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Us and them. La distopia rock dei Pink Floyd
Quella dei Pink Floyd è una vicenda ancora oggi difficile da definire: ricca di lati oscuri, fratture emotive e cicatrici interiori mai rimarginate. Dietro la nozione di pinkfloydiano, ormai imprescindibile, si annidano suoni, parole, immagini e ossessioni, che hanno dato adito a molteplici letture in cui talvolta è annegato il tentativo di capire cosa ci fosse realmente dietro “il muro”. Questo è avvenuto a favore di una visione, spesso idolatrica, o limitata all'analisi di un solo singolo aspetto scaturito dalla multisensorialità di cui una simile esperienza è intrisa. Il procedere della storia emotiva della band ha senza dubbio raggiunto i suoi massimi storici nel decennio 1973-1983: gli anni del dominio del genio di Roger Waters e delle sue ossessioni. La paura costante di non essere all'altezza della lotta ideologica di cui si era fatto portavoce, insieme alla metamorfosi mostruosa di una band sempre più inglobata all'interno delle dinamiche della “macchina” dello show business, hanno portato alla costruzione di una vera e propria distopia rock in cui il gruppo e la sua vicenda interna sarebbero diventati metafora di problemi e questioni di più ampio respiro sociale, umanitario e politico. La verità nascosta in una...
Io non sono Liberato
«Chi è Liberato? Io non sono Liberato non dà una risposta definitiva ma semina numerosi indizi con un'indagine accuratissima. La vera missione del giornalista Gianni Valentino però è ricostruire con analisi interdisciplinari e storiche il contesto artistico della Napoli di oggi che ha permesso a un progetto compiuto come quello di Liberato di diventare un caso» - Gianni Santoro, Robinson\r\nLiberato - chiunque sia - fa canzoni romantiche in lingua napoletana e le può ballare chiunque: da Sud a Nord, da Napoli all'oceano. L'autore di questo libro lo ha conosciuto attraverso YouTube, come tutti. Poi al telefono, via e-mail, via Skype. «Però è successo», racconta il giornalista de «la Repubblica» Gianni Valentino, «che un pomeriggio, quando avevamo il nostro primo appuntamento, lui non si è più presentato. Un po' l'ho rincorso, un po' ho aspettato che tornasse da me. Cercando di immaginare le sue sembianze, la sua voce, la sua faccia. Sono andato in ospedale, per rintracciarlo. Fino a Barcellona, per capire quali intenzioni avesse. Ma è tutto così invisibile. Incappucciato com'è, tra i laser. Così ho scelto di raccontare tutto quello che so di lui e tutto quello che gli altri - lentamente,...
Guida al thrash metal
Siamo nel 1983. La guerra fredda tra USA e URSS vive uno dei momenti di maggiore crisi dagli anni Cinquanta, con il rischio di un'escalation nucleare che minaccia di spazzare via l'umanità. Il mondo occidentale si bea nell'illusorio benessere generato dalle politiche di Reagan e Thatcher, pagato a caro prezzo dai lavoratori e dalle fasce più deboli della popolazione. La musica rock, che un paio di decenni prima era stata al centro del movimento di rivolta studentesca, sembra aver esaurito la sua spinta progressista. In questo contesto deflagra il thrash metal, con la bomba sganciata dai Metallica tramite il loro album d'esordio "kill 'em all". La rabbia di un'intera generazione si riversa nei riff di chitarristi leggendari come James Hetfield, Dave Mustaine e Jeff Hanneman. Il thrash è destinato a dominare la scena metal mondiale per quasi un decennio, riscrivendo la storia e lasciando un segno indelebile sulle future evoluzioni nel campo della musica estrema. Questa guida ne ripercorre le vicende, attraverso le discografie commentate di tutti gli interpreti più importanti, dai Megadeth agli Slayer, dai Sepultura ai Pantera, oltre ai già citati Metallica, fino ai più recenti Vektor, prestando attenzione anche a...
Breve storia della musica elettronica e delle sue protagoniste
Breve storia della musica elettronica e delle sue protagoniste affronta la nascita e lo sviluppo della musica elettroacustica ed elettronica ponendo al centro della narrazione l'attività di compositrici impegnate nella costruzione della nuova musica del Ventesimo secolo. Suddiviso in dodici capitoli, lo scritto segue l'ordine cronologico dello sviluppo di tecniche, tecnologie e generi, dalla comparsa del Theremin ai primi software commerciali destinati alla produzione di computer music, creando sezioni geograficamente definite: la nascita della musica elettroacustica in Francia, lo sviluppo della musica per radio e televisione in Inghilterra, l'avvento della storia del sintetizzatore negli Stati Uniti d'America, le complessità del panorama italiano dopo la fondazione dello Studio di Fonologia di Milano... Ogni capitolo affronta uno specifico momento della storia della musica elettronica narrato attraverso le composizioni e le esperienze di compositrici, virtuose e innovatrici. Breve storia della musica elettronica e delle sue protagoniste è un testo divulgativo, di facile comprensione, destinato ai cultori della musica elettronica e al mondo dei non addetti ai lavori: è un volume che desidera portare a conoscenza del grande pubblico una storia della musica paritaria.
EUR 17.58
Tutto De André. Il racconto di 131 canzoni
C'è una sola strada per conoscere e apprezzare l'eredità del più grande artista della musica italiana d'autore, a vent'anni dalla scomparsa: riascoltare tutte le sue canzoni. Sono solo 131 in fondo, da "Nuvole barocche" uscita nel 1961 all'album "Anime salve" del 1996, più gli improbabili inediti usciti postumi nel 2008. Tanto si è detto, tanto si è scritto e visto - perfino uno sceneggiato a puntate - ma il modo per ricostruire il ritratto più autentico, sacrilego e spirituale insieme, di Fabrizio De André è in questo libro che ripercorre ogni brano, dal primo all'ultimo, raccontato attraverso la genesi, le testimonianze, gli aneddoti, i segreti, i retroscena svelati dallo stesso Faber - come era chiamato dall'amico Paolo Villaggio - e dalle persone che lo hanno vissuto, amato, odiato e compreso. Il risultato è una sorta di romanzo a capitoli, 131 appunto, con schede dettagliate, accompagnate dalle stelline - da 1 a 5, in stile cinematografico - che tengono conto del valore artistico e storico. "Tutto De André", che richiama anche il titolo del primo album del 1967 ("Tutto Fabrizio De André") è molto più che una guida all'ascolto di un protagonista - poeta,...
Cantanti, musicisti e rock band. I 100 film più belli
Mettiamo da parte le colonne sonore diventate oggetto di culto. Tralasciamo i western di Sergio Leone, capolavori come "Blade Runner" e "Momenti di gloria" o le magiche atmosfere felliniane con l'inconfondibile tocco di Nino Rota. Più che un'analisi sugli intricati rapporti tra cinema e musica, questo volume propone una rassegna di film che mettono al centro della narrazione chi ha fatto della musica la propria ragione di vita. Al fianco dei biopic sui giganti della musica (Beethoven, Mozart, Cajkovskij, Schubert, Rossini, Mascagni, Mahler, Gershwin, Liszt) non potevano mancare quelli dedicati alle leggende del rock (Elvis Presley, Jerry Lee Lewis...), del jazz (Cole Porter, Benny Goodman, Charlie Parker, Bix...), del country (Johnny Cash, Woody Guthrie...), del folk (bave Van Ronk...), del blues (Billie Holliday...) e a icone della musica come Violeta Parra, Edith Piaf, Rocco Granata, Ritchie Valens e Ray Charles. Scorrono sullo schermo anche le vicende legate a mitiche rock band come i Doors, i Joy Division, i Sex Pistols, i Four Seasons e fanno capolino, in veste di attori, Frank Sinatra, Dean Martin, Marc Anthony, Jennifer Lopez, Prince, Diana Ross, i Beatles e i nostrani Celentano, Morandi, Little Tony, Bobby Solo, Al...
Grande Tony. Little Tony. Storia matta di un cuore rock
Little Tony potrebbe essere considerato solo un cantante come tanti altri che hanno avuto il loro momento di gloria nei favolosi anni Sessanta e poi, dopo l'inevitabile declino dovuto alle nuove mode, hanno cercato di restare faticosamente a galla per tutti gli anni seguenti. In realtà Little Tony è stato innanzitutto, insieme a Celentano, il pioniere del rock in Italia. Quando esplose il rock'n'roll qui da noi, anche personaggi come Giorgio Gaber o Luigi Tenco si cimentarono, giovanissimi, con la nuova travolgente musica. E con loro tanti altri. Ma Little Tony lo ha fatto meglio e lo ha fatto per tutta la vita, sempre fedele a se stesso e assumendo una connotazione rock anche nel look. Questo libro, che colma un'evidente lacuna nel mercato editoriale italiano, racconta gli aspetti più importanti della sua storia di uomo e di artista. Il racconto è arricchito dalle parole di chi lo ha conosciuto e lo ha amato: il suo primo biografo, che scrisse un breve libro su di lui nel 1970, gli amici più intimi, il parrucchiere e il meccanico di fiducia, musicisti che hanno lavorato con lui, registi che lo hanno diretto in veste occasionale...
João Gilberto. Un impossibile ritratto d'artista
João Gilberto Prado Pereira de Oliveira è uno dei personaggi più geniali della musica del Novecento, in costante ricerca tra tradizione e innovazione, uno sciamano che trasforma in oro tutto quello che tocca. Il chitarrista brasiliano è uno degli inventori del celebre ritmo della Bossa Nova che ha dato origine, alla fine degli anni Cinquanta, a un genere inimitabile. João è un tutt'uno con la chitarra e, sin dagli esordi con i gruppi vocali, è ossessionato dalla ricerca di un nuovo modo di suonarla al punto da concentrarsi unicamente su di essa, anche a costo di isolarsi dal mondo. La sua caparbietà proverbiale gli ha permesso di creare un disco clamoroso, "Chega de saudade", considerato da tutti l'album che ha gettato i semi della Bossa Nova, e di continuare la sua ricerca, imperniata sui brani tradizionali della musica popolare brasiliana. Miles Davis dichiarò che avrebbe potuto suonare bene anche leggendo un elenco telefonico, mentre per Caetano Veloso, João Gilberto è meglio del silenzio. Il libro è il risultato di una ricerca decennale basata su documenti d'archivio e propone un ritratto d'artista dettagliato e appassionato, che mette in primo piano la storia di João...
Istrioni e sirene. Vol. 2: Da Aretha Franklin a Willie Nelson.
Con questo secondo volume prosegue il denso e animato percorso alla scoperta delle voci più significative e creative del panorama nordamericano del Novecento (e oltre), nell'articolato spazio canoro che prende il via dai grandi maestri emersi nei primi decenni del secolo scorso e in particolare dai ruggenti anni Venti, quelli di Louis Armstrong, Al Jolson, Bing Crosby, Ethel Waters, Bessie Smith, espressioni sorprendentemente affini di un formidabile melting pot etnico e culturale. Voci che attraverso la prosa immaginifica e il gusto per il dettaglio dell'autore vengono esplorate a fondo nei loro tratti stilistici e interpretativi, partendo da uno o più album particolarmente rappresentativi e andando a toccare l'intera opera discografica di ciascun artista. Sviluppato alfabeticamente dalla signora del soul, Aretha Franklin, al genio del country "fuorilegge", Willie Nelson, il libro raggiunge tante altre figure di primissimo piano come i giganti del blues Albert e B.B. King, John Lee Hooker e Muddy Waters, la regina del jazz Billie Holiday, quella del R&B Etta James e quella del gospel Mahalia Jackson, gli innovatori del soul Curtis Mayfield e Donny Hathaway, i grandi baritoni Johnny Hartman e Al Hibbler, il poeta del country Merle Haggard (e...
Nascono da sole e sanno chi sei. Vasco e Ligabue nelle loro canzoni
"Nascono da sole e sanno chi sei" è un viaggio tra gli album e le parole di Vasco Rossi e Luciano Ligabue, un confronto dedicato ai due nomi più amati del rock italiano, un approfondimento originale e libero attraverso i testi delle canzoni. Dopo l'introduzione e i cenni biografici, viene presentata un'analisi degli album. La parte centrale, a metà tra la nuvola di parole e il dizionario di citazioni, seleziona elementi (condivisi e non) tra i due canzonieri, con richiami e curiosità. Una raccolta elaborata utilizzando anche strumenti dell'analisi testuale, con l'informatica a sostegno di anni di ascolto, nel rigore delle parole e con la passione per le canzoni, per le emozioni che sanno suscitare. La terza parte si sviluppa intorno a "canzoni allo specchio", con confronti su temi che spaziano dall'amore all'universo femminile, dalla famiglia al soprannaturale, dalla rabbia al dolore e alla voglia di vivere. Il volume si conclude con "contaminazioni", accostando frasi dei due a quelle di altri cantautori. Fin dal titolo il libro affianca citazioni per accompagnare il lettore nel viaggio dentro i brani dell'uno e dell'altro, dai pezzi più duri alle ballate romantiche. Tra la vita spericolata e...
Nudi di canzone. Navigando tra i generi attraverso musica e parole
Quanta musica c'è dentro a una canzone? Cos'è “canzone d'autore”? E il rock come si riconosce? Quand'è che una canzone è nuda? Come la si spoglia? Togliendo il superfluo? Cos'è superfluo? A queste e altre domande cerca di rispondere Nudi di canzone. Ragionando per sottrazione, l'essenziale di una canzone dipende dagli elementi (testo, melodia, interpretazione, strumentazioni, arrangiamenti, armonia, ecc.) di cui non si può fare a meno, ma che non sono sempre gli stessi: dipende dal genere. Il “corpo canzone”, perciò, varia da genere a genere. C'è un solo denominatore comune: la presenza di musica e parole. Questo è il motivo del titolo. Se la popular music contiene al suo interno tutto quello che non è “musica colta”, questo libro si occuperà di una parte di essa: cioè della canzone moderna, in particolar modo di quelle italiane che presentano parole e musica. Il volume raccoglie saggi sui principali generi di canzone, scritti da alcuni dei migliori critici musicali italiani per ogni ambito specifico. Il libro è alla sua seconda edizione. Rispetto alla prima, del 2010, i saggi sono stati rivisti e ampliati. La strada del volume è quella che conduce per gradi a...
Ministri. Suoniamo per non lavorare mai
I Ministri erano tre ragazzini tra i banchi del liceo Berchet di Milano. Il preside forse ancora li aspetta. In cortile però non si può più fumare. In cantina ora c'è una sala prove e digitando Ministri su Google escono prima loro di quelli che stanno al governo. Davide, voce e basso, è rimasto fedele a Porta Romana, dalle aule al terzo piano vede casa. Federico, penna e chitarra, che avrebbe preferito fare Scuola di fumetto, è cresciuto in Piazzale Susa. Michele, il batterista, in corso Lodi. Conoscersi era una probabilità geografica. Anni in giro da band emergente, le canzoni su Myspace, le cover, cercandosi le prime date da soli o partecipando a concorsi dall'affidabilità discutibile, fino ad arrivare alla prima etichetta e a quel primo disco con l'euro in copertina. Iniziano ad affermarsi alcune delle caratteristiche che diventeranno punto di riferimento per i fan e per gli stessi Ministri: le giacche e le locandine. Ma soprattutto iniziano ad affermarsi i loro valori, il loro non venire a patti con la decadenza morale e l'omologazione, il loro racconto crudo di quello che succede dentro di noi e intorno a noi. Tutto questo con...
Percorsi postmoderni del rock
Il filosofo francese Lyotard definisce il postmoderno come un nuovo paradigma della conoscenza che accompagna l'avvento delle nuove tecnologie ma, prima ancora che il termine entrasse nel lessico filosofico e sociologico, i semi di una nuova era erano germogliati nel campo delle arti. Dalla letteratura all'architettura, e a partire dal fertile retroterra dell'America di fine anni Cinquanta del Novecento, l'estetica postmoderna ha sostituito la classicità fino a giungere a rappresentare il mainstream della cultura contemporanea. Non-linearità del racconto e dello sviluppo, accostamento e integrazione di stili apparentemente incompatibili, sperimentazione di nuovi modelli formali hanno preso il posto dei parametri tradizionali dell'arte occidentale, ereditati in ultima istanza dall'antica Grecia. A partire dagli anni Sessanta, il rock, straordinario fenomeno musicale intrecciato con storia e cultura, è uno dei frutti più autentici di questa rivoluzione. Moderno nei mezzi utilizzati, postmoderno nel modo in cui tali mezzi sono funzionali a un linguaggio che vede insieme la ciclicità infinita del blues e la ricerca melodica multiculturale, il rumore e lo stile cristallino, fino ad arrivare all'integrazione etnica e culturale. Il risultato è un variegato arcipelago di forme e stili che, pur nel sostanziale esaurimento delle spinte propulsive che...
Zero, nessuno e centomila. Lo specifico teatrale nell'arte di Renato Zero
La musica di Renato Zero non è solo musica. Un concerto di Renato Zero non è solo un concerto. Parte da questi due semplici assunti l'idea di Zero, nessuno e centomila, viaggio nella carriera di uno degli artisti più eccentrici e longevi della storia della canzone italiana alla ricerca di quell'elemento tutto teatrale che è alla base dell'unicità, dell'originalità della sua produzione. Seguendo l'evoluzione della proposta artistica di Renato Zero, dalla sua formazione fino alle pubblicazioni più recenti, avvalendosi anche della testimonianza di alcuni collaboratori, il libro mette in luce le modalità, i meccanismi scenici e drammaturgici grazie ai quali la sua musica diventa a tutti gli effetti teatro. Individuati i punti di riferimento teatrali che avrebbero indirizzato il giovane Zero (Petrolini, Poli, Bene…), il volume accompagna il lettore a scoprire i primi tentativi dell'artista alle prese col palcoscenico in opere come Orfeo 9 di Tito Schipa jr e Anconitana di Gianfranco De Bosio, per poi entrare nel vivo del laboratorio creativo, e dunque della scena, di Renato Zero, andando a studiare da vicino la sua tecnica compositiva e performativa. Conclude il volume una puntuale disamina dei concerti-spettacolo più significativi di Zero come...
Ambulance songs. Non dimenticare le canzoni che ti hanno salvato la vita
"Ambulance Songs" è un inclassificabile atto d'amore e devozione nei confronti della musica e del potere salvifico delle canzoni. Un libro commosso per "non dimenticare le canzoni che ti hanno salvato la vita" e per un'erotica della musica, che deponga le ostilità dell'interpretazione in favore del sentimento poetico. Gli autori Luca Buonaguidi e Salvatore Setola propongono narrazioni inconsuete rispetto ai classici registri della critica, prediligendo di brano in brano uno stile emotivo, intimo e in consonanza poetica con lo spirito dei diversi brani scelti e in cui poesia e prosa si affiancano in interazione reciproca, per raccontare i due emisferi dell'ascolto nell'attimo esatto della scossa sismica prodotta dalla musica nell'anima di un appassionato. Il volume ha la struttura di un cofanetto con tanto di ghost track, bonus track e contenuti extra - a cura degli ospiti Diego Bertelli, Carlo Bordone e Claudio fabretti - e copre una moltitudine di generi, epoche e tematiche: dalla ribellione all'amore, dalla follia alla malinconia, dal dolore alla spiritualità. II risultato è una playlist eterogenea che affianca pietre miliari a capolavori dimenticati, ma soprattutto un kit di pronto soccorso per musicofili in crisi di senso. Un invito alla...
Italia d'autore. 1965-1985: il periodo d'oro dei cantautori dal vinile al Cd
Dal vinile al Cd: decine di cantautori hanno scritto la storia d'Italia, diventando protagonisti dello spettacolo e della cultura e rimanendo dei giganti anche agli occhi di chi è venuto dopo. De André, Battisti, Dalla, Battiato, Guccini, De Gregori, Fossati, Rossi e tutti gli altri compaiono ora in un racconto ragionato e inserito nel contesto storico di un fenomeno unico nel mondo della musica, ancora del tutto vivo. Un solco è stato tracciato prendendo le mosse da figure come Gino Paoli e Sergio Endrigo, e attraversando tutti i fenomeni - storici, d'attualità, di costume - che hanno caratterizzato un periodo particolarmente vivido per il nostro Paese. E accanto ai giganti, ecco raccontate anche le figure "laterali", i pensatori alternativi, i personaggi sempre in grado di buttare all'aria lo spartito, da Luigi Tenco a Rino Gaetano, da Gaber e Jannacci ad Alberto Camerini. "Italia d'autore" si propone anche di fornire il contesto, con uno sguardo rapido ai fatti della storia e uno più approfondito ai dischi che uscivano nel mondo in contemporanea, per capire meglio in quale terreno di coltura i capolavori dei nostri migliori autori sono nati, si sono sviluppati, sono cresciuti e...
Mamma Roma. La terza scuola di cantautori della capitale
Questo libro è una foto di gruppo che immortala i protagonisti della nuova scena cantautorale romana e un viaggio nei luoghi-simbolo di questa generazione di giovani fenomeni.\r\n\r\n«C'è un cuore che batte nel cuore di Roma», direbbe Antonello Venditti: è quello della nuova scena di cantautori della Capitale. Calcutta, Tommaso Paradiso e i suoi Thegiornalisti, Coez, Carl Brave x Franco126, Niccolò Contessa / I Cani, Gazzelle, Galeffi, Motta, Ultimo, ma anche Giulia Ananìa, Giorgio Poi e Viito, sono i protagonisti di quella che possiamo a tutti gli effetti definire “La terza scuola romana”, il capitolo più recente di una storia che partendo dalle pareti un po' polverose del Folkstudio di Francesco De Gregori, di Rino Gaetano e dello stesso Venditti, e passando per il Locale di Niccolò Fabi, Daniele Silvestri, Max Gazzè e Tiromancino arriva fino ai palchi dei club di San Lorenzo e del Pigneto, i laboratori in cui la leva cantautorale degli anni Duemiladieci sperimenta un nuovo modo di scrivere le canzoni e di farle arrivare al pubblico.
EUR 12.38
Questi i sogni che non fanno svegliare. Storia di un impiegato, l'opera rock di Cristiano De André
Acinquant'anni dal Sessantotto, Cristiano De André ha riscritto la musica di "Storia di un impiegato", tramutando lo storico album di Fabrizio in un'opera rock. Un modo per riproporre, con un vestito nuovo, l'attualità del messaggio poetico e sociale di quel disco. Nel libro di Alfredo Franchini e Ottavia Pojaghi Bettoni, Cristiano spiega che cosa lo ha spinto a rivestire di nuovi suoni le canzoni che sono presentate nei concerti con proiezioni e ambientazioni di palco in modo da riportarci nel clima degli anni Settanta quando, alla sera, i giovani andavano a dormire sapendo che si sarebbero svegliati nel futuro e avrebbero partecipato al cambiamento del mondo. Ma lo scopo è anche quello di trovare nelle parole di quelle nove canzoni dell'album i punti di contatto con la realtà attuale. Le musiche originali furono scritte da Fabrizio De André con l'ausilio di un giovane Nicola Piovani, "scoperto" solo un anno prima da De André che lo aveva chiamato per gli arrangiamenti e la direzione dell'orchestra di "Non al denaro, non all'amore né al cielo". E se in quel caso erano stati scelti dei suoni country o classici, in "Storia di un impiegato" si sente...
Fifth dimension. Psichedelia USA 1966-1974
Diviso in sette scene (le più significative: San Francisco e Los Angeles, New York e la Terra della Signora Elettrica), Fifth Dimension di Claudio Gargano è un caleidoscopio di suoni.\r\n«Sei anni (1966-1974) rievocati dagli autori con puntualità e passione» - il Venerdì di Repubblica\r\nA partire dalla Summer of Love, trae ispirazione da quelle che Allen Ginsberg chiama le Droghe Benevole, le sostanze chimiche che non danno assuefazione, l'Lsd che aspira a diventare un estatico strumento di conoscenza in grado di svolgere il ruolo di alimento base della Nazione Hippie e, come raccomanda l'autore di Howl, di allargare l'area della coscienza, per raggiungere l'Illuminazione e ottenere, secondo i Jefferson Airplane, “free minds, free bodies, free dope, free music”. Dopo un trip di mezzo secolo, giunge da lontane galassie l'onda lisergica di Janis Joplin, Country Joe & The Fish, Grateful Dead, Jefferson Airplane, Quicksilver Messenger Service, 13th Floor Elevators, Byrds, Doors, Love, Spirit, Velvet Underground, David Crosby, Jimi Hendrix (la nebbia purpurea sprigionata dalle corde della sua Fender Stratocaster dipinge di blues una musica che equivale a un tuffo nelle zone d'ombra dell'Io) e delle altre settanta formazioni che volano eight miles high.
EUR 23.75
Vedi Offerta Il sound della frontiera. Libertà e disillusione nella musica folk americana
Il folk è un genere musicale profondamente radicato nella cultura americana, fin da quando le antiche ballate attraversarono l'Atlantico viaggiando sulle navi dei migranti per colonizzare il nuovo mondo. La musica popolare si è storicamente legata all'immaginario statunitense e in questo caso alle sue due fonti primarie: il puritanesimo e la frontiera. Compiendo un viaggio attraverso più di un secolo di produzione culturale si possono scoprire i riferimenti continui all'immaginario collettivo americano, i simboli della ricerca di spazio derivante dall'ideale di frontiera come la strada, il fiume, il treno e successivamente l'automobile. Per cercarne le tracce, questo libro mette al centro le figure fondamentali del genere musicale, i grandi folksinger quali Woody Guthrie, Bob Dylan e Bruce Springsteen, ma anche gruppi folk più recenti come i Lumineers e i Caamp. La matrice puritana, portata dai padri fondatori, si incontra e si scontra con la frontiera, contribuendo a costituire l'ideale di spazio nell'immaginario statunitense. Il movimento eterno per arrivare al luogo dove costruire la propria casa sulla collina, il viaggio verso l'Ovest in cerca della terra promessa anche quando, dopo il 1890, viene dichiarata la fine della frontiera storica. La ricerca non finirà mai,...