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Tesamì. Una fiaba musicale per educare all'ascolto. Con Libro
Colorina è una bambina allegra e divertente, abitante di Liquibia, un paese scolorito. Le hanno detto che chi riuscirà a liberare la musica dei colori, ridarà la felicità al mondo intero. E lei ci prova... Questo libro attraverso la fiaba, le attività proposte nella seconda parte e il cd allegato è un laboratorio da sperimentare, giocare, ascoltare per entrare nel mondo dei suoni. La scoperta del "sonoro", fin dalla piccola età, aiuta i bambini a entrare in relazione con il proprio corpo, con il mondo esterno e con gli altri. Un po' come nel linguaggio dei neonati "mmm" diventa "mamma", allo stesso modo un suono acquista significato perchè c'è qualcuno che chiede "cos'è?"
EUR 15.20
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Camilla e il mondo dei giardini. Una fiaba di educazione ambientale
A casa di Camilla nascono 2 pulcini. L'imbranato Budino e il terribile Uovosbattuto che, appena nato, ruba la rosa posata sui capelli di Camilla e fugge via. Dove se ne è volato come un forsennato? Sono tutti sbalorditi dalla fuga e solo il mica-tanto-terribile pirata Caravaggio è capace di individuare la pista da seguire. Il pulcino va pazzo per gli odori e i colori di piante e fiori e quindi vola di giardino in giardino. Senza perdersi in chiacchiere si raccolgono tracce e ci si organizza per un viaggio nelle varie tipologie di giardino: romantico, zen, reale, mediterraneo. La ricerca svela le caratteristiche dei diversi giardini, oltre che, far assomigliare l'intera avventura a una caccia al tesoro che coinvolge tutti i sensi. Un racconto per sviluppare un sentimento di responsabilità e amore verso la natura ed entrare in contatto con la parte più profonda di noi stessi. Età di lettura: da 3 anni.
EUR 15.20
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Un potere più grande. La sapienza della lebbra
"La prossimità attiva è un valore universale perché sostenuta da un radicato codice antropologico, ma scegliere di diventare più solidali significa percorrere un vero e proprio cammino iniziatico. La ragione ci mostra quanto ingiusto sia il mondo e ci rende consapevoli del male disseminato dall'uomo. La spiritualità che alberga in ognuno di noi alimenta la speranza attiva che il mondo possa cambiare. La ragione e la passione ci indicano che occorre assumere in prima persona l'iniziativa per inverare la speranza. Il Buon Samaritano ci insegna che occorre prendersi cura in modo responsabile dell'altro, dare respiro e sviluppo all'azione solidale. Benefici inaspettati sgorgano dall'azione solidale. Il bene fatto non va mai perduto, ma frutta altro bene. Il bene compiuto senza attendersi nulla in cambio ritorna a vantaggio di chi l'ha elargito. Ci si ritrova con una visione più profonda della vita, si accede a mondi nuovi, si è illuminati da bagliori sapienziali. E poi i nuovi legami che si istituiscono ci fanno riconoscere la nostra interdipendenza come esseri umani. Rafforzano il senso di comune appartenenza all'umanità. E ad un potere più grande."
EUR 7.20
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Mettiamoci in cerchio. Manuale per favorire il dialogo e la democrazia nei gruppi
Diciamolo pure. Pensiamo un po' tutti che in ogni evento vi sia chi ha ragione e chi ha torto. Ci meravigliamo che le differenze producano equivoci, ambiguità, distorsioni nella comunicazione e conseguentemente conflitti. Il conflitto, invece, è indicatore di movimento, di emozione, in poche parole di vita. Senza dubbio esistono conflitti inutili, e in effetti molti dei litigi fanno parte di questa categoria, ma dovremmo ridare cittadinanza ai conflitti, come occasioni di chiarimento, cura delle relazioni, scoperta di nuovi lati di noi stessi e degli altri. Perché non pensare a una gestione creativa dei conflitti? E cosa c'è di meglio del Cerchio per affrontare un conflitto? La figura geometrica del Cerchio ha in questa fase epocale la possibilità di entrare con più forza nella vita quotidiana: nella progettazione urbanistica, nel disegno degli spazi pubblici, nell'arredamento dei luoghi d'incontro e nel design di prodotti e oggetti. Mettersi a Cerchio significa mettersi sullo stesso piano, potersi vedere negli occhi, essere più partecipi dell'evento, intervenire superando le asimmetrie che una cattedra o una geometria unidirezionale comportano.
EUR 12.82
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Don Tonino Bello. Biografia di un profeta. Con DVD
La biografia di don Tonino ha radici nella sua terra e nel suo tempo. Una terra solare e accogliente come il Salento. Un tempo di fermento come quello del Concilio. È una biografia, la sua, che ha il sapore della profezia, come le immagini del cortometraggio firmato da Alessandro Torsello ci fanno vedere. Ad accompagnare le immagini, la riflessione di Claudio Ragaini "don Tonino e il suo tempo conciliare" al convegno voluto dalla diocesi di Molfetta, Giovinazzo, Ruvo e Terlizzi celebrato a dieci anni dalla sua morte, il cui titolo fu appunto "don Tonino, vescovo secondo il Concilio". Immagini e parole per rinnovare l'invito della Gaudium et Spes: "Le gioie e le speranze, le tristezze degli uomini di oggi..."
EUR 14.25
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Sulle tracce dei figli. Manuale di sopravvivenza per genitori troppo «buoni»
Che-cosa-è-successo-oggi-a-scuola-a-mamma? Così, tutto d'un fiato. Quante volte avete fatto questa domanda a vostro figlio? Che cosa c'è di male? Direte voi. Ogni genitore deve interessarsi di quello che succede al figlio. Certo, ci mancherebbe altro. Ma provate a mettervi nei panni di quel ragazzino, che torna da scuola e, appena varca la porta di casa, si sente investito da questa domanda della madre, posta con tono ansioso, ogni giorno. Come se ogni giorno a scuola avvenissero eventi memorabili. Come se questi eventi riguardassero la mamma. Come se a scuola ci fosse la mamma. In questo libro troverete "le parole dei genitori", cioè una rassegna delle modalità comunicative più frequenti utilizzate in famiglia: per riflettere su quello che diciamo, su come lo diciamo e sui livelli di consapevolezza di quello che diciamo. Sono descritti gli errori in cui cadiamo, spesso involontariamente, e gli effetti di queste modalità comunicative sui nostri figli. "Ai miei tempi - come spesso dicono i genitori più anziani - c'era un'altra musica". Questo libro cerca appunto di capire cos'è cambiato fra i miei tempi e i giovani d'oggi. Sarete messi in guardia anche da quella forma stucchevole di bontà genitoriale...
Sui sentieri di Isaia
Il teatro degli oppressi. Teoria e tecnica del teatro
Perché leggere questo testo tanto fondamentale e fondativo del Teatro degli Oppressi a distanza di decenni? Per tre buoni motivi. Innanzitutto per ritrovare le origini e le radici storiche del Teatro degli Oppressi nella lotta politico-teatrale per liberare dall'oppressione. Ritrovare le radici vuole dire recuperare l'attenzione agli aspetti politici ed etici, non lasciarsi sopraffare dall'agire quotidiano e dalle lusinghe del mercato, avere antenne sensibili per prevedere le trappole possibili. Il secondo motivo è che contiene parti tecniche fresche e ancora attuali come il teatro-mito, il teatro-feuilleton, il teatro-giornale, e poi, ancora, strumenti usati alle origini, tecniche più antiche e meno pregnanti del teatro-forum, in cui è chiara la scelta poetica di attivare lo spettattore, di dialogare col pubblico. In ultimo, questa edizione cancella l'immagine, molto alimentata nel mondo accademico, di un Boal militante politico di un teatro ridotto a insieme di "giochini divertenti", ben lontani dalla serietà della sperimentazione teatrale. Queste pagine oggi come allora vanno lette e sperimentate con lo stesso scopo: analizzare e trasformare il mondo presente, alla luce di quello passato, così da creare il mondo futuro che vogliamo, un altro mondo possibile. Scelte coraggiose in un'Italia che sembra aver...
Coraggio! Lettera agli ammalati
Apprendisti neuroni. Formazione attiva degli insegnanti nella scuola e nell'università
I laboratori sono fondamentali nella prassi educativa? Molto spesso, quasi sempre, no. D'altra parte, tra i manuali di didattica e quel che chiamiamo "scuola", soprattutto di questi tempi, la discrepanza è enorme. Sono i contesti a manifestare, a rappresentare concretamente i modelli dominanti: e i contesti esprimono il conflitto con il nuovo, gli resistono, lo boicottano. Il lavoro di gruppo e la cooperazione sono lasciati alla buona volontà di docenti e studenti, in una cornice costruita per andare proprio altrove: individualismo, competizione, separatezza specialistica, dipendenze univoche ed unilaterali, gerarchie immobili e immotivate... Una dimensione distante dall'accoglienza, dall'ascolto, dalla cura, con livelli molto alti di violenza strutturale e culturale, e con situazioni evidenti di violenza diretta (sia a lezione sia, soprattutto, nel chiuso degli studi e durante gli esami...). In tutto questo, un laboratorio che prova a fare "altro", l'opposto, tenta di rappresentare una contraddizione interna, una nicchia ecologica, uno spazio marginale. Come rivela la sorprendete e spiazzante lettura di queste pagine, la visione ecologica dell'educazione è qualcosa di più complesso e di più ampio che "fare educazione ambientale", "insegnare una materia che si chiama ecologia", "creare un ambiente positivo per l'istruzione". Si propone...
Le due chiese
A livello sociale la Chiesa è super-presente contro aborto ed eutanasia e per la difesa della vita dal concepimento alla morte naturale, per il matrimonio indissolubile, contro le sperimentazioni in bioetica. Invece è del tutto assente sui grandi drammi che riempiono le pagine dei giornali e le televisioni: i clandestini, i delitti efferati, la perdita del lavoro, l'ingiustizia sociale. A parte vaghi e generici appelli, la Chiesa in Italia sembra distante e lontana dai problemi del presente. Due spettri gemelli prendono sottobraccio la Chiesa cattolica in Italia. Il primo chiama in causa il rapporto con la politica e la società. Si è sviluppato dopo la dissoluzione del partito cattolico negli anni Novanta e con la scelta dei vescovi di tenere direttamente le fila dei rapporti con la politica e le istituzioni, fino a fornire indicazioni concrete di voto. Rapporti e indicazioni che hanno privilegiato in maniera strumentale l'elettorato cattolico nell'area politica di centro-destra, ma hanno avuto l'effetto di un silenzio fragoroso sulla crisi etica della vita pubblica e sociale del paese. Il secondo spettro soffia potente per cancellare la strada nuova aperta dal Concilio Vaticano II. Nel lontano 1965 si era delineata l'importanza...
La fede ribelle
Nessuno conosce "il punto di vista di Dio". Quindi non è legittima la pretesa dell'uomo di farsi Dio. Per questo bisogna opporsi all'attitudine che induce a sostituirsi a Dio, rigettare la ragione propensa a creare nuove schiavitù, rispondere a un potere che si va disumanizzando. Si ritiene, specialmente nel contesto italiano in cui il cattolicesimo è maggioritario, che la religione predisponga ad un atteggiamento accomodante se non addirittura connivente rispetto al potere. Ma così si rendono marginali tutti quegli aspetti del cristianesimo che muovono da un'irriducibile conflittualità col potere. Per questo si è spesso trascurata la rilevanza di una critica religiosa del potere - anche di matrice cattolica - che ha svolto invece una funzione sociale e politica importante. Proprio muovendo da presupposti religiosi, questa critica ha saputo contrastare il potere, ogniqualvolta abbia rivestito i panni del totalitarismo e dell'autoritarismo. Nell'opporsi a queste due tipologie di potere degenerato, la critica religiosa ha individuato come suo bersaglio sia le deviazioni imputabili alle chiese e ai cleri, sia quelle dovute a certi approcci politico-ideologici. Il perno intorno cui ruota questo volume, inconsueto e spiazzante, è l'analisi del fattore religioso o della religiosità come critica del...
Verso la nascita. Percorsi per una maternità consapevole
L'accoglienza e la cura. Nei consultori familiari. Facile a dirsi. Più complicato a farsi. Significa mettere in gioco una varietà di figure professionali: ostetriche, assistenti sanitarie, assistenti sociali, psicologi, sociologi, ginecologi, medici, educatori e infermieri professionali. E significa attraversare i temi trasversali della relazione di aiuto, del setting in cui si lavora, con tempi e spazi spesso ridotti, delle risorse e delle fatiche nel lavoro di équipe, delle situazioni problematiche più frequenti e difficili da gestire, in cui entrano in gioco emozioni potenti dell'utente e dell'operatore, paure antiche e paure nuove. Questo libro nasce per gli operatori che agiscono nel Consultorio Familiare e vogliono affinare le loro competenze professionali. Sono tanti gli interrogativi: come relazionarsi sia con gli utenti in generale, sia con quelli che presentano fattori di rischio a causa della solitudine? Come accorgersi di difficoltà non narrate con le parole? Insomma, quale prevenzione è possibile per chi opera in Consultorio? E come tener conto con gli utenti e con i colleghi del proprio modo di essere, del proprio stile relazionale fondato sui propri modelli di attaccamento e accudimento? Queste pagine nascono per trasmettere la complessità di alcuni di questi interventi, e...
Il teatro bambino. Itinerari formativi per l'infanzia
Fare teatro nella scuola significa ridare alla comunicazione quella connotazione di verità e profondità che i media stanno distruggendo e nello stesso tempo valorizzare la personalità di ciascuno in forma originale e creativa; ciò è anche un mezzo prezioso per capire del bambino cose della sua vita che lui non ci direbbe mai direttamente. Il teatro, che queste due maestre milanesi propongono, è un gioco serio che non mira a formare bambini attori, ma ad usare il linguaggio teatrale per raccontare se stessi attraverso la finzione scenica, quindi nella dimensione antropologica, un teatro come rappresentazione di se stessi, della propria realtà, dei propri desideri. Attraverso la parola, il gesto, il corpo, il silenzio, il rumore, si attiva un percorso di narrazione in cui il gruppo possa manifestarsi e riconoscersi, e in cui ognuno possa affermare la propria identità. Il bambino creerà così scene di vita quotidiana e le vivrà sapendo che le sta giocando. Dal nuovo punto di vista si accorgerà quindi che la realtà, attraverso la rappresentazione comincia a dipendere da lui. Egli esce da una posizione determinata dagli adulti: "Mascherandosi" si svela, non solo per quello che è, ma anche per...
Crescere. Che storia! Il racconto per accompagnare lo sviluppo del bambino
Questo testo, originale nel suo genere, vuole essere uno strumento snello, agevole e, soprattutto, operativo, per quanti si ripropongono di divenire autori delle storie dei loro piccoli, creando racconti inediti e originali ma artigianalmente modellate sulle esperienze del loro bambino. Racconti utilizzabili, quindi, da genitori, nonni, baby-sitter, insegnanti, operatori sociali, sanitari, culturali e volontari che operano in contesti individuali o anche di piccolo e grande gruppo. Perché una storia è molto più che uno strumento di animazione e gioco. È un meraviglioso mezzo per apprendere come decodificare le emozioni aggrovigliate e i simboli profondi della vita.
EUR 5.60
Guai a me se non annuncio il Vangelo
Chi gliela dà oggi la "buona notizia" ai poveri? Parlare oggi di evangelizzazione vuol dire riprendere in mano il Vangelo, vivere come è vissuto Gesù, che volle essere povero e visse con i poveri. Non si tratta di presupporre la fede come un fatto ovvio, ma di situarla nel vissuto degli uomini e delle donne di oggi perché aprano i cuori alla speranza e sappiano viverla in una carità operosa. Con una parola inconsuetamente audace, franca, autentica, un vescovo, ormai libero nello spirito e nella fede, scrive queste pagine ai suoi confratelli perché non sprechino l'imminente occasione di cambiamento rappresentata dal sinodo che si terrà nell'ottobre 2012. Questa lettera, niente affatto retorica, si trasforma così in un bilancio serrato ed essenziale delle tante, troppe riforme ancora inevase dalla chiesa. Degli appuntamenti mancati con i bisogni spirituali profondi di questo tempo. Casale non omette nulla. Nemmeno i richiami alla forma esigente della testimonianza: "Dobbiamo cominciare noi Vescovi insieme al Papa a dare l'esempio. Al termine del Concilio, molti vescovi chiesero che la Chiesa riscoprisse la gioia della povertà evangelica. La rinuncia al fasto esteriore e ai titoli onorifici, la scelta della vita semplice e...
Il codice psicosocioeducativo. Prendersi cura della crescita emotiva
L'azione educativa è una complessa alchimia tra più menti. Almeno due persone, infatti, sono sempre presenti nella scena dell'incontro e ciascuna di queste ha dentro di sé un fitto intreccio di appartenenze definite da copioni affettivi che risalgono ai suoi antenati. Ogni figlio coniuga in sé due stirpi e ogni nonno è l'unione - a sua volta - di due ceppi, e così via risalendo la catena intergenerazionale. Educare è, dunque, operare con la parola, con il corpo e con l'azione, in un intricato contesto di vincoli e legami, alcuni dei quali sono presenti nel campo affettivo attuale e altri provengono dal campo emotivo più remoto. Nessuno è, dunque, solo mentre educa. Siamo ciò che ora stiamo vivendo, ma anche ciò che proviene dalla notte dei tempi; siamo ciò che mostriamo, ma anche ciò che nascondiamo in rifugi più o meno blindati della nostra sfera psichica. Sulla base di questa convinzione, presentiamo in queste pagine il modello d'intervento psicosocioeducativo, che abbiamo sperimentato nel gruppo familiare, nei gruppi in formazione, nelle classi scolastiche, nelle équipe della tutela minori, tra gli operatori consultoriali, i professionisti della cura, per la preparazione degli psicoterapeuti, per le supervisioni...
Facciamo festa! Come organizzare con i bambini una festa a tema
Organizzare una festa per un bambino può trasformarsi in un gioco tra genitori e figli. Giocare, infatti, è il miglior modo per educare perché ci si conosce a vicenda, si condividono esperienze piacevoli che creano apprendimento reciproco, si stimola l'iniziativa dei bambini in un contesto di affettività e si permette all'immaginazione di essere creativa. Mentre si progetta una festa a tema sarà possibile parlarsi in modo diverso, ad esempio organizzando le varie attività preparatorie: attività di pittura, manipolazione e trasformazione di materiali vari, attività musicali, canzoncine e filastrocche, attività creative per la preparazione di regalini, addobbi, biglietti di invito, costumi e scenografie, attività culinarie e teatrali di memorizzazione e di interpretazione di un semplice testo, di mimica, di postura, di impostazione della voce, di movimenti corporei, attività educative. L'attuazione e la condivisione di questo processo creativo solleciterà i genitori al piacere dell'esperienza, con risultati spesso imprevedibili, coinvolgenti e magici. Nel libro troverete proposte di menù, possibili testi di scenette teatrali, idee per realizzare costumi, addobbi, scenografie. Lo scopo è offrire materiale per farsi la "propria" festa. Unica e irripetibile. E crescere insieme.
EUR 5.40
Desideri sostenibili. Sistemi di relazione per crescere tra aspettative e delusioni
Le passioni e i desideri sono le guide fondamentali della vita. Il corso della vita di ciascuno di noi è segnato, infatti, da ideali, ambizioni, sogni romantici, illusioni di sicurezza, di libertà e potere, di invulnerabilità. Sogni e aspirazioni disegnano la storia universale, incrociando o separando i destini di ogni persona. Eppure, esiste un agente comune che riguarda tutti e corrisponde al bisogno di amore, di risposte affettive e legami significativi soddisfacenti. Ma, allora, se è condiviso il desiderio di amare ed essere amati, perché i rapporti sono così complicati, a volte impossibili? Cosa accade tra le persone quando la relazione s'inceppa? La complessa realtà sociale non facilita la vita di coppia e le interazioni quotidiane: nei rapporti tra le persone spesso si aprono interrogativi e conflitti che rischiano di provocare squarci esistenziali e portano ad allontanarsi reciprocamente. Questo libro individua gli elementi utili per evitare sprechi di affettività e per affrontare i problemi che riguardano i legami che a tutti appaiono come irrinunciabili. Inoltre, queste pagine suggeriscono un percorso di riflessione e ricerca sulle condizioni che possono favorire la qualità dei rapporti quotidiani per tutelare le nostre istanze affettive. Nell'infinito gioco di...
Accogliere un bambino. Da 0 a 3 anni proposte per genitori ed educatori
"Carissimi genitori che avete la fortuna di avere un bambino di pochi mesi o di uno o due anni, carissimi nonni che avete un nipotino o una nipotina agli albori della vita, vi scrivo per dirvi che avete a che fare con un grandissimo tesoro: un nuovo essere umano, pieno di misteriose potenzialità, che diverrà adulto tra vent'anni, una persona, si sa, totalmente diversa da quella che ora avete sotto gli occhi, ma tanto più aperta quanto più preserverete la sua originalità, permettendo a lui o a lei di costruire la propria libertà interiore. Se siamo così bravi a capire le richieste di un piccolo animale domestico che non parla, certo saremo capaci di interpretare quelle, altrettanto silenziose, di un neonato. L'importante è non anticiparle mai, trattandolo da grande quando è ancora così vicino alla nascita, buttandolo troppo presto in mezzo al chiasso, alle luci, alla concitazione della nostra vita quotidiana. No! Andiamo adagio per favore, trattiamolo con il riguardo che si ha con una pianta delicata o un vetro prezioso. Seguiamolo piuttosto che imporgli le nostre abitudini, adottiamo con lui la lentezza del bradipo o della chiocciola, anziché il balzo vittorioso del...