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Città di parole. Storia orale di una periferia romana
Una multiforme e cangiante città di parole è quella che emerge dalla narrazione polifonica che costituisce la trama di questo volume, frutto di una ricerca sul campo coordinata da Alessandro Portelli per il Circolo Gianni Bosio di Roma, e durata tre anni. Il volume - alla sua seconda edizione con una nuova presentazione di Alessandro Portelli - è costruito attraverso una serie di fonti orali, grazie alle oltre 120 interviste raccolte tra il 2003 e il 2005 a Centocelle, cuore della periferia est della capitale, e nei quartieri circostanti. Un territorio la cui valenza simbolica risale alle descrizioni di Pasolini nel suo "Ragazzi di vita". Un gruppo di specialisti di storia orale ha intessuto in un racconto unitario le narrazioni di chi a Centocelle ha vissuto, lavorato, studiato, svolto attività politica, sociale e culturale, o semplicemente ci è passato. Le vicende ricostruite con l'ausilio di fonti bibliografiche, telematiche, a stampa e d'archivio, vanno dalla nascita del quartiere negli anni venti fino ai giorni nostri, passando attraverso il ventennio fascista, l'occupazione tedesca e la Resistenza, il dopoguerra, il miracolo economico e la crisi degli anni settanta-ottanta. Nelle parole dei protagonisti, il paesaggio urbano fatto...
Natura e spirito dell'impresa
La rivoluzione socio economica caratterizzata dalla diffusione dell'informatica e delle comunicazioni e dall'avvento delle alte tecnologie ha inciso profondamente sull'organizzazione dell'impresa e sul suo stesso modo di proporsi sui mercati. La natura dell'impresa e lo spirito imprenditoriali si sono evoluti in modelli sui quali si va riflettendo senza giungere ancora a una consapevolezza teorica delle nuove realtà, il che vale ancor più per il nostro Paese, dove sono entrate in crisi situazioni classiche come quelle del "made in Italy" e dei distretti industriali che avevano determinato il successo dell'impresa italiana nel mondo. Dioguardi ci presenta quindi una rivisitazione a lungo raggio della natura e dello spirito dell'impresa così come vanno delineandosi nei nuovi contesti di una economia in altalena fra crisi e globalizzazioni, e ci fornisce un quadro estremamente significativo della nuova realtà imprenditoriale.
EUR 4.80
Come un chiodo. Le ragazze, la moda, l'alimentazione
Il 22 dicembre 2006 è stato firmato il "Manifesto di autoregolamentazione della moda italiana contro l'anoressia": un impegno congiunto tra governo e mondo della moda per una parziale ma significativa azione di contrasto a malattie come l'anoressia e la bulimia, sempre più diffuse tra le giovani generazioni. L'autrice, impegnata nella guida del nuovo ministero per le Politiche giovanili, ripercorre la genesi di questo esperimento di responsabilità politica e sociale, intrapreso per contrastare malattie che colpiscono, in nove casi su dieci, soprattutto le donne. Partendo dai dati della ricerca clinica, che vede nei modelli socioculturali uno dei fattori implicati nella crescente diffusione dei disturbi alimentari, la sfida delle politiche giovanili ha puntato sulla collaborazione tra diverse forze sociali - le istituzioni, la comunità scientifica e la moda - fino a raggiungere il risultato di una vera e propria "carta dei valori" che vincola la moda nazionale a un impegno senza precedenti, con lo scopo di tracciare un confine netto tra corpo magro e corpo malato. Il libro illustra la valenza simbolica e gli impegni concreti contenuti nel Manifesto, evidenziando l'urgenza di una prevenzione fondata sull'ascolto, sulla responsabilità sociale e sulla promozione di modelli culturali...
L' ultima copia del «New York Times». Il futuro dei giornali di carta
Arthur Sulzberger jr., l'editore del «New York Times», ha detto di non credere che il suo giornale sarà ancora in edicola nel 2013. L'edizione su carta sarà sostituita da contenuti diffusi attraverso Internet da una nuova redazione multimediale, che il quotidiano più importante del mondo sta organizzando. La crisi di vendite che affligge i giornali da una ventina d'anni lascia pensare che la previsione sia realistica. Che cosa è successo? Il tempo a disposizione della gente è diminuito, e ognuno di noi ha ormai la possibilità di essere informato quando vuole, dove vuole e sui temi che preferisce senza dovere per forza ricorrere alla lettura di un giornale. Le pagine web, le e-mail, la telefonia mobile, le tv tematiche riempiono costantemente le nostre giornate, senza lasciarci mai soli. Nel giro di qualche anno le nuove tecnologie di comunicazione avranno un impatto ancora più forte sui destini dei giornali di carta.In questo libro si racconta come i quotidiani italiani, europei e americani hanno cercato di reagire, spesso con successo, alla crisi e quali sono le opportunità che le tecnologie stanno offrendo a molti di loro per creare un legame più solido e duraturo con...
La tempesta. Tradotta e messa in scena. Con DVD
Nella stagione 1977-78 il Piccolo Teatro di Milano allestisce "La Tempesta" di Shakespeare. La regia è di Giorgio Strehler, che commissiona appositamente una nuova traduzione dell'opera ad Agostino Lombardo. Il grande studioso si mette al lavoro, ma quando il testo arriva nelle mani del regista, si accumulano sulle pagine chiose, varianti, proposte di modifica. Ed ecco che entrambi si esaltano in un corpo a corpo sulla traduzione teatrale di quel testo, che li vede interloquire intensamente, alla ricerca delle soluzioni più efficaci. Alla fine, Lombardo mette a punto una traduzione profondamente rinnovata, tanto da apparire come un altro testo, rispetto a quello iniziale. Intanto, Strehler crea una macchina scenica strepitosa, inventa una conduzione degli attori magistrale. La messa in scena segna una pietra miliare nella storia del teatro italiano. Tanto che la Rai decide di riprenderla integralmente e di mandarla in onda nel dicembre del 1981. Dopo trent'anni, a distanza di dieci anni dalla morte di Strehler e di due da quella di Lombardo, il carteggio fra il professore e il regista esce da un cassetto, insieme con i manoscritti delle due traduzioni di Lombardo: quella originaria e quella successiva alla lunga discussione...
Il cosmo degli antichi. Immagini e visioni dell'universo dal mondo mitico al Rinascimento
Cos'erano le stelle per gli antichi? Grandi sassi infuocati o divinità splendenti nel firmamento? Che forma aveva la terra? Se era piatta, cosa c'era al di sotto? Il sole, poi, perché variava sempre il suo cammino segnando il tempo nel grande orologio dello Zodiaco? La luna, infine, l'astro più splendente del cielo, brillava di luce propria o rifletteva quella del sole? E i pianeti perché percorrevano delle orbite così imprevedibili, tornando addirittura indietro sui loro passi? Agli albori della storia sembrava quasi che non ci fosse altra spiegazione se non quella divina. I greci riportarono a un unico principio la natura dell'universo e applicarono ai moti degli astri raffinati modelli geometrici. Con essi nacque la sfera che si vede sulle spalle di Atlante. Rimase forte però il peso della tradizione, riemerso negli scritti di Platone, di Aristotele e nella fede astrologica di Claudio Tolomeo. Questi tre, insieme alla Bibbia, costituirono i punti di riferimento della cosmologia medievale immortalata da Dante e rappresentata nelle chiese nei cicli pittorici e musivi e dai primi grandi maestri del Rinascimento italiano. Attraverso immagini e visioni, l'autore ricostruisce le molte strade tentate per spiegare alcuni enigmi del cosmo...
D'Annunzio a Little Italy. Le avventure del Vate nel mondo dell'emigrazione
Il ruolo di D'Annunzio nella storia culturale tra Otto e Novecento si deve in primo luogo alla sua capacità di incidere ben al di là dell'ambito letterario. Da modello "ante litteram" dell'"immaginazione al potere" a maestro indiscusso dello stile di vita dandy, è noto che la popolarità del Vate è riuscita a sconfinare dall'agone artistico in quello politico ed estetico. Quel che molto meno si sa è che è diventato modello talvolta inconsapevole di un'intera generazione di italiani trapiantata tra il Nord e il Sud America, alla disperata ricerca di modelli positivi di italianità da propagandare in contesti tendenzialmente ostili e razzisti. Luca Scarlini ci offre un repertorio di aneddoti e curiosità che testimoniano una bizzarra fortuna di D'Annunzio presso il mondo dell'emigrazione, a partire dalla vicenda della sua stessa famiglia, anch'essa trasmigrata a New York in cerca di miglior fortuna. Dalle tracce evidenti della sua oratoria nella pubblicistica di sinistra, basti pensare al sindacalista rivoluzionario Carlo Tresca, al calco dei tanti suoi motti di argomento culinario, divenuti una leggenda nella galassia in espansione dei ristoranti italiani. Il Vate come personaggio clamoroso, divenuto vero e proprio maestro di stile.
EUR 4.80
L' altalena della concertazione. Patti e accordi italiani in prospettiva europea
La concertazione è il nome-simbolo dei grandi accordi siglati tra i governi e le parti sociali sulle questioni di interesse generale, come quelle relative all'occupazione e al mercato del lavoro. Nei decenni passati, essa è stata realizzata con successo in Italia e in molti paesi europei, ma è stata anche motivo di dispute mai sopite. Dopo la battuta d'arresto negli anni del governo Berlusconi, la pratica della concertazione è ritornata di recente alla ribalta con il Protocollo sottoscritto con i sindacati dal governo Prodi nel luglio 2007. In questa ricognizione, Carrieri mostra quanto l'ultimo Protocollo costituisca il laboratorio di un nuovo profilo della concertazione, che fa seguito ai due cicli "classici" degli anni settanta e novanta. L'attuale concertazione non si limita alla definizione di politiche restrittive o alla regolazione della dinamica salariale, ma interviene in modo attivo e propositivo su aspetti cruciali del futuro welfare, al fine di renderlo più coerente con i cambiamenti avvenuti nel mondo del lavoro e con la richiesta di stabilità dei lavoratori precari. A dispetto della tentazione di affidarsi al mercato o alle decisioni unilaterali, il metodo della concertazione conserva importanti potenzialità e mantiene una maggiore capacità di...
Storia dell'utopia
L'uomo cammina con i piedi in terra e la testa per aria; e la storia di ciò che è accaduto sulla terra, la storia delle città, degli eserciti e di tutte quelle cose che hanno avuto corpo e forma, è solo una metà della storia dell'uomo". L'altra metà è rappresentata proprio dall'utopia. "Utopia - dice Lewis Mumford nella prefazione del 1922 - può derivare dalla parola greca "eutopia", che significa il buon posto, o dall'altra parola greca "outopia", che significa nessun posto". Ed è lo stesso Mumford a chiarire il contesto intellettuale da cui questo suo lavoro ha tratto origine: "Poco dopo la prima guerra mondiale, mi rendevo conto che l'entusiasmo del grande XIX secolo era giunto alla fine. Quando ho iniziato ad esaminare storicamente le utopie, intendevo chiarire che cosa in esse fosse andato perduto e definire che cosa fosse ancora valido. Fin dal principio ero conscio di una virtù che era stata inspiegabilmente trascurata: le opere classiche degli utopisti trattavano sempre la società come un tutto unico e tenevano conto dei rapporti esistenti tra funzioni, istituzioni e fini dell'uomo. La nostra civiltà ha poi diviso la vita in compartimenti. Sono giunto...
Buon compleanno, Fidel! Splendori e miserie della rivoluzione cubana
Simón Bolivar e José Marti, Tina Modotti e Che Guevara: a cinquant'anni dalla rivoluzione cubana, il pantheon degli eroi rivoluzionari dell'America Latina occupa ancor oggi le menti e i cuori di tutti coloro che patteggiano per l'emancipazione. Sentimento contraddittorio, giacché mai come in questo momento le retoriche della rivoluzione hanno conosciuto un così cattivo corso. Ed è la dura realtà a mostrare impietosamente gli esiti meschini cui sono soggette le imprese che si erano presentate come più fulgide. Accade così che il cinquantesimo anniversario della rivoluzione castrista segni il punto più cupo e incerto della parabola di un potere che assume ogni giorno di più i connotati oppressivi del regime. Si può spiegare questo "cattivo destino" delle rivoluzioni americane, questa condanna che ha pesato su ogni pulsione libertaria, in quella parte di mondo, per un paio di secoli? O almeno, si può raccontare? I racconti che compongono questo libro sono davvero speciali. Il filo che li unisce è costituito da un comune terreno di ricognizione: la storia rivoluzionaria dell'America Latina contemporanea, che è al tempo stesso la storia di slanci e di fallimenti, di genuine spinte democratiche e di nefande degenerazioni.
EUR 5.60
Vedi Offerta Imatra. Pochi metri di Occidente. Con DVD
Un regista, italiano. La sua attrice, madrilena. La sua assistente, ungherese di Lisbona. Una troupe minimalista, a Imatra. A girare un film, un documentario ai confini dell'Europa, negli ultimi metri di Occidente. Ma il film non è che la miccia capace di innescare il racconto di un'altra storia, esilarante, morbosa, accattivante: quella dell'ossessione di un uomo per una donna, per un mestiere - filmare le donne -, per le sensazioni che le due cose insieme non smettono di sollecitare nel cuore e nella mente. Ed ecco che il regista getta la maschera e svela un sorprendente talento di narratore, capace di donare un'esistenza immaginaria ai personaggi che il lettore ritrova nelle sequenze del film, ma anche a quelli rimasti dietro la macchina da presa. Lo fa a loro insaputa, rendendoli protagonisti di una vicenda parallela che ha luogo nel chiuso dei suoi pensieri, tutta giocata sul filo di desideri, timidezze, tic, nevrosi, suscettibilità che lo scrittore può esprimere libero dai vincoli del reale. Sempre in bilico tra l'autoironia e lo struggimento, si dipana ininterrotto il flusso di un monologo che disegna sul volto del lettore un continuo sorriso e a tratti fa esplodere...
Gidibì. Un maestro di giornalismo
Autoritario, narcisista, impietoso, indipendente, dotato di un fiuto finissimo per la notizia, dal 1948 al 1968 direttore della "Stampa", Giulio De Benedetti realizza il quotidiano che, anche secondo il "Times", meglio di qualsiasi altro ha saputo raccontare l'Italia del dopoguerra, del miracolo e della modernità. Ricostruendo per la prima volta la sua biografia professionale, a partire dalle esperienze come inviato e corrispondente in una fase del giornalismo italiano ancora pionieristica, per arrivare ai contrasti col regime fascista e alle conseguenti vicissitudini, questo libro spiega come De Benedetti, alla "Stampa", inventi un modello italiano di giornalismo, ancora attuale, basato su un mix di cultura alta e informazione popolare, di commenti affidati a intellettuali di spicco (Adelfi, Casalegno, Galante Garrone, Salvatorelli, Gorresio, Jemolo) e cronache forgiate nel lavoro collettivo di reporter ed estensori.
EUR 23.75
Madame Sylvandire
Roger Tancrède d'Anguilhem, giovane nobile di provincia, prende la via di Parigi in groppa al suo fedele destriero Christophe a caccia di un'eredità inattesa e controversa. A quel denaro è appesa l'unica possibilità di sposare la bella Constance, la cui famiglia, ben più ricca e potente della sua, non aveva esitato a metterlo alla porta. Inizia così la rocambolesca avventura del cavaliere d'Anguilhem, che da un piccolo paese si ritrova catapultato nella rutilante vita della capitale francese, nel momento del suo massimo fulgore. Fra duelli, sotterfugi, partite di pallacorda e guasconate, il quindicenne campagnolo scopre quanto affascinante e al tempo stesso ingannevole sia quel mondo cui non appartiene e dal quale è irresistibilmente attratto. Nel vortice della vita parigina Roger incontra colei che in fatto di inganni ne sa una più del diavolo, Sylvandire, un'ammaliante macchinatrice che non ci penserà due volte a spedirlo alla Bastiglia...
EUR 23.75
Piccola storia delle droghe. Dall'antichità ai giorni nostri
Il genio dei greci battezzò le droghe con la parola pharmakon, che significa al tempo stesso medicina e veleno: dipende dalla consapevolezza, dall'occasione e dal singolo individuo se l'una cosa travalica nell'altra". Antonio Escohotado ricostruisce qui i comportamenti di fronte alle droghe lungo tutta la storia del genere umano, mettendone in luce i diversi utilizzi, a scopi religiosi, o terapeutici, o puramente edonistici. Allo stesso tempo, vengono esaminate le varie politiche limitative e repressive di volta in volta adottate dalle istituzioni pubbliche. Ne scaturisce un quadro di informazioni assai dettagliate e di notizie spesso curiose che mostra come la storia delle droghe accompagni passo a passo tutta la vicenda degli uomini costituiti in società.
EUR 13.30
La mia magica India. Favole e miti
"Mia madre, Soumini, e mia nonna, Janaki, hanno appagato la mia sete di miti e leggende. E quando ho cominciato a scrivere questo libro, ho cercato di ricreare le loro storie e la loro arte nel raccontarle". Apre così la sua raccolta, ispirata al patrimonio magico e mitologico dell'India, Anita Nair. È una rivisitazione dell'immaginario della sua India quella che propone in questi racconti, rivolti in primo luogo ai bambini indiani: un universo mitologico ricco di dei, demoni, asceti, re mitici e animali magici, che sin dalla notte dei tempi scandisce la ricerca del senso della vita terrena, dell'avvicendarsi delle stagioni, dei sentimenti e delle passioni dell'animo umano, del conflitto perenne tra le forze del bene e del male. Krishna e Vishnu, Shiva e Brahma, gli asaro demoniaci sempre a caccia dell'amrita, il nettare della vita eterna, e ancora gli avatar, incarnazioni di un dio. Anita Nair trasmette questo patrimonio di fiabe e di miti alle nuove generazioni e alle altre culture. Cinquanta storie che si dipanano in un intreccio tra favola e mito; storie in ciò assai diverse da quelle della mitologia dell'Occidente: eppure, come osserva Francesca Emilia Diano, esse sono "manifestazioni...
Il pesciolino nero
Il piccolo pesce nero abbandona la madre e il ruscello dov'è nato per vedere cosa c'è oltre. Basterà tutto il suo coraggio per affrontare il mare? Una magnifica fiaba che ha incantato generazioni di lettori, la più celebre dell'Iran moderno. Una narrazione che riempie gli occhi dei bambini e commuove il cuore degli adulti, accompagnata dalle bellissime illustrazioni di Farshid Mesqali (Premio per il migliore illustratore alla Fiera del Libro per ragazzi di Bologna). Età di lettura: da 5 anni.
EUR 18.05
Capitalismo: lusso o risparmio? Alla ricerca dello spirito originario
Qual è la matrice specifica del capitalismo? Dove poggia, come è avvenuta e si è quindi diffusa l'accumulazione primitiva di capitale che ha consentito lo sviluppo di questa nuova fase della storia umana, ben lontana, a quanto è dato prevedere, dalla sua fine? Le risposte sono varie e contraddittorie. Storicamente, due di esse tengono il campo. La prima è quella di Max Weber, che fa perno sull'etica vissuta e la vita metodica dei puritani di Calvino, portati a garantirsi la prosperità in questo mondo, non per goderne, ma per assicurarsi la salvezza nell'altro; la propensione al risparmio sarebbe, secondo questa prima tesi, la vera molla dell'accumulazione capitalistica. Contraria e simmetrica è la risposta del conterraneo di Weber, il "professore rosso" Werner Sombart. Sarebbero state le classi agiate, attraverso il perseguimento di un dominio simbolico della razionalità tecnica, a favorire la crescita del modello della produzione capitalistica. Per dirla con Mumford, non la macchina a vapore, bensì l'orologio sarebbe stata la "macchina rivoluzionaria" per eccellenza. Dunque: lusso o risparmio? Il fondamento dell'accumulazione capitalistica è stato il lusso delle grandi corti europee oppure il risparmio, la vita metodica e "santa", l'ascetismo dei puritani, ossessionati dalla...
Del razzismo. Carteggio (1843-1859)
Il ventennale carteggio tra Alexis de Tocqueville e Arthur de Gobineau è un documento importante e drammatico, nella storia del pensiero politico contemporaneo. Segnata da un costante quanto leale disaccordo, la discussione tra il teorico della democrazia e il vate del razzismo si dipana lungo i sentieri che conducono al cuore del "moderno" e dei suoi paradigmi ideologici: dal rapporto tra morale, religione e politica, al problema dell'eguaglianza di popoli e nazioni; dal conflitto tra "passioni" e "interessi" alla cruciale "questione della razza". Alla luce delle profonde diversità che contrappongono i due interlocutori, il sodalizio tra Tocqueville e Gobineau appare ancora più singolare: esso attraversa tutta l'esperienza del Secondo Impero francese, resistendo alla sempre più marcata e conflittuale divaricazione tra le opinioni del maestro e quelle del suo "assistente". Altrettanto singolare fu la sorte che toccò ai due pensatori: mentre il razzismo di Gobineau si avviava a compiere, nel secolo successivo, il suo tragico ciclo, diventando dottrina di Stato e metodo di genocidio, la lucida e preveggente analisi dei meccanismi del sistema democratico elaborata da Tocqueville avrebbe conosciuto una lunga fase di oblio, che solo nel secondo Novecento sarebbe stata riscattata da un...
Storie di artisti. Storie di libri. L'editore che inseguiva la bellezza. Scritti in onore di Franco Cosimo Panini
Fin dall'inizio della sua attività editoriale, Franco Cosimo Panini ha dedicato grande attenzione alla documentazione e allo studio del nostro patrimonio artistico e architettonico, con opere che al rigore delle indagini storico-critiche uniscono la qualità e la completezza delle campagne fotografiche. Eloquente testimonianza di questa missione dell'editore modenese è la collana "Mirabilia Italia:", diretta da Salvatore Settis, una serie di atlanti dei principali monumenti italiani illustrati capillarmente e dotati di esaurienti apparati scientifici. Non meno innovativo è stato l'approccio della casa editrice nei confronti della miniatura, interesse che ha portato alla nascita della collana di edizioni in facsimile "La Biblioteca Impossibile", mentre i volumi di commentario che corredano tali edizioni e altri titoli analoghi hanno formato nel tempo un corpus di testi di riferimento che hanno dato un contributo fondamentale alla conoscenza e alla valorizzazione dell'ars illuminandi. Storici dell'arte e dell'architettura, archeologi e codicologi, esperti delle più svariate discipline, accomunati da un senso di riconoscenza per le occasioni di studio fornite dalla collane di Franco Cosimo Panini, consegnano oggi a questo volume alcuni recenti frutti della loro attività di ricerca, suggellando con le loro competenze scientifiche l'avventura intellettuale e imprenditoriale dell'editore.
EUR 42.75
Vedi Offerta Recensire. Istruzioni per l'uso
"Che cos'è la recensione? È un genere letterario specifico, rigorosamente definibile? O non è, piuttosto, una modalità del pensiero e della scrittura, tale da poter coincidere con la critica letteraria?". Dopo l'analisi delle condizioni e dello statuto della critica militante, Massimo Onofri torna impavido su un terreno da sempre scivoloso e decide di farci entrare nell'atelier del critico in carne e ossa, all'opera mentre si serve degli strumenti e dei trucchi del mestiere. Attraverso una ricca e significativa rassegna di casi particolarmente felici o infelici di recensioni celebri a libri celebri, Onofri si chiede in sostanza: che cosa si fa, insomma, quando si scrive una recensione? Il critico, convinto com'è che ogni articolo serbi in sé il rimpianto di tutti quelli che non si sono scritti al suo posto, se lo chiede, ben sapendo che il recensire non è un atto sbrigativamente riducibile alla pratica giornalistica, ma rivela, in profondità, la verità dell'atto critico in quanto tale, se è vero che il critico è, innanzitutto, un lettore che scrive e si dà ragione della sua esperienza. Su tali premesse, il libro offre anche un ampio campionario di exempla, divisi idealmente in tre tipologie:...