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Sabbie mobili. L'arte di sopravvivere
Nel periodo più difficile dopo la diagnosi della malattia, Henning Mankell trova la forza di reagire. Partendo dalla propria esperienza, il padre del commissario Wallander riflette sulle importanti questioni politiche del futuro e spiega quanto la letteratura, l'arte e la musica siano importanti nei momenti di crisi. Le sabbie mobili sono solo una leggenda, in realtà non esistono. Che la vita, nonostante le catastrofi globali e private, meriti di essere vissuta è un fatto, si tratta solo di trovare la giusta strategia, "l'arte di sopravvivere". Da un grande scrittore e intellettuale del nostro tempo, un libro che raccoglie riflessioni e ricordi, speranze e paure per il mondo in cui viviamo. "Sabbie mobili" è dedicato ai suoi lettori di sempre e a chi non ha mai conosciuto Wallander o i suoi personaggi del ciclo africano.
EUR 17.10
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Ignazio Gadaleta. Scritti di Enrico Crispolti. Ediz. illustrata
Ignazio Gadaleta, artista di origine pugliese, si afferma negli anni ottanta come protagonista della pittura aniconica, mentre nel primo decennio del Duemila si orienta verso la dimensione dell'arte ambientale. Il volume intende ripercorrerne la carriera attraverso due importanti strumenti di indagine: il dialogo e le fonti. Diversi scritti selezionati di Enrico Crispolti, l'illustre critico che l'ha seguito per oltre trent'anni, vengono proposti come fonti, ormai storicizzate. Il dialogo avviene invece nel marzo di quest'anno e vede tre protagonisti: Gadaleta stesso, Crispolti e Francesca Pola, critico di una generazione più giovane, che è anche la curatrice del libro. La completezza del libro è data proprio da questo scambio tra passato e presente, che permette di attualizzare lo studio sull'artista. Integrano il volume le fotografie delle opere, che vanno a valorizzare non solo i lavori nel loro complesso ma anche i dettagli, così da mettere in evidenza la consistenza del colore e della materia. "Ignazio Gadaleta. Scritti di Enrico Crispolti" nasce dalla volontà di Intesa Sanpaolo di creare un nuovo strumento divulgativo che, prendendo come punto di partenza alcune opere che si trovano nella sua collezione, sceglie di aprirsi a un discorso di molto più...
Costruttori di valore. Il ruolo strategico del saper fare italiano
"Numerosissimi sono in Italia i soggetti che danno impulso ad attività di altissimo valore economico, culturale, sociale ed estetico. Ciò che si rileva è che tali imprese, come descritto in queste pagine, hanno dimostrato di saper resistere alle fasi di turbolenza dei mercati. L'obiettivo è allora quello di far sorgere tanto negli imprenditori quanto negli altri diversi stakeholder un maggiore grado di consapevolezza relativamente a ciò che gli artigiani eccellenti sono e a ciò che possono fare. Sono costruttori di valore. Sono ideatori del bello. Sono promotori del saper fare. Sono pionieri della tradizione. Sono soggetti in grado di fare qualcosa in modo completamente diverso rispetto alla norma e allo stesso tempo particolarmente coerente con le esigenze di un nuovo tipo di domanda, quella dal gusto crescente, dalla crescente capacità di spesa, quella consapevole di ciò che va oltre al possesso fine a se stesso. Sono soggetti in grado di porre l'Italia su un piano di autentica inimitabilità". Maurizio Dallocchio, insieme a Matteo Vizzaccaro e ad Alessandra Ricci, propone una visione innovativa del saper fare di natura artigianale, ponendolo come un fattore critico per il successo del Made in Italy. Una sana crescita...
Nomi di cosa. Nomi di persona
"Margherita Rimi si conferma una delle voci meglio individuate del nostro panorama letterario. Con i suoi ritmi e la sua sintassi originale, la Rimi crea una poesia tangibile, in cui la lingua siciliana, l'italiano, il francese, l'inglese, i linguaggi specialistici concorrono ad aumentare la dimensione esperienziale e di senso senza essere semplici 'coloriture' linguistiche o contributi alla varietà fonica dei versi. Immediatezza gestuale e visiva di una situazione in atto, potenzialità di una lingua essenziale e precisa che sa giovarsi degli scarti sintattici del dialetto, ma anche porsi in una dimensione plurilinguistica a forte oralità e carnalità: in questa scrittura la dimensione veritativa e conoscitiva si unisce infatti alla corporeità, e la corporeità a un vivo senso della lingua, alla 'manducazione della parola', per usare l'espressione di Marcel Jousse. Non a caso figura ad esergo della prima parte del volume la frase di Alice Miller che dice: "La verità della nostra infanzia è scritta nel nostro corpo". La poesia può quindi riprendere, in forme insolite, una dimensione indagante e soprattutto sapienziale, con un forte ancoraggio nei saperi della Medicina e della Neuropsichiatria infantile, e nelle pratiche della tutela dell'adolescenza e dell'infanzia contro le...
Racconti dal ghetto di Lodz. Gli scritti ritrovati di un adolescente morto ad Auschwitz
Ritrovati a Lodz dopo la guerra e conservati dalla sorella per cinquant'anni, i taccuini di Abram Cytryn costituiscono un documento eccezionale e sconvolgente sul ghetto di Lodz, dove Abram ha vissuto dal 1940 al 1944. Vi si descrive la vita quotidiana all'interno dell'universo concentrazionario con una lucidità sorprendente, un forte talento poetico e una frenesia che enfatizza la prossimità della morte. Dimenticati dalla storiografia italiana, nonostante i maggiori studiosi europei della Shoah li considerino un capolavoro della memoria, i "Racconti dal ghetto di Lodz" si inseriscono a pieno titolo nel solco tracciato da "Se questo è un uomo" di Primo Levi, dal "Diario" di Anne Frank e dagli scritti di Elie Wiesel, con i quali condividono un'urgenza drammatica: scrivere per non affondare, "scrivere per lottare contro l'inferno in terra", come sottolinea Frediano Sessi nella Prefazione, "per comporre un' opera letteraria capace di dare voce alle energie vitali di una comunità destinata allo sterminio e alla scomparsa totale; scrivere per ottemperare a un impegno preso con i morti del ghetto o di Auschwitz: innalzare al cielo una targa che obblighi il lettore a ricordare, in ogni tempo e in ogni luogo".
EUR 15.68
Eravamo ebrei. Questa era la nostra unica colpa
Alberto Mieli dopo settant'anni racconta per la prima volta alla nipote Ester la sua infernale esperienza da deportato nel campo di concentramento di Auschwitz. "Non c'è ora del giorno o della notte in cui la mia mente non vada a ripensare alla vita nei campi, a quello che i miei occhi sono stati costretti a vedere." Ricorda la vita in una Roma nazifascista, le leggi razziali e il giorno in cui è stato portato via dalle SS, dopo il tragico 16 ottobre 1943. Rivive, ancora con le lacrime agli occhi, l'arrivo nei campi, l'odore acre dei corpi che bruciavano nei forni crematori in funzione tutti i giorni. Parla del lavoro giornaliero e stremante, dei corpi senza vita ammassati gli uni sugli altri, della stanchezza e della fame continua e cieca che pativa, fame che ha portato alla pazzia e poi alla morte migliaia di deportati. Fame di cibo, di vita, di libertà. "Ad Auschwitz ho visto l'apice della cattiveria umana." Con queste parole Alberto Mieli racconta, con dolore, aneddoti e luoghi, parla delle torture subite. Ridisegna volti di gente incontrata e poi persa, spiega come sia riuscito a convivere tutta una vita con...
Novantatré. L'anno del terrore di Mani pulite
Quando scoppia Mani pulite, Mattia Feltri è un giovane cronista. Curioso e appassionato, segue quelle vicende e ne scrive sulle pagine del quotidiano per cui lavora. Dieci anni dopo, nel 2003, è al "Foglio". Lì prende corpo un progetto: raccontare quei dodici mesi che hanno stravolto l'Italia, ma con una lente diversa, attraverso un gusto letterario e uno stile comunicativo in grado di sottolineare le atrocità di quei giorni, che con un'iperbole paragona al Terrore della Rivoluzione Francese. Quella che sembrava un 'epoca di catarsi e rinascita si è rivelata, infatti, un periodo cupo, meschino, di furori e paure, di follia collettiva, in cui una cultura politica era stata spazzata via in modo dissennato. Per colpa della politica stessa e per mano di una magistratura che si sentiva a capo di un moto rivoluzionario. Il libro è frutto di quella lunga controinchiesta durata un anno e, come un diario, restituisce intatta l'atmosfera di quei giorni con un resoconto puntuale e spietato: dai grandi ai piccoli eventi, dai grandi ai piccoli personaggi. Rivivono tutte le contraddizioni di una fase cruciale della nostra storia, con un vantaggio sulla contemporaneità: evidenziare ipocrisie e meschinità. "L'occhio -...
La negligenza
Questo libro racconta le feste: le racconta con scrupoloso impegno, dalle ricette dei cocktail alle uniformi del personale, dagli ingredienti del Bora Bora alle fibbie Richelieu dei camerieri, con una voluta iterazione che ne fa degli "eventi", con l'attenzione ai dettagli alla maniera della short story americana. Racconta la voglia di piacere e di stupire dei giovani di una classe sociale che si sposta dall'Italia all'Europa all'America, dal jet-set all'aristocrazia decadente, dallo smart-set californiano ai 'nouveaux riches' dell'Est. Quattro stagioni, dodici personaggi, dodici feste e poi l'epilogo che festa non è.
EUR 11.40
Artemisia
All'interno dell'ambizioso progetto delle Nove Muse "Artemisia" segna nell'autunno del 1759 al teatro San Luca - il ritorno di Goldoni alla tragedia, già frequentata con successo negli anni del San Samuele, e ora rimessa al centro di una nuova riflessione drammaturgica e musicale intorno a passioni più moderne e conturbanti. Domina in scena il lugubre e grandioso mausoleo del re defunto, a cui la vedova regina di Caria tributa un lutto inestinguibile; la minaccia un pretendente innamorato e feroce e la seduce un pastorello sconosciuto in cui riconoscerà in extremis il figlio perduto, che riscatterà il regno. Goldoni, memore di Metastasio, si serve di una serie di vecchi utensili di grande effetto, e li combina con due best sellers tragici sempre in auge nei cartelloni: la Merope di Maffei e la Semiramide di Voltaire. L'exemplum edificante del materno sublime e la fosca leggenda della regina nera, amplificati da un immaginario teatrale lungo due secoli, sono rimescolati con audace agonismo, sfiorando da vicino limiti pericolosi, ma esibendo anche un'impeccabile moralité di facciata, che inganna i censori, ma non - crediamo - gli spettatori, capaci di riconoscere tutti i rimandi allo scabroso tema dell'incesto annidati...
IRI e partecipazioni statali
In questo volume sono contenuti, in ordine cronologico, scritti e interventi pubblici di Bruno Visentini dal secondo dopoguerra agli anni Novanta del secolo scorso, concentrati sui problemi istituzionali relativi alle imprese a partecipazione statale e segnatamente dell'IRI, di cui Visentini è stato vice presidente. Una raccolta che delinea un ritratto di una delle figure più rappresentative del Novecento italiano, la cui "azione imprenditoriale, politica e culturale si è sempre rivelata una sintesi alta dell'etica della convinzione e dell'etica della responsabilità".
EUR 17.25
Noi, che fummo giovani... e soldati. L'Altipiano e i suoi caduti nella grande guerra
L'Altipiano dei Sette Comuni è stato l'unico territorio in Italia a vivere in prima linea tutti i 41 mesi del Primo conflitto mondiale. Introdotto dallo storico Alberto Monticone, e arricchito di contributi di altri valenti studiosi, il volume è un'utile guida per capire come scoppiò il conflitto, quali devastanti conseguenze umane, sociali ed economiche ebbe su questa parte del territorio nazionale, e come oggi se ne conservi e tuteli la memoria, nello specifico mediante l'applicazione di quanto previsto dalla legge n. 78 del 7 marzo 2001, "Tutela del patrimonio storico della Prima guerra mondiale", che proprio da una proposta partita dall'Altipiano prese le mosse per essere votata dal Parlamento. La pubblicazione, che presenta una ricerca condotta con un'attenzione speciale al tema del dramma umano, raccoglie insieme i caduti nella Grande Guerra dell'Altipiano così come era organizzato amministrativamente cento anni fa, con le località di Pedescala e San Pietro Valdastico all'interno del Comune di Rotzo. Viene così disegnato nell'insieme il quadro sociale di una peculiare realtà di confine che, sconvolta dalla guerra, non solo perderà il nerbo delle sue forze giovanili, ma vedrà il profugato di tutti gli abitanti e la totale distruzione del...
Il Sud deve morire. Esecutori, mandanti e complici di un delitto (quasi) perfetto
Per tanti politici il Mezzogiorno è soltanto un serbatoio elettorale, per parecchi nordisti un mercato da sfruttare, per alcuni imprenditori, sindacalisti e burocrati un bancomat a uso personale, per tutti i mafiosi un territorio da depredare, per certi antimafiosi un lavoro occasionale, per molti meridionali un luogo sul quale recriminare (e basta). Questi untori hanno avvelenato il Sud, riducendolo in coma profondo. Non paghi, speculano sulla sua agonia per costruire carriere, fortune e potere a danno di deboli, ingenui e onesti. Carlo Puca ha percorso da cronista tremila chilometri nel Mezzogiorno d'Italia. La sua indagine inizia con una ricognizione sui luoghi del delitto - da Lampedusa all'Aquila, passando per Papasidero, Viggiano, Barletta, Castel Volturno - per poi individuarne i mandanti, tracciare l'identikit degli esecutori e inchiodare i complici alle loro responsabilità. Un viaggio "di fatica e di scoperte" che - confessa Puca - "ha mutato la mia indole pacifica e fatalista". Un libro scritto "con sentimento divenuto nel tempo risentimento", fino a quando le mille storie raccolte gli hanno palesato l'unica soluzione possibile: ammazzare "una certa idea di Meridione" per trascinare nella tomba anche i vari "dittatorelli" che deprimono la sua libertà. Cosicché...
Pasolini e la pedagogia
Pasolini sviluppò precocemente il suo interesse per l'educazione dell'individuo e della collettività, individuando in quell'impegno la "missione" di civiltà della sua generazione e il mandato specifico dell'intellettuale. In un incandescente crogiuolo che fondeva la tensione etico-politica, la competenza culturale e la stessa pulsione erotica da sublimare in passione ascetica del dono maieutico, questo slancio pedagogico ebbe modo di esplicitarsi fin dagli anni friulani, quando egli animò originali pratiche di scuola alternativa e attiva, corredata anche da pionieristici esperimenti di animazione teatrale e corroborata da collaterali riflessioni teoriche. Ma anche dopo il 1949, con l'abbandono forzato dell'insegnamento a seguito dello scandalo di Ramuscello, il didatta Pasolini fu sempre in prima linea, nel fuoco di una militanza pedagogica tanto dolcemente amorosa verso il popolo e i suoi giovani figli da riscattare, quanto implacabilmente violenta contro la borghesia neocapitalistica, colpevole di aver imposto i suoi disvalori alienanti, e contro il popolo stesso che li ha accettati e si è pervertito in "massa" indifferenziata di automi incattiviti, eterodiretti, immemori della storia e della tradizione. Sull' habitus pedagogico di Pasolini e sulla sua decisiva centralità si concentra dunque questo libro, che raccoglie i contributi prodotti a Casarsa nel...
I sette savi del bosco di bambù. Personalità eccentriche nella Cina medievale. Testo cinese a fronte
I Sette Savi, e lo spirito anticonformista da questi incarnato, hanno affascinato intere generazioni giungendo sino in Giappone, dove, a partire dall'VIII secolo, troviamo poeti che li citano nelle loro opere o si ispirano a loro. In epoche più recenti, in particolare agli inizi del XX secolo, le personalità dei Sette furono rilette in chiave moderna da quegli intellettuali, tra i quali spiccava Lu Xun (1881-1936) - uno dei più influenti scrittori dell'epoca -, che promuovevano un rinnovamento sociale per la Cina moderna. Questi intellettuali videro nei racconti riguardanti i Savi e nelle loro opere l'immagine di uno spirito ribelle ancora attuale che si scagliava contro tradizionalismo e ipocrisia morale. Tutt'oggi i Sette Savi del Bosco di Bambù sono tra i personaggi più famosi della Cina pre-moderna.
EUR 12.35
Aldo Manuzio. Il Rinascimento di Venezia. Catalogo della mostra (Venezia, 19 marzo 2015-19 giugno 2016). Ediz. illustrata
Il catalogo della mostra dedicata ad Aldo Manuzio a cinquecento anni dalla sua scomparsa è un omaggio al più famoso stampatore della storia dell'editoria. Racconta come il libro cambiò il mondo, e come e perché questo cambiamento avvenne a Venezia, città cosmopolita e porta fra oriente e occidente. Ma sarà soprattutto un viaggio nel mondo della cultura e delle arti a Venezia tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento, in una stagione cruciale che vede protagonisti pittori come Bellini, Carpaccio e il più giovane Giorgione (con l'esordio del suo allievo Tiziano), illustri artisti stranieri in visita come Albrecht Dürer, intellettuali di respiro europeo come Erasmo da Rotterdam.
EUR 42.75
Restituzioni. Tesori d'arte restaurati 2016. Catalogo della mostra (Milano, 1 aprile-17 luglio 2016). Ediz. illustrata
La diciassettesima edizione del progetto Restituzioni prevede il restauro di circa 140 opere appartenenti al patrimonio artistico del paese, che come d'abitudine spaziano dal XIII al XX secolo. Oltre a confermare il coinvolgimento delle Soprintendenze competenti per le Regioni di Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Napoli, Puglia e Calabria e per i poli museali di Venezia, Firenze e Napoli, questa edizione vede per la prima volta la partecipazione al programma dei territori di Liguria e Firenze-Pistoia-Prato. Si aggiunge inoltre l'apertura verso territori europei di ambito di interesse delle banche straniere del gruppo Intesa Sanpaolo, con il coinvolgimento della Repubblica Slovacca.
EUR 17.10
Le donne della Principal
Da oltre un secolo una dinastia di donne è alla guida della Principal, la più illustre tenuta vinicola di Pous, un paese sepolto tra le montagne nel cuore dell'Abadia, dove si produce un vino che è tra i migliori di Spagna. Portano tutte lo stesso nome - Maria detta la Vecchia, Maria detta la Signora, Maria Costa - e negli anni hanno salvato le loro vigne dalla piaga della fillossera, sono uscite indenni dai sanguinosi scontri che hanno lacerato il loro paese e hanno consolidato e fatto prosperare gli affari dell'azienda di famiglia. Nella storia della Principal c'è però una macchia. Nell'estate del 1936, davanti all'ingresso della grande casa tra i vigneti viene trovato il cadavere martoriato di un uomo, probabilmente - si dice - l'ennesima vittima di uno dei tanti regolamenti di conti che infiammano la regione alla vigilia della guerra civile. Ma è davvero così? Dopo qualche anno, un poliziotto riapre il caso. Affidandosi ai metodi appresi alla scuola di polizia repubblicana, e a quelli imparati dai buoni romanzi polizieschi, è deciso a scoprire cosa accadde in quegli anni inquieti e a trovare il colpevole di un omicidio che in qualche...
Generali in history. Tales from the archive. Ediz. illustrata
Il fiuto per gli affari e l'anima cosmopolita di un gruppo di abili imprenditori, la grande preparazione tecnica e l'impegno pubblico di valenti capi azienda, un'idea geniale o una felice intuizione, storie piccole e grandi, come l'incendio del teatro La Fenice, un insolito assicuratore di nome Kafka, la spedizione di Umberto Nobile al polo nord, il lancio di un missile: questi e molti altri gli argomenti trattati, che testimoniano l'originario spirito pionieristico e di adattamento di Assicurazioni Generali alle contingenze politiche e di mercato. La pubblicazione nasce dalla volontà di valorizzare il prezioso patrimonio documentale dell'Archivio storico Assicurazioni Generali: un archivio che permette di ricostruire lo sviluppo di un grande istituto assicurativo, internazionale fin dalle origini, e di raccontare due secoli di storia, italiana e mondiale. L'impianto dei libri, uno dedicato all'Ottocento e uno al Novecento, si basa su schede documenti e schede uomini in stretta relazione, incentrate su particolari vicende e personaggi della compagnia, partendo dai più significativi documenti conservati presso l'Archivio aziendale. Profili storici generali e una rassegna di brevi notizie sulle varie epoche aiutano a inquadrare le schede nel panorama economico-politico di riferimento. I volumi sono corredati da un ricco...
Roma. The Ruyi
Ancora una volta sulle tracce de Ruyi, per conoscere tutti i segreti della città eterna. Il Ruyi è giunto a Roma molti secoli fa e da allora la città porta su di sé i segni di questo passaggio: pare che nel corso dei secoli il Ruyi sia passato di mano in mano, di sotterfugio in sotterfugio da un luogo all'altro; pontefici e artisti, negromanti e prostitute, governanti e gente del popolo hanno conosciuto la storia di questo potente oggetto, occultandolo ogni volta in un nascondiglio diverso. Carlo Dolfin, il vecchio professore che a Venezia è venuto a conoscenza della faccenda, lascia ancora i suoi appunti a disposizione di chi voglia mettersi sulle tracce del magico oggetto prima che cada in mani sbagliate Sessanta racconti su sessanta luoghi di Roma, i luoghi legati alle vicende più affascinanti e originali della città. Al centro della storia universale, Roma racconta infinite storie di imperatori, papi, artisti, statue parlanti, maghi e altri ancora. Attraverso le vicende dei Borgia e le disavventure di Virgilio Mago, passando dal Colosseo, da Trastevere o da molti altri luoghi, scoprirai i segreti della città caput mundi.
EUR 20.90
Verona. Amor
Eros, il dio dell'amore, è stato cacciato dall'Olimpo e ha scelto Verona come sua nuova patria. Nel suo esilio, ha portato con sé i suoi due magici strumenti, l'arco e le frecce, capaci di far scoccare la scintilla d'amore. È forse per questo che la più celebre tragedia d'amore della storia si svolse qui? C'è un legame tra la storia di Romeo e Giulietta e la presenza del dio alato? Perché l'ultimo discendente della famiglia Capuleti ha bisogno del tuo aiuto? Trentacinque racconti per trentacinque luoghi nelle città degli innamorati. Questa guida svela i retroscena del dramma d'amore di Romeo e Giulietta e le vicende di Alboino e Rosmunda, racconta i segreti del più bello tra i teatri romani o la divertente storia del pellegrino Bertoldo. Per le vie e le piazze più suggestive di Verona si nasconde il segreto di Amor.
EUR 20.90