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I valori costituzionali del riformismo cristiano
I valori del riformismo cristiano divennero parte integrante della nostra costituzione ed acquisirono più compiutamente quella fisionomia politica che li rende ancora oggi di perdurante attualità. Si tratta di valori concreti, precisamente indicati come obiettivi necessari all'azione dello stato. L'insistenza su questi valori non viene peraltro concepita solo in relazione alla determinazione dei contenuti concreti dell'azione riformatrice ma anche e soprattutto come elemento fondante della coesione e della stabilità sociale. Sono queste le ragioni per cui, con questo volume, si vuole invitare a rileggere e meditare il contributo offerto dalla cultura politica del riformismo cristiano ai lavori dell'assemblea costituente. Prefazione di Giulio Andreotti.
EUR 13.30
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Goodbye Malthus. Il futuro della popolazione dalla crescita della quantità alla qualità della crescita.
Gli abitanti del pianeta hanno raggiunto quota sette miliardi. Cresceremo ancora, ma la bomba demografica è ormai in via di disinnesco. Questo non significa che i problemi demografici siano completamenti risolti. Questioni cruciali che riguardano il delicato rapporto tra popolazione e sviluppo rimangono aperte. Dalla crescita della quantità è necessario passare alla qualità della crescita. Nelle aree più povere i risultati migliori si possono, infatti, ottenere favorendo l'investimento sulla «qualità» dei figli piuttosto che imponendo la riduzione della loro quantità. Questo vale anche per la crescente fascia di persone anziane nelle aree più sviluppate. La sempre maggiore quantità di vita vissuta dovrà soprattutto tradursi in qualità adeguata dì esistenza alle età avanzate. La stessa denatalità richiede di essere affrontata con approccio diverso. Sposarsi e avere figli non sono più sentite come tappe obbligate. Le donne vogliono sempre più scegliere liberamente, sia che questo significhi rimanere definitivamente single che farsi una famiglia con due o tre figli. Nelle società moderne è però il secondo comportamento, anche se più socialmente virtuoso, che rischia di trovare maggiore difficoltà a realizzarsi. Per conciliare scelte riproduttive e sviluppo occorre considerare i figli come un bene comune e favorire...
Troppa legislazione
Herbert Spencer (1820-1903), biologo, psicologo, sociologo e filosofo è stato uno dei più influenti intellettuali del Diciannovesimo secolo e uno dei principali teorici del liberalismo. Con la passione dell'arringa e il timbro dell'invettiva questo suo pamphlet, scritto nel 1853, è una durissima requisitoria contro quella dilagante convinzione che vedeva nell'intervento del legislatore democraticamente eletto il rimedio a ogni male sociale. Mentre i regimi liberali si stavano affermando in Europa, Spencer individua una nuova minaccia per le libertà individuali che proveniva dall'interno stesso delle nascenti democrazie: lo "strapotere dei parlamenti". Da liberale, il filosofo inglese denuncia la presunzione razionalistica del "legislatore democratico" che, animato da buone intenzioni, produce una legislazione talmente capillare da inaridire la fonte del progresso sociale: le libere azioni individuali. Spencer rivolge agli uomini politici un vibrante e attualissimo invito a scegliere l'"etica della responsabilità", ad abbandonare le ideologie, a documentarsi prima di decidere, nonché a riconoscere la loro "ignoranza" e a limitare l'istinto pianificatore, in modo da ridurre al minimo gli "effetti perversi" delle loro decisioni. Con un saggio introduttivo di Enzo Di Nuoscio e Stefano Murgia.
EUR 8.55
Cronache da Narni. L'ultima battaglia del cavaliere
Nella quiete di Narni sono nate la gran parte delle cronache raccolte organicamente in questo volume, che riassumono e interpretano le vicende salienti della politica italiana dal 2008 ad oggi. Ne emerge un quadro convulso e contraddittorio, dominato dalla figura di Silvio Berlusconi: un leader al tramonto e senza eredi apparenti. Cosa verrà dopo di lui? Avremo una democrazia finalmente normale o dobbiamo aspettarci la comparsa sulla scena di nuovi e pericolosi avventurieri? Il berlusconismo lascerà una qualche eredità politica o verrà rubricato alla stregua di una inconcludente parentesi? Nel libro si racconta in presa diretta quella che l'Autore definisce l'ultima battaglia del Cavaliere: contro se stesso e le attese che aveva suscitato; del tentativo di Fini di costruire in Italia una destra diversa da quella berlusconiana; delle smisurate ambizioni della Lega di Bossi; delle ambiguità e delle contraddizioni dell'antiberlusconismo e della crisi culturale e civile che sta disgregando l'Italia nell'indifferenza apparente degli stessi italiani. Dalle cronache emerge un bilancio desolante della Seconda Repubblica: una speranza di cambiamento risoltasi in una delusione e in un'occasione largamente sprecata.
EUR 15.20
Pasolini dopo Pasolini
Il volume contiene gli Atti di un convegno svoltosi tra Campobasso (Università del Molise) e Salerno (Università di Fisciano), 8-10 novembre 2005, per celebrare il trentennale della scomparsa di Pier Paolo Pasolini, uno degli ultimi intellettuali a tutto tondo di questa nostra sempre più cloroformizzata epoca contemporanea. Attraverso una serie di serrate indagini, distribuite in quattro sezioni (Letteratura, Teatro, Cinema, Saggistica), studiosi e critici non solo ne hanno illustrato la prismatica e complessa personalità, ma hanno anche sottolineato il vero marchio di fabbrica di quest'autore, la sua ben nota caparbia volontà di comprensione e intervento sulla realtà socio-politica.
EUR 15.20
Contesti e dinamiche. Studi di sociologia
Il presente volume, strutturato in saggi, ha come filo conduttore il tema della complessità sistemica, ora legata all'agire delle organizzazioni formali (parte prima), ora ai contesti di sviluppo locale (parte seconda). Le forme di complessità che emergono sono differentemente coniugabili nella contemporaneità, che vede peraltro sempre di più il declinarsi di una modernità multipla (nel senso proprio di Eisenstadt) sempre difficile da cogliersi nelle sue sfaccettature e problematiche d'insieme. L'unitarietà di questo volume, quindi, può essere solo "concettuale", considerata la ovvia frammentazione di tematiche specifiche e relative modalità di trattazione; è rintracciabile, tuttavia, una dinamica costante di "scomposizione/ricomposizione", insita nella contemporaneità stessa, che ne costituisce, spesso, sia la difficile comprensibilità sia il loro assoluto interesse. L'obiettivo di questo volume è proprio quello di poter contribuire, sia pure in modo frammentario, allo sviluppo negli studenti universitari di una sensibilità sempre crescente nei confronti della complessità sistemica stessa.
EUR 13.30
La città naturale. Verso un conservatoriamo solidale. Saggio di etica politica
Sempre più l'approfondimento politico e culturale oggi non può prescindere dal confronto con questioni di grande rilevanza antropologica, dall'etica alla scienza, dalla politica all'economia. La crisi delle ideologie e della modernità segnala l'esigenza di una nuova sensibilità intellettuale e di un adeguato linguaggio di supporto allo sforzo di discernimento delle sfide del nostro tempo. Abbiamo il compito di individuare vie efficaci per l'attuazione di forme di democrazia "a misura dell'uomo", di tutto l'uomo, di tutti gli uomini. Tutto ciò implica l'urgenza di chiarire i presupposti del proprio pensiero che sono a fondamento dell'appartenenza alla comunità politica, scientifica o religiosa. Ciò vale in modo particolare per il pensiero cristiano, cui spetta di chiarire in modo coerente l'ambito culturale della rinnovata questione antropologica relativa a temi sensibili quali legge naturale e bene comune, nuovo umanesimo e laicità, economia e società, scienza ed etica. Sotto il profilo politico è altresì necessario un approfondimento dei nuovi scenari della società avanzata che esigono una rivisitazione dei trascorsi compromessi ideologici e della conciliazione con dottrine politiche estranee alla tradizione cristiana.
EUR 13.30
Risorgimento laico. Gli inganni clericali sull'Unità d'Italia
Il pamphlet ripercorre le idee forza che furono alla base del ricongiungimento dell'Italia alla moderna civiltà europea. Di fronte alle contraffazioni della storia dell'Ottocento, l'autore dimostra che la laicità, oltre l'unità e l'indipendenza, è stata un pilastro unificante delle correnti politiche che hanno fatto l'Italia, sia con i monarchici che con i repubblicani, sia con i liberali della Destra (Cavour) che con i democratici della Sinistra (Garibaldi e Mazzini). Lo scritto si conclude con la messa in guardia di fronte alle nuove tendenze anti-illuministiche, anti-liberali e anti-democratiche che evocano, dopo centocinquant'anni, lo spirito reazionario del "Sillabo" di Pio IX.
EUR 5.20
L' Italia dei 1000 innovatori
Il valore delle idee e delle innovazioni italiane è superiore a quel che si crede e racconta. È bastato offrire una vetrina per attirare l'attenzione del gigante cinese. Possiamo crescere, molto. Ma a patto di non lasciare soli gli innovatori e le aziende. A patto di riuscire a ragionare come Paese. Senza nulla togliere alla concorrenza e alla competizione, ma mettendo in sinergia gli sforzi. A 150 anni dall'Unità, ci servono mille innovatori capaci di dare corpo al futuro. Così come servono politiche che non li penalizzino, ma realizzino un ecosistema a loro favorevole. Ci sono scelte che possono essere fatte: qui, ora. L'innovazione, nelle tecnologie come nelle procedure, nel lavoro come nel mercato, è il solo serio antidoto alla regressione. Prefazione di Renato Brunetta.
EUR 9.50
La via della schiavitù
Qual è la lezione che questo libro destina al mondo occidentale dell'epoca e al tempo stesso - per l'attualità delle sue intuizioni - concede in eredità ai contemporanei? Semplicemente che non può esservi alcun compromesso tra la libertà e i diritti "sociali" degli individui. Il fascismo, il socialismo, il nazismo, il comunismo, totalitarismi che, secondo Hayek, conducono alla via della schiavitù, sembrerebbero ormai appartenere ai residui del "secolo breve". Questi regimi dispotici non hanno saputo adattarsi alle sfide della modernità, e quindi hanno dovuto soccombere sotto il peso delle loro nefandezze etiche e inefficienze economiche. Mentre il sistema democratico, insieme al mercato, si sono rivelate le soluzioni più idonee, seppure in sé imperfette, per il mantenimento e il miglioramento degli equilibri politici e per il progresso morale e materiale della società civile. Emerge, però, la delusione dell'autore nei confronti del destino storico della democrazia. La radice delle sue distorsioni originarie sta proprio nell'opposizione dei popoli all'idea di libertà, che si manifesta nell'anelito masochista alla schiavitù. Il problema sollevato da Hayek - perché emergono i peggiori ovvero, per contro, soccombono i migliori - costituisce uno dei maggiori crucci per i cittadini del nostro tempo,...
Banditi e briganti. Rivolta continua dal Cinquecento all'Ottocento
Storia di lunga durata. Storie di uomini, e di donne, molto diversi tra loro. Storie di banditi, come venivano chiamati tra il Ciquecento e il Settecento quelli che erano colpiti dal bando, cioè un decreto di espulsione dalla comunità di cui facevano parte, briganti come nell'Ottocento i francesi definivano tutti quelli che s'opponevano alla loro dominazione. Bandito e brigante non sono prodotti solo del Mezzogiorno che in tempi diversi li troviamo in Calabria, Basilicata, Campania, Puglia, Sicilia, Abruzzo, Molise, Lazio, Veneto, monte, Toscana, Emilia-Romagna. Una lunga scia di sangue fatta di atrocità, corpi squartati, teste mozzate esposte ovunque. Crudeltà da tutte le parti. Repressione cieca, crudele, selvaggia pensa di risolvere problemi, che sono sociali e politici, facendo ricorso alle armi, al carcere, alle fucilazioni indiscriminate. Dalla Repubblica di Venezia allo Stato Pontificio, dal Regno di Napoli al neonato Regno d'Italia tutti i regnanti si comportano allo stesso modo. L'altra faccia della repressione è la scelta degli Stati di venire a patti, scendere a compromessi, di fare accordi con i malviventi. briganti c'è un'enorme letteratura. Mancava un libro che contasse il filo che lega e che separa banditi e briganti, che mostrasse le diverse...
Dizionario del liberalismo italiano. Vol. 1
Il centocinquantesimo anniversario dell'Unità era un'occasione per rimediare ad una lacuna: la mancanza di un Dizionario del Liberalismo italiano, ciò che costituiva un paradosso in considerazione dell'importanza che il liberalismo ha avuto nella storia d'Italia. Gli autori sono storici, economisti, giuristi, critici, giornalisti, tra i maggiori esperti della materia, appartenenti ad indirizzi disciplinari e a scuole di pensiero diversi, che hanno lavorato in piena indipendenza ed autonomia, accomunati dall'interesse scienti e soprattutto ispirati da un ethos civile. La lettura del Dizionario aiuta a comprenden passato dell'Italia, con tutte le sue luci e le si ombre, ma anche il presente, caratterizzato d deficit di liberalismo, che è una delle cause dell'anomalia italiana rispetto alle grandi democrazie occidentali. Il messaggio che se può ricavare è che per un popolo dimenticare proprie radici significa perdere il senso della sua identità.
EUR 42.75
La sicurezza nel trasporto e nelle infrastrutture della navigazione marittima ed aerea
Il presente volume raccoglie gli Atti del convegno "La sicurezza del trasporto e delle infrastrutture nella navigazione marittima ed aerea", organizzato dalla cattedra di Diritto della navigazione e di Diritto dei trasporti dell'Università degli Studi Magna Grascia di Catanzaro il 13 e 14 febbraio 2009. La manifestazione scientifica ha voluto costituire un momento di riflessione sugli interventi normativi in tema di sicurezza, destinati a riverberarsi in modo significativo anche sull'accesso a porti ed aeroporti, sul controllo delle operazioni di imbarco e sbarco di persone e cose, sulle competenze della Pubblica Amministrazione e sulla responsabilità dei gestori. La più recente legislazione si caratterizza sia per il perfezionarsi delle tradizionali misure di safety, dirette alla salvaguardia dei rischi tecnici connessi all'esercizio del mezzo nautico, sia per l'adozione di aggiornate disposizioni di security, volte a prevenire e neutralizzare "atti di interferenza illecita". In tale contesto pare delinearsi un'accezione sfaccettata di sicurezza che, da tutela di un Interesse pubblico superiore, incide tanto sul riparto delle competenze fra i soggetti - pubblici o privati - a vario titolo interessati, quanto su aspetti prettamente contrattuali, introducendo l'assunzione di compiti di natura pubblicistica in capo a soggetti che mantengono la...
McItalia. Il Bel Paese a tavola fuori casa
420 ristoranti, 14.500 addetti, 700 mila pasti al giorno. Sono questi gli impressionanti numeri di McDonald's Italia. Ma cosa c'è dietro la famosa M che campeggia sempre di più nelle nostre città? McDonald's è davvero l'impero del "junk food"? E se invece proprio in virtù del buon nome da mantenere vi fossero rigorosi controlli della qualità uniti a un rispetto sempre più evidente per il mangiare italiano come la recente campagna "Mcltaly" ha voluto dimostrare? Due giornalisti, Renata Fontanelli e Giorgio Lonardi, hanno voluto vedere cosa succede "dietro le quinte" dando vita a questa indagine dai risultati tutt'altro che scontati.
EUR 11.40
La democrazia schiacciata. Scipione Borghese deputato e politico nell'Italia giolittiana
Il volume affronta la vicenda politica di Scipione Borghese, rampollo della nobile famiglia romana, deciso a farsi interprete del meglio della cultura politica democratica. Affascinato dal socialismo riformista, Borghese sarebbe poi entrato nel partito radicale, del quale sarebbe divenuto un autorevole esponente e dal quale sarebbe stato ripetutamente candidato tra il 1902 e il 1914. Letta attraverso la cartina al tornasole del sistema giolittiano, la "piccola" vicenda di Borghese si rivela sintomatica della condizione della democrazia italiana nel primo quindicennio del secolo XX: una democrazia "schiacciata" in un sistema polarizzato tra lo spazio legittimo del liberalismo e quello illegittimo delle forze antisistema. Inevitabilmente avviluppato dalle maglie del sistema giolìttiano, Borghese finirà con lo smarrire i capisaldi del proprio "democraticismo", fino a maturare una complessiva sfiducia nella politica e nella sua capacità di modificare le basi della società italiana.
EUR 14.25
Percorsi di editoria religiosa ed altro
L'universo libro, dalla nascita della carta stampata ai giorni nostri, costituisce una materia sconfinata non facile da sintetizzare e non semplice da comprendere ai più. Il presente testo, con la semplicità dell'intervista ad un "addetto ai lavori", cerca di ovviare così al problema proponendo una sintesi del mondo editoriale, dagli esordi ai primi e-book, tracciando la storia delle prime editrici religiose, il loro percorso e la loro crescita, fino a giungere agli editori più significativi del panorama italiano ed internazionale. Non solo, in questo ricco ed articolato excursus, si descrivono gli aspetti generali e particolari del lavoro editoriale, della lettura, della comunicazione e della pastorale, con particolare attenzione alla missione dell'editore cattolico e più specificamente dell'"editore del Papa". Ed ancora, copyright, royalty, futuro dell'industria del libro e una panoramica delle fiere del settore nazionale e internazionale. Prefazione di Giuliano Vigini.
EUR 9.50
Attentato alla giustizia. Magistrati, mafie e impunità
L'obiettivo strategico di ogni mafia è l'impunità. Solo quella rende credibile, longeva e ricca l'organizzazione criminale. Ma l'impunità, personale e patrimoniale, per essere conseguita necessita di complici nelle istituzioni, nel mondo delle libere professioni e nella imprenditoria. Il tema è di grande attualità. Anche alla luce dei recenti sviluppi sulla "trattativa" tra Stato e mafia che sarebbe sullo sfondo delle stragi del 1992 e 1993. E allora la ricerca, dopo avere richiamato le indagini su quella tremenda stagione, illustra un repertorio di trattative tra la mafia e i suoi complici. Chi sono i complici? In che modo interferiscono sulla giustizia? Si parla di politici, poliziotti, imprenditori, liberi professionisti che ostacolano l'accertamento delle verità processuali. Sono storie tratte da sentenze, ordinanze, documenti delle procure e della commissione parlamentare antimafia, letti anche attraverso i commenti della stampa e degli osservatori specializzati. Il volume parla anche di come lo Stato contrasta questo fenomeno. Dei proclami della politica, delle promesse non mantenute e degli errori strategici. La conclusione fa il bilancio di una stagione dell'antimafia giudiziaria, dell'impegno dei magistrati e dei suoi limiti. Una autocritica fondata sulla lezione di Giovanni Falcone che non rinuncia a formulare proposte...
Robert Louis Stevenson. Ediz. italiana
Gilbert K. Chesterton dedicò questa importante biografia letteraria finora inedita in Italia a Robert Louis Stevenson, l'autore de "L'isola del tesoro" e de "Lo strano caso del Dr. Jekyll e di Mr. Hyde". Da questo saggio, Stevenson emerge come un testimone inconsapevole di verità, "un pagano altamente onorevole, responsabile e valoroso, in un mondo traboccante di pagani che erano per la maggior parte molto meno cavalieri e onorevoli". Di più, Chesterton lo considera alla stregua di un teologo cristiano che restituisce nei suoi personaggi votati all'avventura l'inquietudine della caduta e la moralità della ricerca di senso in un mondo che attende di essere esplorato. L'intera sua opera appare a Chesterton una difesa della possibilità di essere felici, e una risposta alla domanda di felicità dell'uomo, che può essere assolta solo ritornando piccoli e capaci di stupore. Il brusco ritorno alla semplicità dell'infanzia, come espressione del profondo desiderio di raggiungere la felicità, è un fatto ricorrente in tutta la storia umana. E in questo sta, per Chesterton, "l'importanza del posto che Stevenson occupa nella storia letteraria".
EUR 11.40
La grande transizione. Dalla crisi economica alla globalizzazione dello stato sociale
Quali sono le cause della crisi economica? Non la bulimia delle bocche occidentali, né i bucanieri della finanza intemazionale, né la corruzione della politica. La crisi economica rappresenta il fallimento di una precisa visione politica e filosofica, un vero e proprio paradigma dominante, quello hayekiano, con il quale abbiamo interpretato e dato un senso al mondo. Per trent'anni questo paradigma ha lavorato e plasmato i Paesi occidentali e innescato un processo di mimesi in quelli in via di sviluppo che sognavano le luci di New York e Londra. Tuttavia le promesse di Hayek -progresso e benessere per tutti - si sono realizzate solo in parte. Sono state create tecnologie delle meraviglie e favolose ricchezze, ma non per tutti. Quella visione politica ha infatti generato una nuova questione sociale che è la causa più prossima della crisi economica. La crisi dunque rappresenta la falsificazione popperiana del paradigma di Hayek. Questa crisi però è anche l'inizio di una grande transizione: possiamo elaborare un nuovo paradigma che concili le aspirazioni alla modernità dei Paesi in via di sviluppo e risolva la questione sociale in cui si dibatte l'Occidente o ricadere negli anni Trenta del XX secolo.
Vedi Offerta Luigi Sturzo e gli amici spagnoli. Carteggi (1924-1951)
Il volume raccoglie i carteggi intercorsi per circa trent'anni tra Luigi Sturzo e 37 corrispondenti spagnoli, dei quali traccia un profilo biografico, recuperando figure anche poco note e, in molti casi, trascurate dalla storiografia del paese iberico. Si tratta di un corpus di quasi 600 lettere, che testimoniano come dall'esilio londinese, poi da quello statunitense, Sturzo seguisse da vicino le vicende spagnole: dalla dittatura di Primo de Rivera al primo franchismo, passando per la Seconda Repubblica e la guerra civile. I carteggi, assieme agli interventi pubblici distribuiti su riviste e giornali di vari paesi, per non dire dei riferimenti alla Spagna nei suoi volumi, mostrano che il sacerdote calatino fu, negli anni Trenta, l'uomo di Chiesa, l'intellettuale e il politico italiano che meglio conobbe e più intervenne con cognizione di causa sulle drammatiche vicende spagnole. Durante la guerra civile, attivo fautore del disimpegno della Chiesa dal sostegno ai militari ribelli e di una soluzione negoziata del conflitto, Sturzo fu tra le poche voci cattoliche fuori dal coro, in sintonia con le posizioni della cosiddetta "terza Spagna" È quanto documenta l'articolata introduzione che, sullo sfondo di un'attenta indagine dell'atteggiamento dell'episcopato spagnolo e della Santa...