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Vermentino Toscana IGT 2021
Premiato dalla critica internazionale pi? severa, questo Vermentino Ë una bella scoperta. Vino decisamente territoriale, Ë prodotto a partire da uve raccolte in vigneti che si trovano nelle vicinanze del mare. Dopo la raccolta e il conferimento in cantina, le uve vengono velocemente avviate a una accurata vinificazione in bianco, esclusivamente in acciaio inox a temperatura controllata di 15 ?C. Per dare maggiore complessit? e profondit? a questo bianco, gli enologi della cantina lo lasciano sostare alcuni giorni sulle sue fecce fini. Mentre, per preservare la freschezza del vino, anche la sua maturazione avviene in serbatoi di acciaio inox. Nel calice si presenta di colore giallo chiaro, quasi bianco carta, con leggeri riflessi verdolini. Vino fresco e profumato, al naso rivela note aromatiche intense che ricordano gli agrumi e sentori floreali, tipici per il vitigno. In bocca, invece, Ë decisamente fruttato, con una componente minerale che lo rende sapido, equilibrato e persistente. -
""Biancolella"" Ischia Biancolella DOC 2022
Nell'immaginario collettivo l'isola di Ischia Ë solo una bella meta per le vacanze estive. Un lembo di terra, baciato dal sole, con un clima caldo e temperato. Ma soprattutto, per il vero appassionato di vino, Ë un'antico vulcano emerso dal mare. Suoli unici, perfetti per coltivare uve di qualit? e produrre vini di carattere. Tra i vitigni tipici di questo piccolo angolo di Paradiso in terra c'Ë la Biancolella che Feudi di San Gregorio valorizza con questa Ischia DOP. Vino perfetto per accompagnare una gustosa frittura di paranza o un pesce cotto al sale, nel bicchiere si presenta di un bel colore giallo paglierino luminoso. Al naso i sentori principali sono quelli di frutta bianca e finocchietto. Poi fiori di limone ed evidenti richiami agrumati. Espressivo e territoriale, in bocca si rivela un vino morbido, con una bella sapidit? e ricordi minerali. Se le vacanze sono ancora distanti, basta un calice di questo bel bianco del territorio per sentirsi gi? pi? rilassati. -
""Cutizzi"" Greco di Tufo DOCG 2022
Cutizzi Ë un grande classico. Greco di Tufo DOCG, appartiene alla linea delle Selezioni di Feudi di San Gregorio. La sua bottiglia, dalla sagoma inconfondibile, si riconosce al volo. La sua etichetta, tanto bella quanto essenziale, Ë gialla e appariscente e richiama il colore vivace del vino. Un bianco caratterizzato da un bel bouquet intenso e persistente dove si riconoscono nette le sensazioni di frutta matura, dalla prugna verde alla pera Mast'Antuono, tipica campana. Frutta fresca e note balsamiche di mentuccia si fondono perfettamente dando vita a un tutt'uno di grande piacevolezza. In bocca rivela una gradevole spalla acida e una spiccata mineralit?, tipica del suo territorio di origine. Estremamente versatile, sa abbinarsi benissimo con crudi di mare e spigola all'acqua pazza, ma Ë anche ideale partner della campana mozzarella di bufala. Tra eccellenze, ci si intende! -
""Dal Re"" Irpinia Aglianico DOC 2019
L'etichetta Ë quella che Feudi propone per tutte le sue Selezioni. Minimale ed elegante, in questo caso ha un colore che ricorda la vinaccia. Sar? solo suggestione, ma Ë certo che quando la si cerca su uno scaffale, fisico o virtuale, la sua silhouette balza subito all'occhio. Aglianico Dal Re, del resto, non Ë certo fatto per passare inosservato. Aglianico in purezza, viene domato con circa 6 mesi in barrique di rovere francese e poi, prima di essere messo in commercio, riposa ancora qualche mese in cantina. Prima in acciaio e poi in bottiglia. Serve tempo, a questo indomito vitigno del Sud, per raggiungere la giusta maturit?. Rosso rubino brillante, al naso richiama profumi di piccoli frutti rossi, come l'amarena e il lampone. Con loro la liquirizia e le immancabili spezie dolci. In bocca Ë morbido ed equilibrato, con tannini soffici che gli conferiscono una lunga persistenza aromatica. Un rosso interessante. Un vino con cui sperimentare mille abbinamenti diversi, dalle zuppe e le minestre di verdure, alle paste saporite e condite, come una golosa lasagna della nonna, fino ai classici piatti a base di carne rossa. Il limite sta in noi. Nella nostra fantasia. -
""Serrocielo"" Falanghina del Sannio DOC 2021
Serrocielo si distingue a colpo d'occhio. PerchÈ come tutte le selezioni di Feudi di San Gregorio Ë proposta in una bottiglia dal design modernissimo, e perchÈ la sua etichetta, tanto minimal quanto stilosa, Ë di colore blu vivo. Il blu, ci piace credere, del cielo partenopeo durante le sue lunghe e caldi estati. Nasce da Falanghina in purezza, proveniente da alcuni cru aziendali tra i circa 800 individuati. Vinificazione in acciaio e circa 6 mesi di permanenza sui propri lieviti con ripetuti e frequenti batonnage, rendono questo bianco piacevolmente grasso e complesso. Colore giallo paglierino tenue con lucenti riflessi verdi a sottolineare la natura giovanile di questo vino, al naso Ë un'esplosione di piccoli fiori bianchi e di frutta. E' il vino giusto per accompagnare, con soddisfazione, i grandi classici della cucina marinara. Dal sautË di vongole, all'insalata di gamberi, fino alle cozze ripiene e agli spaghetti ai crostacei. -
""Sirica"" Campania Rosso IGT 2018
Sirica non Ë solo il nome di questo vino proposto da Feudi di San Gregorio. Sirica Ë anche il nome del vitigno usato per produrlo in purezza. Un vitigno autoctono, ovviamente, che rappresenta una vera e propria chicca enologica. Antiche le sue origini, probabilmente greche, sembrava essere del tutto scomparso dalla Campania e dal meridione d'Italia. Poi alcuni anni fa, a Taurasi, vennero scoperte quattro antiche piante che avevano resistito per chiss? quanti lustri. Da quella scoperta a un interessante progetto per il suo recupero il passo Ë stato breve, dato che questo vitigno, con buone probabilit?, Ë un antico parente del celebre Aglianico. Quello proposto qui da Feudi Ë un rosso che nel bicchiere si presenta di un bel colore rubino. Al naso Ë vinoso, con evidenti sentori di frutta rossa e una punta di fresco vegetale. In bocca Ë fresco e morbido, con una punta di speziatura e una gradevole struttura. Tannino dolce, non astringente, e una bella persistenza gusto olfattiva concludono il quadro. Un vino cosÏ va assaggiato senza se e senza ma. Non fosse altro per capire da dove si Ë partiti per giungere ai grandi rossi di oggi. -
Taurasi DOCG 2018
E' una delle massime espressioni del vitigno Aglianico in Campania. Stiamo parlando di sua Maest? il Taurasi DOCG, proposto qui da Feudi di San Gregorio in una veste elegante che ben si colloca all'interno della linea Eccellenze. Bottiglia importante ed etichetta elegante, vestono questo rosso di pregio che nel bicchiere si presenta di un bel colore rubino brillante con riflessi granati. I profumi, particolarmente intensi in questo caso, richiamano le fragranze di visciola e di ciliegia marasca. Poi la cannella, la noce moscata, la vaniglia e perfino l'anice. In bocca si rivela un vino caratterizzato da un corpo pieno ma equilibrato. I tannini, ben evidenti in questa tipologia, sono dolci e morbidi e conferiscono al vino una buona persistenza aromatica. Merito di una lunga maturazione in barrique di rovere francese di media tostatura. Occorrono almeno 18 mesi di attesa per raggiungere la giusta maturit?. Tempo ben speso. C'Ë da scommetterci. -
""Visione"" Irpinia Rosato 2022
Con la sua bottiglia super stilosa, Visione, Irpinia rosato di Feudi di San Gregorio non passa certo inosservato, sullo scaffale di un enoteca o al centro della nostra tavola. Un rosato fortemente legato al suo territorio di origine, a partire dal vitigno di partenza, Aglianico, che in Campania, e pi? in generale nel nostro meridione trova ampi consensi. Ricco e gratificante fin dal primo assaggio, questo rosato si presenta nel bicchiere di un bellissimo colore rosa intenso e cristallino. Al naso non mente. L'Aglianico si sente e lascia quella traccia inconfondibile che passa attraverso un bouquet di fiori freschi, fragoline di bosco e lamponi. Stessa piacevole sensazione anche all'assaggio, dove si scopre un vino fresco, con chiari ricordi di frutta rossa appena colta. Mettiamolo al centro del nostro prossimo pranzo in famiglia. Abbiniamolo, con fiducia, a piatti saporiti e speziati. Ha la stoffa per reggere qualunque confronto. -
""Villa dei Baroni"" Etna Bianco DOC 2022
Villa dei Baroni Etna bianco DOC Nasce da uve 100% Carricante. “u carricanti', il suo nome tradizionale in dialetto siculo, richiama la sua grande generosit?. Lasciato libero di produrre, infatti, il Carricante Ë in grado di portare a maturazione una quantit? enorme di uve, con cui (un tempo) si riempivano interi carri. Oggi, chiaramente, le cose vanno in modo tutt'altro diverso. La grande vigoria della pianta viene ampiamente regolata grazie a interventi costanti in vigna e l'uva che giunge pronta alla raccolta Ë minore, ma di qualit? decisamente superiore. Questo, del resto, Ë il fine che ogni produttore dovrebbe perseguire. Ne deriva un vino di grande struttura e longevit?, grazie anche alla magica combinazione tra altitudine e temperature fresche, tipiche per l'Etna, che conferiscono a questo vino un sapore complesso, sapido, intenso ed elegante. Con note fruttate di mela verde e agrumi. Non trattatelo da semplice vino bianco e non provate ad abbinargli un semplice pesciolino al forno. Questo vino, nonostante il colore, ha struttura e carattere, e richiede un abbinamento dal sapore deciso. Molto meglio pensare a una zuppa saporita o a un secondo di pesce o carni bianche, purchÈ gustose. -
""La Fata Galanti"" Terre Siciliane IGT 2018
Sul sito dell'azienda viene classificato all'interno della categoria “L'espressione del Territorio'. E questo la dice lunga sulla tipicit? di questo rosso siciliano, figlio di uve Nerrello Cappuccio in purezza, provenienti dalle vigne pi? giovani dell'azienda. Piante che comunque hanno gi? oltre 16 vendemmie sui rami. Giovani sÏ, ma non troppo. La fata galanti, Sicilia Rosso IGT, richiede oltre 3 anni di lavorazione prima di poter essere messo in commercio. Nell'ordine, infatti, dopo la vinificazione subisce un affinamento di 12 mesi in barrique di rovere francese. Altri 12 mesi in vasche di acciaio inox termocondizionate. E 12 mesi in bottiglia. Il vino si presenta di colore rosso rubino intenso, con riflessi tendenti al violaceo. Al naso Ë netto il sentore di marasca e frutti di bosco, seguiti da sentori speziati. In bocca, invece, si presenta caldo, morbido, con una buona freschezza, una discreta tannicit? e una giusta persistenza. -
Chardonnay Terre di Chieti IGT Bisanzio 2022
Nessun segreto. Nessun trucco. Questo Chardonnay Terre di Chieti IGP Bisanzio proposto da Codice Citra Ë un semplice, ma piacevole, vino bianco da proporre a tutto pasto. Quando sulla tavola, ovviamente, domina il mare e i suoi frutti. Servito ben fresco puÚ anche rappresentare una valida alternativa alla classica bollicina di aperitivo. Al 90%, gli ospiti proporranno di continuare con lo stesso calice anche una volta servita la cena. Nasce da uve Chardonnay in purezza, raccolte a piana maturazione nei vigneti che si trovano nei dintorni di Ortona, in provincia di Chieti. Pigiatura soffice e macerazione a freddo per ottenere un mosto limpido che, una volta decantato, puÚ essere avviato alla fermentazione, rigorosamente a temperatura controllata per preservare tutto il buono dei suoi profumi, in serbatoi di acciaio inox. Ne deriva un bianco, delicatamente profumato, dal colore paglierino brillante. Al naso rivela bene il calore della sua terra d'origine. Lo Chardonnay, infatti, mostra note di frutta tropicale e a polpa gialla. In bocca, invece, Ë soprattutto fresco e ben equilibrato in tutte le sue componenti. -
Merlot Terre di Chieti IGP Bisanzio 2022
Difficile (se non impossibile) trovare un difetto a questo Merlot Terre di Chieti IGP Bisanzio. Un vino fatto per essere piacevole e per assecondare i gusti di un largo pubblico di appassionati della grande cantina abruzzese. Citra lo produce partendo da una vendemmia manuale dei grappoli giunti a perfetta maturazione. Segue poi una lunga fase di macerazione delle bucce a temperatura controllata. Quando anche la fase di fermentazione Ë definitivamente conclusa, il vino ottenuto viene lasciato riposare in botti di rovere, dove svolge anche la cosiddetta conversione malolattica. Ne deriva un vino caratterizzato da un colore rosso carico, con sfumature violacee. Al naso domina la frutta, con note evidenti di mora e ribes, a cui si aggiungono piacevoli sensazioni speziate di cuoio e pepe. In bocca Ë piacevolmente armonico, corposo, morbido e di buona struttura. Se proprio un difetto lo vogliamo trovare… Diciamo che ha il vizio di finire sempre troppo presto. Meglio prevenire e averne sempre a disposizione una seconda bottiglia. -
CÙtes de Provence RosÈ ""Whispering Angel"" 2022
Un angelo ci sussurra all'orecchio di assaggiare questo vino. E agli angeli bisogna sempre dar retta! CÙtes de Provence RosÈ “Whispering Angel' Ë un bel esempio di RosÈ de Provence, prodotto da Ch?teau d'Esclans. Figlio di un taglio al 70% di uve Grenache, Cinsault al 20% e Vermentino per la parte restante. Un vino incredibilmente delicato, prodotto con tutte le cure del caso per preservare al meglio la freschezza e la piacevolezza del frutto di partenza. Vendemmia a mano, solo di mattina, per evitare le ore pi? calde del giorno. Pressatura super soft e colorazione delicata ottenuta senza alcuna macerazione delle bucce. Segue una lenta fermentazione e una maturazione sulle proprie fecce fini, in acciaio inox a temperatura controllata. Il risultato Ë un vino di grandissima piacevolezza. Fresco e leggero, nel bicchiere si presenta di un incredibile colore rosa tenue. Al naso, note fruttate che richiamano le bacche rosse, i ribes, il lampone. Poi agrumi freschi e squisite note balsamiche. In bocca Ë sapido e naturalmente dotato di una fine acidit? che lo rende cosÏ maledettamente facile da bere. Ottimo come aperitivo, sulla tavola richiede un abbinamento delicato, con piatti a base di pesce. Ottimo con la grigliata o con il fritto misto. -
Cannonau di Sardegna DOC 2021
Vitigno e vino simbolo della Sardegna, il Cannonau Ë tra i fiori all'occhiello di Sella & Mosca. Allevato con cura, beneficia di terreni caldi e sabbiosi, spazzati dal tipico vento di grecale. Un vino che esprime intensit? e calore, coniugando le delicate note fiorite e di frutti maturi ai sentori pi? classici della vegetazione mediterranea. Il colore rubino brillante annuncia un bouquet ampio e complesso dove la viola, la rosa, la ciliegia e il ribes abbracciano eleganti cenni speziati. In bocca il vino Ë pieno, robusto, caldo e generoso quanto equilibrato, di buona freschezza e profondit?. Finale decisamente lungo e dalla trama setosa. -
""Querciantica"" Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico 2022
Un bianco dotato di una grande personalit?, prodotto con uve Verdicchio provenienti da vigneti che si trovano nella zona originaria, e pi? antica, dei Castelli di Jesi. La raccolta avviene quando le uve sono leggermente surmature, in modo da ottenere una maggiore concentrazione di zuccheri e di aromi. Segue una pressatura molto soffice e una delicata fase di decantazione statica del mosto per eliminare tutte le particelle in sospensione. A quel punto si procede con la fermentazione, rigorosamente a temperatura controllata, e con una fase di affinamento in acciaio inox, fino al momento dell'imbottigliamento. Si ottiene cosÏ un vino caratterizzato da un bel colore giallo paglierino brillante, con evidenti sfumature verdognole. Al naso, sensazioni di frutta dolce e fiori bianchi si integrano bene con una dolce nota di miele d'acacia. In bocca, invece, si caratterizza per una spiccata freschezza e per la perfetta corrispondenza con le dolci note percepite in precedenza. Un bianco dotato di buona struttura e un lungo e piacevole finale. Da provare accanto a un succulente piatto di linguine allo scoglio o, quando la stagione lo consente, con uno spaghettino ai ricci freschi. -
""Cardinale"" Cesanese Lazio IGP 2021
Il Cardinale, nell'interpretazione di Gaffino, non Ë il nobile religioso ma la misura principe, nella bolla pontificia di Papa Sisto V, che regolava la vendita di vino nelle antiche osterie romane. Pi? o meno 2 litri. Cardinale Ë prodotto a partire da uve Cesanese in purezza, un vitigno a bacca scura, coltivato da sempre nei dintorni di Roma. Le sue origini non sono note ma di sicuro rappresenta il vino rosso laziale per eccellenza. Molto amato dai romani, Ë ancora poco conosciuto al di fuori del Lazio. Cardinale, Ë un vino dotato di un buon equilibrio e di un'ottima personalit?, caratterizzato da sentori balsamici tipici. Vino di buon corpo, Ë il compagno ideale di secondi piatti di carne e formaggi di media stagionatura. A Roma viene spesso servito con il classico abbacchio o con la coda alla vaccinara. -
""Fojetta"" Viogner Lazio IGP 2021
Un tempo molto raro in Italia, il Viognier Ë un vitigno tipico della Valle del Rodano, in Francia. La Fojetta, invece, era l'unit? di misura piombata da mezzo litro, usata nelle antiche osterie della citt? eterna. Fermentazione in acciaio a bassa temperatura, questo bianco proposto da Gaffino si caratterizza per un profumo intenso ed elegante. Fresco e naturalmente bilanciato, il Fojetta Ë il vino giusto per iniziare con una bottiglia e portare a termine tutto il pranzo senza cambiare vino. Decisamente versatile, Ë un vino perfetto per accompagnare piatti delicati a base di pesce, come una fresca insalata di baccal?, con olive nere e prezzemolo fresco, ma anche in grado di abbinarsi a piatti pi? inensi, a base di carne bianca. Con un pollo alla diavola, per esempio, Ë davvero “la morte sua'… -
""Il Buon Bastardo"" Lazio Rosso IGP 2020
C'Ë tutta l'ironia tipica dei romani nel nome pensato per questo bel vino rosso. Il Buon Bastardo, nello specifico, Ë un Cabernet Sauvignon in purezza. Il primo vitigno coltivato, il buon bastardo appunto, dalla famiglia all'inizio della loro avventura. Un vitigno tenace, che perÚ, se lavorato bene, sa dar vita a vini di grandissima personalit?. Un vino intenso e ricco, dotato di tannini importanti che richiedono tempo ed esperienza per essere domati al meglio. E' il rosso da proporre quando il men? si preannuncia impegnativo, con piatti molto saporiti e conditi. Perfetto accanto a formaggi ben stagionati, Ë il rosso da stappare senza esitazioni se sulla tavola Ë tempo di tartufi. -
""Opimiam"" Syrah Lazio IGP 2019
Un bel filetto di manzo. Ma anche un arrosto con le patate o un tagliere di formaggi stagionati e salumi saporiti. Se sulla tavola si trova uno di questi piatti, o meglio ancora tutti, il vino da stappare senza esitazioni Ë questo bel Syrah di casa Gaffino. Un rosso gentile, caratterizzato da un colore rubino intenso che ricorda il bel sole romano che, tramontando, si trasforma in una enorme palla infuocata. Un rosso reso ancora pi? interessante dalle origini vulcaniche dei suoli su cui crescono le uve con cui Ë prodotto. Uve che maturano lentamente, accarezzate dalle brezze marine che giungono fino alle colline del primo entroterra. Una curiosit?. Il nome “Opimiam' si ispira al vino che, per gli antichi Romani, era il pi? pregiato e che veniva, si dice, invecchiato addirittura oltre 20 anni. -
Roma DOC Rosso
Un vino dal nome importante, Roma, che evoca potenza ed eleganza. Del resto questo Roma DOC Ë proprio cosÏ. Figlio di un taglio di uve Montepulciano al 50%, con Sangiovese al 35, e Petit Verdot per la parte restante, questo rosso laziale viene prima vinificato in acciaio e poi lasciato maturare in barrique per circa un anno. Il risultato Ë un vino caratterizzato da un bel colore rosso granato, con un ampio e intenso bouquet di profumi che richiamano la frutta rossa e nera matura, le erbe aromatiche e le spezie pi? nobili. In bocca Ë decisamente appagante, con un sorso pieno e tannini vellutati in bella evidenza. Finale lungo e pulito, con una dominanza di note tostate. E' il vino da stappare quando la cucina profuma di carni stufate o di formaggi saporiti. Un vino buono oggi ma che Ë in grado di invecchiare bene ancora a lungo.