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Mostrati 1541-1560 di 97664 Articoli:
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Intelligenza artificiale: ultima chiamata. Il sistema Italia alla prova del futuro
Di intelligenza artificiale (AI) si parla molto, eppure finora il dibattito italiano si è concentrato poco sull'impatto reale che l'insieme delle tecnologie che vanno sotto questo nome può davvero esercitare sul nostro sistema economico. Il saggio di Stefano da Empoli è il primo tentativo di capire quale spinta l'AI possa imprimere alla competitività del nostro Paese. La sfida più importante sarà quella di permettere al sistema produttivo nel suo complesso di adottare soluzioni avanzate, a costi accessibili e con le competenze necessarie. Nonostante l'Italia presenti un basso livello di digitalizzazione, le nostre imprese - a partire dalle PMI - possono sfruttare i potenziali vantaggi competitivi che l'AI offre loro su un piatto d'argento. Un'occasione storica che tuttavia potrà essere colta soltanto chiamando a una nuova responsabilità le istituzioni così come la società civile e la rappresentanza d'impresa. A quest'ultima, in particolare, spetta il compito non solo di avanzare gli interessi dei propri associati a Roma o Bruxelles, ma anche di accompagnarne sul territorio la necessaria trasformazione organizzativa, in un nuovo partenariato tra istituzioni, ricerca, finanza e imprese.
EUR 17.10
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La tradizione cosmopolita. Un ideale nobile ma imperfetto
Una riflessione importante e ricca di esempi intorno all'ideale cosmopolita, dall'antica Grecia e dalla civiltà romana fino ai giorni nostri. La tradizione politica cosmopolita del pensiero occidentale inizia con il filosofo greco Diogene il cinico che alla domanda da dove venisse rispondeva di essere cittadino del mondo: piuttosto che dichiarare la sua stirpe, città, classe sociale o genere, si definiva infatti semplicemente un essere umano, affermando implicitamente l'uguale valore di tutti gli esseri umani. Nussbaum si muove sulle tracce di questa visione «nobile ma imperfetta» della cittadinanza del mondo, che trova espressione in figure dell'antichità greco-romana, così come in Ugo Grozio nel XVII secolo, Adam Smith nel XVIII e in vari pensatori dell'età contemporanea. L'Autrice si misura con le tensioni insite nel concetto stesso: l'idea cosmopolita afferma infatti che la personalità morale dell'individuo è completa (e bella) in sé, senza bisogno di alcun aiuto esterno; nella realtà invece, se si vuole che le persone realizzino pienamente la loro dignità intrinseca, occorre soddisfare i bisogni materiali di base. Preso atto di fenomeni quali il prevalere a livello globale dei bisogni materiali, le minori opportunità sociali di cui godono le persone con disabilità fisiche e...
L' età della nostalgia. L'emozione che divide l'Occidente
La nostalgia è diventata una delle principali forze della politica globale. Mentre Donald Trump spera di "fare di nuovo grande l'America", Xi Jinping chiede un "grande ringiovanimento del popolo cinese" e la maggioranza dei russi piange ancora l'Unione Sovietica. Ma è la Brexit, con la sua idealizzazione di un'epoca passata di piena sovranità, a incarnare il nazionalismo nostalgico nella sua forma più pura. Nonostante il suo sapore romantico, la nostalgia è un malessere, una combinazione di paranoia e malinconia che idealizza il passato, denigrando il presente. Questa epidemia di mitizzazione della storia nazionale sta plasmando la politica in modo rischioso, alimentata dall'invecchiamento della popolazione, dai cambiamenti nell'ordine globale e dal disordine tecnologico. Nel dibattito politico la nostalgia collettiva viene usata come arma emotiva, capace di mobilitare una nazione verso obiettivi illusori. Attingendo alla psicologia, alle scienze politiche, alla storia e alla cultura popolare, il libro analizza la rapida diffusione di questo fenomeno globale, prima di concentrarsi sulla Brexit come caso di studio. Con il distacco dello studioso, gli autori espongono il grande pericolo della nostalgia: l'eccessiva semplificazione della realtà, che porta a errori di calcolo politico senza precedenti e a crescenti tensioni geopolitiche.
Vedi Offerta L' unione economica e monetaria. Come e perché l'Europa è arrivata fin qui e quali sono le prospettive
Il libro di Angelo Porta nasce dall'esigenza di riportare chiarezza in un momento in cui la situazione dei paesi europei appare particolarmente complicata e attraversata da profondi cambiamenti.\r\n\r\nNegli ultimi anni il futuro dell'Unione economica e monetaria europea è stato spesso al centro di un dibattito tanto acceso quanto superficiale ed estemporaneo. «Senza un riferimento preciso al passato» sostiene l'autore, «non è possibile capire il presente, né tantomeno guardare al futuro con consapevolezza». Rivolgendosi specialmente alle nuove generazioni, afferma che non è possibile comprendere i problemi che assediano l'Unione monetaria europea se non si hanno chiare le vicende storiche che hanno portato alla sua realizzazione. Altrettanto essenziale è poi la conoscenza di numerosi aspetti tecnici che qui si trovano illustrati con un linguaggio accessibile, pur senza rinunciare al rigore su alcune questioni di fondo troppo spesso banalizzate nel dibattito attuale. Sulla base di queste premesse, il libro segue con particolare attenzione gli sviluppi della politica europea durante la crisi finanziaria, per poi volgere lo sguardo sul futuro dell'Unione e su alcuni problemi che dovranno essere affrontati già nel corso del 2020.
EUR 15.68
La grande tentazione. Perché non possiamo rinunciare a banche e mercati
L'emergenza Covid-19 ha fatto riaffiorare nel nostro Paese vecchi paradigmi che sostengono un ritorno dell'intervento pubblico nell'economia. È questa la grande tentazione da cui, secondo l'autore, dobbiamo tenerci alla larga: il passaggio dalla cosiddetta mano invisibile del mercato a quella, fin troppo ingombrante, dello Stato. Per recuperare il terreno perduto occorre invece sfruttare la forza straordinaria di banche e mercati finanziari, tra i più efficaci strumenti di politica economica in nostro possesso, gli unici capaci di moltiplicare risorse, idee ed energie da integrare nel sistema produttivo italiano. Questo non significa marginalizzare lo Stato, che, sempre in una logica di affiancamento temporaneo al mercato o con meccanismi di mercato, deve invece sostenere attivamente le politiche di sviluppo. Per esempio disegnando quelle regole, soprattutto fiscali, che permettono al sistema finanziario di liberare risorse utili alla crescita, intervenendo nell'economia con una logica vicina a quella del private equity e del partenariato pubblico-privato, orientando, attraverso banche e mercati finanziari, le risorse disponibili per supportare le aziende. Solo così si potrà rilanciare il Paese, sostenere le imprese e affrontare le sfide del futuro.
EUR 16.15
Chimica sociale. Alla scoperta degli schemi che connettono le persone
Chiunque di noi può costruire relazioni più significative e produttive: Marissa King lo dimostra basandosi sulle intuizioni delle neuroscienze, della psicologia e della scienza delle reti. È opinione comune che a contare sia la dimensione della rete di contatti. La ricerca delle scienze sociali ha invece scoperto che in gioco c'è qualcosa di più: la qualità e la struttura delle nostre connessioni esercitano infatti un impatto molto forte sulla nostra vita sia personale sia professionale. Come Chimica sociale ci spiega bene, esistono tre tipologie fondamentali di rete e ogni lettore potrà scoprire per quale ruolo (o mix di ruoli) è più portato: espansionista, intermediatore o aggregatore? Con questa consapevolezza potremo padroneggiare il nostro stile di networking e modificarlo per raggiungere un migliore allineamento con i nostri progetti di vita e i nostri valori. Connessioni di alta qualità sono un forte predittore di funzionamento cognitivo, di resilienza emotiva e di soddisfazione sul lavoro, e una rete ben strutturata ha molte probabilità di aumentare non solo la qualità delle nostre idee ma anche la nostra retribuzione. Oltre l'ufficio, le connessioni sociali sono poi la linfa vitale della salute e della felicità. Tantissime le storie di...
Fallimento lockdown. Come una politica senza idee ci ha privati della libertà senza proteggerci dal virus
«Questo non è un libro sulla pandemia. Non siamo né biologi né epidemiologi: il nostro campo di competenza ha a che fare con la valutazione della qualità del processo decisionale e con l'efficienza e l'efficacia delle soluzioni adottate dalla politica, non con i dettagli delle politiche di salute pubblica. Questo è un libro sui lockdown - quelli del marzo e aprile 2020 e quelli vagamente edulcorati delle zone colorate - e sul loro contorno di misure restrittive. È un libro che analizza scelte politiche, campagne mediatiche, opinione pubblica, tensioni tra democrazia e tecnocrazia, e fragilità dei diritti individuali sotto il peso di un'emergenza. Perché il lockdown è un'invenzione del 2020, introdotta un po' per sbaglio e sull'onda del panico dal governo italiano, quindi emulata in altri paesi occidentali. I piani pandemici preparati nei primi due decenni di questo secolo non prevedevano infatti nulla di simile, nemmeno per pandemie molto più gravi, e in generale avevano un approccio molto diverso, attento ai costi e ai benefici di ciascuna misura e sempre preoccupato di preservare quanto più possibile la vita normale della società.»
EUR 16.62
Tra cielo e terra. Economia e finanza nella Bibbia
Valore e prezzo, lavoro e retribuzione, debiti e crediti. Non serve essere raffinati biblisti per accorgersi che il Primo e il Nuovo Testamento sono disseminati di riferimenti economici. Occorre invece una lettura più attenta e libera da intenti dottrinali per capire che tali riferimenti non hanno esclusivamente, né prevalentemente, una funzione allegorica, ma più spesso narrativa o esplicativa e quindi sono riportati nella loro concretezza "terrena". La Bibbia, in altre parole, può essere letta anche come un robusto manuale di economia. Nel proporne una lettura in questa chiave, Tra terra e cielo unisce però diverse prospettive - storica, ermeneutica, filologica, esistenziale - che l'autore interseca senza forzature, anche quando li alterna a esperienze di vita personale o alle riflessioni di grandi figure della Chiesa di oggi, dal Cardinale Martini a Papa Francesco. Sempre attento a evitare la tentazione, da un lato, della lettura di carattere fondamentale e astorica e, dall'altro, dell'immediata traslazione del testo biblico nella vita corrente. Quella che prevale, invece, è sempre una visione dell'agire economico come generatore di equità e giustizia, la ricerca costante di "un modo di ragionare sui fatti economici e finanziari ontologicamente diverso da quello a cui...
Democrazia amministrata. Come la pubblica amministrazione contribuisce alla rappresentatività democratica
Nel giugno 2019 l'imbarcazione Sea-Watch 3, gestita da un'organizzazione umanitaria, soccorre dei migranti a bordo di un gommone in mezzo al Mediterraneo, chiedendo di approdare in un porto italiano. Il permesso viene negato. Nel tentativo di ottenere la sospensione dell'ordinanza, l'equipaggio mette in moto un processo legale e amministrativo che, prima di concludersi con l'arresto della comandante (il caso verrà poi archiviato), coinvolge una varietà di soggetti istituzionali: dal ministro dell'Interno alla Commissione europea, dalla Guardia costiera alla Guardia di finanza, dal ministero della Difesa a quello dei Trasporti, dal TAR al governo olandese, dalla prefettura di Agrigento alla Corte europea dei diritti umani. Nell'ambito del potere discrezionale che la legge conferisce loro, tutti questi funzionari pubblici hanno agito in modo appropriato? E come possono i cittadini valutare la conformità della loro condotta? L'esempio ci invita a interrogarci su come garantire che in una democrazia rappresentativa obiettivi e valori dei rappresentanti eletti dal popolo siano attuati e realizzati correttamente dai funzionari pubblici. La democrazia è infatti amministrata da un mosaico di istituzioni, regole, strumenti, meccanismi e persone, nel quale i pubblici funzionari sono il mezzo per assicurare che obiettivi e priorità politiche siano...
Socialist register Italia 2009. Antologia 2001-2008
Il Socialist Register, punto di riferimento intellettuale della sinistra internazionale dal 1964, è stato fondato da Ralph Miliband e John Saville a Londra come ricognizione annuale di movimenti e idee, nello specifico contesto della New Left britannica. Attualmente a cura di Leo Panitch e Colin Leys, il Socialist Register, i cui singoli volumi sono incentrati, di anno in anno, su un tema di particolare attualità, ha perseguito con coerenza la strada dell'impegno teso a sviluppare una relazione indipendente con il marxismo, libera da prese di posizione settarie e dogmatiche. Il primo numero di Socialist Register Italia contiene i saggi migliori degli ultimi anni.
EUR 14.25
La Bolivia di Evo. Democratica, indianista e socialista?
In un'America Latina che al giro di boa del millennio ha per lo più virato a sinistra, uno dei processi di trasformazione sociale più ambiziosi del continente si è intrapreso nella Bolivia di Evo Morales. Sull'esempio di Hugo Chavez in Venezuela o di Rafael Correa in Ecuador, il nuovo Presidente continua ad affermare la sua volontà di "rottura" con il periodo neoliberista e ostenta il discorso del confronto contro gli avversari interni e contro le potenze "imperialiste". Ma l'esperienza boliviana presenta in particolare due caratteristiche che le prestano una carica simbolica e di "rifondazione" che non si ritrova altrove: da una parte Evo Morales, primo presidente indigeno della Bolivia, si scontra non soltanto con le ingiustizie socioeconomiche e con il neocolonialismo delle multinazionali estere. Egli vuole anche finirla con il "colonialismo interno" dello Stato boliviano e con l'esclusione strutturale della maggioranza india del paese, che risale ai tempi dell'indipendenza. D'altra parte, a questa rifondazione si guarda non come alla missione di un uomo o di un gruppo di eletti, ma come alla responsabilità di un "governo dei movimenti sociali" che conferisce alla gestione della res publica un'inedita dimensione partecipativa, anche se non priva...
Scritti dal carcere. Il PKK e la questione Kurda nel XXI secolo. Vol. 2
Nel suo secondo libro Abdullah Öcalan applica la filosofia politica e storica che ha sviluppato nel primo volume dei suoi scritti dal carcere alla questione kurda. Il libro affronta questioni politiche concrete al centro della questione kurda. Öcalan chiede un "Rinascimento del Medio Oriente" in cui l'integrazione dei valori democratici occidentali e dei diritti umani universali con i valori profondamente radicati delle società mediorientali, in particolare di quella kurda, formino una nuova sintesi tra civiltà.
EUR 19.00
Le cinque bandiere. 1967-2013
Note di vita e appunti raccolti e ordinati da Frida Nacinovich. "Rileggendo quel che ho scritto finora mi sono accorto che l'organizzazione dei capitoli conclude il libro con una nota di amarezza e pessimismo che non vorrei trasmettere ai miei lettori, se ci saranno. Voglio rassicurare tutti: l'umanità ha un futuro radioso davanti a sé se diventa padrona del proprio destino, se si emancipa dalla superstizione, dallo sfruttamento e dalla miseria materiale e spirituale. La lotta per una società di liberi e uguali alimenta concretamente questa prospettiva. Vale la pena farla, anche per se stessi, non solo per gli altri. La vita del militante è una vita piena, ricca, la consiglio anche oggi. Tornassi indietro ricomincerei!"
EUR 11.40
Il problema di Lenin
"Ho lavorato a queste note sul marxismo, e ad altre, dapprima disordinatamente, poi organizzandole e completandole, per più di vent'anni, senza un obiettivo quanto al loro utilizzo. Era il mio modo di fare i conti con la mia crescente insoddisfazione riguardo all'andamento, benché non ancora catastrofico, della sinistra italiana, già la più potente anche teoricamente in Europa occidentale; un andamento inspiegabile con gli strumenti usuali del marxismo. Era anche il mio modo di ricostruirmi le idee, per connettermi a nuovi punti di vista, per fare correre l'immaginazione."
EUR 23.75
La (contro)riforma del lavoro. Job act
"Questo libro ha tutti i pregi dell'instant-book senza rinunciare, tuttavia, ad approfondimenti teorici di grande rilievo, soprattutto fornendo dati e elementi conoscitivi citati da rapporti di ricerca di organismi internazionali. Rappresenta, quindi, uno strumento assai utile per quanti (sindacalisti, delegati, attivisti politici) sono attualmente impegnati a contrastare questo ennesimo attacco nei confronti del mondo del lavoro poiché fornisce argomenti e dati, per confutare le affermazioni del discorso dominante, secondo le quali un ulteriore indebolimento (per non dire cancellazione) delle tutele previste per i lavoratori indurrebbe le imprese ad un atteggiamento di maggiore disponibilità in termini di nuove assunzioni favorendo, quindi, decisioni per una maggiore occupazione".
EUR 7.50
Il lavoro e i suoi sensi. Affermazione e negazione del mondo del lavoro
C'è una nuova morfologia del lavoro che ripropone i distinti sensi e significati del lavoro, mostrando che l'attività lavorativa è, in questo XXI secolo, una questione (ancora) decisamente vitale. Più che mai, miliardi di uomini e donne dipendono esclusivamente dal loro lavoro per sopravvivere e trovano, sempre più, situazioni instabili, precarie, o vivono direttamente il flagello della disoccupazione; ossia, allo stesso tempo in cui si amplia il contingente di lavoratori e lavoratrici su scala globale, c'è una riduzione monumentale dei posti di lavoro e quelli che si mantengono occupati assistono alla corrosione dei loro diritti sociali e all'erosione delle loro conquiste storiche, conseguenza della logica distruttiva del capitale che, nello stesso tempo in cui espelle centinaia di milioni di uomini e donne dal mondo produttivo, ricrea, nei più distanti e lontani spazi, nuove modalità di lavoro informali, precarizzati, depauperizzando ancor di più i livelli di remunerazione di coloro che si mantengono lavorando.
EUR 14.25
Oltre lo stato, il potere e la violenza
La visione di Ocalan di una società democratico-ecologica organizzata in senso comunale ha dato una spinta importante al movimento curdo e stimolato allo stesso tempo il dibattito globale per un nuovo socialismo. La sua arringa contro i rapporti di potere statali, la guerra e la violenza, in quanto strumenti per l'affermazione degli interessi del potere, ne costituisce il fondamento teorico. Vengono formulati qui per la prima volta i principi del confederalismo democratico e dell'autonomia democratica, che sono alla base della rivoluzione del Rojava. Questo libro costituisce ad ora la descrizione più dettagliata della filosofia e della politica del PKK e del movimento di liberazione curdo, scritta dal suo più importante rappresentante politico.
EUR 23.75
Bivio europeo. Dove sta andando l'Unione Europea?
Dove sta andando l'Unione Europea? Cioè, quali saranno gli orientamenti prossimi della Germania? Qualche riflessione sugli sviluppi politici di una crisi di portata ormai generale. Come è venuto affermandosi - con obiettivi e mezzi pesanti - il dominio economico tedesco nell'Unione Europea. Follia euro burocratica. A proposito di un "comando" di pericolosità e insensatezza assolute. Storia di come è nata (un parto tutto politico e per ragioni tutte politiche) l'architettura dei Trattati originari in tema di livelli legali di deficit e di debito; e di come quest'architettura evolvette e per molti aspetti importanti fu rovesciata dall'evoluzione organicamente neo liberale e monetarista delle integrazioni ai Trattati.
EUR 6.65
L' anno zero di Rifondazione Comunista (3 febbario 1991-19 gennaio 1992)
Con una vasta documentazione originale a supporto dei propri ricordi, l'autore si muove tra storia e memoria - tra mestiere e vocazione - fornendo una testimonianza di prima mano sull'anno di nascita di Rifondazione comunista. La scelta della forma espositiva diaristica, o quasi, consente al lettore di immergersi nel flusso vivo di ragioni, passioni, convergenze, conflitti, contraddizioni che animarono tante donne e tanti uomini che, dopo il suicidio assistito del Pci, ritenevano loro dovere continuare a far vivere in Italia un forte partito comunista. A distanza di oltre un quarto di secolo questa testimonianza, volutamente segnata dal vissuto dell'autore e quindi consapevolmente parziale (il che non significa di parte), può aiutare a riflettere sulle lontane origini dell'attuale, disastroso stato della sinistra comunista: contribuendo così all'impegno che i tempi ostili ancora una volta impongono - e che Luciana Castellina auspica nell'introduzione al testo - "senza settarismi nel processo costituente che ci sta di fronte, senza lasciarci andare a facili illusioni, ma anche senza farci prendere dalla sfiducia".
EUR 19.00
Lukács parla. Interviste (1963-1971)
In questo volume sono riunite dieci delle numerosissime interviste che Lukács concesse negli ultimi anni della sua vita. Si va dal dicembre 1963 fino a poche settimane prima della sua morte, nel giugno 1971. Gli argomenti si ripetono, come è naturale che avvenga, in quanto le interviste sono concesse sempre a interlocutori diversi, ma anche quando ci sono queste ripetizioni, il lettore si renderà conto che la seconda o terza volta che Lukács tratta di un argomento lo fa in una forma nuova, più approfonditamente, più dettagliatamente, il che denota il fatto che abbia riflettuto sul tema, lo abbia ridefinito, lo abbia considerato da una prospettiva ogni volta diversa. Sono quasi tutte della stessa dimensione, con un'unica eccezione, la lunga intervista concessa al suo allievo Ferenc Fehér e indirizzata ai soli membri del Comitato Centrale del Partito Operaio Socialista Ungherese. Si tratta, quindi, di un'intervista molto particolare, innanzitutto perché la traduzione italiana è la prima traduzione di questa intervista, poi perché il tono di Lukács è molto polemico verso i suoi futuri lettori: è sicuro di non convincerli, ma vuole dirgli, con la sua consueta chiarezza, cosa pensa della situazione del partito, dell'Ungheria,...