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La volpe. Testo inglese a fronte
Un'Inghilterra rurale, impoverita e demoralizzata dalla guerra; due donne - due amiche, Banford e March - che con fatica, coraggio e non poche frustrazioni cercano di ricostruire un loro spazio autosufficiente, di affetti e di relativa sicurezza, rilevando una vecchia masseria a cui dedicano cure costanti e appassionate; una volpe che più volte di notte, astuta e maligna, irrompe dal folto del bosco facendo razzia nel pollaio; e una imperscrutabile, magnetica attrazione di March verso questo animale bello, infido e vitale che sembra guardarla nel profondo, conoscerla e sfidarla. Finché una sera, astuto e sensuale come la volpe, un giovane soldato irrompe, anche lui dal folto del bosco, a turbare quel delicato equilibrio e sconvolgere quel progetto di vita, dando vita a un ambiguo triangolo in cui si scontrano, sordi e dolenti, sentimenti di potere e desiderio, ansie di sopraffazione e moti di tenerezza, solitudini e fragilità, inquietudini e gelosie; una tensione che raggiunge punte tragiche e poi si stempera malinconicamente in un finale aperto e amaro, tipicamente lawrenciano, che sa di sconfitta e di paura: del futuro, dei propri desideri, di nuovi progetti di vita. A raccontarci tutto questo è un linguaggio...
Suono e arte. La musica tra letteratura e arti visive
Il libro raccoglie una serie di saggi su varie tematiche inerenti il linguaggio musicale e le sue molteplici relazioni con le arti visive e plastiche.\r\n\r\nLa narrativa, l'architettura, il teatro, affrontando anche alcune questioni fondamentali della riflessione estetica viste nella prospettiva specificamente musicale tra cui le categorie del Brutto e del Bello, del silenzio e del vuoto, del tempo e dello spazio. Tematiche eterogenee, dunque, che trovano tuttavia qui un'affascinante coesione in una reciproca permeabilità finalizzata ad aprire nuove prospettive di studio, a suggerire inediti percorsi di indagine, soprattutto a stimolare un approccio totalmente nuovo e originale all'ascolto, alla materia sonora, al linguaggio musicale.
EUR 11.88
Quando cultura e politica salvarono Venezia. Giacomo Boni e il destino di Venezia tra Otto e Novecento
La fama di Giacomo Boni (1859-1925) è legata soprattutto alle sue indagini archeologiche sul Palatino e al Foro Romano. Prima però di trasferirsi a Roma, Boni acquisì profonde competenze tecniche sull'edilizia veneziana, specie quella più antica, che gli consentirono di esprimere giudizi precisi e documentati sui lavori di restauro condotti a Venezia nella seconda metà dell'Ottocento su monumenti quali la Basilica di San Marco e il Fondaco dei Turchi. Legato alla sensibilità e alla cultura della conservazione di cui John Ruskin fu uno dei massimi esponenti, Boni intervenne attivamente nel vivace dibattito che tra Otto e Novecento oppose quanti volevano operare rivoluzionarie trasformazioni al tessuto urbanistico veneziano - compresa la costruzione di ponti per congiungere la città storica alla terraferma per renderla il più possibile «una città come le altre» - a quanti, come Pompeo Molmenti e Camillo Boito, volevano invece conservarne la specificità urbanistica e il carattere di insularità.
EUR 10.50
Le meraviglie della natura. Introduzione all'alchimia
Dalla sua prima uscita nel 1975 e a dodici anni dall'ultima ristampa nel 2005, rivede la luce il libro forse più amato dai lettori dell'opera zolliana, intatto nella freschezza che sgorga dall'immersione dell'autore nelle meraviglie del mondo della vita. \r\n\r\n«Scienza tradizionale degli imponderabili» definì Elémire Zolla l'alchimia, esplorandola come un dizionario della qualità delle cose impressa nei poteri dei quattro elementi, nella simbologia dei numeri e negli archetipi riconosciuti nella loro natura primigenia di ritmi. Quando nella riedizione di Le meraviglie della natura (1991) Zolla aggiunse il capitolo Pensieri alchemici fra 1975 e 1990, la materia trattata s'incurvò come un arcobaleno a lambire le soglie del terzo millennio. Negli esperimenti sulla fusione fredda di Fleischmann e Pons, che nei primi anni novanta del secolo scorso la comunità scientifica internazionale aveva accolto per lo più con dileggio e alterigia, Zolla scorgeva 'stranezze' caratteristiche di certi processi alchemici, ad esempio che la fusione avviene a volte sì a volte no e quasi sempre in primavera. Una ragione in più per tuffarsi nei segreti della natura con la disposizione a «guardarsi d'attorno con esultanza». Infatti solo «a questo patto - si legge nel primo capitolo -...
Silenzio elettorale
L'esordio nel poliziesco di uno dei più apprezzati giornalisti investigativi dei Balcani\r\n\r\n«Scrivo di tutto quello che conosco meglio, per cui tutti i miei libri, sia quelli già scritti sia quelli che intendo scrivere, sono ambientati a Osijek e in Slavonia. Ma la mia Osijek, in un certo senso, si è rimpicciolita. Si sta degradando, insieme all'intera Slavonia.» - Drago Hedl\r\n\r\n«Silenzio elettorale è un libro molto croato, nel quale si riconoscono perfettamente la mentalità locale e i meccanismi sociali e culturali, che sono descritti attraverso un'indagine convincente, con dettagli credibili e personaggi molto vicini alla realtà.» - Jutarnji List\r\n\r\nLe elezioni sono un terreno scivoloso; come nel calcio, si gioca fino all'ultimo minuto. E quando si tratta di politica, tutto è possibile.\r\n\r\n\r\nAll'alba di un bel giorno di primavera, Igor Kožul percorre la riva della Drava in bicicletta, contemplando l'acqua color dell'argento che scorre lenta e pigra ai piedi della città di Osijek, ancora addormentata. Il silenzio e la natura che lo circondano smorzano l'angoscia dei ricordi di guerra che sembrano non volerlo lasciare, ma quando il suo sguardo cade sul corpo senza vita di una ragazzina, abbandonato lungo la riva, l'incanto si spezza brutalmente, facendolo...
La vita senza Sara Amat
A Sara Amat - tredici anni e una promessa d'amore racchiusa nel nome - Ullastrell, il paesino nell'entroterra catalano dove è cresciuta, sta stretto. Sara vuole andarsene, conoscere il mondo e, in attesa di mettere a punto il suo piano di fuga, una sera d'inizio settembre finisce per nascondersi nella casa di Pep, uno degli amici del gruppo delle vacanze. Quando la trova nella sua stanza, Pep - un anno di meno - non crede ai suoi occhi. Sara è seduta ai piedi del letto, e respira, profuma,\r\nnon riempie più solo i suoi sogni (gli è sempre piaciuta), ma uno spazio concreto. La decisione è presto presa: Pep, orgoglioso e confuso, e sempre più pazzo di Sara, si prenderà cura di quella ragazzina ribelle che lo stordisce con la sua dolce malizia, e custodirà il loro segreto. Passeranno insieme dodici indimenticabili giorni, perdendo il senso del tempo nella stanza che era stata\r\ndei nonni, assorti tra le pagine di Tolstoj, uniti dalla magia della lettura. Mentre la fine dell'estate si avvicina, e con essa la fine dell'infanzia, Sara - che per Pep è la guerra e insieme la pace di cui leggono nel grosso...
Mi chiamo Sara, vuol dire principessa
Con un ritmo trascinante e una voce potentissima, Violetta Bellocchio ci regala una protagonista senza precedenti nella narrativa italiana, per un romanzo che accompagna il lettore in un lungo viaggio alla scoperta della verità su se stesso.\r\n\r\n«Violetta Bellocchio racconta la vita degli altri e ti aiuta a capire cosa vuoi fare con la tua.» - Tiziano Ferro\r\n\r\n«Avevo sedici anni, ero più profonda dell'acqua del mare, più forte di qualsiasi dubbio: io ero le mie gambe magre, la mia pelle bianca, la mia bocca dipinta di rosa, il sangue rosso nelle mie vene, l'abito d'oro che stava facendo di me una star, una donna, un'immagine. Io ero fatta di luce.»\r\n\r\nSara arriva a Milano nell'autunno del 1983. È sola. È bella. Ha quindici anni. Vuole essere presa sotto la protezione di Antonio, un deejay bravo a lanciare attori e musicisti di nessun talento. Viene scelta, proprio lei, per dare corpo all'ultima idea di lui: “la rosa di vetro”, una principessa bianca che canta musica elettronica. Così Sara diventa Roxana, una stella del videoclip, con la voce di un'altra al posto della sua. E poi diventa la donna di Antonio, il segreto più prezioso di un...
La zaratina. La tragedia dell'esodo dalmata
Dopo l'8 settembre 1943 su Zara italiana, in Dalmazia, fino ad allora quasi risparmiata dalla guerra, si scatena l'inferno. Erano ventimila a Zara. Quattromila sono moprtio sotto le bombe. Gli altri sono sparsi per il mondo\r\nDecine di pesanti bombardamenti angloamericani radono praticamente al suolo la perla veneziana, occupata dai tedeschi, mentre la popolazione civile, prevalentemente di lingua e cultura italiana, fugge dove può: chi nella madrepatria, chi nelle campagne, vivendo di stenti ai margini di una città fantasma. Quando i partigiani di Tito entrano a Zara nell'autunno del 1944, contro la superstite popolazione italiana divampa la pulizia etnica con fucilazioni, uccisioni orrende, violenze, soprusi. Una famiglia italiana cerca di resistere come può, e ci riesce, aggrappata alla vita, ma alla fine è costretta a dividersi per sempre e ad abbandonare tutto: la terra natale, i beni, soprattutto le speranze giovanili infrante dalla guerra. Tutto è cambiato, compresi i sentimenti: il futuro non sarà come era stato sognato. Di là dal mare Zara è ormai diventata Zadar.
EUR 13.12
L' ombra della madre. Tre donne sole
Una storia intensa e dolorosa, quella raccontata da Marina Corradi, che anticipa le vicende di molte altre famiglie di oggi, travagliate o spezzate. Ma che testimonia come, dentro a una dura battaglia con la malattia e la solitudine, si possa ritornare a sperare.\r\n\r\nUna famiglia borghese nella Milano anni Sessanta, una bella coppia, due bambine, attorno l'Italia lieta del boom economico. Sembra che non manchi niente, e che tutto debba andare bene, ma lentamente le ombre si addensano in casa Brot, si approfondiscono, come crepe che si allargano in vecchi muri. L'amore silenziosamente si svuota, si alzano le voci nei primi litigi, si allargano i silenzi. Le due figlie però crescono in apparenza perfette, come la loro madre, di cui tutti ammirano l'eleganza e la bellezza, e che entrambe adorano.\r\nLa tempesta inizia in un giorno come gli altri, da un particolare da niente: il leggero zoppicare della sorella maggiore, colto dalla madre, affacciata alla finestra. La tempesta sulla famiglia Brot è feroce, e si consuma in pochi mesi. Poi si allontana, lasciandosi dietro le sue rovine di solitudine e alienazione. La casa nel cuore di Milano è come un'isola nell'oceano: nessuno attorno pare accorgersi...
Damien Hirst. Treasures from the Wreck of the Unbelievable. Edizione italiana
Treasures from the Wreck of the Unbelievable è la creazione di un grande mito, imperniato sull'ambivalenza, sulla favola e sul verosimile. In un periodo in cui tutto sembra già essere stato scritto, detto e inventato, Hirst dimostra che l'arte riesce ancora a stimolare pensieri e fantasie.\r\n\r\nIn bilico tra realtà e finzione, Treasures from the Wreck of the Unbelievable è la nuova, grande provocazione di Damien Hirst, un progetto a cui l'artista lavora da oltre dieci anni, complesso e ambizioso, eccezionale nelle dimensioni e nei propositi. \r\nIl catalogo accompagna la mostra che si estende lungo i 5.000 metri quadrati espositivi di Palazzo Grassi e Punta della Dogana, le due sedi veneziane della Pinault Collection per la prima volta affidate a un singolo artista, e racconta la storia del naufragio della nave Unbelievable avvenuto nel I secolo d.C., esponendone il prezioso carico riemerso dalle acque: l'imponente collezione appartenuta allo schiavo liberto Cif Amotan II.
EUR 76.00
Tancredi. Scritti e testimonianze
Il volume raccoglie una antologia di scritti di Tancredi Parmeggiani (Feltre 1927 - Roma 1964), interprete tra i più originali della scena artistica italiana della seconda metà del Novecento. \r\n\r\n«Vorrei dipingere, ad ogni ora, ad ogni sensazione, ad ogni idea, ad ogni rivelazione nuova che si sussegue ormai naturalmente, turbinosamente, dolcemente in questa mia curiosa natura così tormentata e che, pertanto, ritengo profondamente equilibrata» - Tancredi,\r\n 1961\r\n\r\nRileggere queste testimonianze, ancora oggi poco conosciute, permette di rimettere in prospettiva, dal suo esordio alla sua prematura e tragica scomparsa, le modalità operative di Tancredi Parmeggiani e il suo sentire rispetto alla pittura. Negli scritti emerge il vissuto dell'artista, il fitto tessuto di amicizie e relazioni, ma anche l'incontro con luoghi e paesaggi che vengono metabolizzati e si riversano nella sua ricerca pittorica. Attraverso le autopresentazioni scritte in occasione delle sue mostre e gli appunti raccolti tra le carte del suo studio si possono cogliere la lucidità del suo pensiero sull'arte, la forte critica del conformismo e della diseguaglianza sociale, che anticipa le rivendicazioni del Sessantotto, ma anche il suo profondo malessere, che segnerà fatalmente la sua opera e il suo vissuto. Gli scritti, messi in...
La comunità possibile. Una nuova rotta per il futuro dell'Europa
Nella drammatica stagione della Brexit, c'è chi fa di tutto per disgregare definitivamente l'Unione europea e chi, invece, si adopera per rilanciarne il progetto e riprendere il cammino verso gli Stati Uniti d'Europa«Non basta dire che l'Europa non va: bisogna lavorare insieme per cambiarla e fare in modo che sia la casa comune sognata dai padri fondatori.»L'Ue sta attraversando oggi la fase forse più critica della sua storia. C'è un distacco crescente fra i cittadini e le istituzioni europee; la sfiducia e il disagio sociale forniscono alimento a movimenti populisti, nazionalisti e xenofobi. Gli stati membri hanno fatto prevalere interessi nazionali e particolarismi, indebolendo le istituzioni comunitarie che stentano a dare risposte concrete ai problemi delle persone. Europeista sincera, ferma sostenitrice del processo federale, Laura Boldrini è convinta che a tutto ciò non si risponda frenando, bensì procedendo ancora più spediti verso la costruzione europea. Bisogna fare di tutto per cambiare l'Europa, e non scagliarsi contro di essa; superare le politiche di austerità; smetterla di erigere muri per respingere chi fugge da guerre e persecuzioni. Per Boldrini, è più che mai essenziale un'Unione democratica, non tecnocratica, partecipata, trasparente, attenta alla solidarietà e alla...
Il codice del futuro. L'Italia e la sfida giapponese dell'innovazione
Forte di una sapienza millenaria, il Sol Levante è oggi al primo posto per innovazione e ricerca tecnologica. Alla guida della costola italiana di un gigante delle comunicazioni giapponese, Walter Ruffinoni è da anni a contatto con il rigore sostenibile della cultura nipponica, il fare business con un'attenzione all'essere umano, adottando sempre e comunque una prospettiva di lungo periodo. Da qui nasce l'intuizione che consegna a queste pagine: attraverso la feconda contaminazione fra l'abilità giapponese di pianificare e la «creatività un po' anarchica» italiana è possibile dare vita a un ibrido vincente. Interrogandosi sui temi della comunicazione, sulle strategie per «fare sistema», sul futuro della leadership e sulla reale portata di tecnologie quali l'Internet delle Cose, la robotica, i big data, il cloud e i social, che consentono di raggiungere risultati fino a pochi anni fa impensabili, Ruffinoni riflette su come combinare con profitto questi elementi nella realtà italiana, creando occupazione e ricchezza. Una capacità di visione che permette di conciliare rivoluzione digitale e saper fare esaltando le caratteristiche delle aziende italiane d'eccellenza in vari settori - automotive, elettronica, macchinari, chimico-farmaceutico, agroalimentare, fashion e design - in cui è radicato il connubio fra...
Il crocifisso di Araceli. Dalle Prealpi a Vicenza. Itinerari di scultura lignea medievale. Ediz. a colori
Il programma "Restituzioni", promosso e curato da Intesa Sanpaolo, nella sua XVII edizione ha portato a un importante lavoro di ricerca e al restauro del Crocifisso di Araceli, scultura devozionale lignea risalente all'epoca medievale. Nonostante il crocifisso sia giunto fino a noi in buone condizioni conservative, l'attento lavoro di recupero e osservazione ha permesso comunque di fare delle interessanti scoperte, offrendo nuovi spunti di riflessione. Dopo essere stata esposta a Milano per la mostra "La bellezza ritrovata. Caravaggio, Rubens, Perugino, Lotto e altri 140 capolavori restaurati", questa preziosa scultura lignea è ora in procinto di tornare a Vicenza, sua città d'origine. Qui, prima di venire riconsegnata alla Chiesa di Araceli in Cristo Re, sede antica del crocifisso, sarà ospitata nelle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari nell'ambito di una mostra più ampia, dislocata in diverse sedi, che approfondisce il periodo storico-artistico del XIII e XIV secolo.
EUR 13.30
Le mie ragioni te le ho dette
Una storia popolata da tante vite che si incrociano, un romanzo corale che si snoda in due giorni a partire da un imprevisto. Qualcosa di non governabile che obbliga ciascun personaggio a fare i conti con gli altri e con se stesso\r\n\r\n«Com'è cominciato tutto?, era la domanda che Ambra aveva in testa. Ma tutto cosa? La vita non può essere una cifra tonda, semmai è un numero decimale, tanti frammenti confusi di cui alcuni meravigliosi.»\r\n\r\n\r\nLa prima volta che Flavia incontra il figlio di Mazzarella è nell'ascensore del Policlinico. Certo non immagina quali saranno le conseguenze, ma ecco fatto. È stata Ambra, sua madre, a procurarle il lavoro in ospedale. Ha chiamato Filippo Mazzarella per chiedergli aiuto e il passato che voleva nasconderle, all'improvviso, torna a ripercuotersi su tutta la famiglia. \r\nTanto tempo prima, Ambra si sentiva una combattente. Poi qualcosa si era messo in moto - oppure il contrario, qualcosa dentro di lei si era spezzato. Alla fine era riuscita a prendere una decisione e, chiusa quella storia clandestina, aveva portato avanti la gravidanza. Ventitré anni per tener fede al suo segreto, una pazzia, fino a quando non si sente in dovere di...
Diary of powder and clay
Il "Diario della polvere e dell'argilla" è composto da due parti. Nella prima sono raccolte 59 teste d'argilla affiancate da brevi brani del diario in cui l'artista interroga, ad uno ad uno, i volti «sconosciuti e senza nome» emersi dalla creta. Nella seconda troviamo alcuni dei 59 volti disegnati con la polvere di grafite, uno al giorno, senza interruzione, tra il 14 aprile e l'11 giugno del 2017, accompagnati da frammenti scritti dal 1980 ad oggi in cui l'autore ha annotato i suoi pensieri sul volto, l'immagine, la polvere e l'evanescenza.
EUR 19.00
Attraverso la storia dell'estetica. Vol. 1: Dal Settecento al Romanticismo.
Si apre con il presente titolo una Storia dell'estetica moderna che proseguirà con altri due volumi: Da Kant a Hegel e Dall'Ottocento a oggi. Non si pensi però ad una storia di impronta manualistica, che si limiti a enumerare pedissequamente tutti gli autori e tutte le correnti. L'opera è infatti costruita per singoli saggi, e non mira quindi a una impossibile completezza, quanto piuttosto all'approfondimento di alcune questioni rilevanti, in grado però di far luce sull'intero campo delle idee estetiche di un'epoca. Così Dal Settecento al Romanticismo comincia - dopo una necessaria premessa metodologica sulla storia dell'estetica che è anche un piccolo periplo attraverso le altre storie della disciplina - con la ricostruzione genealogica di tre temi centrali dell'estetica illuministica: il tema del gusto (inseguito a ritroso fino alle sue origini), quello del Je ne sais quoi (riscattato da facili irrisioni e liquidazioni) e quello del caratteristico (nella sua dialettica con la bellezza ideale). Tale approccio consente di recuperare autori appartati ma tutt'altro che secondari, come Spalletti o Arteaga - dietro i quali, comunque, si intravede un gigante come Winckelmann - e permette di collocare nella giusta luce figure talora fraintese, come Moritz,...
Catalogo delle religioni nuovissime
Oltre a contenere storie buffe e curiose, questo catalogo ci porta a riflettere sul persistere del fenomeno religioso nel mondo dominato da scienza e tecnica, nonché sulle questioni di diritto che la pluralità religiosa pone a uno Stato laico.\r\n«Nel vasto mondo proliferano\r\nreligioni le più bizzarre. Graziano Graziani,\r\ncritico e autore teatrale, ne ha\r\nfatto una sorta di inventario il «Catalogo\r\ndelle religioni nuovissime» censendone\r\n42 anche se pare ne circolino molte di\r\npiù.» - Alberto Fraja, il Tempo\r\n«Dicono "Ramen" invece di "Amen" e adorano un essere superiore che risponde al nome di Prodigioso Spaghetto Volante». \r\n\r\n\r\n\r\nOgni anno in giro per il mondo spuntano nuove religioni come funghi. In questo libro Graziano Graziani ne ha catalogate e raccontate quarantadue, tra le più sorprendenti: si va dalle religioni parodistico-paradossali come il Pastafarianesimo, i cui adepti adorano un essere superiore (il «Prodigioso Spaghetto Volante») alla Chiesa del Giovedì Scorso, che sostiene, con irreprensibile argomentazione logica, che Dio ha creato il mondo giovedì scorso; dalle religioni pop (il Googleismo, l'Iglesia Maradoniana) a quelle di natura artistica (la Chiesa di John Coltrane), o contestatrice (il Kopimismo, la Chiesa dell'Eutanasia). Ma anche le religioni più serie, come quelle generate dalla scienza (la Religione della...
Come il gesso sulla lavagna. Curzio Malaparte polemista e teorico della politica
Curzio Malaparte non si è mai sentito un intellettuale italiano . La sua cultura, anche considerando il numero notevole di lingue che parlava (dal francese all'inglese al tedesco di famiglia al russo che masticava così come il polacco), era decisamente europea. Lo stesso si può dire delle sue letture che andavano dai maggiori poeti francesi (tradusse Eluard e Pierre-Jean Jouve) alla À la recherche du temps perdu di Proust (cui ha dedicato un singolare quanto ammiccante pastiche teatrale, Du côté de chez Proust, messo in scena nel 1948 a Parigi) e alla produzione letteraria anglo-americana del tempo. Ma, ancora più importante come riscontro oggettivo della precedente affermazione, è il fatto che Malaparte scrisse per l'editore Grasset di Parigi, tra il 1931 e il 1932, due saggi direttamente in francese che poi ripubblicò nel 1948 traducendoli in italiano con l'apporto di traduttrici professioniste: Technique du Coup d'État e Le Bonhomme Lenine. Sempre in francese nel 1948 pubblicherà per Denoël una raccolta di saggi vari (Deux Chapeaux de paille d'Italie) che, invece, non ripropose in italiano. L'uso della lingua francese non aveva mai rappresentato un problema per lo scrittore pratese anche se il suo idioma...
L' avventura del giglio selvatico
L'avventura del giglio selvatico è una di queste fiabe straordinarie e spietate, che non fa sconti, da contrapporre alla svenevolezza dei brutti anatroccoli e delle sirenette.\r\n«Andersen non ha idea di cosa sia una fiaba, ha un buon cuore e basta, ma cosa c'entra questo con la poesia?».\r\nConterranei e quasi coetanei, il filosofo Søren Kierkegaard e il favolista Hans Christian Andersen si scambiarono poche parole e pochi complimenti. Tuttavia, quasi in competizione con Andersen, che stava diventando, non solo in Danimarca, sempre più famoso e riconosciuto come insuperabile autore di favole, Kierkegaard meditava segretamente una propria maniera di scrivere favole: storie severe, dure, inesorabili, indagatrici del profondo e capaci di sfiorare ogni volta la tragica poeticità della vita. Ne tratteggia il paradossale programma in un passo dei suoi Diari: «Andersen può raccontare la fiaba delle scarpette della felicità, ma io sono in grado di raccontare la fiaba della scarpa che stringe, che fa male».
EUR 14.25