarci grandi, grandissime soddisfazioni. Tartufo, brasati e ricchi arrosti. Questo vino sar? sicuramente in grado di rendere ogni piatto ancora pi? buono. -
Barolo DOCG Cerequio 2015
Amanti del Barolo, e del buoni vini in genere, questa Ë una bottiglia che proprio non deve scappare. PerchÈ la propone Damilano, che delle Langhe Ë assoluto protagonista da pi? di un secolo, ma sopratutto perchÈ in etichetta riporta quella parola, Cerequio, che fa subito immaginare a uno dei pi? bei panorami della zona. Cerequio, infatti, una delle MGA previste dal disciplinare di produzione del Barolo, Ë un anfiteatro di vigne sul balcone delle Langhe. Ci troviamo nel comune di La Morra, in un area particolarmente protetta dai venti freddi, con suoli che regalano vini tannici, robusti, potenti. In questo caso i filari di Damilano si trovano a circa 320 metri sul livello del mare, con un'esposizione verso Est. Piante con oltre 20 anni di et?, capaci di produrre grappoli di rara qualit?. Dopo una lenta maturazione in cantina, questo Barolo si presenta nel bicchiere di un bel colore rosso granato, con riflessi aranciati prodotti dall'invecchiamento. Note fruttate, con la ciliegia e in bella evidenza, e la tipica viola, che in questo caso si accompagna con sentori balsamici, di vaniglia e liquirizia. In bocca Ë intenso, elegante e persistente. Frutta rossa, tabacco e cuoio con l'invecchiamento. Un grande Barolo che richiede un grande abbinamento. Del territorio, ovviamente. -
Barolo DOCG Cerequio 2017
Amanti del Barolo, e del buoni vini in genere, questa Ë una bottiglia che proprio non deve scappare. PerchÈ la propone Damilano, che delle Langhe Ë assoluto protagonista da pi? di un secolo, ma sopratutto perchÈ in etichetta riporta quella parola, Cerequio, che fa subito immaginare a uno dei pi? bei panorami della zona. Cerequio, infatti, una delle MGA previste dal disciplinare di produzione del Barolo, Ë un anfiteatro di vigne sul balcone delle Langhe. Ci troviamo nel comune di La Morra, in un area particolarmente protetta dai venti freddi, con suoli che regalano vini tannici, robusti, potenti. In questo caso i filari di Damilano si trovano a circa 320 metri sul livello del mare, con un'esposizione verso Est. Piante con oltre 20 anni di et?, capaci di produrre grappoli di rara qualit?. Dopo una lenta maturazione in cantina, questo Barolo si presenta nel bicchiere di un bel colore rosso granato, con riflessi aranciati prodotti dall'invecchiamento. Note fruttate, con la ciliegia e in bella evidenza, e la tipica viola, che in questo caso si accompagna con sentori balsamici, di vaniglia e liquirizia. In bocca Ë intenso, elegante e persistente. Frutta rossa, tabacco e cuoio con l'invecchiamento. Un grande Barolo che richiede un grande abbinamento. Del territorio, ovviamente. -
Barolo DOCG Cerequio 2018
Amanti del Barolo, e del buoni vini in genere, questa Ë una bottiglia che proprio non deve scappare. PerchÈ la propone Damilano, che delle Langhe Ë assoluto protagonista da pi? di un secolo, ma sopratutto perchÈ in etichetta riporta quella parola, Cerequio, che fa subito immaginare a uno dei pi? bei panorami della zona. Cerequio, infatti, una delle MGA previste dal disciplinare di produzione del Barolo, Ë un anfiteatro di vigne sul balcone delle Langhe. Ci troviamo nel comune di La Morra, in un area particolarmente protetta dai venti freddi, con suoli che regalano vini tannici, robusti, potenti. In questo caso i filari di Damilano si trovano a circa 320 metri sul livello del mare, con un'esposizione verso Est. Piante con oltre 20 anni di et?, capaci di produrre grappoli di rara qualit?. Dopo una lenta maturazione in cantina, questo Barolo si presenta nel bicchiere di un bel colore rosso granato, con riflessi aranciati prodotti dall'invecchiamento. Note fruttate, con la ciliegia e in bella evidenza, e la tipica viola, che in questo caso si accompagna con sentori balsamici, di vaniglia e liquirizia. In bocca Ë intenso, elegante e persistente. Frutta rossa, tabacco e cuoio con l'invecchiamento. Un grande Barolo che richiede un grande abbinamento. Del territorio, ovviamente. -
Barolo DOCG ""Lecinquevigne"" 2018
Questo Barolo, Lecinquevigne di Damilano, Ë la perfetta sintesi di cinque differenti terroir, inteso nel senso pi? ampio del termine, quindi come mix di suolo, clima, esposizione e tradizioni. Perfetto per chi vuole scoprire tutto il potenziale di questa meravigliosa terra, questo Barolo DOCG Ë il frutto di una attenta lavorazione delle uve raccolte nei diversi vigneti aziendali e trasformate con sapienza nella moderna cantina di famiglia. Al termine della trasformazione, il vino matura a lungo, come da disciplinare di produzione, in botti grandi, acquisendo complessit? e profondit?. Nel bicchiere si caratterizza per un colore rosso rubino con riflessi aranciati, e un profumo intenso, con note evolute di rosa, cuoio e tabacco. Con il passare dei minuti, e con il variare della temperatura, poi, emergono le tipiche note di viola e di goudron, cosÏ piacevoli per i veri appassionati della tipologia. In bocca, invece Ë ampio e avvolgente, con prevalenti sensazioni di morbidezza e un gusto lungo e persistente. -
Barolo DOCG Liste 2015
Liste Ë una sottozona della pregiata area del Barolo. Una di quelle piccola aree ristrette che, per qualit? e storicit?, possono essere indicate in etichetta. Lo fa la storia azienda Damilano, in particolare, una tra le celebrit? delle Langhe. Le uve, come Ë giusto che sia, provengono dal cru Liste del comune di Barolo. Siamo a circa 350 metri d'altitudine, con una bella esposizione rivolta a Sud e Sud-Est. Vigne vecchie, che coprono una superficie di circa due ettari. Colore rosso granato intenso con pochi riflessi aranciati, al naso si scopre un grande Barolo, caratterizzato da un profumo fine ed elegante, con spunti di frutti di bosco, liquirizia, tabacco e cacao. In bocca Ë asciutto, pieno. Decisamente corposo e persistente, Ë un rosso austero e allo stesso tempo vellutato. Il lungo affinamento in botte grande, rende questo Barolo un campione del mondo di longevit?. Ben conservato, in una cantina fresca e umida, non teme di invecchiare per anni. Addirittura decenni. Il consiglio? Di questo vino bisogna averne almeno una scatola. Potremo cosÏ stapparne una bottiglia ogni tanto, apprezzando via via il prezioso lavoro del tempo sui suoi delicati aromi. In tavola, accompagna piatti importanti. Ottimo con la carne e con la selvaggina in particolare. Perfetto anche con dei formaggi di media, lunga stagionatura. -
Barolo DOCG Liste 2016
Liste Ë una sottozona della pregiata area del Barolo. Una di quelle piccola aree ristrette che, per qualit? e storicit?, possono essere indicate in etichetta. Lo fa la storia azienda Damilano, in particolare, una tra le celebrit? delle Langhe. Le uve, come Ë giusto che sia, provengono dal cru Liste del comune di Barolo. Siamo a circa 350 metri d'altitudine, con una bella esposizione rivolta a Sud e Sud-Est. Vigne vecchie, che coprono una superficie di circa due ettari. Colore rosso granato intenso con pochi riflessi aranciati, al naso si scopre un grande Barolo, caratterizzato da un profumo fine ed elegante, con spunti di frutti di bosco, liquirizia, tabacco e cacao. In bocca Ë asciutto, pieno. Decisamente corposo e persistente, Ë un rosso austero e allo stesso tempo vellutato. Il lungo affinamento in botte grande, rende questo Barolo un campione del mondo di longevit?. Ben conservato, in una cantina fresca e umida, non teme di invecchiare per anni. Addirittura decenni. Il consiglio? Di questo vino bisogna averne almeno una scatola. Potremo cosÏ stapparne una bottiglia ogni tanto, apprezzando via via il prezioso lavoro del tempo sui suoi delicati aromi. In tavola, accompagna piatti importanti. Ottimo con la carne e con la selvaggina in particolare. Perfetto anche con dei formaggi di media, lunga stagionatura. -
Amarone della Valpolicella Classico ""Monte Sant'Urbano"" DOCG 2018
Speri Ë sinonimo di Amarone della Valpolicella. E questo Classico Monte Sant'Urbano 2017 Ë uno dei simboli della cantina. Amato da appassionati ed esperti a ogni latitudine, questo rosso importante non Ë certo un vino da tutti i giorni. Ma, quando l'occasione Ë quella giusta, una bottiglia di Amarone puÚ essere stappata con fiducia. Uve provenienti da vigneti aziendali posti sul Monte Sant'Urbano, nel comune di Fumane, le vigne hanno un'et? media elevata. Corvina Veronese e Corvinone in questo caso rappresentano circa il 70% del taglio, con Rondinella al 25% e Molinara per la parte restante. La vinificazione ha inizio con un'accurata selezione dei grappoli migliori che vengono posti in appassimento per circa 100 giorni, causando un calo ponderale del 40% circa. Dopo la trasformazione, poi, il vino riposa in cantina per 24 mesi in tonneaux di rovere francese e a seguire per altri 18 mesi in botti medio-grandi di rovere di Slavonia. In ultimo, dopo l'imbottigliamento, segue un ulteriore fase di affinamento in bottiglia di 12 mesi. Colore rosso granato intenso, questo Amarone ha un profumo etereo che ricorda la frutta appassita. In bocca Ë corposo, caldo, avvolgente e asciutto. Un vino importante e di rara eleganza, si presta bene all'invecchiamento. A tavola, invece, chiama secondi piatti robusti di carni rosse come brasati e cacciagione. Ma Ë ottimo anche con formaggi stagionati o come vino da meditazione per tirare tardi la sera mentre si chiacchiera con gli amici di una vita. -
Chambave Muscat ""Attente"" Valle d'Aosta DOC 2021
Arriva dal cuore della Valle d'Aosta, questo interessante vino bianco. Un vino DOC prodotto con uve di Muscat Blanc, o Muscat Petit Grains, in purezza. Grappoli provenienti dai vigneti giardino gestiti dalla piccola cooperativa Crotta di Vegneron con ottime esposizioni e situati nei comuni di Chambave e Saint-Denis. Qui i terreni sono di origine morenica, in forte pendenza, rendendo piuttosto faticosa ogni operazione in campagna. Dopo la vendemmia, i grappoli vengono velocemente conferiti in cantina per dare subito inizio alla fase di trasformazione, evitando che il frutto di partenza si degeneri e perda in qualit?. Si parte con una fase di macerazione pre-fermentativa di 24-36 ore, seguita dalla fermentazione in vasche di acciaio con controllo della temperatura, attivata da lieviti selezionati autoctoni. Al termine della trasformazione, il vino matura tra acciaio e legno grande, in contatto con le proprie fecce fini mantenute in sospensione con frequenti ´b?tonnagesª. Giallo paglierino di media intensit? con riflessi dorati, questo Muscat valdostano rivela un naso aromatico intenso e persistente. Sentori di salvia, timo, note di agrume come il pompelmo rosa. In bocca si conferma un bianco di buona struttura e ben equilibrato. Ritornano le sensazioni agrumate, accompagnate da richiami di fiori di acacia. Bianco elegante e persistente, a tavola accompagna bene formaggi grassi di media stagionatura. Ottimo anche con pesci leggermente affumicati. -
""Korem"" Bovale Isola Nuraghi IGT 2020
Questo Korem rispecchia perfettamente l'idea che ogni buon appassionato ha dei rossi sardi. Vini di grande intensit? e concentrazione, perfetti per accompagnare pietanze ricche di gusto. Isola dei Nuraghi IGT, questo Korem Ë proposto da Argiolas, un'azienda che certo non ha bisogno di presentazioni. Lo produce a partire da uve raccolte nella Tenuta Sa Tanca. Grappoli di Bovale sardo, Carignano e Cannonau. Il Bovale, in particolare, Ë un vitigno originario della penisola iberica, giunto in Sardegna intorno al 1300. Il vino che ne deriva si caratterizza per la ricchezza in estratto, in alcool e per la complessit? polifenolica. Talvolta allevato ancora con il tradizionale sistema ad alberello sardo, si presta bene anche a leggere surmaturazioni in pianta, per aumentare la concentrazione degli aromi e dello zucchero negli acini. Dopo la raccolta, Argiolas provvede a una accurata vinificazione delle tre variet?, iniziando con una lunga fase di macerazione che si puÚ protrarre fino a due settimane. Dopo la fermentazione, il vino viene posto in vasi vinari di cemento vetrificato dove si svolge la fermentazione malolattica. In ultimo, poi, il vino Ë passato in barrique, dove matura per circa un anno, prima dell'imbottigliamento e di ulteriori 6 mesi di affinamento in vetro. Ne deriva un vino caratterizzato da un colore rosso intenso. Al naso rivela profumi intensi e persistenti. In bocca, invece, Ë soprattutto vellutato, caldo e rotondo. Ben equilibrato e armonico, in tavola si accompagna con facilit? (e soddisfazione) con piatti saporiti a base di carne. Primi piatti con rag?, maialetto allo spiedo e pi? in genere carne rossa alla griglia. Ma anche agnello al forno, e pecorino sardo stagionato. -
Nus Malvoisie Vallle d'Aosta DOC 2022
Malvoisie, questo in pochi lo sanno, Ë il nome riservato al vitigno Pinot Grigio quando Ë coltivato nel comprensorio viticolo di Nus. Siamo nel cuore della Valle d'Aosta, al cospetto di alcuni dei vigneti pi? alti d'Italia. Qui il Pinot Grigio riesce a esprimere tutto il suo carattere e permette ai produttori di cimentarsi al meglio. Proprio per questo motivo il Nus Malvoisie Ë considerato la perfetta espressione del suo terroir. In questo caso i vigneti di origine si trovano nei comuni di Nus, Fenis e Quart, tra i 450 e i 680 metri sul livello del mare. Vinificazione soft e accurata, il vino affina in vasche di acciaio per circa 6 mesi, in contatto con le sue fecce fini, mantenute in sospensione per mezzo di frequenti ´b?tonnagesª. Giallo paglierino vivace, al naso rivela un profumo intenso e persistente. Piacevolmente fruttato, si riconoscono note agrumate con sentori di mela Golden ed erbe aromatiche. In bocca Ë pieno e secco, di buona struttura. Il finale riserva sensazioni di piacevole sapidit? e persistenza. A tavola Ë ottimo con antipasti, zuppe, minestre di verdura. Ma anche carni bianche speziate e risotti. -
Pinot Noir Valle d'Aosta DOC 2022
Il Pinot Noir Ë - inutile ricordarlo - fra i pi? nobili vitigni coltivati al mondo. Quello che forse non tutti sanno, perÚ, Ë che questo vitigno di origine borgognona si adatta bene anche al clima particolare della Valle d'Aosta, dove - con le dovute proporzioni - conosce un discreto successo grazie alla piacevolezza assoluta dei suoi vini e nonostante la sua delicatezza in vigneto. La Crotta di Vegneron, in particolare, lo raccoglie nei vigneti ubicati a bassa quota e lo lavora mescolando i migliori cloni. Nasce cosÏ il Pinot Noir vinificato in rosso, Valle D'Aosta DOC 2021, vinificato con cura e affinato in acciaio per non meno di 8 mesi. Colore rosso rubino, tenue ma di ottima vivacit?, al naso rivela profumi intensi e persistenti, fruttati e floreali. Si riconoscono, in particolare, i tipici piccoli frutti rossi, la viola e la rosa canina. In bocca Ë equilibrato e caratterizzato da tannini ben levigati. Le sensazioni fruttate e floreali si alternano piacevolmente chiudendo con una gradevole sapidit?. Vino di grande piacevolezza, a tavola si sposa bene con diversi piatti del territorio. Ottimo con le carni in umido e i formaggi di media stagionatura. Un Pinot Nero da proporre per sorprendere un amico con una piccola chicca enologica italiana. -
Syrah ""CrÈme"" Valle d'Aosta DOC 2019
Il rosso che non ti aspetti. E' questo, in sintesi, il commento che molti appassionati fanno quando hanno la possibilit? di assaggiare questo interessante Syrah ""Made in Valle d'Aosta"". In questo caso le uve utilizzate sono coltivate sui pendii esposti a sud, nei comuni di Nus, Quart, Saint-Denis, Chambave e Ch?tillon, tra i 450 e i 550 metri sul livello del mare. La vendemmia cade nella prima quindicina di ottobre e dopo una lunga macerazione a contatto con le bucce e un affinamento ""sur lies"" per almeno 12 mesi, di cui almeno il 50% in legno piccolo, si ottiene un vino dal carattere unico. Con note potenti ed eleganti, fuse in un affascinante equilibrio di frutti rossi maturi e spezie. Rosso rubino con riflessi granati, in bocca Ë caldo, pieno e di gran volume. Un vino che gode di un perfetto equilibrio fra tutte le parti, in particolare tra la morbidezza della frutta e la ""durezza"" dei suoi tannini in bella evidenza ma non sgradevoli. Rosso estremamente persistente, puÚ essere proposto fin dall'aperitivo con semplici salumi. A tavola si sposa alla perfezione con selvaggina e arrosti. -
""Turriga"" Isola dei Nuraghi IGT 2019
Tra i vini pi? rappresentativi della bella azienda sarda, il Turriga viene descritto come ""Rosso concepito dai vitigni locali, il Turriga narra la memoria dell'isola con un linguaggio internazionale"". Si legge sul sito della cantina: ""era il 1988 quando, dopo un lungo periodo di ricerca, la prima vendemmia consegnÚ una miscela equilibrata di vitigni sardi radicati da secoli tra i suoli calcarei delle colline e le sabbie del litorale, baciati dal sole e accarezzati dal vento, gonfio di mare"". Nel Turriga confluiscono le migliori uve di Cannonau, che offre struttura e personalit?, il Bovale, generoso e fruttato, il Carignano, depositario di eleganza, pienezza e rotondit?, e la Malvasia nera, che regala la capacit? di maturare. A suo modo innovativo, il Turriga ""sdoganÚ il vino rosso sardo agli occhi del mondo"". Dopo una lunga e accurata vinificazione, il vino matura lentamente in cantina per 18-24 mesi in barrique nuove di rovere francese. Quindi, dopo l'imbottigliamento, si prosegue con una fase di affinamento di circa un anno in bottiglia. Nel bicchiere questo vino si presenta di un bel colore rosso intenso, con profumi netti di frutta rossa ben matura, e un bouquet ricco e complesso. In bocca non delude certo le aspettative. Si scopre infatti un vino di grande struttura ed equilibrio. Un rosso fine e persistente, caratterizzato da una vellutata avvolgenza. In tavola Ë in grado di accompagnare piatti di grande complessit? e ricchezza. Ottimo, per esempio, con il classico cinghiale in umido, ma anche con la selvaggina e le carni rosse speziate. Per gli appassionati di abbinamenti del territorio, qui si richiede un Pecorino sardo ben stagionato. -
Valpolicella Classico DOC 2021
E' un grande classico, di nome e di fatto. Un Classico perchÈ quando si pensa a un vino rosso facile ma gratificante, il Valpolicella Ë un must quasi assoluto. E Classico perchÈ in questo caso si tratta di un vino targato Speri prodotto a partire da uve raccolte nella zona storica della denominazione. Vigneti dislocati tra i 12 e i 35 metri sul livello del mare, nei comuni di San Pietro in Cariano, Fumane e Negrar. Il taglio, classico anche lui, Ë composto da Corvina veronese in larga maggioranza, poi Rondinella, per il 30% e Molinara per un 10%. Raccolta manuale, le uve vengono immediatamente portate in cantina per essere lavorate. Pigiatura e diraspatura, poi fermentazione con macerazione a temperatura controllata. Al termine della trasformazione, il vino affina in vasche di acciaio e cemento vetrificato per circa 4 mesi. Segue l'imbottigliamento e un ulteriore periodo di affinamento in bottiglia. Tutto nel pieno rispetto della materia prima di partenza. Tutto nel rispetto della tradizione. Il risultato Ë un vino caratterizzato da un bel rosso rubino con riflessi violacei. Al naso i profumi sono piacevolmente vinosi e intensi, di viola e ciliegia. Vino di medio corpo, fruttato, da bere giovane, Ë ideale come accompagnamento di antipasti, zuppe, pasta e tipici piatti mediterranei. -
Valpolicella Ripasso Classico Superiore DOC 2021
Per gli amanti degli appassimenti ""non estremi"", il Ripasso Ë senza dubio una scelta azzeccata. Fratello minore del signore della Valpolicella, il nobile Amarone, questo vino, nella versione di Speri, nasce da vigneti di propriet? dell'azienda, dislocati in Valpolicella Classica. Siamo tra i 120 e i 350 metri sul livello del mare, e precisamente nei comuni di San Pietro in Cariano, Fumane e Negrar. In questo caso il taglio di base Ë composto da Corvina Veronese per il 70%, Rondinella per il 20% e Molinara, con altre variet? autoctone, per il 10% restante. Dopo la raccolta, manuale, le uve vengono condotte in cantina per una immediata pigiatura, a cui fa seguito la macerazione a temperatura controllata. Quindi, ai primi di marzo, questo vino Valpolicella Classico viene ripassato sulle vinacce dell'Amarone. Seguono 12 mesi di maturazione in botte di rovere di Slavonia da 20 ettolitri e un ulteriore affinamento in bottiglia di 6 mesi. Rosso intenso, al naso questo Ripasso presenta sentori nettissimi di frutta rossa, spezie e cacao. In bocca Ë caldo e morbido, ben bilanciato da un tannino rotondo. Vino estremamente versatile, Ë ideale con piatti a base di carne e formaggi. -
Barbera del Monferrato DOC 2021
Con una bottiglia cosÏ, impossibile non notare questa Barbera del Monferrato DOC. La propone Villa Sparina, cantina dell'anno europea 2021 secondo la prestigiosa rivista americana Wine Enthusiast. La bottiglia, Ë il frutto di un lungo progetto di innovazione, sviluppato con il designer Giacomo Bersanetti, e si ispira a un antico vaso rinvenuto durante gli scavi di ristrutturazione dell'azienda vinicola. Da anni Ë il simbolo pi? riconoscibile di tutti i vini di Villa Sparina. Barbera in purezza, proveniente dai vigneti aziendali di Monterotondo, in provincia di Alessandria, posti tra i 300 e i 320 metri sul livello del mare, la vendemmia Ë giustamente tardiva e ha inizio verso la met? di ottobre. Vinificazione in acciaio, al termine della trasformazione, al vino viene fatta svolgere anche la fermentazione malolattica. La Barbera del Monferrato Villa Sparina si riconosce dal colore rosso rubino acceso e dal profumo finissimo. Caratteristiche queste date dalla completa e perfetta maturazione delle uve. Questa Barbera intensa e fruttata, con succose note di lampone, si fa apprezzare per il gusto fresco e morbido, oltre che per il piacevole finale persistente. -
Gavi DOCG 2022
Quando una bottiglia sullo scaffale ha una forma particolare, Ë impossibile non notarla. EÏ inevitabile. E' il caso di questo Gavi del Comune di Gavi DOCG, proposto da Villa Sparina. La bella azienda piemontese, infatti, con il desiderio di distinguersi, ha voluto dar vita a una bottiglia dalla forma unica. Un progetto di innovazione, sviluppato con il designer Giacomo Bersanetti, che si ispira a un antico vaso, rinvenuto durante gli scavi di ristrutturazione dell'azienda vinicola. Da anni Ë il simbolo pi? riconoscibile di Villa Sparina. Questo Gavi, prodotto per la prima volta nel 1974, nasce da una lavorazione in purezza di uve Cortese del Comune di Gavi, coltivate sulle colline che circondano l'azienda, a un'altezza compresa tra i 250 e i 300 metri sul livello del mare. Le viti in produzione hanno un'et? media di 30 anni, il che garantisce rese contenute e qualit? dei frutti elevata. Vinificazione in vasche di acciaio inox a temperatura controllata per salvaguardare il buono del frutto di partenza. Si scopre cosÏ un vino caratterizzato da un bel colore giallo paglierino con riflessi dorati. Profumi di fiori bianchi e di frutta fresca con toni che richiamano gli agrumi. In bocca, invece, si fa apprezzare per il sapore pieno, ricco, morbido e avvolgente, con note aromatiche nobili, derivate dalla completa maturazione delle uve. Un vino di grande carattere e personalit? che si fa apprezzare fin dal momento dell'aperitivo, ma che non fatica ad accompagnare anche primi e secondi di pesce o di verdure. Da provare con le classiche trofie al pesto. Puro piacere!