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Il Concilio liberato. Dialogo con mons. Luigi Bettazzi
"Sono stato educato alla fede e alla preghiera e queste mi hanno sostenuto di fronte alle crisi individuali e sociali. Ma credo che anche quanti non riescono a trovare aperture religiose possano sempre riconoscere il valore dell'umanità in ogni persona e possano sentirsi chiamati a contribuire alla formazione di una società migliore, appunto "più umana", per le generazioni presenti e per quelle future." L'idea del libro era inizialmente di una intervista a mons. Bettazzi sulla sua vita. Alla fine ciò che l'autore e l'intervistato si sono ritrovati per le mani è invece una lunga e articolata chiacchierata, un dialogo ma anche un incalzare reciproco di riflessioni e rimandi e di citazioni di grandi autori. La vita di mons. Bettazzi fa da sfondo a questo dialogo sui temi del Concilio, svolti seguendo un alfabeto tematico, per parole chiavi e suggestioni. Dalla A alla Zeta il confronto tra il monsignore, che giovanissimo prese parte ai lavori del Concilio, e il professor Budaci coglie le attese e le speranze che oggi animano la Chiesa di Francesco, che a 50 anni dal Concilio è chiamata a fare i conti sul tanto che resta ancora da avviare piuttosto...
La comunicazione ecologica. Manuale per la gestione dei gruppi di cambiamento sociale
La comunicazione ecologica presenta le metodologie fondamentali per la creazione di una comunicazione democratica nei gruppi: come superare monopoli, dogmatismi, giudizi negativi, approssimazioni, astrazioni vaghe, dispersioni dannose, rivalità con altri gruppi, ecc.; passo dopo passo, fornisce una guida concreta per esercitare una "critica costruttiva", per la "risoluzione dei conflitti", per lo "sviluppo dei progetti", per la "cooperazione con gli altri gruppi". La speranza è che i movimenti che nella società civile operano per il cambiamento - ecologisti, pacifisti, donne, comunità, consumatori, anziani, portatori di handicap, adolescenti, minoranze... - possano applicare queste metodologie per meglio valorizzare il potenziale di ciascuno. Anche gli insegnanti, i genitori e i lavoratori potranno trovarvi le idee per trasformare il diffuso senso di frustrazione in un serio lavoro per il cambiamento.
EUR 13.30
6 novembre 1992. Il coraggio di un uomo
Una data può segnare una fine, una svolta, un nuovo inizio. La data del 6 novembre del 1992 rappresenta per la città di Foggia tutto questo insieme. La fine è quella della vita di Giovanni Panunzio, l'imprenditore edile che non si era limitato a dire no al pizzo, ma da subito aveva reso pubblico il suo rifiuto rompendo lo schema che vedeva l'imprenditoria del mattone nella Capitanata sotto scacco della mafia. Un sistema solido e perverso, condizione necessaria per costruire a Foggia. La mafia controllava e assicurava. Panunzio sceglie di farsi proteggere dallo Stato. Denuncia. Collabora. Per questo deve morire ammazzato. E muore. L'omicidio Panunzio è stato un punto di svolta per polizia e magistratura, la conferma che la mafia foggiana esisteva e che i primi segnali risalivano a un decennio prima. Una mafia che, per scelta, aveva tenuto, fino all'assassinio dell'imprenditore, un profilo basso, tessendo tutta una serie di legami con la parte sana della società civile. La stessa che non si era mai ribellata al potere mafioso, che non aveva mai creato uno spartiacque preciso tra ciò che è giusto e ciò che non lo è. Il salto di scala fatto...
Sospese nel tempo
Pietra. L'anima e l'infinito da abitare
Questo libro raccoglie una selezione di storie, riflessioni, versi e stralci di discorsi ufficiali che abbracciano un arco temporale di decenni. Materiale "emotivo" riportato, non secondo un criterio cronologico, ma con giustapposizioni tematiche che alternano i pensieri ai ritratti ispirati a vicende reali. Con questo artificio creativo il racconto assume non il tono cronachistico di una testimonianza sociale e settoriale, ma il retrogusto introspettivo, rispettoso e a tratti ancora tormentato, di una riflessione più ampia e presente, indispensabile per la disciplina quotidiana dell'anima. Un messale laico, in equilibrio tra i gesti e il canto, che si presenta con il candore inquieto e stupito di un diario scritto a mano, ma anche come impegno per la costruzione di una regola umile, morale e civica, disincantata e necessaria al tramandare.
EUR 10.12
Genitori 2.0. Educare i figli a navigare sicuri
Ci troviamo dentro una vera e propria rivoluzione culturale. Immersi in una realtà "liquida" stiamo trasformando il nostro modo di vedere la realtà e i nostri rapporti. I bambini e gli adolescenti vivono come una "doppia vita" che influenza il processo di sviluppo e di individuazione: una reale dove fanno le esperienze comuni e si confrontano con il principio di realtà e una virtuale che consente altre esperienze e rapporti con se stessi e con gli altri. I "pollicini" cioè quelli che digitano solo con i pollici, altrimenti chiamati "nativi digitali", nati dalla fine degli anni Novanta in poi sono cresciuti con Internet e il nuovo modo di interagire. Comunicano, scrivono, parlano, hanno gesti e ritualità che le generazioni precedenti non conoscevano e che gli adulti di oggi, i "tardivi digitali", non comprendono. Riflettere su questi aspetti è una necessità. Perché è importante cercare di capire cosa sta accadendo a noi e ai nostri figli e interrogarci su cosa serve sapere e fare oggi dal momento che, per i nativi digitali, "on line" e "off line" non sono mondi separati e distinti come rette parallele ma realtà sovrapposte. Questo libro è pensato come...
Profeti scomodi, cattivi maestri. Imparare a educare con e per la nonviolenza
La nonviolenza continua nei decenni e nei secoli a scorrere come un pacato fiume sotterraneo che di tanto in tanto affiora in fresche sorgenti e che, anche nel contesto italiano, non cessa di fertilizzare senza clamori il terreno sociale. Lontana da pretese assolutizzanti, essa resta aperta, come voleva Aldo Capitini, il padre della tradizione nonviolenta italiana: aperta a coltivare e generare nuove pratiche di convivenza e condivisione tra gli esseri venuti alla vita. Anche per continuare a coltivare, a fertilizzare, a generare, nasce questo libro, nella persuasione che la nonviolenza può portare alla luce un'umanità più in pace, che sceglie di essere, come voleva Alex Langer, più lenta, più profonda, più gentile. L'educazione con e per la nonviolenza è drammaticamente cosciente dei limiti della realtà, ma non rinuncia a tendersi in avanti, a sporgersi su un futuro di liberazione che abbracci i Tutti e dischiuda per Tutti la dimensione della festa. Tutti è il plurale di Tu, diceva Aldo, parola sacra, categoria principe, parametro irrinunciabile di ogni discorso pedagogico, e quindi politico. Al cuore di ogni riflessione in tal senso, resta la domanda capitiniana: Dobbiamo aiutarlo [il fanciullo] a svilupparsi per far parte...
I pirati e l'amore. Storie per dire ai bambini dell'amore. Ediz. a colori
L'educazione affettiva resta un tema non affrontato perché non è facile parlare di amore con i bambini per noi adulti, eppure li lasciamo esposti a trasmissioni televisive che più che parlare d'amore fanno da agenzie matrimoniali o a fatti di cronaca dove amori malati consegnano loro vissuti patologici. Avvertiamo un po' tutti la necessità di avere uno strumento attraverso cui i bambini e i ragazzi, insieme agli adulti di riferimento - madri, padri, nonni, maestri, operatori dei Servizi Sociali e Sanitari, bibliotecari, ecc. -, possano parlare dell'amore per imparare a concepirlo, gestarlo, farlo nascere, crescere, curarlo quando si ammala, aspettando che gemmi e fiorisca in primavera, dia i suoi frutti d'estate, appassisca in autunno, geli d'inverno. Questo libro è lo strumento pensato per parlare d'amore ai bambini della scuola materna e della scuola elementare. Le storie e le illustrazioni sono arricchite da una parte di accompagnamento alla lettura per supportare i genitori, gli insegnanti, gli adulti di riferimento, a costruire un universo di senso attuale intorno a un tema così complesso dicendo ai bambini dell'amore, di ogni tipo di amore, senza tacere e senza inutili giri di parole, con quelle più adatte per...
Tutto normale. Bulli, vittime, spettatori. Nuova ediz.
Ho scelto le parole. Genitori, dolori, rivoluzioni
"Ho intrapreso un viaggio, faccia a faccia col dolore. Non il mio. Un viaggio in posizione di domanda: qual è il confine tra il nostro potere e la nostra paura? Cosa s'offre a un figlio che soffre? Ho trovato risposte diverse, tutte vere. Dinanzi alla propria storia ognuno sceglie le sue parole."
EUR 12.35
Potere e partecipazione. Un'esperienza locale di amministrazione condivisa
Il rapporto tra potere e popolo, governanti e governati, amministrazione e cittadino è profondamente cambiato rispetto al passato, perché la società non è più chiusa in se stessa, ma appare aperta ad affrontare qualsiasi questione in maniera attiva, perciò anche l'amministrazione pubblica deve organizzarsi in modo tale da divenire un'amministrazione dedita all'ascolto delle proposte e del sano confronto. È in questo contesto che la partecipazione dei cittadini sostanzia ed estende la democrazia che si svela in una nuova forma che è la democrazia partecipativa, diversa da quella rappresentativa, perché supera il modello della delega, ma non alternativa, e da quella diretta, in quanto i cittadini non assumono da soli e direttamente decisioni. Si parla dunque di "amministrazione condivisa", definizione, questa, che indica il sistema secondo il quale tra amministrazione e cittadini dovrebbe esistere un rapporto di assoluta collaborazione, affinché tutto proceda per il meglio, nell'amministrazione della "cosa pubblica". L'efficacia del rapporto di collaborazione è data dalla reciprocità e dalla fiducia delle parti, cittadino da una parte, amministrazione pubblica dall'altra, in un contesto in cui il cittadino non è più destinatario passivo dell'azione pubblica, ma risorsa umana ricca di competenze, capacità, esperienze delle quali...
L' umanità di Gesù
È possibile raggiungere la pienezza del "divino" solo nella misura in cui ci impegniamo a conseguire la pienezza dell'"umano"; possiamo arrivare a essere "più divini" solo diventando "più umani". Questa proposta deve invadere ed impregnare tutta la vita e l'attività della Chiesa: la sua teologia, il suo sistema organizzativo, la sua morale, le sue leggi, la sua presenza nella società e soprattutto nella vita e nella spiritualità dei cristiani. È una proposta che deriva dal centro stesso della fede cristiana: il Dio del cristianesimo è il "Dio incarnato". Cioè il "Dio umanizzato" che si è fatto conoscere in un essere umano, Gesù di Nazareth. Ma nella storia del cristianesimo di fatto l'umanità di Gesù e le sue conseguenze sono state più difficili da accettare della divinità di Cristo. Questa difficoltà porta direttamente a dover affrontare questa domanda: chi occupa realmente il centro della vita della Chiesa, Gesù ed il suo Vangelo o san Paolo e la sua teologia? Non si tratta della vecchia questione su chi abbia fondato la Chiesa. La Chiesa ha la sua origine in Gesù. La Chiesa ha quindi il suo centro in Gesù, il Messia, il Signore, il Figlio...
Parole nobili. Dizionario della nonviolenza
"Oggi - diceva don Tonino Bello, esperto e funambolo della lingua italiana - le parole sono diventate così multiuso che non puoi più giurare a occhi bendati sull'idea che esse sottendono, [...] un guaio che è capitato soprattutto ai termini più nobili; alle parole di serie A; a quelle cioè che esprimono i sentimenti più radicati nel cuore umano come pace, amore, libertà." Una stessa parola può essere un seme luminoso di bene oppure un atomo opaco del male. Una pietra per costruire ponti o per innalzare muri, per edificare la casa dei sogni oppure caserme in cui sequestrare gli spartiti della verità e le ali della libertà. Questo agile strumento di lavoro potrà servire ai giovani a ritrovare il gusto di alcune parole nobili ma a rischio di usura, di fraintendimento e di oblio, a identificare meglio la parola Pace, la cui nobiltà va dalla A di audacia alla Z di Zeta passando dalla D di Danza e dalla S di Speranza. Sono pagine chiave intese come piste di partenza per ulteriori arricchimenti di pensiero affidati alla riflessione personale e di gruppo e alla rielaborazione attiva e creativa. Le parole così rigenerate...
A scuola il mondo conta. Percorsi e attività di mediazione e comunicazione interculturale
Nella stesura di questo lavoro c'è un solo punto di partenza: lo sguardo, sempre diverso ma vivo, di tanti bambini, giovani e adulti eredi di una o più culture in movimento nel Belpaese. Un transito di culture, questo, che produce inizialmente un senso di "stranierità", il primo step di un processo in cui l'entrare in contatto con una persona di cultura straniera, sconosciuta, diversa, obbliga al "confronto/scontro" tra menti diverse. I disagi che ciò comporta coinvolgono tutti (autoctoni, vecchi e nuovi arrivati), senza alcuna distinzione di sorta (studenti, dirigente, insegnanti, personale ausiliario, amministrativo, esperti esterni, incluso lo stesso mediatore interculturale). Quanto accade nella Scuola, dunque, non è altro che lo specchio fedele di ciò che avviene fuori, nella vita di tutti i giorni. Le nostre radici culturali, che devono pur restare quale tratto distintivo dell'identità di ciascun individuo, dovrebbero essere considerate una delle tante sfumature di una tavolozza di colori da cui tutta la collettività possa attingere e trarne giovamento, con l'obiettivo di cogliere il meglio di ogni cultura per una società interconnessa in cui ognuno possa occupare un posto, rivestire una funzione, quella più consona alle proprie caratteristiche, attitudini ed esperienze, per...
Sconfini dell'educazione. Quando irrompono emozioni violente nel lavoro educativo
Ai margini della mente vigile, ai margini della città ben organizzata, ai margini del mondo agiato esistono dolorose realtà: quella dei giovani disorientati che non sanno o non possono progettare il proprio futuro, quella degli emarginati che vivono cronicamente nei ghetti e nell'illegalità, quella dei poveri del mondo che sono esclusi o sfruttati dall'economia globale. In questi territori, percorsi da violente emozioni, dove la ragione e la parola sono precarie e il vivere civile incerto e difficile, l'educazione è luogo di possibile speranza. Il paradigma pedagogico ereditato dalla scuola di Comenio sembra funzionare solo per coloro che vivono già una vita civile, che hanno accesso alla parola e dimestichezza con la cultura razionale. Occorre allora un paradigma pedagogico nuovo, che dia voce a chi non ce l'ha, che allenti le maglie della paura e dell'odio, riaprendo la fiducia nel futuro: un paradigma che utilizzi pratiche che sconfinano dal consueto, avvalendosi dei dispositivi psicologici volti a sostenere la riflessività e la cura di sé, dell'altro e delle relazioni. La scuola comunitaria va oltre il concetto di riproduzione della società per perseguire la sua rifondazione: in quest'ottica essa diventa luogo di frontiera per eccellenza e...
Oh Mà! Storia di Michael, ragazzo difficile
"Questo non è il classico libro... Si tratta del mio manoscritto in cui racconto un periodo della mia vita che vede protagonista mio figlio Michael... Un ragazzo 'difficile' che, cresciuto per strada, aveva scelto di vivere fuori dalle regole e dal rispetto della legalità. Il mio è un racconto diretto, esplicito e senza fronzoli. È il racconto di una madre." È con queste parole che Daniela Manzitti introduce la storia di Michael, un 'documento', come lei lo definisce, in cui racconta suo figlio, i suoi rapporti familiari, la sua trasformazione da ragazzo pacato a turbolento, con le sue certezze e le sue poche paure. La storia di un ragazzo difficile fitta di errori e sofferenze. Una storia in cui, tra il racconto sentito e le lettere autografe tratte dall'assidua corrispondenza tra i protagonisti della vicenda, emerge tutto l'amore di una madre. È da questo che trae origine la sua forza, che le ha permesso di continuare a sostenere Michael, nonostante tutto, fino a prendere anche la faticosa decisione di consegnarlo lei stessa nelle mani dei carabinieri per salvarlo da un destino forse peggiore. Un'esperienza che ha lasciato profondi segni, ma da cui è...
Dell'amore e del merito. Grovigli e sgrovigli dell'educatore pastorale
"Per essere educatori c'è bisogno di fare un passaggio molto intimo, personale, umanizzante, che non ha a che fare con le capacità organizzative, ma con la capacità di guardarsi e di scoprire che in ognuno di noi, nella nostra vita più intima e profonda, non siamo degli angeli caduti magari per sbaglio sulla Terra: per "annunciare a tutti la Salvezza" dobbiamo imparare a guardare che anche in noi c'è qualcosa che andrebbe "evangelizzato" ancora, di nuovo, forse per la prima volta. Questo è un libro tenero e allo stesso tempo molto duro. È un libro che potrà accompagnare ogni giovane o ogni adulto che sentirà dentro la voglia di donarsi per annunciare la bellezza della proposta del Vangelo. Questo libro aiuta a guardarsi dentro, a essere speleologi della più profonda vita e a considerare con delicatezza le cose (anche nostre) più strambe per provare ad abbracciarle. E poi... non lasciarle."
EUR 11.40
Improvviso educativo. Per una didattica «reidratante»
Può uno spaventapasseri orientare più che spaventare? La storia di Bu, uno spaventapasseri spaventato che irrompe nelle aule scolastiche e ribalta il consueto modo di intendere e fare la scuola, ci dice di sì. Dalle nozioni alle relazioni. Dai parametri numerici all'unicità della persona. È questo il ruolo di Bu, che nel libro guida il lettore nel disorientamento che attraversa la scuola italiana tra funzionalismo e burocrazia esasperata. L'invito degli autori a una pedagogia dell'improvvisazione a scuola - che nulla a che fare con la preparazione improvvisata - si radica nella pedagogia degli ultimi due secoli, nelle forme di teatro-laboratorio, nelle correnti filosofiche personaliste in cui al centro è la relazione tra insegnante e alunno, senza la quale ogni didattica risulta inefficace. L'educazione all'empatia, all'ascolto del corpo e delle emozioni, alla comunicazione narrativa, all'espressività artistica per educare cittadini consapevoli e liberi, è ciò che il lettore/insegnante troverà in queste pagine. Il libro punta a sostenere e accompagnare i docenti che credono in una Scuola capace di far emergere l'unicità di ogni alunno.
EUR 14.25
Tra cielo e terra. 32 giochi per educare i bambini al mondo interiore
C'è un'eccezionale ricchezza nello spirito infantile. Il gusto della scoperta, del vedere le cose per la prima volta, dell'ammirare il mondo e la vita con stupore. Il bambino continuamente dà nomi alla realtà, la svela, la penetra, la porta dentro di sé, costruisce riti, rafforza legami, ricerca sicurezze affettive. Ma quali sono i mondi interiori dei bambini all'epoca di Internet, dei telefoni cellulari, dei videogiochi e della TV in ogni stanza? Siamo in grado di leggere i bisogni profondi dei nostri figli? Le nostre chiavi di lettura sono adeguate? Spesso, più che attenzione i bambini incontrano, nel mondo esterno, eroi e personaggi mutanti, immagini virtuali e tecnomagia. Troppo spesso gli adulti si rivelano distratti, superficiali, incapaci di ascolto. Eppure guidare i bambini ad attraversare il territorio delle proprie radici è necessario come respirare. La costruzione di contesti specifici, nei quali possano esprimersi più liberamente, rappresenta, allora, un passo fondamentale verso l'accoglienza di quella dimensione interiore che troppo spesso viene considerata come un corollario e non il principale fondamento della vita di tutti i giorni. Il gioco rappresenta il più efficace strumento per esplorare la profondità dei vissuti emotivi e questo libro, ne offre...
Papa Francesco: l'uomo più pericoloso al mondo
Populista e demagogo? Buonista o perdonista? Modernista o secolarista? Pauperista antimoderno? Comunista ed estremista ecologista? Autoritario o totalitario? Sono tante le etichette con cui i detrattori cercano di definire Francesco. Tutte tranne che una: cristiano. I movimenti antibergogliani, occidentali e orientali, si presentano spesso come difensori della tradizione: si è sempre fatto così e il Papa non può cambiare. "Tradizione", però, non significa blocco della fede e della carità; se tradere in latino significa "trasmettere", annunciare il Vangelo dovrà tener conto delle persone a cui si annuncia. In una Chiesa incarnata, ogni ministro, proprio a cominciare dal Papa, porta la sua umanità concreta, con sfumature diverse, che corrispondono alla sua concreta umanità. Tanti, dentro e fuori la Chiesa, sostengono, invece, che il Papa sia affetto da "incompetenza argentina", da folklore sudamericano. I semi bergogliani sono sì latinoamericani, deposti nel terreno di molte esperienze di liberazione. Ma tutti i suoi segni offrono, con l'eloquenza dei gesti, un orizzonte universale. I suoi sogni riguardano una Chiesa rinnovata dalla gioia del Vangelo, povera dei poveri, profetica e samaritana. Semi, segni e sogni per definire l'identità cristiana come capacità di lottare contro le ingiustizie e le guerre,...