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La teoria dello scrigno. Una sociologia musicale
"La Teoria dello Scrigno" offre una visione d'insieme dei meccanismi che sono alla base della comunicazione musicale e delle espressioni della cultura, attraverso uno studio sociologico, musicologico e psicologico della nostra comprensione della Musica. Conseguenze della Teoria, discussa ampiamente sotto forma di un modello organizzato, sono, da un lato, lo stimolo rivolto al Musicista verso la creazione di una musica che non si limiti a essere formalmente corretta ma che cerchi, innanzitutto, di comunicare attraverso la ricerca della genuinità; dall'altro, il riposizionamento del ruolo dell'Ascoltatore come soggetto attivo nella comunicazione musicale, mediante la creazione di un giudizio critico consapevole in grado di guidarlo con lucidità nel processo di fruizione. Mediante collegamenti con l'opera di Hofstadter sulla semiotica dei messaggi, quella di Heisenberg ed Einstein nella Meccanica quantistica e classica, le riflessioni sul gioco suggerite da Huizinga, così come le ricerche sugli stadi cognitivi del bambino svolte da Vygotskij e attraverso singolari casi offerti dalla linguistica, l'autore ci accompagna con esempi concreti alla ricerca di uno stringente filo conduttore che consenta al lettore di sviluppare una rinnovata sensibilità verso le forme poliedriche che le culture possono esprimere, analizzando infine anche l'evoluzione della comunicazione musicale...
Il jazz e le idee. Sogni, concetti, valori, sentimenti della musica afroamericana in 33 voci
"Chi è" sostiene Italo Calvino nelle celeberrime "Lezioni americane", "ciascuno di noi se non una combinatoria di esperienze, di informazioni, di letture, di immaginazioni? Ogni vita è un'enciclopedia, una biblioteca, un inventario di oggetti, un campionario di stili, dove tutto può essere continuamente rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili". Questo concetto può essere applicato al sound di Miles Davis, Charlie Parker, John Coltrane & Co. sostituendo "jazz" alla parola "vita". Dunque il jazz quale combinatoria di esperienze, informazioni, letture, immaginazioni e il jazz soprattutto come enciclopedia, biblioteca, inventario di oggetti, campionario di stili da rimescolare e riordinare in continuazione. In tal senso il jazz può riguardare oggetti/soggetti in apparenza estranei e comuni, vicini e lontani, musicali e non. "Il Jazz e le Idee" perciò mira a vedere il jazz sotto differenti sfaccettature, tra idee e riflessioni, scovando il jazz negli anfratti delle scienze umane, di temi specificamente discografici, del mondo della comunicazione, dei nuclei domestici, delle questioni morali, dell'identità nazionale, di altre sonorità, di riti quotidiani, del calendario, delle manie, delle istituzioni, della stessa musica. Queste 33 riflessioni vogliono contribuire a un'ulteriore conoscenza del mondo jazz, tra anticonformismi e multidiscipline, in...
Countin' the blues. Donne indomite
Durante l'inizio del Ventesimo secolo. una potente tradizione di artiste afro-americane aiutò le donne a trovare la loro voce e a farsi sentire. le donne del blues. La vita e l'arte di queste cantanti e musiciste fondarono un nuovo modo di vivere, sfidando i limiti imposti dalla morale. Nessuno poteva dire loro come vestirsi, come comportarsi e soprattutto cosa dovessero sentire. Si rifiutarono di seguire i dettami imposti e nel farlo si guadagnarono una reputazione scandalosa. Erano donne cattive? Forse. Ma erano consapevoli del fatto che essere buone non le aveva, sino ad allora, condotte da nessuna parte. I capitoli del libro sono la testimonianza del coraggio che queste artiste degli anni Venti ebbero nel portare alla luce temi scottanti. Usarono il blues come mezzo per raccontare la verità, per gridare forte cosa significasse essere donne ed essere afro americane. Le prime donne del blues erano forti. sexy, aggressive. emozionali, spirituali e non si vergognavano dei loro desideri. In "Countin' the Blues" ogni capitolo prende il via da una canzone che presenta un tema e racconta, attraverso il testo, la storia della comunità afroamericana e della protagonista che la cantava. E poi la...
Tutto Ferro. Il racconto di 96 canzoni
Non una guida didascalica, né un bigino, solo un viaggio tra musica e parole. Quelle di Tiziano Ferro. E dei suoi sette album, rigorosamente in ordine cronologico. Per intenderci da rosso relativo ad accetto miracoli passando per l'amore è una cosa semplice. Che, a dire il vero, per Tiziano "cosa semplice" lo è diventato negli anni, sviscerandolo in ogni sua sfaccettatura senza paura ma con estremo pudore. Per una volta, saranno le canzoni a parlare di lui e non viceversa. E lo faranno senza sconti. Anzi, con una votazione in stelline, assegnate in maniera assolutamente soggettiva che forse non metterà tutti d'accordo. La scommessa degli esordi, la scoperta di sé, la consapevolezza della fama e dei sentimenti, la maturità dell'uomo e dell'artista, la gratitudine per un destino "fortunato": la discografia del cantautore di Latina è un'escalation di forza e purezza, disincanto e nostalgia, amore e malinconia. Ballate e suoni R&B si alternano in ciascun lavoro, incatenandosi indissolubilmente alla potenza della sua voce. Al suo timbro inconfondibile. Insomma, il libro ripercorre i vent'anni di carriera di Ferro analizzando i suoi brani, uno dopo l'altro. Gli stessi che hanno segnato la vita di chi era...
Adepti della Chiesa del Metallo. Riflessioni su ciò che siamo stati per capire ciò che siamo diventati
Viviamo l'era della digitalizzazione di ogni attività umana, musica compresa. Tutto corre in rete e il tempo in cui per procurarsi quella preferita bisognava ricorrere alle rare riviste in edicola, alle fanzine e al passaparola, sembra lontanissimo. Il brivido dell'ordine dei dischi al buio, della distribuzione tra i pochi amici interessati, della registrazione su cassetta di quanto comprato dagli altri, sono solo ricordi. "Adepti della Chiesa del Metallo" non vuole solo ricordare quei tempi e cercare di risvegliare in chi li ha vissuti quella gratificante iniezione di endorfine scatenata dal primo ascolto o, al contrario, la delusione nello scoprire di aver preso un "pacco". Tornare a quei tempi può essere il pretesto per parlare non solo di ciò che eravamo, ma anche di ciò che siamo diventati e di cosa rischiamo di diventare. Perché conoscere il passato è la chiave per capire il nostro presente e cercare di pianificare il futuro. Cosa significava essere un metallaro all'alba degli anni Ottanta diventa così il modo per parlare dell'Italia del tempo. Ricordare l'epopea del vinile quello per discutere del suo ritorno e di ciò che vi ruota intorno. Dibattere dei nastri e delle piattaforme digitali...
Un sax nato per correre. Il racconto di un'epopea musicale
«Un sax nato per correre» è il racconto di una vita nella quale la musica ha sempre avuto un ruolo di primo piano. Come musicista e soprattutto come appassionato ricercatore e divulgatore di opere discografiche, Max Marmiroli è cresciuto nella convinzione che ci sia stata una sorta di "epopea" nella storia della musica moderna. L'elaborazione di questa idea lo ha portato a focalizzare la descrizione di un periodo storico di undici anni, dal 1965 al 1975, in altrettanti capitoli, per poi concludere con un epilogo che riassume le vicende musicali vissute in prima persona dal 1976 a oggi. Spaccato di vita di provincia con avventure adolescenziali, concerti, incontri ravvicinati con produttori discografici, distributori, artisti italiani e stranieri (Pierangelo Bertoli, Rino Gaetano, New Trolls, Curved Air, Ike & Tina Turner...), «Un sax nato per correre» è però anche una sorta di almanacco di produzioni discografiche con decine di titoli di Lp brevemente recensiti con l'intento di infondere nel lettore una sana curiosità. Una lettura che può dimostrare quanto cruciali, per la musica moderna, siano stati gli anni che vanno dalla pubblicazione di A Love Supreme, il capolavoro di John Coltrane, al bellissimo Born To...
Cheeseburger in paradise. Jimmy Buffett e il suo 5 o'clock sound
Chi non ha mai sognato di andare a vivere nella sua Margaritaville personale? Un luogo da fiaba dove sono "sempre" le cinque del pomeriggio: l'ora del cocktail e della festa a piedi nudi sul limitare della battigia, avvolti dalla brezza dell'oceano. L'autentico e unico Paradiso del Cheeseburger, dove l'idea di eterna giovinezza diventa tutt'altro che una chimera e dove anche il più subdolo dei problemi viene sepolto sotto una marea di collane di fiori, gonnelline di paglia e improbabili bluse hawaiane. E chi diavolo non vorrebbe essere Jimmy Buffett? Il signore incontrastato di questa terra fatata e chiassosa, il profeta del drunken Caribbean rock'n'roll e il papà del Gulf and Western. Nonché idolo e nume tutelare dei suoi fidati e appassionati parrotheads: le folli teste di pappagallo, microcosmo di affezionatissimi e variopinti fan. Ormai over 70, mezzo secolo di onoratissima carriera in sala d'incisione, dominatore dei palchi allestiti nelle cornici più suggestive, Buffett è anche il più popolare, estroso, gioviale, geniale, facoltoso, influente e amato cantastorie alla salsedine e al rum che il pubblico italiano... non ha mai sentito nominare: autore, musicista e band leader con una cinquantina di album all'attivo, scopritore di...
L' ultimo disco dei Cure
Questo è un romanzo di musica e passioni che per colonna sonora ha le canzoni di Robert Smith e The Cure, dei Joy Division, dei Jesus and Mary Chain. Un romanzo che parla del difficile passaggio dalla gioventù all'età adulta. Di concerti. Dell'Amore con la A maiuscola. Della morte, era inevitabile. E di una nuova vita, dopo tutto. Una fotografia ritrae due bambini durante una vacanza estiva a Rimini di tanti anni fa: sotto il sole, si tengono per mano nella luce piena dell'estate, di fronte all'azzurra immensità del mare. Pietro, il protagonista, ha compiuto trent'anni, appassionato di musica, è un 'neet' suo malgrado. È lui che conserva la foto in un cassetto. Deciderà di partire in cerca di quel passato, insieme a un amico; nell'attesa di trovare nuovamente la perfetta innocenza contenuta in quell'immagine. Alice, l'altra protagonista del romanzo, è una manager discografica. Una giovane donna di successo, agiata ma infelice. Anche lei deciderà di tornare a Rimini per assistere al concerto di un gruppo che forse produrrà. Nel caos sonoro e multicolore del Velvet, lo storico club dove si terrà l'esibizione, ognuno dei personaggi farà i conti con se stesso, con...
Clapton e Layla. Un album, una storia, un poema d'amore rock
"Layla and other assorted love songs" non è solo un album che ha segnato la storia del rock. È un caleidoscopio che riflette una serie di immagini uniche, direttrici umane e artistiche che convergono in questo capolavoro del 1970 per poi divergere e talora infrangersi subito dopo. Gli incontri, le collaborazioni, i destini incrociati che lo coinvolgono non riguardano solo i componenti della band che l'ha registrato, i Derek and the Dominos, ma anche artisti come Jimi Hendrix, George Harrison e sua moglie Pattie, Duane Allman, Dr. John, Delaney Bramlett... Con ognuno di loro Eric Clapton, la figura centrale, intrattiene rapporti non solo legati al mondo della musica, ma anche personali, di profonda amicizia o passione. Il libro ricostruisce gli incroci esistenziali attraverso cui ognuno dei quattordici brani dell'album trova la propria ragion d'essere. Lo fa attraverso un espediente narrativo, facendo uscire il racconto dalla viva voce della stessa Leylà, una misteriosa figura femminile prossima ai cinquant'anni che, in una sorta di conversazione onirica, ripercorre le tappe della sua "incarnazione" in questo album. Nel racconto le varie storie formano diversi cerchi concentrici e trovano precisi incastri e chiusure. Al centro, la scoperta dell'amore...
Mio padre odiava il rock'n'roll
Magro come una sottiletta, goffo come una tartaruga, un ragazzino è davanti alla televisione. Mentre fa zapping, è fulminato da un cantante con un nome impronunciabile. Un pomeriggio come tanti si trasforma, così, in un evento biblico. In un terremoto emotivo. E mentre il cantante con il nome impronunciabile suona, suda, urla, dichiara di essere "nato negli Usa" (sì, parliamo di Bruce Springsteen), quel ragazzino perde in un attimo ogni certezza. E, in quello stesso istante, capisce che la sua vita è cambiata. Per sempre. Per lui ora ha senso una cosa sola: la musica. Quello che c'era prima viene, improvvisamente, spazzato via. Compreso l'intesa con suo padre, perché suo padre odiava il rumore, odiava il volume alto, odiava i ritmi forsennati. Odiava il rock'n'roll. A distanza di anni, quelle canzoni diventano la lingua con la quale quel ragazzino, ormai adulto, può raccontare la vita di suo padre: l'ammirazione, la disillusione, il conflitto, la depressione, la malattia, la morte. Attraverso una fitta rete di ricordi e nostalgie, intrecciando tutto al potere della musica, "Mio padre odiava il rock'n'roll" è assieme un racconto autobiografico, un saggio di sociologia del rock e un piccolo jukebox...
Temporale jazz. Estetica dell'improvvisazione
Se l'improvvisazione è l'anima del jazz, allora questo libro è un assolo. Chorus jazzistico e filosofico insieme. Ispirato a "Kind of blue" di Miles Davis, a "My favorite things "di John Coltrane, il suo libero fraseggio è un viaggio temporale attraverso le pieghe dei suoni e del nostro sentire in musica. Percezione e tempo sono, infatti, i luoghi dell'improvvisazione - dimensioni estetiche in cui si muovono contemporaneamente musicista e spettatore - ma sono anche dimensioni dell'essere, forme di ciò che siamo, modi del nostro stare al mondo. Lungo lo scorrere di queste pagine il racconto dell'improvvisazione si compie, si svela sotto i nostri occhi. Di nota in nota, di frase in frase, di chorus in chorus l'assolo si dispiega, ci coinvolge, ci emoziona, incontrando domande, cercando risposte fuori e dentro di noi: in quale momento del tempo si collocano le note del jazz? In quale punto di questo costante abbraccio che è il tempo ci portano? E perché una volta condotti lì, in quella determinata zona del tempo, possiamo provare una gioia così profonda oppure un così profondo disagio? Come mai e in che modo, dunque, l'improvvisazione jazzistica è in grado di smuovere...
I 150 migliori dischi inesistenti della storia del rock
Questo libro si presenta come un normale atlante musicale diviso in schede. Ogni disco presentato è corredato da copertina, tracklist, recensione ed eventuale apparato iconografico (la cosiddetta memorabilia: poster di concerti, copertine di singoli, foto significative). Un'impostazione collaudata in stile "i migliori 100 album...", con l'unica differenza che i gruppi citati e gli album recensiti sono del tutto immaginari. Un gioco nato sul web nel 2008 con un intento di détournement situazionista, ma che su carta viene smascherato sin dalla copertina, che sbandiera l'inesistenza del contenuto senza peli sulla lingua. Il gioco, da iniziale "Rock'n'Roll swindle" di lesterbangsiana memoria, si trasforma dunque in manifesta esaltazione delle molteplici possibilità creative della musica. Ma non si tratta di uno sterile divertissement: i dischi fantastici sono solo la chiave, il pretesto, per addentrarsi in un sottobosco di aneddoti, dietrologie, citazioni, calembour linguistici, racconti, riflessioni, distorsioni, deliri, rivalutazioni postume di capolavori sommersi, nel compiaciuto tentativo di spiegare l'evoluzione della musica, l'origine stessa dei miti, il sogno di rivoluzione di intere generazioni. Senza mai sconfinare nella parodia, quanto piuttosto indugiando in una forma anarchica di libertà. Il lettore è dunque invitato a sospendere la propria incredulità e ad...
Alunni del sole. Paolo Morelli, l'inventore dell'armonia
La voce di Paolo Morelli è canto d'amore senza fine, un inno alla bellezza. Nato a Napoli, da genitori entrambi musicisti, si dedica allo studio del pianoforte e della composizione. Insieme a suo fratello Bruno sente l'esigenza di creare un suo gruppo musicale. Nascono gli Alunni del Sole. L'interpretazione di Paolo, ispirata, intima, incanterà generazioni di giovani con brani che sono pura poesia: Liù, Tarantè, L'aquilone, Concerto, 'A canzuncella, E mi manchi tanto, Un'altra poesia, Jenny. Questo libro racconta la vicenda artistica e umana di Paolo Morelli attraverso una narrazione a due voci, dalla quale emergono ricordi, aneddoti, ansie, sogni e delusioni, il suo vissuto privato, completamente immerso nel mondo dell'arte, ma anche quello pubblico di artefice geniale della storia degli Alunni del Sole e dei suoi tanti successi.
EUR 16.62
Cose dell'altro suono. Avventure musicali in Italia '50-'90
Avvenimenti e personaggi in Italia. Un percorso che inizia negli anni Cinquanta e si conclude nei Novanta. con contributi di oltre 100 protagonisti. Fotografie di Fabio Emilio Simion, Fabio Treves, Fabio Minotti, Germano Casone, Livio Macchia, Attilio Tripodi. 1952 Anteprima Jazz con la Milan College Jazz Society. 1957 Nasce il rock italiano; 1965 I favolosi Beatles in Italia; 1968 Il marziano Jimi Hendrix arriva in Italia; 1971 Il volo magico di Claudio Rocchi; 1977 Avanguardia e provocazione. L'arte di John Cage; 1979 Demetrio Stratos. Un Ribelle a tre voci; 1981 Alla ricerca della luce, Karlheinz Stockhausen; 1987 Non c'è gusto in Italia a essere intelligenti. Lo dice Freak Antoni; 1998 Gli altri suoni di Franco Battiato, da Fetus a Gommalacca
EUR 23.75
Kiss. Cerone, costumi e un pugno di sogni
Mascherati e mondani. Irriverenti e patriottici. Ambiziosi e popolari. Distinti e lussuriosi. Gli eccessi e le contraddizioni nella lunga saga dei Kiss non mancano e non sono mai mancati. Dagli scarsi successi dei pittoreschi esordi al fanatismo isterico di milioni di appassionati, non c'è mai stato un momento di mediocrità nella storia di questi mostri sacri del rock. Le gesta dei loro personaggi hanno entusiasmato generazioni di ragazzi, le loro canzoni hanno deliziato milioni di fan, le loro esibizioni hanno incendiato tutti... Kiss - Cerone, costumi e un pugno di sogni è il racconto di quasi cinquant'anni di musica attraverso gli occhi di tre esploratori attenti del pianeta Kiss e analizza la storia della band newyorkese soffermandosi su tutti i momenti significativi dell'evoluzione dell'iconico gruppo, guidato dalle sapienti e sagaci menti di Paul Stanley e Gene Simmons. Contrasti, contratti, compromessi e imprevedibili retromarce: non c'è mai stato tempo di rilassarsi per il demone, il figlio delle stelle, il gatto e l'uomo dello spazio. Ma non ci sono solo i personaggi che hanno calcato i palchi di tutto il mondo: tra le righe del libro scopriamo i profili degli uomini che hanno vestito quelle...
Rock hits. Eventi, album e canzoni che hanno fatto la storia
"Rock Hits" si propone di raccontare i momenti più importanti della storia del rock, tramite focus narrativi o analitici che illustrino per quali motivi un dato momento sia più importante di altri, svelando retroscena, curiosità ma soprattutto i significati sociali e filosofici. Album e canzoni, ma anche concerti e festival, nonché scioglimenti e reunion, perdite incolmabili e nascite artistiche, fino a videoclip e pellicole emozionanti, gesti eclatanti e momenti imbarazzanti: insomma, tutto ciò che è entrato nell'immaginario collettivo oppure che ha un valore artistico sublime. Una storia raccontata per tappe fondamentali, contornate da item in successione cronologica che contestualizzano e descrivono quello che accade attorno ai momenti che hanno fatto la storia del genere. Ciò che di completamente innovativo possiede l'opera è lo sguardo rivolto anche alle realtà non anglofone, al rock prodotto quindi non solo dai protagonisti noti, ma anche da artisti che riescono a raggiungere momenti di gloria o di alta composizione fuori dai canali del mainstream. Dalla svolta elettrica di Bob Dylan a ok computer dei Radiohead, dal primo concerto dei Led Zeppelin a Starlight dei Muse, dai Beatles all'Ed Sullivan Show al film Bohemian Rhapsody sulla storia dei Queen:...
Quando scriverai la tua canzone. 12 racconti ispirati alle canzoni di Ligabue
Trent'anni di carriera di Luciano Ligabue. Dodici canzoni, una per ognuno dei suoi album di studio, dagli esordi del Bar Mario nel lontano 1990 alla recente Ancora noi dei giorni nostri. Dodici come i racconti che prendono forma e vita, capitolo dopo capitolo, dalle strofe e dai testi dell'artista di Correggio in un viaggio lungo tre decenni. Personaggi bizzarri, sognatori illusi, giovani innamorati, donne seducenti e uomini ingenui, piccoli eroi e semplici comparse che si incontrano, sognano, lottano, si perdono e si ritrovano tra le strade di un borgo qualsiasi del nostro Paese a far da cornice alle loro esistenze. Sullo sfondo, protagonisti inconsapevoli ed essenziali, la poesia affascinante delle parole e la forza prorompente della musica di Luciano Ligabue.
EUR 14.25
Le lontane origini del blues e del jazz
È esaminando alcuni fatti risalenti al XV secolo, fatti che apportarono enormi trasformazioni negli equilibri mondiali facendo cadere antichissime civiltà e sorgere nuovi imperi e che posero in contatto popolazioni che non si erano mai conosciute, che l'autore rintraccia le radici di due originalissime espressioni musicali: il blues e il jazz. Partendo da lontano, e seguendo le drammatiche vicende che indussero milioni di disperati a lasciare l'Europa alla ricerca di una vita migliore nel Nuovo Continente, mentre masse di africani vi venivano inviati come schiavi, "Le lontane origini del blues e del jazz" analizza le condizioni geo-politiche e socio-culturali che, tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del secolo scorso, diedero vita a queste nuove forme musicali. Dopo avere appreso il linguaggio del blues e del jazz delle origini, il lettore completerà il suo percorso conoscendo quelle donne e quegli uomini che contribuirono alla sua diffusione nel mondo. L'opera, presentata con un'inedita fotografia d'epoca (risalente al 1956), si conclude con un'ampia discografia.
EUR 13.30
La morte mi fa ridere, la vita no. Maledetti e dimenticati della canzone italiana
Quattordici artisti italiani, sette "maledetti" (Fred Buscaglione, Piero Ciampi, Luigi Tenco, Franco Califano, Gabriella Ferri, Mia Martini e Rino Gaetano) e sette "dimenticati" (Daniele Pace, Ugolino, Franco Fanigliulo, Enzo Del Re, Stefano Rosso, Guido Toffoletti e Massimo Riva), accomunati dal divario tra grande talento e poca fortuna. Le loro gesta artistiche e umane sono raccontate in queste pagine attraverso testimonianze e interviste e in una veste narrativa che finalmente rende merito ai grandi artisti sfuggenti, ingiustamente snobbati, ignorati o cristallizzati nella loro condizione di eterni outsider, di cantanti non allineati verso cui noi tutti - musicisti e musicofili - abbiamo accumulato un debito. "Dobbiamo pagar pegno a Piero Ciampi" disse Fabrizio De André. Gli fece eco Guccini: "Tutti noi cantautori dobbiamo a Buscaglione l'invenzione di un nuovo genere musicale". Questo libro è un tardivo ma doveroso omaggio diretto a quei poeti che hanno arricchito di suggestioni, ombre, intuizioni, sfumature o innovazioni la storia della canzone italiana dagli anni Cinquanta del Novecento in poi, nei suoi decenni di maggior splendore, e l'hanno fatto nonostante le traversie di esistenze spesso brevi, sfortunate, sbilenche oppure troppo intense, senza mezzi termini, comunque malate, ferite. Autori controcorrente e...
Pick & rock. Quando la musica va a canestro
Il playmaker palleggia, il pivot sale all'altezza della lunetta e piazza un blocco il più possibile granitico per poi introdursi nell'area dei tre secondi, in attesa di ricevere un passaggio che lo porterà, almeno in teoria, a insaccare un canestro facile facile. Lezione tecnica, per forza di cose coincisa e grossolana anzichenò, per spiegare ai non edotti di questioni cestistiche il Pick & Roll. Uno schema offensivo usato con frequenza durante le partite di basket, forse non troppo divertente ma senza dubbio efficace. Il libro che avete tra le mani, invece, esce con il titolo di "Pick & Rock". Un richiamo alla pallacanestro e uno alla musica. Semplice, no? Come ogni internauta attento saprà, "Pick & Rock" ha un'origine che si perde tra i meandri della Rete. Il progetto parte nell'aprile del 2014 con una rubrica (provate a indovinarne il titolo...), ospitata da dailybasket.it, uno dei siti web più popolari e seguiti da chi ama la spicchia. Una rubrica animata da un'idea anch'essa piuttosto semplice: recensire tutte le canzoni, belle o brutte poco conta, che, in un modo o in un altro, hanno inserito nel loro immaginario il basket e tutto ciò che...