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Mitiche canzoni. Nuove vie esoteriche per la critica musicale
Con un accurato lavoro filologico, "Mitiche canzoni" dispiega le ali di otto grandi successi discografici italiani. Il celebre "trottolino amoroso dududadada" non è solo un tormentone, è anche la forma di un Tao che tormenta il mondo con tenerezza creatrice e distruttrice, costringendo due subumani a prendere coscienza della natura. In "Notti magiche", la mitica estate di Italia '90 diventa un momento fondativo dell'identità culturale di un Paese, grazie alla rievocazione di un rito primitivo di cielo e terra, ancora acceso nell'inconscio umano; così come ne "La donna cannone", l'archetipo di amore e morte viene fatto brillare come un attentato terroristico, generando l'ascensione. Dall'angelo cocainomane di Mango, alla vena che si ingrossa di Pappalardo, nella specifica sembianza che rispecchia il tempo e l'ispirazione in cui una canzone è stata prodotta, questo breve saggio intende mostrare un sostrato più profondo: la "pergamena" in cui è scritta esotericamente la formula dell'amore universale.
EUR 13.30
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Metal progressive italiano. La storia e i fondamentali stranieri
Il genere musicale metal si è nel tempo ramificato in più sottogeneri; il più sperimentale e ricercato è il metal progressive. Per quanto l'anno zero sia sempre stato collegato al primo album degli americani Dream Theater negli anni Ottanta, in realtà la storia parte dalla fine degli anni Settanta. Questo libro vuole testimoniare un mondo sonoro affascinante, ricco di sperimentazioni e di soluzioni sbalorditive a partire dai capostipiti stranieri fino a tutti i gruppi italiani che hanno tentato di modificare le coordinate del metal. Un viaggio nella Penisola regione per regione, con nomi e discografie a testimonianza di un folto sottobosco di gruppi italiani. All'interno anche la spiegazione di tutti i sottogeneri metal e il significato del termine metal progressive.
EUR 23.75
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Baby rock. 50 canzoni per crescere piccoli demoni
A 10 anni sceglierà da solo che musica ascoltare, sicuri di voler correre il rischio? Certo che no. Quindi, al lavoro. Gimme shock treatment cantavano i Ramones: vai con il lavaggio del cervello! Per creare veri rockettari vi servono passione per la materia e aneddoti curiosi. In questa battaglia vi promettiamo un mucchio di alleati, solisti e band degli ultimi 70 anni, che desiderano più di voi che riusciate nell'impresa. 50 canzoni e 2 visioni, quella di un padre rockettaro e di una mamma che “evviva il rock!, soprattutto se l'alternativa è la trap”. Il viaggio sarà divertente e la meta - sedervi fra 15 anni ad ascoltare un buon disco scelto da lui - vi riempirà di gioia! Ma dovete iniziare subito perché a 6 anni i vostri figli inizieranno a subire l'influsso commerciale della radio e del famigerato web. E in un attimo, un oscuro attimo, anche voi vi ritroverete, impotenti e semi-imbambolati, sul divano a sentire le strofe senza cuore di un 16enne, che poteva anche diventare un vero cantautore, ma è finito così, ammettiamolo, per colpa dei genitori. Quindi avete una grande responsabilità. Ascoltare, vedere, conoscere i Kiss, per...
Unadimille. Mille canzoni italiane dal 2000 a oggi, raccontate
Dal pionierismo 2step del Tiziano Ferro di Xdono alla trap di Sfera Ebbasta, Tedua e Rkomi, la canzone italiana dopo il Duemila si è evoluta incorporando nuovi suoni globali e piegandoli alla nostra tradizione melodica. La crisi del mercato discografico fisico ha (quasi) fatto scomparire supporti e album come entità artistiche. Ma non le canzoni, che invece proliferano: saltando di playlist in playlist, penetrando in tutti i nuovi spazi disponibili, uno spot su YouTube, una radio in store, la puntata di una serie tv. Lo streaming ha anche trasformato l'attitudine degli italiani al genere: se negli anni Zero la scena indie e la musica definita “commerciale” sembravano gli unici antipodi possibili, con l'hip hop che cresceva ma restava ostracizzato dai media generalisti e snobbato da tanta critica, nei Dieci il gusto diventa reticolare, mescolando ipotesi e sonorità e soprattutto nuovo pubblico ai concerti, e rendendo obsolete le antiche contrapposizioni. Basta la vittoria a Sanremo di un artista come Mahmood nel 2019 a sparigliare le carte, e a far discutere ancora l'Italia intera di canzoni (e non solo). Unadimille è un catalogo e un atlante di questi vent'anni di canzone italiana. Nato dall'esperienza del...
S.O.S. Soniche oblique strategie. 8 storie di musica ai confini del delirio
S.O.S. - Soniche Oblique Strategie è composto da 8 racconti firmati da altrettanti apprezzati autori del fantastico e del pulp italiani: Danilo Arona, Ernesto Assante (coautore di FantaRock, che qui debutta come narratore), Andrea Carlo Cappi, lo stesso curatore Mario Gazzola, Giovanni De Matteo, Lukha B. Kremo, Maurizio Marsico (guru del synth a sua volta al debutto come narratore), Claudia Salvatori. Ciascun autore sviluppa liberamente in un racconto completo uno degli incipit scritti da Brian Eno in forma di gioco di ruolo per i musicisti impegnati nelle session dell'album 1.outside di David Bowie. Concepiti originariamente per spingere musicisti e tecnici di studio verso la creazione di nuove forme musicali, i “ruoli” di Eno qui hanno generato un nuovo, ancor più obliquo sviluppo: sono diventati racconti letterari in cui la musica è al centro di una trama che si spinge senza remore verso i confini più estremi del fantastico, del thriller, dell'horror, del surreale, del mistico e del satanico. Come in un Decameron postmoderno, tutte le storie si dipartono come assoli impazziti dal tema del racconto di Gazzola, che funge da backbeat, da spina dorsale dell'onirica, folle trama. La lettura più psichedelica che potrete...
Born Losers. Pepite e lastre di selce. Sulle orme degli eroi perduti e perdenti del garage-punk
Born Losers è la guida ideale per affrontare un viaggio in mezzo secolo di musica garage. Il percorso si snoda lungo sei decenni soffermandosi in maniera più organica sugli anni Ottanta, ovvero gli anni del grande revival Sixties e dell'esplosione di un fenomeno chiamato neo-garage che ha contagiato centinaia di migliaia di teenager in tutto il mondo. Da allora sulla musica garage si è scritto molto ma sempre in maniera piuttosto carbonara. Ovvero: chi sa dove cercare sa cosa può trovare. Bello, esclusivo, privilegiato. Però nel garage si può anche inciampare per caso, ma poi è meglio fornirsi di una guida che offra dei punti di riferimento basilari, elementari, che non cada nel fanatismo cieco o nel nozionismo petulante e alla lunga noioso. Serve un libro che tracci delle coordinate chiare, delle mappe che siano leggibili a tutti e non solo a chi è un collezionista sfegatato di dischi e strumenti. Born Losers si propone dunque di parlare del rock'n'roll e di farlo usando un linguaggio rock'n'roll, schietto nella misura in cui affronta l'argomento esaltando vizi e virtù dei protagonisti, alcuni dei quali chiamati a mettersi in gioco in prima persona. Born Losers...
Ribelli all'angolo. Una storia dei Clash a cinque
Nell'estate del 1983, al culmine della fama, i Clash licenziano MickJones, il loro musicista e autore principale, abbandonano la classica formazione a quattro e si ricompattano in una nuova, contestata formazione a cinque, con un giovane batterista, due chitarristi semisconosciuti e due soli membri originali: il bassista Paul Simonon e Joe Strummer, voce del gruppo e di una generazione. Come se i Rolling Stones cacciassero Keith Richards: per i fan di tutto il mondo è uno shock paragonabile, nella storia del rock, solo allo scioglimento dei Beatles. Questi nuovi Clash scompaiono nell'autunno del 1985, dopo aver pubblicato un disco, "Cut the crap", universalmente giudicato orribile, uno dei peggiori mai prodotti da un gruppo rock di livello. Col tempo però si sono scoperte tante storie su questi Clash disprezzati: che si sono lasciati dietro un sacco di canzoni inedite, che i nuovi arrivati venivano bullizzati di continuo, che due anni di vita sono stati un inferno. E che "Cut the crap", forse, non è poi tanto male. "Ribelli all'angolo" racconta la storia di questo gruppo negletto e di questo disco ripudiato. Prima in diretta, attraverso gli occhi, le memorie e la ricerca di un...
I sogni d'oro dei Beatles. Guida all'ascolto di Abbey Road
"Abbey Road" è l'ultimo vero lavoro discografico dei Beatles, dato che "Let it be" - benché pubblicato successivamente - fu registrato in precedenza. A 50 anni dalla sua uscita, "Abbey Road" rimane un disco innovativo e importante dal punto di vista compositivo e produttivo, un raro esempio di come una band concluda la propria esistenza con un'opera che rappresenta un vero e proprio picco creativo. Questo album, inoltre, ha avuto una forte influenza sulla musica successiva tanto da rappresentare un collegamento fra le fasi precedenti della popular music e l'inizio del rock progressivo. Nel libro vengono trattati i legami fra questo e i dischi immediatamente precedenti dei Beatles, il contesto in cui è nato l'album e la sua produzione. Tre capitoli sono dedicati all'analisi dei brani: rispettivamente, i cinque a firma Lennon/McCartney, quelli composti da Harrison e Starr e il lungo medley della seconda facciata. Tutte le canzoni sono analizzate prendendo in considerazione gli aspetti armonico/melodici, la struttura formale e i vari parametri che concorrono a formare lo spazio sonoro di ciascun pezzo. Le analisi sono correlate con le informazioni sulle modalità produttive dei brani. Gli ultimi due capitoli riguardano i testi e...
Lazarus. Il senso di Bowie per il teatro
Bowie: un coltello da battaglia, dalla lama grossa, spessa e larga. Utile nella caccia. David Bowie - all'anagrafe David Robert Jones - non avrebbe potuto scegliere pseudonimo migliore. La sua personalità tagliente e incisiva, dall'energia selvaggia, tocca ogni campo: musica, cinema, teatro, fotografia, pittura, letteratura, filosofia e persino magia nera. Poco umano e molto alieno, nel suo utilizzo delle maschere si rintracciano elementi del teatro goldoniano della Commedia dell'Arte e del teatro giapponese, con la tecnica di cambiarsi sulla scena e interpretare anche ruoli femminili. Capace di fondere tradizione e avanguardia, mette in scena idee e personaggi in divenire, scrivendo un'unica grande storia fatta di citazioni e riferimenti continui. Bowie interpreta il ruolo di regista attento e attore credibile del suo personale teatro rock. L'androgino Ziggy, il folle Aladdin Sane, l'inquietante Halloween Jack, lo shakespeariano e glaciale Duca Bianco, alternati al brechtiano Baal e al disagiato Joseph Merrick alias The Elephant Man di Pomerance, si susseguono sul palcoscenico, avvalorando quella profonda sensibilità, conoscenza e predisposizione all'arte di rappresentare insita in David Bowie. Esploratore delle possibilità umane applicate alla musica, sceglie l'alieno Thomas Jerome Newton - l'uomo che cadde sulla terra, già protagonista del...
Patriots. La musica italiana da Berlusconi al sovranismo
Tempi strani, quelli che stiamo vivendo: un rapper spagnolo finisce in carcere per le sue rime, la stessa sorte tocca agli artisti russi e nel mondo angloamericano nuove leve e musicisti affermati prendono posizione su Trump e Brexit. Insomma, in altri paesi gli artisti si espongono e lo fanno con album, canzoni, interviste, concerti o partecipando a iniziative di vario genere, qui in Italia numerosi articoli sottolineano il letargo della canzone politica. Al contempo testate estere quali il «New York Times» raccontano di come i rapper, afroitaliani e non, stiano fronteggiando il clima xenofobo che attraversa la penisola. I dibattiti sulla presunta "italianità" delle canzoni in radio e di quella vincitrice a Sanremo, la querelle sui porti chiusi, i duelli a suon di tweet tra politici e cantanti, nonché la mobilitazione per Riace da parte di un folto gruppo di artisti, mostrano tuttavia che qualcosa si muove. "Patriots" è un'indagine sul complesso rapporto tra politica e musica in Italia negli ultimi vent'anni, un tentativo di capire cos'è rimasto delle canzoni di protesta degli anni Sessanta e verificare se il nostro paese si allinea con quanto sta succedendo in Gran Bretagna e Stati Uniti....
Faber nella bottega di De André. Musica, musicisti e produzione collettiva nell'opera del più grande cantautore italiano
Cantautore per eccellenza, artigiano di suoni e parole. Fabrizio De André non è solo poeta e genio solitario nel senso "romantico" del termine, ma musicista moderno, maestro di una bottega in cui si avvicendano le più grandi firme della canzone italiana del Novecento. Un'arte nuova, che vive di nuovi strumenti e professioni. Partendo da uno sguardo a 360 gradi sul Faber musicista - chitarrista, cantante, compositore, performer - varchiamo la soglia della bottega di De André per riscoprirne collaboratori, musicisti, colleghi e discepoli; figure che in vario grado concorrono alla realizzazione della sua opera. Una bottega moderna, in cui si produce per nuovi committenti - l'industria discografica e dello spettacolo - e per un nuovo pubblico, il cui ruolo è sempre più importante. Una produzione collettiva, ma allo stesso tempo unitaria, per un nuovo concetto di authorship nella popular music. Fabrizio De André, attraverso la sua opera, il suo messaggio e la sua immagine, ci parla ancora; lo fa per sé, per i suoi collaboratori, per i suoi ascoltatori. Parla, in maniera autorevole, con più voci. Con una sola invece, canta, riunendo in maniera sublime tutti i frammenti di un discorso sempre vivo.
Vedi Offerta Freddie Mercury. Una biografia intima
Questa è la storia di chi voleva vivere per sempre. Freddie Mercury scintillava per l'innato carisma, e non è stato dimenticato: oltre cento statue in tutto il mondo documentano la sua gloria. Ma questo libro racconta l'uomo, prima che l'artista, e lo fa con la voce intima di chi ha vissuto al suo fianco, giorno dopo giorno, per oltre dodici anni. Peter Freestone si è preso cura di Freddie ricoprendo i ruoli più disparati: per lui ha cucinato e ha lavato piatti, è stato maggiordomo, cameriere, valletto, segretario, amanuense, uomo delle pulizie, consulente. E baby-sitter. Lo ha visto all'opera quando la sua capacità creativa era straripante ed è stato testimone delle sue frustrazioni davanti alle avversità della vita. Gli ha fatto anche da guardia del corpo e alla fine, ovviamente, da infermiere. Prefazione di Stefano Sperduti, voce italiana di Rami Malek/Freddie Mercury nel film "Bohemian Rhapsody".
EUR 17.58
Dallo stornello al rap
"Dallo stornello al rap" si propone l'obiettivo di dimostrare, attraverso un'analisi comparata, le analogie esistenti tra due generi musicali apparentemente molto diversi sia per origini storiche sia geografiche. Lo si potrebbe definire un viaggio nella storia musicale e sociale, che si estende ben oltre i confini italiani. L'autrice, infatti, fornisce una ricostruzione della nascita e dello sviluppo dello stornello nella nostra penisola, evidenziandone le caratteristiche ritmiche, melodiche, strumentali e la funzione sociale e politica svolta nella società capitolina. Il medesimo excursus storico è dedicato al rap, che dall'ambiente afroamericano si è nel tempo diffuso in tutto il mondo come voce del dissenso sociale. Infine, nel libro di Elena Bonelli si evidenzia l'arco storico, dal suo nascere a oggi, della canzone romana, spesso erroneamente confusa con lo stornello e per questo emarginata, ponendo l'accento sulla necessità di attribuirle un posto più importante nella musica italiana, avendo molti suoi brani riscosso un successo di rilievo internazionale.
EUR 15.20
B-side. L'altro lato delle canzoni. Autunno
Quante volte capita, ascoltando una canzone, di immaginare nella nostra mente la storia che quei versi raccontano, delineando magari nettamente i volti dei personaggi, ambientandoli in scenografie ben definite e rendendo insomma quella canzone un piccolo film tutto nostro? L'immenso potere della musica non si consuma nei pochi minuti in cui i brani vengono trasmessi alle nostre orecchie ma continua ogni qual volta le emozioni e le immagini che trasmettono le canzoni prendono forma e vita attraverso di noi. Questo mondo parallelo, il mondo della musica, è identificato con B-Side: reale nella sua surrealtà, dettagliato nonostante i dettagli siano diversi in base a chi ascolta. B-Side è "l'altro lato delle canzoni", il lato nascosto a cui ha accesso soltanto la nostra mente. È lì che possiamo incontrare davvero i personaggi cantati dai nostri artisti preferiti, è lì che possiamo condividere ogni volta le loro storie, ridere con loro, piangere con loro, sognare con loro... Ed è lì che possiamo toccare, vedere, odorare, gustare e non più solo ascoltare le nostre canzoni: è lì che possiamo davvero viverle sulla nostra pelle. Uno dei "portali" verso questo mondo è aperto dai racconti di Doriana Tozzi,...
Piccola guida agli anni Dieci. 50 fatti, 50 album, 50 canzoni
La Piccola guida agli anni Dieci serve piuttosto per offrire al lettore un possibile percorso per individuare album e canzoni che, per diverse ragioni, siano ancor oggi importanti (e belli), con l'approfondimento di fatti altrettanto significativi per meglio inquadrare e iniziare a riflettere sui cambiamenti, musicali ma anche sociali, che hanno segnato questo decennio.\r\n\r\n«La lettura è agile, ti invita a procedere pagina dopo pagina oppure - se preferisci - alla consultazione “enciclopedica» - Stefano Solventi - Sentireascoltare\r\n\r\n«Grazie alla possibilità di avere tutto, stiamo forse perdendo la libertà di scelta? Paolo Bardelli lancia la provocazione e lascia a te lettore la totale libertà di pensare» - Alessandra Micheli - Les Fleurs Du Mal\r\n\r\n«Più che un manuale, quindi, questo è vero e proprio materiale di studio e approfondimento» - Cristina Giuntini - Sololibri\r\n\r\n\r\nIl decennio che ci lasciamo alle spalle si tratteggia come talmente vasto e complesso da un punto di vista musicale (e sociale) che è bene fermarsi e iniziare a mettere dei punti fissi. Dall'esplosione dell'hip hop alla perdita di autorevolezza della musica “indipendente”, finanche alle consuete preoccupazioni di presunta morte del rock, ci sono poche certezze se non che il gusto pop, a...
Istrioni e sirene. Vol. 3: Da Ollie Nightingale a Nina Simone, da Frank Sinatra a O.V. Wright.
Con questo terzo volume si conclude il denso e animato percorso alla scoperta delle voci più significative e creative del panorama nordamericano del Novecento (e oltre), nell'articolato spazio canoro che prende il via dai grandi maestri emersi nei primi decenni del secolo scorso e in particolare dai ruggenti anni Venti, quelli di Louis Armstrong, Al Jolson, Bing Crosby, Ethel Waters, Bessie Smith, espressioni sorprendentemente affini di un formidabile melting pot etnico e culturale. Voci che attraverso la prosa immaginifica e il gusto per il dettaglio dell'autore vengono esplorate a fondo nei loro tratti stilistici e interpretativi, partendo da uno o più album particolarmente rappresentativi e andando ad analizzare l'intera opera discografica di ciascun artista. Sviluppato alfabeticamente da Ollie Nightingale a O.V. Wright, entrambi esponenti della più profonda vocalità soul (e gospel) di Memphis, il libro tocca i divi più illustri della canzone americana, Frank Sinatra (e la sua controparte nera in chiave soul-jazz, il chicagoano Lou Rawls), Barbra Streisand, Elvis Presley e Stevie Wonder, e spazia attraverso le variegate suggestioni jazzistiche di Sarah Vaughan e Cassandra Wilson, il vibrante eclettismo pop di Kay Starr e Jo Stafford, le sofisticate ed emozionanti miscele blues...
Così parlò Vasco Rossi. Antologia poetica integrale. Nuova ediz.
A inaugurare la presenza di musicisti/poeti italiani nella collana TXT non poteva che essere il rocker di Zocca, al quale Salvatore Martorana dedica uno studio monumentale. Così parlò Vasco Rossi, infatti, nasce con l'intento di scovare tra tutti i testi del musicista ogni singola traccia del caos, del disordine mentale, dello spirito ribelle e geniale che ha fatto di lui la più grande stella del panorama rock italiano. L'autore si inoltra tra le righe stupefacenti della sua produzione artistica, mettendo scrupolosamente al vaglio le provocazioni, i doppi sensi, l'acuta ironia, ma anche le citazioni, i riferimenti culturali, i richiami appena accennati eppure ben presenti, troppo spesso non evidenziati secondo un processo di banalizzazione del personaggio che forse ha fatto comodo anche allo stesso Vasco nella conquista sconfinata del mercato tricolore. Prima del rocker verrà, dunque, il cantautore, il poeta. Non la voce, rauca e inconfondibile, ma il tocco della mano, fragile e incendiario, capolinea in versi scritti delle nausee della pancia, dei tumulti del cuore, delle fantasie della mente, delle paranoie e delle eccitazioni di un'anima fragile e di molte generazioni, che in essi si riconoscono. Se il cantautorato troverà, come tutti auspichiamo,...
La chitarra elettrica nella musica da concerto. La storia, gli autori, i capolavori
La chitarra elettrica non è solo lo strumento principe del blues, del rock e degli altri generi cosiddetti "extra-colti". Dal 1945 in poi, la chitarra elettrica è presente nei brani per ensemble di compositori colti importantissimi quali Igor Stravinsky, Bruno Maderna, Luciano Berio e Karlheinz Stockhausen, solo per citare i primi che l'hanno utilizzata. I compositori, nell'ambito della loro continua ricerca sui timbri e sui nuovi linguaggi espressivi, esplorano anche le possibilità sonore della chitarra elettrica, elevandola da strumento popolare a strumento da concerto. La chitarra elettrica è impiegata in composizioni di ricerca, ma anche in opere minimaliste, sperimentali e neoclassiche. Notevole è il repertorio da concerto per chitarra elettrica sola o con elettronica (Morton Feldman, Steve Reich e moltissimi altri) ma eccellente è anche il repertorio per ensemble di chitarre elettriche (Glenn Branca, Rhys Chatham) e per chitarra elettrica e orchestra (ad esempio i Concerti di Tristan Murali e Bryce Dessner). Oggi, i grandi compositori (anche italiani) continuano a mostrare notevole interesse per questo strumento. Su invito dell'autore di questo libro, musicista di fama internazionale, di recente hanno composto per chitarra elettrica autori quali Gavin Bryars, Alvin Curran, John King, Van Stiefel,...
Era Indie. La rivoluzione mancata del nuovo pop italiano
Una sorta di guida, manuale, diario, saggio e infine cronaca di un'epoca che ha cambiato per sempre il modo di pensare la musica in Italia.\r\n\r\nLa storia ci insegna che tante rivoluzioni sono nate in una birreria. Ci sono quelle in cui ragazzi hanno preso i fucili e sono usciti per strada, e quelle in cui hanno imbracciato una chitarra e sono saliti su un palco. Di alcune resta un'impronta indelebile sul mondo, di altre solo il ricordo, sempre più vago, di quello che poteva essere e non è stato. Era Indie è la storia di un decennio, quello che va dal 2010 al 2019. Dieci anni in cui la cosiddetta musica “indie” è passata dall'essere una curiosità da social network a una solida realtà di nicchia, fino a diventare il punto di riferimento dello scenario musicale italiano. Per capire quello che è successo, il come è successo, e quello che sarebbe potuto succedere, si parte dalla “preistoria”, gli inizi del millennio, fino ad arrivare ai giorni nostri. In mezzo le parole (quelle vecchie e quelle nuove), le analisi e le riflessioni di chi questo percorso lo ha vissuto da interprete, da studioso o...
Tutto De Gregori. Il racconto di 230 canzoni
Francesco De Gregori è la musica d'autore italiana, in un sentiero lungo 230 canzoni, tutte da raccontare, da riascoltare con attenzione e, provocatoriamente, da "giudicare" con le stelline. È il 1974, Faber ha già creato i suoi primi capolavori, mentre Francesco, animale mitico del Folkstudio, sta accordando il nuovo stile della nostra canzone, certo ascoltando e imparando da Paul Simon, Bob Dylan e Leonard Cohen, ma con un'eleganza straordinaria e inedita di melodia, voce e linguaggio, un'angelica genialità affidata a testi abbandonati su affascinanti tappeti volanti di foglie e di misteri. Una piccola rivoluzione che disorienta ('Alice' arriva onorevolmente ultima al Disco per l'Estate del 1973) e che innervosisce, con tanto di processo proletario, minacce e richiesta di suicidio, abbandono delle scene per due anni prima del rientro con quel punto fermo che è 'Generale'. De Gregori, capace di brani meravigliosamente intimi e di sentimenti aggrappati alle lacrime, compone anche le canzoni politiche più forti, di impegno definitivo, di condanna atroce, ma in lui c'è anche melodia, rock, raffinatezza a rendere il messaggio ancora più deflagrante: quando gorgheggia in 'Cercando un altro Egitto' "le grandi gelaterie di lampone che fumano lente" parla, con...