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L' accoglienza religiosa tra tardo antico ed età moderna. Luoghi, architetture, percorsi
"Lo studio dell'accoglienza cristiana ha segnato negli ultimi anni un interesse crescente nella ricerca storica. Se un tempo il tema era limitato alle ricerche sugli ospedali, oggi si assiste all'apertura di un ventaglio più ampio di argomenti, che coinvolgono i tracciati stradali, le vie di pellegrinaggio, il ruolo dei santuari, degli ordini religiosi, le diverse forme di assistenza e di ospitalità. L'aspetto più interessante è il legame con il territorio: le indagini non sono più indirizzate soltanto ai singoli enti ospedalieri e alle istituzioni, in modo puntiforme, ma al sistema spaziale in cui questi fenomeni andavano ad inserirsi. Il volume curato da Silvia Beltramo e da Paolo Cozzo si colloca in questa prospettiva, attenta al territorio e alle strutture articolate che hanno governato i sistemi di accoglienza nella tradizione cristiana. Tutti i saggi presentati offrono un orientamento aperto ad aree vaste, di dimensione regionale, evidenziando gli sviluppi storici delle istituzioni, i legami con le realtà locali, i rapporti con le autorità laiche ed ecclesiastiche, le forme di cultura religiosa che stavano alla base delle comunità. Per questo il volume si colloca in una prospettiva di longue durée, che dal tardo antico giunge all'età...
I donchisciotte del tavolino. Nei dintorni della burocrazia
Personaggi, comportamenti, rituali, stereotipi che hanno caratterizzato ambienti impiegatizi otto-novecenteschi non sono a tutt'oggi completamente scomparsi. E quanto sembra volerci dire Isabella Zanni Rosiello, che ha puntato lo sguardo su coloro che, addetti a monotone attività di scrittura, sono rimasti anonimi impiegati senza volto o "donchisciotte del tavolino". Ma come fare la storia di chi sembra non avere storia? L'autrice si è servita di opere di scrittori più e meno noti, come Carlo Montella, Emilio de Marchi e Piero Jahier, e di film di successo, come "Le miserie del signor Travet" e "Policarpo ufficiale di scrittura" di Mario Soldati. Per la prima volta letti attraverso la lente storica offrono interessanti e inediti squarci di vita quotidiana in ufficio e a casa. Questo libro è un invito a storici e a letterati a ripensare ai rapporti tra storiografia e fonti, a possibili sconfinamenti tra la storia e altre discipline umanistiche, a eventuali relazioni/distinzioni tra letteratura, cinema e storiografia e tra narrazioni storiografiche e narrazioni di finzione. E anche un invito a quanti hanno avuto a che fare, per una qualche ragione, col mondo della burocrazia - e a chi nella vita non è capitato?...
Il leone ferito. Venezia, l'Adriatico e la navigazione sussidiata per le Indie e l'Estremo Oriente (1866-1914)
Nella seconda metà dell'Ottocento l'efficienza, la regolarità e la rapidità dei servizi marittimi divennero un'arma efficace per la conquista dei mercati esteri e, in particolar modo, per lo sfruttamento commerciale dell'immenso emporio costituito dalle Indie e dall'Estremo Oriente. La concorrenza internazionale, il generalizzato calo dei noli, l'aumento del tonnellaggio mondiale e la diffusa tendenza all'accentramento della produzione in imprese sempre più grandi produssero significativi mutamenti sia sul piano tecnico che infrastrutturale, sospingendo a concentrare il traffico verso pochi e sempre più attrezzati porti, che divennero anelli di congiunzione tra il sistema ferroviario continentale e le rotte transoceaniche. Sulla base di fonti prevalentemente inedite, questo volume delinea i numerosi tentativi, parzialmente falliti, di rilanciare il porto di Venezia, riportando il Leone alato nei principali scali dell'Oceano indiano, attraverso l'istituzione di linee di navigazione regolari sovvenzionate dallo Stato, le quali, dopo l'apertura del canale di Suez e del valico del Brennero, avrebbero dovuto infrangere il predominio delle compagnie austriache nell'Adriatico e dare origine a un virtuoso movimento di transito in direzione dei Paesi europei maggiormente industrializzati.
EUR 28.50
The court artist in seventeenth-century Italy
Up to now the theme of the artist in the service of Italian courts has been examined in various studies focused mostly on the High Renaissance, as though the phenomenon was relevant only to the XV and XVI centuries. It actually lasted much longer, spanning the whole longue durée of the lives of the courts of the ancient regime. The present volume intends to fill this gap, presenting for the first time a comprehensive examination of the subject of the court artist from sixteenth to seventeenth century and the transformations of this role. “Court artist” is heredefined as one who received a regular salary, and was therefore attached to the court by a more or less exclusive service relationship.The book is divided insix chapters: each of them examines the position of the court artist in the service of the most important ruling families in Italy (the Savoy in Turin, the Gonzaga in Mantua, the Este in Modena, the Della Rovere in Pesaro and Urbino, the Medici in Florence) and in papal Rome, a particular and unique center of power.
EUR 27.55
La fucina di Vulcano. I metalli nel mondo antico: storia, tecnologia, conservazione
La conoscenza dei metalli e delle loro potenzialità fu, se non forse la maggiore, certamente una delle principali conquiste degli uomini della protostoria, poiché ne trasformò radicalmente gli usi e i costumi. Questo libro si propone di tracciarne le vicende dalle remote origini, che fornirono temi al mito, alla letteratura, alle arti figurative, fino alle più evolute applicazioni tecniche e formali realizzate nel mondo antico. Le caratteristiche e le peculiarità di ciascun metallo sono esaminate in relazione alla loro diffusione e alla produzione artistica a cui fornirono la materia. Una particolare attenzione viene dedicata alle alterazioni e ai provvedimenti conservativi. Segue l'illustrazione di alcuni interventi di particolare rilievo che confermano come la capillare analisi effettuata attraverso un restauro possa fornire elementi determinanti non solo per la morfologia, la natura e gli aspetti tecnici di un'opera, ma anche per la sua valutazione critica.
EUR 14.25
Presidenti. Storia e costumi della Repubblica nell'Italia democratica
L'importanza del ruolo del presidente della Repubblica nell'equilibrio dei poteri emerge fin dalla nascita dell'Italia democratica - ben presente nel dibattito in Assemblea costituente e poi nel testo della Costituzione - e tuttavia la storiografia solo recentemente ha "scoperto" la centralità di questo tema per analizzare le trasformazioni dei costumi repubblicani nel secondo dopoguerra, vale a dire il tessuto civico del paese nel rapporto tra istituzioni e cittadini. Le ricerche che qui si presentano si propongono dunque una prima ricognizione per osservare i comportamenti dei presidenti della Repubblica e decifrarne i codici di comunicazione nell'esercizio delle loro prerogative, nel tentativo di cogliere il diverso "stile" politico con cui si impersona il potere. Ecco allora delinearsi altrettanti terreni di ricerca: le relazioni tra il capo dello Stato e i cittadini; l'uso dei rituali civili e dei simboli nella costruzione dell'identità nazionale; l'immagine (istituzionale e privata) dei presidenti nell'opinione pubblica; il ruolo dei media (stampa, fotografia, radio, cinema, televisione, Internet); l'influenza esercitata dal Quirinale nel delineare l'immagine internazionale dell'Italia. La riflessione storica deve inoltre dare qualche risposta a pressanti questioni di attualità: la personalizzazione della politica, le retoriche populistiche, la crisi di legittimazione del potere...
Società e poteri nell'Italia medievale. Studi per gli allievi per Jean-Claude Maire Viguer
Il volume raccoglie una serie di saggi nati a partire dalle esperienze di ricerca di Jean-Claude Maire Vigueur e dai percorsi di dottorato da lui diretti tra l'Italia e la Francia. Si tratta di approfondimenti che colgono un periodo storico vasto, quello dell'Italia tra il XII e il XV secolo, da molteplici punti di osservazione: le istituzioni cittadine e la loro cultura, le forme di organizzazione e le pratiche sociali delle aristocrazie, le attività economiche nelle campagne, la storia di Roma medievale. Un percorso variegato ma tenuto insieme da alcuni lineamenti di metodo profondi. Da una parte, l'approccio alla politica e alle istituzioni sempre mediato da una attenta considerazione degli attori sociali nelle loro caratteristiche peculiari; dall'altro, lo sguardo rivolto alla metodologia della ricerca, alla comprensione delle dinamiche documentarie e ai risvolti di comunicazione culturale che il fare storia si pone.Queste caratteristiche fanno del magistero di Maire Vigueur una tradizione di studi ben delineata, che trova interpreti in una giovane generazione di studiosi sia in Italia che in Francia.
EUR 21.85
Cinema e storia. Interferenze/confluenze
Il libro esplora la relazione cinema / storia con l'obiettivo di superare le reciproche diffidenze e di ridiscutere i clichés che ancora persistono nell'era dell'immagine. L'itinerario proposto è particolarmente interessante per la ricchezza e la trasversalità dei contributi, che creano un'innovativa piattaforma dialogica anche attraverso interviste inedite realizzate appositamente, concesse da autorevoli esponenti di entrambe le discipline. Per la storia: Jacques Le Goff, Marc Ferro, Pierre Sorlin, Antoine de Baecque, Franco Cardini, Lucio Villari; per il cinema: F. Murray Abraham, Pupi Avati, Marco Bellocchio, Peter Bogdanovich, Liliana Cavani, Matteo Garrone, Carlo Lizzani, Ennio Morricone, Mark Peploe, Francesco Rosi, Vittorio Storaro, Krzysztof Zanussi. Particolare attenzione è dedicata all'analisi dei "generi" (bellico, western, commedia, cinema d'impegno civile e politico, biografico, religioso) rispetto ai quali quello storico è trasversale, e allo sguardo del cinema d'autore sulla storia (Ejzenstejn, Griffith, Rossellini, Pontecorvo), individuando le dinamiche tra il cinema, arte corale, e la storia e i suoi personaggi. Prefazione di Jacques le Goff.
EUR 25.65
Giotto e i francescani. Tre paradigmi di committenza
Alcune delle più importanti imprese pittoriche "francescane" di Giotto e della sua vasta bottega (a Pisa, Firenze e Assisi) sono qui studiate da uno dei maggiori esperti internazionali di arte italiana del Trecento. Nel corso dei primi vent'anni circa del Trecento, infatti, l'Ordine francescano - cui tutte queste opere fan capo - subisce profonde trasformazioni, in stretto rapporto con le vicende della Chiesa migrata ad Avignone, e con l'evoluzione economica, finanziaria e politica delle città che costituiscono gli scenari degli avvenimenti, Pisa, Firenze, e Assisi. L'Ordine francescano, legato, per un verso, ai principi e alle scelte radicali del Fondatore, e per un altro fortemente partecipe della società contemporanea, e in strettissimi rapporti con i banchieri fiorentini e le élites intellettuali, ridefinisce la figura di Francesco, e la presenta in modi che Giotto, come Gardner ci indica, riesce a rappresentare con straordinaria efficacia visiva e propagandistica. Ne deriva un quadro movimentato e colorito, ben lontano dall'immagine stereotipata che spesso si dà dell'artista e dei suoi committenti.
EUR 22.80
Il mestiere di storico (2014). Vol. 2
Il Mestiere di Storico è il semestrale della Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea (SISSCo). Raggiunge direttamente gli oltre 700 membri dell'Associazione e ha l'obiettivo di presentare e discutere criticamente la produzione storiografica italiana e sull'Italia e di farla dialogare con la produzione storiografica internazionale. In ogni fascicolo vengono recensiti tra i 150 e i 200 volumi. La rivista ospita anche tavole rotonde su libri di particolare rilievo, recensioni di mostre, musei, film, fiction televisive, romanzi storici, memorie e documenti. Nel secondo fascicolo dell'anno pubblica anche una rassegna degli articoli comparsi sulle più rilevanti riviste italiane di storia e sulle riviste straniere che si occupano di storia italiana. La rivista è anche aperta alla pubblicazione di articoli sottoposti a peer reviewing, e copre tutte le aree della storia italiana e mondiale relativamente ai secoli XIX e XX.
EUR 38.00
Cultura oltremontana in Lombardia al tempo degli Sforza (1450-1535)
Eletto duca di Milano nel 1450, Francesco Sforza inaugura una nuova dinastia che cerca di legittimare attraverso una politica culturale ispirata a quella della corte di Borgogna. Il gusto artistico di Filippo il Buono (1420-1467) e di Carlo il Temerario (1467-1477) impongono un rinnovamento della musica, della letteratura e della pittura che si diffonde in tutta Europa attraverso i canali diplomatici ed economici. Milano ricopre un ruolo essenziale nella ricezione e nella diffusione del modello borgognone in Italia, grazie ai suoi rapporti politici privilegiati con la Francia e il ducato di Savoia, che favoriscono l'acquisto di opere d'arte e il reclutamento di artisti, e grazie alla sua situazione geografica alle porte delle Alpi. Nel 1479, l'avvento di Ludovico il Moro determina un orientamento più italiano del gusto della corte sforzesca e l'attività di artisti quali Bramante e, soprattutto, Leonardo, contribuisce all'elaborazione di un modello lombardo che si diffonde a sua volta a nord delle Alpi e che permette di forgiare un'identità culturale propria al ducato. I diversi saggi che compongono il volume servono proprio a comprendere questi processi, le dinamiche della trasmissione di modelli nordici, la loro elaborazione da parte di artisti lombardi...
The Basilica of San Pietro in Vincoli
La Basilica di San Pietro in Vincoli, oltre la bellezza e maestosità dell'edificio basilicale in sé, costituisce un complesso urbanistico, archeologico, rinascimentale e moderno tra i più complessi e cronologicamente completi di Roma. Sorge in vetta all'Esquilino a Nord del Colosseo e non lontano dalle Terme di Traiano, presso la zona che fu occupata dalla Domus Aurea. Gli strati su cui sorge la basilica si originano nella protostoria e attraversano l'età repubblicana, quella classica adrianea, fino alla tardo-antica. Conserva cospicue tracce di restauri medievali, ma soprattutto sono di rilievo gli interventi rinascimentali ad opera dei grandi cardinali che ne furono titolari e che profondamente amarono ed onorarono la basilica. Di essi taluni divennero celebrati papi, quali i della Rovere Sisto IV e Giulio II, per giungere a Pio IX. Le tracce dei loro poderosi interventi si possono tuttora ammirare. All'ingresso nel tempio si è subito affascinati dalla doppia teoria di possenti colonne doriche che spartiscono la spaziosa navata centrale dalle laterali. L'edificio conserva celebri opere d'arte di gran pregio, quali il monumento a Giulio II con il Mose di Michelangelo, la tavola musiva con la rappresentazione di s. Sebastiano della fine del VII...
L' elogio della sconfitta. Un trattato inedito di Teodoro Paleologo, marchese di Monferrato
Il manoscritto 11042 della Bibliothèque Royale di Bruxelles contiene due trattati del marchese di Monferrato Teodoro Paleologo (1291 ca.-1338), conservatici solo nella versione francese del traduttore normanno Jehan de Vignay. Il primo è un famoso scritto sull'arte militare e di governo, mentre il secondo, di cui qui si presenta l'editio princeps e una traduzione italiana, è un breve testo contenente riflessioni personali di Teodoro. A dispetto del titolo, non si tratta di un tentativo di analisi socioeconomica della realtà del tempo. In effetti, l'autore si concentra soprattutto sulla condanna della ricchezza in quanto tale, che lo conduce all'affermazione dell'assoluta impossibilità di conciliare etica e prassi politica: abbandonata per sempre la speranza di ottenere le insegne della monarchia universale, Teodoro trasfigura il proprio personale fallimento in un duro atto di accusa verso l'ingiustizia del mondo. Un piccolo classico "eterodosso" del pensiero politico bizantino.
EUR 19.00
Al di là del fiume. Storia e antropologia di un confine africano (Ghana e Togo)
Questo volume prende in esame questioni storiche e antropologiche riguardanti la delimitazione territoriale coloniale in contesto africano, analizzandone le conseguenze nella vita politica contemporanea e interrogando questioni al centro del nostro vivere tanto nella lontana Africa quanto nel nostro paese: il concetto di identità di un popolo attraverso i mutamenti della storia, la mobile geografia dei confini. Attraverso il caso della costruzione del tratto settentrionale del confine tra Ghana e Togo, l'autrice propone così al lettore un'etnografia combinata a uno studio d'archivio, svelando le storiche connessioni commerciali e rituali tra i diversi gruppi che abitano la regione, il modo in cui si è costruito il significato attuale di "confine", l'incontro/scontro tra le rappresentazioni delle identità e delle relazioni tra africani e amministratori coloniali europei.
EUR 24.70
Critica del testo. Vol. 17\2
"Critica del testo" è una rivista fondata in Italia nel 1998 da Roberto Antonelli, che si presenta come ancorata alle più salde e prestigiose radici della filologia romanza e italiana, ma aperta alle prospettive che la crisi della cultura umanistica e lo sviluppo di nuove proposte metodologiche hanno posto sin dall'inizio del XX secolo, secondo una concezione pluralistica e aperta di "critica" e di "testo". Il primo fascicolo di ogni annata è monografico, il secondo ed il terzo sono dedicati ad argomenti di varia pertinenza spaziale e temporale. "Critica del testo" pubblica articoli in tutte le principali lingue romanze, in inglese ed in tedesco.
EUR 19.00
Le origini della Comune di Parigi. Una cronaca (31 ottobre 1870-18 marzo 1871)
Pagine di diari, memorie dei protagonisti, dispacci, deposizioni rese davanti a Commissioni parlamentari d'inchiesta, stampa quotidiana, resoconti di riunioni di club, atti dell'Internazionale parigina, manifesti politici: è questa la documentazione che sta alla base dei saggi raccolti in questo volume, che vuole essere, come recita il sottotitolo, una "cronaca" delle vicende che hanno portato alla nascita della "Commune" parigina. Non un libro sulla Comune dunque, bensì sulle sue origini. Scenari di vita vissuta che si dispiegano in una narrazione volutamente orientata alla semplice descrizione, in un calendario fitto di sincronismi, il cui scopo è quello di fare emergere almeno in parte la coralità propria di uno spazio urbano fortemente segnato, all'interno di un arco di tempo circoscritto. Ecco allora che, in una Parigi sotto assedio, stretta dal gelo e dalla carestia, si muovono i protagonisti di quelle vicende da cui, quasi inevitabilmente, scaturirà infine la terza, e finalmente vincente giornata rivoluzionaria: quel fatidico 18 marzo 1871.
EUR 46.55
I Trattati di Utrecht. Una pace di dimensione europea
Alla morte senza eredi del re di Spagna Carlo II (1661-1700), l'Europa fu posta dinnanzi a un inquietante interrogativo: chi sarebbe salito sul trono vacante? Filippo d'Angiò? L'arciduca Carlo d'Asburgo? Vittorio Amedeo II, duca di Savoia? Il candidato più solido era il primo, che però era anche nipote di Luigi XIV e possibile erede del trono francese. L'idea di una Francia potentissima non piaceva all'Inghilterra, che il 15 maggio 1702 dichiarò guerra alla vicina d'oltremanica, dando inizio così a quella guerra di successione spagnola che si sarebbe conclusa con i trattati di Utrecht nel 1713. Senza dubbio, perciò, i trattati di Utrecht costituiscono un punto nodale delle vicende del nostro continente, l'atto di nascita di "una pace di dimensione europea" che richiedeva di essere indagato a fondo. Ed è quel che hanno fatto alcuni storici europei, mettendone in luce gli aspetti più rilevanti grazie anche a un attento scandaglio della copiosa produzione editoriale contemporanea e delle ricchissime corrispondenze diplomatiche conservate negli archivi d'Europa.
EUR 27.55
La pittura murale nell'antichità. Storia, tecniche, conservazione
La pittura murale è uno dei più consistenti lasciti del mondo antico. Pur attraverso inevitabili lacune, una narrazione continua si snoda dalle caverne preistoriche ai palazzi dei sovrani, ai templi degli dei, ai luoghi pubblici, alle dimore dei privati, alle tombe dei defunti. Illustra riti, costumanze, vicende mitiche e reali. È la più vivida e molteplice espressione della creatività umana e della sua esigenza di comunicazione. Questo libro ne segue la storia da un osservatorio particolare, rivolto al graduale evolversi delle tecnologie e dei mezzi che ne hanno reso possibile la realizzazione. La durabilità di molti testi pittorici è in gran parte affidata alla tecnica dell'affresco, una "invenzione" che risale a tempi remoti, ma che solo in età romana troverà la sua codificazione teorica. Anche da questo parziale punto di vista l'ecumene appare come un dinamico luogo di incontri e di scambi, lungo i cui itinerari si incrociavano e si diffondevano saperi, tecniche, materiali, la cui memoria si protrarrà molto oltre la fine del mondo antico. Alcuni capitoli sono dedicati alle cause di deterioramento, alle tecniche di conservazione, al distacco della pittura murale.
EUR 23.75
Machiavelli. L'uomo, il politico, il letterato
Questo volume, pubblicato originariamente in inglese nel 2013 in occasione del cinquecentenario del Principe, si è imposto come la biografia per eccellenza di Machiavelli in area anglofona e ha subito suscitato ovunque una grossa eco grazie alle importanti novità che presenta soprattutto relativamente alla famiglia di Machiavelli, alla sua giovinezza (sino a oggi poco conosciuta), e ai suoi anni al servizio della cancelleria fiorentina. Black, ripercorrendo la vita e le opere del più sorprendente e influente interprete politico della storia, ne modifica sostanzialmente l'immagine complessiva. Questa biografia, aggiornata con la bibliografia più recente e arricchita di ben 150 pagine in questa prima versione in italiano, si afferma come opera di riferimento per chiunque voglia avvicinarsi alla vita e all'opera di Machiavelli.
EUR 42.75
L' invenzione dell'iconoclasmo bizantino
Il famoso iconoclasmo bizantino ha influenzato moltissimi movimenti iconoclastici, dalla riforma inglese e dalla rivoluzione francese al movimento talebano, fino all'Isis in tempi recentissimi, tutti incentrati sulla distruzione di immagini come forte dichiarazione politica. Tuttavia, esso è stato sfortunatamente frainteso: questo libro mostra quanto e perché la discussione riguardo alle immagini fosse più complicata e più interessante di quanto non si sia immaginato. Osserva il modo in cui le icone divennero così importanti, chi vi si oppose e come la controversia si risolse all'incirca tra il 680 e l'850. Molte convinzioni ormai largamente accettate riguardo all'"iconoclasmo" - ad esempio il fatto che si trattasse di un'iniziativa imperiale e della causa di una generale e diffusa distruzione di immagini, che fosse avvenuto in un periodo di ristagno culturale - si riveleranno sbagliate. Gli anni dei dibattiti sulle immagini videro infatti progressi tecnologici e mutamenti intellettuali che, accanto ad un'economia in crescita, si conclusero con l'emergere di un impero particolarmente forte e stabile: la Bisanzio medievale.
EUR 22.80