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La casa delle marionette. Museo della collezione Monticelli di Ravenna
Questo piccolo museo conserva un'importante collezione che testimonia - da metà Ottocento ai giorni nostri - il passaggio dall'originaria compagnia marionettistica fondata da Ariodante Monticelli al teatro dei burattini, per arrivare all'attuale compagnia "Teatro del Drago". La singolarità del patrimonio della famiglia Monticelli sta proprio nell'essere un insieme di materiali "vivi", realizzati, usati e tramandati da ben cinque generazioni, che hanno intrecciato tra l'altro il proprio percorso artistico altre compagnie storiche quali i "Piccoli" di Vittorio Podrecca e i "Fantocci Lirici Yambo". Il volume illustra, con agili e puntuali riferimenti storici, corredati da un ricco apparato iconografico, le collezioni e la storia artistica lunga quasi due secoli della famiglia d'Arte Monticelli.
EUR 14.25
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L' inizio e la fine. I confini del romanzo nel canone occidentale
"Il volume consiste di cinque capitoli, organizzati cronologicamente, dall'antichità classica (I), al medio evo romanzo (II), al Cinquecento (III), all'età moderna (IV), al Novecento (V). La trattazione si concentra sugli inizi e sulle fini dei romanzi (nel senso che il termine assume nei vari periodi), indicando sia le implicazioni filosofiche delle categorie di 'inizio' e di 'fine', sia i loro risvolti semiotici. L'esposizione teorica è luminosa, ma l'aspetto più accattivante del libro consiste nelle ammirevoli analisi dedicate a singole opere, che chiariscono, in profili di una decina di pagine ciascuno, i tratti salienti e rivelatori degli incipit e degli explicit di grandi testi classici. Citerò, fra quelle che ho trovato più illuminanti e attraenti, le pagine dedicate a Boiardo, Ariosto, Tasso, Rabelais, nel capitolo III, ai Promessi Sposi, a Moby Dick, ai Malavoglia, nel capitolo IV, a Proust, Joyce, Flann O'Brien, Calvino, nel capitolo V. "Il tema affrontato in questo libro è inesauribile", conclude l'autrice, con una frase adatta all'inizio, oltre che alla fine dell'opera, e poco dopo cita l'espressione in medias res, in medias sententias, osservando che è stata coniata da Anthony Nuttall esclusivamente per gli inizi letterari, ma che lei non...
Adespoti, prosimetri e filigrane. Ricerche di filologia dantesca
Nessuno è profeta in patria. La circostanza dell'esilio non semplificò questo problema a Dante Alighieri. Chi è egli per i suoi contemporanei, e perché scrive? La prima risposta la cercò e la dette nelle cose che scrisse e nei modelli, illustri e lontani, che si scelse. Ma il problema era scottante ancora quando, ad un anno dalla morte egli reinventò il genere bucolico per un certo Giovanni, professore riconosciuto e stipendiato, che si faceva chiamare Giovanni del Virgilio e che gli bocciava Inferno e Purgatorio. Ancora di più a Firenze, agli inizi, non fu profeta quando compose quel singolare libretto, la Vita nova, e lo dedicò allo sdegnoso Guido Cavalcanti. La ricerca filologica trova traccia nei testi e nei loro testimoni antichi di questa fatica di inventarsi un compito di scrittore: la vigile consapevolezza del proprio valore a un certo punto darà vita a un Oltretomba universale con un maestro elettivo, Virgilio, con un viaggio profetico, nuovo Paolo e nuovo Enea, e una prospettiva di giudizio su opere e pensieri di tutti. Ma prima di questo salto deificante, che si è miracolosamente realizzato, la Vita nova e alcune opere rimaste incompiute (il De...
Il genio del secondo futurismo fiorentino tra macchina e spirito
Nel 1909 nasceva il Futurismo. E, all'interno del movimento, un'anima milanese e un'anima fiorentina. Nell'indicare il gruppo che avrebbe dato vita al Secondo Futurismo Fiorentino (1916-1918), Mario Verdone osserva che "costituiva l'ala magico-occultistica con poca o punta idolatria per la macchina e, viceversa, una gran passione per le attività inconsce dello spirito". Ma cosa succede nel momento in cui le "attività inconsce dello spirito" vengono accelerate dal dinamismo rappresentato dalla macchina e sottoposte allo stesso rigore scientifico? E come vengono veicolate tali attività nel processo creativo? Questo lavoro ricostruisce la singolare concezione artistico-letteraria del gruppo attingendo ad un considerevole corpus di scritti teorici e articoli pubblicati lungo un arco di tempo di oltre otto anni (novembre 1909-febbraio 1918) e a corrispondenza finora inedita. Le posizioni teoriche si confrontano con l'analisi di scritti creativi, tra cui "Il barbaro" di Mario Carli, che questo studio riporta alla luce. L'analisi si articola lungo un percorso che esplora il ruolo dell'artista, gli strumenti di cui dispone, le condizioni che favoriscono l'impiego di tali mezzi e le dinamiche che accompagnano la fase espressiva.
EUR 19.00
Lecturae Dantis Lupiensis (2012). Vol. 1
Poiché l'opera di Dante è probabilmente il più grande e solido patrimonio culturale che la letteratura del passato abbia affidato non soltanto agli studiosi di oggi, ma ai lettori, agli appassionati, agli studenti e ai semplici cittadini di questa Nazione, in un contesto internazionale che questo stesso patrimonio avidamente studia, consuma e percorre in più modi, la Lectura leccese si propone assolutamente a ogni potenziale fruitore: conservando tutta l'elevatezza e la profondità della ricerca scientifica, essa vuole trovare la misura di una comunicazione ampia, disponibile a spiegare a ogni attenta intelligenza i nuclei di forza dei propri ragionamenti.
EUR 14.25
Fogli di vita
Abiti di pietra. Riflessioni sulla letteratura italiana da Manzoni a Paola Capriolo
Dal convento di Gertrude all'albergo in cui è ambientato "Il doppio regno" di Paola Capriolo, i fondali narrativi assumono spesso una funzione determinante, interagendo attivamente con i protagonisti di romanzi e racconti, e balzano con piena evidenza in primo piano. Strutture architettoniche, paesaggi urbani o naturali, panorami d'ogni sorta, reali o immaginari si incaricano in ultima analisi di avvincere il lettore e di condurlo passo dopo passo nel cuore della storia. Autori e testi difformi "vengono parlati" tutti indistintamente dal linguaggio delle strutture spaziali, ciascuno secondo le proprie specificità. A volte imponenti abiti di pietra si modellano su misura addosso a coloro che vi dimorano, potenziandone in tal modo la visibilità e amplificandone tratti, gesti, ruoli; altri personaggi al contrario sono costretti a vivere entro contenitori rigidi così potenti da "liquefare" caratteri e vicende al proprio interno e modellarne la forma come in uno stampo. Ogni testo narrativo insomma si presenta come uno spazio strutturato, come un territorio disegnato su una mappa con strade e case, percorsi e frontiere, ambienti chiusi e/o scenari en plein air: su tali planimetrie, figure itineranti si contrappongono ad altre stanziali, ricoverate in luoghi chiusi: rifugi che diventano...
L' ordine dei fati e altri argomenti della «religione» di Leopardi
In difesa di Leopardi, bersaglio a tre anni dalla morte di polemiche e accuse di empietà accoppiate alla gesuitica leggenda di un finale pentimento, l'amico Giordani testimoniò nel 1840 che "la sua religione, come la sua letteratura" era non sacrilega bensì "diversa" da quella dei suoi avversari. "L'ordine dei fati e altri argomenti della 'religione' di Leopardi" indaga tale diversità intorno alla quale si osteggiarono, anche per assoggettarla ai loro propositi, classicisti e romantici od opposte schiere confessionali e laiche. Dopo un lungo percorso di studi leopardiani (e una biografia del poeta che ha avuto echi all'estero) Rolando Damiani tratta con un taglio originale la questione, divenuta spesso una pietra d'inciampo per gli interpreti, dell'abbandono della dogmatica cattolica, preliminare nel giovane erudito recanatese, per una "conversione" non solo alla filosofia e alla poesia, ma anche a una sapienza vivificata da idee basilari della tradizione classica e cristiana. I capitoli del libro ne tracciano una mappa, indagando il potere del fato su dei e uomini, narrato come mito genesiaco nella "Storia del genere umano", o l'annuncio del "mondo nemico del bene" portato dal Cristo, al centro di due note del 1820-21 rifluite nella raccolta...
Flora del ferrarese
Da oltre un secolo non veniva pubblicato un catalogo della flora del Ferrarese. Risale infatti al 1909 il "Contributo alla flora vascolare della Provincia di Ferrara" di Pietro Revedin. Da quel tempo ormai molto lontano molte cose sono avvenute e i cambiamenti hanno influito anche sulla flora che - sapendola leggere ed interpretare - è un fedele indicatore dello stato del territorio e delle sue modificazioni. "La Flora del Ferrarese" di Filippo Piccoli, Mauro Pellizzari e Alessandro Alessandrini (con la collaborazione di Lisa Brancaleoni, Giampaolo Balboni e Nicola Merloni) è frutto di un progetto pluridecennale ed è risultato di esplorazioni sistematiche e quanto più accurate possibile del territorio. Sono stati analizzati sia i lembi di maggiore e più noto valore naturalistico, come il Delta del Po (il Gran Bosco della Mesola, le zone umide salmastre, le dune costiere), le Dune di Massenzatica, la Foresta Panfilia, Campotto e Valle Santa. Ma sono stati esplorati anche luoghi meno importanti, in quanto più modificati, ma ricchi di specie diverse e per gran parte di origine esotica: le aree urbane, i canali, i campi, le aree industriali dismesse, le aree ferroviarie. Confluiscono qui anche i dati raccolti...
1512. La battaglia di Ravenna, l'Italia, l'Europa
La battaglia di Ravenna, combattuta l'11 aprile 1512, domenica di Pasqua, ha rappresentato un evento cruciale nelle guerre d'Italia che dalla fine del Quattrocento sconvolsero per molti decenni il Paese. Un evento cruciale in primo luogo sul piano militare, con l'impiego innovatore delle artiglierie e lo sterminio mai visto di migliaia di combattenti di entrambe le parti. Ma non solo. La morte di Gaston de Foix, l'incertezza dell'esito reale dello scontro e il rimescolamento delle alleanze e delle strategie delle potenze europee sullo scenario italiano segnarono una nuova fase della lotta per la supremazia nella Penisola e l'egemonia politica, economica, culturale in Europa. Il volume, che raccoglie gli atti del convegno promosso nel V centenario della battaglia, ha inteso ricostruire la geografia dei poteri, il contesto economico, la dimensione socio-culturale in cui si collocò quell'evento e indagarne le conseguenze e le rappresentazioni mentali, anche di lungo periodo, che ha lasciato nella storia e nell'immagine del Paese e di Ravenna.
EUR 26.60
Musica pop e testi in italia dal 1960 a oggi
In Italia, forse più che in altri paesi europei, la canzone d'autore ha indicato, anticipato e accompagnato temi e proposte che poi sono diventate una conquista sociale, di costume e culturale. In diversi casi, la lezione affidata alla musica anticipa o salta le generazioni, non invecchia e, anzi, si ripresenta prepotentemente a distanza di anni. In questo libro proponiamo una serie di saggi sulla canzone d'autore italiana senza alcuna pretesa di essere esaustivi per quanto riguarda i nomi e i temi toccati. Questa, quindi, non è un'antologia che vuole dare un panorama complessivo, ma un libro curato con l'intento di offrire un discorso critico sulla vitalità intellettuale e artistica di parte della musica pop italiana. In un mondo post-industriale e post-ideologico, le conquiste sociali e di costume, anche grazie ai tanti gadget mediatici, sembrano aver ceduto il passo ad un acclamato e agognato benessere che pare poter spazzar via ogni nube scura dal cielo. Eppure, si continuano a cercare molte delle stesse risposte affidate all'ironia e alla sincerità della musica e dei testi qui studiati. Ma si sa, come ha cantato uno dei più talentuosi e sfortunati cantautori di quegli anni, in ogni...
Il «De arte saltandi et choreas ducendi» di Domenico da Piacenza. Edizione e commento
Il "De arte saltandi et choreas ducendi" di Domenico da Piacenza, teorico e compositore attivo alla corte ferrarese degli Estensi tra il 1439 e il 1476, è uno dei più importanti trattati di letteratura artistica dell'Umanesimo nonché primo documento noto di teoria coreutica dell'Età moderna. Di pertinenza della sfera intellettuale prima ancora che fisica, con l'opera di Domenico da Piacenza il movimento del corpo viene per la prima volta affidato a un'indagine di carattere razionale: scomposto nelle sue parti, analizzato, posto in relazione con la musica, lo spazio circostante. Nella sezione teorica del trattato, che precede la parte dedicata alle descrizioni coreografiche, affiora il taglio speculativo della ricerca: accanto ai requisiti morali del danzatore messer Domenico si sofferma sull'eleganza del portamento, l'influenza della sfera emotiva sul movimento del corpo, il valore etico della danza. Il lavoro che qui si presenta intende essere un contributo alla conoscenza di questo importante quanto poco studiato trattato umanistico.
EUR 28.50
Ecomuseo delle erbe palustri di Villanova di Bagnacavallo
L'Ecomuseo detiene una delle principali raccolte nazionali di manufatti in fibre naturali di origine paludosa. In particolare espone prodotti datati tra il 1850 e il 1970, anni in cui questa originale forma di artigianato locale conobbe la più ampia diffusione sui mercati, anche esteri, e coinvolse tutta Villanova, specialmente le donne, che raggiunsero così una rilevanza economica e sociale d'avanguardia. Ai reperti esposti si affianca una rappresentazione della storia idraulica locale, del ciclo di raccolta e trattamento delle erbe e un parco circostante con le ricostruzioni dei tipici capanni romagnoli in canna palustre.
EUR 14.25
La «colonna dei Francesi». Arte e storia nella Ravenna del Cinquecento
Fin dalle sue origini, la cosiddetta "colonna dei Francesi" - eretta dal vescovo Pietro Donato Cesi sulle rive del Ronco, vicino a Ravenna - ha sofferto una strana sorte, oscillante fra memoria e oblio. La sua fama alterna momenti di interesse come all'inizio dell'Ottocento - quando l'immaginario europeo collegò il monumento al mito del giovane eroe Gaston de Foix, caduto nella sanguinosa battaglia di Ravenna - ad altri di totale abbandono. Solo in epoca recente, dai restauri condotti nei primi anni Settanta del Novecento fino alle recenti celebrazioni del quinto centenario della battaglia (2012), la stele si è imposta di nuovo all'attenzione e alla cura della comunità. Nonostante ciò, erano ancora poche le notizie che la riguardano, spesso basate su informazioni non accertate: poco si sapeva della sua collocazione originaria e dei motivi che spinsero il committente ad erigerla poco dopo la metà del Cinquecento; non è mai stato studiato il significato delle epigrafi e delle decorazioni simboliche che ne ornano i lati, così come mancava l'analisi dei rapporti col contesto storico-artistico italiano. Da queste incertezze è nato il libro, frutto di una ricerca condotta nell'arco di tre anni su materiali in gran...
Le conversazioni di Dante 2021 (2013). Vol. 3
Sono qui raccolti gli interventi che, nell'ambito della terza edizione di Dante2021, tra il 4 e il 7 settembre 2013, vari studiosi hanno dedicato a rilevanti temi danteschi. Antonio Pao-lucci e Claudia Villa hanno aperto il loro "laboratorio" di ricerca, offrendo al pubblico nuove prospettive sull'opera di Dante (in particolare Purgatorio XI e Inferno XV), mettendo anche in evidenza l'appassionata tensione conoscitiva dei loro studi. Una storica dell'arte (Cristina Acidini), un editore (Alfio Longo), uno storico della lingua (Claudio Marazzini), il presidente della Deutsche Dante-Gesellschaft (Winfried Wehle), stimolati dal giornalista e conduttore Alberto Puoti, hanno rivelato che cosa Dante e la sua tradizione - un fil rouge che attraversa la storia nazionale e annoda culture diverse - hanno rappresentato e rappresentano nella loro vita e per la loro sensibilità. Si è aggiunto inoltre un incontro dedicato a "Lingua italiana per oggi e per domani", nel quale, sotto la guida del giornalista Enrico Gatta, si sono confrontati linguisti (i vertici dell'Accademia della Crusca, Nicoletta Maraschio e Francesco Sabatini), economisti e responsabili di istituzioni bancarie (Antonio Patuelli e Luigi Federico Signorini), protagonisti dei mass media (Paolo Attivissimo e Massimo Bernardini): la lingua che Dante ci...
Per me, Dante. Incontri e riflessioni con alcuni canti della «Commedia»
I saggi presentati da questo volume, sotto il comune denominatore dantesco, hanno strutture e finalità assai diverse: gli ultimi due, originariamente prefazioni alle edizioni critiche di due importanti commenti danteschi dell'Otto e del Novecento, quelli di Tommaseo e di Torraca, indagano sui modi, gli elementi e i fini con cui gli autori presentano e spiegano Dante al loro pubblico, quel che pensano della "Commedia" e quel che vogliono far pensare alle masse crescenti dei suoi lettori: tappe decisive della fortuna di Dante negli ultimi due secoli. I primi cinque saggi, quasi tutti affidati alla forma della "Lectura Dantis", sono invece il frutto di una ricerca, naturalmente inconclusa, sugli interessi di Dante, razionalista di formazione tomistica e complessivamente rispettoso della interpretazione del mondo fornita dal grande filosofo aquinate, per la formazione, lo sviluppo e il ruolo dei desideri umani, l'influenza della volontà e del piacere, le forme arazionali o prerazionali del conoscere - intuizioni, predizioni, sogni, visioni -, il ruolo insomma della corporeità, della fisicità "naturale" nel prendere decisioni, nel fare le necessarie scelte esistenziali. Se, con la maggior parte dei suoi critici, possiamo tranquillamente affermare che la sua guida, finale e vincente, è...
La prima guerra mondiale nel cinema italiano. Filmografia 1915-2013
Tutta la produzione cinematografica italiana sul primo conflitto mondiale riunita in un unico volume, contenente una scheda per ognuno degli oltre 200 titoli reperiti. I due autori hanno analizzato la storia ed i generi del cinema italiano per creare una filmografia ricca ed accurata, arricchita da un saggio in cui viene presentata l'evoluzione dell'immagine della grande guerra nel cinema italiano. Dalla filmografia emerge la rilevanza quantitativa dei film di fiction nel primo anno del conflitto e lo scarso numero di questo tipodi pellicole nel primo dopoguerra (compreso il lungo ventennio fascista). Particolare importanza nell'evoluzione dell'immagine della prima guerra mondiale è legata alla questione Trieste (che ritorna all'Italia nel 1954), capace di favorire la produzione di pellicole con un forte sapore irredentista. Il volume è corredato da dettagliati indici analitici: il primo, tematico, relativo agli eventi storici, il secondo riguardante i personaggi e il terzo (con le parole chiave) che riporta i vari temi rilevabili nei film. Nel volume, oltre ai film di fiction italiani, sono analizzati anche le coproduzioni e i film per la televisione dedicati al tema. Presentazione di Alessandro Faccioli.
EUR 23.75
Confessioni di una mente pericolosa: Dante Alighieri
La vita di Dante Alighieri è un tema tanto affascinante quanto relativamente poco conosciuto. Poco conosciuto dagli storici, messi in difficoltà dalla scarsità di documenti. Poco conosciuto dai letterati, concentrati sulla bellezza e sulla complessità delle opere. Poco conosciuto dal grande pubblico, ingannato dalle sovrapposizioni tra Dante personaggio e Dante autore. Alberto Puoti, autore e regista televisivo, ha viaggiato per luoghi danteschi e ha intervistato studiosi di molteplici discipline per servizi, reportage e documentari. Ne sono nate queste "Confessioni di una mente pericolosa: Dante Alighieri" che sono andate in scena per il festival ravennate "Dante2021. L'indagine in forma di spettacolo", pur densa di attenti riferimenti testuali e critici sull'autore della "Divina Commedia", risulta anche un leggero volo di fantasia sorprendente per le originali prospettive.
EUR 9.50
L' artefice aggiunto. Riflessioni sulla traduzione in Italia 1900-1975
I Translation Studies, nati come disciplina accademica negli anni Settanta, hanno richiamato l'attenzione su un'attività umana spesso trascurata eppure tra le più complesse, importanti e decisive per il dialogo fra civiltà, la comprensione dell'altro e la conoscenza di sé. Questi studi hanno di frequente dimenticato l'apporto fondamentale dato alla teoria della traduzione dalla cultura italiana nel Novecento, con filosofi, linguisti, critici, filologi, storici della lingua, poeti, traduttori professionisti, traduttori-scrittori, editori. II volume intende colmare questa lacuna proponendo alcune delle voci più rilevanti che hanno riflettuto sulla traduzione letteraria in Italia tra il 1900 e il 1975. Accanto a pagine di filosofi (Croce, Gentile, Pareyson, Betti, Della Volpe, Anceschi, Mattioli), si potranno leggere quelle di critici (Praz, Cecchi, Contini, Fortini, Poggioli), linguisti (Terracini, Devoto, Simone), filologi (Sabbadini, Folena), storici della letteratura (Flora, Fubini), poeti-traduttori (Quasimodo, Solmi, Dal Fabbro, Valeri), traduttori-traduttori (Fertonani, Pocar), scrittori (Pirandello, Bianciardi, Calvino, Ginzburg), ma anche intellettuali che si sono occupati in particolare della ricezione dei testi stranieri e di problemi di editoria (Gobetti, Borgese, Fabietti, Poliedro, Padellare), di versioni teatrali (Chinol, Pasolini), di lingue classiche (Romagnoli, Valgimigli) e di letterature moderne (Errante, Izzo, Baldini, Pivano).
EUR 18.00
Maggiori...
Glenn
Glenn Gould è il più grande musicista che il Canada abbia mai prodotto a livello internazionale. È diventato fin da giovanissimo una celebrità per la sua originale interpretazione di Bach e per il suo eccentrico stile di esecuzione. Usando come cornice drammatica la prima e l'ultima registrazione delle Variazioni Goldberg, Glenn esplora la musica, il pensiero e la straordinaria vita di questo pianista mitico e iconoclasta. Il dramma è finalmente pubblicato in Italia a quasi vent'anni dalla prima messa in scena in Nord America.
EUR 17.10